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Iniziative sperimentali in materia di CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
prosecuzione A. S. 2015/16
11 dicembre 2015Prof.ssa Silvana del Gaudio
«Certificazione delle competenze»
Utilizzo in via sperimentale del modello di scheda per la certificazione delle competenze • al termine della scuola
primaria classe V• al termine del primo ciclo
di istruzione classe III
• Delibera del collegio
-Linee guida (circ. 3/2015) di supporto per accompagnare la compilazione-incide profondamente sulla prassi didattica comune e richiede tempi molto lunghi per essere fatta propria dalle scuole
Modello di certificazione Modalità e valore
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• DUE distinti modelli di certificazione dellecompetenze:
• al termine della scuola primaria (classeV)• al termine della scuola secondaria di I grado
(classe III)
I MODELLI PROPOSTICIRCOLARE N. 3 DEL 12.02.2015
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INTRODUZIONE GRADUALE DEI NUOVI STRUMENTI CERTIFICATIVI
• a. s. 2014‐2015: Adozione sperimentale dei nuovi strumenti CM 3/2015 all'interno delle scuole che si sono dichiarate disponibili (1489 ); monitoraggio degli esiti: documentazione analitica sul sito www.indicazioninazionali.it• a. s. 2015‐2016: Prosecuzione della sperimentazione dello stesso modello che il primo monitoraggio ha sostanzialmente convalidato allargando la platea delle scuole coinvolte • a. s. 2016‐2017: Adozione di un modello definitivo di certificazione come previsto dall'articolo 8 del DPR n. 122/2009. e ribadito dalla delega legislativa legge 107 del 2015 (Buona scuola ) (comma 181, lettera i)
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Cosa è il certificato delle competenze
Accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento
Rappresenta un atto educativo legato ad un processo educativo/formativo di lunga durata
Aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo, quinquennale e triennale.
Valutazione complessiva delle competenze cioècapacità di utilizzare i saperi acquisiti, conoscenze e
abilità, per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati
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RIFERIMENTI NORMATIVI
• DPR 8 marzo 1999, n. 275: Obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione dellaproduttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi
• Legge 59/2004: Conferma l’esigenza della certificazione (legge 53/03) e distingue due distinte formedi certificazione Scuola primaria e scuola secondaria di primo.
In attesa di un modello nazionale ogni scuola può adottarne uno proprio
• D.L. 137/2008 Legge 169/2008 sulla valutazione del comportamento e degli apprendimenti deglialunni; obbligo della certificazione con voto numerico
• DPR 122/2009 modalità di certificazione Art. 8 prevede che le competenze al termine della scuolaprimaria siano «descritte e certificate» e al termine della secondaria di primo grado siano«accompagnate anche da valutazione in decimi»
• D.M. 254/2012 – Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo diistruzione. Ribadito l’impegno ad emanare una modulistica nazionale sollecitando le scuole a «progettarepercorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze
• D.L. 13/2013 riconosce alle scuole compito di certificare «le competenze acquisite in contesti formali,non formali, o informali il cui possesso risulti comprovabile attraverso riscontri e prove»
• C.M. 3/2015 ‐ Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenzenelle scuole del primo ciclo di istruzione.
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Perché certificare le competenze?
soggetti interessati alla certificazione
Docenti Scuola
Famiglia
Mondo del lavoro Studenti
Decisori politiciS.del Gaudio
Docenti - Scuola
Docenti Si interrogano sulle connessioni tra ciò che insegnano e le ricadute sui comportamenti cognitivi, sociali, etici degli studenti
Scuola Ha bisogno di capire se gli interventi messi in atto vanno nella direzione giusta: rendere trasparente e leggibili gli esiti anche attraverso strumenti istituzionali che meglio permettono il confronto con situazioni analoghe
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Lavoro- Politica
Per capire se le competenze in uscita dalla scuola sono in sintonia con i bisogni della produzione e dello sviluppo
Per conoscere come sta andando il sistema scuola, se i cambiamenti proposti dalle norme sono in sintonia con i trend europei ed internazionali e, soprattutto, se sono innovativi e se creano sviluppo
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UTILIZZAZIONE DEL MODELLO
• La certificazione delle competenze non è sostitutiva delle attuali modalità di valutazione e attestazionegiuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classesuccessiva, rilascio di un titolo di studio finale, ecc.)
• accompagna e integra tali strumenti normativi,accentuando il carattere informativo e descrittivo delquadro delle competenze acquisite dagli allievi, ancorate a precisi indicatori dei risultati di apprendimento attesi.
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RIFERIMENTI Unione Europea
La certificazione si riferisce a conoscenze, abilità e competenze,
in sintonia con i dispositivi previsti a livello di Unione Europea per le "competenze chiave"
per l'apprendimento permanente (2006) e per
le qualificazioni (EQF, 2008) recepite nell'ordinamento giuridico italiano.
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EQF European Qualification Framework
Strumento di classificazione delle qualifiche in funzione di una serie di criteri basati sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
gli 8 livelli EQF e i titoli italiani
• 1 diploma del primo ciclo• 2 certificazione obbligo di istruzione• 3 qualifica professionale triennale regionale• 4 ex “maturità” e diploma di qualifica
professionale quadriennale regionale• 5 diploma di Istruzione Tecnica Superiore• 6 laurea triennale• 7 laurea magistrale e master di 1° livello• 8 dottorato e master di 2° livello
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Quattro competenze chiave disciplinari
1. Comunicazione nella madrelingua;2. Comunicazione nelle lingue straniere;3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;4. Competenza digitale;
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Quattro competenze chiave trasversali
5. Imparare ad imparare;6. Competenze sociali e civiche;7. Spirito di iniziativa e intraprendenza
(imprenditorialità);8. Consapevolezza ed espressione
culturale.
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LE CARATTERISTICHE DEL MODELLO NAZIONALEPROPOSTO E DA ADOTTARE
• collegamento al profilo delle competenze definito nelle Indicazioni Nazionali (DM n. 254/2012);• riferimento esplicito alle competenze chiave individuate dall'Unione Europea, così come recepite nell'ordinamento italiano;• presentazione di indicatori di competenza in ottica trasversale, con due livelli di sviluppo (classe quinta primaria, classe terza secondaria I grado);• connessione con tutte le discipline del curricolo, evidenziando però l'apporto specifico di più discipline alla costruzione di ogni competenza;• definizione di 4 livelli , di cui quello "iniziale" per favorire una adeguata conoscenza e valorizzazione di ogni allievo, anche nei suoi progressi iniziali e guidati (principio di individualizzazione);
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Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli dicomprendere enunciati e testi di una certa complessità, diesprimere le proprie idee, di adottare un registro linguisticoappropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nellamadrelingua o linguadi istruzione.
Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
2
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado diesprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontareuna comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vitaquotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la linguainglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e dellacomunicazione.
Comunicazione nellelingue straniere.
Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
3
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gliconsentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificarel’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte daaltri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente diaffrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e diavere consapevolezza dei limiti delle affermazioni cheriguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioniunivoche.
Competenza inmatematica ecompetenze di base inscienza e tecnologia.
Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
4
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione perricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguereinformazioni attendibili da quelle che necessitano diapprofondimento, di controllo e di verifica e per interagire consoggetti diversi nel mondo.
Competenze digitali.Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiositàe ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomenie produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.Consapevolezza edespressione culturale.
Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
6
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di baseed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsivelocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuoviapprendimenti anche in modo autonomo.
Imparare ad imparare.Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e glialtri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioniculturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezza edespressione culturale.
Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
8
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime inambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza edespressione culturale.
Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprieresponsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornireaiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi conle novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa eimprenditorialità.Competenze sociali eciviche.
Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orientale proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare acompimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.Competenze sociali eciviche.
Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione delbene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
Competenze sociali eciviche.
Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
12
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile divita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile.Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverseforme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e nonformali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nellecomunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportivenon agonistiche, volontariato, ecc.
Competenze sociali eciviche.
Tutte le discipline, conparticolare riferimento a:………………………...
PRIMA COLONNA
Riporta le competenze indicate dal profilo finale dello studente .
«Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano» DM 254/12
Leggermente modificate e alleggerite nella scheda della scuola primaria
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SECONDA COLONNA
mette in relazione le competenze del Profilo con le competenze chiave europee
«Il Sistema scolastico italiano assume come orizzonte diriferimento verso cui tendere il quadro dellecompetenze chiave per l’apprendimento permanentedefinite dal Parlamento Europeo e dal Consigliodell’Unione europea -18 dicembre 2006»
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TERZA COLONNA
Indica le discipline che concorrono a sviluppare e a raggiungere le competenze del Profilo.«tutte le discipline con particolare riferimento a…….»Si vuole rispettare il principio dell’integrazione delle discipline e si potranno indicare quelle che maggiormente hanno contribuito(specificità disciplinare-realizzazione di progetti).Le discipline intervengono con i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni
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Traguardi per lo sviluppo delle competenze
al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, i traguardi per lo sviluppo delle competenze rappresentano
«dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare
l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio.
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ESEMPIO DI TRAGUARDO
MATEMATICATraguardo per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri
naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice
Traguardo per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne
padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni
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QUARTA COLONNA i livelliriporta i livelli da attribuire a ciascuna competenza
Quattro livelli
tralasciando di riportare il voto
Per la secondaria di primo grado è previsto di indicare il consiglio orientativo proposto dal consiglio di classe.
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I QUATTRO LIVELLI
A – AvanzatoL’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi,mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.B – IntermedioL’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note S.del Gaudio
MODALITÀ DI COMPILAZIONE DEL DOCUMENTO(Linee Guida)
• SCUOLA PRIMARIA: il documento di certificazione delle competenze, a firma del dirigente scolastico, è redatto dagli insegnanti a conclusione dello scrutinio finale della classe quinta.• SECONDARIA DI PRIMO GRADO: viene stilato in sede di scrutinio finale solo per gli studenti ammessi all’esame di Stato e consegnato alle famiglie degli alunni che abbiano sostenuto l’esame stesso con esito positivo.• ALUNNI CON DISABILITÀ CERTIFICATA: il modello nazionale viene compilato per i soli ambiti di competenza coerenti con gli obiettivi previsti dal piano educativo individualizzato (PEI).• ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA): se dispensati dalle prove scritte in lingua straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Se esonerati dall’insegnamento della lingua straniera, ai sensi del decreto ministeriale 12 luglio 2011, non viene compilata la relativa sezione.
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LA CERTIFICAZIONE: Atto finale
La certificazione è un atto finale, che dovrebbe giungere al termine di un lavoro coerente, sviluppato nel corso di, almeno, un anno intero.
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Ripensare alla didattica
• Con l’adozione del modello si auspica la retroazione positiva con le pratiche didattiche in atto nella scuola, ispirandole a quanto previsto dalle Indicazioni/2012.• Si intende evitare la certificazione come semplice adempimento amministrativo.• Occasione per rendere coerenti i momenti della progettazione, dell'azione didattica, della valutazione degli apprendimenti con il quadro pedagogico delle Indicazioni.• Quadro pedagogico ispirato al tema delle competenze, che richiamano l'idea di un apprendimento significativo di conoscenze, abilità, atteggiamenti capaci di contribuire ad una piena formazione della persona dell'allievo.
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NUOVO BISOGNO DIDATTICO
La definizione della competenza con riferimento a un compito evita la decomposizione e la perdita di senso (B. Rey)L’approccio per obiettivi ha determinato la elementarizzazione dell’apprendimento e la parcellizzazione delle operazioni, fino a far perdere senso alle attività.
Lavorare per competenze permette di proporre attività globali che abbiano un senso ed una funzionalità
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ORIENTARE L’AZIONE DIDATTICA
È infatti difficilmente negabile che uno dei difetti principali della scuola stia in una dominante staticità dei saperi scolastici, nell'«inerzia» delle conoscenze declamate verbalmente ma poco impiegate, trasferite, adattate, ricostruite; l'apprendimento è
visto come acquisizione statica di nozioni o contenuti da
immagazzinare e conservare, una volta per tutte,
in un formato unico definitivoS.del Gaudio
La retroazione sulle pratiche didattiche
Quali scelte didattiche e metodologiche possono favorire la promozione delle competenze?
Didattiche operative, partecipate, laboratoriali…
Quali ambienti di apprendimento, quali risorse utilizzare, quale utilizzo del tempo, forme di gestione della classe, forme di incoraggiamento, clima sociale…
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CURRICOLO
Il curricolo d’istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa
Ogni scuola predispone il curricoloall’interno
del Piano dell’offerta formativa con riferimento alprofilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.
Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254/2012)
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CERTIFICARE LE COMPETENZE
• PRIMA DI CERTIFICARE LE COMPETENZE ÈNECESSARIO
VALUTARLE
• PRIMA DI VALUTARLE È NECESSARIOSVILUPPARLE
• PRIMA DI SVILUPPARLE E’ NECESSARIOPROGETTARLE
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VERIFICA E VALUTAZIONE DELLECOMPETENZE
Il riconoscimento di una competenza in uno studentecome in un qualsiasi soggetto non è impresa facile, laletteratura finora riconosce alcune modalità attraversocui si può pervenire alla valutazione delle competenze:• COMPITI DI REALTA’
• OSSERVAZIONI SISTEMATICHE
• AUTOBIOGRAFIE COGNITIVE
E anche…..
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Altre….
Diari di bordo Prove esperte Prove autentiche Rubriche di valutazione Portfolio
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1. COMPITI DI REALTÀ
Si identificano nella richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione
problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando
conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in
contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica
didattica.S.del Gaudio
Caratteristiche del compito
E’ progettuale È realistico È operativo È spendibile È complesso Richiede competenze disciplinari È trasversale È verificabile Si può elaborare socialmente
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Esempi di compiti di realtà
I progetti della scuola (teatro, coro, ambiente, legalità, intercultura, murales, concorsi, gare, visite…..)“rappresentano significativi compiti di realtà con prove autentiche aventi caratteristiche di complessità e trasversalità”
In questo processo vengono attivateCapacità di ideazioneDi organizzazioneDi gestione Di reperimento di informazioni e risorseDi operatività e di valutazione S.del Gaudio
Esempio di compito reale
La verifica richiede di elaborare un prodotto fra 4proposti: dovete scrivere un articolo per una rivista storica per
ragazzi, vi viene chiesto… Siete un gruppo di giovani artisti moderni, siete invitati a
rappresentare il vostro paese ad una mostra internazionale…
Sei il direttore del museo cittadino, devi organizzare una mostra sul tema dell’intercultura…
Sei un progettista informatico, ti viene chiesto da unsito web di organizzare una mappa…
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2. OSSERVAZIONI SISTEMATICHE:
La risoluzione della situazione-problema(compito di realtà) viene a costituire il prodotto finale degli alunni su cui si basala valutazione dell’insegnante.
Le osservazioni sistematiche permettono agli insegnanti di rilevare le operazioni che compie l’alunno per interpretare correttamente il compito, per coordinare conoscenze e abilità già possedute, per ricercarne altre, qualora necessarie, e per valorizzare risorse esterne (libri, tecnologie, sussidi vari) e interne (impegno, determinazione, collaborazioni dell’insegnante e dei compagni).
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OSSERVAZIONI SISTEMATICHE:
Le osservazioni sistematiche: permettono di rilevare il processo ossia la capacità
dell’alunno di interpretare correttamente il compito assegnato, di coordinare conoscenze, abilità e disposizioni interne in maniera valida ed efficace, di valorizzare risorse esterne necessarie o utili…
permettono di rilevare le competenze relazionali ossia i comportamenti collaborativi nel contesto della classe, durante le attività extrascolastiche, la ricreazione, ecc.
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Osservazioni sistematiche: modalità
Le modalità di osservazione possono essere:• più o meno strutturate• più o meno partecipantiMA:• devono riferirsi ad aspetti specifici checaratterizzano la prestazione (indicatori dicompetenza)• devono prendere in considerazione una pluralità di prestazioni
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Indicatori di competenza
autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace;
relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo;
partecipazione: collabora,
formula richieste di aiuto,
offre il proprio contributo;
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Indicatori di competenza
responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta;
flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.;
consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.
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Gli strumenti osservativi
griglie strutturate che indicano il comportamento in modo globale
griglie strutturate che indicano il comportamento con la frequenza
(MAI, QUALCHE VOLTA, SPESSO,SEMPRE) griglie strutturate che indicano il
comportamento con i livelli (A, B, C, D, E)
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3. AUTOBIOGRAFIA/NARRAZIONE/AUTOVALUTAZIONE
• Far raccontare le scelte operative compiute o da compiere nell’affrontare un compito• Far descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e ipossibili miglioramenti• Far esprimere l’autovalutazione non solo delprodotto, ma anche del processo produttivo adottato
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Per cogliere…
• il senso o il significato attribuito dall’alunno al proprio lavoro,• le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere l’attività,• le emozioni o gli stati affettivi provati
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La narrazione significa…
• far raccontare allo stesso alunno quali sono stati gli aspetti più interessanti per lui e perché• farlo esprimere sulle difficoltà cheha incontrato e in che modo le hasuperate• fargli descrivere la successione delleoperazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramentiArrivare all’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato
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Cosa fare quest’anno?
Adottare in via sperimentale il modello e compilarlo per gli alunni in uscita dalla primaria e dalla sec. 1° grado
Osservare e tenere presente le parti che lo compongono e che devono essere compilate
In sede di consiglio delle classi terze utilizzare le unità multidisciplinari progettate e/o i progetti come compiti di realtà e costruire una griglia di osservazione sistematica
Nei dipartimenti (a.s. 2016/17 e seguenti) strutturare il curricolo - collegare il profilo di uscita alla progettazione e alla certificazione.
Proporre eventuali modalità di valutazione delle competenze Rilevare i punti di forza e di criticità del modello
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