Intervista esclusiva Eric Pearl - Guarigione...

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Esiste una realtà spirituale più ampia, costituita da energia vivente, con la quale possiamo imparare a connetterci e che può favorire la nostra guarigione, a tutti i livelli, e anche quella dell'intero pianeta. Ad affermarlo è il dottor Eric Pearl, guaritore di fama mondiale, e creatore della Reconnection di Anna Maria Morsucci e Roberto La Ricca Quando un uomo va oltre gli schemi della nor- malità è destinato ad attirarsi scetticismo e diffi- denza ma anche molta curiosità e seguito. È il caso del dottor Eric Pearl, fondatore e divulgatore di fama mondiale della Reconnection, un processo di guarigione energetica attraverso la riconnessione dei meridiani del corpo ai meridiani energetici della Terra e dell’Universo. Secondo il dottor Pearl oggi siamo di fronte a una “pioggia” di nuove frequenze energetiche di guarigione che agiscono direttamente sulla frequenza vibratoria del nostro Dna. E ognuno di noi può ottenere la “guarigione” riconnettendosi con la fonte da cui proviene questa energia universale. Pearl, che prima di dedicarsi alla riconnessione aveva uno studio di chiropratico a Los Angeles molto avviato, vanta al suo attivo migliaia di “guarigioni”, milioni di copie vendute in tutto il mondo del suo libro “The Reconnection, guarisci gli altri, guarisci te stesso” (in Italia edito da Mylife) e un esercito di più di 75mila operatori della recon- nessione che operano in 60 paesi. “La riconnessione è un processo che ci riconnette con la pienezza dell’universo e con la nostra vera essenza” ci ha spiegato Eric Pearl, che abbiamo incontrato in occasione del seminario che ha tenuto a Milano “ma non è necessario ammalarsi per ricevere una guarigione ovvero per continuare nella nostra evoluzione e per espanderci”. Lei sostiene che la malattia del corpo è espressione di una disarmonia energetica, e che si può ottenere la guarigione del paziente attraverso la ricon- nessione. Di che cosa si tratta? È qualcosa di estremamente sem- plice. Con la riconnessione siamo noi che ci riconnettiamo a quella che è la nostra interezza originaria, con le nostra diverse vite e torniamo alla luce. La luce da cui arriviamo e a cui ritornere- mo. E nel fare esperienza di questo passaggio verso la nostra interezza diventiamo più coe- renti e più armonici e arriviamo a delle vibra- zioni sempre più alte. E le densità nella nostra persona, che potevano manifestarsi con interfe- renze nello stato di salute, nell’evoluzione di vita, nelle relazioni o nella carriera, non hanno più nulla a cui aggrapparsi. Man mano che queste densità si sciolgono diveniamo sempre più armoniosi, sempre più in linea con la nostra luce. Anche se la prima evidenza di tutto questo può apparire una guarigione fisica la riconnessione interviene anche sulla nostra espan- sione personale, a livello mondiale e portando un contributo all’evoluzione dell’intero Universo. Intervista esclusiva RICONNETTERSI PER GUARIRE Eric Pearl 16 16_20 eric pearl_016_020 SIRIO 373 31/03/14 16:14 Pagina 16

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Esiste una realtà spirituale più ampia, costituita da energia vivente, con la quale possiamo imparare

a connetterci e che può favorire la nostra guarigione, a tutti i livelli, e anche quella dell'intero pianeta. Ad affermarlo

è il dottor Eric Pearl, guaritore di fama mondiale, e creatore della Reconnectiondi Anna Maria Morsucci e Roberto La Ricca

Quando un uomo va oltre gli schemi della nor-malità è destinato ad attirarsi scetticismo e diffi-

denza ma anche molta curiosità e seguito. È il casodel dottor Eric Pearl, fondatore e divulgatore di

fama mondiale della Reconnection, un processo diguarigione energetica attraverso la riconnessione

dei meridiani del corpo ai meridiani energetici dellaTerra e dell’Universo. Secondo il dottor Pearl oggi

siamo di fronte a una “pioggia” di nuove frequenzeenergetiche di guarigione che agiscono direttamente

sulla frequenza vibratoria del nostro Dna. E ognuno dinoi può ottenere la “guarigione” riconnettendosi con la

fonte da cui proviene questa energia universale. Pearl,che prima di dedicarsi alla riconnessione aveva uno

studio di chiropratico a Los Angeles molto avviato, vantaal suo attivo migliaia di “guarigioni”, milioni di copie

vendute in tutto il mondo del suo libro “The Reconnection,guarisci gli altri, guarisci te stesso” (in Italia edito da

Mylife) e un esercito di più di 75mila operatori della recon-nessione che operano in 60 paesi. “La riconnessione è unprocesso che ci riconnette con la pienezza dell’universo e con lanostra vera essenza” ci ha spiegato Eric Pearl, che abbiamoincontrato in occasione del seminario che ha tenuto aMilano “ma non è necessario ammalarsi per ricevere unaguarigione ovvero per continuare nella nostra evoluzionee per espanderci”.

Lei sostiene che la malattiadel corpo è espressione di

una disarmonia energetica, eche si può ottenere la guarigione

del paziente attraverso la ricon-nessione. Di che cosa si tratta?

È qualcosa di estremamente sem-plice. Con la riconnessione siamo

noi che ci riconnettiamo a quella cheè la nostra interezza originaria, con le

nostra diverse vite e torniamo alla luce.La luce da cui arriviamo e a cui ritornere-

mo. E nel fare esperienza di questo passaggioverso la nostra interezza diventiamo più coe-

renti e più armonici e arriviamo a delle vibra-zioni sempre più alte. E le densità nella nostra

persona, che potevano manifestarsi con interfe-renze nello stato di salute, nell’evoluzione di vita,

nelle relazioni o nella carriera, non hanno più nullaa cui aggrapparsi. Man mano che queste densità si

sciolgono diveniamo sempre più armoniosi, semprepiù in linea con la nostra luce. Anche se la prima

evidenza di tutto questo può apparire una guarigionefisica la riconnessione interviene anche sulla nostra espan-

sione personale, a livello mondiale e portando un contributoall’evoluzione dell’intero Universo.

Intervista esclusiva

RICONNETTERSIPER GUARIRE

Eric Pearl

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Nei suoi libriracconta di unazingara conosciutasulla spiaggia che sioffrì per “rimettere in con-nessione i meridiani del corpocon la griglia che si forma tra ipianeti e che ci mette in contatto conle stelle e gli altri corpi celesti”. Eche lei nonostante lo scetticismo ac-cettò. Da lì iniziò a sentirsi diverso.Pensa che tutti possano accedere aquesto processo?È una domanda semplice ma checontiene diversi punti. La donna sullaspiaggia non faceva riconnessioni. Ècome se le avessero dato una chiavee lei dovesse trovare la serratura cheandava bene per quella chiave. Eguarda caso io ero proprio la serraturadi quella porta che si è aperta dopoche è stata inserita la chiave. Il dononon ero io ma quello che è passatoattraverso quella porta dopo che èstata aperta. Quando una personameravigliosa entra da una porta, il

dono non sono io, è la brezza. Quindise io apro la porta e per questo entrala brezza, anche se la porta l’ho apertaio, il dono non è la porta ma la brezza.E poi man mano altre persone apronoaltre porte fino a far passare semprepiù brezza...

E la prima porta non è più specialerispetto a tutte le altre che poi sisono aperte?No, perché tutte le porte lasciano en-trare la stessa piacevolissima brezza.C’è questa tendenza a vedermi comeuna persona speciale. In realtà proba-bilmente sono stato speciale e unicoper una frazione di secondo, ma tuttigli altri possono diventarlo.

dono non è la porta ma quello che cipassa attraverso. Io sono stato soloun mezzo.

Questo è stato capace di farlo lei.Forse non è possibile per tutti...È accaduto a me solo per una frazionedi secondo. Il dono subito dopo esserepassato attraverso di me è stato con-tinuamente condiviso con le personecon cui sono entrato in contatto. Ildono era diventare una prosecuzionedi quella porta e fare in modo che an-che altre persone potessero passarvi.Immaginiamo di essere in un edificioestremamente caldo, soffocante e fuoric’è una brezza molto piacevole. Iosono la porta di quell’edificio ma il

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manifestazione espansa di energia, luceed informazione; e quando viene in-trodotta nel corpo della persona le faricordare di essere a sua volta una ma-nifestazione espansa di energia, luce einformazione. Questo allontana le in-terferenze e riporta il corpo in uno statodi equilibrio. Pensiamo che ci sia un ri-torno della funzionalità del braccio,dell’occhio, ma in realtà è un ritorno aun naturale stato di equilibrio.

In che cosa la sua tecnica di guarigionesi differenzia dalle altre? Se qualcunoconosce e pratica le altre può fare lariconnessione?Le tecniche di guarigione energeticache conosciamo, vecchie e nuove, sonopiene di falsità. C’è una tecnica chedice “ti devi muovere, spostare in di-rezione oraria”, un’altra che dice “no,no, devi spostarti in direzione antiora-ria”. Un’altra ancora: “devi passare at-traverso sette livelli di liquido traspa-rente”; un’altra: “serve un liquido più

denso”. Una dice di togliere tutte lenegatività in una bacinella d’acqua,un’altra che ci vuole anche il sale. Dob-biamo demistificare il processo di gua-rigione e permettere che diventi chiaroe semplice per tutti. E se non siamo di-sposti a farlo chiediamoci perché. Letecniche di guarigione energetica cheognuno ha già praticato svolgono unruolo molto importante perché aiutanoa trovare un equilibrio. Sono come lerotelline che si mettono alla biciclettaper imparare ad andarci. E come le ro-telline alla bicicletta, quando abbiamoimparato ad andarci, diventano un li-mite. Per essere veramente capaci diandare in bicicletta dobbiamo abban-donarle. Le tecniche arrivano a unpunto e poi possono diventare una li-mitazione se non siamo in grado di to-glierle. La guarigione riconnettiva inrealtà non è una tecnica, non lo è maistata. Il suo scopo è mostrarci il modoper rimuovere le rotelline e quindi ditrascendere le tecniche.

Lei ha avuto una lunga carrieracome chiropratico prima di dedi-carsi alla riconnessione. Oggi comesi definisce?Lei dà per scontato che io inizial-mente mi sia definito un chiropra-tico. Era un aspetto della mia vita.Tutti noi siamo come dei diamantie in alcune fasi della vita ci concen-triamo su alcune particolari faccedel diamante. In quel momento eroconcentrato su quella faccia che mifaceva dire che ero un chiropratico.Ma non credo che questo mi defi-nisse. L’attività di chiropratico servea rimuovere le interferenze tra cer-vello e corpo in modo tale che ilpaziente possa ritornare a una si-tuazione di equilibrio. Viene prati-cata a livello fisico. La guarigionericonnettiva è una versione piùespansa a livello universale di questotipo di pratica. E si realizza senzacontatto. La guarigione riconnettivapermette di avere accesso a una

La guarigione riconnettiva sembra trovare il supporto in

alcune recenti teorie della fisica. Alcuni ricercatori delle uni-

versità americane hanno studiato queste frequenze ed hanno

visto che sono monitorabili, quantificabili. Gary Schwartz,

professore di psicologia, medico, neurologo, direttore del

Laboratorio per l'avanzamento della consapevolezza e salute

dell’università dell'Arizona, è riuscito a provare che l’energia

inviata da un uomo verso un altro può essere monitorata.

Le onde energetiche del cuore, misurate da un elettrocar-

diogramma, si imprimono sulle onde celebrali del ricevente,

misurate da un elettroencefalogramma. Lo scambio di energia

dunque esiste anche se non visibile ad occhio nudo. Ma c’è

di più. Alcuni fisici quantistici sostengono che la convergenza

della Terra con quella della nostra Galassia stia cambiando,

e che in virtù di questa modifica si stiano attivando nuove

frequenze dagli effetti tutti da verificare.

Il parere della scienzaIntervista

Obiettivo della Reconnection è riconnettere i filamenti del Dna, una molecolacomplessa costituita da due filamenti connessi tra loro da una spirale a doppiaelica. La scienza ci insegna che ogni essere umano ha questi filamenti in ogni mo-lecola di Dna presente nel corpo e che questa configurazione rappresenta la basedel nostro codice genetico. Ciò che la scienza non dice, e che invece sostiene EricPearl, è che una volta probabilmente avevamo 12 filamenti di Dna e con essemolte informazioni supplementari. Perciò la Reconnection ricollega i filamentipermettendo alla persona di entrare in contatto con ciò che una volta era, conuna parte più espansa di sé. La guarigione riconnettiva non richiede contatto trala persona che la pratica e chi la riceve. Può essere usata per ottenere la

Come funziona la guarigione riconnettiva

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Lei parla di un grande spostamento di età che noi staremmo vivendo.Che cosa significa questo e quali opportunità può portare?Le ha già portate. Ci siamo proprio dentro. L’opportunità è quella divederle. In passato erano nascoste dall’illusione del tempo e dello spazio.Noi siamo in una sorta di bolla, di palloncino quadridimensionale che èfatto di lunghezza, altezza, profondità e tempo. Dentro questo palloncinoc’è l’energia. E il palloncino è la nostra esistenza. Fuori c’è l’universo,infinito, multidimensionale. Oggi il tempo si muove più velocementee contemporaneamente in tutte le direzioni. Si sta espandendo. E dato il che il tempo fa parte del palloncino, questo significa che ilpalloncino si sta espandendo. E come con un palloncino: manmano che lo gonfiamo diventa più sottile e la superficie più tesa,più trasparente e permeabile. Così la nostra coscienza si espande.Le tecniche energetiche che avevamo usato in passato si sono con-centrate sull’energia che stava dentro il palloncino. Ma oggi manmano che lasciano andare le nostre tecniche possiamo accedereaccediamo all’interezza dell’energia.

Dice che la riconnessione permette di accedere a un’energianuova per il nostro pianeta. Che cosa intende?Come ha spiegato la fisica quantistica il tempo è un’illusione.Perciò man mano che il nostro palloncino tende a rarefarsi e sidissolve, libera l’energia che c’era dentro che incomincia a mi-schiarsi e a interagire con tutto quello che c’è fuori nell’universo.In questo le frequenze sembrano essere nuove per il nostropianeta. Perché se da una parte è vero che questa energiac’è sempre stata, prima esisteva fuori dal palloncino.Man mano che ci mischiamo con questaenergia diventiamo sempre più degliesseri senza tempo, che è la nostravera natura. Ieri ho incontratouno dei nostri ricercatori italianipiù noti e abbiamo parlato delperché c’è tanto interesse sullaguarigione riconnettiva. Credo cheuno dei principali motivi è perchéle guarigioni sono istantanee e tendonoa essere durature. Sembra che il tempo nonsia una limitazione o un’interferenza.

guarigione del corpo, della mente e dello spirito. Attraversodei movimenti effettuati con le mani l'operatore di riconnessioneimmette le frequenze energetiche che entrano in vibrazionecon le frequenze del Dna della persona. Le mani vengonousate come “bacchetta magica” per far passare l'energia. Einfatti la prima cosa che insegna Pearl nei suoi seminari èproprio l'attivazione delle mani in modo che l'operatore possaimparare e riconoscere e a ricevere l'energia guaritrice e farlapassare attraverso di lui. Una sessione di Guarigione Ricon-nettiva dura tra i 30 e i 40 minuti e sono normalmente racco-

mandate da una a tre sessioni al massimo. Alla persona chericeve un trattamento di riconessione viene chiesto di sdraiarsisu un lettino per massaggi, completamente vestita. A quelpunto l'operatore inizia a lavorare intorno a lui senza toccarlo.Alcune persone riferiscono che durante la sessione provanouna profonda sensazione di pace e di rilassamento e sensazionifisiche. Le sessioni di guarigione riconnettiva possono ancheessere effettuate a distanza (per i bambini, gli animali, lepersone in ospedale o nei casi in cui i pazienti non possanoessere visitati di persona).

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I suoi seminari hanno un prezzopiuttosto alto. Come si ponedi fronte a una persona chenon può pagare?Tutto nella vita può esserericondotto al nostro sistemadi valori e alle nostre priorità.Non è una cosa rara che unapersona venga da me e men-tre dice che non può pagareil seminario gli suoni il cel-lulare per programmare la se-duta dal parrucchiere. Alloradobbiamo chiederci a che puntoè la riconnessione nel nostro si-stema di valori. Vediamo un anelloche ci piace, mettiamo da parte isoldi per comprarlo, decidiamo di an-dare a scuola mettiamo da parte i soldiper l’istruzione. Il mio seminario dà lapossibilità di diventare un operatore diguarigione riconnettiva e ovviamentedi supportare noi e altri nel processo diguarigione. Se una persona è veramentemotivata a farlo può aspettare un po’per la vacanza o per farsi la tinta dalparrucchiere.

Il suo libro The Reconnetion è uscitoalcuni anni fa. Da allora è cambiatoqualcosa nella sua pratica?Ciò che rende la riconnessione quelloche è sono le leggi universali che laguidano. La sua filosofia non è altroche la manifestazione della verità. E laverità non cambia. Non c’è nulla di di-verso. Tuttavia come qualunque cosaviva, e la riconnessione è una cosa viva,

Eric Pearl ha esercitato

per 12 anni la professione di

chiropratico fino a quando un grup-

po di suoi pazienti iniziò a dire che

sentivano sul loro corpo le sue mani

anche se lui non li toccava. Pearl rac-

conta che le mani per due mesi gli si ri-

coprirono di vesciche e provò strane sen-

sazioni. I suoi pazienti dissero di essere

“miracolosamente” guariti da gravi malattie.

Da quel momento ha cominciato a curare i

suoi pazienti in questo modo. Pearl ha inse-

gnato la riconnessione in molti paesi del mon-

do ed è stato inviato a parlare alle Nazioni

Unite. Le sue lezioni sono state pub-

blicate su molte riviste, tra cui

il New York Times.

Chi è Eric Pearl

Eric Pearl è Scorpione, Ascendente Vergine. Nel sua temadi nascita si nota subito uno stellium tra Luna-Giove-Plutone fortemente legato alla “guarigione energetica”. Plu-tone è significatore delle “frequenze”, la Luna evidenzia lecapacità di ricezione, Giove va inteso come “benessere” einsegnamento. L'Ascendente Vergine si trova spesso in per-sone che si occupano di cura. Una congiunzione tra Mercurioe Nettuno evidenzia la capacità comunicativa e l’aspettomedianico. Urano in quadratura ai due indica la difficoltà a

far camminare sullo stesso piano tecnica e rivelazione fi-deistica. Una quadratura tra Venere in Sagittario e lostellium limita l’affettività e la congiunzione tra Sole eSaturno gli fa privilegiare l’aspetto “scientifico” e pratico,consapevole della portata “rivoluzionaria” del messaggio.Attualmente è alle prese con il ritorno di Saturno sulla suaposizione natale: c’è da pensare che stia meditando decisionirispetto ai modi di diffondere di ciò che gli è “stato donato”e che stia lavorando su nuove strutture organizzative.

Il tema di nascita

continua a espandersi. La consapevo-lezza si espande e quello che permet-tiamo a noi stessi di vedere e di provare.Più vediamo e più conosciamo e piùpermettiamo a noi stessi di vedere.

Lei racconta di aver assistito a oltre 50canalizzazioni da parte di suoi pazientiche le portavano messaggi di entità.Molte risalgono agli anni ‘90 e antici-pavano che in questi anni il nostropianeta avrebbe attraversato delle fasicritiche. A che punto siamo?Quello che mi è stato riportato è unmessaggio universale, non una previ-sione di catastrofi. Anche perché noncredo in un destino manifesto e pre-

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costituito. Quello che ci è stato detto èdi diventare consapevoli delle nostrescelte. Le cose che scegliamo ci portanoalla vita che abbiamo. Se fosse un mo-nito sarebbe “rimani conscio di quelloche fai”.

Sirio nasce come rivista di Astrologia.Cosa pensa di questa materia?L’Astrologia offre agli individui unacomprensione approfondita della vitache si sono scelti, e anche di quelle pas-sate. Mi affascinano anche i suoi diversiapprocci e le comprensioni profondeche ognuno ha portato. Ma non credoche l’oroscopo di una persona indichiun percorso già stabilito. Può indicarequello che ci siamo scelti nel passatoper arrivare a vivere l’oggi. Una delleespressioni che più mi piacciono è “vi-viamo in un universo di libero arbitrio,che ci piaccia o no”.

Intervista

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