Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese...

39
CLASSI 3^ A e 3^ B Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria “Pietro AldiVia Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio Maggio) Anno Scolastico 2011 -2012

Transcript of Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese...

Page 1: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

CLASSI 3^ A e 3^ B

Ins. GUIDONI FEDERICA

Scuola Primaria

“Pietro Aldi”

Via Scansanese

4^ Circolo Didattico Grosseto

( periodo Gennaio – Maggio)

Anno Scolastico 2011 -2012

Page 2: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

L’argomento della COMBUSTIONE è stato introdotto da una conversazione sul

FUOCO che i bambini hanno dimostrato di conoscere. L’insegnante ha invitato gli

alunni a scrivere una loro ESPERIENZA riguardante il fuoco: tutti hanno avuto modo

di produrre testi più o meno brevi, completando con il disegno. Alcuni bambini hanno

portato anche più esperienze, quasi tutte svolte all’interno della casa ( cucina,

caminetto…), alcuni anche all’esterno ( circo, artisti di strada, incendi …).

Una volta terminato il lavoro individuale sul quaderno, attraverso una conversazione

collettiva, sono stati letti tutti i testi a voce alta, commentando anche i disegni e

chiedendo agli autori eventuali spiegazioni. Dalle produzioni dei bambini è emersa

soprattutto una caratteristica del fuoco: la pericolosità, ma anche alcune emozioni

come la paura, lo spavento… I bambini sono poi stati invitati a scrivere tutto ciò

che sapevano sul fuoco e tutto ciò che veniva loro in mente. Ognuno ha organizzato

sul quaderno un modo diverso per rispondere: elenco puntato,frasi scritte una sotto

l’altra, uso di frecce, schemi…, ma tutti hanno accolto la proposta e si sono impegnati a

scrivere ciò che sapevano.

LA MIA ESPERIENZA CON IL FUOCO

Il 13 ottobre a casa mia, erano venuti la mia nonna ed il mio nonno. La mia mamma

aveva fatto una tortina perché era il mio compleanno. Mio padre ha messo le candeline

e, dopo aver cantato la canzone di auguri, avevo i capelli sciolti e, quando ho soffiato

sulle candeline, mi sono avvicinata troppo. Mi si sono bruciati i capelli e mia madre me

li ha spenti con la mano bagnata; da quella sera ho capito che il fuoco è pericoloso.

Page 3: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Gli elaborati sono stati letti, commentati, condivisi decidendo di registrare alla

lavagna con un ordine: da una parte le azioni, dall’altra parte le parole ( nomi e/o

aggettivi). Infine tutto il lavoro è stato raccolto e riscritto al computer in due

schede che sono state incollate sul quaderno di ogni alunno.

Page 4: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

A questo punto sono iniziate le esperienze pratiche di combustione, svolte nel

Laboratorio di Scienze, attorno al tavolo in modo che ogni bambino potesse vedere

bene e ripetute anche in classe, al buio; prima di tutto è stato posto l’accento su due

termini specifici: innesco ( i fiammiferi, l’accendino per avviare la combustione) e

combustibile ( i bambini hanno proposto cosa potevano bruciare: carta, legnetti, alcool,

carbone … ) cercando una semplice spiegazione, anche con la consultazione del

dizionario.

LE AZIONI LEGATE AL FUOCO

RISCALDARE

UCCIDERE (ANIMALI E PERSONE)

BRUCIARSI

BRUCIARE

ACCENDERE

TOCCARE

CUCINARE

SPENGERE

CUOCERE

FARE MALE

USTIONARE

FARE DANNI

CACCIARE GLI ANIMALI

AMMORBIDIRE IL FERRO

INFURIARE

GIOCARE

INCENDIARE

OSTACOLARE IL FREDDO

ROMPERE

SCOTTARE

SCHERZARE

LE PAROLE DEL FUOCO

PERICOLOSO

MULTICOLORE

INCENDIO GAS

CALDO DIVERTENTE

SCINTILLANTE CARTA

UTILE METEORITE

MERAVIGLIOSO SCOPPIETTANTE

BELLO BIG BANG

FIACCOLA ROCCE

TOSSICO

COLORATO

AFFASCINANTE

PAUROSO

VULCANI LEGNETTI DA

STROFINARE

CANDELE SOLE

ALLARME ANTINCENDIO CARNE

CAMINETTO ROSSO

CARBONE BOSCO

ACCENDINO PIPA

ATTENZIONE LEGNA

FIAMMA OSSIDRICA FUMO

FULMINE BENZINA

VENTO FORNO

FORNELLI LUCE

Page 5: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

La combustione della carta

Con l’aiuto del “segretario” l’insegnante ha preparato il materiale ( fogli di carta,

fiammifero e ciotola di coccio) e, prima di iniziare, è stata data una raccomandazione

importante: OSSERVARE CON ATTENZIONE tutta l’esperienza. L’insegnante ha

avviato la combustione con il fiammifero ed i bambini hanno osservato e commentato i

vari momenti dell’esperienza, notando la fiamma, il fumo, cosa era rimasto ( la cenere

che è stata toccata da tutti) ed infine la ciotola calda.

L’esperienza è stata ripetuta in

classe, al buio, intorno alla

cattedra con i bambini che hanno

osservato anche la luce che

emanava dalla ciotola ed illuminava

i loro visi e la stanza (l’esperienza

al buio ha meravigliato e coinvolto

molto i bambini).

Page 6: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

A questo punto ogni bambino ha iniziato a descrivere la combustione della carta sul

quaderno, individualmente, dopo aver registrato i materiali occorrenti. Il quaderno è

stato prima organizzato lasciando ogni volta da un rigo all’altro tre quadretti per

eventuali successive

correzioni: i bambini

hanno lavorato,

tenendo conto

dell’osservazione

condivisa nel

descrivere non un

oggetto, ma una

trasformazione.

Infine hanno

desiderato fissare

con un disegno un

momento

dell’esperienza ( chi

ha preferito

illustrare la classe durante l’esperimento, chi i momenti principali dell’esperienza).

LA COMBUSTIONE DELLA CARTA

MATERIALE OCCORRENTE

• Una ciotola di coccio

• Carta ( combustibile )

• Fiammifero (innesco )

DESCRIVO L’ESPERIENZA

La maestra ha preso il materiale: la ciotola, la carta ( combustibile ) e i fiammiferi

(innesco ). Alessandro, Filippo e Jacopo hanno appallottolato la carta e l’hanno

messa nella ciotola. La maestra con i fiammiferi ha dato fuoco alla carta nella

ciotola; ho notato che all’inizio era molto piccola la fiamma, ma poi quando ha

bruciato più carta ho notato che il fuoco aumentava, poi quando ha bruciato

abbastanza carta è diminuito un pochino. La carta quando bruciava si restringeva e

sembrava come se il fuoco stesse dentro, era un’esperienza favolosa! Ma la cosa

più entusiasmante ( ed è per questo che l’ho voluta dire per ultima) è stato quando

si è spenta la luce e abbiamo guardato il fuoco al buio e faceva una luce molto

brillante. Poi purtroppo si è spento. Abbiamo fatto l’esperienza due volte, una nel

laboratorio ed una in classe ed ho visto il fumo andare verso l’alto.

Page 7: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Sono state lette tutte le descrizioni, mentre un bambino a turno ha registrato alla

lavagna i passaggi più importanti, così da dare la possibilità a tutti di rivedere ciò che

avevano scritto, correggendo, ampliando, eliminando ciò che era inutile o inesatto (

usando una penna di colore diverso). E’ stato quindi condiviso e scritto sul quaderno

uno schema sugli aspetti più importanti dell’ esperienza:

Infine in forma collettiva è stata scritta la prima definizione del fenomeno (evidenziandola

sul quaderno con una cornicetta):

GLI ASPETTI PIU’ IMPORTANTI DELL’ESPERIENZA

Il fiammifero acceso (innesco) a contatto con la carta ( combustibile) dà il via al

fenomeno.

La carta brucia e fa una fiamma che aumenta e poi diminuisce e cambia di colore e di

forma.

Alla fine rimane la cenere (residuo).

Durante la combustione si produce, oltre la fiamma, la luce, il fumo ed il calore.

.

Page 8: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Con le stesse modalità ( in Laboratorio prima ed in aula, al buio, dopo) è avvenuta la

seconda esperienza.

La combustione dell’alcool

Sempre con l’aiuto del “segretario” di turno, l’ insegnante ha versato un po’ d’alcool nel

piattino ed ha dato il via alla combustione, con la consegna di osservare attentamente

ogni momento: i bambini hanno commentato ciò che vedevano, hanno toccato il piattino

dopo la combustione, lo hanno rovesciato, ed alcuni hanno subito osservato alcune

somiglianze e differenze con la combustione della carta.

Dopo aver ripetuto l’esperienza in classe al buio, gli alunni hanno registrato i materiali

e gli strumenti occorrenti sul quaderno ed ogni bambino è stato invitato a descrivere

l’esperienza osservata, sempre con l’attenzione ai vari momenti.

LA COMBUSTIONE DELLA CARTA E’ QUELLA

TRASFORMAZIONE CHE SI VERIFICA QUANDO LA CARTA

VIENE INNESCATA CON UN FIAMMIFERO; SI HA LA

PRODUZIONE DI FIAMMA, LUCE, FUMO E CALORE. DOPO

UN POCO IL FENOMENO TERMINA E SI HA UN RESIDUO DI

CARTA-CENERE.

Page 9: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

LA COMBUSTIONE DELL’ALCOOL

Materiale e strumenti occorrenti:

Piattino

Alcool

Fiammifero

Descrivi l’esperienza

Oggi in classe abbiamo fatto il secondo esperimento; stavolta il combustibile era

l’alcool e, come l’altra volta, abbiamo fatto l’esperimento al buio. La maestra ha

messo l’alcool nel piattino, poi l’ha acceso con il fiammifero. La fiamma si vedeva

molto meglio al buio, perché faceva luce. La fiamma sembrava un polpo che

galleggiava sull’acqua; si consumava piano piano, dopo si è messa da un lato sul

piattino, poi si è spenta del tutto. La maestra ci ha fatto toccare il piattino: era caldo.

Dopo ancora Federico I. ha rovesciato il piattino: l’alcool non c’era, si era

consumato.

Page 10: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Dopo la lettura di ogni elaborato (

corredato dal disegno), la

registrazione alla lavagna, le

eventuali correzioni e/o

ampliamenti, è stato condiviso e

scritto sul quaderno uno schema

sugli aspetti più importanti

dell’esperienza. I bambini hanno

mostrato in questa seconda

esperienza maggiore facilità nel

descrivere con attenzione ed

ordine.

In forma collettiva è stata condivisa una definizione della combustione dell’alcool,

anch’essa evidenziata da una cornicetta.

LA COMBUSTIONE DELL’ALCOOL E’ QUELLA

TRASFORMAZIONE CHE SI VERIFICA QUANDO L’ALCOOL

VIENE INNESCATO CON UN FIAMMIFERO; SI HA LA

PRODUZIONE DI LUCE, FIAMMA E CALORE. DOPO UN

POCO IL FENOMENO TERMINA E NON SI HA NESSUN

RESIDUO .

GLI ASPETTI PIU’ IMPORTANTI DELL’ESPERIENZA

Il fiammifero acceso ( innesco) a contatto con l’alcool ( combustibile ) dà il via al

fenomeno.

L’alcool brucia e fa una fiamma.

Alla fine non c’è residuo.

Durante la combustione si producono la fiamma, la luce ed il calore.

Page 11: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

E’ venuto quindi di conseguenza discutere sulle somiglianze e differenze notate tra le

due combustioni:

SOMIGLIANZE DIFFERENZE

-innesco -fumo

-fiamma -residuo

-luce

-calore

-materiale consumato

Per facilitare il confronto è stato deciso di costruire sul quaderno una semplice

tabella, strumento con cui i bambini hanno familiarità, soprattutto in Matematica :

INNESCO

LUCE

CALORE

FUMO

FIAMMA

RESIDUO

MATERIALE

CONSUMATO

carta

X

X

X

X

X

X

X

alcool

X

X

X

X

X

I bambini sono stati invitati a provare a dare loro una definizione di

combustione che andasse bene per i due combustibili usati ( ognuno ha

provato,aiutandosi anche con le definizioni già scritte sul quaderno).

Ora prova tu a scrivere la definizione della COMBUSTIONE

La combustione è quella trasformazione che si verifica quando un materiale è a

contatto con il fuoco, il residuo non è sempre possibile. La combustione produce calore

e luce.

La combustione è quella trasformazione che si verifica quando il combustibile viene

innescato con un fiammifero; facendo questo passaggio si produce luce, calore e

fiamma. Dopo un po’ questo fenomeno termina e con esso anche la luce ed il calore.

Page 12: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Dopo aver letto le definizioni, averle confrontate e discusse, si è arrivati ad una

definizione comune, scritta anch’essa sul quaderno:

La combustione della legna e della carbonella

Procedendo con le stesse modalità è stata eseguita la combustione della legna e

subito dopo, nella stessa lezione, quella della carbonella. I bambini si sono accorti che

in queste esperienze c’era una maggiore difficoltà di innesco rispetto alla carta e

all’alcool, quindi è stato usato l’alcool come “ aiutino”,

LA COMBUSTIONE E’ QUELLA TRASFORMAZIONE CHE SI

VERIFICA QUANDO UN COMBUSTIBILE VIENE INNESCATO

CON UN FIAMMIFERO; SI HA LA PRODUZIONE DI FIAMMA,

LUCE, E CALORE. IL MATERIALE SI CONSUMA.

Page 13: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Le esperienze si sono svolte come sempre in Laboratorio e successivamente in classe,

con le modalità degli altri esperimenti e sono state notate soprattutto le difficoltà

dell’innesco e dei tempi più lunghi della combustione.

Alla fine, come sempre, individualmente,sul quaderno sono state registrate le due

esperienze.

LA COMBUSTIONE DELLA LEGNA

Strumenti e materiali occorrenti:

Ciotola di coccio

Legnetti

Fiammifero

Alcool (per aiutino)

Descrivi l’esperienza

La maestra ha preso i legnetti (secchi) e li ha messi dentro la ciotola. Subito dopo ha

preso il fiammifero (innesco) e con tanto aiuto dell’alcool ha acceso i legnetti: la

fiamma faceva luce e calore e pian piano la fiamma diminuiva. Sotto i legnetti si

vedevano un po’ di puntini rossi, perché la legna si consumava, la fiamma non era

ancora spenta del tutto. C’era pure il residuo: la cenere.

LA COMBUSTIONE DELLA CARBONELLA

Strumenti e materiali occorrenti

Ciotola di coccio

Carbonella

Fiammifero

Alcool ( per aiutino)

Descrivi l’esperienza.

Nel laboratorio scientifico abbiamo fatto la combustione della carbonella. La prima

volta la maestra ha messo il fiammifero nella ciotola, ma non andava la fiamma. La

maestra ha provato a mettere un po’ d’alcool, poi con un altro fiammifero la fiamma

andava, ma era dell’alcool, non della carbonella. Poi dopo due volte la carbonella ha

iniziato a bruciare, si vedevano anche i pallini rossi e mandava fumo. Alla fine c’era la

cenere e la ciotola era calda.

Page 14: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Dopo la lettura di ogni elaborato, sono stati condivisi gli aspetti più importanti:

GLI ASPETTI PIU’ IMPORTANTI DELL’ESPERIENZA

Il fiammifero acceso (innesco ) dà il via al fenomeno con l’aiuto dell’alcool;

I legnetti e la carbonella ( combustibili ) bruciano molto lentamente e lasciano un

residuo : la cenere.

Durante la combustione si produce, oltre alla luce, il fumo ed il calore.

Non sempre è presente la fiamma.

Page 15: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Un’altra esperienza più “particolare” con un… sasso.

La combustione e il sasso

L’esperienza, che ha molto incuriosito i bambini e che ha stimolato diverse

osservazioni e considerazioni, si è svolta con le modalità dei precedenti

esperimenti.

Inizialmente è stata notata la difficoltà ad innescare la combustione ed i bambini

hanno suggerito, come in precedenza, di aiutare l’innesco con l’alcool, ma terminata

la combustione dell’alcool, il sasso è apparso identico a prima. Per verificare ciò,

dopo animate discussioni, è stata usata una bilancia da cucina per pesare il sasso

prima e dopo l’esperimento. I bambini hanno così compreso che la combustione non

era avvenuta, dato che non c’era stata la consumazione del materiale. (L’

esperienza ha fatto discutere e divertire i bambini).

Page 16: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Come sempre, è stato chiesto agli alunni di descrivere individualmente per scritto

l’esperienza. Ogni bambino ha lavorato e prodotto un proprio elaborato.

LA COMBUSTIONE ED IL SASSO

Strumenti e materiali occorrenti

Fiammifero

Ciotola di coccio

Alcool (per aiutino)

Sasso

Bilancia (per controllo)

Descrivi l’esperienza

Quando siamo andati in laboratorio abbiamo subito dato il via al fenomeno, ma è stato

difficile, perché il sasso non prendeva fuoco. Quando abbiamo messo l’alcool sul

sasso, ha preso fuoco, ha durato un po’: era divertente quando l’alcool andava a finire

sotto il sasso! Alla fine dell’esperimento, per controllare se il sasso era davvero un

combustibile, abbiamo usato la bilancia; abbiamo pesato il sasso, pesava 325 grammi,

poi abbiamo rifatto un’altra volta l’esperimento, ripetendo le stesse azioni. Abbiamo

pesato il sasso un’altra volta e pesava sempre 325 grammi: non si era consumato,

quindi voleva dire che il sasso non è un combustibile. Mi sono divertita tantissimo!

Page 17: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Sono stati letti tutti gli elaborati, come negli i altri esperimenti, arrivando a questa

conclusione ( scritta sul quaderno):

ABBIAMO CAPITO CHE IL SASSO NON E’ UN

COMBUSTIBILE, PERCHE’ NON ABBIAMO OSSERVATO GLI

ASPETTI DELLE ALTRE COMBUSTIONI.

Per riepilogare le esperienze, è stata costruita una tabella a doppia entrata, sia sul

quaderno individualmente , sia su un cartellone appeso al muro ( la tabella è

risultato ancora una volta uno strumento efficace e semplice, perché funzionale e

conosciuto dai ragazzi).

Page 18: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

INNESCO LUCE CALORE FUMO FIAMMA RESIDUO MATERIALE

CONSUMATO

CARTA X X X X X X X

ALCOOL X X X X X

LEGNA X X X X X X X

CARBONELLA X X X X X X

SASSO

Infine è stato proposto ai bambini di provare a definire il fenomeno della

combustione, individualmente. (Tutti hanno provato, anche con discreti risultati)

Confrontando le varie definizioni, è stata elaborata una definizione condivisa :

LA COMBUSTIONE E’ QUEL FENOMENO CHE SI

VERIFICA QUANDO UN COMBUSTIBILE

INNESCATO PRODUCE LUCE, CALORE E SI

CONSUMA.

Definizione di COMBUSTIONE

La combustione è quella trasformazione che si verifica quando i combustibili sono

innescati con un fiammifero, si ha la luce ed il calore, dopo un poco il fenomeno

termina.

Il fenomeno si forma con l’innesco, fa luce e calore ed il materiale si consuma.

Page 19: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

UN SALTO NEL “PASSATO”…

VISITA GUIDATA AGLI “ALBORI”

Le due classi hanno effettuato una visita agli ALBORI, Laboratorio di archeologia

sperimentale che si trova nel comune di Campagnatico, vicino a Grosseto. Riccardo,

l’esperto, ha guidato i bambini a conoscere e sperimentare alcuni aspetti della vita

degli uomini primitivi : le armi, la scheggiatura, gli strumenti musicali, i prodotti con la

terracotta, le capanne … e tanti altri aspetti della vita quotidiana, ma particolare

attenzione è stata posta all’ ACCENSIONE DEL FUOCO. Riccardo ha fatto vedere

praticamente tre modi diversi:

1. La PERCUSSIONE di due pietre: la PIRITE con la SELCE, usando come esca un

fungo, il FOMES FOMENTARIUS, sul quale è caduta la scintilla e materiale

appallottolato, prelevato dal “bischero di padule ”,che si è infiammato con l’aiuto del

soffio di Riccardo.

Page 20: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

2. La tecnica più antica, con una canna di bambù divisa a metà (con l’esca della canna

grattata dentro alla canna rovesciata) STROFINATA, così da far “uscire” il fumo.

3. Un’altra tecnica, la più

difficile, eseguita con

un legno duro con un

incavo dove mettere il

bastoncino con la corda,

STROFINANDO fino a

produrre il fumo.

Page 21: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Come lavoro collettivo sono stati ripercorsi i momenti più importanti dell’esperienza

fatta, documentando con foto e disegni le tecniche di accensione del fuoco sul

quaderno di ognuno. Il percorso proposto è stato volutamente sintetico, anche se

completo, per evitare che l’entusiasmo provato dai bambini nella gita fosse vanificato

da un lungo lavoro.

E’ stata proposta ai bambini un’indagine sui combustibili che conoscono: sul quaderno, a

casa ed individualmente hanno risposto prima brevemente a due domande:

Quali COMBUSTIBILI conosci?

Quali sono i COMBUSTIBILI più usati?

Le risposte sono state lette tutte ed alla fine è emerso che:

I combustibili piu’ usati secondo noi sono: carbone, legna, gasolio,

benzina, petrolio, gas metano, gpl, pellet…

Subito dopo i bambini sono stati invitati a rispondere ad altre due domande, sempre

con le stesse modalità:

Dove li troviamo?

Da dove arrivano?

Ogni bambino ha brevemente ricercato la provenienza ed i luoghi dei combustibili,

informandosi in famiglia o con un piccolo aiuto dei libri; tutti, chi brevemente, chi in

modo più ampio, hanno portato notizie che sono state lette e successivamente

raccolte dall’insegnante in una scheda scritta al computer e consegnata ad ognuno. E’

Page 22: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

stato condiviso il contenuto della scheda, per chiarire bene a tutti, cercando di

rendere semplici alcuni concetti un po’ più complicati . Particolare attenzione è stata

posta ai combustibili per produrre energia elettrica , alle fonti di energia rinnovabili

o non e al problema dell’inquinamento ambientale.

La lettura della scheda è stata un po’ impegnativa, ma i ragazzi hanno mostrato

interesse, soprattutto per l’origine dei combustibili e per le energie rinnovabili il cui

impiego è presente nel nostro territorio (in particolare l’energia eolica). I bambini

hanno infine corredato il lavoro con disegni o immagini attinenti.

Interessante ed apprezzata dai bambini è stata la conoscenza di opportunità offerte

dal nostro territorio, una riguardante il passato ( la carbonaia ) ed un’altra

attualissima ( il Cogeneratore di Scarlino ). E’ stata consegnata una scheda di

informazioni :

Page 23: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

NEL NOSTRO TERRITORIO

LA CARBONAIA

La CARBONAIA era una tecnica molto usata in passato nel territorio alpino, subalpino

e appenninico, per trasformare la legna, preferibilmente di faggio, ma anche di abete,

larice, frassino,castagno, pino, in CARBONE. La carbonaia era una grossa catasta

conica di legna che veniva fatta ardere in carenza di ossigeno, così questa legna

diventava carbone. Il mestiere del carbonaio è antico, faticoso e difficile. I carbonai

provenivano da Pistoia, Prato, Bologna e andavano in territori lontani (come la

Maremma) per svolgere il lavoro. Stavano nella macchia da autunno a primavera, con le

loro famiglia, in capanne di legno. Dopo il taglio degli alberi, utilizzavano gli spazi liberi

per allestire le carbonaie.

La legna veniva accumulata con attenzione intorno ad un camino centrale, poi ricoperta

da zolle di terra e foglie. Dando fuoco dal camino, iniziava la combustione, ma c’era

bisogno di molte cure per alimentare il fuoco con buchi, facendo attenzione che non

avvenisse velocemente (sennò veniva la cenere), o troppo lentamente (si spengeva).

Questo procedimento durava da 8 a 20 giorni con una presenza continua degli uomini

giorno e notte. Dal colore del fumo che usciva, i carbonai riconoscevano se la

combustione era alla fine. Allora si raccoglieva il carbone raffreddato che veniva

caricato su carri trainati da muli e trasportato nei vari paesi. Questo lavoro di fatto non

esiste più in Maremma.

Page 24: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

UNA CENTRALE TERMOELETTRICA … A RIPOSO ( per ora!)

Al Casone di SCARLINO c’è un impianto di produzione di energia elettrica con

COMBUSTIBILE derivato da rifiuti (CDR) all’80 % e da BIOMASSE al 20 %.

IL CDR è un combustibile solido derivato dai rifiuti solidi urbani : dopo aver eliminato

i materiali riciclabili ( vetro, metalli, carta), i rifiuti vengono essiccati, triturati e messi

in grossi blocchi chiusi da vari strati di pellicola plastica che si chiamano

ECOBALLE.

Le BIOMASSE sono materiali di origine vegetale, scarti da attività agricole, legni che

provengono da manutenzione dei boschi, resti di attività agricole(come paglia,

potature), resti come gusci, noccioli… Nella centrale di Scarlino le biomasse sono

formate soprattutto da legno e da gusci di semi di palma da olio.

Al momento l’impianto è fermo, in attesa che i giudici decidano su un ricorso fatto da

un gruppo di persone.

Page 25: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Un articolo dal quotidiano LA NAZIONE ha completato la conoscenza sulla

situazione dell’impianto, per comprendere in particolare l’attenzione dell’opinione

pubblica e l’attesa verso una conclusione positiva della vicenda.

Page 26: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

A SIRENE SPIEGATE NELLA CASERMA

DEI

Entusiasmante è stata la visita alla CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO di Grosseto,

dove Marco, il caposquadra, ha illustrato ai bambini il funzionamento della struttura

ed ha risposto con pazienza a tutte le domande poste, chiarendo così le loro curiosità.

Il momento più piacevole ed emozionante per i ragazzi è stato senz’altro aver provato

a salire sui mezzi in dotazione, a sirene spiegate !

Page 27: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Il percorso della

mattinata è stato

poi riproposto in

classe in maniera

sintetica, ma

completa, sempre

per rendere il lavoro

efficace, ma non

noioso e pesante.

Partendo dalle

notizie sul CORPO

NAZIONALE DEI

VIGILI DEL

FUOCO, sul

quaderno sono stati evidenziati i compiti dei Vigili, accanto a disegni e foto della

giornata.

I COMPITI DEI VIGILI DEL FUOCO

ESTINGUERE GLI INCENDI

SOCCORRERE LE PERSONE IN PERICOLO

SOCCORRERE GLI ANIMALI IN PERICOLO

INTERVENIRE NELLE ALLUVIONI, NEI TERREMOTI, NELLE FRANE (

CALAMITA’ NATURALI ) PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

INTERVENIRE NEGLI INCIDENTI STRADALI

Page 28: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Particolare attenzione è stata posta alle caratteristiche, alle attrezzature ed alle

funzioni di alcuni mezzi sui quali i bambini sono saliti e che hanno avuto modo di

conoscere da vicino.

SCALA AEREA

Page 29: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

ANFIBIO

AUTOPOMPA

A conclusione del lavoro, con una conversazione collettiva sono stati ricordati i

comportamenti da tenere in caso di incendio, le norme che abitualmente vengono

rispettate nelle prove di evacuazione a scuola ed infine le attenzioni che si devono

avere per la sicurezza degli ambienti in cui viviamo.

Page 30: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

nella

COMBUSTIONE Per concludere il percorso, attraverso una conversazione collettiva, sono state

espresse alcune osservazioni sulle esperienze precedenti, mettendo in evidenza la

presenza dell’aria; poi sono state condivise e scritte sul quaderno:

DA QUESTE ESPERIENZE ABBIAMO CAPITO CHE

L’ARIA E’ IMPORTANTE NELLA COMBUSTIONE

Per conoscere da vicino l’aria, sono state predisposte tre esperienze, con l’aiuto

dell’acqua: per rendere più VISIBILE il fenomeno si sono escogitati due aiuti: colorare

l’acqua di celeste ( con la carta crespa) ed usare un tappo di sughero per meglio

vedere il livello della la superficie dell’acqua.

OSSERVAZIONI

Dalle nostre esperienze abbiamo notato:

Nella combustione dei legnetti e della carbonella la maestra soffiava per

alimentare la fiamma;

Agli “ALBORI” Riccardo, dopo aver prodotto la scintilla, soffiava per ravvivare la

fiamma;

Nella CARBONAIA era importante la quantità d’aria per trasformare la legna in

carbone;

I VIGILI DEL FUOCO ci hanno detto che gli incendi sono più pericolosi quando

soffia il vento , come è accaduto all’Argentario.

Page 31: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

1^ e 2^ ESPERIENZA “L’ACQUA E LA CARAFFA VUOTA”

Le esperienze sono state ripetute più di una volta in classe, sempre con l’aiuto del

“segretario”, sia per rendere più evidente i fenomeni osservati, ma anche perché i

bambini hanno voluto provare personalmente ( con la combustione dei vari materiali

non sempre è stato possibile per

ovvi motivi di sicurezza).

Preparato il materiale, una

bacinella d’acqua colorata ed una

caraffa “vuota”, si è provato a

capovolgerla, immergerla nella

bacinella e…

… l’acqua non è entrata nella caraffa,

anzi la caraffa è stata spinta più volte,

ma tendeva a tornare fuori.

Per verificare che la caraffa non era

bagnata, i bambini hanno provato a

mettere le mani dentro… asciutta!

Page 32: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

I bambini sono stati invitati come sempre a scrivere sul quaderno l’esperienza, ma con

la consegna di essere brevi, cogliendo solo gli aspetti più importanti.

Sono state lette tutte le descrizioni, i bambini sono riusciti ad essere brevi, ma nella

quasi totalità completi, mentre moltissimi hanno concordato sulla stessa ipotesi:

L’aria dentro alla caraffa impedisce all’acqua di entrare.

Come sempre il lavoro è stato corredato da

semplici ma efficaci disegni.

Infine sul quaderno è stata scritta la conclusione condivisa dell’esperienza:

L’acqua e la caraffa vuota

Materiale occorrente

Una bacinella

Acqua (colorata)

Una caraffa

Un tappino di sughero

Cosa vedi durante l’esperimento?

La maestra ha girato la caraffa dentro la bacinella, ma l’acqua non è entrata,

perché l’aria ha impedito all’acqua di entrare.

L’aria occupa uno spazio dentro la caraffa

ed impedisce all’acqua di entrare.

Page 33: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Per la seconda esperienza, l’insegnante ha invitato nuovamente i bambini ad osservare

con attenzione per poi descrivere brevemente.

Capovolta la caraffa, è stata

leggermente inclinata e… si sono

viste delle bolle d’aria sulla

superficie e l’acqua che entrava

dentro .

Ora la caraffa è piena di

acqua!

Sui quaderni i bambini hanno registrato cosa hanno visto e la loro ipotesi.

Cosa vedi durante l’esperimento?

La maestra ha capovolto la caraffa: l’aria, non compressa, ha fatto delle bolle d’aria ed

è uscita. Dentro ci è andata l’acqua.

Page 34: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Lette tutte le descrizioni, è stata condivisa

una conclusione scritta sul quaderno

3^ Esperienza

Agli alunni è stata posta una domanda:

Secondo voi è possibile travasare l’aria come facciamo con

l’acqua?

Sulla cattedra sono stati messi la

bacinella piena d’acqua e due

bicchieri vuoti; è stata ricordata

l’esperienza fatta tempo fa con il

travaso dei liquidi ( per avviare alla

misura) , poi i bambini hanno iniziato

a pensare e a scrivere la propria

risposta. Nella quasi totalità hanno

risposto NO ma qualche bambino

ha pensato di SI’ e due di essi

hanno motivato che l’acqua ci

avrebbe aiutato. Anche questa esperienza è stata ripetuta più volte. Un bicchiere

pieno d’acqua è stato capovolto sulla bacinella e tenuto quasi a pelo dell’acqua, mentre

un secondo, pieno d’aria, è stato immerso nell’acqua capovolto.

L’ARIA E’ USCITA DALLA CARAFFA ( CON

LE BOLLE) ED HA LASCIATO SPAZIO ALL’

ACQUA CHE E’ ENTRATA.

Page 35: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Il bicchiere “vuoto” è stato

portato sotto l’altro e inclinato

leggermente così da vedere le

bolle d’aria : il bicchiere

“vuoto” si è riempito d’acqua,

mentre quello pieno d’acqua si

è riempito d’aria… il travaso

è avvenuto!

Sul quaderno, come sempre è stata registrata brevemente l’esperienza

(individualmente)

Infine, dopo la lettura di ogni elaborato, si è

deciso di condividere sul quaderno questa

conclusione:

Terza esperienza

Materiale occorrente:

Bacinella

Acqua colorata

Due bicchieri

Descrivi l’esperienza

La maestra ha pienato un bicchiere d’acqua e l’ha tenuto sulla superficie e

quell’altro pieno d’aria l’ha tenuto sul fondo, poi la maestra ha inclinato il

bicchiere pieno d’aria e l’aria del bicchiere è andata in quell’altro pieno d’acqua.

E’ POSSIBILE TRAVASARE

L’ARIA DA UN BICCHIERE

ALL’ALTRO, MA E’ EVIDENTE

SOLO NELL’ACQUA.

Page 36: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Per rispondere a questa domanda è stata svolta l’ultima esperienza, con le stesse

modalità delle precedenti.

L’ARIA E’ NECESSARIA

NELLA COMBUSTIONE?

Sulla cattedra sono

state messe tre

candeline accese.

Due contenitori di

diversa misura sono

stati messi capovolti

su due candeline.

Per prima si è spenta

la candelina del

contenitore più

piccolo

Page 37: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Anche questa volta, i bambini sono stati invitati a descrivere l’esperienza e si sono

mostrati più sicuri e precisi. (Sono diventati esperti!!)

Poi si è spenta la

candelina del

contenitore più grande

mentre la terza è

rimasta accesa.

L’ARIA E’ NECESSARIA PER LA COMBUSTIONE?

Esperienza

Materiale occorrente:

Tre candele

Due barattoli di misura diversa

Accendino (innesco)

Page 38: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Dopo la lettura di ogni scritto, i commenti , le eventuali correzioni e le considerazioni

anche sulle esperienze precedenti, la classe ha condiviso una conclusione che è stata

scritta sul quaderno di ognuno:

ABBIAMO CAPITO CHE L’ARIA E’

FONDAMENTALE PER LA COMBUSTIONE

DELLA CANDELA ED E’ NECESSARIA

ANCHE PER TUTTE LE COMBUSTIONI.

Ora finalmente è stata scritta una definizione completa della combustione :

LA COMBUSTIONE E’ QUELLA

TRASFORMAZIONE CHE SI VERIFICA

QUANDO UN MATERIALE INNESCATO,

IN PRESENZA DI ARIA, PRODUCE LUCE,

CALORE E SI CONSUMA.

Page 39: Ins. GUIDONI FEDERICA Scuola Primaria - cidi.it · Scuola Primaria “Pietro Aldi” Via Scansanese 4^ Circolo Didattico Grosseto ( periodo Gennaio – Maggio) ... Laboratorio di

Infine l’aria è stata chiamata COMBURENTE e per concludere si è pensato di

riassumere con il TRIANGOLO DEL FUOCO che i bambini

hanno disegnato sui loro quaderni.

VERIFICHE

Sono stati considerati strumenti di verifica ogni testo descrittivo, socializzato

durante la discussione collettiva, le griglie di osservazioni individuali e collettive, ma

anche una prova finale con dieci enunciati (VERO- FALSO) ed un simpatico test del

Corpo Nazionale dei Piccoli Vigili del Fuoco.