INTEGRAZIONE AL P.O.F. a.s. 2014/2015 · 2015, avente al sesto punto dell’o.d.g. la voce Progetto...

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Pagina 1 MINISTERO DELLISTRUZIONE DELLUNIVERSITÀ E DELLA RICERCA 56° Distretto Scolastico - Istituto Comprensivo “G. Marconi” Via Ionio, snc 84091 Battipaglia (SA) Segreteria Tel/Fax: 0828 371200 0828 679927 C.M. SAIC8AD009 Sito web: www.icmarconibattipaglia.gov.it e-mail: [email protected] pec: [email protected] INTEGRAZIONE AL P.O.F. a.s. 2014/2015 Vista la Delibera n. 32 del Collegio plenario dei docenti, tenuto il giorno 16 del mese di febbraio u.s., alle ore 16,30, presso i locali della scuola primaria “P. Calamandrei”, convocato con foglio n. 730/A19 per il giorno 16 febbraio 2015, avente al sesto punto dell’o.d.g. la voce Progetto sull’uso del modello di autovalutazione CAF per il “Miglioramento delle performance delle Istituzioni Scolastiche 2007/2013”: presentazione Piano di miglioramento si apporta al P.O.F. a.s. 2014/2015 un’integrazione, inserendo il Piano di miglioramento poc’anzi menzionato e di seguito riportato:

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

56° Distretto Scolastico - Istituto Comprensivo “G. Marconi”

Via Ionio, snc – 84091 – Battipaglia (SA)

Segreteria Tel/Fax: 0828 371200 – 0828 679927 – C.M. SAIC8AD009

Sito web: www.icmarconibattipaglia.gov.it

e-mail: [email protected] – pec: [email protected]

INTEGRAZIONE AL P.O.F. a.s. 2014/2015

Vista la Delibera n. 32 del Collegio plenario dei docenti,

tenuto il giorno 16 del mese di febbraio u.s., alle ore 16,30,

presso i locali della scuola primaria “P. Calamandrei”,

convocato con foglio n. 730/A19 per il giorno 16 febbraio

2015, avente al sesto punto dell’o.d.g. la voce Progetto

sull’uso del modello di autovalutazione CAF per il

“Miglioramento delle performance delle Istituzioni

Scolastiche 2007/2013”: presentazione Piano di

miglioramento

si apporta

al P.O.F. a.s. 2014/2015 un’integrazione, inserendo il Piano

di miglioramento poc’anzi menzionato e di seguito riportato:

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PIANO DI MIGLIORAMENTO

UNA COMUNITÀ CHE APPRENDE:

INSIEME…PER CRESCERE

Responsabile del Piano:

Dott. Michele Di Filippo – Dirigente Scolastico

Referente del Piano:

Ins. Noschese Carolina – F.S. Area A1: Autovalutazione d’Istituto

Comitato di Miglioramento:

Apone Antonietta

Di Lorenzo Daniela

Farabella Margherita

Gruppo di Miglioramento:

Cacciottolo Annarosa

Cucci Lea

Dante Antonia

Fasolino Tiziana

Iannuzzi Vitulia

Martinangelo Angela Maria

Romeo Maria Antonella

Sanfilippo Rita

Zammarrelli Giuliana

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P I A N O D I M I G L I O R A M E N T O

PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA

Istituzione Scolastica

Nome: Istituto Comprensivo “G. Marconi” - Battipaglia

Codice meccanografico: SAIC8AD009

Responsabile del Piano (DS)

Cognome e Nome: Di Filippo Michele

Telefono: 0828371200

Email: [email protected]

Referente del Piano

Cognome e Nome: Noschese Carolina

Telefono: 3478820320

Email: [email protected]

Ruolo nella scuola: Docente di scuola primaria. Funzione Strumentale Area A1: Autovalutazione d’Istituto

Comitato di miglioramento

(Nome e Cognome di tutti coloro che collaborano alla predisposizione e al presidio del piano)

Apone Antonietta (Responsabile di progetto)

Cacciottolo Annarosa (membro gruppo di progetto)

Cucci Lea (membro gruppo di progetto)

Dante Antonia (membro gruppo di progetto)

Di Lorenzo Daniela (Responsabile di progetto)

Farabella Margherita (Responsabile di progetto)

Fasolino Tiziana (membro gruppo di progetto)

Iannuzzi Vitulia (membro gruppo di progetto)

Martinangelo Angela Maria (membro gruppo di progetto)

Romeo Maria Antonella (membro gruppo di progetto)

Sanfilippo Rita (membro gruppo di progetto)

Zammarrelli Giuliana (membro gruppo di progetto)

Durata dell’intervento in mesi: 14

Periodo di realizzazione: da 08/01/2015 a 30/06/2016

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SECONDA SEZIONE

ELABORARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO BASATO SUL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO

Indicare le modalità e i criteri con cui sono state individuate le persone che compongono il comitato di miglioramento e

i gruppi di progetto.

Il Comitato di Miglioramento è composto dal DS, responsabile del Piano, e dalle seguenti docenti, ritenute idonee per

l’attuazione del progetto di miglioramento perché scelte sulla base delle competenze e della conoscenza

dell’organizzazione dimostrate nel tempo, svolgendo con efficienza compiti e funzioni all’interno della scuola:

Ins. Noschese Carolina, docente di scuola primaria, Funzione Strumentale Area A1: Autovalutazione d’Istituto –

Referente del Piano Prof.ssa Farabella Margherita, Funzione Strumentale Area C2: Continuità verticale ed Orientamento – Responsabile

progetto “Continuità verticale”

Prof.ssa Di Lorenzo Daniela, Funzione Strumentale Area A2: Valutazione degli alunni – Responsabile progetto

“Progettare per competenze, in contesti reali”

Ins. Apone Antonietta, già membro del GAV – Responsabile progetto “Comunicazione…in chiaro”

I gruppi di progetto, con membri appartenenti ai tre ordini di scuola, formati dal Comitato di Miglioramento, sono così

composti:

PROGETTO “CONTINUITÀ VERTICALE”:

Prof.ssa Cucci Lea, docente scuola secondaria di I grado

Ins. Fasolino Tiziana, docente di scuola dell’infanzia

Ins. Romeo Maria Antonella, docente di scuola primaria e collaboratrice del DS

PROGETTO “PROGETTARE PER COMPETENZE, IN CONTESTI REALI”

Ins. Cacciottolo Annarosa, docente di scuola primaria

Sanfilippo Rita, docente di scuola dell’infanzia

Zammarrelli Giuliana, docente di scuola secondaria di I grado e collaboratrice del DS

PROGETTO “COMUNICAZIONE…IN CHIARO”

Dante Antonia, docente di scuola secondaria di I grado

Iannuzzi Vitulia, docente di scuola primaria

Martinangelo Angela Maria, docente di scuola dell’infanzia, responsabile di plesso

MONITORAGGIO DEL PDM

Indicare sintetcamente le modalità con cui il Comitato di miglioramento intende condurre il monitoraggio del PDM al

fine di raggiungere i risultati attesi

I Progetti saranno coordinati dai responsabili, coadiuvati dai membri appartenenti ai vari gruppi di progetto. Inoltre per

ogni Progetto del Piano è prevista la figura di un esperto e il coinvolgimento dei docenti titolari di Funzione

Strumentale dell’Istituto. Le fasi di attuazione saranno monitorate secondo la tempistica indicata per ciascuna attività

presente all’interno dei progetti e, in caso di necessità, saranno apportate azioni correttive finalizzate al superamento

delle debolezze che potrebbero determinare il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti. Il Comitato di

Miglioramento, una volta ottenuti dai Referenti dei vari gruppi gli esiti del monitoraggio, li esaminerà e si riserverà di

valutare e approvare le iniziative che si rendessero necessarie ai fini del miglioramento del piano. Sarà cura del

Comitato coinvolgere negli incontri periodici tutti i componenti dei vari gruppi per mantenere motivazione e

coinvolgimento.

RELAZIONE TRA RAV E PDM

Indicare le motivazioni della scelta dei progetti, il collegamento con gli esiti dell’autovalutazione, tenendo conto dei

vincoli e opportunità interne ed esterne.

L’Istituzione scolastica ha aderito, nell’anno scolastico 2013/14, al Progetto F@cile CAF perchè fortemente orientata a

processi di miglioramento continui, fonte di crescita e garanzia di innalzamento verso vette educative che vedono i

principali portatori di interesse, gli alunni, futuri protagonisti in una società che, nella sua complessità presenta sfide che

richiedono personalità forti, in grado di fronteggiarle ma anche di proporre sempre nuove e migliorative soluzioni. In

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questa ottica il Rapporto di Autovalutazione CAF ha reso evidenti i punti di Forza della nostra Istituzione ma ha anche

fatto risaltare con chiarezza quelle debolezze che richiedono interventi specifici perché rappresentano ostacoli che

rendono difficoltoso il progetto di crescita che rappresenta l’obiettivo prioritario verso cui devono convergere le forze

dell’intera comunità che opera all’interno della scuola.

Dal Rapporto di Autovalutazione sono stati individuati i seguenti Fattori critici di successo, condizioni essenziali, base

del successo delle strategie che si intendono porre in essere:

Fattore 1: predisposizione di strumenti che consentano target quantitativi di riferimento

Fattore 2: definire sistemi per incentivare la motivazione e la soddisfazione del personale

Fattore 3: definire sistemi per migliorare i processi di comunicazione

Fattore 4: definire e coordinare efficacemente i processi educativi e formativi

Fattore 5: definire sistemi di raffronto tra dati all’interno e tra organizzazioni similari.

Le iniziative progettuali poste in essere, sulla base delle indicazioni pervenute dal Gruppo di Autovalutazione CAF,

dal Comitato di Miglioramento integrato con i membri dei gruppi appartenenti ai singoli Progetti, danno risposta

concreta alle esigenze emerse e trovano cittadinanza in un Piano integrato in cui, pur nel rispetto dell’identità di ogni

iniziativa, l’intero apparato converge verso un unico obiettivo globale: la crescita dell’istituzione scolastica verso

l’innalzamento qualitativo dei risultati.

INTEGRAZIONE TRA PIANO E POF

Indicare gli elementi di coerenza tra il piano e le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel POF

Nel caso di sfasamento temporale (AV completata dopo lo sviluppo del POF) vedi Linee Guida pg 15, 17 e 18.

Il Piano di miglioramento si concretizza in un insieme di progettualità tra loro integrate, coerenti e collegate, in modo

tale che le attività di ogni singolo progetto abbiano una ricaduta a cascata su tutto il Piano poiché disegnate in modo da

concorrere con la stessa intensità all’esito finale che è quello del miglioramento dell’intera organizzazione, calibrando

le forze in modo da incidere laddove vi è maggiore necessità. Le progettualità rappresentano l’esito di un lavoro di

analisi che ha avuto la risultante nel rapporto di Autovalutazione e che, pertanto, è strumento di base e punto di

partenza del presente Piano di Miglioramento. In sintesi il PdM si può tradurre nei seguenti OBIETTIVI STRATEGICI

e OPERATIVI, scelti sulla base di priorità evidenziate e confluiti nelle progettualità che, nel pieno rispetto dei

sottocriteri CAF, costituiscono azioni cardine e percorsi sinergici convergenti verso la crescita complessiva della nostra

Istituzione scolastica:

OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI

Sviluppare una progettualità unica che coinvolga i tre

ordini di scuola

Redigere un progetto di Continuità verticale che

coinvolga i portatori di interesse dei tre ordini di scuola,

per rafforzare lo spirito di appartenenza e il sentire

comune

Strutturare prove per competenze, in contesti reali

Intervenire sulla progettazione educativo-didattica

dell’istituto attuando un progetto che miri a realizzare

una didattica per competenze da attuarsi in contesti di

vita reale degli alunni

Migliorare la comunicazione interna ed esterna

Rafforzare le condizioni per una comunicazione efficace

all’interno e all’esterno dell’organizzazione attraverso

una progettualità finalizzata a garantire migliore sinergia

fra tutti i portatori di interesse che appartengono alla

comunità scolastica.

Il POF, elaborazione non statica ma film e narrazione della nostra realtà scolastica, pur essendo già stato approvato per

il corrente anno scolastico, sarà oggetto di integrazione con l’inclusione al proprio interno del Rapporto di

Autovalutazione e del presente Piano di Miglioramento. Successivamene sarà sottoposto a nuovo consenso da parte dei

competenti Organi Collegiali.

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QUICK WINS

Indicare le eventuali azioni di rapida attuazione e a effetto immediato poste in essere nel periodo tra l’autovalutazione

e la definizione del piano..

Quick wins (descrizione) Responsabili Obiettivi

Pubblicazione del RAV sul sito scolastico

F.S. area B2: “Nuove

tecnologie e

multimedialità”

Dare visibilità

all’operato della

scuola

Definizione di sistemi di monitoraggio delle

progettualità per un’analisi di tipo

quantitativo

FF.SS. Area A1:

“Autovalutazione

d’Istituto” e Area B1:

“Formazione e sostegno

al lavoro dei docenti”

Acquisire strumenti

che permettano un

confronto

misurabile tra dati

nel tempo

Mappa dei portatori di interesse

F.S. Area B1:

“Formazione e sostegno

al lavoro dei docenti”

Avere una mappa

aggiornata dei

portatori di

interesse e dei

rapporti che

intercorrono con la

scuola

Inviare a tutti i docenti i verbali delle

riunioni collegiali per posta elettronica

Assistenti

amministrativi

Migliorare la

comunicazione

ELENCO PROGETTI

Inserire l’elenco dei progetti di cui si compone il piano.

Priorità 1: “Continuità verticale”

Priorità 2: “Progettare per competenze, in contesti reali”

Priorità 3: “Comunicazione…in chiaro”

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PROGETTI DEL PIANO

(da compilare per ciascun progetto seguendo l’ordine di priorità)

Titolo del progetto: Continuità verticale

Responsabile

del progetto: Farabella Margherita

Data prevista di

attuazione definitiva: Aprile 2016

Livello di priorità:

1 Riferimento a sottocriteri

del CAF 1.4, 2.4, 3.2, 4.5, 9.1 -

I componenti del Gruppo di progetto

Cucci Lea: docente di scuola secondaria di I grado

Fasolino Tiziana: docente di scuola dell’infanzia

Romeo Antonella: docente di scuola primaria

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

1. Descrivere il problema che si vuole affrontare con il progetto, la soluzione che si intende adottare e le ragioni della scelta

di tale soluzione

Nonostante l’esistenza di un valido progetto di continuità, migliorato di anno in anno, si registra la diminuzione del

numero degli iscritti, dovuta alla dispersione interna, nel passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di I

grado.

Il Progetto messo in atto si concretizza nel potenziamento di interventi formativi finalizzati alla diffusione della cultura

di un percorso unitario e organico che favorisca la condivisione e la collaborazione tra i docenti, gli alunni e il personale

ATA dei tre ordini di scuola. L’idea centrale è quella di individuare e condividere un quadro comune di obiettivi, sulla

base dei quali costruire gli itinerari del percorso educativo e di apprendimento e di realizzare altresì un clima culturale,

relazionale ed istituzionale che consenta a tutti di partecipare per essere protagonisti, favorendo una graduale

conoscenza del “nuovo”, per evitare un brusco passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria fino alla scuola

secondaria di I grado. Non si tratta di rendere omogenei gli ambienti e le esperienze che sono differenti tra loro, ma di

costruire un percorso che colleghi le diverse specificità: in questo modo il bambino potrà mantenere, anche nel

cambiamento, la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo. La continuità vera, oltre a essere un

momento di socializzazione, di scoperta di nuovi spazi, di conoscenza degli insegnanti, di preparazione di semplici

percorsi didattici, deve essere intesa come momento di reale e proficua collaborazione tra gli insegnanti dei vari ordini

di scuola che intendono dare importanza alla centralità dell’alunno in un processo di insegnamento-apprendimento

volto all’orientamento come sviluppo continuo e realizzazione del sé mediante l’attuazione delle proprie potenzialità.

2. Elencare i destinatari diretti progetto.

I destinatari del progetto sono: i docenti, gli studenti, le famiglie

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3. Definire le varie attività in cui il progetto si articola e indicare per ciascuna: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di

output sia di outcome.

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

Attivazione di

momenti di

raccordo tra le

“classi ponte” dei

tre segmenti di

scuola dell’Istituto

comprensivo

mediante attività

laboratoriali

Output

Condivisione

delle attività

messe in atto.

Grado di collaborazione e

di condivisione. 70% di risposte positive

Outcome

Partecipazione

motivata e

corresponsabile

alle attività messe in atto.

Gradimento delle attività

realizzate. 70% di risposte positive.

Realizzazione di

progetti

extracurriculari

previsti nel POF

(laboratori teatrale,

musicale-coro,

mercatino

natalizio…) con

gruppi di alunni dei

diversi ordini di

scuola e mediante

prestiti

professionali.

Output

Senso di appartenenza

all’Istituto

scolastico.

Presenze dei partecipanti.. 40% dei partecipanti

Outcome

Costruzione

dell’identità

dell’Istituto

comprensivo.

Ricaduta formativa da

effettuarsi nei consigli di

classe, di interclasse e di

intersezione.

Minimo il 70%

Incontri

dipartimentali

interdisciplinari in

verticale (campi di

esperienza e assi

disciplinari).

Output

Modifica

dell’azione educatico-

didattica.

Ricaduta sul processo di insegnamento-

apprendimento.

Minimo 70%

Outcome

Miglioramento

dell’azione

educativo-

didattica in modo organico.

Ricaduta sulla

progettazione educativo-

didattica.

Minimo il 70%

Incontri con i

genitori delle “classi

ponte”.

Output

Conoscenza del significato

dell’Istituto

comprensivo e di

“percorso unitario e organico” che

comincia a tre

anni e termina a

quattordici anni.

Partecipazione dei genitori.

minimo 80% dei partecipanti.

Outcome

Consapevolezza

dei vantaggi che l’Istituto

comprensivo

offre.

Iscrizioni degli alunni 100% degli alunni

4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulle performance della scuola.

L’impatto che i risultati avranno sulle performance della scuola si concretizzeranno nel mantenimento del

numero degli alunni iscritti ed anche in un incremento delle iscrizioni.

5. Definire l’elenco delle varie attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le stesse attività per la successiva fase di DO - Realizzazione).

Alcune delle attività sottoelencate sono già in fase di realizzazione.

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Attività Responsabile

Data

prevista di

Conclusione

Tempificazione attività

G F M A M G L A S O N D

Attività

laboratoriali

Farabella

Margherita

FS area C2

Aprile

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

Laboratorio

scientifico

Cornetta

Maria

Carmela

Aprile

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

Laboratorio

teatrale

Esperto

esterno e

docenti tutor

Aprile

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

Laboratorio

musicale

Germanotta

Riccardo e

Sabetta

Basilio

Aprile

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

Mercatino

natalizio

Farabella

Margherita e

Patrizia

Liguori

Dicembre

2015

X

2015

Dipartimenti

interdisciplinari

Cucci Lea,

Romeo

Antonella,

Fasolino

Tiziana

Marzo

2016

X

2016

X

2015

X

2015

6. Indicare il budget del progetto.

Costo unitario

Quantità

(ore, pezzi)

Totale €

Personale: 4 docenti per 20 ore pro-capite 23,22 € (lordo stato) 80 ore x 23,22 € 1 857,60

Spese: acquisto materiale consumo vario 1 000

Servizi di consulenza: esperto esterno 100 € 15 ore 1 500

Acquisto di beni: impianto audio 2000 € 1 2 000

Spese dirette

TOTALE 6 357,60

Fase di DO - REALIZZAZIONE

1. Descrivere le modalità con cui il progetto viene attuato, evidenziando anche l’eventuale apporto delle parti interessate esterne

e, più in dettaglio, descrivere il contenuto delle divere azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa (vedi “Fase di Plan”).

Responsabili dell’attuazione sono: il DS, le FF.SS. di riferimento, il GOP, il Gruppo di Miglioramento.

Il Progetto di continuità verticale è rivolto a docenti, alunni e famiglie attraverso interventi sulle aree relative all’

innovazione didattica e al miglioramento socio-relazionale.

L’obiettivo finale è rappresentato dal mantenimento e, auspicabilmente, dall’incremento della popolazione

scolastica.

Le fasi fondamentali dell’attuazione sono:

Attivazione di momenti di raccordo tra le “classi ponte” dei tre segmenti di scuola dell’Istituto comprensivo

mediante attività laboratoriali;

Realizzazione di progetti extracurriculari previsti nel POF (laboratori teatrale, musicali-coro, mercatino

natalizio…) con gruppi di alunni dei diversi ordini di scuola e mediante prestiti professionali;

Incontri dipartimentali interdisciplinari in verticale (campi di esperienza e assi disciplinari);

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Incontri con i genitori delle “classi ponte”.

Gli obiettivi del Progetto sono:

Coinvolgimento delle famiglie attraverso le attività di informazione e di confronto.

Sviluppo di una serie di azioni coordinate, finalizzate a creare situazioni reali di confronto in cui gli alunni dei

vari segmenti di scuola mettano in atto strategie cognitive, relazionali/affettive e sociali, accrescendo, così, la

fiducia nelle proprie potenzialità.

Favorire l’inclusione degli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali).

Contribuire all’ottimizzazione della comunicazione interna ed esterna attraverso momenti di raccordo tra i

componenti della comunità scolastica.

2. . Definire per ciascuna attività gli eventuali responsabili e le modalità di attuazione.

Attività Eventuale

Responsabile Modalità di attuazione

Attività laboratoriali (classi

ponte)

Farabella

Margherita

N. 2 incontri tra alunni Scuola dell’Infanzia-Scuola primaria

per A.S.

N. 2 incontri tra alunni Scuola primaria-Scuola secondaria di

I grado per A.S. nei mesi dicembre/gennaio e febbraio/marzo

in orario curriculare.

Laboratorio scientifico Cornetta Maria

Carmela Nei mesi gennaio-maggio, in orario extracurriculare.

Laboratorio teatrale Vari tutor ed

esperto esterno Nei mesi gennaio-maggio, in orario extracurriculare

Laboratorio musicale Germanotta

Riccardo Nei mesi gennaio-maggio, in orario extracurriculare

Mercatino natalizio Liguori Patrizia Nel mese di dicembre, in orario extracurriculare

Dipartimenti interdisciplinari

Cucci Lea

Romeo Antonella

Fasolino Tiziana

N. 3 incontri tra docenti dei tre segmenti scolastici delle

classi-ponte.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Descrivere il sistema e le modalità con cui si intende monitorare l’andamento del progetto, in modo da far sì che proceda secondo

quanto stabilito, individuando gli eventuali problemi o potenzialità di ulteriori miglioramenti relativi a singole azioni/attività o al

progetto nel suo complesso.

Gli strumenti del monitoraggio dell’andamento del progetto saranno questionari rivolti agli alunni, ai tutor, agli esperti

esterni, alle famiglie. I questionari saranno strutturati in modo da condurre ad un’analisi di tipo quantitativo ed il report

sarà valutato ai fini di eventuali e opportune modifiche.

Le misure e gli indicatori di performance utilizzati per valutare se l’azione di miglioramento è stata attuata e diffusa

entro i tempi stabiliti (risultati relativi agli indicatori di progetto) e nel suo pieno potenziale (risultati degli obiettivi del

progetto) sono quelli sopra citati.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Descrivere le modalità con cui si intende intervenire con iniziative correttive e/o di miglioramento, nel caso in cui la fase di check

abbia evidenziato problemi o la necessità di miglioramenti.

Esaminare l’impatto sull’intera gestione, che deve garantire il mantenimento e, possibilmente al miglioramento degli

alunni iscritti.

Valutare la ricaduta del progetto sulla performance dell’Organizzazione.

Effettuare un’azione di autodiagnosi per analizzare le nuove evidenze in ordine alle aree di miglioramento sulle quali si

è inteso intervenire.

Le riunioni di aggiornamento prendono in considerazione:

questioni da risolvere;

revisioni dell’approccio descritto e ragioni che le determinano;

revisioni del piano descritto e ragioni che le determinano.

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Con cadenza trimestrale, il gruppo di progetto analizzerà e verbalizzerà i dati emersi dalle rilevazioni effettuate e li

trasmetterà al Comitato per il miglioramento. In caso di criticità il gruppo pianificherà interventi di miglioramento

miranti a correggere gli scostamenti dal target atteso.

PROGETTI DEL PIANO

(da compilare per ciascun progetto seguendo l’ordine di priorità)

Titolo del progetto: Progettare per competenze, in contesti reali

Responsabile

del progetto:

Prof.sa Di Lorenzo

Daniela

Data prevista di

attuazione definitiva: Giugno 2016

Livello di priorità:

2

Riferimento a

sottocriteri del CAF

2.1 - 2.3 - 2.4 - 3.1 -

4.1 - 5.3 - 6.1 - 6.2 -

8.2 - 9.1 - 9.2 -

I componenti del Gruppo di progetto:

Cacciottolo Annarosa – Docente di scuola primaria

Sanfilippo Rita – Docente di scuola dell’infanzia

Zammarrelli Giuliana – Docente di scuola secondaria di I grado

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

1. Descrivere il problema che si vuole affrontare con il progetto, la soluzione che si intende adottare e le ragioni della scelta di tale soluzione

Il RAV ha messo in evidenza la mancanza di un trend positivo nei risultati delle prove Invalsi che hanno avuto nel corso

degli anni un andamento altalenante, dovuto a diversi fattori tra cui una didattica basata ancora sulla trasmissione delle

conoscenze. Pertanto, si è deciso di intervenire sulla progettazione educativo-didattica dell’istituto attuando un progetto

che miri a realizzare una didattica per competenze così da favorire negli studenti la consapevolezza dei propri talenti,

l’acquisizione di autonomia e lo sviluppo di capacità critiche e di responsabilità.

La didattica delle competenze, infatti, fondandosi sul presupposto che gli studenti apprendono meglio quando

costruiscono il loro sapere in modo attivo, impone agli insegnanti di porsi tra l’alunno e la situazione così da divenire

guida e stimolo per il conseguimento dell’obiettivo, inteso come risoluzione del problema e come sviluppo di

competenze.

Vantaggi attesi:

Implementazione delle competenze professionali del personale docente, in linea con i quadri di riferimento

nazionali ed internazionali.

Miglioramento dell’offerta formativa.

Potenziamento di conoscenze e abilità degli alunni per lo sviluppo di competenze.

Valutazione attendibile ed oggettiva

2. Elencare i destinatari diretti progetto.

Destinatari del progetto sono docenti e discenti.

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3. Definire le varie attività in cui il progetto si articola e indicare per ciascuna: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di

output sia di outcome.

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

Corso di

formazione

Output

Miglioramento

delle

competenze dei

docenti

Aderenza delle

progettazioni ai quadri

di riferimento nazionali

ed internazionali

Partecipanti:

minimo

60% dei docenti dell’Istituto

Outcome

Miglioramento

dei risultati

degli alunni

Esiti più soddisfacenti

nelle diverse prove

Minimo

30%

Cooperative

learning

Output

Coinvolgimento

del personale

docente e

conseguente

soddisfazione

Miglioramento

delle relazioni

interpersonali

tra i partecipanti

Partecipazione attiva

alle iniziative

Minimo

50%

Outcome

Potenziamento

della capacità

relazionale-

collaborative

Assunzione diretta di

impegni e

responsabilità

Minimo

25%

Progettazione per

competenze

Output Didattica

efficace

Ottimizzazione di

tempi

Minimo

20%

Outcome

Miglioramento

della

performance

Motivazione

all’apprendimento

Minimo

30%

Valutazione

Output

Criteri di

valutazione

condivisi

Uniformità sugli

strumenti di

valutazione

Minino

60%

Outcome

Fiducia nel

sistema

valutativo

Consapevolezza dei

propri talenti

Minimo

70%

4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulle performance della scuola.

Il progetto avrà i seguenti risultati:

garantirà una positiva ricaduta sul POF, che arricchito con le nuove metodologie di progettazione,

avrà un impatto favorevole sul territorio e sulla continuità verticale di istituto.

Rinnoverà la didattica ordinaria, individuando i nuclei essenziali del sapere ed, attraverso un maggior

coinvolgimento dei docenti nell’ambito di intersezione, interclasse e consigli di classe, migliorerà le

performances degli alunni.

Favorirà la condivisione delle scelte operative.

Incrementerà i rapporti di collaborazione e creerà un’immagine positiva della scuola e della sua organizzazione.

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5. Definire l’elenco delle varie attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le stesse attività per la successiva fase di

DO - Realizzazione).

Attività Responsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempificazione attività

G F M A M G L A S O N D

Corso formazione

con esperto

esterno

DS - DSGA

- FS 30/04/2015

X

2015

X

2015

Progettazione per

competenza FS 15/11/2015

X

2015

X

2015

X

2015

Strutturazione di

prove in

situazione

Nucleo

valutazione 30/10/2015

X

2015

X

2015

Somministrazione

prove in

situazione

Nucleo

valutazione 20/02/2016 X

2016

Strutturazione

questionari

custumer

satisfation per

docenti e famiglie

Nucleo

valutazione 31/03/2016

X

2016

X

2016

Somministrazione

questionari

custumer

satisfaction a

docenti e

famiglie.

Nucleo

valutazione 20/04/2016

X

2016

Analisi risultati

DS, FS,

nucleo di

valutazione 30/062016

X

2016

X

2016

6. Indicare il budget del progetto.

Costo unitario

Quantità

(ore)

Totale €

Personale: 7 docenti 23,22 € (lordo stato) 40 ore pro-capite 6 501,60

Spese: acquisto materiale di consumo vario 1 000

Servizi di consulenza: esperto esterno 100 € 35 3 500

Acquisto di beni

Spese dirette

TOTALE 11. 001,60

Fase di DO - REALIZZAZIONE

1. Descrivere le modalità con cui il progetto viene attuato, evidenziando anche l’eventuale apporto delle parti interessate

esterne e, più in dettaglio, descrivere il contenuto delle divere azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa (vedi

“Fase di Plan”).

Nella prima fase del progetto è prevista la frequenza di un corso con esperto esterno che detterà le linee guida per la

progettazione per competenze. Lo stesso guiderà i docenti nella realizzazionere delle progettazioni di classe, di

interclasse e di intersezione che saranno perfezionate entro novembre del successivo anno scolastico. Nel

contempo, il nucleo di valutazione di nuova costituzione, provvederà a realizzare le prove in situazione che saranno

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somministrate nel mese di febbraio 2016 nelle classi III e IV della scula primaria e I e III della scuola secondaria di

I grado. A conclusione dell’a.s 2015/16 saranno redatti e somministrati questionari di customer satisfation a

docenti, discenti e famiglie cosi da individuare i punti di forza e di debolezza del progetto. Infine, nel Collegio dei

docenti di fine anno, saranno condivisi i risultati emersi dalle prove Invalsi, dalle prove in situazione e dai

questionari.

2. Definire per ciascuna attività gli eventuali responsabili e le modalità di attuazione.

Attività Eventuale

Responsabile Modalità di attuazione

Corso di formazione FS 35 ore: 3 ore teoriche; 2 ore di condivisione finale; 10 ore

laboratoriali per ordine di scuola.

Progettazione per competenze FS

9 ore suddivise in tre incontri per la realizzazione delle

progettazione, che seguiranno le linee guida date

dall’esperto.

Strutturazione prove in situazione Nucleo

valutazione

10 ore calendarizzate dal docente responsabile del nucleo

di valutazione per la realizzazione di una prova per la

scuola primaria ed una per la secondaria di I grado.

Somministrazione prove in

situazione

Nucleo

valutazione

2 ore. Alla somministrazione sarà presente il docente in

orario. Alla correzione provvederanno i docenti delle

discipline interessate.

Strutturazione questionario e

somministrazione.

Nucleo

valutazione

5 ore calendarizzate dal docente responsabile del nucleo

di valutazione

Analisi risultati FS , nucleo

valutazione 15 ore.

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Descrivere il sistema e le modalità con cui si intende monitorare l’andamento del progetto, in modo da far sì che proceda secondo

quanto stabilito, individuando gli eventuali problemi o potenzialità di ulteriori miglioramenti relativi a singole azioni/att ività o al progetto nel suo complesso.

Il monitoraggio delle attività messe in atto sarà periodico e coinciderà con le valutazioni quadrimestrali. I risultati

ottenuti saranno utili al fine di mettere in atto eventuali azioni di miglioramento del progetto che potrà subire degli

aggiustamenti in caso di necessità.

Quanto emerso sarà socializzato, in riunioni dedicate, con i portatori di interesse.

I dati raccolti dovranno dimostrare che il progetto avrà dato, in termini di risultati attesi, mediamente un miglioramento

del 25%. La soddisfazione dei discenti e delle rispettive famiglie sarà per noi indice dell’efficacia delle attività messe in

essere nel corso del progetto.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Descrivere le modalità con cui si intende intervenire con iniziative correttive e/o di miglioramento, nel caso in cui la fase di check abbia evidenziato problemi o la necessità di miglioramenti.

In questa fase, con cadenza trimestrale, il gruppo di progetto analizzerà e verbalizzerà i dati emersi dalle rilevazioni

effettuate e li trasmetterà al Comitato per il miglioramento. In caso di criticità il gruppo pianificherà interventi di

miglioramento miranti a correggere gli scostamenti dal target atteso.

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PROGETTI DEL PIANO

(da compilare per ciascun progetto seguendo l’ordine di priorità)

Titolo del progetto: Comunicazione… in chiaro

Responsabile

del progetto: Apone Antonietta

Data prevista di

attuazione definitiva: Maggio 2016

Livello di priorità: 3

Riferimento a sottocriteri

del CAF

1.2 - 1.3 - 1.4 - 2.4 - 3.2 -

3.3 - 4.2 - 4.4 - 5.1 - 5.2 -

5.3 - 7.1 - 7.2 - 8.1 - 8.2 -

9.1 -

I componenti del Gruppo di progetto:

Dante Antonia – Docente scuola secondaria di I grado

Iannuzzi Vitulia – Docente di scuola primaria

MartinangeloAngelamaria – Docente di scuola dell’infanzia

Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE

1. Descrivere il problema che si vuole affrontare con il progetto, la soluzione che si intende adottare e le ragioni della scelta

di tale soluzione

Gli esiti dell’autovalutazione d’istituto hanno messo in rilievo la necessità di migliorare la comunicazione interna

ed esterna all’istituzione scolastica e con i diversi portatori d’interesse che con essa interagiscono. È necessaria la

condivisione dei criteri e delle strategie dell’organizzazione scolastica, l’impiego di tecnologie funzionali alla

comunicazione coinvolgendo anche il personale amministrativo. Si ritiene altresì necessario l’intervento formativo

di un esperto della comunicazione.

2. Elencare i destinatari diretti progetto.

Destinatari sono: docenti, studenti, famiglie, personale ATA, Enti esterni presenti sul territorio.

3. Definire le varie attività in cui il progetto si articola e indicare per ciascuna: obiettivi, indicatori e target attesi, sia di

output sia di outcome.

Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso

A

Assicurare la

comunicazione tra i

plessi

Output

Perfezionare la

comunicazione in

ciascun plesso

attraverso l’utilizzo di

Internet e la creazione

di una casella di posta

elettronica

Numero di

comunicazioni

transitate nelle caselle

di posta

Almeno dieci comunicazioni

mensili

Outcome Migliorare la

comunicazione tra i plessi

Livello di soddisfazione degli

utenti attraverso la

somministrazione di un questionario

30% di soddisfazione

B

Continuità di

comunicazione con

Enti esterni

funzionali alla

Output

Informare gli enti esterni delle attività inserite nel

POF e dei successi della

scuola.

Creazione di una banca dati dei progetti realizzati

Numero

comunicazioni

intercorse con enti

esterni

Almeno tre comunicazini annuali

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scuola

Outcome

Miglioramento della

visibilita dell’istituto sul

territorio.

Miglioramento del rapporto con Enti esterni.

Risultati del questionario sul grado

di visibilità percepito.

Grado di soddisfazione degli enti misurato

mediante questionario

30% di gradimento

30% di gradimento

C

Carta dei servizi

dell’organizzazione

Output

Predisporre strumenti per

favorire la conoscenza

della carta dei servizi

(pubblicazione sul sito web della scuola,

comunicazione alle

famiglie attraverso

brochure)

Numero di visite al

sito Web

Numero di brochure

distribuite

60% delle famiglie

Outcome

Far conoscere finalità,

modi, criteri e strutture attraverso cui l’istituzione

scolastica eroga il suo

servizio

Somministrazione di un questionario di

soddisfazione

30% di gradimento

D

Implementare le

relazioni

professionali

Output

Sensibilizzazione dei

docenti sull’ importanza

della comunicazione. Utilizzo di routine delle

dotazioni tecnologiche

nella didattica e nella

prassi lavorativa (LIM)

Incremento dell’

utilizzo dell’aula

multimediale, rilevato dal registo delle

presenze, e della Lim

nella prassi quotidiana.

Almeno 8/10 presenze mensili

Outcome

Crescita professionale del

personale grazie al coinvolgimento

nell’utilizzo delle risorse

e dei servizi web.

Miglioramento della qualità della didattica

grazie alla collaborazione

tra docenti

Somministrazione di

un questionario di

soddisfazione

30% di gradimento

E

Sito scolastico

ambiente di

condivisione

professionale

Output

Far conoscere agli utenti

la struttura e le

funzionalità del sito scolastco attraverso la

predisposizione di una

brochure.

Registrazione degli accessi al sito

scolastico.

Almeno 50 registraziuoni di accesso mensile.

Outcome

Condividere esperienze

per migliorare le

perfomances.

Risultati del

questionario di

soddisfazione.

30% di soddisfazione.

F

Corso con nesperto

della comunicazione

Output

Conoscenza delle tecniche di comunicazione

efficace.

Livello di

partecipazione dei docenti al percorso

formativo.

50% di soddisfazione

Outcome

Miglioramento dei

processi di comunicazione

interni ed esterni.

Questionario di

gradimento. 30% di soddisfazione

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4. Evidenziare l’impatto che i risultati del progetto avranno, direttamente o indirettamente, sulle performance della scuola.

La conoscenza delle iniziative scolastiche e il generale miglioramento della comunicazione porteranno al

superamento di possibili chiusure/incomprensioni e quindi ad una positivizzazione del clima relazionale all’interno

dell’istituzione scolastica e tra questa e il territorio.

5. Definire l’elenco delle varie attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le stesse attività per la successiva fase di

DO - Realizzazione).

Attività Responsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempificazione attività

G F M A M G L A S O N D

A.

Assicurare la

comunicazione tra i

plessi

Esperto

informatico Ottobre

2015

X

2015

X

2015

B.

Continuità di

comunicazione tra enti esterni

funzionali alla

scuola

F.S. – Area

C1:

Continuità orizzontale

Maggio

2016

X

2016

X

2016

X

2016

X

2016

X

2016

X

2015

X

2015

X

2015

X

2015

C.

Carta dei servizi

dell’organizzazione

F.S. Area B1:

Nuove

tecnologie e

multimedialità

Novembre

2015

X

2015

X

2015

X

2015

D.

Implementare le relazioni

professionali

F.S. Area B1:

Nuove tecnologie e

multimedialità

Maggio

2016

X

2016

X

2016

X

2016

X

2015

X

2015

X

2015

X

2015

E.

Sito scolastico

ambiente di

condivisione professionale

F.S. Area B1:

Nuove

tecnologie e

multimedialità

Dicembre

2015

X

2015

X

2015

X

2015

F.

Corso con esperto

della

comunicazione

Esperto

esterno Febbraio

2016

X

2016

X

2015

X

2015

X

2015

X

2015

6. Indicare il budget del progetto.

Costo unitario

Quantità

(ore)

Totale €

Personale: 4 docenti 23,22 80 1 857,60

Spese: acquisto materiale consumo vario 1 000

Servizi di consulenza: esperto esterno 100 € 20 2 000

Acquisto di beni

Spese dirette

TOTALE 4 857,60

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Fase di DO - REALIZZAZIONE

1. Descrivere le modalità con cui il progetto viene attuato, evidenziando anche l’eventuale apporto delle parti interessate esterne e, più in dettaglio, descrivere il contenuto delle divere azioni/attività in cui la pianificazione è suddivisa (vedi

“Fase di Plan”).

In data 25 novembre 2014 si costituisce il gruppo di progetto formato da docenti dei tre ordini di scuola, con il preciso

compito di elaborare la progettualità denominata ”COMUNICAZIONE…IN CHIARO” ed individuare le figure di

sistema ed esperti esterni competenti all’attuazione delle singole fasi di tale progettualità. Pertanto si prevede la

seguente articolazione delle atttività:

1. Implementare la pratica didattica con l’utilizzo della tecnologia (LIM) a cura della funzione strumentale area

tecnologica, con incontri periodici di almeno un’ora a partire da marzo 2015.

2. Corso di formazione, di almeno 20 ore, (2 ore mensili) con esperto della comunicazione a partire da aprile 2015

3. Potenziare la rete informatica ove ciò necessiti a cura di un esperto informatico a partire da settembre 2015

4. Creazione di casella di posta elettronica di ciascun plesso a cura di un esperto informatico a partire da ottobre

2015

5. Creazione di una mappa dei portatori di interesse a cura della funzione strumentale area C1 nei mesi di

settembre/ottobre 2015

6. Mantenere i rapporti con i portatori di interesse a cura della funzione strumentale C1: “Continuità orizzontale e

orientamento”, a partire da settembre 2015

7. Creazione di una banca dati dei progetti realizzati, a cura della funzione strumentale area tecnologica a partire da

ottobre 2015

2. Definire per ciascuna attività gli eventuali responsabili e le modalità di attuazione.

Attività Eventuale

Responsabile Modalità di attuazione

A.

Assicurare la comunicazione tra i

plessi

Funzione

strrumentale/esperto

esterno

A1. Potenziare la rete informatica in ogni plesso

A2. Creare una casella di posta elettronica fruibile dagli utenti

coinvolti

B.

Continuità di comunicazione con enti esterni funzionali alla scuola

Funzione strumentale

C 1: Continuità

orizzontale e orientamento

B1. Visualizzare la mappa dei portatori d’ interesse sul territorio

B2. Rendere noti gli obiettivi formativi dell’istituzione scolastica

ai portatori di interesse al fine di valutare/accogliere proposte funzionali da parte degli stessi

B3. Diffondere tutte le iniziative elaborate ed accertare che ogni

coordinatore sia informato degli obiettivi, dei risultati attesi e di

quelli raggiunti

B4. Provvedere ad inserire i progetti realizzati in una apposita

banca dati ad opera della funzione strumentale area tecnologica

B5. Curare la continuità di comunicazione con gli enti esterni

informandoli delle iniziative accolte ed inserite nel Pof.

C.

Carta dei servizi dell’organizzazione

ATA/funzione

strumentale

C1. Carta dei servizi: predisporre strumenti atti a favorire la

conoscenza delle Carta dei servizi (Es. pubblicazione sito web

scuola, preparazione brochure cartacea)

D.

Implementare le relazioni

professionali

F.S. Area B1: Nuove tecnologie e

multimedialità

D1. Sensibilizzare i docenti verso l’uso delle dotazioni

tecnologiche nella didattica e nella prassi lavorativa,

implementando l’utilizzo della LIM e prevedendo momenti formativi curati dalla funzione strumentale area tecnologica.

D2. Incontri formativi mensili sull’uso della LIM e delle altre

tecnologie, secondo le esigenze dei plessi, a cura della funzione

srtrumentale.

E.

Sito scolastico ambiente di

condivisione professionale

F.S. Area B1: Nuove

tecnologie e multimedialità

E1. Far conoscere agli utenti la struttura e la funzionalità del sito

scolastico attraverso la predisposizione di una brochure

E2. Realizzare una banca dati dei progetti effettuati dall’ìstituzione

scolastica.

F.

Corso con esperto della

comunicazione

Esperto esterno

F1. Corso di formazione di 20 ore sulla comunicazione efficace con

conseguente miglioramento dei processi di comunicazione interni

ed esterni.

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Pagina 19

Fase di CHECK – MONITORAGGIO

Descrivere il sistema e le modalità con cui si intende monitorare l’andamento del progetto, in modo da far sì che proceda secondo quanto stabilito, individuando gli eventuali problemi o potenzialità di ulteriori miglioramenti relativi a singole azioni/att ività o al

progetto nel suo complesso.

Il gruppo ritiene che le figure competenti all’attuazione delle singole fasi del progetto curino l’aspetto valutativo con

sistemi di monitoraggio periodici trimestrali di tipo quantitativo e attraverso schede di rilevazione e quest ionari di

gradimento e ritiene altresì necessari incontri quadrimestrali tra le varie funzioni strumentali per controllare l’efficacia

delle azioni prodotte.

Fase di ACT – RIESAME E MIGLIORAMENTO

Descrivere le modalità con cui si intende intervenire con iniziative correttive e/o di miglioramento, nel caso in cui la fase di check

abbia evidenziato problemi o la necessità di miglioramenti.

Sulla base degli esiti del monitoraggio, il gruppo di progetto analizzerà e verbalizzerà i dati emersi dalle rilevazioni

effettuate e li trasmetterà al Comitato per il miglioramento. In caso di criticità il gruppo pianificherà interventi di

miglioramento miranti a correggere gli scostamenti dal target atteso.

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GANTT DEL PDM (da compilare acquisendo le informazioni dei singoli progetti)

Progetto Responsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempificazione attività

G F M A M G L A S O N D

“Continuità

verticale”

Farabella

Margherita Aprile

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2015

X

2015

“Progettare per

competenze, in

contesti reali”

Di Lorenzo

Daniela

Giugno

2016

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2016

X

2016

X

2015

X

2015

X

2015

“Comunicazione…in

chiaro”

Apone

Antonietta

Maggio

2016 X

2016

X

2016

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2016

X

2015

X

2015

X

2015

X

2015

BUDGET DEL PDM (da compilare acquisendo le informazioni dei singoli progetti)

Costo unitario

Quantità

(ore, pezzi)

Totale €

Personale 23,22 € (lordo stato) 440 10 216,80

Spese: acquisto materiale di consumo vario 3 000

Servizi di consulenza 100 € 70 7 000

Acquisto di beni 2 000 € 1 2 000

Spese dirette

TOTALE 22 216,80

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Pagina 21

TERZA SEZIONE

COMUNICARE IL PIANO DI MIGLIORAMENTO Descrivere le modalità di comunicazione del piano indirizzate a tutti i portatori di interesse e gli strumenti utilizzati per tipologia di

destinatario.

Il Piano di Miglioramento e le relative modalità di attuazione saranno comunicate secondo le seguenti modalità ai

poratori di interesse:

docenti durante gli incontri collegiali

personale ATA: incontri programmati

alunni: circolari e comunicazioni ai rappresentanti di classe e di Istituto

famiglie: attraverso la pubblicazione sul sito web e i contatti con i rappresentanti dei genitori

portatori di interesse esterni: sito web Definire le modalità di implementazione della comunicazione e i tempi.

La comunicazione sarà implementata attraverso le seguenti modalità:

Sito Web, OO.CC, Incontri programmati.

La tempistica sarà prevista in itinere e, a fine giugno, a Piano completato

Schema di sintesi delle attività da realizzare nell’ambito del Piano di Comunicazione definito

QUANDO COSA A CHI COME

Alla fine della

stesura del Piano

Contenuto del piano e modalità

di attuazione;

motivazioni che hanno portato

alla scelta della priorità

dell’intervento;

Integrazione del piano con il

POF;

Cambiamenti attesi .

Personale Riunione plenaria

Utenti Sito web, circolari

Portatori di

interesse Sito web

Monitoraggio Avanzamento del Piano di

Miglioramento

Comitato di

Miglioramento;

Personale

Riunioni plenarie,

sito web

A conclusione dei

Progetti del Piano

Risultati finali;

impatto del miglioramento sulle

performance chiave della scuola;

eventuali cambiamenti e ricadute

sui portatori di interesse interni ed

esterni

Personale

Stakeholder

Riunioni plenarie,

sito web

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Pagina 22

QUARTA SEZIONE Da compilare in corso di realizzazione dei progetti

STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DEI SINGOLI PROGETTI DI

MIGLIORAMENTO

Il monitoraggio dei singoli progetti deve essere effettuato con riferimento alle Linee Guida (Step 9 – pg 20 e 21) e seguendo le

modalità definite in precedenza nelle fasi di Check & Act di ciascun progetto di miglioramento. Gli strumenti contenuti in questa

sezione vengono utilizzati da ogni Gruppo di Progetto per monitorare periodicamente l’attuazione del progetto stesso.

Quando richiesto, ogni Gruppo di Progetto invia al Comitato di Miglioramento lo stato di avanzamento dei singoli progetti

consentendogli così di monitorare la realizzazione del Piano di Miglioramento nel suo complesso.

PROGETTO: …………………..

Situazione corrente al ………… (indicare mese e anno) (Verde) (Giallo) (Rosso)

In linea In ritardo In grave ritardo

Rosso = attuazione non in linea con gli obiettivi

Giallo = non ancora avviata / in corso e in linea con gli obiettivi

Verde = attuata

Attività Responsabile

Data prevista

di

conclusione

Tempificazione attività Situazione

G F M A M G L A S O N D

Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target

atteso

Risultati

raggiunti

Output

Outcome

L’articolazione temporale e gli obiettivi (comprensivi di indicatori, target e risultati raggiunti) possono essere utilizzati (se possibile)

in fase di monitoraggio dell’attuazione del progetto (per verificare se lo stato di avanzamento delle attività e dei risultati sia in linea

con quanto programmato) o nell’ultima riunione di monitoraggio del progetto.

Page 23: INTEGRAZIONE AL P.O.F. a.s. 2014/2015 · 2015, avente al sesto punto dell’o.d.g. la voce Progetto sull’uso del modello di autovalutazione CAF per il “Miglioramento delle performance

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SCHEMA PER LA VALUTAZIONE E IL RIESAME FINALE DEL BUDGET DI

PROGETTO Da compilare nell’ambito dell’ultima riunione di monitoraggio

Questo schema viene utilizzata da ogni Gruppo di Progetto nell’ultima riunione per verificare il consuntivo a confronto con i l

preventivo e, nel caso di variazioni, individuarne le cause – Vedi Step 9 delle Linee Guida pg 20.

PROGETTO:

Costo unitario

Quantità

(giornate, pezzi,

ecc.)

Totale

pianificato

Totale

a consuntivo Differenza

Personale

Spese

Servizi di consulenza

Acquisto di beni

Spese dirette

TOTALE

Page 24: INTEGRAZIONE AL P.O.F. a.s. 2014/2015 · 2015, avente al sesto punto dell’o.d.g. la voce Progetto sull’uso del modello di autovalutazione CAF per il “Miglioramento delle performance

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STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DEL PDM

Il monitoraggio del PDM deve essere effettuato dal Comitato con riferimento alle Linee Guida (Step 9 – pg 20 e 21) e seguendo le

modalità definite nella Seconda Sezione (Monitoraggio del PDM). Gli strumenti contenuti in questa sezione vengono utilizzati dal

Comitato per monitorare periodicamente l’attuazione del PDM e della Comunicazione.

GANTT DEL PDM

Progetto Responsabile

Data

prevista di

conclusione

Tempificazione attività Situazione

G F M A M G L A S O N D

Obiettivi del PDM (Risultati attesi) Indicatori Target

atteso

Risultati

raggiunti

Output

Outcome

L’articolazione temporale e gli obiettivi (comprensivi di indicatori, target e risultati raggiunti) possono essere utilizzati (se possibile)

in fase di monitoraggio del PDM (per verificare se lo stato di avanzamento delle attività e dei risultati sia in linea con quanto programmato) o nell’ultima riunione di monitoraggio del Comitato di miglioramento.

STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DEL PIANO DI COMUNICAZIONE Lo schema proposto deve essere utilizzato dal Comitato di miglioramento per monitorare l’attuazione del Piano di comunicazione

nell’ambito delle riunioni di monitoraggio del PDM – Vedi Step 9 delle Linee Guida pg. 20 e 21.

Quando Cosa a chi come Verifica

Si/no

Page 25: INTEGRAZIONE AL P.O.F. a.s. 2014/2015 · 2015, avente al sesto punto dell’o.d.g. la voce Progetto sull’uso del modello di autovalutazione CAF per il “Miglioramento delle performance

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SCHEMA PER LA VALUTAZIONE E IL RIESAME FINALE DEL BUDGET DEL PDM Da compilare nell’ambito dell’ultima riunione di monitoraggio del Comitato

Questa sezione viene utilizzata dal Comitato di Miglioramento nell’ultima riunione per verificare il consuntivo del PDM a confronto

con il preventivo e, nel caso di variazioni, individuarne le cause – Vedi Step 9 delle Linee Guida pg 21.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Costo unitario

Quantità

(giornate, pezzi,

ecc.)

Totale

pianificato

Totale

a consuntivo Differenza

Personale

Spese

Servizi di consulenza

Acquisto di beni

Spese dirette

TOTALE