Introduzione alla cucina sostenibile - Passato tra le mani · Introduzione alla cucina sostenibile...
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Introduzione alla cucina sostenibile
Annalisa MalerbaAnnalisa MalerbaAnno 2011-12
Centro Sociale Centro Sociale
La Resistenza La Resistenza
Nota
Gli ingredienti usati per il corso sono tutti autoprodotti o acquistati dai produttori che servono il nostro GAS, o ancora da produttori conosciuti direttamente o appartenenti a circuiti fairtrade.
Ogni critica, suggerimento o domanda è ben accetta!
Vi invito a iscrivervi - al gruppo Google fondato appositamente per il corso: groups.google.com/group/cucina-resistente - alla pagina Facebook .facebook.com/pages/Cucina-Resistente- di prossima apertura un blog per crescere insieme
Incontro numero 5Incontro numero 5
Formaggi VegetaliFormaggi Vegetali
8 febbraio 20128 febbraio 2012
Le ricette presentate al corso sono per lo più scaturite dalla mia fantasia. Solo in minima parte sono una rielaborazione personale nata dalla lettura di libri e siti web, per lo più di area francofona e anglosassone.
Più che un singolo autore, per i singoli procedimenti devo ringraziare più persone che mi hanno permesso un felice collage!
Nella maggior parte delle ricette a titolo 'formaggi vegetali' che troverete on-line gli ingredienti principali sono lievito alimentare e burro di soya, che non tutti possono aver piacere di usare e il cui inserimento nella dieta a parere mio è da ridimensionare. Quindi, ho cercato di evitarli.
Inoltre ho cercato di ridurre al minimo gli addensanti, privilegiando i nutrienti e le fermentazioni più semplici da sperimentare in casa.
A mio parere risultano più piacevoli e interessanti le preparazioni assimilabili a formaggi stagionati, ma sono di più complessa realizzazione e soprattutto richiedono tempo e spazio per la maturazione.
Mi sono volutamente fermata, quindi, al presentarvi ricette che al massimo richiedano qualche giorno di riposo. Per chi è interessato proporremo un incontro 'avanzato' ;-)
Immagini GIF: fonte www.webgif.comFoto: Annalisa Malerba, a parte gli esempi di 'formaggi veg' industriali, come indicato
Alcuni esempi di prodotto industriale
No-Muh, classico
Ingredienti:acqua, oli e grassi vegetali non idrogenati, fecola di patate, farina di riso, burro di noci, salgemma, carragenina, spezie, lievito, aromi (vegetale), acido lattico (vegetale), sostanza colorante (beta-carotene)
No -Muh, delicato
Ingredienti:
acqua, oli e grassi vegetali non idrogenati, succo di frutta, fecola di patate, farina di riso, lievito in polvere, burro di noci, salgemma, aromi (vegetale), carragenina, spezie, antiossidante (acido ascorbico), sostanza colorante (curcuma)
Fonte: www.vegusto.it
Ricotta resistente
Ingredienti per una ricottina:
Yogurt di soia, 250 ml più un cucchiaio
Malto di riso, la punta di un cucchiaino
Sale della Marina di Cervia, la punta di un cucchiaino
Procedimento:
versare i 250 ml di yogurt di soia in un pentolino e portare a ebollizione. Non dovrebbe attaccare, ma diamo una mescolata. Vedremo, via via che la temperatura sale, separarsi i fiocchi dal siero. Nel frattempo sciogliamo malto e sale nel cucchiaio di yogurt che avremo tenuto da parte. Quando il contenuto del pentolino bolle, contiamo un paio di minuti. Una volta spento, versiamo in un colino e lasciamo che il siero scenda. Lo potremo usare come impacco per i capelli.
Flocculazione della ricotta
Flocculazione della ricotta:
- l'inizio (foto in alto)
- il processo completo (foto in basso)
Il contenuto del colino ora va amalgamato con lo yogurt tenuto da parte e versato nuovamente nel colino. Sovrapponiamo un peso e teniamo in frigo, possibilmente coperto con un canovaccio, per 12-24 ore, quindi consumiamo. E' meno digeribile rispetto al tofu, ma altrettanto versatile. Per chi la vuole più corposa, al posto dello yogurt non bollito si aggiunge nel passaggio finale panna di soia
Foto in alto: i fiocchi vengono sottoposti alla prima scolatura
Foto in basso: i fiocchi miscelati con il resto degli ingredienti, messi a scolare
ResistentaggioIngredienti:
Fagioli cannellini lessati con salvia e alloro, 125 ml
farina miglio 125 ml
riso integrale già cotto (vedi Procedimento) 125 ml
olio oliva extravergine,125 ml
Noci polverizzate, 150 gr
Latte vegetale, 350 – 500 ml
4 cucchiaini agar agar
Sale marino integrale
1 spicchio aglio tritato
facoltativo: pomodorini secchi, olive a pezzetti
Procedimento:Per la preparazione del riso: lavare e sciacquare per bene. Mettere in pentola con 3 volte il proprio volume di acqua fredda, un pizzico di sale e una foglia di alloro. Cuocere fino a completo assorbimento dell'acqua.
Mettere tutti gli ingredienti nel bicchiere del minipimer, a eccezione di olive e pomodori secchi che andranno mescolati dopo aver frullato. Se il composto rimane un po' granuloso la texture ne guadagnerà.
Mettere sul fuoco e portare a ebollizione mescolando sempre. A bollore abbassare la fiamma, mescolare per 3', spegnere e versare in formine leggermente unte. Attendere il raffreddamento completo prima di sformare. Consiglio di attendere almeno 12 ore prima del consumo.
Parmigiano Resistente
a) Versione calciante
Sesamo
Mandorle
Nocciole
Noci
b) Versione ferrante
Germe di frumento
Pistacchi
Anacardi
Semi zucca
Semi lino
Procedimento:Tritare i semi e macinarli con un macinaspezie o, in mancanza di supporti manuali, con un macinacaffé elettrico, avendo cura di azionare a brevi impulsi per non surriscaldare.Aggiungere sale marino integrale a piacere
Attenzione! Se usato per le gratinature avere cura di non bruciare: l'olio contenuto nei semi reagisce più velocemente del formaggio animale. Per ottenere una crosticina croccante nei piatti al forno, mescolare semi oleosi e pangrattato e cospargerli sul piatto prima di azionare il grill.
Mascarpone Resistente
Ingredienti:
Yogurt scolato da 24 ore: soia o soia e riso
50 ml latte di soia
230-260 ml olio di girasole o di mais bio deodorato
Un cucchiaino yogurt di soia
Mezzo cucchiaino di mela secca, polverizzata
Un pizzico di sale della Marina di Cervia
Procedimento:Per prima cosa prepariamo la panna di soia. Montiamo lentissimamente il latte di soia unendo l'olio goccia a goccia, con l'ausilio di un minipimer. Quando la consistenza è solida, smettiamo di aggiungere olio.
Andiamo a insemenzare con un cucchiaino di yogurt di soia e mettiamo a fermentare per 5-6 ore. Otterremmo un prodotto molto simile alla smetana o panna acida tanto usata nei paesi dell'Est.
Mettiamo la panna fermentata in un pentolino e portiamo a ebollizione. Continuiamo a mescolare per 5', o finché vedremo i primi fiocchi staccarsi dal siero. Risulta una pappetta piuttosto sgradevole a vedersi e untuosa.Mettiamo a scolare tale pappetta in un colino foderato di un telo da cucina e sovrapponiamo un peso. Il volume si ridurrà di molto: non spaventatevi!L'indomani valutiamo il volume rimasto e aggiungiamo pari volume di yogurt scolato.Montiamo il tutto con il minipimer, unendo il sale e la mela. Pronto!
Formaggio raw-sistente
Ingredienti:
100 gr mandorle sgusciate
2 cm porro, la parte bianca!
Succo di mezzo limone
Buccia grattugiata di ¼ limone
40 gr pinoli
1 pizzico di sale aromatico
Olio d'oliva ev, un cucchiaio
Acqua, due cucchiai
Un cucchiaio vino bianco secco
Formaggio raw-sistente su crackers con pasta madre e farina di mais. Completano pratoline e plantago
Procedimento:Ammollare in acqua le mandorle e i pinoli, separatamente, per almeno una notte. Consiglio di tenere in frigo per evitare il verificarsi di processi fermentativi se la temperatura dell'ambiente supera i 21°.Marinare il porro nel vino.Scolare bene la frutta secca e sbucciare le mandorle, la buccia dopo l'ammollo si toglie con molta facilità.Riunire tutti gli ingredienti in un frullatore di buona potenza e frullare a più riprese. Aggiustare di sale e tenere in frigo fino al momento di servire.
Irresistella
Ingredienti:600 ml latte di soia al naturaleMezzo cucchiaino di nigari o di cloruro di magnesio
Un cucchiaino yogurt di soia al naturaleRiso integrale cotto, un cucchiaio(vedi procedimento)
Okara fresco, un cucchiainoOlio d'oliva extravergine, un cucchiaioPorro tritato, mezzo cm (la parte bianca!)
E ancora...La buccia grattugiata di un quarto di limoneUn cucchiaino di sesamo decorticato150-200 di latte di soia al naturaleUn cucchiaino di agar agar in polvere
Procedimento:Portare il latte di soia alla temperatura di 90° e contemporaneamente sciogliere il nigari, o il cloruro di magnesio o altro agente cagliante, in una tazzina di acqua calda. Togliere il latte dal fuoco e versare il caglio in due riprese: prima in profondità, mescolando bene, poi in superficie. Girare un paio di volte in senso orario e un paio di volte in senso antiorario, alternando. Gettare in un colapasta foderato di un telo e premere leggermente. Quando la temperatura della cagliata è scesa attorno ai 40°insemenzare con un cucchiaino di yogurt di soia e mettere in un thermos o in una yogurtiera per 5-6 ore.
Per la preparazione del riso: lavare e sciacquare per bene. Mettere in pentola con 3 volte il proprio volume di acqua fredda, un pizzico di sale e una foglia di alloro. Cuocere fino a completo assorbimento dell'acqua.Preparare tutti gli ingredienti e versarli, a temperatura ambiente, nel bicchiere del frullatore. Non preoccupatevi se resteranno ancora un po' granulosi, perché la resistentella ne acquisterà in texture.
Mettere su fuoco basso e portare a ebollizione. Mescolare vigorosamente, spegnere e versare in una tazza o in uno stampino unti con olio extravergine, anche aromatizzato se lo si desidera.
Lasciar raffreddare, mettere in frigo e attendere almeno 12 ore prima di consumare.
Se usata al pari della mozzarella fonde, ma non fila.
Per ottenere preparazioni a pasta filante occorrono gli ingredienti e le macchine dell'industria. Alcuni autoproduttori dicono che l'uso dell'amido di tapioca darebbe mozzarelline che un pochino fondono.
Nel nostro caso l'amido è dato dal riso perché potenzialmente km zero. L'amido di tapioca è ancora difficile a reperirsi se lo cerchiamo bio e fair traide
Resistenphia
Ingredienti:
Yogurt di soia,
o autoprodotto da latte di soia e riso
Succo di limone
Sale aromatizzato alle erbe
Peperoncino in polvere
Erbe secche a scelta
Procedimento:Mettere lo yogurt a scolare, in un colino foderato con una tela a maglie rade. Mi raccomando: il tutto dev'essere mantenuto a temperature frigorifero, e coperto da un peso! Secondo il gusto che si preferisce il materiale va tenuto in frigo dalle 24 alle 96 ore. Il frigo ovviamente non è un ambiente sterile, quindi successivamente il nostro 'formaggino' acquisterà via via un'erborinatura maggiore. Acquisterà inoltre una consistenza sempre più solida e una texture differente: la maggior parte dell'acqua viene persa nelle prime 12h di scolatura.
Il materiale posto a scolare può essere consumato tal quale o condito con un trito di pomodori secchi, di verdure grigliate, di erbe secche, di olive e quant'altro la nostra fantasia ci suggerisca.
Consiglio, per variare l'apporto di nutrienti, di provare la variante ottenuta dal latte di soia e riso. Quest' ultimo si prepara secondo la ricetta base del latte di soia, sostituendo a metà volume di soia secca pari volume di riso integrale ben sciacquato.
E' ottimo in tutti gli usi del formaggio spalmabile: 1) per condire pasta e cereali2) per confezionare gustose tartine e gustosi panini3) per verdure crude e cotte4) nelle torte salate5) come base per salse 6)in versione neutra, per accompagnare macedonie o per frutta ripiena
..e quanto vi suggerisce la vostra fantasia..
Bevanda 'latte' di soia (versione dello chef Francesco Stefania)
IngredientiGr. 500 di soia lavata a messa a bagno per una
notteLt 4,5 di acqua
Procedimento:
Sciacquare la soia e frullarla nel frullatore usando parte dei 4,5 lt di acqua. Versare la soia frullata e l'acqua restante in una pentola capiente e portarla a ebollizione mescolando spesso per evitare che si attacchi. Una volta arrivata a ebollizione versare l'acqua e la purea in uno scolapasta coperto da una garza o una tela fine di cotone, tenendo sotto un recipiente o un'altra pentola per recuperare il liquido che esce. Strizzare e pressare bene la garza cercando di estrarre al massimo il liquido che ne esce.
Questo liquido recuperato è latte di soia che consiglio di far bollire prima di berlo per almeno
7'.
Nota di Anna: nei testi si trova spesso di portare a ebollizione, abbassare e contare 15', quindi
togliere dal fuoco. Io consiglio di versarlo bollente nelle bottiglie da passata, chiudere e capovolgere
così da creare una proto-sterilizzazione. Una volta freddo, conservate in frigo per massimo 3-4
giorni, anche se molti mi riportano di gustarlo inalterato anche dopo 7 giorni.
La 'pappetta' che risulta dalla lavorazione del latte di soia, ossia l'okara, dev'essere sempre cotta ulteriormente perché indigesta. Si conserva in frigorifero per un paio di giorni, in un recipiente chiuso. Ottima per polpette, sformati, come base per salse, per dolci. Io consiglio sempre però di asciugarla in padella facendola cuocere prima di unirla al resto degli ingredienti.
Meglio ancora sarebbe stenderla in una teglia e infilarla nel forno dopo aver estratto altre preparazioni: dolci, pane..e averlo spento. Lasciatela tostare e seccare. In estate può seccare all'aria, in inverno consiglio la vicinanza a una fonte di calore. Una volta ben secca va sbriciolata con le mani e poi passata al macinacaffé fino a ridurla in farina, quindi conservata in vasi di vetro ben chiusi.
La useremo come sostituto delle uova, un cucchiaio sciolto in due cucchiai di liquido sostituisce un uovo di media grandezza. Ancora, può sostituire il pangrattato nelle panature e negli impasti in cui quest'ultimo abbia funzione addensante. Attenzione! E' un cibo altamente proteico e non va abusato. E' perfino superiore, dal punto di vista della salute, alla farina di soia tostata e degrassata che si trova in commercio.
Procedimento:Scaldare a 40° il latte di soia. Se autoprodotto, aver cura di farlo bollire almeno 20' e poi portarlo a temperatura. Sciogliere lo yogurt di soia mescolando bene, poi versare in un thermos e avvolgere in una coperta. Dopo 5-6 ore colare, versare in recipienti individuali e conservare in frigo fino a 4-5 giorni.