Internet e il web - Corso di elementi di informatica e ... · Reti metropolitane (MAN -...
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Da Internet al suo maggior servizio: il web
Le reti
Università Degli Studi Di Napoli – Federico IIFacoltà di Sociologia - Corso di Laurea in Culture Digitali e Della Comunicazione
Elementi di informatica e web – a.a. 2014/2015 di Guido Fusco
Una rete di telecomunicazioni è un insieme di
dispositivi e dei loro collegamenti (fisici o logici) che
consentono la t rasmiss ione e la r icezione
d’informazioni di tipo qualsiasi tra due o più utenti
situati in posizioni geograficamente distinte,
effettuandone il trasferimento attraverso cavi, sistemi
radio o altri sistemi elettromagnetici o ottici
Rete di telecomunicazioni
1
❑ Condividere l’informazione (pagine web, base di dati, email, etc)
❑ Condivisione delle risorse (stampanti, file…)
❑ Aggregare le risorse per una maggiore potenza del calcolo – calcolo distribuito
Se lo sviluppo di computer e sistemi operativi ha consentito di creare, elaborare e rappresentare
contenuti complessi, un elemento altrettanto cruciale per la gran parte delle moderne
applicazioni di successo dei calcolatori elettronici consiste nella possibilità di trasmettere a
distanza i dati digitali.
Le motivazioni che hanno favorito la nascita e lo sviluppo delle reti di calcolatori sono molteplici:
Classificazione reti
1
❑ Reti locali (LAN - Local Area Network) connettono
dispositivi nel raggio di qualche centinaio di metri
(usate spesso in contesti locali di organizzazioni
quali università, enti o imprese)
Una possibile classificazione delle reti si può fare considerando l’area di copertura geografica,
ovvero l’area entro al quale possano esistere dispositivi connessi appartenenti a una stessa rete:
❑ Reti metropolitane (MAN - Metropolitan Area
Network) connettono dispositivi nel raggio
dell’ordine delle decine di kilometri. Di solito gestite
da ISP (Internet Server Provider) o gestori della
telefonia.
❑ Reti geografiche estese (WAN Wide Area Network) connettono dispositivi a distanze
transnazionali. Di solito da enti nazionali o internazionali
I modelli di interazione-comunicazione tra calcolatori vengono chiamate Architetture
Esistono due modelli di Architetture:
Architettura client / server
Architettura peer to peer (P2P)
Architettura
Architetture di rete
4
Osservazione:
Risulta importante notare che l’architettura client/server è asimmetrica ossia le due macchine
rivestono ruolo non intercambiabili
…fa richiesta di un servizio
Host A = client Host B = Server…fornisce il servizio
Architettura client-server
❑ Architettura client/server (o centralizzato). In un sistema di questa tipologia alcune macchine
della rete rivestono un ruolo ben definito. Si tratta di computer specializzati in funzioni
specifiche (Server) a cui tutti gli altri (Client) si devono rivolgere.
Il Server ha il compito di gestire e amministrare le risorse di rete. Il Client assume invece una
posizione subordinata, accedendo alle risorse condivise dal Server:
Esegue la richiesta
Caratteristiche di un processo servente
6
❑ Aspetta richieste da un processo cliente
❑ Può servire più richieste allo stesso tempo;
❑ Applica una politica di priorità tra le richieste;
❑ E’ più robusto e affidabile dei clienti;
❑ Tiene traccia storica dei collegamenti (mediante i logfile).
Un processo servente:
❑ Architettura peer-to-peer (P2P): In questa tipologia non esiste una gerarchia ben precisa
all’interno della rete ogni computer può assumere sia la funzione di Server che quella di
Client a seconda dell’operazione che svolge in un determinato momento..
1. Scambio d’informazioni (file sharing)
Host A Host B
…fa richiesta del file
Architettura P2P
In pratica, tutti i computer hanno lo stesso ruolo all’interno della rete (“da pari a pari”.) e
possono condividere le loro risorse software e hardware. Affinché si realizzi, è necessario
utilizzare un software che implementi tale architettura.
2. Condivisione di potere computazionale
3. Comunicazione-collaborazione
Le reti peer-to-peer prevedono lo scambio di diversi tipi di dati e risorse. Tipicamente le
applicazioni di tali reti prevedono:
Esegue la richiesta
Architettura P2P: FILE SHARING
Questa tecnologia raggiunge la popolarità sostanzialmente con il
rilascio dei primi programmi per la condivisione di file.
Napster, è stato l’archetipo di tali programmi, ha consegnato “alle
masse” tale paradigma di comunicazione. La sua vera intuizione è
stata dunque quella di sfruttare le potenzialità di tale paradigma.
Infatti, i trasferimenti dei file avvengono mediante un’interazione diretta
tra i due utenti interessati (i peer) e non tramite un server dedicato.
Shawn Fanningl Giugno del 1999
O g n i u t e n t e e s e g u e s u l c a l c o l a t o r e
un’applicazione specif ica (Napster).
Quest’applicazione, si collega al server, che
detiene l’elenco di calcolatori collegati in quel
momento. E’ bene osservare che il server non
detiene i file, che invece sono residenti su ogni
macchina ad esso collegato. Il generico
utente fa la ricerca di un file sul server lo trova
e la richiesta arriva direttamente al calcolatore
che possiede il file richiesto
Architettura P2P: CALCOLO COMPUTAZIONALE
Questo tipo di reti si differenzia dal precedente nel
fatto che qui sono le risorse hardware che vengono
condivise, mentre come avevamo visto per le reti
precedenti erano risorse software che venivano
messe a disposizione della “comunità” virtuale
costituita dalle reti P2P.
Queste reti sfruttano quindi l’unione delle potenze di
calcolo degli host che ne fanno parte ed il loro
scopo è quello di risolvere problemi o calcoli
talmente complessi che anche il pc più potente non
sarebbe in grado di affrontare da solo.
Architettura P2P: COMUNICAZIONE-COLLABORAZIONE
7
Esistono diversi sistemi P2P per tutti i tipi di comunicazione-
collaborazione: scrittura (IM), Audio (telefonia su IP), Video.
Sicuramente il più diffuso è l’utilizzo del cosiddetto instant
messaging, dove si è assistito ad un crescente successo
negli ultimi anni.
VANTAGGI:
•Un grande vantaggio è che paradossalmente questo tipo di reti non sono ancora state
coinvolte in procedure legali, nonostante la mole di file e risorse che circola in esse non sia di
molto inferiore rispetto a quella che veniva scambiata attraverso Napster.
•La connessione fra due utenti risulta molto più scalabile e veloce, in quanto nella
comunicazione non interviene un server centrale
SVANTAGGI:
•La sicurezza ancora non è garantita e quindi è possibile che vengano diffusi più facilmente
virus e worms.
•Non è garantita nemmeno la privacy.
IM+VoiP IM
(1) Interconnected Networks, ovvero Reti Interconnesse
Internet (1) definita anche rete di reti composta da diverse reti interconnesse, cioè in grado
di collaborare efficacemente in termini di comunicazione grazie ad un insieme di regole
comuni denominati protocolli della rete internet
Internet
Definizione di Internet
…svariate definizioni
…altre definizioni
Internet e una rete di reti
Internet è un insieme di protocolli
Internet è un insieme di informazioni
Internet è una comunità virtuale
Internet è un business
Chiunque disponga di:
appoggiandosi
ISP Software opportuni INTERNET
fornisce un accesso a Intenet
Linea di comunicazione dedicata (ADSL, HDSL…)
Linea di comunicazione telefonica (ISDN, UMTS, …)
Ciò è reso possibile da una suite di protocolli di rete
può accedere e utilizzare
i suoi servizi.
Internet: funzionamento
2
Protocollo: insieme di regole e di convenzioni da rispettare perché due calcolatori possano
comunicare
Servizio: prestazione fornita da una macchina servente (server) a una macchina cliente
(client) che ne fa richiesta
Suite di protocolli di internet
3
Livello Suite di protocolli internet
Livello APPLICAZIONI DHCP, HTTP, HTTPS, SMTP, POP3, IMAP3, FTP, SFTP, DNS, IRC, SNMP, SIP, RTPS, Telnet….
Livello di TRASPORTO TCP, UDP, SCTP, DCCP
Livello di INTERNET IP
Livello di COLLEGAMENTO Ethernet, Wi-‐Fi, PPP, TOKEN RING…
Tale Suite è più propriamente chiamata protocollo TCP/IP in funzione dei due più importanti
protocolli in essa definiti:
• TCP (Transmission Control Protocol)• IP (Internet Protocol)
Accedere ad internet e usufruire dei servizi messi a disposizione è possibile grazie ad una suite
di protocolli di rete
TCP (Transmission Control Protocol )
Le due principali funzioni sono quelle:
❑ Orientate alla connessione : prima di poter trasmettere dati deve stabilire la
comunicazione, negoziando una connessione tra mittente e destinatario, che viene
esplicitamente chiusa quando non più necessaria. Esso quindi ha le funzionalità per
creare, mantenere e chiudere una connessione.
❑ Controllo del flusso informativo: Il protocollo TCP permette di assicurare il trasferimento
dei dati in modo affidabile,
Il protocollo TCP permette:
• alle due applicazioni di trasmettere contemporaneamente nelle due direzioni (full
duplex)
• di ottimizzare l'utilizzo della rete anche in caso di congestione
Protocollo TCP: funzioni
IP (Internet Protocol )
Il protocollo IP si occupa di instradare i pacchetti sulla rete. Questo protocollo si basa
principalmente su degli indirizzi numerici (numero IP) per instradare i pacchetti nella rete.
❑ non garantisce alcuna forma di affidabilità della comunicazione in termini di controllo di
errore, controllo di flusso e controllo di congestione a cui quindi dovrà supplire il
protocolli di trasporto di livello superiore (TCP)
Protocollo IP
10
L’indirizzo IP è un numero che identifica univocamente un dispositivo collegato alla rete.
Risulta necessario per l' indirizzamento indiretto tramite l'omonimo protocollo di rete IP
ovvero per interconnettere (internetworking) più sottoreti diverse all'interno del protocollo
TCP/IP
Indirizzo IP (Internet Protocol Andress )
Più esattamente l'indirizzo IP viene assegnato a una interfaccia (ad esempio una scheda di
rete) che identifica l’host di rete, che può essere un personal computer, un palmare, un
router.
Indirizzo IP
L’indirizzo IPv4 numerico è una sequenza di 32 bit raggruppati in 4 gruppi da 8 bit
1 0 0 0 0 0 1 1 1 0 1 0 1 1 1 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0
131.175.12.34
Ogni gruppo di 8 bit è compreso tra 0 e 255
8 bit8 bit 8 bit 8 bit
Ipoteticamente è possibile avere:
255 255 255 255 4.228.250.625 di computer in rete
Indirizzo IPv4: II
L’indirizzo IPv6 è la versione dell'Internet Protocol designata come successore dell'IPv4. Tale
protocollo introduce alcuni nuovi servizi e semplifica molto la configurazione e la gestione
delle reti IP
La sua caratteristica più importante è il più ampio spazio di indirizzamento: poiché questi
riserva 128 bit per gli indirizzi IP
2128 3,45*1038 di computer in rete
Indirizzo IPv6
Il protocollo TCP/IP è basato sulla tecnologia a «commutazione di pacchetto»:
i dati da inviare vengono suddivisi nel nodo (computer) di partenza in diverse parti o
(pacchetti) il cui cammino attraverso la rete può seguire differenti percorsi; nel nodo di arrivo
vengono poi ricomposti controllandone anche l’integrità
1. Un primo vantaggio di tale metodo consiste nel fatto che non è necessario né definire
né conoscere il cammino da seguire; è compito di appositi dispositivi, i ‘router’,
instradare i dati evitando le eventuali interruzioni e scegliendo, comunque, il percorso
più veloce.
Protocollo TCP/IP: Commutazione a pacchetto
Vantaggi della commutazione a pacchetto
2. Un altro vantaggio è che vengono sfruttati al meglio i canali trasmissivi che non sono
mai interamente occupati da un’unica trasmissione come avviene ad esempio nelle
comunicazioni telefoniche nelle quali la linea tra il chiamante ed il ricevente è
occupata per tutta la durata della telefonata (in tal caso si parla di «commutazione di
circuito»).
Esempio della commutazione a pacchetto
Osserviamo la figura e consideriamo che il computer A invii dati al computer B, senza che le
due macchine siano collegate in modo diretto poiché sono presenti altri nodi intermedi
Se supponiamo che il
messaggio inviato da A
a B sia suddiviso in tre
p a c c h e t t i p o s s i a m o
ipot izzare i seguent i
p e r c o r s i ( f r a q u e l l i
possibili):
❑ SMTP (Simple Mail Transfer Protocol) è il protocollo standard per la trasmissione via
internet di email
❑ POP3 (Post Office Protocol) è il protocollo che permette mediante autentificazione
l’accesso ad un account di posta elettronica presente su un host
❑ IMAP (Internet Message Access Protocol) E’ il protocollo di comunicazione per ricevere
Livello Suite di protocolli internet
Livello APPLICAZIONI DHCP, HTTP, HTTPS, SMTP, POP3, IMAP3, FTP, SFTP, DNS, IRC, SNMP, SIP, RTPS, Telnet….
❑ HTTP (Hypertest Transfert Protocol) è il protocollo di trasferimento di un ipertesto. Usato
principalmente per la trasmissione di informazioni sul web
❑ HTTPS (User Datagram Protocol Over Secure ) ha le stesse funzioni del protocollo HTTP.
Funziona però in chiave crittografica, ossia dove la sicurezza del dato risulta essenziale
❑ DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol ) permette ai dispositivi di una certe rete
locale di ricevere automaticamente una configurazione IP
La suite di protocolli: livello APPLICAZIONI
❑ FTP (File Transfert Protocol) è il protocollo di trasferimento dati tra due host
❑ DNS (Domain Name System) : Abbiamo detto che i computer connessi ad internet sono
identificati da un indirizzo IP. Anche i siti web sono raggiungibili attraverso un indirizzo IP, ma
è un numero troppo complicato per essere ricordato per ognuno dei nostri siti
preferiti. Nasce così il DNS (Domain Name System) che traduce questo numero in un
indirizzo più 'umano' come www.nomesito.it . Il DNS è una tabella in cui ogni riga associa
un indirizzo IP a un nome dominio. Spesso è fornito dal ISP
❑ IRC (Internet Relay Chat) è il protocollo che consente sia la comunicazione diretta fra
due utenti che il dialogo contemporaneo di interi gruppi di persone in stanze di
discussione chiamate canali.
Livello Suite di protocolli internet
Livello APPLICAZIONI DHCP, HTTP, HTTPS, SMTP, POP3, IMAP3, FTP, SFTP, DNS, IRC, SNMP, SIP, RTPS, Telnet….
La suite di protocolli: livello APPLICAZIONI (II)
Il principale servizio offerto da internet
Il World Wide Web (WWW o Web) è Il più importante dei servizi messi a disposizione da
Internet, utilizza il protocollo HTTP per recuperare pagine Web e altre risorse da un server
Web.
E’ un enorme ipertesto multimediale, distribuito dotato di un’interfaccia di facile uso
❑ multimediale ciascun documento ipertestuale può contenere non solo testo, ma
anche informazioni espresse con media diversi: immagini, video, audio, etc…
❑ distribuito: diverse parti di questo gigantesco ipertesto risiedono su calcolatori diversi e
a distanza tra loro
❑ dotato di un’interfaccia di facile uso: la fruizione di questo ipertesto è mediata da
un’interfaccia che si prende carico di visualizzare in modo uniforme i dati multimediali.
Le applicazioni che realizzano questa interfaccia utente prendono il nome di browser
Il World Wide Web
Un Ipertesto si basa su un'organizzazione dell'informazione di tipo reticolare, ed e costituito
da un insieme di unità informative (nodi) e da un insieme di collegamenti (link) che da un
blocco permettono di passare a uno o più blocchi.
Se le informazioni che sono collegate tra loro nella rete non sono solo documenti testuali,
ma in generale informazioni veicolate da media differenti (immagini, suoni, video)
l'ipertesto diventa multimediale e viene definito ipermedia
I link vengono più propriamente detti collegamenti ipertestuali (in inglese hyperlink)
Definizione di ipertesto
18
L’utente generico può saltare da un punto all’altro del documento
o da un documento all’altro seguendo i link
nodi
nodi
nodi
nodi
nodi
nodilink
link
Tim Berners Lee, un ricercatore del CERN che può essere considerato il
«padre» del Web, scrisse un documento in cui si chiedeva di creare un
sistema che rendesse più agevole la condivisione di informazioni, a livello
mondiale, tra scienziati e ricercatori, risolvendo i tre problemi prima
evidenziati.
Le componenti essenziali del web secondo Berners Lee
La proposta prevedeva tre componenti essenziali:
❑Un’interfaccia utente comune per tutti (indipendente quindi dal tipo di computer utilizzato);
❑Incorporare nel sistema i tipi più diversi di documento e le tecnologie più varie;
❑L’accessibilità universale a tutte le informazioni contenute in questo ambito.
o Un nuovo linguaggio universale per la creazione di documenti con caratteristiche
ipertestuali, il linguaggio HTML (HyperText Markup Language);
o Una notazione universale di localizzazione degli stessi, gli URL (Uniform Resource Locator) o
URI (Uniform Resource Identifier);L’accessibilità universale a tutte le informazioni contenute in
questo ambito.;
o Un nuovo protocollo ottimizzato per il trasferimento d’ipertesti, l’HTTP
Si trattava di trasformare l’enorme capacità informativa disponibile su Internet in qualcosa che
chiunque potesse usare e consultare con facilità. Per fare questo fu necessario deifnire:
Il World Wide Web, come del resto altre applicazioni Internet, funziona attraverso una
interazione tra un client e un server.
▪ I server mettono a disposizione le informazioni, ovvero i documenti ipertestuali
▪ I client accedono ai documenti multimediali memorizzati sui server attraverso un indirizzo
che li individua univocamente.
Il Client inoltra la richiesta mediante HTTP
client
I l s e r v e r m e m o r i z z a i
document i iper testual i o
pagine web(in formato HTML)
ServerIl Server invia al client le varie componenti del documento
Il world wide web: architettura client/server
Il protocollo di comunicazione the i due moduli utilizzano per interagire si chiama HTTP
(HyperText Transfer Protocol). Tale protocollo, a richiesta e risposta, stabilisce le regole di
comunicazione tra Client e Server.
Il world wide web: architettura client/server
20
❑ Il server è un programma che rende disponibile delle risorse. Nella fattispecie le
risorse costituiscono ciò che possiamo chiamare sito web
Un sito web sono documenti raggiungibili a partire da un unico indirizzo inziale e residenti
su uno stesso server
❑ Il client è costituito da un browser , ovvero un applicazione che permette di:
• Collegarsi al server, interpretando i comandi dell’utente;
• Visualizzare i siti web (documenti ottenuti);
• Passare ad altri documenti mediante il collegamenti ipertestuali
Sito web e browser
HTML e CSS
22
• L'HTML non è un linguaggio di programmazione (in quanto non prevede alcuna
definizione di variabili, strutture dati, funzioni, strutture di controllo)• L'HTML in passato veniva anche usato erroneamente per definire lo stile della pagina web,
compito oggi eseguito molto più efficacemente dal CSS (Cascading Style Sheets o Fogli di
stile)
Per essere inserito nel World Wide Web, un documento deve essere
memorizzato in un particolare formato, denominato HTML (HyperText Markup
Language).
HTML e un linguaggio di marcatura (markup language), ovvero costituito da un
insieme di istruzioni ,detti tag o marcatori, tali a descrivere struttura e contenuto
della pagina
Il CSS è un linguaggio usato per definire la formattazione di documenti HTML,
XHTML e XML. Le regole per comporre il CSS sono contenute in un insieme di
direttive (Recommendations) emanate a partire dal 1996 dal W3C.
•L'introduzione del CSS si è resa necessaria per separare i contenuti dalla
formattazione e permettere una programmazione più chiara e facile da
utilizzare, sia per gli autori delle pagine HTML che per gli utenti.
Una metafora…macabra
23
Se una pagina Web fosse un volto
HTML (struttura) CSS come l’espressione che viene data al volto
(stile applicato alla struttura)
Struttura e stile di un sito web
Struttura Struttura con stile
Esempio di documento HTML
Esempio di foglio di stile
26
Il collegamento al server richiede i seguenti passi
Server
1. L’indirizzo del dominio, viene digitato direttamente dall’utente
2. Il browser chiede al server il documento che deve essere visualizzato
3. Il server risponde inviando le varie parti del documento (testi, immagini animazioni)
4. Il browser inizia la visualizzazione del documento
http://www.corriere.it
Richiesta di una pagina web al server
I domini internet o nomi a dominio è un codice mnemonico(1) che facilita l'accesso ad una
o più risorse di rete, di per sé caratterizzate da un indirizzo numerico (IP Number)
Si suddividono in:
(1) Dal regolamento 01.01.2011: http://www.nic.it/documenti/regolamenti-e-linee-guida/regolamento-assegnazione-e-gestione-nomi-a-dominio.pdf
I domini internet
28
Domini di I livello Domini di II livello Domini di n- livello…..
DOMINI
…..
Domini di I livello Nazionali
Domini di I livello Generici
Domini di primo livello: in inglese Top-Level Domain abbreviato in TLD, è l’ultima parte del
nome di dominio Internet; è in altre parole la sigla alfanumerica che segue il "punto" più a
destra dell’URL.
Si suddividono in:
Domini di primo livello
Domini di I livello Nazionali
Domini di I livello
Domini di I livello Generici
Domini di primo livello nazionali: (country code top-level domain), identificati dalle due
lettere che meglio rappresentano la sigla del paese. Come ad esempio il .it in Italia, il .fr in
Francia ecc. dell’URL.
Con la crescente diffusione di internet, avvenuta nel corso degli anni '90, sono stati attivati i:
Nazione Dominio di I Livello nazionali
ITALIA .it
SPAGNA .es
FRANCIA .fr
GERMANIA .de
STATI UNITI .us
Oltre ai domini nazionali sono stati attivati, più di recente, anche i domini geografici
sovranazionali. In Europa il dominio di primo livello ufficialmente riconosciuto in ambito Ue
è il .eu
Domini di primo livello nazionali
Domini di primo livello generici erano concepiti per identificare la natura delle
organizzazioni sul web. L'estensione .com identificava le attività commerciali,
l'estensione .org le organizzazioni ecc. Nel 1985, al momento della loro creazione, erano i
seguenti:
In origine esistevano soltanto i domini di primo livello generici. All'inizio internet era un
fenomeno prevalentemente americano. Pertanto non c'era alcuna necessità di identificare
i domini in base alla territorialità.
Dominio di I Livello generici significato
.arpa Il primo dominio in onore al progetto ARPA
.com attività commerciali (aziende)
.edu enti educativi (scuola, università, ecc.)
.gov enti governativi statunitensi (governo, uffici federali, ecc.)
.net aziende ed enti che si occupano della rete (es. ISP, provider, ecc)
.mil enti e organi delle forze militari statunitensi
.org altre organizzazioni non comprese nei precedenti top level domain.
Col passare del tempo si sono aggiunti nuovi domini di primo livello. Per alcune estensioni la
classificazione originaria è andata man mano perdendosi. Ad esempio, oggi tutti possono registrare un
dominio .net o .com. In altri casi, come ad esempio il .gov o .mil, la registrazione dei domini è invece
ancora oggi riservata ai soli soggetti autorizzati.
Dominio di primo livello generici
31
Un dominio di secondo livello (SLD- Second Level Domain) è composto da una estensione
di dominio di primo livello e da un nome univoco di riconoscimento.
Quando un dominio di secondo livello viene registrato all’assegnatario , questo è
autorizzato a usare i nomi di dominio relativi ai successivi livelli
www.corriere.it (1)
Ogni nome aggiunto alla sinistra del nome univoco, specifica un’ulteriore suddivisione dei
livelli, definendo così domini di livello superiore.
www.corrieredelmezzogiorno.corriere.it
è un dominio di terzo livello.
(1) 194.20.158.241 IP Number con dominio www.corriere.it
Domini di secondo e terzo livello
Qualsiasi documento, immagine, o file multimediale è univocamente determinato
tramite una sequenza di caratteri denominata URL (Uniform Resource Locator)
Gli URL possono essere forniti direttamente dall’utente scrivendolo nella barra degli
indirizzi o navigazione, oppure possono essere scelti dall’utente durante la sua visione
del documento mediante i collegamenti ipertestuali
1. Protocollo (http) per recuperare il documento
2. Nome simbolico del dominio, che indica il server
3. Nome locale della risorsa, ovvero lo specifico percorso dove è contenuta
http://www.corso-informatica-web.com /2013/03/nuovi-modelli-di-business-web20.pdf
URL (Uniform Resource Locator)
Vediamo le fasi con cui un browser si rivolge ad un server HTTP:
3. Il server http determina la correttezza del formato URL
Supponiamo ancora di voler visualizzare la risorsa nuovi-modelli-di-business-web20.pdf
1. Il browser sfrutta il protocollo DNS per trasformare l’indirizzo logico in quello fisico (IP)
2. Il browser inoltra al server la richiesta del documento
4. Il server http invia il file richiesto e rilascia la comunicazione
5. Il browser interpreta il file ricevuto
Esempio di recupero risorsa
http:// www.corso-informatica-web.com /wp-content/uploads/2014/03/nuovi-modelli-di-business-web20.pdf
Licenza Creative Commons
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