INSEGNARE E IMPARARE NELL'ERA DIGITALE...Utilizzare Internet è come praticare il surf, in cui il...

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INSEGNARE E IMPARARE NELL'ERA DIGITALE Udine, 14 dicembre 2016 Prof. Luca Gervasutti

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INSEGNARE E IMPARARE

NELL'ERA DIGITALE

Udine, 14 dicembre 2016

Prof. Luca Gervasutti

Marc Prensky

I nativi digitali

Nati dopo il 2001

Hanno un approccio ludico alla conoscenza

Svolgono simultaneamente molteplici attività

Prediligono un’organizzazione ipertestuale delle conoscenze

Hanno una sviluppata capacità di sintesi

Codice alfabetico Apprendimento lineare Stile comunicativo uno a molti Apprendimento per assorbimento Internalizzazione/Riflessione Autorità del testo Leggere

Codice digitale Apprendimento multitasking Condividere e creare la conoscenza Apprendere ricercando, giocando, esplorando Esternalizzazione dell’apprendimento No autorità del testo Multicodicalità Comunicazione vs. riflessione Connettersi, navigare ed esplorare

Immigranti digitali Nativi digitali

Utilizzare Internet è come praticare il surf, in cui il surfista scivola rapidamente lungo la superficie dell'acqua ad alta velocità, è esposto a un campo visivo molto ampio, è circondato da molte distrazioni ed è in grado di focalizzare l'attenzione in modo sfuggevole e superficiale su qualsiasi cosa

NICHOLAS CARR

APPRENDIMENTO RETICOLARE

Lettura segmentata Lettura multidirezionale Lettura olistica

NICHOLAS CARR

Leggere un libro è come fare una immersione: il subacqueo è immerso in una zona tranquilla, ristretta visivamente, si muove con un ritmo lento con poche distrazioni e, di conseguenza, deve mettere a fuoco ciò che è strettamente necessario e pensare profondamente alle limitate informazioni che sono a sua disposizione

APPRENDIMENTO LINEARE

Lettura sequenziale Lettura unidirezionale Lettura strutturata

Cum sociis

natoque

penatibus et

magnis parturient

montes.

La mutazione avvenuta negli ultimi trent'anni ha emanato uno dei suoi verdetti più affascinanti e dolorosi: la profondità non esiste, è un'illusione ottica. È la traduzione in termini spaziali e morali di un desiderio legittimo: collocare ciò che abbiamo di più prezioso (il senso) in un luogo stabile, al riparo dalle contingenze, accessibile solo a sguardi selezionati, attingibile solo attraverso un cammino selettivo. Così si nascondono i tesori. Il senso si è oggi spostato ad abitare la superficie delle evidenze e delle cose. Il tesoro del senso, che era relegato in una cripta segreta e riservata, ora si distribuisce sulla superficie del mondo, dove la possibilità di ricomporlo non coincide più con una discesa ascetica nel sottosuolo, regolata da un'Elite di sacerdoti, ma da una collettiva abilità nel registrare e collegare tessere del reale.

Per gente incapace di stare ferma e di concentrarsi, ma in compenso velocissima nello spostarsi e nel collegare frammenti, il campo aperto della superficie sembra la sede ideale dove giocarsi la partita della vita.Perdiamo capacità di concentrazione, non riusciamo a fare un gesto alla volta, scegliamo sempre la velocità a discapito dell'approfondimento: l'incrocio di questi difetti genere una tecnica di percezione del reale che cerca sistematicamente la simultaneità e la sovrapposizione degli stimoli: è ciò che noi chiamiamo fare esperienza.

Ecologia dell'attenzione

soglia di attenzione media nel 2000

soglia di attenzione media nel 2013

soglia di attenzione media dei pesci rossi

12 secondi

8 secondi

9 secondi

CAPACITÀ DI ATTENZIONE

09:30 Magna Amet

05:20 AM 09:45 PM

Euismod, Ipsum

Herbert SimonPremio Nobel per l'economia, 1978

01

02

03

L'abbondanza di informazione genera una povertà di attenzione

E' necessario allocare l'attenzione efficientemente tra le molte fonti di informazione che la possono consumare

L'informazione consuma attenzione

Nel caso della Internet dipendenza vi sono soggetti che passando in continuazione da un sito web all'altro, non riescono a fermarsi né a ricordare le informazioni ricevute, poiché viene percepito tutto come rumore (in termini cognitivi).

INFORMATION OVERLOAD

Occorre distinguere l'incapacità di prendere una decisione per sovraccarico cognitivo da quella legata al paradosso dell'asino: in quest'ultimo caso, infatti, la sindrome non dipende dalla troppa scelta, ma dall'incapacità di fare una valutazione.Lo sviluppo della tecnologia ha contribuito

alla diffusione e alla riconoscibilità di questo fenomeno. La grande quantità di

informazioni che si ottengono con un'interfaccia mal progettata (poco

ergonomica) o su siti web di Internet egualmente scadenti, possono inibire la

capacità di scremarle

Il sovraccarico cognitivo, meglio conosciuto come Information

overload(ing), si verifica quando si ricevono troppe informazioni per riuscire

a prendere una decisione o sceglierne una specifica sulla quale focalizzare

l'attenzione.

CAPACITA' DI MEMORIZZARE

906050403020

leggere ascoltare vedere direfare ABCDE

Fonte: Politecnico di Milano

2 ANNI

MENO DI 120%

9%

36%

33%

3 ANNI

1 ANNO

2%

4 ANNI

2 ANNI

MENO DI 1

12%

18%

36%

26%

3 ANNI

1 ANNO

7%

4 ANNI

2 ANNIMENO DI 1

24%

11%

35%

25%

3 ANNI

1 ANNO

4%

4 ANNI

Usare schermi touch

Giocare ai videogiochi

Usare le app

Fonte: La Repubblica 22 ottobre 2016

A QUANTI ANNI TUO FIGLIO HA COMINCIATO A...

Giocare con il proprio figlio è il modo migliore per favorire il suo sviluppo.01

Preferire le storie lette insieme a TV e DVD.02

La TV accesa nuoce agli apprendimenti dei bambini anche se non la guardano

03

Mai la televisione nella cameretta.04

Vietare l’uso dei media digitali durante i pasti e prima della nanna. Non usarli mai per calmare il bambino.

05

Limitare a trenta minuti al giorno i momenti di gioco con i dispositivi digitali

06

SERGE TISSERON: 3/6/9/12 - DIVENTARE GRANDI ALL'EPOCA DEGLI SCHERMI DIGITALI

Da zero a tre anniTra 8 e 16 mesi per ogni ora al giorno che un bambino guarda dei dvd o dei video i suoi apprendimenti di vocabolario diminuiscono da sei a otto parole rispetto ai bambini che non li guardano. Nel caso dei bambini di età compresa tra 17 e 24 mesi, tv e dvd non producono effetti né negativi né positivi sul vocabolario

Utilizzare strategie diversificate di stimolazione del cervello, digitali e non digitali

07

Fissare regole chiare sui tempi di consumo01

Rispettare le età indicate per la fruizione dei programmi TV e delle apps

02

TV, tablet e computer non devono essere utilizzati in camera

03

Giocare in tanti è meglio che da soli04

Vietare l’uso dei media digitali durante i pasti e prima della nanna. Non usarli mai per calmare il bambino.

05

Il bambino ha bisogno di scoprire tutte le possibilità sensoriali e manuali

06

SERGE TISSERON: 3/6/9/12 - DIVENTARE GRANDI ALL'EPOCA DEGLI SCHERMI DIGITALI

Da tre a sei anniE’ molto importante che il bambino sia impegnato in attività che coinvolgano le sue dieci dita, per sviluppare l’abilità motoria, ma soprattutto per permettere la maturazione delle regioni cerebrali coinvolte. In questa fase i bambini imparano a privilegiare alternativamente il reale e il virtuale, facendo ora la parte dell’uno ora quella dell’altro: l’utilizzo guidato e regolato del tablet può favorire questa pratica

Fissare regole chiare sui tempi di consumo e parlare con il bambino di quello che vede e fa

01

Il genitore amministra la console dei videogiochi02

TV, tablet e computer non devono essere utilizzati in camera

03

Parlare di diritto all’intimità e dell’utilizzo delle immagini, evidenziando che:

tutto quello che finisce in Rete può diventare di dominio pubblico tutto quello che finisce in rete ci

resterà per sempre non bisogna credere a tutto

quello che si trova in rete

04

SERGE TISSERON: 3/6/9/12 - DIVENTARE GRANDI ALL'EPOCA DEGLI SCHERMI DIGITALI

Da sei a nove anni

05 Il bambino ha bisogno di scoprire le regole del gioco sociale

L’uso di Internet rischia di indebolire due tipi di riferimento che il bambino sta costruendo: la distinzione tra spazio intimo e spazio pubblico (si acquisisce tra i 7 e gli 8 anni) e la nozione di punto di vista. Un uso equilibrato degli schermi interattivi migliora la capacità di attenzione visuale selettiva e la capacità di eseguire compiti complessi sullo schermo.

Il bambino naviga da solo in rete, ma il genitore fissa insieme a lui gli orari da rispettare

01

Il genitore parla del download e dell’upload dei file, del plagio, della pornografia e degli insulti che si possono scambiare nel web

02

La notte è opportuno spegnere il wi-fi e i cellulari

03

Non accettare di diventare amico del figlio sui social network04

SERGE TISSERON: 3/6/9/12 - DIVENTARE GRANDI ALL'EPOCA DEGLI SCHERMI DIGITALI

Da nove a dodici anni

05 I social network possono essere utilizzati dopo i dodici anni

06 Il bambino inizia a rendersi autonomo dai riferimenti familiari

07 L’utilizzo di Internet va consentito dopo i nove anni

Lavorare con gli schermi interattivi esercita sia il pensiero intuitivo (incoraggia la soluzione intuitiva dei compiti e l’apprendimento per prova ed errore) sia il ragionamento ipotetico-deduttivo: osservazione-ipotesi-manipolazione del reale-nuova osservazione, predisponendo all’atteggiamento “scientifico” verso il mondo. Questo vantaggio cognitivo potrebbe accompagnarsi a un pensiero troppo rapido ed eccessivamente fluido.

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LE TECNOLOGIE FAVORISCONO LA CONNESSIONE DELLE INTELLIGENZE

Favoriscono il passaggio della nostra realtà e del nostro pensiero da una

dimensione privata a una dimensione pubblica

Offrono una possibilità di interazione immediata

Consentono un incontro sinergico dei singoli soggetti per il raggiungimento di un

obiettivo

La peculiarità dei Nativi digitali è quella di essere la prima generazione in grado di far circolare incessantemente le informazioni dalla mente individuale a quella aumentata delle reti, di essere sempre raggiungibile e disponibile tramite un dispositivo mobile: è una generazione in dialogo incessante con il mondo.

Derrick De Kerkhove

IL MASH-UP E L'ARTE DEL REMIX Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma (Legge di Lavoisier, 1770)

- Fatturato Starbucks: 13,29 miliardi $ (2012): sei volte il fatturato di Facebook

- Fatturato Google: 15,54 miliardi $ (2012)

“I Romani hanno remixato l’antica Grecia” (Lev Manovich)