Invenzione Madì

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“Noi gestiamo una rinascita un sistema visivo non anco Carmelo Arden Quin

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Carmelo Arden Quin

Transcript of Invenzione Madì

“Noi gestiamo una rinascita,un sistema visivo non ancora esausto.” Carmelo Arden Quin

progetto grafico e impaginazioneovostudio.it

foto opereLuigi Gollin

stampaGMV Grafiche Marini - Villorba (TV)

Volume realizzato in occasione della mostraInvenzione Madì - Arden Quin, Bolivar e il movimento.

20 marzo . 28 aprile 2010Museo Nazionale Villa Pisani Strà - Venezia

Museo Nazionale di Villa Pisani

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nzio

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Quest’esposizione è stata possibile per l’amichevole benevolenza con cui Colet-te e Jean Cherqui mi hanno generosamente affidato una parte della loro raccolta di opere di Arden Quin, indi-scusso iniziatore e maestro del Madì, alcune opere di Bolivar, suo connazionale ed amico, e una selezione di circa 20 opere di altri artisti che testimoniano l’interes-se e l’importanza di questo movimento sorto nel 1946 a Buenos Aires.La collezione riflette una grande passione di Colet-te e Jean Cherqui per l’arte contemporanea latino-ame-ricana, di cui è diventata nel corso di oltre 40 anni un’ec-cezionale testimonianza sto-rica di livello internazionale. Devo aggiungere che, come collezione privata, nel suo complesso è anche fra le più importanti al mondo nel campo dell’astrazione geo-metrica. Oggi conta, infatti,

più di 4.000 opere delle qua-li più di 600 sono sparse in varie mostre fra Parigi, New York, Miami, Montevideo e Buenos Aires, comprenden-do opere a partire dall’astra-zione geometrica degli anni ’40, iniziando da Del Marle, Vasarely, Arden Quin, Kosi-ce, Bolivar, Mele, Leppien, passando per l’arte ottico-cinetica degli anni 50’ e ‘60 con Agam, Cruz-Diez, De Marco, Biasi, Soto, Yvaral, Garcia Rossi, Le Parc, Morel-let, Vardenega, Boto, Schof-fer, fino ai contemporanei e ai giovani artisti in divenire di nuovi movimenti come l’elet-tronica di Rosseau e Chiech Huang, la video e altri effetti speciali.A loro un affettuoso ringra-ziamento per avermi accor-dato questo privilegio.

Michael Biasi

La collezione Colette et Jean Cherqui

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Per comprendere le carat-teristiche e l’importanza del Movimento Madì è neces-sario, anzitutto, collocarlo nell’evoluzione dell’arte del XX secolo dove la tenden-za artistica geometrica ha occupato un posto di primo piano, a partire dall’inizio del secolo, nell’astrazione delle arti visuali di differenti paesi: a Monaco con Kandinsky, a Mosca con Larionov, ad Am-sterdam con Mondrian e van Doesburg, a Parigi con De-launay, Picabia, Kupka...(per ricordare alcuni dei grandi precursori). L’astrazione ha dato origine a più correnti, ciascuna rispecchiante una delle molteplici sfaccettature dell’essere umano. Ma una delle tendenze più durature, ancora adottata dagli artisti attuali, e ovunque nel mon-do, è quella che può essere chiamata “tendenza geome-trica internazionale”. Secon-do i luoghi ove è apparsa e in conseguenza degli obiettivi

perseguiti, gli è stato dato il nome di costruttivismo, di suprematismo, di neopla-sticismo, di geometrismo, d’arte concreta..., ma il nome arte geometrica sembra es-sere il più indicativo, quello che può raggruppare sotto un’unica denominazione le differenti tendenze passate e attuali. Perché, finalmen-te, esse mettono tutte in pratica le regole e i fonda-menti dell’eterna geometria ricorrente: organizzazioni di piani, di volumi, di linee e di curve, in un universo liberato da ogni evocazione e da ogni aneddoto. La forma regola-re, “geometrica”, unita alla semplificazione dei mezzi, alla rarefazione e al rigore delle strutture e alla compo-sizione, può aspirare ad una grande purezza legata ad una profonda intensità.E questa stessa forma, as-sociata ad infinite combina-zioni possibili, è ugualmente capace di esprimere dinami-

smo e vitalità. Com’è stato detto in prece-denza, nel corso della sua storia, questa “tendenza geometrica internazionale ovvero arte geometrica” ha dato origine a più movimen-ti che, tutti, pur mettendo in opera i principi della geome-tria si sono manifestati con ricerche e risultati diversi.

IL COSTRUTTIVISMO, sorto in Russia nell’effervescenza della Rivoluzione del 1917, contro ogni estetismo, ricer-cava obbiettivi sociali, utilitari e materialisti (Gabo, Pev-sner, Archipenko, Rodchen-ko, Larionov, Gontcharova, Tatlin...).

IL SUPREMATISMO, crea-to nel 1916 dall’artista rus-so Malevitch, affermava la supremazia delle forme elementari semplici come il quadrato, il rettangolo, il cerchio, il triangolo, la cro-ce e sosteneva che la realtà

Madì e l’arte geometrica

dell’arte dipendeva integral-mente dagli effetti del colore sui sensi. Il Neo-plasticismo, fonda-to nel 1917 ad Amsterdam da Mondrian, van Doesburg e Bart van Leck, tendeva a scoprire i “mezzi puri” attra-verso i quali rivelare l’armo-nia universale, privilegiando un’astrazione geometrica basata sull’impiego di sole li-nee orizzontali e verticali, dei tre colori primari, blu, giallo e rosso, in composizione con il bianco e il nero.

IL CERCHIO E QUADRATO, movimento fondato nel 1929 da Michel Seuphor e Torres-Garcìa che nel 1930 organiz-zarono la prima grande espo-sizione consacrata all’arte astratta, essenzialmente geo-metrica.

IL MADÌ, fondata a Buenos Aires nel 1946 da Arden Quin, sostenenva la possi-bilità di dipingere strutture

poligonali piane, concave o convesse, piani articolati, amovibili, animati da mo-vimenti lineari, girevoli o in traslazione, di scolpire solidi con spazi vuoti e movimenti di articolazione.

L’ARTE CINETICA riunisce, a partire dagli anni ’50, una nuova generazione d’artisti che cercavano, riprenden-do i risultati dell’astrazione geometrica, di introdurre le nozioni di movimento e di tempo (Vasarely, Tomasello, Soto, Agam, Morellet, Cruz-Diez...).

L’ARTE MINIMALISTA, ap-parsa negli Stati Uniti nel 1965 (Dan Flavin, Donald Judd, Sol Lewitt, Carl An-dré...) con forme semplificate all’estremo, senza più tracce dell’intervento dell’artista e private d’ogni soggettività.

Questa descrizione som-maria recepisce solo una

parte delle tendenze e delle espressioni che nel mondo si sono rapportate e continuano a rapportarsi con l’arte geo-metrica.

CARATTERISTICHEE IMPORTANZA DEL MADÌ

Apparso nel mezzo del XX secolo, il movimento Madì è soprattutto un movimento unificatore.Come DADA, il suo nome è un’invenzione e la sua storia è in perpetuo rinnovamento. Madì non detta alcuna teo-ria restrittiva. Al contrario, esso chiede la più grande libertà nei mezzi d’espres-sione, nei materiali utilizzati, nell’articolazione dello spa-zio. Avendo un solo impera-tivo: uscire dal tradizionale rettangolo della tela dipinta, finestra ereditata dal Rina-scimento, al fine di esplorare le molteplici possibilità offer-te dal confronto tra la forma creata e lo spazio circostante. L’a

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Madì è un’arte della geome-tria e, come essa, si dichiara universale perché cosa c’è di più universale della geome-tria?Il manifesto Madì del 1946 proclamava l’apertura rispet-to al centro dello spazio e la gravitazione delle forme, la possibilità di dipingere strut-ture poligonali, piane, con-cave o convesse, dei piani articolati, amovibili, animati da movimenti lineari, girevoli o di traslazione; la possibilità di scolpire solidi con spazi vuoti e movimenti d’articola-zione, d’inserire fili d’acciaio danzanti... andando oltre il quadro ortogonale classico, questa presa di posizione an-ticipava di 15 anni il formali-smo americano di Stella, per esempio.E, dando valore all’idea di movimento e di manipolazio-ne, apriva la via al cinetismo, così come al dinamismo dei volumi. Nelle arti plastiche, Madì di-venta lo stato d’animo crea-tore che fa sue le seguenti regole: invenzione, astrazio-

ne, poligonalità, geometria, gioco, movimento, spazio, colore...

Ma più che un movimento puramente plastico, Madì è un’attitudine generale di libertà, in rapporto alle ba-nalità, alle abitudini, alle tra-dizioni sclerotizzate. Bisogna creare, inventare delle nuove forme, utilizzare i nuovi ma-teriali, le nuove tecniche.

A riprova della sua vitalità, sempre più raggruppamenti di artisti plastici si manifesta-no Madì.

E i Musei si adoperano per organizzare importanti espo-sizioni: lo attesta il MUSEO Madì inaugurato nel 2005 in Brasile a Sobral.

Gli artisti del Movimento Madì Internazionale s’in-contrano periodicamente nel corso di manifestazioni, riunioni, conferenze, espo-sizioni, confrontando le loro esperienze ed evidenziando la ricchezza e le diversità del-le loro creazioni.

Alcuni scienziati, alcuni ma-tematici hanno anche trovato nelle creazioni Madì la spie-gazione d’alcune loro ricer-che: per esempio, la Città delle Geometrie in Francia a Maubeuge.All’inizio del XXI secolo una tale perseveranza nella con-tinuità e creatività di un mo-vimento artistico è unica. Non bisogna dimenticare che Madì esiste da più di 60 anni!

Attualmente il Movimento Madì Internazionale com-prende più di un centinaio di membri in rappresentanza di 15 Paesi (Argentina, Bel-gio, Brasile, Spagna, Fran-cia, Olanda, Ungheria, Italia, Giappone, Polonia, Slovac-chia, Svezia, Uruguay, Stati Uniti, Venezuela), dove si susseguono 4 generazioni...

Jean Branchet(scritto per Mouvement Madì

International, Parigi 2008)

L’arte

geo

met

rica

Dal “Manifesto Madì 1946” letto all’Istituto Francese de-gli Studi Superiori di Buenos Aires il 3 agosto 1946.

[...]L’arte prima del Madì era un istoricismo scolastico e ide-alista; un concetto irraziona-le; una tecnica accademica, una composizione unilatera-le, statica e incoerente; re-alizzava un’opera carente di ricerca ed essenzialità; e tutto questo servito da una coscienza o incoscienza, paralizzata dalle sue con-traddizioni, impermeabile al rinnovamento permanente del metodo e dello stile, uni-ca meta sicura verso la cre-azione dell’”Accadimento”. Contro tutto ciò si oppone Madì confermando il deside-rio permanente e totalizzante dell’uomo di inventare e co-struire oggetti dentro i valori assoluti dell’eterno; all’uma-nità unita nella sua lotta per la costruzione di una nuova

società senza classi che li-beri l’energia e domini spazio e tempo, e materia in tutti i sensi e fino alle sue ultime conseguenze.

[...]Per il Madìsmo, “Invención” sarà la scoperta, la preno-zione, la cosa in potenza, e “Creación” la cosa realizzata. Madì inventa e crea. In una parola rende concreto il mo-vimento, lo sistematizza af-finchè l’oggetto nasca e deliri di uno splendore imperituro.

[...]L’opera è, non esprime. L’opera è, non rappresenta. L’opera è, non significa.

[...]Fare evento. Il passato non è oggi, e l’oggi deve essere domani. Vi con-segno la formula delle inven-zioni a venire.

Carmelo Arden QuinBuenos Aires, aprile 1946

Manifesto Madì 1946

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COMPOSITIONolio su legno . 1947

cm 48 x 59

QUARTOlacca su legno . 1949

cm 61 x 50

FORMES EN Hlacca su legno . 1949

cm 76 x 63

SENZA TITOLOcollage . 1956

cm 44 x 30

ENVOLolio su legno . 1971

cm 49 x 65

SENZA TITOLOcarta . 1974cm 78 x 62

SENZA TITOLOcollage . 1997

cm 68 x 54

CERCLE VERTolio su legno . 1975

cm 71 x 55

ENVOLcollage . 1977

cm 53 x 51

CYCLEolio su compensato . 1980

cm 65 x 47

PLASTIQUE B 13legno e plexiglass . 1986

cm 61 x 65

PS 4-Alegno e plexiglass . 1986

cm 54 x 58

SENZA TITOLOmetallo . 1990

cm 50 x 32

SENZA TITOLOlacca su legno . 1992

cm 74 x 41

SENZA TITOLOcollage . 1997

cm 68 x 54

SENZA TITOLOlegno e plexiglass . 2000

cm 170 x 165

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PLANSolio su legno . 2002

cm 100 x 86

SENZA TITOLOolio su legno . 1998

cm 54 x 38

SENZA TITOLOolio su legno . 1996

cm 47 x 22

SENZA TITOLOolio su legno . 1993

cm 41 x 25

SENZA TITOLOolio su legno . 1991

cm 33 x 33

SENZA TITOLOolio su legno . 1990

cm 31 x 20

SENZA TITOLOolio su legno . 1983

cm 26 x 16

SENZA TITOLOolio su legno . 1979

cm 46 x 22

SENZA TITOLOolio su legno . 1979

cm 39 x 21

SENZA TITOLOolio su legno . 1979

cm 31 x 19

SENZA TITOLOolio su legno . 1979

cm 30 x 19

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LXVIIIJ. Leppien - olio su tela . 1949

cm 115 x 89

LA TOUR DE FRANCEJ. C. Mele - olio su legno . 1989

cm 105 x 27 x 21

RELIEF DESCRIPTIF ROUGEO. Herrera - acrilico su legno . 1992

cm 98 x 102 x 2

RELIEF 509J. C. Mele - olio su legno . 1993

cm 60 x 60

SENZA TITOLOC. Bezie - olio su legno . 1993

cm 60 x 70

SENZA TITOLOVolf Roitman - collage . 1994

cm 71 x 35

SENZA TITOLOVolf Roitman - collage . 1995

cm 30 x 30

SENZA TITOLOVolf Roitman - collage . 1995

cm 30 x 30

TENSO-MADÌG. Caporicci - legno, fili e plastica . 1998

cm 140 x 156 x 15

NAVC. Bertone - linoleum, plexiglass e legno . 2003

cm 70 x 47

GEMELA IC. Bertone - acrilico su legno . 2005

cm 90 x 78

LAZOC. Bertone - acrilico su legno . 2005

cm 87 x 86

SENZA TITOLOCaceres - collage . 2007

cm 36 x 43

SENZA TITOLOE. Lopez - acrilico su legno . 2005

cm 50 x 75

SENZA TITOLOJ. Froment - acrilico su legno . 2005

cm 75 x 87

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Nato nel 1913 a Rivera, Uru-guay, risiede a Parigi. Fonda-tore e ispiratore del Madì nel 1932 inizia gli studi di Storia dell’Arte, di Diritto, Letteratu-ra e Filosofia.Nel 1935 conosce Torrès Garcia a Montevideo che risulterà determinante per il suo orientamento artistico-professionale. Dal 1936 milita contro il fa-scismo spagnolo. Compie numerosi viaggi ed espone per la prima volta in occa-sione della manifestazione di solidarietà alla Casa de España. Nel 1938 a Bue-nos Aires, entra a far parte del “Grupo de pintores de vanguardia” con Guy Pon-ce De Léon, Pablo Becker, Luis Lloret Castels, Amaury Sarmiento. Nel 1940 studia l’arte dei popoli primitivi ed elabora una teoria estetica formulata sulla dialettica ma-terialistica. Nel 1941 diventa cofondato-re della rivista El Universita-rio. Fonda la rivista Arturo

con la partecipazione di Tor-rès Garcia, Vincent Huido-bro, Rot Rothfuss e Augusto Torres.Nel 1944 a Buenos Aires co-stituisce il gruppo Arturo con Edgard Bailey, Gyulia Kosice, Tomàs Maldonado, Lidy Prati e lancia il primo pre-manife-sto Madì. Nello stesso anno abbandona la visione piana e frontale dell’opera per dar luogo ad un rilievo frazionato e aperto verso l’esterno.Nel 1945 organizza con En-rique Pichòn Rivére, presi-dente della Sociedad Psico-analitica Argentina, la prima mostra Arte Concreto Inven-ciòn.Nel 1946 fonda il Movimento Madì Internacional. Trasferitosi a Parigi, frequen-ta gli artisti ed i maggiori esponenti della cultura euro-pea ed internazionale. Nelle sue opere utilizza la plastica bianca e dal 1953 realizza i “mobiles”, sculture mobili a motore; presenta le opere del movimento Madì a San

Paolo del Brasile.Fino al 1956 partecipa all’esposizione “Realites Nouvelles”.Dal 1956 inizia la serie di “Collages” e “Decupages”. Collabora con Michel Se-phour e Jesus Soto ed entra in contatto co il “Movimento Concreto Paulista” e con Car-deiro, Campos e Fayez. Pub-blica “Opplimos” e dal 1962 al 1966 la rivista Ailleurs. Dal 1971 allestisce nume-rose personali e partecipa a numerose mostre collettive e di gruppo in musei, gallerie pubbliche, private in Europa e in America e continua la at-tività di promotore culturale: pubblica poemi, romanzi, po-esie e libri d’Arte.Nel 1986 la sua prima per-sonale in Italia alla Galleria “Sincron” di Brescia alla quale, negli anni successivi, seguiranno altre esposizioni presso la Galleria “Arte Stru-ktura” di Milano.

Carmelo Arden Quin

Ultime esposizioni personali:

1994, 1996, 2000 Galerie Claude Dorval - Parigi

1995 Galeria Centoria - Buenos Aires

1995 Museo Torres Garcia - Montevideo

1997 Telefonica - Madrid

1998 Galeria Ruth Benzacart - Buenos Aires

1998 Musée de Pontoise

2000 MACLA - Buenos Aires

2001 Galeria del infinito - Buenos Aires

2004 Centro Borges - Buenos Aires

2005 MABLA para ciegos - La Plata

2005 Museo de Arte Contemporaneo - Santa Fe (RA)

2005 Museo Carafa - Cordoba (RA)

2006 Galeria Durban Segnini - Miami

2007 Galerie Drouart - Parigi

2008 Maison de l’Amerique Latine - Parigi

2009 Galerie Nery Mariño - Parigi

2010 Museo Nazionale Villa Pisani - Italy

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Nato nel 1932 a Salto, Uru-guay, risiede a Parigi dal 1963. Frequenta la scuola di Belle Arti di Motevideo e Salto dove nel 1952 realizza un’insolita manifestazione d’arte lungo le strade. Si for-ma alla scuola costruttivista uruguayana con Torres Gar-cia; lavora come scenografo e decoratore alla Commedia Nacional d’Uruguay.Nel 1962 realizza le prime opere inogettive. Nel 1969 partecipa al “Salon Compa-raison” e dal 1969 al 1984 al “Grands et Jeunes d’Aujou-rd’hui”.Negli anni ’70 partecipa alla Biennale di Segovia, al Museo d’ Arte Moderna in Messico, Caracas, Cuba e in molti altri musei, presen-tando opere monocrome dai formati inediti e piani insta-bili dipinti con i colori della natura. La sua appartenenza al costruttivismo è implicita nella progettualità che vede nell’opera d’arte una realizza-

zione il cui grado qualitativo è raggiunto anche attraverso l’esperienza, risultato di ma-nualità e conoscenza dei ma-teriali. Il colore stesso viene inteso come materiale, e lo stesso colore e la spazialità si inseriscono nel tema di una teorizzazione relativistica pure nel rigore del loro im-piego. In ogni lavoro mette in risalto le leggi stesse della costruzione dove i toni di pro-venienza latino-americana apparentemente in contrasto vibrano in maniera armonica.Nel 1980 propone, in collabo-razione con Carmelo Arden Quin, le sue opere “Approxi-matio Madì” che segnano la sua adesione ufficiale al Mo-vimento Internazionale Madì. Ha esposto con assiduità nelle gallerie: “De la Salle” di Saint Paul de Vence, “Clau-de Dorval” di Parigi e “Von Bartha” di Basilea. Ha tenuto personali anche alla “Galerie du Haut Pavé” di Parigi, allo “Studio A &B “ di Varsailles,

alla galleria “Zodiaco” di Ma-drid, alla “Galerie Grange” di Léveque, al “Musée de Sion”- Svizzera, alla “Galerie Margherite Lamy” di Parigi e alla “Galerie Simon Buodet” di Toulouse.É stato invitato a partecipa-re ad importanti rassegne internazionali quali: “Cin-que pittori Madì”alla Gale-rie St. Charles de Rose di Parigi - Esposizione alla Ga-lerie Alejandro Vivas a Pa-rigi - Arte Fiera di Basilea - Festival “SupreMadìsm”di Mosca al Museum of Mo-dern Art - “Suol-Americains” - Bienal de la Habana, Cuba e “Rencontres Internaciona-les” a Limoges. Le sue opere sono custodite in numerosi musei in Uru-guay, Venezuela, Messico, al Moma di New York, alla Biblioteca National de Paris e al Fondo National d’Art a Parigi.

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Ultime esposizioni personali:

1996 Arte Struktura - Milano

1998 Centre Culture Longjumeau - Parigi

1999 Museo del Pais - Montevideo

2003 Galeria Durban Segnino - Miami

2004 Associazione Culturale MA - Napoli

2005 Galeria Pinacoteca - Fortaleza (BR)

2005 Galeria Pinacoteca - S. Paulo do Brasil

2008 Galeria Van Eik - Buenos Aires

2009 Galerie Nouvellet - Parigi

2010 Museo Nazionale Villa Pisani - Italy

É impossibile separare la sto-ria del movimento Madì dalla vita di Carmelo Arden Quin. Nato nel 1913, a Rivera, nella parte uruguaiana della città, situata a cavallo fra la frontie-ra dell’Uruguay e del Brasile, è stato il teorico, il coordina-tore, l’organizzatore che ha dato vita al movimento Madì, lo ha animato con passione e fermezza sin dagli anni qua-ranta.Nel 1935, Arden Quin as-siste a Montevideo ad una conferenza di Torres-Garcìa, il fondatore con Michel Seu-phor del gruppo e della rivi-sta Cerchio e Quadrato.Lo frequenterà, avrà accesso alla sua biblioteca, alle riviste d’avanguardia che egli riceve dal mondo intero.Questo avrà un’importanza decisiva per le scelte, le azio-ni, gli scopi che egli si fisserà nel corso della sua vita.É la letteratura, la poesia in particolare, e la filosofia che saranno i suoi primi punti d’interesse. Nel 1938, si sta-

bilisce a Buenos Aires dove fa parte di un gruppo di pit-tori e scrittori d’avanguardia.

Nel 1941 inizia la gestazione della rivista delle arti astratte “ Arturo “. Nel 1944 apparel’unico numero di “Arturo” con testi e poemi di Arden Quin, Bayley, Vincente Hui-dobro, Kosice, Rothfuss, Mendes, Torres-Garcìa... e con riproduzioni di opere di Kandinsky, Mondrian, Mal-donado, Torres-Garcìa, Vieira da Silva... Dal 3 al 6 agosto 1946, all’Istituto Francese degli Studi Superiori di Bue-nos Aires è organizzata la prima importante esposizio-ne Madì. É in questa l’occa-sione che Arden Quin lesse il suo “Manifesto Madì”.I partecipanti a quell’avveni-mento affermarono l’univer-salità e le affinità della loro Estetica con le differenti espressioni delle creazioni d’avanguardia, poesia, musi-ca, danza, architettura...Vi parteciprono artisti (Ar-

den Quin, Rothfuss, Martin Blaszko, Kosice...), musicisti (Eitler, Paz del gruppo Nueva Musica)e la ballerina Paulina Ossona (coreografie di Ar-den Quin)...Nel 1947 scoppiano diver-genze fra Arden Quin e Ko-sice. Eitler, Martin e Igna-cio Blaszko scelgono Arden Quin, mentre Rothfuss resta con Kosice.

Nel 1948, Arden Quin inizia le prime “formes galbées” e le “Coplanals” (pitture-og-getti articolati, trasformabili), ma lascia l’Argentina per an-dare a Parigi, dove il Salone delle Réalités Nouvelles ac-coglie gli artisti di 17 Nazio-ni straniere. A Parigi si sta-bilisce definitivamente, qui avviene il suo incontro con Vantongerloo (forme bianche dal 1949 al 1950).La sua astrazione rimane però allegra, lontana dalle preoccupazioni di Vantonger-loo, dal misticismo di Male-vitch e di Mondrian.

Gli inizi del Madì

La complessità del linguag-gio plastico lo appassiona più delle ricerche letterarie o psi-cologiche di Arp, di Vanton-gerloo o di Tutundjian, e inizia la serie dei “Rilievi amovibili” dal 1949 al 1950, preceden-do i “Méta-mecanique” di Tinguely, i “Plans mobiles” di Pol Bury e gli “Assembla-ges mouvants” di Agam, tut-ti eseguiti nel 1953.

Il movimento Madì si ricosti-tuisce a Parigi nel 1950 dove la Galleria Colette Allendy presenta “I Madì” con Arden Quin, Vardenega, Eielson e Desserprit.Dal 1951 al 1958 un Centro di Ricerche e di Studi “del Madì” viene creato presso l’atelier di Arden Quin con la partecipazione di artisti latino-americani e francesi (Volf Roitman, Pierre Alexan-dre, Angela Mazat, Roger Neyrat, Rubén Nunez, Mar-celle Saint-Omer et Georges Sallaz) e nel 1953, il movi-mento Madì occupa la prima

sala del Salone des Réalités Nouvelles.A partire da questa data le mostre del Madì si sono mol-tiplicate sia in Francia che all’estero.

STORIA RECENTE

Tra le ultime manifestazioni a carattere internazionale in-teramente dedicate al Madì sono da ricordare le esposi-zioni: “Madì internacional: 50 anos déspues” a cura di César Lòpez Osornio al Centro di Esposizioni e Con-gressi San Ignacio de Lojola di Zaragoza (Spagna)- 1996; “Arte Madì” a cura di Maria Lluisa Borras al Museo Na-cional Centro de Arte Rejna Sofia di Madrid (Spagna)- 1997; “Arte Madì” a cura di Maria Lluisa Borras al Museo Estremeno e Iberio-america-no de Arte Contemporaneo di Badayoz (Spagna)- 1997; “Exposition Madì” all’Espa-ce Sculfort di Maubeuge (Francia)- 1999; “Da Madì a

Madì” a cura di Emma Zanel-la Manara alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate (Varese)-1999; “Madì all’Al-ba del Terzo Millennio” a cura di Saverio Cecere alla Reg-gia di Portici (Napoli) - 2000; “Arte Madì- Freie Geome-trie” a cura di Rainer René Muller e Saverio Cecere alla Galerie Emilia Suciu di Ettlin-gen (Germania)- 2001; “Arte Madi” a cura del Polk Mu-seum Palmaretto al Gulf Co-ast Museum of Art di Miami FL (Stati Uniti) -2001; ”Kas-sak a Madì: Medzinàrodny Umelecky Festival” a cura di Zsuzsa Dardai al Mesteskè Mùzeum, alla Galerie “Z” e al Kultùrny Istitùt Mad’arskey di Bratislave (Slovacchia)- 2002; “Madì International” alla Ga-lerie Orion di Parigi (Francia)- 2003; “Asimmetria Festival Madì - Mozgàs, Absztrakciò, Dimenziò, Invenciò” al Mil-lenaris Kht di Budapest (Un-gheria)– 2003; “Madi Out of Frame” alla “Madì Inter-national” al Centro Cultural G

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Borges di Buenos Aires (Ar-gentina)-2004; “Arte Madì” Fondacione Borges- Buenos Aires 2004; “Universo Esprit de Geometrie” Salone Bor-bonico San Nicola La Strada (Caserta) 2004; “Omaggio all’Arte Geometrica” Museo Bargellini Pieve di Cento (Bo-logna) 2004; “Celebraciotion of Geometric Art”- Madì Mu-seum and Gallery- Dallas TX U.S.A. 2005; “MADI dedica-da a Carmelo Arden Quin” Centro Cultural – Eladio Alemán Sucre- Valencia (Ve-nezuela)2005; Festival “Su-preMADIsm” Museum of Modern Art- Moscow 2006.

In Italia, dopo una prima e breve attività genovese (1984), il movimento è stato introdotto da Salvador Presta nel 1991 con sede a Milano presso la storica Galleria Arte Struktura diretta da Anna Ca-nali. Nel 2003 si è legalmen-te costituita l’Associazione Arte Madì Italia- Movimento Internazionale con sede a Portici (Napoli).Le opere degli artisti Madì

sono presenti in numerosi Musei pubblici e privati tra i quali menzioniamo la “Civica Galleria d’Arte Moderna” di Gallarate (Varese), la Pinaco-teca “Massimo Stanzione” di Sant’Arpino (Caserta), il “Contemporaney Art Cen-ter Bonomi- Light for you” di Lumezzane (Brescia), il “Mondrìanhuis Museum” di Amerssfoort (Olanda), il “Macla- Museo de Arte Con-temporaneo” di La Plata (Ar-gentina), il “Madì Museum and Gallery” di Dallas-TX (Stati Uniti), il “Mobil Madì Muzeum” di Budapest (Un-gheria), il “Madì Museu” di Sobral- Fortaleza (Brasile) ed il “Museo delle Genera-zioni Italiane del ‘900- Giulio Bargellini” di Pieve di Cento ( Bologna).

RECENTE BIBLIOGRAFIA

“Arte Madì Italia-Francia” – Arte Struktura, Milano 1991“Madì nell’arte oggi: Italia-Francia” - Arte Struktura, Mi-lano 1991“Arte Madì:Italia-Francia” - Casa della cultura Cisterni-

no del Poggianti (Livorno) e Arte Struktura, Milano 1992“Madì 50 anos dèspues” Ibercaya, Saragozza–Spagna 1996“Dopo il rettangolo Madì in Carmelo Arden Quin, Salva-dor Presta, Volf Roitman” - Arte Stuktura, Milano 1996“Madì Italia e un omaggio a Hilda Reich Duse” - Arte Stu-ktura, Milano 1996Maria Lluisa Borras: “Arte Madì” - Centro de Arte Rey-na Sofia, Madrid – Spagna 1997“Notes Madì” – Cecere + Arte Struktura, Milano 1998“Madì Muvèszeti Folyoirat/Art periodical n.1 - Arion editor, Budapest - Ungheria 1998“Madì Muvèszeti Folyoirat/Art periodical n.2 - Arion editor, Budapest – Ungheria 1998“Hommage de Madì a Gorin 1899-1981” – Municipalità de la Ville de Blain – Francia 1999Emma Zanella Manara:“Da Madì a Madì” - Mazzotta, Milano 1999

Saverio Cecere: “Madì all’al-ba del terzo millennio” –. Arte Struktura, Milano 2000“Mouvement Madì Interna-zionale” – Municipalité de Morsang sur Orge – Francia 2000César Lòpez Osornio: “Arte Madì internacional fin de milenio” – Editorial Godoy - Spagna 2000Giorgio Di Genova: “Storia dell’arte italiana del ‘900 – generazioni anni 30” - Bora, Bologna 2000“Images art Web – Arte Madì” – Nicola Dimitri – Mo-dena 2001Rosario Pinto: “Arte Madì” – Pinacoteca Massimo Stan-zione, Sant’Irpino (Caserta) 2001“Madì: movimento, astrazione,dimensione,invenzione” - Arte Struktura, Milano 2001“Madì Mùvészeti Foljòirat/Art periodical n.3” – Szerke-sztòség Editorial, Budapest - Ungheria 2001“Madì outside the box” – Polk Museum of Art e Gulf Coast Museum of Art – Flo-rida (USA) 2001

Giorgio Di Genova: “Arte Madì Italia”. Arte Struktura (Milano) -Light for you (Pola-veno) e Bora (Bologna) 2002 Rosario Pinto- Giorgio Di Genova-Ivan Contreras Bru-net- Carlos Cruz Diez- Ro-ger Neyrat-Saverio Cecere: “Omaggio all’Arte Geome-trica” Ass: Arte Madì Italia- Movimento Internazionale - Portici (Napoli) e Madì Mu-seum & Gallery – Dallas (TX- U.S.A.) 2004Shelly Goodman: Carmelo Arden Quin a publication of the Madì Museum and Galle-ry, Dallas – Texas 2005Matteo Galbiati “Teorie del Madì” Scoglio di Quarto, Mi-lano 2008Rosario Pinto “Madì: Oltre la Geometria” - Al Blu di Prus-sia, Napoli 2009Paola Silvia Ubiali “Madì, arte come invenzione” – Berga-mo 2009Zordan Valmore “ Dalle in-quietudini dell’astrazione ge-ometrica...“, Vicenza 2009.

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Borges di Buenos Aires (Ar-gentina)-2004; “Arte Madì” Fondacione Borges- Buenos Aires 2004; “Universo Esprit de Geometrie” Salone Bor-bonico San Nicola La Strada (Caserta) 2004; “Omaggio all’Arte Geometrica” Museo Bargellini Pieve di Cento (Bo-logna) 2004; “Celebraciotion of Geometric Art”- Madì Mu-seum and Gallery- Dallas TX U.S.A. 2005; “MADI dedica-da a Carmelo Arden Quin” Centro Cultural – Eladio Alemán Sucre- Valencia (Ve-nezuela)2005; Festival “Su-preMADIsm” Museum of Modern Art- Moscow 2006.

In Italia, dopo una prima e breve attività genovese (1984), il movimento è stato introdotto da Salvador Presta nel 1991 con sede a Milano presso la storica Galleria Arte Struktura diretta da Anna Ca-nali. Nel 2003 si è legalmen-te costituita l’Associazione Arte Madì Italia- Movimento Internazionale con sede a Portici (Napoli).Le opere degli artisti Madì

sono presenti in numerosi Musei pubblici e privati tra i quali menzioniamo la “Civica Galleria d’Arte Moderna” di Gallarate (Varese), la Pinaco-teca “Massimo Stanzione” di Sant’Arpino (Caserta), il “Contemporaney Art Cen-ter Bonomi- Light for you” di Lumezzane (Brescia), il “Mondrìanhuis Museum” di Amerssfoort (Olanda), il “Macla- Museo de Arte Con-temporaneo” di La Plata (Ar-gentina), il “Madì Museum and Gallery” di Dallas-TX (Stati Uniti), il “Mobil Madì Muzeum” di Budapest (Un-gheria), il “Madì Museu” di Sobral- Fortaleza (Brasile) ed il “Museo delle Genera-zioni Italiane del ‘900- Giulio Bargellini” di Pieve di Cento ( Bologna).

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Recente bibliografia

“Arte Madì Italia-Francia” - Arte Struktura, Milano 1991“Madì nell’arte oggi: Italia-Francia” - Arte Struktura, Milano 1991“Arte Madì:Italia-Francia” - Casa della cultura Cisternino del Poggianti (Livorno) e Arte Struktura, Milano 1992“Madì 50 anos dèspues” Ibercaya, Saragozza-Spagna 1996“Dopo il rettangolo Madì in Carmelo Arden Quin, Salvador Presta, Volf Roitman” - Arte Stuktura, Milano 1996“Madì Italia e un omaggio a Hilda Reich Duse” - Arte Stuktura, Milano 1996Maria Lluisa Borras: “Arte Madì” - Centro de Arte Reyna Sofia, Madrid - Spagna 1997“Notes Madì” - Cecere + Arte Struktura, Milano 1998“Madì Muvèszeti Folyoirat/Art periodical n.1 - Arion editor, Budapest - Ungheria 1998“Madì Muvèszeti Folyoirat/Art periodical n.2 - Arion editor, Budapest - Ungheria 1998“Hommage de Madì a Gorin 1899-1981” - Municipalità de la Ville de Blain - Francia 1999Emma Zanella Manara: “Da Madì a Madì” - Mazzotta, Milano 1999Saverio Cecere: “Madì all’alba del terzo millennio” - Arte Struktura, Milano 2000“Mouvement Madì Internazionale” - Municipalité de Morsang sur Orge - Francia 2000César Lòpez Osornio: “Arte Madì internacional fin de milenio” - Editorial Godoy - Spagna 2000Giorgio Di Genova: “Storia dell’arte italiana del ‘900 - generazioni anni 30” - Bora, Bologna 2000“Images art Web - Arte Madì” - Nicola Dimitri - Modena 2001Rosario Pinto: “Arte Madì” - Pinacoteca Massimo Stanzione, Sant’Irpino (Caserta) 2001“Madì: movimento, astrazione, dimensione,invenzione” - Arte Struktura, Milano 2001“Madì Mùvészeti Foljòirat/Art periodical n.3” - Szerkesztòség Editorial, Budapest - Ungheria 2001“Madì outside the box” - Polk Museum of Art e Gulf Coast Museum of Art - Florida (USA) 2001Giorgio Di Genova: “Arte Madì Italia”. Arte Struktura (Milano) -Light for you (Polaveno) e Bora (Bologna) 2002 Rosario Pinto - Giorgio Di Genova - Ivan Contreras Brunet - Carlos Cruz Diez - Roger Neyrat - Saverio Cecere:“Omaggio all’Arte Geometrica” Ass: Arte Madì Italia - Movimento Internazionale - Portici (Napoli)e Madì Museum & Gallery - Dallas (TX- U.S.A.) 2004Shelly Goodman: Carmelo Arden Quin a publication of the Madì Museum and Gallery, Dallas - Texas 2005Matteo Galbiati “Teorie del Madì” Scoglio di Quarto, Milano 2008Rosario Pinto “Madì: Oltre la Geometria” - Al Blu di Prussia, Napoli 2009Paola Silvia Ubiali “Madì, arte come invenzione” - Bergamo 2009Zordan Valmore “Dalle inquietudini dell’astrazione geometrica...“, Vicenza 2009

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Agnisola Giorgio, Ahlander L. Judo, Arden Quin Carmelo, Bagno Gino, Barile Stefania, Barletta Riccardo, Belloli Carlo, Beringheli Germano, Bertini Marco, Bertozzi Elio, Bolivar, Bonalumi Felice, Borras Maria Lluisa, Branchet Jean, Burruezzo Paez Martin, Calabrese Angelo, Canali Anna, Caruso Raffaella, Cecere Saverio, Corgnati Martina, Csaba Rosta, D’Amico Oscar, D’Anna Amedeo, Dardai Zsuzsa, De Falco Angelo, Dell’Aversana Giuseppe, Delli Santi Gaetano, De Sanna Jole, Di Genova Giorgio, Di Maggio Nelson, Dorfles Gillo, Dron Aleyandro, Faucon Jean Claude, Fejèrvàri Bodizsàr, Ferraguti Maria Lucia, Fiz Alberto, Franza Carlo, Fromant Joel, Galbiati Matteo, Gilles Persin Patrick, Glusberg Giorgio, Goodman Shelley, Gregorio Guillermo, Gualdrini Flaminio, Hulb Michael, Lopez Jamenes Jose, Luis Carlos, Maggio Nelson, Montarsolo Carlo, Natali Aurelio, Neyrat Roger, Osornio Lopez Cesar, Pacheco Marcelo, Parisi Guglielmo, Perán Erminy, Perazzi Mario, Pinto Rosario, Piscopo Ugo, Poli Francesco, Presta Salvador, Pulkka Wesley, Reich Duse Hilda, Roitman Volf, Sagradini Marco, Santarossa Barbara, Segato Giorgio, Seveso Giorgio, Smith Cheryl, Solli Lucio, Stetson E. Daniel, Testa Cecilia, Trini Tommaso, Turco Liveri Laura, Ubiali Paola Silvia, Veca Alberto, Venturoli Marcello, Zanella Manara Emma, Zordan Valmore.

Un particolare ringraziamento a Colette et Jaen CherquiViviana GiarettaBruna LeorinValmore Zordan Francesco CandiagoGiancarlo CaporicciPaolo Zeni

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maab studio d’arteRiviera San Benedetto, 15

35139 Padova . Italy