Introduzione ai software gestionali - Omero - Il database...
-
Upload
hoangduong -
Category
Documents
-
view
224 -
download
0
Transcript of Introduzione ai software gestionali - Omero - Il database...
1
Introduzione ai
software gestionali
Corso
Gestione dei flussi di informazione
2
Integrazione informativa nelle aziende
Problemi:
• frammentazione della base informativa aziendale
• crescente complessità organizzative
• incertezza e variabilità ambientale
Spinta verso lo sviluppo di sistemi ERP in grado di
realizzare una gestione integrata di dati ed informazioni
rispetto alla dimensione di processo, con drastico
aumento del volume delle informazioni disponibili e della
capacità di trattarle ed elaborarle.
3
Acquisti-produzione-vendita,
ampliamento alle funzioni di
supporto (amministrazione,
gestione del personale, qualità,
logistica)
ERP – Enterprise Resource Planning’90
PerimetroStrumento Periodo
Estensione dei confini delle
operazioni aziendali a monte
(fornitori) ed a valle (clienti) lungo
la filiera: soluzioni SCM e CRM
ERP estesi2000
Acquisti-produzione-vendita.
Collegamenti con il sistema
contabile direzionale
MRP II – manufacturing Resources
Planning
’80
Pianificazione capacità
produttiva
CRP – Capacity requirement planningFine ’70/’80
Magazzino-produzione-acquistiMRP – Material requirement planningFine ’70/’80
4
Sviluppo dei software gestionali in Italia
4 livelli di automazione corrispondenti ad altrettanti stadi di sviluppo
dei sistemi informativi aziendali
1) Elaborazione automatica dei dati limitata limitata all’area
amministrativo-contabile: emissione automatica di fatture ed altri
documenti, contabilità generale, contabilità IVA, contabilità
clienti/fornitori ed altre rilevazioni elementari (paghe e contributi,
rilevazione presenze);
2) Elaborazione automatica dei dati in sviluppo verso le funzioni
commerciale e di produzione: gestione degli ordini da clienti,
gestione del magazzino, distinta base di produzione, contabilità
industriale e così via;
3) Elaborazione automatica dei dati diffusa ed integrata nelle diverse
aree della gestione corrente anche ai fini di controllo direzionale;
4) Elaborazione automatica sia dei dati interni che esterni a supporto
dei processi decisionali e di controllo strategico (Light ERP)
(Fonte: Marchi, 2003)
5
Caratteristiche dei sistemi ERP
1. Logica per processi
2. Modularità
3. Unicità del Database
4. Elaborazione online/real time
5. Architettura client/server
6
Un insieme di attività legate l’una all’altra da flussi di
informazione (o di materia conducente informazione: il
flusso di prodotti in officina è un flusso fisico, di materiali,
ma questi materiali sono conducenti informazioni)
significativi e la cui combinazione permette di ottenere un
output importante per l’azienda
Lorino P. (1995)
Sistema operativo aziendale come l’insieme delle funzioni
e delle sequenze di attività (ovunque ubicate
nell’organizzazione) richieste per implementare una data
strategia aziendale e fornire un prodotto o un servizio al
cliente
Lynch R.L. e Cross
K.F. (1991)
Un insieme di attività strutturate e misurate progettato per
produrre uno specifico output per un particolare cliente o
mercato… un processo è così uno specifico ordine logico
dato alle attività lavorative nel tempo e nello spazio, con
un inizio, una fine, e con un input e output chiaramente
identificati: una struttura per agire
Davenport (1993)
Logica per processi – Definizioni di processo
7
Logica per processi – Richiami teorici
� Ottica strategica: il processo come luogo di sfruttamento e di sviluppo ulteriore di risorse e competenze
� Ottica organizzativa: governo delle interdipendenze organizzative, luogo di apprendimento e strumento di orientamento al cliente
� Ottica economica: processo come modello di consumo delle risorse (logica activity) e chiave per la misurazione multi-dimensionale delle prestazioni aziendali
8
Vantaggi dell’impostazione del software per processi
� Minore immissione di dati nel sistema
� Trasparenza e facilità di ricerca dell’origine dei dati
� Sviluppo di conoscenza interfunzionale delle
operazioni
� Verticalizzazioni sui settori (ad es. SAP Business
Solutions Map)
Attenzione: nell’implementazione del sistema nascono
problemi di adattamento tra modelli (business blueprint di SAP)
e realtà aziendali. Soprattutto per le PMI, è necessario un trade
off tra rinuncia alle specificità aziendali e acquisizione di nuove
competenze nella ri-configurazione dei processi aziendali
9
Gestione per processi
� Caso Centro traduzioni
10
11
Struttura modulare ed integrazione dei SIG
Controllo di gestione
AZIENDA
CONTABILITA’
Cespiti
Tesoreria
VenditeAcquisti
MagazzinoProduzione
12
Architettura di un sistema ERP
DataBase
Management
System
Application
Server
Postazioni di lavoro (Client)
1. Input (validato)
2. Query
3. Record
4. Output
13
Differenze tra sistemi ERP e sistemi ERP Light
� Presenza di un business model
� Tipologia di imprese che installano il
software: implementatori vs VAR
� Assenza di parametrizzazione
14
Ciclo di vita del SIG
� Analisi del fabbisogno informativo e del sistema informativo esistente
� Valutazione delle alternative e scelta del software
� Definizione progetto
� Implementazione e customizing
� Test e rilascio
� Manutenzione
� Rinnovo
15
Variabili determinanti le esigenze informative
� Esterne:� Tecnologiche
� Economiche
� Legislative
� Interne:� Scelte operative
� Scelte dimensionali
� Scelte organizzative
� Scelte strategiche
16
Valutazione delle alternative e scelta del
software
� Triplice valutazione:
�Pacchetto
�Vendor
�Offerta complessiva
Soluzioni:
-Package
-Applicazioni custom/verticali
-Produzione interna
-Modulari
-Cross
17
Definizione del progetto
Soggetti coinvolti:
� Steering committee
� Project manager
� Gruppi di lavoro interfunzionali
� Consulenti esterni
18
Ampiezza dei benefici
Grado di
trasforma
zione del
business
Utilizzo locale
Integrazione interna
BPR
Ridisegno network
Ridefinizione business
Venkatraman 1994
Livelli evolutivi
Livelli rivoluzionari
19
Modello di Venkatraman/1
� Stadi non rivoluzionari
�Utilizzo locale: soluzioni stand alone, relative ad aspetti amministrativi e funzionalitàtecniche con impatto limitato sui processi, volte a riduzioni di costi e/o accelerazioni di risposte ai clienti.
� Integrazione interna: riguarda applicazioni che realizzano un’interfacciamento tecnico ed operativo tra diverse aree gestionali.
20
� Stadi “rivoluzionari” solitamenti connessi ad implementazioni ERP� Ridisegno dei processi di business: introduzione di
nuovi strumenti e contastualmente revisione dei processi operativi
� Ridisegno dei network (business network redisign): ridisegno dei processi e del sistema di relazioni con altre organizzazione (ad es. fornitori e distributori).
� Ridefinizione del business: rinnovamento delle modalità di servizio/prodotto offerte ai clienti.
Modello di Venkatraman/2
21
Il giusto punto di incontro tra adeguamento del SIG ai processi preesistenti e la
re-ingegnerizzazione dei processi funzionale all’adozione del SIG
Rischio di non
trovare soluzione
informatiche
appropriate alla
configurazione
prescelta
Rischio che i
cambiamenti
imposti
dall’adozione del
software non si
rivelino
appropriati alla
strategia
Scelta del software
conseguente alle
scelte di disegno dei
processi gestionali
Scelta di ridisegno dei
processi conseguente
alla scelta del sofware
22
Implementazione e customizing
� Struttura hardware
� Middleware di interfaccia tra software pre-esistenti e nuovi software e tra database ed applicazioni
� Trasferimento dati in nuovi DB
� Addestramento del personale (key user)
Il caso B. - L’azienda attiva nella distribuzione di articoli sanitari
installa SAP per la contabilità ed Arscolor per gli ordinativi.
Successivamente si accorge che le soluzioni non consentono il
trasferimento automatico dall’una all’altra degli elenchi clienti e
fornitori (tratto dal Sole24Ore)
23
La formazione del personale� Elementi da valutare:
� Cultura informatica, intesa come attitudine ed
interesse per la tecnologia;
� Competenze informatiche di base;
� Competenze professionali specifiche, utilizzo
appropriato dei singoli moduli ERP da parte degli
operatori;
� Competenze tecniche da parte dei coloro che si
occupano di gestione dei sistemi informativi.
Una percentuale molto alta di fallimenti o disfunzioni è legata alla
sottovalutazione degli aspetti legati alla gestione del
cambiamento nel modo di svolgere le operazioni e nella
formazione degli utenti finali. Può essere utile individuare dei key
user.
24
� Test e rilascio� Inizia a formazione del personale avvenuta e avviene
solitamente ad inizio esercizio
� Manutenzione� Manutenzione correttiva (ad es. aggiornamento
tabelle IVA)
� Manutenzione incrementativa (ad es. estensione copertura funzionale)
� Rinnovo
25
Valutazione delle funzionalità
� Affidabilità
� Mantenimento livello di prestazioni, soglia di tolleranza a guasti, salvaguardia dei database, controlli su inserimenti ed accessi
� Sicurezza
� Protezione da intrusioni, salvaguardia della privacy.
� Portabilità/Manutenibilità
� Adattamento a piattaforme hardware e sistemi operativi
� Scalabilità
� capacità di sopportare improvvisi aumenti di carichi di lavoro
� Copertura
� Possibilità di estensione funzionale successiva all’acquisto
� Flessibilità
� Livello di parametrizzazione possibile
� Usabilità
� Brevi tempi di apprendimento, disponibilità di manuali operativi
26
Caratteristiche tecniche funzionali
� Gestione multi-aziendale� Possibilità di gestire più aziende
� Multi-utenza� Capacità di accesso simultaneo al database di più utenti
� Multi-tasking� Possibilità di gestire più applicazioni
� Multi-currency� Possibilità di gestire valori monetari in più valute, effettuando
conversioni in automatico
� Esplorazione multidimensionale dei dati
� Possibilità di effettuare simulazioni
� Reporting avanzato� Possibilità per l’utente di costruire report personalizzati
27
Indice di qualità del software
� Si attribuisce un punteggio (ad es. da 1, cui corrisponde un giudizio di sufficienza, a 4, giudizio ottimo) per le qualitàfunzionali e le caratteristiche tecniche e si calcola un indice consistente nella proporzione tra punteggio conseguito e punteggio massimo conseguibile:
� Q(tot) = Q(r) / Q(max)
28
Valutazione economica: i costi
Scarsa qualità delle
informazioni
Inefficienze
ConsulenzeRinnovo
Rischi di inefficienze
Rischi di
malfunzionamento
Manutenzione
Aggiornamenti
Funzionamento
Ridisegno processi
Conversione e
trasferimento dati
Studi di fattibilità interni
Licenza
Hardware
Installazione
Formazione del personale
Consulenze esterne
Customizing
Start up
Costi indirettiCosti direttiCiclo di vita
TCO
Total Cost of
Ownership
29
� Impatti dell’IT su ricavi, costi e risultato èindiretto
� Spesso di manifesta in termini di miglioramento delle condizioni produttive:
�Efficienza amministrativa
�Tempi
�Reporting efficace
�Riduzione di personale
Valutazione economica: i benefici
30
Difficoltà di valutazione dei benefici
� Manifestazione nel lungo periodo
� Servono strumenti di rilevazione delle performance di processo idonei che dovrebbero essere disponibili prima dell’implementazione del software.
� Difficile scorporare i benefici ottenuti dal ridisegno dei processi da quelli ottenuti da software in sé.