Internazionalizzazione attiva e passiva del settore …...Internazionalizzazione attiva e passiva...

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Internazionalizzazione attiva e passiva del settore della logistica in Toscana IL MODELLO LOGISTICO DELLA TOSCANA La filiera logistica regionale fra vincoli locali e opportunità globali Firenze, 13 dicembre 2011 Ilaria Mariotti DiAP-Politecnico di Milano ([email protected])

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Internazionalizzazione attiva e passiva

del settore della logistica in Toscana

IL MODELLO LOGISTICO DELLA TOSCANA

La filiera logistica regionale fra vincoli locali e opportunità globali

Firenze, 13 dicembre 2011

Ilaria Mariotti

DiAP-Politecnico di Milano ([email protected])

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Dati

Dati Log-INT per internazionalizzazione del settore dei trasporti e

della logistica merci

Osservatorio LogINT (Logistica e Internazionalizzazione), gestito dal

Politecnico di Milano, studia l‟evoluzione e la struttura degli IDE attivi

e passivi (brownfield e greenfield) del settore dei trasporti e della

logistica merci e passeggeri dal 2000 ad oggi

(http://www.netdiap.polimi.it/Lab/labelt/osservatorio_log-int.htm)

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Il quadro globale: principali tendenze

Dal 2003 al 2007 tassi medi di incremento degli IDE pari al

30%; nel 2008 IDE passivi: 1.700 mld $; IDE attivi: 1.900 mld $ (UNCTAD, vari anni)

Nel 2008 e 2009 forte rallentamento; nel 2009 valore IDE passivi: 1.114 mld $; IDE attivi: 1.100 mld $; nel 2010 leggera ripresa trainata soprattutto dalle economie in via di sviluppo e in transizione, Asia, America Latina e Africa (UNCTAD, 2010)

Geografia degli IDE: la quota di IDE nei Paesi industrializzati, è scesa dall‟80% dell‟inizio degli anni ‟80 al 60% attuale, mentre in contropartita sono cresciuti gli IDE nei Paesi in via di sviluppo e di nuova industrializzazione (dal 20 al 40%);

Ripartizione settoriale: il peso del terziario continua a crescere, soprattutto a scapito del settore secondario

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Internazionalizzazione attiva, 1980-2010

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L’Italia nel quadro globale (1)

Fonte: Italia Multinazionale, 2010 su dati UNCTAD, World Investment Report 2010.

Italia, multinational follower

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L’Italia nel quadro globale (2)

Fonte: Italia Multinazionale, 2010 su dati fDi Markets

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Il quadro nazionale (1): IDE attivi

SETTORI

Affiliate italiane all‟estero al 2009 nell‟industria manifatturiera: 28%; nei trasporti: 6%

Crescita „01-‟09: Manifatt. +31,8%; Trasporti: +42,9%

AREE DI DESTINAZIONE

Al 2009 UE15: 41%; Europa Centro Orientale: 18%; Asia: 12%

Crescita „01-‟09: UE15 34,2%; Europa Centro Orientale 44,1%; Asia 55%

AREE DI ORIGINE

Al 2009 NO: 47%; NE: 32%; Centro: 17%; S&I: 4%

Crescita „03-‟09: NO 17,8%; NE 25,1%; Centro: 34,1%; S&I: 32%

Dati Reprint-ICE, Politecnico di Milano

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Il quadro nazionale (2): IDE passivi

SETTORI

Affiliate estere in Italia al 2009 nell‟industria manifatturiera : 32,6%; nei trasporti: 5,7%

Crescita „01-‟09: Manifatt. -1,9%; Trasporti: +19,3%

AREE DI DESTINAZIONE

Al 2009 NO: 63%; NE: 20%; Centro: 13%; S&I: 4%

Crescita „03-‟09: NO -3,1%; NE 9,3%; Centro: 1%; S&I: -8%

AREE DI ORIGINE

Al 2009 Europa: 65,7%; Nord America: 25%; Altri Paesi: 5%

Crescita „01-‟09: Europa +1,6%; Nord America: 2,7%; Altri Paesi +91,9%

Dati Reprint-ICE, Politecnico di Milano

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Gli IDE attivi nei trasporti: Italia e Toscana - settori

Fonte: Osservatorio LogINT, LabELT, 2011

Italia: 817 investimenti esteri effettuati da 165 IMN italiane

Toscana: 147 investimenti esteri effettuati da 12 IMN toscane

70% in attività di supporto ed ausiliare dei

trasporti

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Gli IDE attivi nei trasporti: Italia e Toscana – aree origine

Fonte: Osservatorio LogINT, LabELT, 2011

Lombardia

Toscana

Emilia-Romagna

Campania

Friuli Venezia Giulia

Liguria

Trentino-Alto Adige

Piemonte

Veneto

Sicilia

Lazio

Marche

Altro

20%

18%

13%

10%

8%

8%

7%

6%

4%

2%

2%

2%

1%IDE attivi per regione origine

Toscana al II posto per numero di IDE attivi

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Gli IDE attivi nei trasporti: Italia e Toscana – Global players

Fonte: Osservatorio LogINT, LabELT, 2011

2 Global players sono toscani

Global player N. IDE % Regione Principali

settori di attività estero

SAVINO DEL BENE 70 8,6% Toscana Spedizioni, log.

GRIMALDI 54 6,6% Campania Trasp. Marittimo

ALBINI & PITIGLIANI 45 5,5% Toscana Spedizioni, log.

COECLERICI 34 4,2% Lombardia Trasp. Marittimo

EMBASSY FREIGHT SERVICES 31 3,8% Emilia-Romagna Spedizioni

ARCESE TRASPORTI 24 2,9% Trentino-Alto A. Logistica

FRATELLI COSULICH 24 2,9% Friuli Venezia G. Trasp. Marittimo

APRILE 22 2,7% Liguria Spedizioni

B. PACORINI 19 2,3% Friuli Venezia G. Spedizioni, log.

FAGIOLI 19 2,3% Emilia-Romagna Logistica

Totale IDE global player 342 41,8%

Totale IDE attivi 817 100%

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Gli IDE passivi nei trasporti: Italia e Toscana – settori

Fonte: Osservatorio LogINT, LabELT, 2011

Italia: 372 investimenti effettuati da 230 IMN straniere

Toscana: 22 investimenti effettuati da 22 IMN straniere

75% in attività di supporto ed ausiliare dei

trasporti

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Gli IDE passivi nei trasporti: Italia e Toscana – aree origine

Fonte: Osservatorio LogINT, LabELT, 2011

IDE per aree origine IMN; Toscana

Europa: 64%

USA: 23%

Altri Paesi: 13%

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Gli IDE passivi nei trasporti: Italia e Toscana – aree destinazione

Fonte: Osservatorio LogINT, LabELT, 2011

Toscana al VI posto per numero di IDE passivi

43%

12%

8%

7%

6%

6%

5%

3%

3%

2%

5%

0% 10% 20% 30% 40% 50%

Lombardia

Liguria

Emilia-Romagna

Veneto

Piemonte

Toscana

Lazio

Campania

Friuli-Venezia-Giulia

Calabria

AltroIDE pass. per regioni di destinazione

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Gli IDE passivi nei trasporti: Italia e Toscana – Global players

Fonte: Osservatorio LogINT, LabELT, 2011

3 Global players hanno investito in Toscana

Global player n. IDE %totale % settore paese

APOLLO GLOBAL MANAGEMENT 16 4,3% 18% Finanziario USA EUROKAI 15 4,0% 17% Logistica D TNT 14 3,8% 16% Logistica NL

SNCF 13 3,5% 14% Logistica, sped. F

DEUTSCHE BAHN 6 1,6% 7% Ferroviario D 3I GROUP 5 1,3% 6% Finanziario UK A.P. MOLLER - MAERSK 5 1,3% 6% Marittimo Dk DEUTSCHE POST 5 1,3% 6% Logistica D KUWAIT PETROLEUM 5 1,3% 6% Petrolifero Ku

HUPAC 4 1,1% 5% Ferroviario, intermodale Ch

BLG Logistics Group AG & Co. 4 1,1% 5% Logistica D

Totale IDE global player 92 24,7% 100% Totale IDE passivi 372 100%

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Dove investono

IMN toscane e investimenti all‟estero

12 IMN – Settori in cui operano

Spedizionieri e logistici integrati (83%)

Trasporto marittimo (17%)

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35% in Toscana (predomina il

distretto di Prato)

33% Nord Ovest

21% Nord Est

IMN toscane e sedi secondarie in Italia

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Investimenti esteri in Toscana

22 Investimenti esteri

Settori in cui operano

Spedizionieri, logistici integrati (54%)

Trasporti marittimi e costieri

Movimentazione merci a magazzino

Gestione infrastrutture

Trasporto merci su strada

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Attrattività della Toscana

Circa 100 sedi secondarie di IMN estere

Tipologia di stabilimento

Ufficio (40%)

Magazzino (20%)

Multifunzione (40%)

Aree di origine

Nord ovest (86%, di cui 60% Lombardia)

Nord est (7%)

Centro e sud (7%)

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Gli studi di caso – gli spedizionieri (1)

Spedizioniere:

anello fondamentale della catena logistica

più di altri operatori è interessato dall‟internazionalizazzione produttiva

Impresa Tipologia Localizzazione

Albini & Pitigliani Multinazionale italiana Prato

Alisped Multinazionale italiana Prato

Eurosped Multinazionale italiana Prato

Cecconi Multinazionale italiana Arezzo

GKN Freight Forwarding Affiliata di multinazionale straniera Firenze

Geodis Affiliata di multinazionale straniera Firenze

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Gli studi di caso (2)

“Guardando a Est”: dalla Romania, alla Moldavia, alla Russia. Il caso CECCONI (Arezzo)

Dall‟inseguimento del cliente (imprese tessili pratesi) all‟offerta di servizi per nuovi mercati

I maggiori costi della produzione spingono ad investire più a Est

“La personalizzazione del servizio: il nostro punto di forza”. Il caso Eurosped (Prato)

Investimenti in Portogallo e Spagna per rispondere alle richieste di importanti clienti

I due Paesi sono diventati un mercato indipendente. “Dagli Stati Uniti all’Asia: quattro strategie di investimento per

presidiare i mercati”. Il caso ALISPED (Prato) Ha adottato le seguenti modalità di investimento: (i) IDE; (ii) joint venture;

(iii) delegazione commerciale; (iv) accordo in esclusiva con partner terzo. Sta investendo in India

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Gli studi di caso (3) “Delocalizzazione produttiva e rete di impresa”. Il caso Albini &

Pitigliani (Prato) 45 IDE: 28 in Europa Occidentale; 9 Europa centro-orientale; 1 Turchia; 4

Nord America; 4 Asia Orientale – 64 uffici nel mondo e più di 800 dipendenti diretti.

La strategia “follow the customer”. Il caso GKN FREIGHT SERVICES

(Campi Bisenzio, FI) Gestisce la logistica del gruppo inglese GKN plc. che ha a Firenze la sede

principale della divisione Italiana GKN Driveline. Il gruppo GKN plc. ha quindi acquisito una sede della FIAT a Firenze creando

GKN Driveline; successivamente è stata creata, sempre a Firenze, la branch della divisione trasporti, ovvero GKN Freight Services.

“L’Italia si conferma un mercato strategico”. Il caso Geodis (FI e Prato) Il gruppo Geodis appartiene a SNCF, ha rilevato tra il 1999 e il 2000 il

controllo di Zust Ambrosetti e Ambrosetti Stracciari. Nel 2010 tre nuove acquisizioni in Italia

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Conclusioni L‟internazionalizzazione dei trasporti in Toscana rispecchia diversi

trend nazionali e globali ma presenta caratteristiche proprie Il settore dei trasporti della Toscana partecipa in modo molto

attivo all’internazionalizzazione in uscita, ma rimane poco attrattivo nei confronti delle IMN straniere in termini di numerosità delle iniziative (non di global players)

A conferma del trend nazionale, l‟internazionalizzazione attiva e passiva si concentrano in attività a maggior valore aggiunto rispetto al trasporto

Le IMN toscane tendono a concentrare gli investimenti in Paesi

vicini, ove investono le imprese manifatturiere, mentre le IMN straniere provengono soprattutto dai maggiori partners europei

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… studi di caso… Ricerca di nuovi mercati all’estero, guidata dalla necessità di

seguire il cliente per non perdere il rapporto di fornitura

Nel medio-lungo periodo i mercati esteri di investimento sono diventati mercati indipendenti

Comportamento eterogeneo delle imprese: Albini & Pitigliani, Cecconi e Eurosped aggrediscono i mercati con società proprie, altre (Alisped) tendono ad utilizzare forme più flessibili, quali la delegazione commerciale o l‟accordo in esclusiva; le IMN estere hanno rilevato le attività logistiche di aziende manifatturiere.

Tendenza del settore delle spedizioni a specializzarsi per area geografica o per modalità di trasporto

La merce della filiera del tessile-abbigliamento, da bene principale da movimentare, è diventata una delle commodities

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Punti di forza e debolezza della Toscana

PRO Mercato interessante e nodo nevralgico della movimentazione delle

merci.

Offre una buona accessibilità grazie a posizione centrale e prossimità ai principali porti italiani (Livorno, La Spezia e Genova)

CONTRA Carente dotazione degli interporti e alti costi degli assetti

immobiliari negli stessi Alti costi assetti immobiliari in Toscana Scarsa presenza di magazzini con ampi spazi esterni Carenza di servizi offerti dal sistema portuale della regione

Lungaggini burocratiche e legislative della normativa nazionale che

non promuove il trasporto su ferro

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Per approfondimenti… Rapporto di ricerca: “Internazionalizzazione attiva e passiva del settore della logistica in

Toscana” (http://www.irpet.it/index.php?page=pubblicazione&pubblicazione_id=333)

Principali pubblicazioni con dati dell‟Osservatorio LogINT: Maggi E., Mariotti I., Boscacci F. (2008), “The indirect effects of manufacturing internationalisation on logistics. A focus

on the industrial districts of Veneto”, International Journal of Logistics Economics and Globalisation, Vol. 1, No. 2, pp. 205-22.

Boscacci F., Maggi E., Mariotti I. (2009), “Le determinanti localizzative delle imprese logistiche a capitale estero presenti in Italia”, In Marletto G., Musso E., a cura di, Trasporti, ambiente e Territorio. La ricerca di un nuovo equilibrio, Franco Angeli, Milano, pp. 267-275, ISBN 978-88-568-1158-2.

Brouwer A., Mariotti I. (2009), “Eterogeneità delle imprese e performance economica. Il caso del settore logistico in Italia”, In Marletto G., Musso E., a cura di, Trasporti, ambiente e Territorio. La ricerca di un nuovo equilibrio, Franco Angeli, Milano, pp. 251-258.

Maggi E., Mariotti I. (2009), “Le multinazionali logistiche estere in Italia: determinanti, strategie e impatti”, in Borri D., Ferlaino F., a cura di, Crescita e sviluppo regionale: strumenti, sistemi, azioni, Franco Angeli, Milano, pp. 239-257.

Maggi E., Mariotti I. (2010), “Logistics FDI in Italy: integration strategies and motivations”, European Transport Research Review, Vol.2, No.1, pp.13–2.

Maggi E., Mariotti I. (2010), “The motivations of M&A and greenfield investments in the Italian logistics industry”, in Borruso G., Danielis R. Musso E., a cura di, Trasporti, logistica e reti di imprese, Franco Angeli, Milano, pp.29-3.

Elia S., Maggi E., Mariotti I. (2011), “Does the transport industry gain from manufacturing internationalization? An empirical investigation on the Italian regions”, European Transport- Trasporti Europei, No. 49, Dicembre 2011, in corso di pubblicazione, 23 pp.

Maggi E., Mariotti I. (2011), “Globalisation an the rise of logistics FDI: the case of Italy”, in T. DeSare, D. Caprioglio, eds., Foreign Investment: Types, Methods and Impacts, Nova Science Publishers, 32 pp., ISBN 978-1-61470-408-9, in corso di pubblicazione.