INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLA FILOSOFIA DELLA … · poliedrico e bussola Meridiana ... Mappamondo...
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INTRODUZIONE ALLO STUDIO
DELLA FILOSOFIA
DELLA PRIMA ETÀ MODERNA
SECOLI XV – XVII
UNITÀ DIDIATTICA DI APPROFONDIMENTO
DI FILOSOFIA UMANISTICO-RINASCIMENTALE
Mattia Martinelli
PER PRIMA ETÀ MODERNA INTENDIAMO
UN’EPOCA CHE VA:
DALLA METÀ DEL XV SECOLO CIRCA
(1450)
ALLA FINE DEL XVII SECOLO CIRCA
(1700)
DOVE:
IN EUROPA OCCIDENTALE
(PRINCIPALMENTE)
CHE COSA SI VERIFICA:
Crisi del sistema politico, economico e socio-culturale su cui poggiava l’ordine feudale medievale.
Assistiamo allo sviluppo di:
Nuove pratiche
Nuovi metodi di indagine, per esempio:
Metodo sperimentale nello studio della fisica, della medicina, della biologia (Galilei, Harvey, Malpighi, Newton etc.)
Comprensione dei fenomeni naturali attraverso il principio di causalità.
Pensiero ipotetico-deduttivo
Nuove invenzioni, per esempio:
Cannocchiale, microscopio, macchinari per creare il vuoto etc.
CHE COSA SI VERIFICA:
Sviluppo di:
Nuove scoperte e nuove teorie, per esempio:
Scoperta, esplorazione e colonizzazione di nuovi continenti
La scoperta traumatica del Diverso da sé (le civiltà precolombiane, Aztechi, Inca etc.)
Eliocentrismo (Copernico, De Revolutionibus Orbium Coelestium, 1543)
Scoperte astronomiche (con Copernico, Galilei, Bruno, Keplero etc.)
Nuove dottrine filosofiche e politiche (Van Groot, Hobbes etc.)
NUOVE PRATICHE, NUOVE SCOPERTE, NUOVE
INVENZIONI:
RICHIEDONO UN NUOVO DISCORSO
FILOSOFICO: Fondazione (XVII sec.) della filosofia moderna con René Descartes
RELIGIOSO: per comprendere e provare a ricomporre la frattura dell’unità dei
popoli cristiani europei dovuta alla Riforma (Lutero, Müntzer, Calvino etc.) e alla
Controriforma (Concilio di Trento, 1545-1563)
SCIENTIFICO: Fondazione della fisica moderna galileiana e newtoniana; le nuove
matematiche (il calcolo infinitesimale, grazie a Leibniz e a Newton) etc.
NUOVE PRATICHE, NUOVE SCOPERTE, NUOVE
INVENZIONI:
RICHIEDONO UN NUOVO DISCORSO
ANTROPOLOGICO: Cambia infatti la posizione dell’uomo
1- rispetto all’Europa (poiché si scoprono nuovi continenti e nuove popolazioni)
2- rispetto all’universo (poiché la Terra non è più immobile e al centro dell’universo)
GIURIDICO: Tra XVI e XVII secc. si costituisce lo Stato moderno assoluto. Si affermano nuove dottrine giuridiche, come il giusnaturalismo
ECONOMICO: La vecchia economia feudale non può più rispondere e soddisfare i nuovi bisogni sorti dall’allargamento dei mercati a seguito delle grandi scoperte geografiche. Si verifica così il lento tramonto del feudalesimo e il progressivo sviluppo del capitalismo.
LA NUOVA FILOSOFIA E LE NUOVE SCIENZE:
Nonostante le resistenze (del potere religioso, soprattutto), sono
superate le teorie cosmologiche di Aristotele.
Il cosmo, secondo Aristotele, era infatti fondato sulla separazione
tra
Mondo celeste (determinato da leggi fisiche e da movimenti propri, diversi
qualitativamente da quelli del mondo sublunare e terrestre)
Mondo sublunare (determinato da leggi fisiche e da movimenti propri, diversi
qualitativamente da quelli del mondo celeste)
Inoltre, Aristotele riteneva che la Terra fosse chiusa al centro delle
sfere di un cosmo altrettanto chiuso e finito.
IMPLICANO UNA DURISSIMA CRITICA ALLA VECCHIA
FILOSOFIA ARISTOTELICA E TOMISTICA (TUTTAVIA ANCORA
DOMINANTE NELLE UNIVERSITÀ)
LA NUOVA SCIENZA ASTRONOMICA
La natura è un sistema di leggi universali e necessarie.
I fenomeni astronomici e quelli terrestri sono dunque
unificati sotto un insieme di leggi (a differenza di quanto
riteneva Aristotele, cioè, non esiste alcuna differenza tra
mondo celeste e mondo sublunare)
Per esempio, la legge di gravitazione universale di
Newton: Nell'universo ogni punto materiale attrae ogni altro punto
materiale con una forza che è direttamente proporzionale al
prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato
della loro distanza.
AFFERMA, CONTRO ARISTOTELE, CHE:
• Il pensiero si libera dai dogmi, dalle ipoteche del potere religioso e si laicizza
−nuove scienze, come la politica, si rendono autonome dalla morale e dalla teologia (Machiavelli)
• La vecchia rappresentazione del mondo è superata:
− l’Europa non è più al centro della terra. Gli uomini si muovono sugli oceani, e l’Atlantico diventa il nuovo baricentro dei commerci.
− la Terra si muove e non è più al centro del cosmo.
• TUTTO SI MUOVE, DAL
CENTRO ALLA PERIFERIA E
VICEVERSA:
– La Terra attorno al sole
– Gli uomini attorno alla
Terra (es. Vasco de Gama,
Colombo, Cabral, Magellano
etc.)
• Addirittura il filosofo
italiano Giordano Bruno
arriverà a sostenere che
non esistono centro e
periferia, perché l’Universo
è infinito. Le sue tesi,
giudicate eretiche, lo
porteranno al rogo nel
1600
Tutto ciò si riflette anche nell’arte:Hans Holbein il Giovane – Gli Ambasciatori (1533)
Astrolabio
Meridiana
Sestante
Quadrante
poliedrico e
bussola
Meridiana
cilindrica
Mappamondo Liuto
Pavimento decorato
come macrocosmo
Per calcolare la posizione
del Sole, della Luna dei
pianeti e delle stelle. Può
anche determinare l'ora
locale conoscendo
la latitudine, o viceversaper misurare l'angolo di
elevazione di un oggetto
celeste sopra l'orizzonte.
Tutto ciò si riflette anche nell’arte:Hans Holbein il Giovane – Gli Ambasciatori (1533)
La tela raffigura due uomini.
È dipinto il valore del potere (i due uomini sono personaggi
importanti, come si vede dal loro abbigliamento), della scienza
(dipinti strumenti utili alla navigazione) e delle arti.
Al centro della rappresentazione ci sono gli uomini e i loro
strumenti (rappresentativi di un'esistenza mondana e laica)
DESCRIZIONE E ANALISI DELL'OPERA "GLI AMBASCIATORI"
In posizione marginale, seminascosto, c'è un crocefisso d'argento
(invece, nella pittura medievale, i rapporti erano invertiti: al centro c'era
Cristo, e ai margini gli uomini)
Gli uomini hanno un aspetto sicuro di sé (si appoggiano con sicurezza
alla loro scienza), hanno fiducia nel loro sapere razionale e scientifico,
poiché la natura è un complesso di leggi razionali, universali e
necessarie. Se le leggi della natura sono universali e
necessarie, allora i fenomeni naturali sono prevedibili. E ciò
che è prevedibile non fa più paura. Conoscere queste leggi rende
gli uomini non solo sapienti, ma anche potenti, perché possono
controllare la natura (per esempio, sfruttando i venti per la navigazione
oceanica), possono carpirne i segreti e i tesori nascosti (nei nuovi
continenti).
DESCRIZIONE E ANALISI DELL'OPERA "GLI AMBASCIATORI"
Tuttavia, proprio al centro del quadro, in primo piano, c'è un
elemento che non riusciamo a riconoscere, a differenza di tutti
gli altri oggetti.
Un elemento strano e inquietante.
Finché osserviamo il quadro da un punto di vista tradizionale
(standogli davanti, di fronte), quell'elemento ci appare
incomprensibile ed estraneo.
Finché osserviamo il quadro da un punto di vista tradizionale
(standogli davanti, di fronte), quell'elemento ci appare
incomprensibile ed estraneo.
Se invece ci spostiamo, e proviamo a guardarlo da un'altra
prospettiva, obliqua e periferica (eccentrica), allora lo
riconosciamo perfettamente. Tecnicamente si tratta di una
anamorfosi (= forma ricostruita).
Significa che è la posizione del soggetto (cioè di colui che guarda)
a determinare il significato dell'oggetto.
Il soggetto moderno non è più il soggetto medievale, costretto in
un’unica prospettiva a rispecchiarsi nell’eterno Ordine stabilito da Dio
una volta per tutte.
All'uomo moderno le cose appaiono invece diverse a seconda delle
diverse prospettive che egli assume.
La mentalità dell’uomo moderno è dunque diversa da quella
dell'uomo medievale.
CHE COSA SIGNIFICA TUTTO CIÒ?
L'uomo moderno è dinamico (si pensi, per esempio, all'individuo
borghese che commercia, si sposta, si muove da un continente all'altro, e
che muovendosi assume prospettive diverse, incontra realtà nuove e
differenti).
L'uomo medievale restava invece 'bloccato' nelle gerarchie feudali in cui si
riflettevano le gerarchie ontologiche fissate eternamente da Dio.
CHE COSA SIGNIFICA TUTTO CIÒ?
Di fronte a questi cambiamenti, anche la filosofia deve
rinnovarsi rispetto:
1- ai propri obiettivi
2- ai propri oggetti di studio
3- al proprio metodo
La filosofia, se non vuole restare emarginata, deve
integrarsi alla nuova immagine del mondo e
dell'uomo
Questa integrazione della filosofia nella modernità
richiede una critica serrata alla vecchia immagine
medievale del mondo e dell'uomo.
– Una critica contro l'aristotelismo medievale e contro la
vecchia filosofia scolastica (contro, per esempio, Tommaso
d’Aquino).
– Una critica contro le vecchie gerarchie medievali
Tale critica si esprime, nelle sue forme più estreme, in
una eversione (cioè abbattimento, rovesciamento)
delle gerarchie, che possono essere:
1. ontologiche (quelle di Tommaso d’Aquino, per
esempio)
2. cosmologiche (la fisica e l'astronomia di Aristotele)
3. politiche (per esempio, quelle sui cui poggiava la
monarchia degli Stuart, abbattuta dalle rivoluzioni
inglesi)
FONTI LETTERARIE E FILOSOFICHE:
Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494),
Discorso sulla dignità dell'uomo
Francois Rabelais (1494-1553)
Gargantua e Pantagruele
Per lo studio di questa critica/ eversione utilizzeremo le seguenti fonti:
FONTI PITTORICHE:
Hans Holbein (1497-1543)
Gli Ambasciatori
Giuseppe Arcimboldo (1526-1593)
Per lo studio di questa critica/ eversione utilizzeremo le seguenti fonti:
SAGGI CRITICI:
Michail Bachtin (1895-1975)
L'opera di Rabelais e la cultura popolare
Roland Barthes (1915-1980)
Arcimboldo, in l'ovvio e l'ottuso - saggi critici III
Per lo studio di questa critica/ eversione utilizzeremo le seguenti fonti:
PICO DELLA MIRANDOLA,
SINTESI DI CONCETTI DALLA SUA OPERA:
DISCORSO SULLA DIGNITÀ DELL’UOMO (1486)
• Pico afferma che la posizione dell’uomo nel cosmo è mobile.
• L’uomo cioè è libero, non è vincolato a una posizione fissa nel
cosmo: può tanto rigenerarsi e diventare superiore, anche
superiore agli angeli, oppure può degenerare nelle cose inferiori.
• La distanza da Dio degli uomini, che per Tommaso d’Aquino era
assoluta e non poteva essere ridotta, secondo Pico è solo
relativa.
• Per Pico, l’uomo può assumere e trasformarsi in ogni realtà, è
una specie di “camaleonte”.
PICO DELLA MIRANDOLA,
SINTESI DI CONCETTI DALLA SUA OPERA:
DISCORSO SULLA DIGNITÀ DELL’UOMO (1486)
• Dio ha creato tutte le creature da un’unica specie, da un unico
“seme”. Tutte tranne l’uomo.
• Dio ha creato l’uomo dotandolo di tutti i semi dell’universo,
l’uomo è quindi una specie di microcosmo in cui si riflettono
tutte le realtà dell’universo. L’uomo è libero di diventare qualsiasi
cosa, è una specie di artefice di se stesso. Dio ha concesso
all’uomo di completarsi da sé e di scegliere che cosa diventare.
Questa libertà rende l’uomo superiore anche agli angeli, che
invece, essendo nati da un unico seme (specie), non possono
essere o agire diversamente da come sono.
• L’uomo è allora una specie di eccezione nel mondo, infatti non è
solo essere, ma è anche divenire. Egli diviene ciò che vuole.
FRANCOIS RABELAIS
SINTESI DI CONCETTI DALLE SUE OPERE
GARGANTUA (1534) E PANTAGRUELE (1532)
• Anche in Rabelais l’uomo è microcosmo (cioè ha in sé i
“semi” e gli elementi di cui è fatto tutto l’universo).
• In Rabelais il corpo umano diventa principio primo, arché,
attorno al quale si crea un nuovo ordine fondato sulla
distruzione delle vecchie gerarchie medievali.
• L’Universo medievale era invece fondato a sua volta sui 4
elementi e sulle dottrine aristoteliche.
Per Aristotele i 4 elementi (terra, acqua, aria, fuoco) erano
disposti gerarchicamente in un luogo naturale fisso ed
eternamente stabilito:
-QUINTA ESSENZA (MATERIA SPECIALE NON SOGGETTA A CAMBIAMENTI)
-FUOCO
-ARIA
-ACQUA
-TERRA
-MATERIA (POTENZA PURA)
Questa gerarchia si sviluppa nello spazio e secondo
una scala di valori.
Nel Medioevo, a un indice
spaziale corrispondeva un
indice qualitativo, cioè:
quanto più un ente o un
elemento era situato in
alto nella gerarchia, tanto
migliore esso era:
DIO (MOTORE IMMOBILE, ENTE
ASSOLUTAMENTE PERFETTO, ATTO
PURO, INTELLIGENZA SUPREMA)
SERAFINI
CHERUBINI
TRONI
DOMINAZIONI
VIRTÙ
POTESTÀ
…
ANIMA UMANA
…
ANIMALI
VEGETALI
…
FUOCO
ARIA
ACQUA
TERRA
MATERIA (POTENZA PURA)
Nel Rinascimento, questo assetto gerarchico si disgrega e i diversi elementi si
pongono sullo stesso piano. Alto e basso diventano relativi. Alla dimensione
verticale, spaziale e gerarchica medievale si sostituisce, lungo il
Rinascimento, una dimensione orizzontale e temporale. Per esempio:
Questo rovesciamento è
anche un rinnovamento, una
rinascita di tutti gli enti (da cui
si comprende il significato
della parola “Rinascimento”).
Per Rabelais è essenziale
distruggere il vecchio (cioè la
vecchia tradizione, la vecchia
autorità aristotelica ancora
presente nelle università, la
filosofia di Tommaso d’Aquino,
gli eruditi, i finti sapienti, gli
agelasti etc.).
Ciò che è vecchio (la vecchia rappresentazione medievale del
mondo, in poche parole) deve morire e tramontare per
permettere il nuovo, la nuova vita che si rigenera nel corpo.
Anche il corpo umano ha un alto e un basso, e Rabelais inverte
anche questa gerarchia: ciò che era in basso è collocato in
alto e viceversa.
RABELAIS ERA ANCHE UN MEDICO E SAPEVA COME
DISSEZIONARE CADAVERI:
Sezionare un cadavere
significa anche rovesciarlo,
portare in superficie ciò che
prima era nascosto, come le
viscere.
Per Rabelais, il corpo è
esempio della perfetta
organizzazione della materia,
è anzi la chiave d’accesso a
tutta la materia.
Leggendo Gargantua e Pantagruel, vediamo come
tutto ciò che ha a che fare con l’alto (cappelli,
indumenti etc.) è abbassato, riportato in basso, al
grottesco corporeo e materiale.
L’oggetto è detronizzato e annullato. Non per
essere distrutto, bensì per essere portato a nuova
vita, a rinascere a nuova funzione.
LA PITTURA DI GIUSEPPE ARCIMBOLDO
-Pico sosteneva che l’uomo è superiore a tutte le
creature non perché sia più in alto di tutte o per il suo
intelletto, bensì perché esso non è solo esistenza, ma
anche divenire.
-L’uomo è sottratto alle gerarchie, poiché la gerarchia
riguarda solo un’esistenza ferma, situata, collocabile,
immobile.
-L’uomo rinascimentale invece è multiforme e cangiante.
Ogni ente naturale, diverso dall’uomo, non è altro che
ciò che è. È il frutto di un unico seme. Nell’uomo invece
ci sono molteplici semi che permettono all’uomo di
cambiare come vuole, come un camaleonte.
L’uomo del Rinascimento è il
rovesciamento, l’eversione
delle gerarchie medievali,
come appare
meravigliosamente in
Vertumno di Arcimboldo
(1527-1593) (“Vertunno” ha il
suo significato etimologico nel
latino vertere, che significa
“rovesciare”, “invertire”)
Vertumno (divinità dei giardini)
IL CUOCO: È UN’IMMAGINE REVERSIBILE, VA INVERTITA, ROVESCIATA,
PER ESSERE COMPRESA.
IL CUOCO: È UN’IMMAGINE REVERSIBILE, VA INVERTITA, ROVESCIATA,
PER ESSERE COMPRESA.
L’UOMO PUÒ DIVENTAREVEGETALE E ANIMALE, COSÌ COME PUÒ DIVENTARE ANGELO O
FIGLIO DI DIO. ARCIMBOLDO (ARTISTA DI SUCCESSO PRESSO LA CORTE DEGLI ASBURGO,
SUOI MECENATI) PRENDE QUESTO DISCORSO ALLA LETTERA, E PRODUCE UNA METAFORA
CORPOSA, MATERIALE (QUADRI RAFFIGURANTI PROPRIO I QUATTRO ELEMENTI DI
EMPEDOCLE: ACQUA, ARIA, TERRA, FUOCO).
FUOCO ARIA ACQUA TERRA
La pittura di Arcimboldo è dunque mobile come la
mobilità dell’uomo in Pico.
Infatti, se vediamo i quadri da vicino, ci appaiono
mucchi di singoli vegetali, animali, oggetti etc. se ci
allontaniamo vediamo come questi accumuli di cose
costituiscano invece dei volti umani.
Il corpo dell’uomo riunisce in sé gli elementi e
tutti i regni della natura, è un Universo
contratto in sé. È animale, vegetale, uomo.
L’uomo è microcosmo in virtù di una
simpatia universale che lo collega a tutti gli enti
dell’Universo. Egli è al centro dell’Universo,
perché è Universo, in lui tutto l’Universo si
riverbera in virtù di una simpatia universale.
-GRAZIE ALLA MAGIA NATURALE (UNA SORTA DI FILOSOFIA DELLA NATURA)
L’UOMO PUÒ AGIRE SU QUESTA SIMPATIA UNIVERSALE E RIUNIRE IN SE STESSO IL
SUPERIORE E L’INFERIORE, LONTANO E VICINO, PUÒ PENETRARE IN TUTTI I
MISTERI, NASCOSTI NEI MEANDRI DELLA TERRA.
-LA MAGIA RINASCIMENTALE RICONGIUNGEVA CIÒ CHE IL
MEDIOEVO AVEVA DISGIUNTO, SUPERAVA E AZZERAVA LA
DISTANZA GERARCHICA TRA I FENOMENI. L’IMMENSA VARIETÀ
DEL MONDO È RIPORTATA SU UN’UNICA SUPERFICIE
ORIZZONTALE. NON C’È PIÙ UN ALTO E UN BASSO, C’È UNA
MESCOLANZA DI VEGETALI, ANIMALI IN CONTINUA METAMORFOSI ETC.
In Arcimboldo, la sua pittura mobile costringe lo
spettatore a mantenersi sempre in un rapporto
attivo con l’immagine, ad allontanarsi e ad
avvicinarsi continuamente, le distanze sono sempre
messe in crisi: da vicino vediamo solo spighe, piselli,
frutti... se ci allontaniamo, emerge un profilo.
Tutto ciò implica una relativizzazione dello spazio e
del senso. Lo sguardo dello spettatore stesso, nelle
opere di Arcimboldo non è separato, distanziato,
bensì irretito, coinvolto, captato nella tela dipinta. È
preso, è tutt’uno con l’opera e ogni variazione di
prospettiva produce effetti differenti.
Il senso dell’opera varia al variare del soggetto e dei
suoi punti di vista.
L’uomo è captato nella linea orizzontale del tempo e si trasforma, infatti la
metamorfosi è strettamente inerente al tempo, le cose cioè cambiano nel
tempo. Anche qui, è il tempo e non lo spazio a riorganizzare i diversi elementi:
abbiamo l’inverno: l’uomo anziano, decrepito, esangue; l’autunno è rubizzo ma
già volge al declino; l’estate è forte e vitale; la primavera è la nuova vita che
risorge ogni anno.
Inverno Primavera Estate Autunno
L’opera d’arte di Arcimboldo,
secondo Barthes, è
mostruosa. Sono mostruose
le sue teste. Mostro significa
“eccezione”. Il mostro porta
scompiglio nell’ordine
gerarchico, sovverte le
gerarchie, le annulla, le
disordina. La meraviglia
mostruosa trasgredisce la
separazione dei regni,
mescola l’animale e il
vegetale, l’animato e
l’inanimato.
Come vedremo, l’uomo si
dinamizza anche in rapporto
agli altri corpi celesti; si pensi
alla teoria eliocentrica di
Copernico: la Terra non è più
ferma e al centro
dell’Universo, essa è
periferica, e, alla pari degli
altri pianeti (alla pari significa
destituzione di ogni eminenza
gerarchica), si muove, gira su
se stessa e attorno al Sole.
Il rovesciamento delle
gerarchie, il ribaltamento dei
rapporti (terra-sole) prende
qui il nome di rivoluzione.
Se si prende la rivoluzione copernicana sul
serio, senza intenderla come mera ipotesi,
ma conferendole un contenuto fisico, tutto
il sistema interpretativo, in se stesso
coerente, che Aristotele aveva presentato
nel IV libro del De caelo per spiegare la
differenza tra corpi gravi e corpi leggeri
crolla. Se la Terra non è il centro reale del
mondo, viene meno la distinzione
aristotelica fondamentale tra corpi pesanti
e corpi leggeri in senso assoluto. Diventa
impossibile considerare il luogo naturale
dell’elemento terra come il basso assoluto
e quello del fuoco come alto assoluto. Si
comprendono allora gli sforzi di Galilei per
stabilire, sin dal De motu (1590-91), il
carattere relativo del grave e del leggero.
La rivoluzione è inizialmente
astronomica, poi scientifica e
poi ancora politica, con
profonde ristrutturazioni
delle gerarchie sociali ed
economiche (oltre che
ontologiche, cosmologiche
etc.).
Per definire l’età medievale, ricorrono le seguenti espressioni:
•GERARCHIA (che può aggettivarsi: ontologica, cosmologica, politica)
•DISTANZA ASSOLUTA (cioè incolmabile, tra Dio e l’uomo)
•FISSITÀ (delle prospettive e delle gerarchie)
•STABILITÀ (dell’Ordine del cosmo voluto da Dio)
•UNITÀ (dell’Europa, dei popoli, dei cristiani)
•ETERNITÀ (della Legge di Dio)
•VECCHIO
•ASSOLUTO
•SPAZIO (la rigidità delle gerarchie)
PAROLE CHIAVE RICORRENTI NELL’UNITÀ
DIDATTICA APPENA VISTA
Per definire l’età umanistico-rinascimentale ricorrono le seguenti espressioni:•TEMPO (del divenire, delle trasformazioni, delle metamorfosi)
•AZZERAMENTO (delle distanze; delle gerarchie)
•DINAMICITÀ (l’uomo che si sposta, che cambia, che è artefice del proprio destino)
•MOLTEPLICITÀ (delle prospettive, dei punti di vista, delle diverse interpretazioni)
•MATERIALITÀ (il corpo grottesco in Rabelais, il mangiare, il bere, il digerire)
•INVERSIONE DEI RAPPORTI (alto-basso, cielo-terra, volto (specchio dell’anima)-corpo,
centro-periferia)
•ROVESCIAMENTO
•EVERSIONE
•DISGREGAZIONE (del vecchio mondo medievale)
•RELATIVO (la variabilità delle prospettive e delle distanze)
•MESCOLANZA (dei semi...)
•SIMPATIA UNIVERSALE (la magia naturale)
•TRASFORMAZIONE e DIVENIRE
•RINASCITA
•MICROCOSMO
•RIVOLUZIONE
PAROLE CHIAVE RICORRENTI NELL’UNITÀ
DIDATTICA APPENA VISTA