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INNOVATIVE SERVICES

FOR FRAGILE PEOPLE IN ROME

SERVIZI INNOVATIVI PER LA POPOLAZIONE FRAGILE A ROMA

Inspireroma30.9_inspire 24/01/17 17.32 Pagina 1

INSPIRE

INDICE

INSPIRE

LE LINEE DI AZIONE INSPIRE

COSA È STATO REALIZZATO

FOCUS SU ALCUNI RISULTATI: LA MAPPATURA DEI SERVIZI

I PROSSIMI PASSI. LA SPERIMENTAZIONE IN 5 MUNICIPI

PRIME PROPOSTE PER FAVORIRE L’INNOVAZIONESOCIALE

ALCUNE INDICAZIONI DI POLICY PER LA PROGRAMMAZIONE E REALIZZAZIONE DI INTERVENTI INNOVATIVI


Stakeholder

Sono parte attiva del progetto oltre atutti i Municipi anche le Asl Roma1,Asl Roma 2 e Asl Roma 3 per leazioni di integrazione socio-sanitaria esperimentazione di servizi innovativi.Farmacap, l’Azienda speciale del Co-mune assume inoltre un ruolo centraleper la funzione di punto di contatto eofferta dei servizi sociali e socio-sani-tari rivolti alla popolazione fragile.Per le azioni di Governance, parteci-pazione e attivazione delle reti di pros-simità hanno dato la loro adesioneoperativa :• Cesv-Centri Servizi per il

Volontariato• Comunità di Sant’Egidio• Croce Rossa Italiana• Caritas

Durata delle attività progettuali:15 settembre 2015/15 dicembre2017

Importo del progetto: euro 2.100.655,00

di cui co-finanziamento della Commissione Europea: euro 1.662.655,00

Il progetto INSPIRE finanziato dallaCommissione Europea all’interno delprogramma EaSI, mira a sperimentareun sistema integrato di servizi e inter-venti nel territorio di Roma in gradodi rispondere in modo più efficace ediffuso ai bisogni della popolazionefragile, favorendo i processi di auto at-tivazione degli stessi beneficiari, la cre-scita del volontariato, il rafforzamentodelle reti di prossimità e un ruolo at-tivo per l’imprenditorialità sociale. Inspire è il primo progetto di RomaCapitale, co-finanziato con fondi nelsettore sociale diretti dalla Commis-sione Europea (DG. Employment andSocial Inclusion).

Il progetto risponde alla esigenza disostenere il percorso di riforma deiservizi per la fragilità sociale avviatodall’Amministrazione Capitolina.

I Partner

INSPIRE è promosso da Roma Ca-pitale - Dipartimento Politiche Sociali,Sussidiarietà e Salute, in collabora-zione con:Studio Come s.r.l Consorzio MipaIASI-CNR DiAP Sapienza-Università di RomaComunità CapodarcoCoop. Manser, CoopIl Grande Carro Forum del Terzo Settore del Lazio

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idonei allo svolgimento dei servizi so-ciali innovativi.Questa linea di azione si articola dun-que in una pluralità di interventi fina-lizzati alla sistematizzazione delleinformazioni sul sistema complessivo diofferta e sulle risorse e servizi, compresiedifici e spazi in disuso.

• Mappatura e rassegna dei servizi innovativi realizzati a Roma e confronto con le esperienze positiveitaliane e internazionali

• Mappatura di edifici dismessi o sottoutilizzati, da destinare ad usosociale;

• Individuazione di un nuovo sistema di valutazione dei bisogni, di nuove procedure di accesso e di contribuzione dei beneficiari;

• Messa a punto di un’offerta di servizi personalizzati e maggior-mente rispondenti ai diversi bisognidelle persone fragili per contribuirealla riduzione delle liste d’attesa;

• Realizzazione di un Sistema informativo e di una centrale operativa di distretto per il monitoraggio della popolazione fragile per garantire accesso veloceai servizi e maggiore possibilità di monitoraggio in tempo reale per gli operatori;

• Sviluppo di reti di supporto, ancheattraverso l’informazione e il training rivolto a persone vulnerabilie a chi si prende cura di loro.

Il progetto INSPIRE si fonda su trelinee di azione che concorrono as-sieme all'obiettivo di ridefinire l'of-ferta dei servizi capitolini per lafragilità sociale.

1. AZIONI DI SISTEMA PER IL RAFFORZAMENTO DELLAGOVERNANCE TERRITORIALEDEI SERVIZI PER LA FRAGILITÀ SOCIALE

Questa prima linea di intervento rac-chiude tutte le attività utili alla costru-zione di una Governance condivisacon i principali stakeholder territoriali(Consorzi e cooperative sociali, asso-ciazioni di cittadini e beneficiari, etc.)mirando a creare le condizioni perchéil processo complessivo di ridefinizionedell’offerta dei servizi, armonizzazionedelle modalità di accesso e dei sistemidi valutazione dei bisogni possa essereimplementato in tutti i Municipi diRoma.Il progetto intende agire sia sull’ indi-viduazione di un nuovo sistema di va-lutazione dei bisogni, in modo dadare risposte tempestive ed appro-priate e aumentando l’efficienza, siaindividuando nuove procedure am-ministrative per la definizione dei cri-teri di accesso e di compartecipazionealla spesa dei servizi individualizzati siaidentificando nuovi modelli operativibasati sull’innovazione sociale l’assi-stenza collettiva e l’auto attivazionedei soggetti fragili, sia, infine, indivi-duando criteri per riattivare spazipubblici abbandonati o sottoutilizzati

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LE LINEE DI AZIONE INSPIRE


3. COMUNICAZIONE E ANIMAZIONE TERRITORIALE E PRESIDIO DEI NEW MEDIACON UNA SPECIFICA ATTENZIONE ANCHE AL SISTEMA DEL SOCIAL NETWORK

Questa terza linea di azione ha il com-pito di sostenere e sensibilizzare tuttele parti coinvolte nell’attuazione delprogetto e di diffondere i risultati eprogettare l’up-scaling del modellosperimentato.

Le attività di comunicazione del pro-getto INSPIRE a partire dalla defini-zione di una linea grafica e del logoindispensabile a dare identità e ricono-scibilità al progetto Inspire e alla reda-zione di un format per le relazioni,presentazioni, video, brochure ecc. si èconcentrata nella prima fase nella disse-minazione rivolta in particolare allaampia rete di associazioni del terzo set-tore. Con la prosecuzione del progettola comunicazione e animazione si esten-derà a tutti gli stakeholder coinvolti.

2. SPERIMENTAZIONE IN 5 MUNICIPI DI ROMA CAPITALEDI SERVIZI INNOVATIVI, PERSONALIZZATI E FLESSIBILI

La seconda linea di azione è rap-presentata dalla sperimentazionein 5 municipi dei nuovi servizi edelle nuove procedure per il supe-ramento del tradizionale modello ope-rativo basato sul rapporto 1 a 1 traoperatore e beneficiario, creando lecondizioni per integrare nel temponuovi servizi sempre più rispondentiall’evoluzione del bisogno assistenziale. Impatti e risultati della sperimenta-zione saranno valutati anche attraversomodelli di analisi basati su un approc-cio contro fattuale che garantirà lapiù corretta valutazione di efficaciadegli interventi, individuando le dif-ferenze tra gruppi di cittadini coin-volti nelle sperimentazioni e rispettoa gruppi analoghi per condizione efragilità “trattati”. La raccolta di datievidence-based dovrà consentire dicreare le condizioni per la diffusionedei modelli di sperimentazione più ef-ficaci nel territorio cittadino.

Risultati della sperimentazione saranno: • Piani di servizi e contratti

personalizzati• Servizi di supporto e tutoraggio

per persone fragili e per le loro famiglie

• Servizi collettivi: condomini solidalie laboratori socio-occupazionali

• Potenziamento delle imprese sociali

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Azioni di sistema. Costruzione Della GovernanceTerritoriale Condivisa Questa linea di azione raccoglie tuttoil set delle attività di analisi, program-mazione e costruzione di reti del pro-getto funzionale alla sperimentazione.

A. Mappatura di servizi

La mappatura dei servizi innovativi,conclusa lo scorso maggio, ha per-messo di individuare le esperienze in-novative nell’ambito del sostegno allafragilità sociale realizzate negli ultimi 5anni nel territorio romano, per analiz-zarne le caratteristiche e valorizzarlecon l’obiettivo di ripensare un modellodi servizi per la fragilità, inclusivo e so-stenibile. La mappatura è stata condotta tramiteuna ricerca desk (Piani sociali muni-cipali e altri documenti) e attraverso15 focus group municipali che hannointeressato circa 200 tra rappresentantie referenti dei servizi (sia municipaliche delle cooperative), esponenti delleassociazioni e rappresentanti di assistitie loro familiari e strutture del volon-tariato operanti sul territorio di RomaCapitale. Tramite la Cabina di Regia di RomaVolontaria che raccoglie le principalireti del volontariato, Forum del TerzoSettore, Spes e Cesv, il set informativoè stata ampliato somministrando, viaweb, un questionario indirizzato anchealle realtà associative non coinvoltenegli incontri, che sul territorio dei 15

Nel corso del primo anno di attività,sono state avviate - e in alcuni casicompletate - tutte le azioni di sistemapreviste, affiancate da attività di co-progettazione e coordinamento con idiversi attori locali coinvolti nel si-stema dei servizi per la fragilità. Di seguito vediamo più in dettaglio ilset di interventi.

Attività di Gestione del Progetto

Il Comitato di coordinamento ed igruppi di lavoro per la realizzazionedelle attività sono stati costituiti conDeterminazione Dirigenziale (del Di-partimento Politiche Sociali, Sussidia-rietà e Salute.).

In un anno di attività si sono tenuti intutto 80 incontri di lavoro con il coin-volgimento del Dipartimento Muni-cipi, Gruppo di Lavoro e Partner diProgetto .

Hanno aderito all’iniziativa con unruolo attivo

• FarmaCap • Croce Rossa Italiana • Caritas • Comunità di Sant’Egidio • Cesv-Centro Servizi per il

Volontariato

COSA È STATO REALIZZATO

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Sono stati poi definiti i criteri di lo-calizzazione, progettazione, adegua-mento e adattamento di spazi destinatiall’assistenza per lo svolgimento deiservizi innovativi tenendo conto delletendenze terapeutiche e assistenzialiemergenti, delle esperienze di proget-tazione significative nel panorama in-ternazionale e nazionale. Per alcune strutture individuate è incorso di verifica, attraverso un progettopreliminare e uno studio di fattibilità,la possibilità di realizzare alcuni servizisocio-assistenziali, tenuto conto anchedei criteri prestazionali messi a puntoin una ricerca condotta dal DIAP perla Regione Lazio.

C. Riorganizzazione del sistemadi servizi per la fragilità sociale

L’azione consiste nella revisione edimplementazione delle procedure chedisegnano il sistema di servizi di curadella fragilità sociale.

Revisione del sistema di valutazione del bisogno

Questa specifica attività si è concentratasulla costruzione di strumenti utili a ri-levare i diversi bisogni, evitando la sud-divisione in categorie specifiche, pergiungere all’elaborazione di un sistemadi valutazione unico della fragilità sociale.È stata condotta una ricerca documen-tale sull’attuale sistema di valutazionedel bisogno adottato nel territorio diRoma Capitale, a cui sono seguiti deicolloqui di approfondimento condotticon il personale del Dipartimento Po-litiche Sociali, sussidiarietà e Salute ed

municipi offrono servizi per la curadella fragilità sociale.

I dati raccolti costituiscono il primonucleo informativo del database del-l’offerta dei servizi che sarà inserito al-l’interno del Sistema Informativosociale che INSPIRE sta costruendo.

Sono stati rilevati e analizzati sia gliinterventi istituzionali che quelli rea-lizzati dalle organizzazioni del terzosettore, comprese le associazioni divolontariato e i “gruppi informali” (es.parrocchie, comitati di quartiere, ecc.).Si tratta di molteplici e differenziatiinterventi caratterizzati da elementi diInnovazione basati sul superamentodell’intervento domiciliare individualee/o sulla valorizzazione di un approc-cio teso a favorire la “cultura della so-lidarietà” di prossimità, mediante lamediazione sociale e sulla la costru-zione di relazioni tra persone e infinesull’attivazione degli stessi beneficiari.

B. Mappatura di edifici dismessio sottoutilizzati, a livello munici-pale, da destinare ad uso sociale.

Il gruppo di lavoro a partire dallacomparazione e integrazione dei datidisponibili (Carta dei valori munici-pali esito delle Conferenze urbanisti-che municipali; Carta della cittàpubblica di Roma capitale; social datatematici, etc.), ha raccolto e georefe-renziato i dati sulle strutture dismessedistinguendo ciascuno spazio in basea criteri di disponibilità/ coerenza congli obiettivi del progetto nei diversimunicipi.

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senzialmente sull’Isee), interagendocon gli uffici competenti del Diparti-mento, ha definito una proposta per ilnuovo sistema di compartecipazionesecondo i valori Isee. Sono statequindi identificate le alternative per-corribili per la compartecipazione allaspesa in funzione dell’Isee, ognuna conproprietà peculiari e rispondenti alledifferenti esigenze.

Implementazione di una centrale operativa di distretto

Con questo intervento si intende im-plementare la centrale operativa di di-stretto che consentirà ai beneficiari diessere seguiti in modo integrato daglioperatori sociali e sanitari e di moni-torare in tempo reale il progetto diciascun beneficiario. A tal fine le attività sono state caratte-rizzate dall’analisi dei sistemi attual-mente in atto nel territorio di RomaCapitale (es. PUA-Punto Unico di Ac-cesso-Centrale dei casi complessi; Mu-nicipio XII e XIV; Protocollo di presain carico sociale e sanitario; MunicipioXII e DSM, ecc....). Sotto osservazionein particolare il processo di accesso ederogazione dei servizi in cui sono statievidenziati l'interazione tra cittadino,sportello e sistema informativo.La costruzione della centrale operativanon prevede un ulteriore sportello oservizio da aprire nel territorio maparte dalla messa a sistema di attività estrutture già presenti, (Municipi XIII eXIV), dove da alcuni anni Servizi So-ciali Municipali e ASL condividono,organizzano e monitorano, a partire dal

i referenti dei Municipi che ha portatoalla redazione di una prima ipotesi direvisione del sistema.

Sono stati inoltre definiti e testati alcuni strumenti operativi:

• Scheda valutazione bisogno - ACCOGLIENZA “segretariato

sociale”• Scheda valutazione bisogno

- ASSESSMENT “servizio sociale”

È in corso di completamento anche ladefinizione della tassonomia funzio-nale per la catalogazione dei diversibisogni sociali e per l’individuazionedelle risposte più appropriate. La tas-sonomia diventerà parte integrantedel sistema informativo sociale delprogetto Inspire.

Elaborazione di una nuova proceduraper la definizione dei criteri di accessoe di contribuzione ai servizi

Questa azione prevede la definizionedei nuovi criteri di accesso e dei livellidi contribuzione per la definizione di“contratti di prestazioni individualiz-zati” che saranno oggetto di speri-mentazione e che potranno essereapplicati, con i necessari adattamenti,anche ad altri servizi.

Il progetto dopo aver condotto unaricognizione e analisi della normativarilevante sia in tema di assistenza nonresidenziale (fonti regolamentari del-l’amministrazione e strumenti utiliz-zati), sia per quanto concerne i sistemidi contribuzione utilizzati (basati es-

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vanti) e alla qualificazione e analisi dellebasi dati rilevanti per popolare gli archivi(liste di servizi, sistemi di tassonomia, ar-chivi fornitori, risultati questionario vo-lontariato ecc.). Le operazioni di sviluppo sono state av-viate sulla base delle linee di indirizzo perlo sviluppo del sistema informativo per lapopolazione fragile contenente le funzio-nalità e le caratteristiche di base della piat-taforma web. Sono in corso le verifiche su una versionetest del Sistema informativo Inspire, giàfruibile e funzionante via web.

Potenziamento delle reti di sostegno, ancheattraverso l’informazione e la formazionedi soggetti fragili e carers

Mediante il coinvolgimento di RomaVolontaria sarà riattivata la rete dell'asso-ciazionismo cittadino per sostenere e po-tenziare le reti di sostegno.A partire dal mese di gennaio 2017, intutti i 5 territori sperimentali, in collabo-razione con operatori socio-sanitari, fami-liari e volontari, saranno definiti, progettatie sperimentati iniziative ed interventi persensibilizzare e sostenere familiari e care-givers, ma anche vicini, coinquilini deicondomini sociali , commercianti locali,amministratori di condomini, etc. che po-tranno svolgere il ruolo di sentinelle so-ciali, partecipando quindi attivamente allari-costruzione di una rete di solidarietà eprossimità. L’azione sarà realizzata in strettocoordinamento con le attività promossenella sperimentazione dei (Laboratoriosocio-occupazionali, condomini solidali,tutoring).

Punto Unico di Accesso, la presa in ca-rico dei casi che per la loro complessitàrichiedono l’intervento contemporaneodi diversi servizi sociali e sanitari.Nell’ambito di questa azione è stato av-viato il dialogo con Farmacap, l’aziendaspeciale di Roma Capitale che è attivaanche nel campo degli interventi di so-stegno alle fasce deboli della popola-zione tra cui lo sportello (porta sociale)e la teleassistenza.

Inspire intende così rafforzare e soste-nere il sistema integrato dei servizi ter-ritoriali che coinvolge i principali attoridell’ambito sociale e sanitario:

• Dipartimento Politiche Sociali, Segretariato sociale e Servizi socialiprofessionali e municipali;

• Distretto e Dipartimenti Asl, PUA,medici di medicina generale, Farmacap, per quanto riguarda l’ambito sanitario;

• Enti no profit, cooperative sociali,associazioni di volontariato che nei territori intercettano i bisogni e offrono sostegno alla popolazionefragile.

La Centrale Operativa di Distretto saràsperimentata nel XIV Municipio, a par-tire dalla Centrale dei Casi Complessiattualmente esistente.

Realizzazione di un sistema condiviso einformatizzato di controllo e monitorag-gio della popolazione fragile

L’azione ha preso le mosse dalle analisipreliminari finalizzate alla progettazionedel sistema informativo (funzioni rile-

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Per le Azioni di Sistema

1. Costruzione della Governance Territoriale

Mappatura servizi sociali innovativi:• 15 Focus Group con i Municipi con 200 realtà istituzionali e del terzo

settore coinvolte • Report: mappatura dei servizi innovativi nel territorio di Roma Capitale • Rilevazione on line tramite questionario dei servizi innovativi del terzo

settore (circa 130 questionari raccolti)

Mappatura edifici inutilizzati e studio di fattibilità:• Report: mappatura• Report criteri innovazione

Revisione del sistema valutazione del bisogno:• Ipotesi di un Modello di revisione del sistema • Scheda valutazione bisogno – ACCOGLIENZA • Test in 2 Municipi della Scheda di Accoglienza • Scheda valutazione bisogno - ASSESSMENT

Revisione procedure di accesso e definizione criteri di contribuzione:• Report di analisi e revisione del sistemaSistema informativo sociale:• Report di analisi e definizioni funzioni del sistema• Raccolta basi dati sull’offerta dei servizi • Avvio attività di sviluppo della piattaforma dedicata• Sviluppo di una versione demo del sistemaCentrale operativa di distretto:• Elaborazione prima bozza relativa a funzioni e attori da coinvolgere Sviluppo network locali:• Coinvolgimento Cabina di Regia Roma Volontaria• Coinvolgimento Croce Rossa Italiana • Coinvolgimento FarmaCap• Incontri sul territorio con il Coordinamento del Forum Terzo Settore

Lazio(Assemblea regionale, Convegno Il Futuro è il sociale, Progetto Formica d’oro, ecc.)

GLI OUTPUT DEL PROGETTO


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2. Sperimentazione

Selezione dei 5 Municipi e adesione alla sperimentazione: V, VII, IX, XII e XIV

Individuazione dei servizi da sperimentare:

• 5 Laboratori socio-occupazionali per n. 66 adulti disabili medi e n. 34 adulti con diagnosi psichiatrica

• 2 Condomini solidali per n. 20 anziani • 2 Servizi Tutoring per n. 60 beneficiari: nuclei familiari / persone fragili

Elaborazione del Piano esecutivo della sperimentazione• 13 Incontri di co-progettazione nei 5 Municipi per individuazione tipologia

beneficiari (attività in corso)

Valutazione di impatto attraverso l’analisi Controfattuale

• Analisi preliminare• Individuazione dei criteri di selezione dei gruppi (trattamento e controllo)• Individuazione e definizione degli strumenti di analisi • Predisposizione del Questionario e Test


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3. Comunicazione

• Predisposizione piano comunicazione• Ideazione logo e linea grafica• Ideazione e stampa Brochure (4.000 copie)• Comunicazione avvio attività al territorio di Roma Capitale• Individuazione e predisposizione Mailing list newsletter• Individuazione software per gestione newsletter• Predisposizione Indirizzario INSPIRE• Registrazione dominio Inspire.eu• 2 account per comunicazione progetto

[email protected] e [email protected]• Pagina Web Inspire accessibile dal sito del Dipartimento Politiche Sociali,

Sussidiarietà e Salute di Roma Capitalehttps://www.comune.roma.it/pcr/it/dip_pr_srv_soc_sal_enspire.page

4. Gestione del Progetto

Attivato un Comitato di coordinamento e gruppi di progetto

Realizzati 80 incontri di lavoro con il coinvolgimento del Dipartimento, Municipi, Gruppo di Lavoro e Partner di Progetto .


• Focus sulla dimensione collettivadell’intervento

• Azione congiunta di attori locali di natura diversa (politici e tecnici,pubblico e privato, formale e informale, profit e no-profit)

• Predisposizione di strumenti per misurare e valutare l’impatto sociale innescato dal servizio

Il progetto ha così rilevato e analizzatosia gli interventi istituzionali che quellirealizzati dalle organizzazioni del terzosettore, comprese le associazioni di vo-lontariato e i “gruppi informali” (es.parrocchie, comitati di quartiere, ecc.). Si tratta di molteplici e differenziatiservizi e interventi caratterizzati daelementi di Innovazione basati sul su-peramento dell’intervento domiciliareindividuale e/o sulla valorizzazione diun approccio teso a favorire la “culturadella solidarietà” di prossimità, oppureinterventi dove la mediazione socialee la costruzione di relazioni tra per-sone rappresentano tratti fondanti oancora dove l’attivazione degli stessibeneficiari rappresenta una modalitàstessa efficace di intervento.La serie composita di Interventi com-prende diverse classificazioni, modalitàdi intervento, titolarità target strumen-tazioni. In prima approssimazione èpossibile distinguere più tipologie sullabase di approcci gestionali (ad esempiopluriattori e pluriservizi), su processidi attivazione e capacitazione deglistessi soggetti beneficiari, prima an-cora che per fragilità e target.

Verso un catalogo di serviziinnovativi

La mappatura dei servizi innovativiper la fragilità sociale rappresenta unaazione chiave rispetto al progetto IN-SPIRE nell’ambito della costruzionedel sistema di Governance condivisa edella successiva fase di sperimenta-zione. La raccolta delle esperienze in-novative nell’ambito del sostegno allafragilità sociale realizzate negli ultimi5 anni nel territorio romano, la loroanalisi e valorizzazione e messa a si-stema, conclusa nell’ambito delle atti-vità del progetto, permette infatti diripensare sulla base delle concrete evalide esperienze diffuse e già speri-mentate nel territorio un modello diservizi per la fragilità sociale, inclusivoe sostenibile. È utile per cogliere la portata ed il va-lore del catalogo delle esperienze rap-presentare i criteri di innovatività cheInspire ha fissato per individuare e se-lezionare gli interventi:

• Capacità di intercettare un bisognosociale specifico fornendo una risposta nuova

• Personalizzazione degli interventi,ovvero capacità di attivare risposte e percorsi progettati su bisogni individuali specifici

• Interventi basati sull’attivazione della comunità, partecipazione e coinvolgimento degli attori.

• Forme di Governance collaborativee coordinate

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FOCUS SU ALCUNI RISULTATI. LA MAPPATURA DEI SERVIZI


e giovani impegnati in attività di so-cializzazione e di scambio. Esperienze di co-housing tra anziani(Mun. I, II,III, VIII, X, XIV ) tra an-ziani e giovani rifugiati (Mun. VII) concase private o messe a disposizione daenti (Ipab) e associazioni con un ruolodi monitoraggio continuo delle retidi volontariato che operano come an-tenne sociali

b) Servizi che integrano le precedenti fun-zioni con target disabilità, tra cui:

Servizi ed interventi collettivi perl’area delle disabilità con un ruolo at-tivo di cooperative (Mun. V, VII, VIII,XIII) o associazioni di genitori o fa-miliari (Mun. V, XIV) che superano ilrapporto 1 a 1, senza oneri aggiuntiviper l’amministrazione.

Co-housing (Mun. I, III, V, XII, XIV,XV) e interventi volti a promuoverela socializzazione e l’inclusione socialedi soggetti disabili: gite, uscite,weekend, vacanze estive (Mun. II,V, XIV),casedi semi-autonomia (Mun. VIII, XI).

Percorsi di accompagnamento all’au-tonomia basati sul peer-tutoring conFamiglie organizzate in associazioneche promuovono gruppi di auto-aiutoper genitori e attività di socializza-zione integrate per bambini disabili enormodotati.

Di seguito un dettaglio delle ini-ziative individuate

a) Azioni tese al superamento dell’inter-vento domiciliare individuale, mediazionesociale o basate sulla costruzione di rela-zioni tra persone e infine sull’attivazionedegli stessi beneficiari tra cui:

Esperienze di Assistenza per l'Integra-zione ed il Sostegno attraverso presta-zione in attività collettive (SAISA-SAISH), per rispondere in modo più ap-propriato, con le stesse risorse, alle richie-ste ed esigenze di più destinatari (Mun. V,VII) e SAISA di quartiere1 (Mun. III ),

Servizi a bassissima soglia (Mun. VII ),

Servizi di mediazione sociale, di wel-fare di comunità, le social street (Mun.III, IV, IX, XI),

Segretariato di prossimità e assistenzaleggera (Mun. VII, VIII,XI, XII), tuttiservizi basati sull’attivazione di reti in-formali.

Sentinelle del territorio, cittadini-chiave(portiere, giornalaio, vicini ecc) che neiquartieri o nei condomini aiutano a ri-levare i bisogni e a monitorare fragilitàgiocando un ruolo di antenna sociale.

Servizi basati sull’attivazione delle com-petenze degli anziani e sullo sviluppo dilegami di fiducia tra di essi:

I laboratori intergenerazionali (sarto-ria Mun. IV ), anche con giovani ri-fugiati (Mun.VII), che vedono anziani

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sociazioni, ad 8 adulti disabili che lavo-rano insieme a 4 volontari, la manuten-zione di aree verdi intorno ad unastazione della metropolitana (Mun.XIV).

Esperienze di agricoltura sociale pro-mosse da cooperative sociali di tipo B(Mun. V, VI, IX, XI, XV) in collabora-zione con associazioni, Asl e Consultedell’Handicap, che diventano un potentestrumento di inclusione sociale maanche socio-lavorativa di giovani disa-bili o neet.

d) Azioni centrate sulla Cura del Verde eSport

Cura dei Parchi e degli spazi verdi connumerose associazioni, i Comitati diquartiere o i gruppi di cittadini che la-vorano per riqualificare e gestire parchie giardini pubblici in degrado in puntidi incontro e luoghi di socialità (Mun.XIV).

Primo parco inclusivo di Roma Capi-tale, finanziato da Acea, progettato dallamamma di un bambino disabile chevive nel quartiere e gestito e mante-nuto dal Comitato di Quartiere (Mun.XIV).

Centri sportivi aperti alla collabora-zione con i servizi sociali per metterea disposizione spazi per iniziative diprevenzione e promozione della salute(alimentazione, attività fisica, etc.) de-stinate anche alle mamme (Mun. XIV).

Laboratori ludico espressivi per disa-bili mentali volti a favorire il poten-ziamento delle capacità cognitive(Mun. I, II, X) o i laboratori creativiad alta integrazione dove ragazzi condisabilità grave possono contare sul-l’affiancamento di ragazzi normodo-tati (Mun. VIII).

Sport come strumento di integra-zione per i bambini e i ragazzi disabili(Mun. VIII, XI).

c) Strumenti di Inclusione sociale attra-verso la leva occupazionale tra cui:

Servizi di orientamento e ricerca dellavoro gestiti con risorse e fondi Mu-nicipali(VI, X) con borse lavoro e ti-rocini, con mappature di aziende eservizi offerti ai datori di lavoro (Mun.IV, VI, X, XI). Gestione dei sussidi e dei contributieconomici, in un piano di interventoindividuale, riuscendo così ad ottenerebuoni risultati anche in un campoRom e marginalità adulta (Mun. XI)con Tutor familiare che accompagna eaffianca per tre mesi (Mun. VIII) all’uti-lizzo dei servizi e nella gestione deicontributi.

Disabilità lieve in attività lavorativevolte al recupero urbano e alla riqua-lificazione del quartiere (Mun. XIII)e degli spazi adibiti a verde pubblicofavorisce l’inclusione sociale e socio-lavorativa di soggetti fragili.

La ex Provincia ad esempio ha affidato,in collaborazione con Asl e alcune as-

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1 SAISA di Quartiere è un progetto realizzato nel III Municipioche estende il concetto di “domicilio” dell’anziano a quello del“quartiere” di appartenenza. Il “SAISA di quartiere” ha tra gliobiettivi quello di aumentare il numero di anziani da assistere, ri-nunciando, dove possibile, al rapporto uno a uno assistente/bene-ficiario, rendendo flessibili ritmi e presenza dell’operatore presso ibeneficiari, rendendo collettive alcune attività: disbrigo di praticheburocratiche e l'attivazione di reti locali. Metodologia di intervento caratterizzata da: -massima accessibilità

al servizio (non ci sono criteri e regole di accesso se non maggioreetà e effettiva necessità); rapporto informale tra operatori e utenti;multidisciplinarità equipe, figure professionali diverse (operatorisocio-sanitari, educatori, psicologi, operatori pari, cioè beneficiaristessi del servizio); lavoro di rete e attivazione di tutte le risorse delterritorioSocial Street è un progetto nato a Bologna nel 2013 e diffuso poi

in molte città italiane e non solo, tra cui Roma (IV Municipio),che si basa sulla creazione di rapporti tra vicini residenti nella stessastrada, che condividono necessità, scambiano servizi, professionalitàe conoscenze, portano avanti progetti collettivi di interesse co-mune e traggono quindi tutti i benefici derivanti da una maggioreinterazione sociale. L’interazione sociale è considerata lo strumentoper migliorare la qualità della vita: trovare un compagno di giocoper il proprio figlio, scambiare una lezione d’italiano con un vicinodi casa straniero con l’assistenza di una persona anziana.

e) Altri interventi sociali e socio sanitariinnovativi

Co-housing sociale per famiglie e in-dividui in situazione di grave margi-nalità è realizzato in due appartamentidi proprietà della ex Provincia, trasfor-mati in nuclei abitativi che accolgono5 persone ciascuno (Mun. XIV) conun operatore che effettua il monito-raggio della convivenza quotidiana ele relazioni con il vicinato.

Cooperativa che si occupa di odonto-iatria sociale che, attraverso un finan-ziamento regionale, sta lavorando conle case Dopodi noi a tariffe basate sul-l’ISEE (Mun. XIV). Si sta pensando diattrezzare un camper ad unità mobile.

f) Casi Complessi

È Presente in alcuni Municipi la Cen-trale dei Casi Complessi, dove ASL eMunicipio organizzano e monitoranola presa in carico dei casi che richie-dono interventi di diversi servizi so-ciali e sanitari(Mun. XIII e XIV).

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• Interesse e disponibilità del serviziosociale a collaborare al progetto Inspire;

• Buon livello di integrazione socio-sanitaria;

• Presenza di esperienze innovativenel territorio che delineano il passaggio dal modello operativo 1 a1 al modello collettivo di intervento;

• Vitalità delle organizzazioni no profit e volontariato nel territorio;

• Propensione alla partecipazione dellacittadinanza;

• Presenza di servizi simili a quelli previsti da Inspire (condomini solidali, laboratori socio-occupazionali, tutoring, etc.);

• Presenza di strutture per lo sviluppodell’imprenditoria sociale;

• Presenza di locali/ spazi da destinarea servizi sociali (anche laboratori socio-occupazionali)

Per la selezione dei Municipi in cuisperimentare è stata presa in considera-zione anche la necessità di rappresen-tare i diversi quadranti territoriali e dicomprendere differenti ASL responsa-bili dei servizi socio assistenziali. Va ag-giunto poi che 2 dei 5 Municipiselezionati (V e VII) stanno realizzandol’integrazione amministrativa di due exMunicipi. Tale condizione è stata un ul-teriore fattore di scelta perché permet-terà al Dipartimento Politiche Sociali eal gruppo di lavoro Inspire di indivi-duare soluzioni a difficoltà organizzativeda affrontare per diffondere la sperimen-tazione anche ad altri Municipi.

La scelta dei servizi, dei Municipi e l’individuazionedei beneficiari

Il gruppo di lavoro Inspire ha indivi-duato i servizi oggetto della speri-mentazione INSPIRE ed i territorimunicipali su cui avviare le attività esta definendo i beneficiari.

I servizi prescelti comprendono:

• Tutoring, destinato a persone fragili(60 destinatari: anziani, disabili, adulti e loro nuclei familiari)

• Laboratori socio-occupazionali, destinato a disabili adulti (livello medio) e persone con diagnosi psichiatrica (100 destinatari)

• Condomini solidali, destinato ad anziani con livello assistenzialemedio (20 destinatari)

• Percorsi di inserimento lavorativo(auto-impiego; imprenditorialità sociale), destinato a giovani fragili (20 destinatari).

Si tratta di servizi innovativi che sa-ranno sperimentati in 5 Municipi (V,VII, IX, XII, XIV) di Roma Capitalein cui si è registrata la presenza di piùcondizioni favorevoli alla realizza-zione degli stessi. Il principale criterio di scelta dei Muni-cipi ha riguardato le condizioni internea ciascun municipio rispetto molteplicifattori di tipo organizzativo, motiva-zionale, sociale, operativo, tra cui :

• Presenza di un sistema di Governanceallargato, condiviso e partecipato;

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LA SPERIMENTAZIONE IN 5 MUNICIPI


Valutazione degli effetti dellesperimentazioni attraverso unapproccio controfattuale

Il gruppo di lavoro ha predisposto glistrumenti per produrre un efficace si-stema di valutazione basato sul metodocontro fattuale individuando quindi icriteri di riferimento per selezionare igruppi in trattamento (che partecipanoalla sperimentazione come beneficiaridei servizi) e di controllo (che con lestesse caratteristiche di fragilità nonpartecipano alle sperimentazioni). Èstato anche definito e testato il questio-nario completo degli item oggetto dianalisi per la valutazione. È stato, infine, condiviso e approvatoanche il set minimo di informazioniche i Municipi forniranno al gruppodi progetto per la selezione dei sog-getti da inserire nei due gruppi: trat-tamento e di controllo. I Municipi hanno individuato con ilgruppo di progetto le liste dei soggettida selezionare per la sperimentazionesulla base dei criteri delineati indivi-duando sia il gruppo dei trattati che ilcorrispondente gruppo di controllo.

Elenco Municipi e ASL • Mun. V e VII Roma Est

(ASL RMB e RMC, ora RM2);• Mun. XII e XIV Roma Nord Ovest

(ASL RME, ora RM1);• IX Roma Sud (Asl RMC, ora RM2)

Con ciascun Municipio il gruppo dilavoro Inspire sta lavorando in manieraspecifica per identificare i servizi in-novativi di interesse (es. tutoring ri-spetto a condomini solidali), i relativitarget e le attività da realizzare:

• Individuazione delle attività e dellesedi per la conduzione delle attività sperimentali;

• Definizione delle caratteristichedei beneficiari;

• Incontri preliminari con operatoripubblici dei servizi per l'impostazione delle modalità di rapporto con gli enti pubblici;

• Esame tecnico - motivazionale dellerisorse professionali previste per laconduzione delle attività di progetto di competenza del partenariato

• Selezione dei destinatari da coinvolgere in ciascun servizio.

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Servizi Beneficiari

34

20

200

Laboratori socio-occupazionaliDisabili adulti (medi)Laboratori socio-occupazionaliSoggetti diagnosi psichiatricaServizi di tutoring(nuclei/soggetti fragili)

Condomini solidali(anziani/disabilità media)

Inserimenti lavorativi

Totale

66

60

20

Ipot

esi d

i rip

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ione

dei

ben

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erviz

i spe

rimen

tali


più resistenza all’innovazione. Monitoraggio continuo e valutazione dell’impatto

I sistemi di monitoraggio e follow-updelle sperimentazioni a livello dipar-timentale e municipale sono essenzialiper far si che le sperimentazioni of-frano indicazioni per la programma-zione dei nuovi servizi. Il Dipartimento dovrà elaborare leLinee guida per la programmazione.

Regole per l’attribuzione degli appalti Roma Capitale dovrà ripensare le re-gole per gli appalti, eliminando daiBandi di gara i ribassi fino al 40% cheequiparano la fornitura di servizi allapersona alla fornitura di qualunquetipo di servizio.

Regolamenti e procedure di accesso I nuovi regolamenti dei servizi e leprocedure di accesso dovranno intro-durre flessibilità e prevedere strumentiper la personalizzazione e l’appropria-tezza dei percorsi, e la razionalizza-zione delle risorse.

Presa in carico globale

Integrazione La complessità delle situazioni ri-chiede una presa in carico globale eintegrata delle persone fragili, conun’unica Unità di Valutazione Multi-dimensionale e una forte integrazionetra servizi e settori in particolare so-

Le leve per creare innovazione

La prima fase di attività del progetto hapermesso al gruppo di lavoro di racco-gliere una rilevante quantità di infor-mazioni, dati operativi, punti di forza,criticità, sul sistema di offerta ai citta-dini in materia di servizi socio assisten-ziali e socio sanitari. L’analisi diretta maanche il continuo scambio di opinionicon tutti i soggetti e attori del sistema:dagli operatori pubblici e privati allefamiglie ai singoli beneficiari, ha con-sentito di mettere a fuoco alcuneprime proposte utili ad innescare pro-cessi virtuosi di Innovazione socialeagendo sulle diverse fasi del processo digestione degli interventi dalla Gover-nance dei servizi alla loro erogazione.

Sistema di governance

Governance multilivello Occorre promuovere il coordina-mento tra diversi livelli di governo-cittadino (Dipartimento attraverso laco definizione delle linee guida) e mu-nicipale (Municipi - terzo settore) efavorire la condivisione e lo scambio.

Governance allargataOccorre allargare la Governance deiservizi anche alle risorse del volonta-riato o delle forme di aiuto di prossi-mità più informali (vicinato) perfavorire lo sviluppo dell’innovazionea livello locale e la contaminazioneanche nei territori più fragili e con

PRIME PROPOSTE PER FAVORIRE L’INNOVAZIONE SOCIALE

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tazione degli interventi. Osservatori partecipati sulla fragilitàsociale Servono servizi di osservatorio chepermettano di condividere informa-zioni e dati anche con le sentinelle so-ciali che operano nei territori.

Centrale operativa di distretto Strumento proposto da Inspire conl’obiettivo di favorire la presa in caricointegrata della fragilità sociale coinvol-gendo, oltre ai servizi sociali e sanitariresponsabili, associazioni e volontarinella progettazione degli interventi enella segnalazione delle situazioni dicrisi. Prevedere percorsi di formazione con-divisa tra operatori pubblici, privati,volontari etc..

ciali, sanitari e lavorativi. Osservazione La presa in carico globale della fragi-lità richiede una serie di funzioni,come osservazione, monitoraggio, etc.basate su vicinanza e legame di fiduciache non possono essere realizzate solodai servizi e dai professionisti.

Personalizzazione e flessibilitàdegli interventi

Percorsi ed interventi personalizzati I servizi collettivi destinati a diversetipologie di destinatari, possono co-munque rispondere a esigenze di fles-sibilità e di personalizzazione perrompere isolamento e solitudine, po-vertà e marginalità.

Strumenti per l’integrazione

Sistemi informativi L’integrazione tra servizi e settorid’intervento richiede infrastruttureinformatiche ed organizzative, stru-menti per mettere a sistema cono-scenze, informazioni e dati. I diversi attori devono condividere in-formazioni su: domanda di servizi,profilo di bisogno del destinatario deiservizi e sistema dell’offerta dei ser-vizi nel territorio.

Cartella o fascicolo del destinatario Una scheda personalizzata deve rac-cogliere tutte le informazioni dallafase di accoglienza e accompagnarepresa in carico, monitoraggio e valu-

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mentre la convivenza con altri è piùfacile se la casa è di un’associazione, diun Municipio, di un ’ IPAB. La sele-zione iniziale e il matching tra gli aspi-ranti coabitanti è un elemento criticoche può condizionare il successo del-l’intervento; infine la coabitazione dipersone fragili richiede una rete disupporto che medi all’interno del pic-colo gruppo e tra questo e il vicinato.

Va superata la progettazione percategorie (anziani, disabili, etc.) e in-dividuati aree e profili di fragilità e re-lativi interventi da mettere a filiera nelterritorio. Le esperienze innovative(coabitazione, servizi a bassa soglia, at-tivazione di reti di solidarietà tra pari)riguardano interventi e servizi che, inmodi diversi, rispondono a differentitipologie di fragilità sociale, che hannoperò il tratto comune di legare la mar-ginalità a problemi di salute cronici esoprattutto alla povertà relazionale eall’isolamento sociale.

Roma Capitale dovrà ri-cominciare asostenere le sperimentazioni per at-tivare risposte più efficaci, effi-cienti ed eque, rafforzando ladimensione comunitaria e coinvol-gendo associazioni e i cittadini inprocessi partecipati per dare conti-nuità e sostenibilità all’innovazioneprodotta.

Vanno Sostenute le sperimenta-zioni dal basso, come “laboratori”capaci di introdurre approcci innova-tivi (governance, processi e servizi), ediffondere i risultati attraverso ilmonitoraggio degli interventi fi-nanziati, la costituzione di comunitàdi pratiche per confrontare le diverseesperienze e misurare stato di avanza-mento e impatto dei progetti nelle di-verse realtà territoriali. Le esperienzedi coabitazione realizzate, ad esempio,hanno permesso agli operatori di in-dividuare nodi critici e soluzioni perfavorire il successo dell’interventoanche in relazione alle diverse tipolo-gie di destinatari: per gli anziani è dif-ficile condividere una casa di proprietà

ALCUNE INDICAZIONI DI POLICY PER LA PROGRAMMAZIONE E REALIZZAZIONE DI INTERVENTI INNOVATIVI

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Con il sostegno finanziario dell'Unione Europea

Le opinioni espresse impegnano solo la posizione degli autori e nonriflettono necessariamente la posizione della Commissione Europea


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