(Ingegneria dell’Informazione) offre una - polito.it · 2007. 6. 12. · • tecniche di...

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La III Facoltà di Ingegneria del Politecnico (Ingegneria dell’Informazione) offre una preparazione in campi scientifici e tecnici che vanno dalle attività di elaborazione e trasmissione dell’informazione alle applica- zioni delle telecomunicazioni, oggi più che mai innovative, all’informatica, fondamenta- le in ogni attività dei nostri giorni, alla pro- gettazione di apparati elettronici e per l’au- tomazione. È nata nel 1999 ed ha la sua sede principa- le a Torino, in corso Duca degli Abruzzi e per venire incontro alle esigenze locali, una parte degli insegnamenti da essa gestiti si svolgono anche nelle sedi di Verres, Ivrea e Mondovì. In ogni settore delle attività umane la gestio- ne dell’informazione è sempre più importan- te: con questa laurea esistono numerose opportunità di lavoro in tutti i settori dei ser- vizi e della produzione, nella libera profes- sione e nei centri di ricerca. Si stima, infatti, che la crescita delle teleco- municazioni mobili e dei servizi su Internet possa essere, a tempi brevi, fermata solo dalla mancanza di addetti qualificati. Parallelamente, nuovi campi di applicazione del settore dell’informazione, nei servizi e nel business elettronico, garantiscono a un futuro di grande sviluppo. Il credito internazionale del Politecnico nel settore dell’Informazione, la

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  • La III Facoltà di Ingegneria del Politecnico(Ingegneria dell’Informazione) offre unapreparazione in campi scientifici e tecniciche vanno dalle attività di elaborazione etrasmissione dell’informazione alle applica-zioni delle telecomunicazioni, oggi più chemai innovative, all’informatica, fondamenta-le in ogni attività dei nostri giorni, alla pro-gettazione di apparati elettronici e per l’au-tomazione.È nata nel 1999 ed ha la sua sede principa-le a Torino, in corso Duca degli Abruzzi eper venire incontro alle esigenze locali, unaparte degli insegnamenti da essa gestiti sisvolgono anche nelle sedi di Verres, Ivrea eMondovì.In ogni settore delle attività umane la gestio-ne dell’informazione è sempre più importan-te: con questa laurea esistono numeroseopportunità di lavoro in tutti i settori dei ser-vizi e della produzione, nella libera profes-sione e nei centri di ricerca. Si stima, infatti, che la crescita delle teleco-municazioni mobili e dei servizi su Internetpossa essere, a tempi brevi, fermata solodalla mancanza di addetti qualificati.Parallelamente, nuovi campi di applicazionedel settore dell’informazione, nei servizi e nelbusiness elettronico, garantiscono a un futurodi grande sviluppo. Il credito internazionale delPolitecnico nel settore dell’Informazione, la

  • preparazione tecnica e l’elasticità dei suoilaureati sono stati fattori determinanti perallargare il bacino di provenienza dei propriiscritti, costituito non solo dalla maggior partedelle regioni italiane, ma anche dal restod’Europa, dal bacino del Mediterraneo,dall’America Latina, dalla Cina e dall’India edinoltre per attrarre a Torino l’insediamento delCentro di Ricerca e Sviluppo della Motorolasulle comunicazioni mobili.L’inserimento della Facoltà di Ingegneriadell’Informazione in diversi progetti interna-zionali assicura, attraverso opportuni pro-grammi di mobilità, una continua e proficuainterazione dei propri docenti e studenti concolleghi appartenenti ad Atenei di altrenazioni.Il livello di internazionalizzazione è ancorapiù elevato nei corsi di laurea magistrale, esi traduce in una forte offerta di sedi univer-sitarie estere presso cui svolgere la tesi, fre-quentare semestri e, in alcuni casi, acquisi-re il doppio titolo di studio.Per favorire l’inserimento nel mondo dellavoro in sedi internazionali di elevato profi-lo, i corsi di laurea magistrale in IngegneriaInformatica, in Ingegneria Elettronica ed inIngegneria delle Telecomunicazioni sono offer-ti sia in italiano sia in inglese, mentre i corsi dilaurea magistrale in Nanotecnologie per le ICT(Master of Science in Nanotechnologies for 103

    III Facoltàdi Ingegneria

    ICT) ed in Ingegneria Telematica (Master ofScience in Computer and CommunicationNetworks) sono offerti solo in inglese. Ilcorpo docente è costituito da circa 100docenti e 50 ricercatori che organizzano530 insegnamenti frequentati ogni anno daoltre 5.000 studenti (oltre il 30% prove-niente da regioni diverse dal Piemonte eValle d’Aosta). I laureati ogni anno sonocirca 1000. Le pagine che seguono descrivono i corsi dilaurea proposti dalla III Facoltà diIngegneria, mentre ai corsi di laurea magi-strale si fa solo qualche breve accenno.Maggiori informazioni si trovano sulla Guidadello Studente, consultabile sul sitowww.didattica.polito.it e sul sito della Facoltàwww.infotech.polito.it/index_flash.html.

  • Profilo della professioneIl laureato in Ingegneria del cinema e dei mezzi dicomunicazione coniuga le basi dell’ingegneria e laconoscenza delle Information & CommunicationTechnologies con conoscenze culturali e sistematiche,cioè dell’intero apparato del mondo dei media e delletecnologie per la creazione, l’elaborazione e il trasferi-mento dell’informazione orientate in modo specifico aisistemi, cioè agli apparati di comunicazione.Il profilo formativo consente di operare nei settori dellaprogettazione, ingegnerizzazione, produzione, eserci-zio e manutenzione dei sistemi di comunicazione(ossia i grandi media, cinema, televisione, multimediae dei sistemi informativi (ad esempio Internet, le retitelematiche, etc.), nella direzione e nella gestione disistemi informativi di comunicazione.L’ingegnere del cinema conosce le principali caratteri-stiche dei sistemi e strumenti di comunicazione: cine-ma, televisione, Internet, nuovi media e delle loro appli-cazioni nel campo dell’entertainment. Le competenzeche ha acquisito gli consentono di operare anche nelleattività di promozione, vendita, assistenza tecnica.

    Aspetti qualificantiInformazione e comunicazione sono elementi centrali nelpassaggio dalla civiltà meccanica all’economia e alla culturadel nuovo sistema industriale in cui anche l’assetto struttura-le dell’industria cambia le sue caratteristiche costitutive.Tutto ciò è ben rappresentato, in modo anche simboli-co, nell’area torinese e piemontese. Un rilievo partico-lare assumono alcune realtà nuove o potenziate negliultimi anni: Museo nazionale del Cinema, IstitutoSuperiore Mario Boella, Distretto Torino Wireless, RAI(sede di Torino) e Virtual Reality Park.

    Possibilità di lavoroI laureati in Ingegneria del cinema e dei mezzi di comu-nicazione trovano impiego non solo nelle grandi azien-de, ma anche in quelle imprese di medie e piccoledimensioni dove si stanno concentrando competenzespecifiche del mondo dell’economia digitale.La professionalità acquisita è di interesse per le gran-di imprese di comunicazione, di pubblicità, di produzio-ne; per le piccole realtà, alcune con valenza più tecno-logica, altre con valenza più grafica, che individuano inquesti nuovi mezzi lo strumento di innovazione e didinamismo; per gli enti pubblici territoriali.

    Percorso formativo

    Gli insegnamentiNel primo anno, oltre alle materie ingegneristiche dibase finalizzate agli obiettivi didattici di questo percor-so formativo, si introducono insegnamenti sui grandisistemi: quello dei media, con lo scenario dell’evoluzio-ne e dell’integrazione tra media vecchi e nuovi; quellodelle imprese, con riferimento particolare ai processi ditrasformazione e innovazione resi possibili dalle tecno-logie digitali; quello dell’informazione, con le sue dina-miche e integrazioni tra i diversi aspetti.Nel secondo anno la formazione ingegneristica si con-centra sulle tecnologie digitali, sulla trasmissione del-l’informazione, sull’elaborazione di immagini e video,integrandole con le basi indispensabili della fisicaapplicata, quali l’acustica, l’illuminotecnica e la colori-metria. Si arricchiscono le conoscenze sull’economiadei media, si affrontano le tecniche di editoria multime-diale e si introduce il linguaggio del design.Nel terzo anno la formazione si focalizza sugli aspettipropri della multimedialità, della realtà virtuale e dellereti telematiche. Si introduce la problematica del mer-cato pubblicitario e dei suoi linguaggi. Si trattanoanche, in modo non marginale, il diritto e l’etica dellacomunicazione, la privacy, il copyright, il diritto diimmagine e di riproduzione.

    I laboratoriI laboratori prevedono un’attività sperimentale nella qualesi usano apparecchiature di tipo informatico (calcolatore) odi altro tipo quali oscilloscopi, generatori di segnali, ecc.Sono previste attività di laboratorio nei corsi di tipoingegneristico, presso Telecom Italia Lab e presso ilCentro di Produzione TV della RAI di Torino.

    Altre attivitàA titolo di esempio, nell’anno accademico 2003-04 sisono svolti seminari in collaborazione con l’Archivio del

    Ingegneria del cinema edei mezzi di comunicazione

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    Classe delle lauree Ingegneria dell’informazione (n. 9)

    Sede Torino

    Durata 3 anni

    Percorsi Unico

    Studenti 50 immatricolati 2006/07, 68% maschi, 32% femmine

    Contatto prof. Mario Ricciardie-mail: [email protected]. 011/564.7049Sito: http://didattica.polito.it/lauree1/

  • Cinema Industriale di Ivrea e con il Museo Nazionaledel Cinema di Torino. Vi è stata inoltre l’esperienza diCommunico, una comunità virtuale per gli studenti del-l’insegnamento Comunicazione Multimediale.

    Informazioni sulla laurea magistrale

    Dopo la laurea si può accedere senza debiti formativial corso di laurea magistrale in Ingegneria del cinemae dei mezzi di comunicazione.

    Corso di laurea magistrale in Ingegneriadel cinema e dei mezzi di comunicazioneGli obiettivi formativi sono definiti con riferimento alla figu-ra professionale che è attualmente richiesta dal mondodei media: il mercato richiede nuovi profili di tecnologi concompetenze avanzate e con elevata sensibilità nel campodelle comunicazioni. Per questo l’ingegnere magistrale inIngegneria del cinema e dei mezzi di comunicazioneconiuga approfondite competenze tecnologiche nelle ICT(Information Communication Technologies) con vasteconoscenze culturali e di sistema del mondo dei media edelle tecnologie per la creazione, l’elaborazione e il trasfe-rimento dell’informazione.Nel piano di studi sono distribuiti in modo equilibrato lecompetenze specifiche e necessarie dell’area informati-ca (come ad esempio ambienti e tecnologie multimedia-li e realtà virtuale) con quelle dell’area della comunica-zione e del cinema (discipline economico-aziendali,discipline dell’area comunicativa), con le necessarieintegrazioni provenienti da diverse aree tecnologiche(effetti speciali, ingegneria del suono). Sono previstilaboratori e stage e lo svolgimento della Tesi di laureamagistrale presso un laboratorio di ricerca delPolitecnico o un’azienda esterna interessata al progetto.Tale iniziativa è la prima del genere sia in Italia sia inEuropa.

    Domande frequenti

    Che differenza c’è tra il corso in Ingegneria delcinema e dei mezzi di comunicazione e corsi comeScienze della Comunicazione o DAMS indirizzomultimediale? Il corso in Ingegneria del cinema e deimezzi di comunicazione è unico nel panorama italianoproprio per la sua caratteristica di unire aspetti tecno-logico-applicativi con aspetti legati al mondo dellacomunicazione (unione della cultura politecnica con lacultura dei media). Per questo si distingue dai corsiquali Scienze della Comunicazione o il DAMS, piùorientati a una formazione di contesto e umanistica.Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazioneattraversa in modo trasversale diverse discipline eaffronta il mondo della comunicazione in tutti i suoiaspetti, dai linguaggi al contesto socioeconomico,dalle problematiche d’impresa alle infrastrutture tecno-logiche, alle applicazioni in campo mediale.

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  • Profilo della professioneGli ingegneri delle telecomunicazioni consentono agliabitanti del villaggio globale di scambiarsi informazionie dati multimediali mediante collegamenti wireless o sufibre ottiche e reti telematiche. Il laureato in Ingegneriadelle telecomunicazioni è in grado di operare nei setto-ri della progettazione, ricerca, sviluppo, produzione,commercio, esercizio e manutenzione dei sistemi edelle reti di telecomunicazioni.

    Aspetti qualificantiGli ingegneri delle telecomunicazioni imparano cometrasferire l’informazione (la voce di una telefonata, unafotografia, una canzone, un film, ma anche i dati misu-rati da un rilevatore sulle pendici di un vulcano, leimmagini osservate da un satellite spia, l’elettrocardio-gramma misurato a bordo di un elicottero del soccorsoalpino, ecc) dalla sorgente che ha prodotto i dati finoall’utente finale (ad esempio un amico al telefono dal-l’altra parte del mondo, ecc).Questo richiede lo studio di:• elaborazione di segnali multimediali (audio/MP3,

    immagini/JPEG, video/MPEG e loro evoluzioni)• tecniche di trasmissione digitale (wireless, via satel-

    lite, su ADSL, su fibre ottiche, WiFi, WiMAX)• architetture di reti di telecomunicazione (Internet,

    GSM/UMTS)• servizi innovativi per gli utenti (SMS, MMS, Voice and

    Video over IP, Skype, WWW, Peer to Peer, chat).

    Possibilità di lavoroChi si laurea in Ingegneria delle telecomunicazionitrova impiego principalmente presso:• aziende del settore ICT (Information and

    Communication Technology);• operatori telefonici ed Internet service provider;• aziende che forniscono servizi di telecomunicazioni

    e sviluppano applicazioni software e multimedialiper la rete Internet.

    • aziende che producono apparati e componenti per isistemi e le reti di telecomunicazioni;

    • enti e laboratori di ricerca in cui si studiano i sistemidi telecomunicazione di nuova generazione;

    • enti ed aziende internazionali che si occupano dellespecifiche, degli standard e della messa in eserciziodi sistemi distribuiti di telecomunicazione.

    Percorso formativo

    Gli insegnamentiIl primo anno è caratterizzato dalle discipline di basenell’ambito matematico, fisico, chimico e informatico,ed è completato dallo studio dell’inglese. Il secondoanno prevede principalmente insegnamenti nell’ambitodell’informatica, delle telecomunicazioni,dell’ elettrotec-nica e dell’elettronica e dell’automazione, con comple-menti di matematica e cultura generale. Il terzo anno siconcentra sugli aspetti peculiari dell’ingegneria delletelecomunicazioni (trattamento dei segnali e trasmis-sioni digitali), con approfondimenti e attenzione partico-lare rivolta agli aspetti applicativi. Esiste la possibilità diapprofondire le competenze nell’ambito delle reti tele-matiche mediante l’inserimento di alcuni moduli. Talicorsi sono suggeriti come propedeutici per gli studentiche intendono proseguire i loro studi nella laurea spe-cialistica di Ingegneria Telematica in inglese (Master inCommunication and Computer Engineering).

    I laboratoriSono previsti laboratori avanzati sulla elaborazione deisegnali multimediali, sui sistemi di trasmissione e suiprotocolli per reti telematiche.

    Informazioni sulla laurea magistrale

    Il laureato triennale in Ingegneria della Telecomuni-cazioni ha come sbocco naturale i corsi di laurea magi-strale in Ingegneria delle telecomunicazioni edIngegneria telematica.

    Corso di laurea magistrale in Ingegneriadelle telecomunicazioniNel percorso di studi della laurea magistrale inIngegneria delle Telecomunicazioni si ampliano le cono-scenze di tutti gli elementi che costituiscono un sistema

    Ingegneriadelle telecomunicazioni

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    Classe delle lauree Ingegneria dell’informazione (n. 9)

    Sede Torino e a distanza

    Durata 3 anni

    Internazionalizzazione Primo anno offerto anche in lingua inglese

    Percorsi Al 3° anno: percorso telematica

    Studenti 64 immatricolati 2006/07, 92% maschi, 8% femmine

    Contatto prof. Roberto Garelloe-mail: [email protected]. 011/564.4106Sito: http://didattica.polito.it/lauree1/

  • di trasmissione, in particolare su segnali multimediali(elaborazione e trasmissione), sistemi di trasmissionedigitale (wireless e su cavo, dall’ADSL alla televisionedigitale), sistemi cellulari radiomobili (GSM, UMTS),sistemi di navigazione satellitare (GPS/Galileo), comuni-cazioni ottiche, crittografia, applicazioni del signal pro-cessing, elettromagnetismo applicato, e molti altri.Esiste, inoltre, un percorso formativo in lingua inglesee che consente di ottenere un titolo equivalente alMaster of Science in Communication engineering.Il Master of science in Communication systemsengineering prevede un primo anno a Torino e la pro-secuzione presso l’INPG di Grenoble. Tutti i corsi sonoin lingua inglese.Il Master of science in Electrical engineering andcomputer science prevede corsi a Torino, in collabo-razione con l’Università dell’Illinois a Chicago, e tesipresso l’Università dell’Illinois. Tutti i corsi sono in lin-gua inglese.

    Il corso di laurea magistrale culmina nella tesi finale,che può essere un’attività di ricerca, di progetto o disviluppo avanzato e che si conclude con un elaboratonel quale si deve dimostrare la padronanza degli argo-menti, la capacità di operare in modo autonomo e unabuona capacità di comunicazione.Per gli studenti interessati, esiste un’ampia offerta ditesi da svolgere in azienda (sia in Italia che all’estero)mediante stage di durata tipica 6 mesi che danno lapossibilità di entrare in contatto con il mondo del lavorolavorando sulle tematiche più attuali in quel momento.

    Domande frequenti

    Che cosa distingue Ingegneria delle telecomunica-zioni dalle altre ingegnerie dell’informazione?L’ingegneria delle telecomunicazioni si occupa nellospecifico di tutti gli aspetti di elaborazione dei segnalimultimediali, delle tecniche necessarie per instaurare

    una comunicazione wireless o cablata e trasportarlasulle reti telematiche.Per ottenere questo l’ingegnere delle telecomunicazio-ni utilizza ciò che viene progettato dall’ingegnere elet-tronico che si preoccupa invece principalmente di pro-gettare i sistemi elettronici, quali ad esempio i micro-processori ed i componenti integrati.L’ingegnere informatico invece, sulla base dei sistemi dicomunicazione progettati dall’ingegnere delle telecomu-nicazioni, costruisce applicazioni e servizi per gli utenti,o progetta architetture complesse per i calcolatori.

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  • Profilo della professioneQuesto corso di studi, nato all’interno di un accordo fraPolitecnico di Torino, Politecnico di Milano e Tongji Universitydi Shanghai, si propone di formare, tramite un periodo di for-mazione sia in Italia sia in Cina, con docenza mista italo-cine-se, una classe di ingegneri, italiani e cinesi che, fortementeesposta alle tecnologie e alle culture imprenditoriali dientrambi i Paesi, rafforzi i legami fra di essi esistenti e rispon-da alle esigenze della realtà economica italiana. Il laureato in Ingegneria dell’informazione ha una preparazio-ne pluridisciplinare che gli consente di occuparsi di tutte leattività connesse con la generazione, l’elaborazione, lamemorizzazione, la trasmissione delle informazioni. Puòoccuparsi sia degli apparati sia delle procedure per svolgeretali funzioni, può gestire le attività e i servizi che tali funzionicomportano. Per esempio, la formazine dell’ingegnere del-l’informazione lo rende in grado di gestire le apparecchiaturedi una stazione televisiva, realizzare applicazioni e sistemiinformatici o di comunicazione basati sui protocolli di Internet,occuparsi del centro servizi informativi di una azienda.

    Aspetti qualificantiIl corso di studi è offerto dalla prima Università Italo-Cinese e permetterà a studenti cinesi e italiani di conse-guire un titolo di laurea riconosciuto in entrambi i Paesi.Il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano, per laparte italiana, insieme alla Tongji University di Shanghai,per la parte cinese, hanno istituito due corsi di laurea con-giunti di primo livello (BSc), rispettivamente in InformationTechnology Engineering (ITE) e in Mechanical &Production Engineering (MPE). L’iniziativa, avviata graziead un sostegno finanziario da parte del MIUR, si inseriscetra quelle caratterizzanti l’anno 2006, proclamato Annodell’Italia in Cina, e costituisce in questo ambito l’eventopiù significativo nel campo dell’istruzione superiore.Vista l’importanza crescente dell’economia cinese ed iconseguenti scambi con i paesi europei, questa iniziativapermetterà agli studenti di acquisire non solo competen-ze tecniche di alto livello, ma anche una preziosa cono-scenza della cultura del paese partner.

    Possibilità di lavoroI laureati avranno competenze informatiche, elettroniche,di automazione, di telecomunicazioni, ma soprattutto unaconoscenza del mondo cinese (per gli studenti italiani)che permetterà loro di trovare facilmente collocazione inaziende con interessi sul mercato cinese.

    Percorso formativo

    Il percorso è indirizzato a studenti fortemente motivati edisponibili ad una esperienza di studio all’estero, con unabuona conoscenza certificata della lingua inglese (Firstcertificate, o equivalenti, e/o esperienze significative distudio in paesi di lingua inglese).

    Gli insegnamentiPer gli studenti del Politecnico di Torino e di Milano i corsiin ITE e MPE hanno la regolare durata triennale previstaper la Laurea italiana di primo livello, con le modalitàseguenti:Il primo anno, tenuto in Italia in italiano fornisce una soli-da formazione di base in matematica, fisica, chimica, einformatica. In questo anno saranno impartiti anche alcu-ni rudimenti di lingua e cultura cinese.Il secondo anno si svolge in inglese presso la TongjiUniversity di Shanghai insieme agli studenti cinesi inseri-ti nell’iniziativa che, a causa del diverso sistema educati-vo, avranno già seguito due anni presso la loro universitàe avranno iniziato lo studio della lingua italiana, studio checontinuerà per permettere loro un agevole inserimento alterzo anno in Italia. I corsi, tenuti da professori della TongjiUniversity, del Poltiecnico di Torino e del Politecnico diMilano ricoprono le materie ingegneristiche di base: elet-trotecnica, fondamenti di elettronica, fondamenti di mec-canica, fondamenti di termodinamica, sistemi elettronici,fondamenti di automatica, reti di telecomunicazioni e eco-nomia. Il terzo anno si tiene in Italia in italiano: gli studenti cinesied italiani seguono, a loro scelta, gli insegnamenti di unodei corsi di laurea tra elettronica, informatica e telecomu-nicazioni. Alla fine di questo percorso si ottiene il titolo congiunto inIngegneria dell’informazione del Politecnico di Torino edel Politecnico di Milano. Agli studenti italiani che, dopo la laurea di primo livello,frequentano un ulteriore semestre alla Tongji University,

    Ingegneriadell’informazione(Information Technology Engineering) NNeeww

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    Classe delle lauree Ingegneria dell’informazione (n. 9)

    Sede Torino/Shanghai

    Durata 3 anni

    Internazionalizzazione Un intero anno è svolto a presso la Tongji University di ShanghaiÈ possibile ottenere il titolo Cinese con ulteriori 6 mesi presso la Tongji University

    Percorsi Elettronica, Informatica, Telecomunicazioni, Meccatronica

    Contatto prof. Mario Baldie-mail: [email protected]. 011/564.7067Sito: http://tomito.polito.it/Sito: http://didattica.polito.it/lauree1/

  • partecipando ad attività di laboratorio e di ricerca, saràriconosciuto anche il titolo di laurea di primo livello(Bachelor of Science) cinese.

    I laboratoriAll’interno di singoli insegnamenti, sia in Italia sia in Cina,sono previste attività sia di laboratorio sperimentale sia dilaboratorio informatico.

    Altre attivitàIl corso di studi prevede al terzo anno uno stage azienda-le (in Italia) che permette di avere un’esperienza direttacon il mondo del lavoro in cui eventualmente inserirsi altermine del corso di studi.

    Informazioni sulla laurea magistrale

    I laureati in Ingegneria dell’informazione possono accede-re senza debiti formativi,a qualsiasi laurea magistraleofferta dalla III Facoltà (Facoltà dell’Informazione), conl’esclusione di Ingegneria del cinema e dei mezzi dicomunicazione e Ingegneria fisica.Per informazioni su queste lauree magistrali si rimandaalle sezioni dedicate alle relative lauree.Per ulteriori chiarimenti sulla laurea in Information TechnologyEngineering si rimanda al sito http://tomito.polito.it

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    IL CAMPUS ITALO CINESE:UNA GRANDEOPPORTUNITÀ PER ESSERE AL CENTRO DEL FUTURO

  • Profilo della professione

    Il laureato in Ingegneria elettronica opera nella proget-tazione, ingegnerizzazione, produzione, esercizio emanutenzione di sistemi elettronici con applicazioniall’automazione, alle telecomunicazioni, alle reti, e ingenerale tutto quanto viene oggi etichettato come“digitale”.L’ingegnere elettronico può inoltre gestire o dirigerelaboratori o linee di produzione, occuparsi di promozio-ne, vendita e assistenza tecnica.

    Aspetti qualificantiL’attività centrale dell’ingegnere elettronico è la proget-tazione; questo vuol dire:• possedere solide conoscenze ingegneristiche di

    base;• conoscere le caratteristiche di componenti, apparati

    e sistemi;• saper dirigere, coordinare e gestire laboratori e

    sistemi di produzione.Queste competenze di alto profilo consentono una col-locazione anche al di fuori del settore produttivo elet-tronico.

    Possibilità di lavoroChi si laurea in Ingegneria elettronica può operare siain aziende che producono oggetti e sistemi di tipo elet-tronico (ad esempio calcolatori e telefonini), sia inaziende che utilizzano l’elettronica nei propri prodotti:automazione di impianti, telecomunicazioni terrestri esatellitari, autoveicolo, applicazioni domestiche.L’esplosione della domanda di personale qualificatonel settore delle tecnologie per il trattamento e la tra-smissione dell’informazione assicura ampi sbocchioccupazionali ai laureati elettronici.

    Percorso formativo

    Gli insegnamentiIl percorso formativo fornisce la conoscenza delle prin-cipali caratteristiche di componenti, apparati e sistemi,e offre allo studente strumenti che lo metteranno ingrado di:• identificare e formulare i problemi ingegneristici uti-

    lizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati;• applicare a casi concreti le metodologie di analisi e

    di progetto tipiche del settore;• impostare e condurre esperimenti e interpretarne i

    risultati;• comprendere i contesti aziendali e i loro aspetti eco-

    nomici, gestionali e organizzativi;• lavorare in gruppo e comunicare efficacemente in

    modo scritto e orale, anche in un contesto interna-zionale.

    Il primo anno di studio è caratterizzato dalle disciplinedi base nell’ambito matematico, fisico, chimico e infor-matico, ed è completato dallo studio dell’inglese e dallacultura generale.Il secondo anno prevede principalmente insegnamentidi informatica, telecomunicazioni, elettrotecnica, elet-tronica e automazione, con complementi di matemati-ca e cultura generale. Il terzo anno contiene prevalen-temente materie specialistiche di tipo elettronico, contaglio progettuale.In alternativa allo stage sono previsti corsi per facilita-re comunque l’inserimento nel mondo del lavoro.

    Il corso di laurea prevede anche al possibilità di com-pletare il ciclo di studi con un percorso congiuntofranco-italiano (LIFI). I corsi della Lifi si terranno inItalia e in Francia, con programmi equivalenti e sog-giorni in entrambi i Paesi.

    La sede di Mondovì offre un orientamento “Meccatro-nica” in cui le competenze caratteristiche del corso di lau-rea in elettronica sono integrate con approfondimenti spe-cifici nel campo dei sistemi meccanici e dell’ Automazione.Il laureato triennale potrà così operare anche nella proget-tazione di sistemi meccatronici e robotici.

    Ingegneria elettronica

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    Classe delle lauree Ingegneria dell’informazione (n. 9)

    Sede Torino, Mondovì, e a distanza

    Durata 3 anni

    Internazionalizzazione Per la sede di Torino il primo anno è offerto anche in lingua inglese

    Percorsi Nella sede di Torino esiste anche la possibilità di seguire un percorso congiunto italo-francese (INSA-Lione)

    Studenti 89 immatricolati 2006/07 a Torino, 93% maschi, 7% femmine, 15 immatricolati 2006/07 a Mondovì, 86% maschi, 14% femmine

    Contatto prof. Dante Del Corso (per la sede di Torino)e-mail: [email protected] Tel. 011/564.6254prof. Alberto Tagliaferro (per la sede di Mondovì)e-mail: [email protected] Tel. 0174/560.811Sito: http://didattica.polito.it/lauree1/

  • I laboratoriI laboratori prevedono un’attività sperimentale con appa-recchiature di tipo informatico (calcolatore) o di altro tipoquali oscilloscopi e generatori di segnali, in analogia conl’ attività professionale dell’ingegnere. Numerosi inse-gnamenti prevedono come parte integrante laboratori dimisura e di progettazione di sistemi elettronici.

    Altre attivitàA integrazione di alcuni insegnamenti sono organizza-te visite guidate ad aziende.

    Informazioni sulla laurea magistrale

    Dopo la laurea si può accedere senza debiti formativial corso di laurea magistrale in Ingegneria elettronica.Se si passa a un altro corso magistrale della III Facoltàdi Ingegneria, eventuali carenze formative sono sana-te con vincoli sugli insegnamenti opzionali all’internodel piano di studi della laurea magistrale.

    Corso di laurea magistrale in IngegneriaelettronicaLa laurea magistrale in Ingegneria elettronica è orga-nizzata secondo tre percorsi, corrispondenti a differen-ti orientamenti applicativi. Il piano degli studi compren-de un insieme di moduli comuni ai tre percorsi, emoduli differenziati.Sono previsti 3 percorsi in lingua italiana (Wireless,Sistemi, Tecnologie micro e optoelettroniche), un percorsoin Lingua inglese (Electronic Engineering) e due Masterinternazionali (Communication Systems engineering edElectrical Engineering and Computer Science).ll Percorso wireless ha come obiettivo una formazionefocalizzata sull’elettronica per il settore dei sistemi di comuni-cazione wireless (sistemi cellulari, sistemi satellitari,...) e wire-line (sistemi in fibra ottica, LAN, WAN). Gli argomenti trattaticomprendono: l’elettronica digitale, l’elettronica analogica perRF e microonde, la componentistica integrata.Il Percorso sistemi fornisce competenze per il proget-to di sistemi complessi in cui la parte digitale deve

    essere integrata con strutture analogiche di conversio-ne e di interfacciamento. Vengono presentate metodo-logie che permettono di inserirsi con competenza atutti i livelli del progetto.Il Percorso tecnologie micro e optoelettroniche hacome obiettivo la formazione nel settore delle tecnolo-gie elettroniche e più in generale nelle microtecnolo-gie. Vengono trattati la modellistica dei dispositivi edelle strutture, e la loro caratterizzazione elettrica, ter-mica e strutturale.Il Master of science in Electronic engineering prevedetutti i corsi presso il Politecnico in lingua inglese.Il Master of science in Communication systems enginee-ring prevede un primo anno a Torino e la prosecuzione pres-so l’INPG di Grenoble. Tutti i corsi sono in lingua inglese.Il Master of science in Electrical engineering and com-puter science prevede corsi a Torino, in collaborazionecon l’Università dell’Illinois a Chicago, e tesi pressol’Università dell’Illinois. Tutti i corsi sono in lingua inglese.

    Domande frequenti

    Che cosa distingue Ingegneria elettronica dallealtre ingegnerie dell’informazione? La maggiorparte delle applicazioni elettroniche utilizza tecnologiedigitali, cioè lavora su variabili binarie, di solito espres-se attraverso i simboli 0 e 1. L’Ingegnere elettronico èin grado di analizzare e soprattutto progettare la realtàfisica che sta dietro questi simboli: tensioni, correnti,campi elettromagnetici e componenti integrati. Questogli permette di poter sfruttare al meglio le risorse offer-te dalle tecnologie dell’informazione.Che differenza c’è tra il corso di laurea inIngegneria elettronica e il corso di laurea inIngegneria elettrica? Il corso di Ingegneria elettronicadescrive in prevalenza metodologie e applicazioni apotenza più bassa (ad esempio per calcolo, telecomu-nicazione, controllo), trattando diversi aspetti, da quel-li sistemistici ai principi fisici di funzionamento deidispositivi integrati. Il corso di Ingegneria elettrica èfocalizzato su metodologie e applicazioni in cui deveessere gestita una potenza elettrica elevata. 111

  • Profilo della professione

    Il laureato in Ingegneria fisica si occupa della realizzazio-ne e dell’applicazione di dispositivi per le tecnologie avan-zate nei settori dell’ingegneria dell’informazione e dell’in-gegneria industriale. Si occupa inoltre dell’utilizzo di meto-dologie fisiche specifiche, anche di elevata complessità,in attività di analisi e di previsione.In particolare, le competenze acquisite gli permettono dioperare nei seguenti settori di applicazione: materiali, pro-cessi e fenomeni per le tecnologie avanzate; tecnologiebio-medicali; tecnologie per il monitoraggio ambientale.

    Aspetti qualificantiLe tematiche professionali a disposizione dell’ingegne-re fisico comprendono aspetti percepiti a livello mon-diale come essenziali per lo sviluppo di una societàbasata sulle tecnologie avanzate. Si tratta, infatti, ditematiche attinenti alle micro-, meso- e nanostruttureper la sensoristica intelligente e la tecnologia dell’infor-mazione e della registrazione di informazioni, alla dia-gnostica medica avanzata, alle prove non-distruttiveper materiali e sistemi biologici, alla radioprotezione edalla sicurezza ambientale, alla modellizzazione fisicadi sistemi complessi.Esiste inoltre un tessuto industriale ricettivo anche suscala locale, formato da piccole e medie industrie delsettore high-tech operanti in area pedemontana.

    Possibilità di lavoroChi si laurea in Ingegneria fisica può trovare impiego:• con mansioni di responsabilità, nei reparti operativi

    delle industrie a tecnologia avanzata nei settori del-l’ingegneria dell’informazione, dell’ingegneria indu-striale e delle applicazioni bio-medicali;

    • con mansioni di responsabilità, nei laboratori diRicerca & Sviluppo di aziende e di enti di ricercapubblici o privati;

    • con mansioni di qualificato supporto tecnologico, inenti ospedalieri e laboratori di analisi cliniche, o inenti pubblici per il monitoraggio dell’ambiente e delterritorio.

    Percorso formativo

    Gli insegnamentiQuesto corso di laurea intende formare figure profes-sionali in grado di cogliere tempestivamente quegliaspetti innovativi della fisica moderna, in termini tantodi nuovi fenomeni quanto di materiali avanzati, chepossono accrescere la potenzialità produttiva delleindustrie ad alta tecnologia e la loro competitività alivello europeo.Il percorso formativo prevede, dopo il primo anno con-diviso con tutti gli studenti iscritti alla Facoltà diIngegneria dell’Informazione (insegnamenti di base inmatematica, fisica e informatica), un insieme di inse-gnamenti che forniscono le basi metodologiche dellafigura di ingegnere fisico (come la matematica e l’elet-trotecnica avanzata, la meccanica quantistica, la strut-tura della materia, la termodinamica e la meccanicastatistica, la fisica nucleare, la strumentazione e lametrologia, la teoria dei segnali, i campi elettromagne-tici, i circuiti elettronici, i sistemi elettronici analogici) eun secondo insieme di insegnamenti su specifici argo-menti avanzati di interesse anche applicativo (come letecnologie fisiche e nucleari, le tecniche del vuoto e lacriogenia, i dispositivi elettronici, l’introduzione aimateriali superconduttori, magnetici, per l’ottica e lafotonica).È fortemente consigliato per gli studenti del terzo announ tirocinio presso laboratori di Ricerca e Sviluppo diaziende del settore high-tech o presso enti di ricerca.

    I laboratoriI laboratori prevedono un’attività sperimentale nellaquale si usano apparecchiature di tipo informatico (cal-colatore) o di altro tipo quali oscilloscopi, generatori disegnali, ecc.Oltre ai laboratori di fisica di base, al primo e al secon-do anno sono previsti laboratori dimostrativi avanzatiall’interno di insegnamenti specifici.

    Ingegneria fisica

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    Classe delle lauree Ingegneria dell’informazione (n. 9)

    Sede Torino

    Durata 3 anni

    Internazionalizzazione Primo anno offerto anche in lingua inglese

    Percorsi Unico percorso

    Studenti 33 immatricolati 2006/07, 75% maschi, 25% femmine

    Contatto prof. Paolo Alliae-mail: [email protected]. 011/564.7336Sito: http://didattica.polito.it/lauree1/

  • Altre attivitàDurante il secondo e il terzo anno sono previste visiteguidate a laboratori di fisica applicata e metrologia nel-l’area torinese.

    Informazioni sulla laurea magistrale

    Dopo la laurea si può accedere senza debiti formativial corso di laurea magistrale in Ingegneria fisica.Se si passa a qualunque altro corso magistrale della IIIFacoltà, eventuali carenze formative sono sanatemediante vincoli sugli insegnamenti opzionali all’inter-no del piano di studi per la laurea magistrale.

    Corso di laurea magistrale in IngegneriafisicaÈ previsto un unico percorso di specializzazione in cuivengono offerti insegnamenti di matematica superioree insegnamenti specialistici di fisica avanzata, che per-mettono allo studente di impadronirsi compiutamentedi un linguaggio scientifico rigoroso e di studiare gliaspetti più recenti e stimolanti della fisica applicata alletecnologie innovative. Il programma è integrato coninsegnamenti ingegneristici di elevato contenuto inno-vativo, ai quali si aggiunge un insegnamento a scelta euno stage obbligatorio presso un laboratorio di Ricercae Sviluppo industriale o universitario. Il laureato magistrale avrà maggiori competenze di fisi-ca dei materiali e dei processi, e sarà capace di pro-gettare da zero nuovi dispositivi per le tecnologie avan-zate, nonché di guidare e coordinare gruppi o linee diricerca. Gli sbocchi di lavoro prevedono quindi profilidirigenziali o di coordinamento operativo nelle struttu-re già indicate per la laurea di primo livello.

    Domande frequenti

    Che differenza c’è tra il corso di laurea inIngegneria fisica e un corso di laurea in Fisicapresso una qualsiasi università? Il corso di laurea in

    Ingegneria fisica si caratterizza per una maggioreattenzione alle problematiche applicative e, in partico-lare, per alcune discipline ingegneristiche fondamenta-li appartenenti all’area dell’Ingegneria dell’informazio-ne, senza per questo rinunciare a una formazione rigo-rosa nelle discipline della fisica, con la massimaampiezza culturale possibile. In altre parole, il corso dilaurea in Fisica offerto da una qualsiasi università haper obiettivo principale lo sviluppo della scienza pura,mentre il corso di laurea in Ingegneria fisica ha l’obiet-tivo di coniugare armonicamente conoscenza fisica dibase ed applicazione tecnologica.Che tipo di strumentazioni e di attrezzature siimparano a usare e a progettare? Al termine del per-corso formativo, lo studente saprà progettare e usarein modo ottimale dispositivi e apparecchiature a tecno-logia avanzata basati su fenomeni fisici innovativi (peresempio, dispositivi per la microelettronica e per lemicro e nanotecnologie, dispositivi per le telecomuni-cazioni e per la registrazione di informazioni e dati).

    113

  • Profilo della professione

    Il laureato in Ingegneria informatica si occupa dellaprogettazione, ingegnerizzazione, produzione, eserci-zio e manutenzione dei sistemi di elaborazione e deisistemi informativi. La sua formazione gli consente ladirezione e la gestione di laboratori informatici e disistemi informativi aziendali, sia nel contesto della pro-duzione industriale che nell’area dei servizi. Può ope-rare inoltre nelle attività di promozione, vendita, assi-stenza tecnica, e nella libera professione.

    Aspetti qualificantiSono ben note le carenze di specialisti informatici alivello italiano e mondiale rispetto alla richiesta delmercato: questo perché le competenze informatichesono richieste ormai in moltissimi settori, non soloscientifici e tecnologici.Il laureato in Ingegneria informatica si inserisce facil-mente in ogni contesto produttivo o professionale gra-zie all’accentuata integrazione tra conoscenze teoricheed esperienze pratiche realizzate nei laboratori e neglistage aziendali.

    Possibilità di lavoroChi si laurea in Ingegneria informatica ha come sboc-co lavorativo naturale le aziende che realizzano siste-mi e prodotti informatici, hardware e software, e leaziende e gli enti che progettano servizi per la pubbli-ca amministrazione, la finanza, la comunicazione, i tra-sporti, e moltissimi altri settori produttivi.Inoltre, le conoscenze di base e specialistiche appresein questo corso di laurea sono ampiamente apprezza-te in qualsiasi tipo di ente o azienda, ad esempio per leattività che riguardano il progetto, la gestione e il con-trollo dei sistemi produttivi.

    Percorso formativo

    Gli insegnamentiObiettivo didattico del corso di laurea in Ingegneriainformatica è una cultura di base ampia, comprenden-te non soltanto le matematiche, il software e l’hardwa-re degli elaboratori, ma anche l’elettrotecnica, l’elettro-nica, le misure elettroniche, il controllo automatico,l’elaborazione dei segnali. Questa impostazione mira asviluppare nello studente una capacità critica cheriguardi non soltanto gli aspetti connessi alla progetta-zione del software, ma anche quelli relativi al dimen-sionamento, alla gestione di impianti e ai sistemi infor-mativi nel loro complesso.Per quanto riguarda le conoscenze specificamenteinformatiche, il percorso formativo (che per questocorso di laurea è unico) comprende argomenti comel’architettura dei sistemi di elaborazione, l’organizza-zione dei sistemi operativi, la struttura delle basi di dati,i protocolli le architetture e i servizi di rete, l’ingegneriadel software, le tecnologie Web, le applicazioni grafi-che e multimediali, la sicurezza e la protezione deisistemi e del traffico di rete.

    I laboratoriI laboratori prevedono un’attività sperimentale nellaquale si usano apparecchiature di tipo informatico (cal-colatore) o di altro tipo quali oscilloscopi, generatori disegnali, ecc.Ai laboratori di informatica di base si affiancano labo-ratori avanzati incentrati sulla conoscenza e sullagestione dei principali sistemi operativi e prodotti soft-ware applicativi del settore informatico contempora-neo.

    Altre attivitàSono previsti seminari e giornate di presentazionedelle aziende del settore, e visite ad alcune aziende.

    Ingegneria informatica

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    Classe delle lauree Ingegneria dell’informazione (n. 9)

    Sede Torino, Verres/Ivrea, e a distanza

    Durata 3 anni

    Internazionalizzazione Per la sede di Torino il primo anno è offerto anche in lingua inglese

    Percorsi Unico percorso

    Studenti 218 immatricolati 2006/07 a Torino, 89% maschi, 11% femmine; 18 immatricolati 2006/07 a Ivrea, 89% maschi, 11% femmine

    Contatto prof. Pietro Laface (per la sede di Torino)e-mail: [email protected]. 011/564.7004prof. Maurizio Rebaudengo (per la sede di Ivrea)e-mail: [email protected]. 011/564.7069Sito: http://didattica.polito.it/lauree1/

  • Informazioni sulla laurea magistrale

    Dopo la laurea si può accedere senza debiti formativial corso di laurea magistrale in Ingegneria informatica.Se si passa a un altro corso magistrale della III Facoltàdi Ingegneria, eventuali carenze formative sono sana-te mediante vincoli sugli insegnamenti opzionali all’in-terno del piano di studi della laurea magistrale.

    Corso di laurea magistrale in IngegneriainformaticaLa laurea magistrale in Ingegneria informatica permet-te di acquisire, oltre alla padronanza della culturascientifica e tecnologica di base, una solida prepara-zione specialistica capace di rispondere alle esigenzedi innovazione che provengono dalle imprese pubbli-che e private.Le attività professionali tipiche per i laureati magistrali inIngegneria informatica sono la ricerca scientifica e tecnolo-gica, la progettazione di sistemi hardware e software e diapplicazioni in ambito Internet, il dimensionamento e lagestione di sistemi di elaborazione ed impianti informativicomplessi.La laurea magistrale in Ingegneria informatica prevede iseguenti percorsi formativi:• “Applicazioni di rete” è possibile acquisire conoscenze

    approfondite sullo sviluppo dei sistemi distribuiti e deiservizi avanzati su reti locali e geografiche.

    • “Applicazioni software” si concentra sulla progettazio-ne e sulla gestione di sistemi informativi aziendali.

    • “Applicazioni software e sistemi digitali” forniscecompetenze sulla progettazione e ottimizzazione disistemi digitali complessi.

    • “Informatica per l’automazione e la sistemisticaindustriale” si focalizza sulla costruzione e sull’analisiteorica e sperimentale di modelli.

    • “Multimedialità e applicazioni software” fornisce com-petenze sulla rappresentazione grafica e virtuale dellarealtà.

    • “Progettazione automatica di sistemi digitali” mira afornire le competenze per la progettazione a livello logicodi sistemi digitali complessi ed è offerto in lingua inglese.

    • “Computer engineering” prevede una formazionetenuta completamente in lingua inglese e coincide, nellaparte più avanzata, con il percorso di “Progettazioneautomatica di sistemi digitali”. Il laureato nel percorso inlingua inglese si distingue per la sua maggiore propen-sione ad agire e misurarsi sul mercato europeo e mon-diale, confrontandosi con specialisti e colleghi non solodel proprio settore ma anche di aree affini. Tale percor-so formativo consente inoltre di ottenere un titolo equiva-lente al “Master of science in Computer engineering”.

    Infine, il “Master of science in Electronic and computerengineering” prevede corsi a Torino, in collaborazione conl’Università dell’Illinois a Chicago, e tesi presso l’Universitàdell’Illinois. Tutti i corsi sono in lingua inglese.

    Domande frequenti

    Che differenza c’è tra il corso di laurea in Ingegneriainformatica e il corso di laurea in Informatica? Il corsodi laurea in Ingegneria informatica è inserito nelle facoltàdi Ingegneria, mentre quello in Informatica è inserito nellefacoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. La dif-ferenza tra i due corsi di laurea rispecchia quindi la diffe-renza tra le due facoltà: mentre lo scopo principale dellascienza è approfondire la conoscenza di base in un deter-minato settore, l’obiettivo principale dell’ingegneria èconiugare la conoscenza di base con l’innovazione tecno-logica. Pertanto un laureato in Informatica è orientato pre-valentemente all’approfondimento dei fondamenti logico-matematici dell’informatica e alle loro applicazioni nellosviluppo di strumenti informatici, mentre il laureato inIngegneria informatica è orientato alla progettazione, aldimensionamento e alla conduzione di impianti di elabo-razione. Naturalmente queste considerazioni hannocarattere del tutto generale e richiedono valutazioni piùdettagliate nel momento in cui si faccia riferimento a spe-cifici corsi di laurea, anche tenendo conto dell’ampia auto-nomia con cui le varie sedi universitarie definiscono la loroofferta formativa nel nuovo ordinamento.

    115

  • Profilo della professione

    I settori di impiego del laureato in Ingegneria meccatro-nica sono tutti quelli in cui è presente una integrazionetra prodotti di tipo meccanico, elettrico o elettromecca-nico, e sistemi di controllo, comunicazione e gestionedi tipo elettronico.Esempi tipici di prodotto meccatronico sono la centra-lina di una moderna automobile od un robot inserito inuna catena di montaggio.Il laureato in Ingegneria meccatronica è in grado diaffrontare progetti interdisciplinari applicando in ognicaso le metodologie più adatte. L’approccio ai proble-mi è di tipo sistemistico, e si pone come obiettivo pri-mario l’ottimizzazione globale delle prestazioni dellamacchina o del sistema mediante il corretto impiegodelle diverse tecnologie.

    Aspetti qualificantiLa caratteristica principale di tale figura professionaleè l’interdisciplinarità delle competenze che permette allaureato in Ingegneria meccatronica di risolvere pro-blemi complessi che riguardano aspetti di tipo mecca-nico, elettronico, informatico, controllista ed elettrico.

    Possibilità di lavoroPer un laureato in Ingegneria meccatronica, gli ambitiprofessionali tipici sono quelli dell’innovazione di pro-dotto, della progettazione, della pianificazione e dellagestione di sistemi complessi.I settori di impresa sono molteplici: in primo luogo quel-li tradizionali dei distretti tecnologici delle macchineutensili, delle macchine di produzione e della consu-lenza di ingegneria. Altri settori sono quello della robo-tica, dell’industria automobilistica ed aerospaziale edell’automazione in generale.I laureati trovano impiego sia nelle grandi imprese mul-tinazionali sia nelle piccole e medie imprese.Nel primo caso sono tipicamente inseriti in gruppi dilavoro multidisciplinari che si costituiscono intorno a unobiettivo tematico, mentre nel secondo caso gestisco-no i diversi aspetti interdisciplinari.

    Percorso formativo

    Gli insegnamentiObiettivo di questo corso di laurea è la formazione diun tecnico con solide conoscenze ingegneristiche dibase, in grado di progettare, realizzare e gestireapparecchiature e sistemi con elevata integrazionetra parti meccaniche ed elettroniche. Oltre alle nozio-ni di base dell’elettronica, allo studente viene quindiproposta la conoscenza delle tecniche per l’integra-zione di sistemi elettronici e meccanici, con il suppor-to delle metodologie proprie dell’automatica e dell’in-formatica. Le competenze acquisite al termine delcorso di laurea comprendono l’identificazione dellediverse componenti tecnologiche, la definizione delleloro specifiche, il progetto, la realizzazione e lagestione delle diverse componenti e la loro integra-zione. Particolare attenzione viene rivolta alle meto-dologie di progetto e alle normative internazionali disicurezza e di qualità.Il primo anno del percorso formativo è caratterizzatodalle discipline di base dell’ambito matematico, fisico,chimico, e informatico, ed è completato dalla studiodell’inglese e da un corso di scrittura tecnica. Il secon-do anno prevede principalmente insegnamenti nell’am-bito dell’informatica, delle telecomunicazioni, dell’elet-trotecnica, dell’elettronica e dell’automazione, concomplementi di matematica. Sempre al secondo annoè prevista un’ulteriore formazione linguistica.Il terzo anno si concentra sui contenuti peculiaridell’Ingegneria meccatronica, evidenziandone gli aspettiapplicativi e di approfondimento soprattutto nell’ambitodell’elettronica dei sistemi programmabili, della tecnologiadei sistemi di controllo e delle tecnologie meccaniche.

    I laboratoriI laboratori prevedono un’attività sperimentale nella qualesi usano apparecchiature di tipo informatico (calcolatore)o di altro tipo quali oscilloscopi, generatori di segnali, ecc.

    Ingegneria meccatronica

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    Classe delle lauree Ingegneria dell’informazione (n. 9)

    Sede Verres/Ivrea e a distanza

    Durata 3 anni

    Percorsi Unico percorso

    Studenti 29 immatricolati 2006/07, 96% maschi, 4% femmine

    Contatto prof. Maurizio Rebaudengoe-mail: [email protected]. 011/564.7069Sito: http://didattica.polito.it/lauree1/

  • Numerosi insegnamenti prevedono come parte integran-te laboratori di meccanica e automazione.

    Altre attivitàSono previste visite guidate a laboratori aziendali inambito meccatronico.

    Altre notizie

    Il corso di laurea in Ingegneria meccatronica presentapochi altri esempi in Italia.La sede di Ivrea offre un ambiente di studio piacevolecon un ottimo rapporto numerico docente/studenti.

    Informazioni sulla laurea magistrale

    Dopo la laurea si può accedere senza debiti formativial corso di laurea magistrale in Ingegneria meccatroni-ca, che si svolge nella sede di Torino.Se si passa a un altro corso magistrale della IIIFacoltà, eventuali carenze formative sono sanatemediante vincoli sugli insegnamenti opzionali all’inter-no del piano di studi della laurea magistrale.

    Corso di laurea magistrale in IngegneriameccatronicaIl corso di laurea magistrale in Ingegneria meccatroni-ca sviluppa i temi affrontati nel percorso di primo livel-lo incrementando le competenze necessarie per svol-gere attività professionale di progettazione e di direzio-ne tecnica e di produzione. La specializzazione vienevista come capacità di integrare competenze e tecno-logie diverse in un unico prodotto.Nel primo anno della laurea magistrale sono previstidei moduli di base, per integrare e uniformare le cono-scenze degli studenti che provengono da percorsi diprimo livello differenti, e dei moduli caratterizzanti, tipi-ci della specializzazione.

    Il secondo anno è strutturato in moduli di Laboratorio diprogettazione integrata, che forniscono agli studentiesperienze concrete di progetto.La progettazione assistita da calcolatore si estendedall’uso di strumenti specifici di CAD automatico, elet-tronico, elettrico, meccanico all’uso di strumenti per lagestione complessiva del progetto.Il corso di studi affronta lo studio e lo svolgimento diprogetti completi sia all’interno di laboratori universita-ri sia in stretta collaborazione con partner industriali.

    Domande frequenti

    Cosa distingue il corso di laurea in Ingegneriameccatronica dai corsi di laurea in Ingegneria elet-tronica e Ingegneria meccanica? Il corso di laurea inIngegneria meccatronica sintetizza le competenze del-l’ingegnere meccanico e quello dell’ingegnere elettro-nico, allo scopo di formare un laureato in grado di muo-versi agevolmente nel campo della progettazione diapparecchiature elettro-meccaniche complesse.

    117

  • Dopo qualsiasi laurea della III Facoltà di Ingegneria, ad

    eccezione di Ingegneria del cinema e dei mezzi di

    comunicazione e di Ingegneria fisica, si può accedere

    senza debiti formativi al corso di laurea magistrale in

    Ingegneria telematica (Master of Science in Computerand Communication Networks), offerta completamente

    in inglese. Nelle lauree triennali in Ingegneria delle

    Telecomunicazioni ed Ingegneria Informatica esiste la

    possibilità, per gli studenti che intendono proseguire i

    loro studi nella laurea magistrale di Ingegneria telemati-

    ca, di approfondire le competenze nell’ambito delle reti

    telematiche mediante l’inserimento di alcuni moduli a

    scelta, suggeriti come propedeutici a tali studi.

    Per descrivere in breve l’importanza dell’Ingegneria tele-

    matica nella vita quotidiana è sufficiente elencare una

    serie di parole che fino a pochi anni fa avevano signifi-

    cato solo per pochi addetti ai lavori e che oggi fanno

    parte del linguaggio comune: Internet, SMS, Skype,

    MP3, WWW, MMS, YouTube, Peer to Peer, chat, goo-

    gle, ADSL, Internet gaming. Questi termini, tutti in ingle-

    se, indicano come l’Ingegneria telematica offra oggi l’op-

    portunità di ottenere una preparazione tecnologica utile

    non solo in Italia, ma soprattutto in Europa, America e

    nei paesi emergenti nel settore delle nuove tecnologie,

    quali il Giappone, la Cina e l’India. Per questo motivo, la

    Laurea Magistrale (biennale) in Ingegneria telematica è

    offerta esclusivamente in lingua inglese; i corsi sono fre-

    quentati da studenti provenienti da diverse nazioni, che

    si trovano a studiare in un ambiente internazionale e

    multiculturale sicuramente stimolante e non comune nel

    panorama italiano.

    La rapida evoluzione del settore richiede personale alta-

    mente qualificato, con solide basi culturali, una buona

    preparazione interdisciplinare, specifiche competenze

    professionali, in grado di utilizzare gli strumenti più

    recenti e di contribuire significativamente allo sviluppo

    scientifico e tecnologico. Gli studi integrano quindi gli

    aspetti teorici con esercitazioni in laboratorio su calcola-

    tori e apparati di rete e prevedono una grande attenzio-

    ne al mondo industriale, mediante seminari tenuti in

    molti corsi da personale che lavora in industrie e azien-

    de e con la possibilità di svolgere tesi di laurea e tiroci-

    ni direttamente presso le aziende. Altrettanta attenzio-

    ne è dedicata alla ricerca, che già in fase di tesi di lau-

    rea è particolarmente curata, come testimoniato dal

    fatto che molti studenti pubblicano su riviste o congres-

    si internazionali i principali risultati ottenuti durante la

    tesi di laurea.

    Il laureato in Ingegneria telematica può trovare impiego,

    nella libera professione, presso gli operatori telefonici e

    gli Internet service providers, nelle aziende che fornisco-

    no servizi di telecomunicazioni, che producono apparati

    e componenti per le telecomunicazioni, che si occupano

    di progetto e gestione delle reti di telecomunicazioni,

    che sviluppano applicazioni software per la rete Internet.

    Altri sbocchi professionali possibili comprendono enti di

    ricerca in cui si studiano i sistemi di nuova generazione,

    enti internazionali che si occupano delle specifiche,

    degli standard e della messa in esercizio di sistemi

    distribuiti in modo globale, imprese di progettazione e

    produzione di apparati e sistemi per i servizi di teleco-

    municazioni nelle varie forme (telefonia fissa e mobile,

    trasmissione di dati, diffusione di segnali radio e televisi-

    vi, rete Internet, sistemi satellitari, ...), imprese ed enti

    pubblici e privati che si occupano dello sviluppo di appli-

    cazioni multimediali e aziende o enti di altri settori pro-

    duttivi che, per la loro articolazione sul territorio, hanno

    necessità di servizi interni di telecomunicazioni (ad

    Laurea magistralein telematica (Master of Science in Computer and Communication Networks)

    118

    Sede Torino

    Durata 2 anni dopo la laurea

    Internazionalizzazione Percorso offerto interamente in lingua inglese

    Percorsi Unico percorso

    Contatto Proff. Marco Ajmone Marsan, Andrea Bianco e-mail: [email protected] [email protected]. 011/564.4032 oppure 011/564.4098Sito: http://www.infotech.polito.it/index_flash.html

  • esempio banche, imprese erogatrici di energia, ecc).

    Molti studenti laureatisi con tesi su argomenti legati

    all’Ingegneria telematica hanno trovato sbocchi profes-

    sionali di assoluta eccellenza in aziende quali CISCO,

    Sprint, Lucent negli Stati Uniti, Huawei, Telecom Italia,

    Vodafone, Wind, Infostrada, Motorola in Italia, Siemens

    in Germania, Motorola, France Telecom in Francia o in

    prestigiose università quali, oltre a Politecnico e

    Università di Torino, ENST a Parigi e University of Texas

    negli Stati Uniti. Questo dimostra la solidità della prepa-

    razione offerta della laurea in Ingegneria telematica e la

    sua appetibilità, anche sul mercato estero. Alcune signi-

    ficative testimonianze di brillanti carriere sono raccolte

    sul sito http://www.telematica.polito.it/.

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  • Dopo qualsiasi laurea della III Facoltà di Ingegneria, adeccezione di Ingegneria del cinema e dei mezzi dicomunicazione, si può accedere senza debiti formativial corso di laurea magistrale in Nanotecnologie per leICT (Master in micro and nanotechnologies for integra-ted systems).Gli obiettivi formativi specifici sono definiti con riferi-mento alla figura professionale che è attualmenterichiesta dall’industria a tecnologia avanzata. In parti-colare, l’ingegnere magistrale in micro- e nanotecnolo-gie sarà in grado di sviluppare metodologie e prodottiche possono accrescere il know-how e la competitivitàdelle industrie a tecnologia avanzata europee, in parti-colare nel campo delle tecnologie dell’informazione.Il laureato magistrale avrà profonde e aggiornate com-petenze nel campo delle micro- e nanotecnologie, deimateriali e dei processi necessari allo sviluppo dimicro- e nanodispositivi destinati a occupare una fra-zione consistente del mercato globale nei prossimidecenni.Le opportunità di occupazione sono assai buone amotivo della specificità e unicità della figura professio-nale sviluppata, che può trovare impiego presso nume-rosissime industrie high-tech dell’area franco-elvetico-italiana (uno dei triangoli a maggiore densità tecnologi-ca europea).È infine da sottolineare che le tematiche in oggettocoincidono con molti punti qualificanti del sesto pro-gramma quadro della EU, e che tanto in Svizzeraquanto in Francia sono attivi progetti nazionali dedica-ti ad attività produttive in questo settore (progettoMINATEC per la Francia). Nel piano di ricerca naziona-le italiano le micro- e nanotecnologie occupano unaconsistente e qualificata frazione degli obiettivi strate-gici. Attualmente non esiste nessuna iniziativa didatti-ca italiana esplicitamente dedicata a questo settore.Inoltre, l’esplosione della domanda di personale quali-ficato nel settore delle micro e nanotecnologie assicu-ra ampi sbocchi occupazionali ai laureati.

    Rimangono inoltre aperte possibilità di impiego più tra-dizionali quali:le industrie operanti nei settori dell’ingegneria dell’in-formazione, dell’ingegneria elettronica, dell’ingegneriaindustriale e delle applicazioni bio-medicali; i laborato-ri di Ricerca & Sviluppo di aziende e di enti di ricercapubblici o privati.Gli iscritti a questa laurea magistrale riceveranno nei 3poli didattici (Grenoble - Losanna - Torino), ed in linguainglese, una formazione sui concetti fondamentali chea partire dalla microelettronica costituiscono la basedelle micro- e nanotecnologie.Il programma degli studi, di durata biennale, è diviso in4 semestri per un totale di 120 crediti: i primi 3 seme-stri, di 30 crediti ciascuno, saranno tenuti presso i 3Atenei, il quarto sarà completamente dedicato alla tesi(con stage associati) presso l’industria o presso labo-ratori di ricerca di qualunque delle 3 nazioni parteci-panti.

    Laurea magistrale inNanotecnologie per le ICT

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    Sede Torino/Grenoble/Losanna

    Durata 2 anni dopo la laurea

    Internazionalizzazione Percorso offerto interamente in lingua inglese

    Percorsi Unico percorso

    Contatto Proff. Carlo Naldi, Fabrizio Pirri e-mail: [email protected]; [email protected]. 011/564.6257, 011/564.7355Sito: http://www.infotech.polito.it/index_flash.html

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