Involucro dell’edificio Strutture opache e trasparenti ... · • Si considerano valoriintegrati...
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Involucro dell’edificio
Strutture opache e trasparenti:
Università IUAV di Venezia
Strutture opache e trasparenti:tipologie,proprietà termiche ed energetiche
Piercarlo Romagnoni
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La caratterizzazione di un sistema vetrato:
• proprietà ottiche
le caratteristiche ottiche, in particolare la trasparenza, sono determinati per
l’impiego del vetro in edilizia
Il comportamento dei materiali nei confronti della radiazione sono quantificate daicoefficienti:
• di riflessione r = Grifl/ Gincenergia riflessa
energia incidente
• di trasmissione t = Gtrasm/ Ginc
• di assorbimento a = Gass/ Ginc
Per il principio di conservazione dell’energia vale:
Gass + Grifl + Gtrasm = Ginc
a Ginc + r Ginc + t Ginc = Ginc
t + r + a = 1
energia trasmessa
riflessa
energia assorbita
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La caratterizzazione di un sistema vetrato:
I coefficienti sono funzione
della lunghezza d’onda λλλλ e dell’angolo di incidenza θθθθ della radiazione incidente
r = r(λ,θλ,θλ,θλ,θ) t = t(λ,θλ,θλ,θλ,θ) a = a(λ,θλ,θλ,θλ,θ)
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Parametri sintetici: ττττe, ρρρρe, ττττv, ρρρρv
60
80
100T
ras
mit
tan
za
(%
)visibile infrarossoUV
ττττv
visibile Solare: visibile + IR + UV
0
20
40
200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400
Lunghezza d'onda (nm)
Tra
sm
itta
nza
(%
)
Chiaro
Grigio
Bronzo
Verdeττττe
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• Si considerano valori integrati nell’intervallo del visibile ossia 380-
780 nm utilizzando come funzioni peso la curva di sensibilità
dell’occhio e lo spettro solare.
coefficienti di trasmissione, riflessione eassorbimento nel visibile
( )( ) ( ) ( )
( ) ( )∫
∫=
nm
nm
nmv
dVI
dtVIt
780
780
380,
λλλ
λϑλλλϑ
2500
2000
Radiazione solare
5800 k corpo nero
m) ( ) ( )∫ nm
dVI380
λλλ
illuminante D65 CIE e osservatore CIE 1931 0 1964
2,5 3,02,01,51,00,5
1500
1000
500
0
O3
H2O
H2O
O2
O3
H2O
H2O
CO2
Superficie della terra
extraterrestre
Lunghezza d’onda (µm)
Radia
zio
ne
spet
trale
(W
/m2. µ
m)
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La caratterizzazione di un sistema vetrato:proprietà termiche
• Il vetro chiaro semplice ha una conducibilità intorno a 1 W/(m·K): non è un
valore molto basso, ma neppure elevato;
• gli spessori con cui si usa sono però bassi, 4-6 mm, per cui la resistenza
termica risultante e bassa, 0,004-0,006 m2K/W.
• La trasmittanza U risultante con gli usuali valori per i coefficienti di adduzione• La trasmittanza U risultante con gli usuali valori per i coefficienti di adduzione
(hi= 7,7 W/m2K , he=25,0 W/m2K) intorno a 5,7 W/m2K.
• Per aumentare le proprietà di isolamento si sono studiate diverse soluzioni:
•vetrocamera: sistemi costituiti da più lastre
•nuovi materiali isolanti termici:
• materiali traslucidi e con conducibilità paragonabile con quella degli
isolanti - Aerogel -
• sistemi complessi in materiali plastici in grado di garantire
passaggio luce e limitare gli scambi convettivi - TIM -
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• distanziatore:
garantisce la resistenza meccanica in alluminio, metallo, polimeri rinforzati
• sigillante primario (polisobutilene):
mastice di adesione tra i pannelli vetrati garantisce la tenuta
Distanziatore metallico
il vetrocamera: più lastre unite ai bordi con una sigillatura
vetrati garantisce la tenuta dell’intercapedine
• sigillante secondario (polisolfuro):
costituisce una seconda sigillatura e connessione tra i vari componenti
• essiccante (zeolite):
adsorbe il vapor d’acqua, evita la condensa all’interno dell’intercapedine
metallico
Sigillante primario
Sigillante secondario
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La resistenza globale del sistema vetrato può essere aumentata utilizzando una coppia
di lastre con interposta un’intercapedine
• Si devono limitare gli spessori: elevati spessori non portano a miglioramenti delle
prestazioni.
• Si può limitare la convezione utilizzando invece dell’aria per riempire
La caratterizzazione di un sistema vetrato:proprietà termiche
l’intercapedine con gas ad elevato peso molecolare e quindi meno mobile
(ex. Argon, Xenon, Kripton).
Si possono anche ottenere vetrocamere evacuate
in cui nell’intercapedine è stato fatto il vuoto.
Si hanno problemi per l’inflessione delle lastre.
E’ necessario inserire nell’intercapedine dei
distanziatori (in materiale ceramico).
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Si può intervenire sulle superfici limitando gli scambi radiativi:
trattamenti superficiali basso-emissivi.
depositi di metalli o ossidi metallici con emissività risultante inferiore a 0,3
La caratterizzazione di un sistema vetrato:proprietà termiche
Per un vetrocamera 6-12-6 con U=3.5 W/m2K, con trattamenti superficiali bassoemissivi
si raggiungono valori intorno a 1-2 W/m2K (heat mirror).
Diminuiscono le dispersioni per radiazione a elevata lunghezza d’onda dall’interno verso
l’esterno, mentre rimane elevato la trasmissione di radiazione a corta lunghezza d’onda
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Il miglioramento delle prestazioni di isolamento termico del sistema finestra
Telai ad elevata resistenza termica:
• in legno
con eventuali inserzioni plastiche
• in materiali polimerici (PVC)
con anima in metallo
• in profilato metallico (alluminio, acciaio)
con taglio termico realizzato mediante colaturacon taglio termico realizzato mediante colatura
resina fenolica e schiuma poliuretanica
con la realizzazione del profilo in due pezzi con
connessione plastica e bloccaggio a pressione
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il miglioramento delle prestazioni di isolamento termico del sistema finestra
il distanziatore utilizzato nellaproduzione dei vetrocameradiviene un punto debole
specie nelle vetratead elevatissime prestazioni
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• profilo in alluminio,
• profilo in acciaio,
• metallo variamente rivestito
• metallo con taglio termico
Sono disponibili in commercio diversi tipi di distanziatori riconducibili ad otto classi:
• fibra di vetro-polimero,
• poli-iso-butilene
• polimeri espansi (in genere siliconici)
• materiali plastici (policarbonato)
Nuovi tipi di distanziatore
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LE NORME TECNICHELE NORME TECNICHE
UNI EN 673 Vetro per ediliziaDeterminazione della Trasmittanza termica-Metodo di Calcolo (1999)UNI EN 410, Vetro per edilizia
Determinazione delle caratteristiche luminose e solari delle vetrate (2000)
UNI EN ISO 10077-1 Finestre,
porte e chiusure-Calcolo della trasmittanza termica- Metodo semplificato (2007) UNI EN 12207 Finestre e porte
Permeabilità all’aria-Classificazione.(2000)
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determinazione di:coefficiente di trasmissione per la parte centraleprocedura semplificata norma EN 673 coefficiente di trasmissione lineico per il bordoanalisi numerica dettagliata o misura UNI EN ISO 10077 “Windows, doors and shutters – Thermaltransmittance: calculation method”:
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Le prestazioni “termiche” di un sistema vetrato : Il coefficiente di scambio termico U-value
norma UNI EN ISO 10077
transmittance: calculation method”:coefficiente di trasmissione per il telaioanalisi numerica dettagliata o misura
media pesata mediante le aree delle due parti componenti il vetrocamera e la lunghezza del contorno
determinazionecoefficiente di scambio termico globale del sistema vetrato
2
3
16
fg
ggffggw
AA
LAUAUU
+
ψ++=
Le prestazioni “termiche” di un sistema vetrato : Il coefficiente di scambio termico U-value
( )aeai673ENggg UAq θ−θ⋅⋅= )(
( )aeai10077ENwww UAq θ−θ⋅⋅= )(
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Caratterizzazione: prestazioni “termiche” U-value
UNI EN ISO 10077-1, 2007 - Prestazione termica di finestre, porte e chiusure
oscuranti - Calcolo della trasmittanza termica - Parte 1: Generalità;
UNI EN 673, 2005 - Vetro per edilizia - Determinazione della trasmittanza termica
(valore U) - Metodo di calcolo
Ug
(W/m2 K)Aria Argon Kripton
(W/m K)
Lastra singola 5.7
Doppia 2.8 2.7 2.5
Tripla 1.9 1.7 1.6
Muratura 30 cm 1
Valori calcolati secondo UNI EN 673 per vetri con spessore di 6 mm ed intercapedini con spessore di 12 mm
fg
ggffggw
AA
LAUAUU
+
ψ++=
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Ingresso dell’energia solare attraverso la finestra
• Trasmissione diretta della radiazione solare
• Assorbimento parziale della radiazione solare da parte degli strati vetrati; il riscaldamento dello strato:
- causa una riemissione (dalla superficie interna della lastra - causa una riemissione (dalla superficie interna della lastra verso l’interno) di parte dell’energia assorbita come IR
- riduce il flusso termico tra la stanza e la superficie della lastra, riducendo la differenza di temperatura tra l’aria ambiente e la lastra vetrata (se la lastra di vetro diviene più calda dell’aria interna, il flusso termico si dirige verso l’interno)
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Parametri energetici: fattore solare FS o g
I)(cI)(FS
ατ += ρI
Rapporto tra l’energia globale trasmessa oltre la lastra e quella incidente
su di essa;
si considera sia l’energia direttamente trasmessa che quella assorbita e
scambiata per radiazione e convezione con l’interno;
I
I)(cI)(FS
ατ += τIρI αI
c (αI)(1-c) αI
Il fattore solare è anche indicato come total solar energy transmittance
TSET, e Solar heating gain coefficient SHGC.
Per lastre non trattate il valore di c viene di solito assunto pari a 0,3; con
ricoprimenti bassoemissivi si può arrivare a 0,5.
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Coefficiente di Solar heat gain (SHGC)
o g-value (in Europa)
• Considera entrambi gli effetti diretto (trasmissione ridotta) e indiretto (ri-emissione di radiazione IR nella stanza e ridotte perdite di flusso termico)
• Per doppi vetri non trattati, SHGC = 0.7 e U = 2.5 W/m2/K
• Le finestre potrebbero essere utilizzate con i seguenti valori:
- SHGC = 0.23 con U = 0.4 W/(m2 K), oppure
- SHGC = 0.60 con U = 0.7 W/(m2K)
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Proprietà energetiche
Il fattore solare
o guadagno solare (F)
Esso corrisponde al rapporto tra l’energia
trasmessa oltre la lastra e quella incidente su
di essa.
Si considera sia l’energia direttamente
trasmessa che quella assorbita e scambiata
per radiazione e convezione con l’interno
I = energia solare incidente
Ia = as ·I = energia assorbita
Ir = rs ·I = energia riflessa
It = ts ·I = energia trasmessa
It + c·Ia = energia solare entrante
IaIctI
s gF⋅+
==
Generalmente si assume che circa un terzo
dell’energia assorbita dalla lastra penetri
nell’ambiente (lastre non trattate):
atgFI
aIctI
s 33,0+===⋅+
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Prestazioni
– depositi superficiali di metalli o ossidi metallici:
ε < 0,3
– trasmittanza vetro-vetro:
U = 1,0 ÷ 2,0 W/m²K
– guadagno solare:
F = 50 ÷ 70%
– coefficiente di trasmissionevisibile:
tv = 70 ÷ 75%
Sistemi bassoemissivi
v
Ext
Int
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grandi superfici vetrate, particolari condizioni geografiche o
di esposizione l’uso di vetri chiari può generare un eccessivo
surriscaldamento all’interno degli ambienti e discomfort
luminoso: vetri selettivi.
�vetri assorbenti colorati in massa
�vetri riflettenti con ricoprimenti superficiali metallici o inossidi metallici
Prestazioni
– trasmittanza vetro-vetro:
Ug= 2,0 W/m²K
– guadagno solare:
F = 30 ÷ 50%
– coefficiente di trasmissionevisibile:
tv = 50 ÷ 65%
Sistemi per il controllo solare
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Caratteristiche di sistemi a controllo solare
Tvis Rvis Tsol Rsol FS
Float 90.5% 7.9% 87.9% 6.7% 89.3%
Valori calcolati secondo EN673 per vetri con spessore di 6 mm ed intercapedini con spessore di 12 mm; emissività normale float = 0.89, emissività normale Ag-Ag = 0.028
Float 90.5% 7.9% 87.9% 6.7% 89.3%
SnO2 75.7% 12.0% 61.7% 12.4% 68.4%
Ag-Ag 63.5% 10.6% 33.6% 42.3% 39.8%
Fe-Cr 9.3% 34.0% 7.3% 43.6% 20.0%
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La progettazione corretta dei sistemi vetrati risulta estremamente
importante nel contenimento del fabbisogno energetico degli edifici:
• Clima freddo: soprattutto le dispersioni invernali da tenere sotto
controllo
τv almeno 0,7 Fs (g) almeno 0,5 U al più 1,5 W/(m2K)
• Clima caldo o edifici con elevati carichi termici: soprattutto i carichi
solari da tenere sotto controllosolari da tenere sotto controllo
τv almeno 0,6 Fs (g) al più 0,4 U al più 3,0 W/(m2K)
• Clima moderato: sono da tenere sotto controllo sia le dispersioni che i
carichi solari.
τv almeno 0,7 Fs (g) almeno 0,5 U al più 2,0 W/(m2K)
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sistemi vetrati proprietà variabili
Sono chiamati anche sistemi cromogenici e consentono un controllo
dinamico della radiazione termica e della luce che penetra all’interno
degli ambienti.
Sono caratterizzati dalla possibilità di variare lo spettro della
trasmissione in funzione della temperatura, dell’intensità della
radiazione, del campo elettrico applicato.radiazione, del campo elettrico applicato.
Il controllo della variazione può avvenire in funzione di un controllo
esterno (vetrate attivate elettricamente) o indipendentemente da esso
(vetrate autoregolanti).
I dispositivi attivati elettricamente sono: cristalli liquidi dispersi,
sistemi a particelle sospese e materiali elettrocromici.
I dispositivi autoregolanti sono: sistemi termocromici, termotropici
e fotocromici.
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sistemi “redirecting”: lamelle
lamelle
fisse
sole alto estivo
primavera-autunno
Controllo solare e visibilità attraverso sistemi a lamelle fisse.
Il profilo è tale da ottimizzare le prestazioni.
sole basso invernale
primavera-autunno
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Aggetti e schermi
Componente Schermo Vetro Tra le Vetro Componente Schermo interno
Vetro interno
Tra le lastre
Vetro esterno
Vetro singolo con schermo interno
0,80 ± 0,08 0,80 ± 0,06
Vetro singolo con veneziana interna
-45°
30°
chiusa
0,69 ± 0,05
0,83 ± 0,08
0,72 ± 0,07
0,24 ± 0,09
0,21 ± 0,07
0,14 ± 0,05
Vetro doppio con schermo interno
0,8 ± 0,01 0,52 ± 0,12 0,28 ± 0,06
Vetro doppio con veneziana interna
45° 0,86 ± 0,06 0,69 ± 0,14 0,21 ± 0,09
Vetro doppio basso emissivo con schermo fra le lastre
35° 0,46 ± 0,12 0,38 ±0,05
0,32 ± 0,11
Fonte
ASHRAE
Fundamentals
2005
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La valutazione normativa
UNI EN 13363-1:2004Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate – Calcolo della trasmittanza solare e luminosa Parte 1: Metodo semplificato
UNI EN 13363-2:2006UNI EN 13363-2:2006Dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate – Calcolo della trasmittanza solare e luminosa Parte 2: Metodo di calcolo dettagliato
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Principi generali
I valori della conduttanza termica G sono ottenuti sulla base delle relazioni presenti in UNI EN 13363-2
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Ug = trasmittanza termica del vetro
(UNI EN 673, UNI EN 674)
g = fattore solare del vetro
(UNI EN 410)
τB = trasmissione solare dello schermo
ρB = riflessione solare dello schermo