Intellettuali nelle carceri

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Il termine intellettuale non ha sempre avuto una connotazione positiva. Questo termine si riferisce, infatti, anche a colui che rifiuta i valori della fantasia e dei sentimenti o a chi si compiace di considerazioni artificiose e cerebrali che acquistano tanto più importanza quanto più sono lontane dalla realtà. Nella seconda parte dell’Ottocento, gli intellettuali venivano identificati con quei “letterati” promotori del dissenso e del cambiamento. Molti di

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Il termine intellettuale non ha sempre avuto una connotazione positiva. Questo termine si riferisce, infatti, anche a colui che rifiuta i valori della fantasia e dei sentimenti o a chi si compiace di considerazioni artificiose e cerebrali che acquistano tanto più importanza quanto più sono lontane dalla realtà. Nella seconda parte dell’Ottocento, gli intellettuali venivano identificati con quei “letterati” promotori del dissenso e del cambiamento. Molti di loro, infatti vissero in modo ribelle e per questo furono condannati al carcere.

Il poeta e scrittore italiano dell’XI secolo è descritto da tutti come un uomo ribelle, egli visse infatti una vita avventurosa. Venne incarcerato per rissa con spargimento di sangue a Siena.

Famoso poeta francese del XIII secolo venne arrestato ben quattro volte per:

• Rissa

• Furti con scasso

• Frequentazioni mafiose

• Omicidio ai danni di un sacerdote

Fu anche condannato a morte ma riuscì sempre ad essere rilasciato.

Il poeta nel 1513 fu accusato di aver partecipato ad una congiura contro il nuovo governo Mediceo. Per questo motivo venne destituito dalle cariche che ricopriva, arrestato e torturato. Quando le guardie andarono ad arrestarlo egli non era in casa, forse per una coincidenza, forse perché era stato avvertito delle accuse che pendevano su di lui. Venne emesso un bando che intimava a chiunque sapesse dove si trovava di denunciarlo entro un’ora. Venne anche offerta una ricompensa di 12 fiorini. La pena per chi lo avesse nascosto o omesso di denunciarlo era severissima: accusa di ribellione e confisca dei beni. Niccolò Machiavelli si presentò volontariamente agli Otto di Guardia entro il termine intimato. Fu in seguito scagionato.

Il poeta venne incarcerato due volte. La prima nel 1577, quando gli venne chiesto di ritirarsi presso il convento di San Francesco, da cui in seguito fuggì per cominciare una serie di pellegrinaggi nei luoghi della sua infanzia. La seconda nel 1579 quando venne arrestato e rinchiuso come “furioso” nell’ospedale di Sant’Anna in cui rimase per sette anni.

Lo scrittore, romanziere, drammaturgo e militare spagnolo cinquecentesco venne arrestato a causa di illeciti amministrativi che avrebbe commesso. Venne, però, subito scagionato e liberato a Sevilla.

Egli fu un fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano del XIV secolo. Prima di essere considerato il padre della scienza moderna, Galilei fu inquisito dal Sant’Uffizio per aver esposto la sua tesi eliocentrica che fino ad allora era stata considerata del tutto eretica: per questo fu condannato al carcere a vita. Questa condanna fu poi ridotta agli arresti domiciliari, scontati nella propria villa di Arcetri. Inoltre fu condannato a recitare preghiere quotidiane per tre anni e dovette pronunciare un atto di abiura.

François-Marie Arouet, conosciuto anche con lo pseudonimo di Voltaire, poeta e filosofo parigino del XV secolo, fu più volte arrestato durante i primi anni della sua carriera accademica. Fu portato alla Bastiglia dopo essere stato denunciato da un gruppo di nobili infastiditi dalle attenzioni del filosofo, instancabile delatore delle loro prepotenze. In seguito venne anche bastonato dai servi del barone di Rohan.

Lo scrittore irlandese del XVII secolo fu il protagonista di due procedimenti giudiziari, che ebbero un impatto notevole su di lui e lo turbarono per tutta la vita. Nel primo dei due processi, fu Wilde ad accusare di calunnia John Sholto Douglas, nono marchese di Queensberry con cui Wilde intratteneva una relazione dal 1891.Il procedimento, però, si ritorse rapidamente contro Wilde stesso,per le prove sulla sua omosessualità raccolte da investigatori ingaggiati dalla difesa che le rese note in tribunale.Ciò originò il secondo procedimento, che vide questa volta Wilde imputato per sodomia. Celebre il riferimento all'«amore che non osa pronunciare il proprio nome» emerso durante il dibattimento, che si concluse con la condanna a due anni di reclusione per lo scrittore, che lì scontò presso il carcere di Reading.Il processo ebbe una risonanza internazionale, perché Wilde era già un personaggio molto noto.

Lo scrittore e umanista francese del XIII secolo fu il protagonista di una curiosa vicenda.

Martina Natale

Chiara Saporito

Roberta Sgarlata