Inquadramento clinico delle infezioni delle basse vie respiratorie Francesco Leoncini.

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Inquadramento clinico Inquadramento clinico delle infezioni delle delle infezioni delle

basse vie respiratoriebasse vie respiratorie

Francesco LeonciniFrancesco Leoncini

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VARIAZIONE PERCENTUALEDELLE MORTI PER ETA’ IN U.S.A.

00

0.50.5

1.51.5

1.01.0

2.02.0

2.52.5

3.03.0

1965 - 19981965 - 1998 1965 - 19981965 - 1998 1965 - 19981965 - 1998 1965 - 19981965 - 1998 1965 - 19981965 - 1998

-59% -64% -35% +163% -7%

Coronaro-patie

Infarto AltreMalattie

CV

BPCO Tutte lealtre cause

Proporzione della frequenza del 1965

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Polmoniti: letalità

Forme lievi domiciliari <1%

Forme ospedalizzate 15%

Oltre 65 anni 15-20%

Necessità di UTI 35%

M. pneumoniae, C. burnetii e C. psittaci <2%

H. influenzae, C. pneumoniae, S. pneumoniae, Legionella

5-15%

S. aureus ed Enterobacteriacaeae 30%

P. aeruginosa 60%

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Incidenza della CAP per fasce d’età

0

5

10

15

20

25

30

0 5 10 15 20 25 60 65 70 75Età (anni)

Incidenza (x 1000/anno)

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Processo infiammatorio che interessa la porzione più distale dell’albero respiratorio ossia il parenchima polmonare

Possono essere classificate secondo criteri anatomo-patologici, eziologici o epidemiologici

DEFINIZIONE

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Classificazione

Eziologico

Batteriche

Virali

Micotiche

Protozoarie

Elmintiche

Istopatologico

Alveolare

Interstiziale

Alveolo-interstiziale

Necrotizzante

Epidemiologico

Comunitarie

Nosocomiali

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Classificazione anatomo-patologica

Forme alveolari: presenza di essudato infiammatorio nel lume alveolare

A focolaio: interessano un intero lobo o il segmento di un lobo

Broncopolmoniti: contemporaneo interessamento dell’albero bronchiale e del parenchima polmonare

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Classificazione anatomo-patologica

Forme interstiziali: infiltrati infiammatori nei setti interalveolari

Forme alveolo-interstiziali

Forme necrotizzanti: estesi processi di necrosi che evolgono verso l’ascessualizzazione

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ESAME OBIETTIVO

FORME ALVEOLARI

Crepitii all’ascoltazione (!)

Accentuazione del fremito vocale

tattile

Ipofonesi ed ottusità alla percussione

Soffio bronchiale, rumori umidi,

riduzione del murmure vescicolare

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ESAME OBIETTIVO

FORME INTERSTIZIALI

l’obiettività è spesso negativa

a volte possono essere presenti

- murmure vescicolare aspro

- aree circoscritte di ipofonesi

- fini rantoli crepitanti

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ESAMI DI LABORATORIO

Alveolari

• leucocitosi neutrofila

• VES e altri indici di flogosi

aumentati

• EGA: ipossiemia

normo/ipercapnia

Interstiziali

• numero di leucociti

normale o diminuito

• VES nei limiti (non

sempre!)

• EGA: ipossemia ipocapnia

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RADIOGRAFIA DEL TORACE

Alveolari una o più aree di

opacità omogenea, a varia estensione con broncogramma aereo

nei casi tipici l’addensamento è a limiti lobari (raro!)

dati corrispondenti a quelli rilevabili all’esame obiettivo

Interstiziali accentuazione diffusa o

circoscritta della trama alveolare infiltrato peri-ilare bilaterale quadro reticolo nodulare diffuso tenue addensamento

monolaterale discrepanza fra obiettività ed

immagini radiologiche

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Classificazione epidemiologica

P. comunitarie: contratte al di fuori dell’ambiente ospedaliero, sostenute di solito da batteri gram positivi e da virus

P. nosocomiali: contratte in ambiente ospedaliero (per definizione dopo almeno 48 ore dal ricovero) da soggetti più o meno immuno-compromessi, sono causate da batteri gram-negativi e anaerobi, da virus, miceti e protozoi

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Eziologia della CAP trattabile a domicilio

<65 anni, no copatologie Streptococcus pneumoniae Mycoplasma pneumoniae Chlamydia pneumoniae Haemophilus influenzae Virus respiratori Legionella sp.

>65 anni e/o copatologie Streptococcus pneumoniae Mycoplasma pneumoniae Chlamydia pneumoniae Haemophilus influenzae Moraxella catarrhalis Bacilli aerobi gram-

Virus respiratori Legionella sp. Infezioni miste

A.T.S., Am J Respir Crit Care Med 2001, 163: 1730-54

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CLASSIFICAZIONE EZIOLOGICA

Batteri

Virus

Miceti

Protozoi

IDSA, ATS. Guidelines for CAP in adults. CID 2007.

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Eziologia della polmonite domiciliare per età e copatologie

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Bambini Adulti Anziani Copatologie

Intrac.

Virus

Gram-

Gram+

Pozzi, Med Tor 1999, 21: 1-12

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POLMONITI ALVEOLARI

S. pneumoniae 70-90%

S. aureus 1-5%

H. influenzae 1-3%

K. pneumoniae 1%

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Polmoniti AlveolariPolmonite Pneumococcica

Epidemiologia: Popolazione generale: 2 casi/1000/anno

Anziani: 14 casi/1000/anno

Reclute: 25 casi/1000/anno

Trapiantati renali: 37 casi/1000/anno

Imbianchini: 42 casi/1000/anno

Minatori del Sud Africa: 90 casi/1000/anno

Modalità infezione: Pneumococchi presenti nel faringe: 60% bambini

25% adolescenti

5% adulti

Stagionalità: Soprattutto Inverno - Primavera

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Difetto nella formazione di anticorpi:

  Primario: ipo- o agammaglobulinemia

  Secondario: mieloma multiplo, leucemia linfatica cronica,

HIV Neutropenia Disfunzione splenica: asplenia, anemia falciforme, talassemia

Malattie sottostanti:

  Alcolismo con cirrosi

  Diabete mellito con acidosi

Scompenso cardiaco congestizio

BPCO

Fattori di Rischio per lo Sviluppo della Polmonite Pneumococcica

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- Esordio brusco, brivido intenso, febbre elevata, dolore toracico da risentimento pleurico, tosse produttiva (>90% dei casi)- Malessere profondo, mialgie, dispnea- Sintomi gastrointestinali (30% dei casi)

Manifestazioni cliniche

- Pz. agitato, cianotico, retrazione intercostali inspiratorie- Tachipnea, tachicardia, cute calda e sudata- Subittero, ittero, herpes labiale- Ottusità alla percussione, aumento del FVT, sfregamenti pleurici

Esame obiettivo

Polmoniti Alveolari

Polmonite Pneumococcica

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- Leucocitosi neutrofila (15000-30000/mmc)- Aumento della bilirubina (<3-4 mg/dl)- Emocolture positive nel 5-25% dei casi- Es. batterioscopico e colturale dell’escreato: utile se campione è idoneo e analizzato da mani esperte- Antigene urinario

Dati di laboratorio

- Addensamento di grado variabile; oggi raro di tipo lobare- Versamenti pleurici (25-60% dei casi)- Ascessi (25% delle forme stafilococciche)

Rx torace

- CID- Sepsi fulminante (soggetti splenectomizzati)- Meningite- Ascessi cerebrali- Endocarditi

Complicanze

Polmoniti AlveolariPolmonite Pneumococcica

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Epidemiologia: Microrganismo ubiquitario (acque, terreno). Infezione ubiquitaria: forme asintomatiche

forme similinfluenzali polmonite con o senza interessamento sistemico

Fonte di infezione: Ubiquitaria (aerosol di docce o rubinetti, nebulizzatori, umidificatori)

Fattori favorenti la malattia: Fumo di sigaretta, pneumopatie croniche, età avanzata, abuso di alcol, stati di immunodeficit

Incubazione: 2-10 giorni

Polmoniti AlveolariPolmonite da Legionella

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- Brusca comparsa di astenia, anoressia, cefalea, dolori muscolari- Febbre, tosse con scarso escreato mucoso, dolore toracico, tachipnea- Diarrea (25-50% dei casi), nausea, vomito, dolori addominali (10-20%)- Stato confusionale, agitazione

Manifestazioni cliniche

-Rantoli, ottusità alla percussione, aumento del FVTEsame obiettivo

Polmoniti Alveolari

- Leucocitosi neutrofila modesta, VES elevata- Iposodiemia, ipofosfatemia, lieve aumento delle transaminasi, ALP, LDH, bilirubina, iperazotemia, proteinuria, ematuria microscopica

Dati di laboratorio

Polmonite da Legionella

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- Difficile clinicamente- Es. colturale dell’escreato o da BAL, Ab monoclonali, sierologie (IF o

ELISA)- Antigene urinario

Diagnosi

- Infiltrato tipicamente alveolare, soprattutto a carico dei lobi inferiori, di tipo segmentario o lobare, monolaterale o diffuso, con evoluzione all’addensamento. Possibile interessamento interstiziale.

- Versamento pleurico nel 25-65% dei casi- Completa risoluzione radiologica in 1-4 mesi

Rx torace

- Azitromicina (1 g in dose unica, poi 500 mg/die)- Claritromicina (500 mg ogni 12 h)- Levofloxacina (1 g in dose unica poi 500 mg/die)- Risposta alla terapia in 3-5 giorni- Da continuare per 10-14 giorni (3 settimane nei casi più

gravi)

Terapia

Polmonite da Legionella

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POLMONITI INTERSTIZIALI

Virus Virus respiratorio sinciziale Virus parainfluenzali 1 e 3 Adenovirus Virus influenzali Coxsackie A CMV Virus del morbillo VZV

Batteri Mycoplasma pneumoniae Coxiella burnetii Chlamydia psittaci Chlamydia pneumoniae

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Polmoniti Interstiziali

Polmonite da Mycoplasma pneumoniae

Epidemiologia: infezione ubiquitaria a carattere endemico con esacerbazioni epidemiche (comunità chiuse) e scarsamente contagiosa. Colpisce soprattutto giovani adulti e bambini > 5 anni.

Patogenesi: forse ripetute infezioni subcliniche sensibilizzazione linfociti T4 formazione di immunocomplessi

Etiologia: batterio Gram negativo privo di parete cellulare

Incubazione: 5-15 giorni

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Manifestazioni cliniche

- Esordio sfumato e progressivo; febbricola, malessere, cefalea, astenia- Segni di interessamento delle alte vie respiratorie, poi- TOSSE INSISTENTE (secca, poi lievemente produttiva) e- FEBBRE ELEVATA, CONTINUO-REMITTENTE

Esame obiettivo- Rantoli fini, localizzati alle basi, in assenza di consolidamento parenchimale

Polmoniti Interstiziali

Dati di laboratorio

- Assenza di spiccata leucocitosi neutrofila, aumento modesto della VES- Movimento sierologico specifico (FC, IF, ELISA) e aspecifico (autoemoagglutinine a frigore)

Polmonite da Mycoplasma pneumoniae

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Rx torace

- Addensamenti per lo più unilaterali, localizzati alle basi o con andamento ilofugale a limiti sfumati- Aspetto “a vetro smerigliato”- Dissociazione clinico-radiologica

Complicanze- Rare: anemia emolitica; miringite bollosa; eritema multiforme; miocardite; pericardite; epatite; meningoencefaliti anche senza coinvolgimento polmonare

Terapia

- Claritromicina (500 mg ogni 12 h per os o ev)- Fluorochinoloni (ad es. levofloxacina 500 mg/die)- Doxiciclina (100 mg ogni 12 h per os)

Polmoniti InterstizialiPolmonite da Mycoplasma pneumoniae

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Polmonite da Mycoplasma pneumoniae

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Manifestazioni cliniche

- Interessamento delle prime vie aeree (rinite, sinusite, laringite, tosse secca e spesso febbre) che si risolve spontaneamente- Dopo 2-3 settimane comparsa di polmonite con febbre e tosse stizzosa non produttiva- Ronchi e rantoli diffusi

Polmoniti Interstiziali

Polmonite da Chlamydia pneumoniae

Epidemiologia- Infezione a trasmissione interumana diretta; nessun serbatoio animale

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Dati di laboratorio

- Movimento anticorpale specifico- IgG > 1: 512 o IgM > 1:16 suggestivi

Rx torace- Area subsegmentaria di addensamento spesso a forma di imbuto o cono oppure- Interessamento interstiziale dei lobi inferiori

Terapia

- Claritromicina (500 mg ogni 12 h per os o ev) o altri macrolidi- Doxiciclina (100 mg ogni 12 h per os)- Fluorochinoloni (levofloxacina, ciprofloxacina)

Polmoniti InterstizialiPolmonite da Chlamydia pneumoniae

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Polmoniti interstiziali

Polmonite da Chlamydia psittaci

Epidemiologia: Infezione rara (zoonosi), trasmessa di solito da uccelli in maniera diretta; a volte con modalità inconsuete. ANAMNESI

Clinica ed obiettività: sovrapponibile alla precedente

Terapia: doxi, macrolidi o chinolonici

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La maggior parte degli agenti

batterici e micotici che causano

polmoniti alveolari possono

eccezionalmente essere

responsabili di forme

necrotizzanti con evoluzione

verso l’ascesso polmonare e

l’empiema pleurico

Eziologia molteplice, 80-90%

batteri anaerobi obbligati della

flora orofaringea (patogeni

opportunisti)

Polmoniti necrotizzanti

Batteri anaerobi S. aureus K. pneumoniae P. aeruginosa S. pyogenes Nocardia spp. Actinomyces spp.

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Condizioni predisponenti sistemiche:- diabete mellito

- terapie immunosoppressive

- terapie antibiotiche

- neoplasie

Perdita di coscienza Malattie periodontali Alterazioni del transito

esofageo Carcinoma broncogeno Bronchiectasie Inalazione di corpi

estranei Atelettasie

Fattori di rischio

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Esordio subdolo Febbricola Tosse e dolore toracico Anoressia e calo ponderale

Clinica

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PATOGENESI

Abitualmente il microorganismo raggiunge il polmone per via aerea

Raramente si verifica invece una diffusione per via ematogena

Per raggiungere il polmone, impiantarsi e moltiplicarsi il microorganismo deve superare i meccanismi di difesa - presenza di concause favorenti

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Presenza di una o più aree iperdiafane nel contesto di un addensamento

infiammatorio

Segmenti posteriori del lobo superiore e segmenti apicali dei lobi inferiori

Quadro radiologico

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Terapia della polmoniteI dubbi amletici del medico

Terapia domiciliare Ospedalizzazione

Antibiotici sì Antibiotici no

Antibiotici a spettro ampio Antibiotici a spettro ristretto

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I PRIMI 4 ANTIBIOTICI USATI (%)NELLA POLMONITE DOMICILIARE

Ceftriaxone 20Imipenem 9Ceftazidima 6Cefotaxima 4

Eritromicina 18Amoxicillina 10Cefonicid 8Cefuroxima/axetil 6

Amoxiclav 16Amoxicillina 9Ceftriaxone 8Cefpodoxima 6

Cefuroxima/axetil 7Roxitromicina 6Cefaclor 6Doxiciclina 6

Penicillina V 47Doxiciclina 17Eritromicina 13Amoxicillina 9

Amoxicillina 35Eritromicina 13Amoxiclav 8Ossitetraciclina 6

Amoxicillina 36Doxiciclina 18Amoxiclav 11Eritromicina 5

Örtqvist, JAC 1995,35: 205-12

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Linee guida dell’American Thoracic Society per la terapia domiciliare

della polmonite

Non copatologie

Macrolide* o doxiciclina o

*Azitromicina o claritromicina

Copatologie

Cefalosporina di III generazione o penicillina protetta

+ Macrolide o doxiciclina

o fluorochinolone

Niederman et al, 2001

Page 43: Inquadramento clinico delle infezioni delle basse vie respiratorie Francesco Leoncini.

Possibile terapia empirica della polmonite

Non copatologie

Macrolide o fluorochinolone

Copatologie o terapie recenti

Betalattamico + macrolide o fluorochinolone

IDSA, ATS. Guidelines for CAP in adults. CID 2007.

Page 44: Inquadramento clinico delle infezioni delle basse vie respiratorie Francesco Leoncini.

VACCINAZIONE!!!!!!

IDSA, ATS. Guidelines for CAP in adults. CID 2007.