Interamente ispirata dalla loro fantasia gli alunni delle classi 4.a e 4.b presentano...

Scuola Primaria "Salvo D'Acquisto"

IL BOSCO

E LA SCOPERTADELL'ANTIDOTO...

C'era una volta ed ancora lo possiamo trovare, nei vecchi Appennini toscani, un bosco ricco di alberi maestosi, fitti e frondosi, con i rami attorcigliati che formavano un grande cappello.I raggi del sole filtravano e ballavano sulle foglie, creando figure fantastiche nel sottobosco.Quando il vento soffiava tra i rami, produceva una musica dolce che vibrava in tutto il bosco, attirando così animaletti e bambini e altri abitanti dei dintorni.II fiume, che scorreva ai suoi margini, ad un certo punto creava un laghetto a forma di cuore, dove vivevano felici pesci birichini, cigni innamorati, papere curiose e pettegole.In prossimità della riva del laghetto vivevano in piccole casette gli gnomi, personaggi stravaganti e sospettosi, di tutto ciò che non conoscevano.Alle spalle del bosco sorgevano imponenti montagne e sul cucuzzolo più sporgente si ergeva il castello della strega Ronella. Ronella aveva un cappello a punta di color viola scuro, portava le scarpe con la punta arricciolata, il vestito, tutto strappato, di un color scuro sul quale era dipinto lo scheletro di un gatto, come ricordo perenne del suo amato Lino.Al suo collo pendeva un amuleto a forma di occhio che aveva il potere di rendere schiavo chiunque lo guardasse.La strega Ronella aveva il naso lungo e appuntito, i capelli lunghi e arruffati, di color nero tendente al blu, orecchie a punta che spesso sbucavano dai capelli ribelli e i suoi grandi occhi erano di colori diversi: uno blu e l'altro nero, ma talvolta potevano cambiare colore con il tempo.Le sue mani erano magre e con le unghie come un rastrello, ed era così magra e alta da sembrare un salice piangente.Un giorno Ronella, scontenta e invidiosa della felicità degli abitanti del bosco, decise di avvelenare le acque del fiume.Il potente veleno che scorreva incolore nelle acque, aveva il potere di pietrificare tutti gli esseri viventi e l'unica salvezza era l'antidoto fatto con vari ingredienti, tra i quali il più importante era nelle mani degli gnomi; era un fungo con i colori dell'arcobaleno che nasceva e cresceva solo una volta all'anno.Piano piano, tutti gli abitanti del bosco, rimasero pietrificati, tranne lo gnomo Gregorio che ritornato da un lungo viaggio con la cicogna, trovò tutta la sua gente trasformata in statue.

Gregorio si fece coraggio e decise di scoprire il motivo di tutto ciò, si nascose dietro a un cespuglio per cercare di capire quando airimprovviso vide un cavallo che si avvicinava alla riva per bere ma... appena la lingua toccò l'acqua, l'animale si pietrificò.

- Ecco svelato l'arcano mistero -..................disse tra sé e sé, Gregorio.Lo gnomo capì che la strega Ronella era la causa di tutto................Un giorno decise di giocarle un brutto scherzo, rendendo alla strega "pan per focaccia"........... prese l'acquaavvelenata dal fiume sigillandola in una piccola ampolla e poi con la cicogna volarono al Castello di Ronella.Una volta arrivati, lo gnomo pose l'ampolla sul ponte levatoio aperto e si nascosero dietro ad un albero..........Ronella uscì e assetata come non mai trovò l'ampolla brillante sotto il sole.......... l'aprì e bevve tutto d'un fiatorimanendo all'istante anche lei pietrificata.Gregorio e la cicogna entrarono nel castello rimasto incustodito; trovarono, sul tavolo apparecchiato tante ampolle e fiale e un libro vecchio e nero, pieno di formule magiche e tra queste c'era anche la formula antidoto che annullava la pietrificazione.Gli ingredienti erano: 2 petali dei girasoli del vento chiamati gira ventole, un goccio di acqua delle cascate- arcobaleno custoditi gelosamente dal drago Focus e il fungo multicolore di cui abbiamo parlato prima.Lo gnomo Gregorio partì con la cicogna in cerca di aiuto...........e tutti insieme, con i pochi animaletti del boscorimasti, arrivarono ben presto alla caverna dove viveva il drago.Focus stava dormendo, così lo gnomo che aveva con sé una corda magica, imbrigliò l'animale aiutato dagli uccellini e dagli scoiattoli, riuscendo a intrappolarlo e a renderlo inoffensivo.Guardandosi intorno, individuarono i due petali di girasole nascosti tra le squame dorsali del drago e Gregorio facendosi animo, salì sul dorso del drago e le portò via.Uscendo dalla grotta imboccarono un sentiero strano e si trovarono davanti un passaggio segreto che conduceva direttamente alle cascate-arcobaleno.A guardia delle cascate c'erano dei sorveglianti acquatici, esseri particolari che mutavano il loro aspetto una volta usciti fuori dall'acqua.Lo gnomo, tirando fuori il suo flauto magico, fece addormentare i guardiani con una musica soave e così facendo riuscì ad attingere l'acqua della cascata.Finalmente era tutto pronto; con il fungo arcobaleno trovato nella casetta dello gnomo centenario, i 3 ingredienti erano nelle mani di Gregorio.

Gregorio cominciò subito a miscelare tutti gli elementi nel suo paiolone; i petali a contatto con l'acqua delle cascate si trasformarono in pagliuzze d'oro e istantaneamente in un liquido giallo-arancio, che una volta unito al fungo, ricambiò colore e diventò azzurro.L'antidoto era così pronto, lo gnomo e i suoi amici sistemarono in un grosso annaffiatoio la pozione preparata, caricandolo sul dorso della cicogna poi volarono su tutto il bosco spruzzando l'antidoto su tutti gli abitanti pietrificati.Infine tutto ritornò come prima e gli abitanti del bosco per ricordarsi sempre dell'incantesimo della strega e della sua perfidia, decisero di collocare la statua pietrificata di Ronella al centro della radura vicino al laghetto, affinché tutti, piccini e grandi, rammentassero che

- Chi semina vento raccoglie tempesta-............................................................................................................

FINE

Laboratorio Linguistico/Espressivo/Musicale

Storia inventata dagli alunni delle classi

quarte A/BTutto è iniziato con l'ascolto di musica classica............ contemporaneamente all'ascolto i bambini hannodisegnatoseguendo l'ispirazione delle noteOsservando e interpretando tutti i disegni, sempre tutti insieme appassionatamente, abbiamo dato vita ai personaggi, con tanta fantasia e creatività.Tutti insieme, anche noi insegnanti, ci siamo divertiti a riprodurre il lavoro dei disegnatori della Walt Disney.

Gli alunni delle classi quarte insieme alle insegnanti Maria Teresa e Italia.