Scuola di Formazione Teologica

San Pier Crisologo

Ravenna

Introduzione

alla Sacra Scritturaalla Sacra Scrittura

appunti per gli studenti

a cura del prof. don Gianni Passarella

anno 2011/2012

I LEZIONE

L’ignoranza delle Scritture è

ignoranza di Cristo

(S. Girolamo)

I LEZIONE

LETTURA E USO DELLA BIBBIA

accostarsi alla Sacra Scrittura secondo la Dei Verbum

La divina Rivelazione

Costituzione Dogmatica Dei Verbum

Preambolo:

L’ignoranza della Scrittura è ignoranza di Cristo

La Dei Verbum:

- Dio parla agli uomini come ad amici

- La Scrittura è unita alla Tradizione

- La Scrittura è globalmente ispirata da Dio

- La Scrittura deve essere interpretata- La Scrittura deve essere interpretata

- I due Testamenti sono uniti e sono Parola di Dio

- Il Concilio raccomanda a tutti di leggere la Bibbia

• In religioso ascolto della parola di Dio e

proclamandola con ferma fiducia, il sacro

concilio intende proporre l’insegnamento sulla

divina rivelazione e la sua trasmissione, divina rivelazione e la sua trasmissione,

affinché per l’annuncio della salvezza il mondo

interno ascoltando creda, credendo speri,

sperando ami.

DIO PARLA AGLI UOMINI COME AD AMICI:il fine della rivelazione: vivere l’alleanza tra Dio e l’uomo

• Con questa rivelazione Dio invisibile nel suo

immenso amore parla agli uomini come ad

amici, per invitarli ed ammetterli alla comunione

con sé. Con la divina rivelazione Dio volle

manifestare e comunicare se stesso e i decreti manifestare e comunicare se stesso e i decreti

eterni della sua volontà riguardo alla salvezza

degli uomini.

• A Dio che rivela è dovuta l’obbedienza della fede,

con la quale l’uomo presta il pieno ossequio

dell’intelletto e della volontà a Dio che rivela.

LA SCRITTURA È UNITA ALLA TRADIZIONE:

i due canali della Rivelazione

• Dio disposte che quanto egli aveva rivelato per la

salvezza di tutte le genti, rimanesse sempre

integre e venisse trasmesso a tutte le generazioni

dagli apostoli. Gli apostoli poi, affinché il vangelo

si conservasse integro e vivo nella chiesa, si conservasse integro e vivo nella chiesa,

lasciarono come successori i vescovi, affidando il

loro proprio posto di magistero.

• La sacra tradizione e la sacra Scrittura

costituiscono un solo sacro deposito della parola

di Dio affidato alla chiesa.

LA SCRITTURA È ISPIRATA DA DIOParola di Dio in parole umane

• Le cose divine rivelate, che nei libri della sacra

Scrittura sono contenute ed espresse, furono

consegnate sotto l’ispirazione dello Spirito Santo.

• Per la composizione dei libri sacri, Dio scelse degli

uomini di cui si servì nel possesso delle loro uomini di cui si servì nel possesso delle loro

facoltà e capacità. Le parole di Dio, infatti,

espresse con lingue umane, si sono fatte simili al

linguaggio degli uomini, come già il Verbo

dell’eterno Padre incarnandosi si fece simile agli

uomini.

LA SCRITTURA DEVE ESSERE INTERPRETATA

Senso primo e senso pieno

• Per comprendere esattamente ciò che l’autore

sacro ha voluto asserire nello scrivere, si deve far

debita attenzione agli originari modi di

intendere, di esprimersi e di raccontare vigenti ai

suoi tempi.suoi tempi.

• Però, dovendo la sacra Scrittura essere letta e

interpretata con l’aiuto dello stesso Spirito

mediante il quale è stata scritta, si deve badare

all’unità di tutta la Scrittura, tenendo conto della

tradizione della Chiesa.

I DUE TESTAMENTI SONO STRETTAMENTE UNITI

L’evoluzione e il compimento dell’alleanza

• Anche se Cristo ha fondato la nuova alleanza

nel suo sangue, tuttavia i libri dell’Antico

Testamento acquistano e manifestano il loro Testamento acquistano e manifestano il loro

completo significato nel Nuovo Testamento, e

a loro volta lo illuminano e lo spiegano.

IL CONCILIO RACCOMANDA DI LEGGERE LA BIBBIAIl Concilio raccomanda

di leggere e studiare la Bibbia, pregando con essa

• Perciò è necessario che tutti devono essere

attaccati alle Scritture, mediante la sacra

lettura assidua e lo studio accurato, affinché lettura assidua e lo studio accurato, affinché

qualcuno di loro non diventi “vano predicatore

della parola di Dio all’esterno, lui che non

l’ascolta di dentro”.