INTERVENIRE SULLA DISLESSIA MEDIANTE UN CICLO BREVE DI TRATTAMENTO IN DIVERSA MODALITA’: DUE CASI...

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INTERVENIRE SULLA DISLESSIA MEDIANTE UN CICLO BREVE DI TRATTAMENTO IN DIVERSA MODALITA’: DUE CASI CLINICI A CONFRONTO M.Calanca*, M.Massini*, P.Falcone**, E.Pasqua*, D.Tomaiuoli** *CRC Balbuzie, Roma **Università degli Studi di Roma “La Sapienza”,CRC Balbuzie, Roma Domande di ricerca D1: Un ciclo breve di trattamento logopedico permette di ottenere miglioramenti significativi nei pazienti dislessici? D2a: In un ciclo breve di trattamento della dislessia mediante terapia logopedica di pazienti non prontamente diagnosticati, quali miglioramenti possono essere ottenuti mediante un intervento in modalità ecologica? D2b: E quali invece mediante un intervento in modalità non ecologica? D3: E’ possibile evidenziare la maggiore efficacia di una strategia di intervento rispetto all’altra? Metodologia adottata Confronto tra due casi clinici. G.L. J.C. Classe frequentata: V° elementare Classe frequentata: V° elementare Diagnosi : DSA Diagnosi : DSA Prove di valutazione Prove di valutazione QIT 103 QIV 88 QIP 121 QIT 109 QIV 89 QIP 128 Mt correttezza:-1ds Mt correttezza:-0.56ds Mt rapidità:-2,6 ds Mt rapidità: -2.3 ds Mt comprensione: -1.5 ds Mt comprensione: -1.6ds Sartori dettato di frasi: - 1.2 ds Sartori dettato di frasi: -0.9 ds Profilo dei soggetti osservati Trattamento Obiettivi Trasmettere ai ragazzi l’utilizzo funzionale degli strumenti compensativi per raggiungere una buona autonomia scolastica e potenziare le loro abilità di studio. Tipologia Terapia logopedica, con trattamento differenziato tra i due casi: • G.L. trattato in modalità non ecologica (con materiale didattico-terapeutico); J.C. trattato in modalità ecologica (con materiale scolastico, ovvero i compiti assegnati in classe dagli insegnanti) Durata del trattamento 3 mesi Ausili impiegati Super Mappe e Super Quaderno (Anastasis) Test utilizzati Batteria AMOS (Abilità e Motivazione allo Studio) 8-15 Modalità di intervento Il percorso logopedico ha avuto come obiettivo quello di stimolare nei ragazzi un’analisi metacognitiva del modo in cui, prima dell’inizio della terapia, essi organizzavano lo studio delle varie materie. Sulla base di questa analisi i ragazzi hanno potuto verificare il livello di efficacia di ciascuna strategia, modificandola per riuscire ad essere più efficaci nello studio. Per quanto riguarda lo studio delle varie materie scolastiche, si è impostato un training specifico per il potenziamento delle seguenti competenze: comprensione del testo, elaborazione dei contenuti, creazione di mappe concettuali, ripasso. Risultati ottenuti Si riportano nelle tabelle 1 e 2 i dati emersi dal questionario AMOS. QAS Aree Presa in carico Dimissione GAP MOTIVAZIONE - 3.30 ds - 2.40 ds + 0.90 ORGANIZZAZIONE - 2.50 ds + 1.20 ds + 3.70 ELABORAZIONE - 2.80 ds + 3.10 ds + 5.90 FLESSIBILITA’ - 2.10 ds + 1.90 ds + 4.00 CONCENTRAZIONE - 2.00 ds +0.06 ds + 2.06 ANSIA - 1.80 ds - 0.86 ds + 0.94 ATTEGGIAMENTO - 2.50 ds - 1.80 ds + 0.70 QS1 Aree Indice di utilità delle strategie funzionali -1.60 ds + 2.00 ds + 3.60 Indice di utilità delle strategie non funzionali -2.50 ds + 2.70 ds + 5.20 QS2 Aree Indice d’uso delle strategie funzionali -2.30 ds + 2.70 ds + 5.00 Indice d’uso delle strategie non funzionali -2.30 ds + 2.30 ds + 4.60 Prova di studio Punteggio complessivo -2.00 ds + 1.00 ds + 3.00 QAS Aree Presa in carico Dimissione GAP MOTIVAZIONE - 3.70 ds + 0,02 ds + 3.72 ORGANIZZAZIONE - 2.50 ds - 1.40 ds + 1.10 ELABORAZIONE - 2.80 ds +1.50 ds + 4.30 FLESSIBILITA’ - 1.70 ds - 0.50 ds + 1.20 CONCENTRAZIONE -2.04 ds +0.06 ds + 2.10 ANSIA -1.50 ds + 0.46 ds + 1.96 ATTEGGIAMENTO - 2.80 ds + 0,50 ds + 3.30 QS1 Aree Indice di utilità delle strategie funzionali - 2.70 ds + 1.30 ds + 4.00 Indice di utilità delle strategie non funzionali -2.70 ds + 1.60 ds + 4.30 QS2 Aree Indice d’uso delle strategie funzionali -2.50 ds - 1.00 ds + 1.50 Indice d’uso delle strategie non funzionali -2.50 ds - 0.12 ds + 2.38 Prova di studio Punteggio complessivo -2.30 ds - 0.58 ds + 1.72 Tabella 1 – Punteggi riportati nelle due somministrazioni del test AMOS da G.L. (sottoposto a modalità di intervento non ecologica). Tabella 2 – Punteggi riportati nelle due somministrazioni del test AMOS da J.C. (sottoposto a modalità di intervento non ecologica). QAS Aree Dimissione G.L. Dimissione J.C. MOTIVAZIONE - 2.40 ds + 0.02 ds ORGANIZZAZIONE + 1.20 ds - 1.40 ds ELABORAZIONE + 3.10 ds + 1.50 ds FLESSIBILITA’ + 1.90 ds - 0.50 ds CONCENTRAZIONE + 0.06 ds + 0.06 ds ANSIA - 0.86 ds + 0.46 ds ATTEGGIAMENTO - 1.80 ds + 0.50 ds QS1 Aree Indice di utilità delle strategie funzionali + 2.00 ds + 1.30 ds Indice di utilità delle strategie non funzionali + 2.70 ds + 1.60 ds QS2 Aree Indice d’uso delle strategie funzionali + 2.70 ds - 0.47 ds Indice d’uso delle strategie non funzionali + 2.30 ds - 0.12 ds Prova di studio + 1.00 ds - 0.58 ds Discussione dei risultati Come si osserva dai risultati (tabelle 1,2,3) entrambi i soggetti osservati hanno riportato sensibili miglioramenti in tutte le aree del QAS, in quelle del QS1 e QS2, nonché nella prova di studio, con risultati mediamente superiori da parte del soggetto G.L. (+3.30) trattato in modalità non ecologica rispetto al soggetto J.C. (+2.63) trattato in modalità ecologica. Dall’analisi dei risultati ottenuti, si osserva una interessante differenza: con riferimento alle aree del QAS, i miglioramenti più significativi riportati da G.L. (trattato in modalità non ecologica) riguardano l’organizzazione, l’elaborazione, la flessibilità. L’intervento in modalità non ecologica, svincolato dai tempi del percorso didattico, si è focalizzato infatti sull’allenamento delle abilità meta-cognitive, strategiche e cognitive, che sono risultate così potenziate. Al contrario, la modalità di intervento ecologica ha permesso a J. C. di ottenere nel breve periodo risultati consistenti in una maggiore motivazione allo studio, nella riduzione dell’ansia da prestazione e nel miglioramento dell’atteggiamento nei confronti della scuola (con punteggi nella norma), ovvero negli aspetti emotivo-motivazionali dell’apprendimento. Confrontando i dati dei questionari QS1 , QS2 e PS, si evince che entrambe le modalità di intervento nelle condizioni sopra riportate (in presenza di diagnosi tardiva e impiegate in un ciclo breve di trattamento) permettono ai ragazzi di raggiungere risultati nella norma, sia nel riconoscere l’utilità delle strategie funzionali e disfunzionali, sia nell’utilizzarle. Si osserva come nella prova QS2 i risultati di G.L. siano sensibilmente superiori a quelli di J.C.. Lo stesso vale, prevedibilmente, per quanto attiene all’osservazione dei risultati della prova di studio, i cui risultati riportati da G.L. sono sensibilmente superiori a quelli di J.C.. Analisi dei dati Tabella 3 – Punteggi riportati nella somministrazione del test AMOS al momento delle dimissioni dei pazienti G.L. (trattato in modalità non ecologica) e J.C. (trattato in modalità ecologica). Conclusioni Con riferimento alle domande di ricerca sopra riportate, dall’analisi comparata dei due casi è possibile osservare che: un trattamento di ciclo breve permette comunque di ottenere interessanti miglioramenti nei soggetti trattati, pur in presenza di diagnosi tardiva; tali miglioramenti per la modalità non ecologica riguardano essenzialmente le abilità meta-cognitive, strategiche e cognitive; al contrario, per la modalità ecologica, essi riguardano maggiormente gli aspetti emotivo-motivazionali. Non è possibile evidenziare la maggiore efficacia di una strategia rispetto all’altra, in quanto in entrambi i casi si sono osservati interessanti benefici. In funzione delle caratteristiche dei soggetti da trattare (gravità, vissuto del problema, precedenti interventi, ecc.) e degli obiettivi terapeutici da raggiungere (dare priorità al lavoro sulle abilità o a quello sugli aspetti emotivo-motivazionali) si definirà così la modalità di intervento (ecologica o non ecologica) più opportuna da porre in essere per un ciclo breve di trattamento logopedico per la dislessia. Le osservazioni sopra riportate come evidenze dell’analisi effettuata sui due casi selezionati potranno costituire delle ipotesi per future ricerche condotte su campioni di pazienti di dimensioni statisticamente più significative. Allegato 1 – Confronto tra le schede del protocollo AMOS somministrato a G.L. e J.C. pre-trattamento e post-trattamento. punteggio riportato da G.L. trattato in modalità non ecologica punteggio riportato da J.C. trattato in modalità ecologica Nota: in rosso sono evidenziati i punteggi al di sotto della norma Nota: in rosso sono evidenziati i punteggi al di sotto della norma Pre trattamento Post trattamento Poco vero Abbastanza vero Molto vero Poco vero Abbastanza vero Molto vero MOTIVAZIONE Se certi esercizi non mi riescono provo finché non capisco dove ho sbagliato Quando l’insegnante mi assegna i compiti, mi applico solo su quelli che mi interessano Mi piace studiare per imparare cose nuove Se ho molto da studiare , rinuncio a fare altre cose che mi piacciono Studio il minimo indispensabile per arrivare alla sufficienza Mi dispiace lasciare a metà un’attività di studio Anche se non ho capito bene un argomento tento comunque di fare gli esercizi assegnati ORGANIZZAZIONE Quando studio inizio con le materie che mi serviranno di più il giorno dopo Mi capita di trovarmi con i compiti da fare dopo cena All’inizio del pomeriggio passo in rassegna tutte le cose che devo fare Mi piace organizzare il mio tempo di studio e di divertimento Prima faccio le cose che mi piacciono poi i compiti La sera faccio la cartella e controllo che ci sia tutto quello che mi serve per il giorno dopo Quando devo fare un compito complesso divido per punti quello che devo fare ELABORAZIONE Mentre ascolto la lezione penso alle altre cose che so su quell’argomento Quando studio cerco di ripetere parola per parola quello che c’è sul libro Quando studio mi preoccupo di essere sempre sicuro di capire quello che leggo Durante lo studio cerco di usare parole mie nel ripetere quello che ho studiato Quando studio leggo tutto ad alta voce Quando studio mi concentro sulle cose più importanti Cerco di trovare dei trucchi per fissare in mente le cose difficili da ricordare FLESSIBILITA’ Leggo attentamente i testi difficili e più rapidamente i testi facili Uso lo stesso metodo per studiare tutte le materie Scorro le pagine di quello che devo studiare per decidere cosa devo studiare di più e cosa di meno So distinguere tra le cose che bisogna studiare a memoria e le cose da sapere a senso Apro il libro e cerco di studiare tutto con la stessa attenzione Leggo in maniere diversa quando leggo per studiare o quando leggo per divertimento Cerco di adattare il mio modo di studiare al tempo che ho a disposizione CONCENTRAZIONE Quando studio riesco a concentrarmi u quello che sto facendo Mi piace studiare con la televisione accesa Durante le lezioni seguo quello che l’insegnante dice senza distrarmi Quando studio mi capita di essere così concentrato che penso proprio solo a quello che sto leggendo Mi dicono che devo stare più attento Quando studio allontano le cose che potrebbero distrarmi Quando studio mi dimentico dei rumori che ci sono intorno ANSIA Quando sono interrogato dal posto mi sento agitato Prima di un’interrogazione mi sento tranquillo Quando leggo a voce alta mi sento imbarazzato Ho paura di far brutta figura davanti ai compagni Mi sento sicuro e tranquillo per risultati di interrogazioni e verifiche Durante i compiti scritti mi capita di andare in ansia e mi sento confuso Davanti all’insegnante mi confondo così tanto da non riuscire a rispondere, anche quando sono preparato ATTEGGIAMENTO Per me la scuola è un piacevole posto dove stare con gli altri Molte delle cose che si fanno a scuola sono inutili Quello che insegnano a scuola mi sarà utile anche in futuro Sono contento di passare altre ore a scuola anche al di fuori dell’orario scolastico Andare a scuola mi costa tanta fatica Per me gli insegnanti sono persone che mi sanno capire e aiutare

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INTERVENIRE SULLA DISLESSIA MEDIANTE UN CICLO BREVE DI TRATTAMENTO IN DIVERSA MODALITA’:DUE CASI CLINICI A CONFRONTO

M.Calanca*, M.Massini*, P.Falcone**, E.Pasqua*, D.Tomaiuoli***CRC Balbuzie, Roma **Università degli Studi di Roma “La Sapienza”,CRC Balbuzie, Roma

Domande di ricerca

D1: Un ciclo breve di trattamento logopedico permette di ottenere miglioramenti significativi nei pazienti dislessici?

D2a: In un ciclo breve di trattamento della dislessia mediante terapia logopedica di pazienti non prontamente diagnosticati, quali miglioramenti possono essere ottenuti mediante un intervento in modalità ecologica? D2b: E quali invece mediante un intervento in modalità non ecologica?

D3: E’ possibile evidenziare la maggiore efficacia di una strategia di intervento rispetto all’altra?

Metodologia adottata

Confronto tra due casi clinici.

G.L. J.C.

Classe frequentata: V° elementare Classe frequentata: V° elementare

Diagnosi : DSA Diagnosi : DSA

Prove di valutazione Prove di valutazione

QIT 103 QIV 88 QIP 121 QIT 109 QIV 89 QIP 128

Mt correttezza:-1ds Mt correttezza:-0.56ds

Mt rapidità:-2,6 ds Mt rapidità: -2.3 ds

Mt comprensione: -1.5 ds Mt comprensione: -1.6ds

Sartori dettato di frasi: -1.2 ds Sartori dettato di frasi: -0.9 ds

Profilo dei soggetti osservati

Trattamento

ObiettiviTrasmettere ai ragazzi l’utilizzo funzionale degli strumenti compensativi per raggiungere una buona autonomia scolastica e potenziare le loro abilità di studio.

TipologiaTerapia logopedica, con trattamento differenziato tra i due casi:• G.L. trattato in modalità non ecologica (con materiale didattico-terapeutico);• J.C. trattato in modalità ecologica (con materiale scolastico, ovvero i compiti assegnati in classe dagli insegnanti)

Durata del trattamento3 mesi

Ausili impiegatiSuper Mappe e Super Quaderno (Anastasis)

Test utilizzatiBatteria AMOS (Abilità e Motivazione allo Studio) 8-15

Modalità di intervento Il percorso logopedico ha avuto come obiettivo quello di stimolare nei ragazzi un’analisi metacognitiva del modo in cui, prima dell’inizio della terapia, essi organizzavano lo studio delle varie materie. Sulla base di questa analisi i ragazzi hanno potuto verificare il livello di efficacia di ciascuna strategia, modificandola per riuscire ad essere più efficaci nello studio. Per quanto riguarda lo studio delle varie materie scolastiche, si è impostato un training specifico per il potenziamento delle seguenti competenze: comprensione del testo, elaborazione dei contenuti, creazione di mappe concettuali, ripasso.

Risultati ottenutiSi riportano nelle tabelle 1 e 2 i dati emersi dal questionario AMOS.

QAS Aree Presa in carico Dimissione GAP

MOTIVAZIONE - 3.30 ds - 2.40 ds + 0.90

ORGANIZZAZIONE - 2.50 ds + 1.20 ds + 3.70

ELABORAZIONE - 2.80 ds + 3.10 ds + 5.90

FLESSIBILITA’ - 2.10 ds + 1.90 ds + 4.00

CONCENTRAZIONE - 2.00 ds +0.06 ds + 2.06

ANSIA - 1.80 ds - 0.86 ds + 0.94

ATTEGGIAMENTO - 2.50 ds - 1.80 ds + 0.70

QS1 Aree

Indice di utilità delle strategie funzionali

-1.60 ds + 2.00 ds + 3.60

Indice di utilità delle strategie non funzionali

-2.50 ds + 2.70 ds + 5.20

QS2 Aree

Indice d’uso delle strategie funzionali -2.30 ds + 2.70 ds + 5.00

Indice d’uso delle strategie non funzionali

-2.30 ds + 2.30 ds + 4.60

Prova di studio

Punteggio complessivo -2.00 ds + 1.00 ds + 3.00

QAS Aree Presa in carico Dimissione GAP

MOTIVAZIONE - 3.70 ds + 0,02 ds + 3.72

ORGANIZZAZIONE - 2.50 ds - 1.40 ds + 1.10

ELABORAZIONE - 2.80 ds +1.50 ds + 4.30

FLESSIBILITA’ - 1.70 ds - 0.50 ds + 1.20

CONCENTRAZIONE -2.04 ds +0.06 ds + 2.10

ANSIA -1.50 ds + 0.46 ds + 1.96

ATTEGGIAMENTO - 2.80 ds + 0,50 ds + 3.30

QS1 Aree

Indice di utilità delle strategie funzionali

- 2.70 ds + 1.30 ds + 4.00

Indice di utilità delle strategie non funzionali

-2.70 ds + 1.60 ds + 4.30

QS2 Aree

Indice d’uso delle strategie funzionali

-2.50 ds - 1.00 ds + 1.50

Indice d’uso delle strategie non funzionali

-2.50 ds - 0.12 ds + 2.38

Prova di studio

Punteggio complessivo -2.30 ds - 0.58 ds + 1.72

Tabella 1 – Punteggi riportati nelle due somministrazioni del test AMOS da G.L. (sottoposto a modalità di intervento non ecologica).

Tabella 2 – Punteggi riportati nelle due somministrazioni del test AMOS da J.C. (sottoposto a modalità di intervento non ecologica).

QAS Aree Dimissione G.L. Dimissione J.C.

MOTIVAZIONE - 2.40 ds + 0.02 ds

ORGANIZZAZIONE + 1.20 ds - 1.40 ds

ELABORAZIONE + 3.10 ds + 1.50 ds

FLESSIBILITA’ + 1.90 ds - 0.50 ds

CONCENTRAZIONE + 0.06 ds + 0.06 ds

ANSIA - 0.86 ds + 0.46 ds

ATTEGGIAMENTO - 1.80 ds + 0.50 ds

QS1 Aree

Indice di utilità delle strategie funzionali + 2.00 ds + 1.30 ds

Indice di utilità delle strategie non funzionali + 2.70 ds + 1.60 ds

QS2 Aree

Indice d’uso delle strategie funzionali + 2.70 ds - 0.47 ds

Indice d’uso delle strategie non funzionali + 2.30 ds - 0.12 ds

Prova di studio + 1.00 ds - 0.58 ds

Discussione dei risultati

Come si osserva dai risultati (tabelle 1,2,3) entrambi i soggetti osservati hanno riportato sensibili miglioramenti in tutte le aree del QAS, in quelle del QS1 e QS2, nonché nella prova di studio, con risultati mediamente superiori da parte del soggetto G.L. (+3.30) trattato in modalità non ecologica rispetto al soggetto J.C. (+2.63) trattato in modalità ecologica.Dall’analisi dei risultati ottenuti, si osserva una interessante differenza: con riferimento alle aree del QAS, i miglioramenti più significativi riportati da G.L. (trattato in modalità non ecologica) riguardano l’organizzazione, l’elaborazione, la flessibilità. L’intervento in modalità non ecologica, svincolato dai tempi del percorso didattico, si è focalizzato infatti sull’allenamento delle abilità meta-cognitive, strategiche e cognitive, che sono risultate così potenziate.Al contrario, la modalità di intervento ecologica ha permesso a J. C. di ottenere nel breve periodo risultati consistenti in una maggiore motivazione allo studio, nella riduzione dell’ansia da prestazione e nel miglioramento dell’atteggiamento nei confronti della scuola (con punteggi nella norma), ovvero negli aspetti emotivo-motivazionali dell’apprendimento.Confrontando i dati dei questionari QS1 , QS2 e PS, si evince che entrambe le modalità di intervento nelle condizioni sopra riportate (in presenza di diagnosi tardiva e impiegate in un ciclo breve di trattamento) permettono ai ragazzi di raggiungere risultati nella norma, sia nel riconoscere l’utilità delle strategie funzionali e disfunzionali, sia nell’utilizzarle. Si osserva come nella prova QS2 i risultati di G.L. siano sensibilmente superiori a quelli di J.C.. Lo stesso vale, prevedibilmente, per quanto attiene all’osservazione dei risultati della prova di studio, i cui risultati riportati da G.L. sono sensibilmente superiori a quelli di J.C..

Analisi dei datiTabella 3 – Punteggi riportati nella somministrazione del test AMOS al momento delle dimissioni dei pazienti G.L. (trattato in modalità non ecologica) e J.C. (trattato in modalità ecologica).

Conclusioni

Con riferimento alle domande di ricerca sopra riportate, dall’analisi comparata dei due casi è possibile osservare che:• un trattamento di ciclo breve permette comunque di ottenere interessanti miglioramenti nei soggetti trattati, pur in presenza di diagnosi tardiva;• tali miglioramenti per la modalità non ecologica riguardano essenzialmente le abilità meta-cognitive, strategiche e cognitive; al contrario, per la modalità ecologica, essi riguardano maggiormente gli aspetti emotivo-motivazionali.Non è possibile evidenziare la maggiore efficacia di una strategia rispetto all’altra, in quanto in entrambi i casi si sono osservati interessanti benefici. In funzione delle caratteristiche dei soggetti da trattare (gravità, vissuto del problema, precedenti interventi, ecc.) e degli obiettivi terapeutici da raggiungere (dare priorità al lavoro sulle abilità o a quello sugli aspetti emotivo-motivazionali) si definirà così la modalità di intervento (ecologica o non ecologica) più opportuna da porre in essere per un ciclo breve di trattamento logopedico per la dislessia.Le osservazioni sopra riportate come evidenze dell’analisi effettuata sui due casi selezionati potranno costituire delle ipotesi per future ricerche condotte su campioni di pazienti di dimensioni statisticamente più significative.

Allegato 1 – Confronto tra le schede del protocollo AMOS somministrato a G.L. e J.C. pre-trattamento e post-trattamento.

● punteggio riportato da G.L. trattato in modalità non ecologica ● punteggio riportato da J.C. trattato in modalità ecologica

Nota: in rosso sono evidenziati i punteggi al di sotto della norma

Nota: in rosso sono evidenziati i punteggi al di sotto della norma

Pre trattamento Post trattamento

Poco vero Abbastanza vero

Molto vero Poco vero Abbastanza vero

Molto vero

MOTIVAZIONE

Se certi esercizi non mi riescono provo finché non capisco dove ho sbagliato ● ● ●Quando l’insegnante mi assegna i compiti, mi applico solo su quelli che mi interessano ● ● ● ●Mi piace studiare per imparare cose nuove ● ● ● ●Se ho molto da studiare , rinuncio a fare altre cose che mi piacciono ●● ● ●Studio il minimo indispensabile per arrivare alla sufficienza

● ● ● ●Mi dispiace lasciare a metà un’attività di studio ● ● ● ●Anche se non ho capito bene un argomento tento comunque di fare gli esercizi assegnati ● ● ● ●

ORGANIZZAZIONE

Quando studio inizio con le materie che mi serviranno di più il giorno dopo ● ● ● ●Mi capita di trovarmi con i compiti da fare dopo cena ● ● ● ●

All’inizio del pomeriggio passo in rassegna tutte le cose che devo fare

● ● ● ●

Mi piace organizzare il mio tempo di studio e di divertimento

● ● ● ●

Prima faccio le cose che mi piacciono poi i compiti ● ● ● ●

La sera faccio la cartella e controllo che ci sia tutto quello che mi serve per il giorno dopo

● ● ● ●

Quando devo fare un compito complesso divido per punti quello che devo fare

● ● ● ●

ELABORAZIONE

Mentre ascolto la lezione penso alle altre cose che so su quell’argomento

● ● ● ●

Quando studio cerco di ripetere parola per parola quello che c’è sul libro

● ● ● ●

Quando studio mi preoccupo di essere sempre sicuro di capire quello che leggo

● ● ●●

Durante lo studio cerco di usare parole mie nel ripetere quello che ho studiato

● ● ●●

Quando studio leggo tutto ad alta voce ● ● ● ●

Quando studio mi concentro sulle cose più importanti ●● ● ●

Cerco di trovare dei trucchi per fissare in mente le cose difficili da ricordare

● ● ● ●

FLESSIBILITA’

Leggo attentamente i testi difficili e più rapidamente i testi facili

● ● ●●

Uso lo stesso metodo per studiare tutte le materie ● ● ● ●

Scorro le pagine di quello che devo studiare per decidere cosa devo studiare di più e cosa di meno

● ● ● ●

So distinguere tra le cose che bisogna studiare a memoria e le cose da sapere a senso

● ● ● ●

Apro il libro e cerco di studiare tutto con la stessa attenzione

● ● ● ●

Leggo in maniere diversa quando leggo per studiare o quando leggo per divertimento

● ● ● ●

Cerco di adattare il mio modo di studiare al tempo che ho a disposizione

● ● ● ●

CONCENTRAZIONE

Quando studio riesco a concentrarmi u quello che sto facendo

● ● ● ●

Mi piace studiare con la televisione accesa ● ● ●●

Durante le lezioni seguo quello che l’insegnante dice senza distrarmi

● ● ● ●

Quando studio mi capita di essere così concentrato che penso proprio solo a quello che sto leggendo

● ● ● ●

Mi dicono che devo stare più attento ● ● ● ●

Quando studio allontano le cose che potrebbero distrarmi ● ● ● ●

Quando studio mi dimentico dei rumori che ci sono intorno ● ● ● ●

ANSIA

Quando sono interrogato dal posto mi sento agitato ● ● ● ●

Prima di un’interrogazione mi sento tranquillo ●● ● ●

Quando leggo a voce alta mi sento imbarazzato ● ● ● ●

Ho paura di far brutta figura davanti ai compagni ● ● ● ●

Mi sento sicuro e tranquillo per risultati di interrogazioni e verifiche

● ● ● ●

Durante i compiti scritti mi capita di andare in ansia e mi sento confuso

● ● ● ●

Davanti all’insegnante mi confondo così tanto da non riuscire a rispondere, anche quando sono preparato

● ● ● ●

ATTEGGIAMENTO

Per me la scuola è un piacevole posto dove stare con gli altri

● ● ● ●

Molte delle cose che si fanno a scuola sono inutili ● ● ● ●

Quello che insegnano a scuola mi sarà utile anche in futuro ●● ● ●

Sono contento di passare altre ore a scuola anche al di fuori dell’orario scolastico

● ● ● ●

Andare a scuola mi costa tanta fatica ●● ● ●

Per me gli insegnanti sono persone che mi sanno capire e aiutare

● ● ● ●

Vado a scuola volentieri ● ● ● ●

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INTERVENIRE SULLA DISLESSIA MEDIANTE UN CICLO BREVE DI TRATTAMENTO IN DIVERSA MODALITA’:DUE CASI CLINICI A CONFRONTO

M.Calanca*, M.Massini*, P.Falcone**, E.Pasqua*, D.Tomaiuoli***CRC Balbuzie, Roma **Università degli Studi di Roma “La Sapienza”,CRC Balbuzie, Roma

Domande di ricercaUn ciclo breve di trattamento logopedico permette di ottenere miglioramenti significativi nei pazienti dislessici? In un ciclo breve di trattamento della dislessia mediante terapia logopedica di pazienti non prontamente diagnosticati, quali miglioramenti possono essere ottenuti mediante un intervento in modalità ecologica? E quali invece mediante un intervento in modalità non ecologica? E’ possibile evidenziare la maggiore efficacia di una strategia di intervento rispetto all’altra?

MetodologiaConfronto tra due casi clinici.

G.L. J.C.

Classe frequentata: V° elementare

Classe frequentata: V° elementare

Diagnosi : DSA Diagnosi : DSA

Prove di valutazione Prove di valutazione

QIT 103 QIV 88 QIP 121 QIT 109 QIV 89 QIP 128

Mt correttezza:-1ds Mt correttezza:-0.56ds

Mt rapidità:-2,6 ds Mt rapidità: -2.3 ds

Mt comprensione: -1.5 ds Mt comprensione:-1.6ds

Sartori dettato di frasi: -1.2 ds Sartori dettato di frasi: -0.9 ds

Profilo dei soggetti:

Obiettivi del trattamento trasmettere ai ragazzi l’utilizzo funzionale degli strumenti compensativi per raggiungere una buona autonomia scolastica e potenziare le loro abilità di studioTipologia di trattamento terapia logopedica, con trattamento differenziato tra i due casi:G.L. trattato in modalità non ecologica (con materiale didattico-terapeutico);J.C. trattato in modalità ecologica (con materiale scolastico, ovvero i compiti assegnati in classe dagli insegnanti)Durata del trattamento3 mesi Ausili impiegati:Super Mappe e Super Quaderno (Anastasis)Test utilizzati batteria AMOS (Abilità e Motivazione allo Studio) 8-15Modalità di intervento Il percorso logopedico ha avuto come obiettivo quello di stimolare nei ragazzi un’analisi metacognitiva del modo in cui, prima dell’inizio della terapia, essi organizzavano lo studio delle varie materie. Sulla base di questa analisi i ragazzi hanno potuto verificare il livello di efficacia di ciascuna strategia, modificandola per riuscire ad essere più efficaci nello studio. Per quanto riguarda lo studio delle varie materie scolastiche, si è impostato un training specifico che prevedeva il potenziamento delle seguenti competenze: comprensione del testo, elaborazione dei contenuti, creazione di mappe concettuali, ripasso.

Risultati raggiuntiSi riportano nelle tabelle 1 e 2 i dati emersi dal questionario AMOS.

QAS Aree Presa in carico Dimissione GAP

MOTIVAZIONE - 3.30 ds - 2.40 ds + 0.90

ORGANIZZAZIONE - 2.50 ds + 1.20 ds + 3.70

ELABORAZIONE - 2.80 ds + 3.10 ds + 5.90

FLESSIBILITA’ - 2.10 ds + 1.90 ds + 4.00

CONCENTRAZIONE - 2.00 ds +0.06 ds + 2.06

ANSIA - 1.80 ds - 0.86 ds + 0.94

ATTEGGIAMENTO - 2.50 ds - 1.80 ds + 0.70

QS1 Aree

Indice di utilità delle strategie funzionali

-1.60 ds + 2.00 ds + 3.60

Indice di utilità delle strategie non funzionali

-2.50 ds + 2.70 ds + 5.20

QS2 Aree

Indice d’uso delle strategie funzionali -2.30 ds + 2.70 ds + 5.00

Indice d’uso delle strategie non funzionali

-2.30 ds + 2.30 ds + 4.60

Prova di studio

Punteggio complessivo -2.00 ds + 1.00 ds + 3.00

QAS Aree Presa in carico Dimissione GAP

MOTIVAZIONE - 3.70 ds + 0,02 ds + 3.72

ORGANIZZAZIONE - 2.50 ds - 1.40 ds + 1.10

ELABORAZIONE - 2.80 ds +1.50 ds + 4.30

FLESSIBILITA’ - 1.70 ds - 0.50 ds + 1.20

CONCENTRAZIONE -2.04 ds +0.06 ds + 2.10

ANSIA -1.50 ds + 0.46 ds + 1.96

ATTEGGIAMENTO - 2.80 ds + 0,50 ds + 3.30

QS1 Aree

Indice di utilità delle strategie funzionali

- 2.70 ds + 1.30 ds + 4.00

Indice di utilità delle strategie non funzionali

-2.70 ds + 1.60 ds + 4.30

QS2 Aree

Indice d’uso delle strategie funzionali -2.50 ds - 1.00 ds + 1.50

Indice d’uso delle strategie non funzionali

-2.50 ds - 0.12 ds + 2.38

Prova di studio

Punteggio complessivo -2.30 ds - 0.58 ds + 1.72

Tabella 1 – Punteggi riportati nelle due somministrazioni del test AMOS da G.L. (sottoposto a modalità di intervento non ecologica)

Tabella 2 – Punteggi riportati nelle due somministrazioni del test AMOS da J.C. (sottoposto a modalità di intervento non ecologica)

QAS Aree Dimissione G.L. Dimissione J.C.

MOTIVAZIONE - 2.40 ds + 0.02 ds

ORGANIZZAZIONE + 1.20 ds - 1.40 ds

ELABORAZIONE + 3.10 ds + 1.50 ds

FLESSIBILITA’ + 1.90 ds - 0.50 ds

CONCENTRAZIONE + 0.06 ds + 0.06 ds

ANSIA - 0.86 ds + 0.46 ds

ATTEGGIAMENTO - 1.80 ds + 0.50 ds

QS1 Aree

Indice di utilità delle strategie funzionali

+ 2.00 ds + 1.30 ds

Indice di utilità delle strategie non funzionali

+ 2.70 ds + 1.60 ds

QS2 Aree

Indice d’uso delle strategie funzionali + 2.70 ds - 0.47 ds

Indice d’uso delle strategie non funzionali

+ 2.30 ds - 0.12 ds

Prova di studio + 1.00 ds - 0.58 ds

Discussione dei risultatiCome si osserva dai risultati (tabelle 1,2,3) entrambi i soggetti osservati hanno riportato sensibili miglioramenti in tutte le aree del QAS, in quelle del QS1 e QS2, nonché nella prova di studio, con risultati mediamente superiori da parte del soggetto G.L. (+3.30) trattato in modalità non ecologica rispetto al soggetto J.C. (+2.63) trattato in modalità ecologica.Dall’analisi dei risultati ottenuti, si osserva una interessante differenza: con riferimento alle aree del QAS, i miglioramenti più significativi riportati da G.L. (trattato in modalità non ecologica) riguardano l’organizzazione, l’elaborazione, la flessibilità. L’intervento in modalità non ecologica, svincolato dai tempi del percorso didattico, si è focalizzato infatti sull’allenamento delle abilità meta-cognitive, strategiche e cognitive, che sono risultate così potenziate.Al contrario, la modalità di intervento ecologica ha permesso a J. C. di ottenere nel breve periodo risultati consistenti nell’aumento della sua motivazione allo studio, la riduzione dell’ansia da prestazione e il miglioramento dell’atteggiamento nei confronti della scuola (punteggi nella norma), ovvero gli aspetti emotivo-motivazionali dell’apprendimento.Confrontando i dati dei questionari QS1 , QS2 e PS si evince che entrambe le modalità di intervento nelle condizioni sopra riportate (in presenza di diagnosi tardiva e impiegate in un ciclo breve di trattamento), permettono ai ragazzi di raggiungere risultati nella norma, sia nel riconoscere l’utilità delle strategie funzionali e disfunzionali, sia nell’utilizzarle. Si osserva come nella prova QS2 i risultati di G.L. siano sensibilmente superiori a quelli di J.C.. Lo stesso vale, prevedibilmente, per quanto attiene all’osservazione dei risultati della prova di studio, i cui risultati riportati da G.L. sono sensibilmente superiori a quelli di J.C..

Analisi dei datiTabella 3 – Punteggi riportati nella somministrazione del test AMOS al momento delle dimissioni dei due pazienti G.L. (trattato in modalità non ecologica) e J.C. (trattato in modalità ecologica).

Con riferimento alle domande di ricerca sopra riportate, dall’analisi comparata dei due casi è possibile osservare quanto segue:un trattamento di ciclo breve permette comunque di ottenere interessanti miglioramenti nei soggetti trattati, pur in presenza di diagnosi tardiva;tali miglioramenti appaiono riguardare principalmente per la modalità non ecologica le abilità meta-cognitive, strategiche e cognitive; al contrario per la modalità ecologica essi riguardano maggiormente gli aspetti emotivo-motivazionali.Non è possibile evidenziare la maggiore efficacia di una strategia rispetto all’altra, in quanto in entrambi i casi si sono osservati interessanti benefici. In funzione delle caratteristiche dei soggetti da trattare (gravità, vissuto del problema, precedenti interventi, ecc.), e degli obiettivi terapeutici da raggiungere (dare priorità al lavoro sulle abilità o sugli aspetti emotivo-motivazionali) si definiranno così le modalità di intervento (ecologica o non ecologica) da porre in essere per un ciclo breve di trattamento logopedico per la dislessia.Le osservazioni sopra riportate come evidenze dell’analisi effettuata sui due casi selezionati, potranno costituire delle ipotesi per future ricerche condotte su campioni di pazienti di dimensioni statisticamente più significative.