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Informazioni generali sulD.Lgs. 626/94 CONTENUTI DIDATTICI, OBIETTIVI E METODOLOGIA L’incontro, si prefigge di fornire ai partecipanti il livello d'informazione in merito al tema della sicurezza sul posto di lavoro quale richiesto dall’entrata in vigore della normativa citata in oggetto. Il Decreto Legislativo 626 L’importanza dell’informazione e della formazione per i lavoratori L’approccio alla sicurezza in azienda introdotto dal D.Lgs. n° 626 I soggetti responsabili per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori (datore di lavoro, dirigenti, preposti, medico competente) Ruolo del Responsabile di prevenzione e protezione nelle aziende e compiti del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Criteri per l’effettuazione della valutazione dei rischi in azienda Normative e disposizioni aziendali vigenti Misure e attività di protezione e prevenzione adottate in azienda D.P.I. Il lavoro al videoterminale La movimentazione dei carichi, aspetti ergonomici connessi alla

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Informazioni generali sulD.Lgs. 626/94CONTENUTI DIDATTICI, OBIETTIVI E METODOLOGIA

• L’incontro, si prefigge di fornire ai partecipanti il livello d'informazione in merito al tema della sicurezza sul posto di lavoro quale richiesto dall’entrata in vigore della normativa citata in oggetto.

• Il Decreto Legislativo 626• L’importanza dell’informazione e della formazione per i lavoratori• L’approccio alla sicurezza in azienda introdotto dal D.Lgs. n° 626• I soggetti responsabili per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori (datore di lavoro,

dirigenti, preposti, medico competente)• Ruolo del Responsabile di prevenzione e protezione nelle aziende e compiti del rappresentante

dei lavoratori per la sicurezza• Criteri per l’effettuazione della valutazione dei rischi in azienda• Normative e disposizioni aziendali vigenti• Misure e attività di protezione e prevenzione adottate in azienda• D.P.I.• Il lavoro al videoterminale• La movimentazione dei carichi, aspetti ergonomici connessi alla salute dei lavoratori• Procedure di Primo, Pronto soccorso, Salvataggio, Lotta Antincendio e gestione dell’emergenza

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LAVORARE IN SICUREZZA VUOL DIRE ASSISURARSI IL FUTURO

Si può commentare la stupidità???

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La cultura della salute e della sicurezza, intesa come acquisizione delle capacità di percepire i rischi ambientali e comportamentali e di adottare e favorire comportamenti sicuri (quindi come convinzione, autonomia e responsabilità) deve essere patrimonio di tutti i cittadini e per favorirla è necessario iniziare sin dalla giovane età con interventi specifici.

TI VUOI BENE ?LA SICUREZZA E’ PARTE INTEGRANTE DELLA

QUALITA’

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La Responsabilità Sociale riguarda la gestione quotidiana dei problemi sociali ed ambientali in ogni ambito operativo dell'impresa e la sua adozione diviene uno strumento per gestire la qualità dell'impatto sociale ed ambientale del suo essere sul territorio.Nell'attualità di un mercato globalizzato la competitività (continuo miglioramento ed innovazione) deve essere giocata dalle imprese anche ponendo al centro delle strategie aziendali le aspettative di tutti i portatori di interessi che gravitano intorno ad esse.

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Il Datore di lavoro che inizia un'attività tutelata è tenuto a presentare all'Inail la Denuncia di esercizio, con conseguente costituzione di un rapporto assicurativo mediante l'apertura di una Posizione assicurativa (P.A.). Sulla base delle informazioni riportate nella denuncia di esercizio l'Inail classifica la posizione assicurativa con una o più voci di lavorazione di cui alla tariffa premi; l'attuale tariffa dei premi è stata approvata con il D.M. 12 dicembre 2000. Qualora un datore di lavoro effettui più lavorazioni non omogenee o indipendenti l'una dall'altra, devono essere aperte tante posizioni  assicurative quante sono le suddette lavorazioni.Nella Banca dati si sono considerate tutte le POSIZIONI ASSICURATIVE relative a datori di lavoro che hanno svolto attività nei cinque anni precedenti.

CARATTERISTICHE DELLE AZIENDE

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Grafico 2

Gli infortuni nel tempo libero occorrono nei più svariati campi di attività e si verificano anche in quegli ambiti quotidiani che in apparenza sembrano innocui. La maggior parte degli infortuni si verifica mentre si praticano attività sportive o ricreative. Gli infortuni domestici, quelli accaduti in altre attività o gli incidenti stradali sono sì meno numerosi che nello sport, ma i loro costi sono spesso molto elevati.

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Grafico 3

La maggior parte degli infortuni non professionali occorsi durante lo svolgimento di un‘attività sportivi sono attribuibili agli sport della palla e della neve. Se si raffronta il numero degli infortuni con il numero delle persone che svolgono una data attività sportiva, allora si evince che il calcio, l‘alpinismo, l‘equitazione e le arti marziali vanno considerate come attività a rischio. Gli sport con un rischio d‘infortunio relativamente basso sono invece: jogging e fitness e gli sport acquatici (per es. nuoto). Queste sono inoltre attività che fanno molto bene alla salute.

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Grafico 4

Gli infortuni comportano un onere finanziario molto elevato per l‘economia. Quasi 8,5 milioni di giornate lavorative perse all‘anno. Accanto alla prevenzione, utile soprattutto a ridurre gli infortuni, occorre intervenire con misure idonee per ridurre i costi. Ad esempio bisogna far ricorso alla gestione delle assenze per diminuire sensibilmente i costi correlati alle assenze dal lavoro. Le assenze dal lavoro comportano costi elevati per le aziende, sono fonte di inutile stress e disagio e aumentano il rischio di infortunio. Alcune ricerche nell’ottica di economia della salute hanno dimostrato che i benefici indotti dall’attività fisica sono di molto superiori ai costi sociali degli infortuni.

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In Italia le statistiche rivelano che ogni giorno muoiono tre lavoratori, a cui vanno però aggiunti quelli in nero (i cui incidenti e decessi non vengono riportati dalla statistica) e gli infortuni con esiti non mortali ma comunque gravi e invalidanti. Inoltre, ogni anno, vengono diagnosticati numerosi tumori da lavoro, in cui è scientificamente dimostrata la correlazione tra la patologia e il tipo di lavoro svolto.

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INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

Gli infortuni e le malattie professionali sono talmentenumerosi da rappresentare una priorità in ambito sanitario, sociale e morale.

In Italia si contano ogni anno:

1 infortuni sul lavoro più di 900.000

2 decessi per infortunio 1.300

3 malattie professionali circa 26.000

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Le statistiche ufficiali non forniscono informazioni nell’ambito del lavoro sommerso. Nel 2003 l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e le Malattie Professionali), sulla base del numero dei lavoratori irregolari valutati dall’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), ha stimato gli infortuni occorsi ai lavoratori “in nero” intorno ai 200.000.Nello stesso anno l’Istituto Assicuratore, considerando i danni subiti dai lavoratori regolari ed irregolari, ha calcolato i costi conseguenti (costi sanitari, per gli indennizzi, per le aziende, ad esempio a seguito della perdita di produzione, degli adempimenti burocratici e delle spese legali) superiori al 3% del PIL (Prodotto Interno Lordo): circa 35 miliardi di euro per gli infortuni e 7 miliardi di euro per le malattie professionali.

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INF INFORTUNI ITALIA anni

Totali

(valori assoluti) Indice %

2001 -2006 2001 1.023.379 100,00 2002 992.655 97,00 2003 977.194 95,49 2004 966.729 94,46 2005 939.968 91,85 2006 927.998 90,68

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IINFORTUNI ITALIA mortali

anni

Totali (valori assoluti)

Indice % 2001 -2006

2001 1.549 100,00 2002 1.478 95,42 2003 1.449 93,54 2004 1.328 85,73 2005 1.328 85,73 2006 1.302 84,05

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INFORTUNI E LAVORATORI EXTRACOMUNITARI

INFORTUNI mortali

anni Totali (valori assoluti)

Indice %2002 -2006

2002 92.746 100

2003 109.323 118

2004 117.039 126

2005 111.662 120

2006 115.849 125

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INFORTUNI MORTALI LAVORATORI EXTRACOMUNITARI DENUNCIATI ALL’INAIL

IN ITALIA INFORTUNImortali

anni Totali (valori assoluti)

Indice %2002 -2006

2002 120 100

2003 161 134

2004 175 146

2005 150 125

2006 141 118

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MALATTIE PROFESSIONALI

MALATTIEMALATTIE 2002 2003 2004 2005 2006

ipoacusie da rumore 276 195 235 204 96

patologie apparato respiratorio 22 45 29 14 6

dermatiti 6 15 13 7 9

disturbi da disadattamento lavorativo (mobbing, …) 0 0 14 13 6

mesoteliomi 22 4 2 11 18

altre patologie 9 3 24 22 4

Totale 366 295 368 327 208MALATTIE 2002 2003 2004 2005 2006

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INFORTUNI SUL LAVORO

Eventi lesivi da causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata morte, inabilità permanente o temporanea al lavoro. L’assicurazione obbligatoria presso l’INAIL comprende i casi di morte, di inabilità permanente e di inabilità temporanea con astensione dal lavoro per più di tre giorni

INFORTUNI DENUNCIATI

Totale degli infortuni notificati all’INAIL sulla base dei certificati medici rilasciati prevalentemente dal Pronto Soccorso. Sono tuttora denunciati infortuni non soggetti ad assicurazione (per esempio e per lo più con durata della inabilità temporanea inferiore a 4 giorni) ed eventi non avvenuti in occasione di lavoro.

INFORTUNI DEFINITI

Tutti gli infortuni denunciati vengono definiti dall’Istituto Assicuratore. Talora la definizione può richiedere anni (in genere per la stabilizzazione dei postumi o la cessazione del periodo di inabilità temporanea). Le definizioni sono considerate stabilizzate solo dopo che sono trascorsi due anni dagli eventi (il termine per considerare consolidati gli eventi del 2005 è il 31.12.2007).

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INFORTUNI INDENNIZZATI

Infortuni riconosciuti (definiti positivamente) per i quali l’INAIL eroga una prestazione economica.Si distinguono in infortuni:

con inabilità temporanea:

con inabilità permanente: mortali:

eventi che hanno comportato una inabilità temporanea superiore a tre

infortuni dai quali, oltre alla inabilità temporanea, scaturiscono postumi permanenti superiori al 5%;

casi con decesso del lavoratore

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Secondo alcuni studi gli oneri nascosti sono stimati da 2 a 4 volte l’importo degli oneri evidenti (costi espliciti )

I COSTI DELLA SICUREZZADal punto di vista della contabilità aziendale,

è possibile distinguere due grosse categorie di costi della sicurezza.

COSTI ESPLICITICOSTI ESPLICITI COSTI NASCOSTICOSTI NASCOSTI

•Costi di cui si trova traccia specifica nellescritture contabili:•Assicurazioni (obbligatoria e integrative)•Indennizzi•DPI•Formazione•Persona e impiegato nella funzione di sicurezza (SPP,M.C.,ecc)•Investimenti sugli impianti specifici per la sicurezza•Multe e sanzioni•Premi di rischio per il personale•Miglioramento ergonomico del posto di lavoro

•Costi che normalmente non trovano riscontro nella contabilità aziendale:•mancata produzione•incremento degli straordinari a causa dei giorni di lavoro persi per infortunio•inefficienza e non qualità•turnover•tempo perso per pratiche burocratiche,primi soccorsi,trasporto in ospedale, ecc..•spese legali•penali sulle consegne non rispettate•tensioni legali e malumori•perdita d’immagine•….

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ANALISI DI TALI COSTI

Costi di riduzione del rischio

Costi di contenimento delle conseguenze

Oneri associati al manifestarsi del rischioIn modo In modo diretto indiretto (Rischio (Rischio sensibile) latente)

Costi espliciti

* Formazione* DPI* Rinnovo impianti*Manutenzione*Controlli*Procedure organizzazione*Funzione sicurezza

*Premi assicurativi*Uffici e consulenze legali*Struttura sanitaria

*Pronto soccorso

*Indennizzi*Multe e sanzioni (a seguito di incidente*Danni materiali, perdita di risorse*Perdita di prodotti

*Multe e sanzioni(a seguito di visite ispettive)*Incentivi di rischio per il personale

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Costi nascosti

*Interventi non specifici con effetti sulla sicurezza

*Ore di lavoro perse*Mancata produzione*Lavoro straordinario*Costi di immagine

*Conflittualità interna*Turnover*Inefficienza produttiva*Lavoro straordinario*Costi della non qualità

Costi di riduzione del rischio

Costi di contenimento delle conseguenze

Oneri associati al manifestarsi del rischioIn modo In modo diretto indiretto (Rischio (Rischio sensibile) latente)

SPESSO LE AZIENDE SONO PORTATE A MUOVERSI “OLTRE” LA NORMATIVA PERCHE’ NE TRAGGONO UN

VANTAGGIO ECONOMICO

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CAMPO DI APPLICAZIONEIN TUTTI I SETTORI DI ATTIVITA’ PRIVATI E PUBBLICI

SI APPLICA

(ESEMPI)

SI APPLICA

(ESEMPI)

SI APPLICA tenendo conto delle particolari esigenze connesse al servizio espletato

SI APPLICA tenendo conto delle particolari esigenze connesse al servizio espletato

*Se vi sono lavoratori o ad essi equiparati*Industria*Artigianato*Commercio*Ferrovie*Ospedali,Case di cura*Istituti di Credito,Assi.ne*Studi professionistici*Amm.e stabili e Locali

*Forze Armate*Servizi di protezione Civile*Strutture giudiziarie,penitenziarie*Università*Istituti di istruzione e di educazione di ogni ordine e grado*Lavoratori a domicilio con contratto di portierato (art. 21)

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GLI ADEMPIMENTI NELLA PREVENZIONE E SICUREZZA DEL LAVORO

D.Lgs. 626/94

NECESSITA PROVVEDERE

1- Documento “Valutazione dei Rischi” 2- Documento di autocertificazione 3- Revisione “ Valutazione dei Rischi” 4- Nomina del Datore di Lavoro 5- Nomina del Resp. Serv. Prev. Prot. “ R.S.P.P.” 6- Nomina del Resp. Lav. Sic. “ R.L.S.” 7- Nomina del Medico Competente “ M.C.” 8- Corso al Datore di Lavoro 9- Corso al R.S.P.P. 10- Corso al R.L.S. 11- Corso Antincendio agli addetti 12- Corso Primo/Pronto Soccorso agli addetti 13- Corso Informazione/ Formazione a tutti i dipendenti 14- Documento valutazione “Rischio incendio” 15- Esecuzione “ Piano di Evacuazione Antincendio” 16- Predisposizione dei Dispositivi Protezione

Individuale“D.P.I.” 17- Video Teminali “ V.D.T. “ 18- Contratti di appalto o d’opera 19- Valutazione rumore 20- Registro Infortuni 21- Registro della manutenzione 22- Contratti di manutenzione ( Auto-Impianti vari-ecc..) 23- Organizzazione del lavoro ( Comunicazioni-

Procedure-Mansionario-ecc..) 24- Classificazione di documenti vari (Abitabilità-

Agibilità-

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LE DIRETTIVE CEE RECEPITE DAL D.Lgs. 626/94 E SUE INTEGRAZIONI

547 / 55 303 / 56 277 / 91 257 / 90 475 / 92 10 / 97 626 / 94 242 / 96 493 / 97 459 / 96 300 / 70 645 / 96 128 / 59 191 / 74 321 / 56 323 / 56 1154/ 72 323 / 56 185 / 64 494 / 96 195/ 03 194 / 05 D.M.29/12/05 D.M.22/02/06 D.Lgs. 195 10/04/06 Legge 123 08/ 07 BS OHSAS 18001 Etc…….

Norme per la prevenzione Norme generali di igiene Piombo- amianto – rumore Cessazione all’utilizzo del piombo Riavvicinamento degli stati membri all’uso dei d.p.i. Uso dei d.p.i. Norme comportamentali sul lavoro Integrazione della 626/94 Segnaletica Direttiva macchine Statuto dei lavoratori (applicazione delle misure antinfortunistiche) Lavoratrici gestanti,puerpere o in allattamento fino a 7 mesi dopo il parto Miniere e torbiere Impianti gestiti dalle ferrovie dello stato Lavorazioni in cassoni ad aria compressa Lavori nei sotterranei Lavori marittimi, Impianti telefonici, Lavoratori sottoposti a radiazioni ionizzanti, Cantieri temporanei Modifiche ed integrazioni al D.Lgs.626/94,individuazione delle capacità e dei requisiti professionali richiesti agli RSPP e Addetti al SPP a norma art. 21 L. 1 Marzo 2002 Prescrizioni minime di sicurezza e di salute per i rischi derivanti da vibrazioni meccaniche, rumore ambientale Direttiva superamento del regime N.O.P. Regola tecnica prevenzione incendi per la progettazione, costruzione per l’esercizio di edifici e/o locali destinati ad uffici all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore)" Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro Norma per l’ottemperanza ai requisiti cogenti previsti per i sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

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MIGLIORAMENTO SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI SUL LUOGO DI LAVORO

Titolo I Miglioramento della sicurezza e salute dei lavoratori Dir. 89 / 391

Art. 1 - 29

Titolo II Luoghi di lavoro Dir. 89/654

Art. 30 - 33

Titolo III Uso delle attrezzature di lavoro Dir. 89 / 655

Art. 34 - 39

Titolo IV Uso dei Dispositivi di Protezione Individuale Dir 89/ 656

Art. 40 - 46

Titolo V Movimentazione Manuale dei Carichi Dir. 90/269

Art. 47 - 49

Titolo VI Uso delle attrezzature con Videoterminale Dir. 90/270

Art. 50 - 59

Titolo VII Protezione da Agenti Cancerogeni Dir. 90/394

Art. 60 - 72

Titolo VIII Protezione da Agenti Biologici Dir. 90/67

Art. 73 / 89

Titolo IX Sanzioni Art. 90 – 94

Titolo X Disposizioni Transitorie e finali Art. 95 - 98

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•AZIENDA SANITARIA LOCALE •DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO•ISPESL•PRESIDI MULTINAZIONALI DI IGIENE E PREVENZIONE •(ARPA – Associazione Regionale di Prevenzione Ambientale)•VIGILI DEL FUOCO (Ministero dell’interno)•INAIL ( Ministero del lavoro)•CORPO DELLE MINIERE ( Ministero dell’Industria)•ANPA ( Ministero dell’ambiente)

ORGANI DI VIGILANZA

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Altri organismi con competenze specifiche e limitate :

•CAMERA DI COMMERCIO•CARABINIERI•POLIZIA DI STATO•VIGILI URBANI ( POLIZIA LOCALE )•COMUNE

I SOGGETTI DELLA PREVENZIONE

•DATORE DI LAVORO ( D. L. )•DIRIGENTI E PREPOSTI• LAVORATORI

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IDENTIFICAZIONE DI APPOSTE FIGURE / STRUTTURE

•IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE•IL MEDICO COMPETENTE•IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI

•LA SICUREZZA

L’Individuazione di specifici momenti in cui queste persone si confrontano

RIUNIONE PERIODICA DI SICUREZZA

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FUNZIONI E RESPONSABILITA’

Chi esercita dirige e sovrintende alle attività aziendali alle attività aziendali

DATORE DI LAVORO

DIRIGENTE / I

PREPOSTO / I

VALUTAZIONE DEI RISCHI E PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE

ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AZIENDALI

INFORMZIONE E FORMAZIONE

CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI

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DATORE DI LAVORO

CHI E’

COSA DEVE FARE ?

INDIVIDUARE E VALUTARE I RISCHI ORGANIZZARE E GESTIRE LA PREVENZIONE IN AZIENDA ADOTTARE LE NECESSARIE MISURE DI SICUREZZA TECNICHE,

ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI INFORMARE E FORMARE I LAVORATORI SUI RISCHI PRESENTI IN AZIENDA

Il soggetto può dirsi RESPONSABILE dell’impresa o unità produttiva solo se e in quanto abbia POTERI DECISIONALI DI SPESA

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DIRIGENTE

CHI E’ COLUI CHE SOVRINTENDE, ORGANIZZA COORDINA E

DISPONE

NELL’AMBITO DELLE COMPETENZE E DEI POTERI RICONOSCIUTEGLI

COSA DEVE FARE ?

PREDISPORRE LE MISURE DI SICUREZZA IN SINTONIA CON IL DATORE DI LAVORO

IMPARTIRE ISTRUZIONI E ORDINI PRECISI PER

LA MIGLIORE ESECUZIONE DEL LAVORO

VIGILARE AFFINCHE’ LE ISTRUZIONI VENGANO

ESEGUITE INCARICARE I PREPOSTI AFFINCHE’ SVOLGANO

MANSIONI DI CONTROLLO E VIGILANZA

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PREPOSTO CHI E’

COLUI CHE SVOLGE FUNZIONI DI CONTROLLO E

SORVEGLIANZA CON I CORRISPONDENTI POTERI ORGANIZZATIVI E DISCIPLINARI

SENZA POTERI/DOVERI DI PREDISPOSIZIONE DI MEZZI E STRUTTURE

COSA DEVE FARE ?

* SEGNALARE LE CARENZE E INEFFICENZE DEI SISTEMI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE * FAR OSSERVARE LE MISURE DI PREVENZIONE DISPOSTE DAL DATORE DI LAVORO E DAI DIRIGENTI * VIGILARE SUI LAVORATORI

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MEDICO COMPETENTE CHI E’

COLLABORA CON IL DATORE DI LAVORO E CON IL

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE SULLA BASE DELL’ORGANIZZAZIONE DELL’AZIENDA

QUALI REQUISITI DEVE AVERE?

SPECIALIZZAZIONE IN: MEDICINA DEL LAVORO

OPPURE - medicina preventiva dei

lavoratori e psicotecnica - tossicologia industriale - igiene industriale - fisiologia ed igiene del lavoro - clinica del lavoro - altre specializzazioni

individuate, ove necessario con Decreto Ministeriale.

DOCENZA O LIBERA DOCENZA IN:

MEDICINA DEL LAVORO OPPURE:

- Medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica

- Tossicologia industriale - Igiene industriale - Fisiologia ed Igiene del lavoro

AUTORIZZAZIONE Ex art. 55 D.Lgs. 277/91

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LA SORVEGLIANZA SANITARIA

E’ FINALIZZATA ALLA VALUTAZIONE DELLA IDONEITA’ DEI LAVORATORI

ALLA LORO SPECIFICA MANSIONE

E’ EFFETTUATA DAL MEDICO COMPETENTE NEI CASI PREVISTI DALLA

NORMATIVA VIGENTE

COMPRENDE ACCERTAMENTI PREVENTIVI ACCERTAMENTI PERIODICI

VALORIZZA IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE

* CONOSCENZA DIRETTA DEI LUOGHI DI LAVORO * STRETTI RAPPORTI CON I REFERENTI AZIENDALI * INFORMAZIONE ALL’INDIVIDUO E ALLA COLLETTIVITA’

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IL MEDICO COMPETENTE

EFFETTUA * LA SORVEGLIANZA SANITARIA * LE VISITE MEDICHE RICHIESTE DAL LAVORATORE Qualora la richiesta sia correlata ai rischi professionali ISTITUISCE ED AGGIORNA * UNA CARTELLA SANITARIA E DI RISCHIO PER OGNI

LAVORATORE SOTTOPOSTO A SORVEGLIANZA SANITARIA * LA CARTELLA VA CUSTODITA PRESSO IL DATORE DI

LAVORO CON SALVAGUARDIA DEL SEGRETO PROFESSIONALE

ESPRIME * GIUDIZI DI IDONEITA’ ALLA MANSIONE SPECIFICA

ASSEGNATA AL LAVORATORE * INFORMA PER ISCRITTO IL DATORE DI LAVORO E IL

LAVORATORE INTERESSATO DELL’EVENTUALE GIUDIZIO SULL’IDONEITA’: PARZIALE

TEMPORANEA TOTALE

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IL MEDICO COMPETENTE COLLABORA * ALLA STESURA DEL DOCUMENTO * ALLA PREDISPOSIZIONE DELL’ATTUAZIONE DELLE

MISURE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E DELL’INTEGRITA’ PSICO-FISICA DEI LAVORATORI.

* ALLA PREDISPOSIZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTO

SOCCORSO * ALL’ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI

LAVORATORI VISITA * GLI AMBIENTI DI LAVORO ALMENO DUE VOLTE

ALL’ANNO PARTECIPA * ALLA RIUNIONE PERIODICA (ALMENO ANNUALE) DI

PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI RISCHI

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LAVORATORE

CHI E’

PERSONA CHE PRESTA IL PROPRIO LAVORO ALLE

DIPENDENZE DI UN DATORE DI LAVORO

Sono equiparati:

- I SOCI LAVORATORI di Cooperative o di società,

- GLI UTENTI di servizi di orientamento o di formazione scolastica,

universitaria e professionale avviati presso datori di lavoro,

- GLI ALLIEVI di istituti di istruzione ed universitari,

- I PARTECIPNTI a corsi di formazione professionale.

Sono esclusi:

- GLI ADDETTI ai servizi domestici e familiari con rapporto di lavoro subordinato anche speciale

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LAVORATORE

COSA DEVE FARE ?

* OSSERVARE LE DISPOSIZIONI E LE ISTRUZIONI IMPARTITE DAL DATORE DI LAVORO

* NON RIMUOVERE O MODIFICARE I DISPOSITIVI DI

SICUREZZA, DI SEGNALAZIONE E DI CONTROLLO * NON COMPIERE DI PROPRIA INIZIATIVA OPERAZIONI

PERICOLOSE PER LA PROPRIA OD ALTRUI SICUREZZA

* UTILIZZARE CORRETTAMENTE I D.P.I. * SEGNALARE IMMEDIATAMENTE CONDIZIONI DI

PERICOLO * SOTTOPORSI AI CONTROLLI SANITARI

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IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DEVE AVERE CAPACITA’ E REQUISITI PROFESSIONALI

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DEVE AVERE CAPACITA’ E REQUISITI PROFESSIONALI

PER LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI E’NECESSARIO ESSERE IN POSSESSO DI UN TITOLO DI

STUDIO NON INFERIORE AL DIPLOMA DI ISTRUZIONESECONDARIA SUPERIORE ED ESSERE IN POSSESSO DI

UN ATTESTATO DI FREQUENZA, CON VERIFICA DIAPPRENDIMENTO, A SPECIFICI CORSI DI FORMAZIONE

IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONEINSIEME DELLE PERSONE, SISTEMI E MEZZI ESTERNI O INTERNI ALL’AZIENDA FINALIZZATI ALL’ATTIVITA’ DI

PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI PROFESSIONALI

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IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

TRE TIPOLOGIE

DATORE DI LAVORO ORGANIZZA IL SERVIZIO ALL’INTERNO DELL’AZIENDA PUO’ FAR RICORSO A PERSONE O SERVIZI ESTERNI ALL’AZIENDA

IL SERVIZIO INTERNO

E’ COMPOSTO DA UNA O PIU’ PERSONE DESIGNATE DAL DATORE DI LAVORO IN NUMERO SUFFICIENTE E CON LE CAPACITA’ E REQUISITI PROFESSIONALI

IL SERVIZIO ESTERNO

IL SERVIZIO DEVE ESSERE ADEGUATO ALLE CARATTERISTICHE DELL’AZIENDA,

OVVERO UNITA’ PRODUTTIVA

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IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

COSA DEVE FARE?

* INDIVIDUARE E VALUTARE I FATTORI DI RISCHIO * INDIVIDUARE LE MISURE PER LA SICUREZZA E LA

SALUTE * ELABORARE LE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE * PROPORRE I PROGRAMMI DI INFORMAZIONE E

FORMAZIONE DEI LAVORATORI * FORNIRE AI LAVORATORI LE INFORMAZIONI SUI RISCHI

GENERALI E SPECIFICI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE * PARTECIPARE ALLA RIUNIONE PERIODICA DI

PREVENZIONE E PROTEZIONE

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IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA ( R.L.S.)

CHI E’

PERSONE ELETTE O DESIGNATE, IN TUTTE LE AZIENDE O UNITA’ PRODUTTIVE, PER RAPPRESENTARE I LAVORATORI RELATIVAMENTE GLI ASPETTI DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DURANTE IL LAVORO. * AZIENDE CHE OCCUPANO SINO A 15 DIPENDENTI

VIENE ELETTO DIRETTAMENTE DAI LAVORATORI AL LORO INTERNO

PUO’ ESSERE INDIVIDUATO PER PIU’ AZIENDE NELL’AMBITO TERRITORIALE O DEL COMPARTO PRODUTTIVO

* AZIENDE CHE OCCUPANO PIU’ DI 15 DIPENDENTI

VIENE ELETTO O DESIGNATO DAI LAVORATORI

NELL’AMBITO DELLE RAPPRESENTANZE SINDACALI IN AZIENDA

AL LORO INTERNO (IN ASSENZA DELLE

RAPPRESENTANZE SINDACALI)

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NUMERO MINIMO DI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

NUMERO AZIENDE OVVERO UNITA’ PRODUTTIVE

1 RAPPR.

3 RAPPR.

6 RAPPR.

SINO A 200 DIPENDENTI

DA 201 A 1000 DIPENDENTI

IN TUTTE LE ALTRE

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I lavoratori designati devonoEFFETTURE UN APPOSITO CORSO DI

FORMAZIONE ANTINCENDIO

ADDETTIANTINCENDIO

In base al numero dei dipendentiDegli spazi,degli ufficiDei repartiDelle risorse umane presenti e disponibili per effettuare tali compiti

Programma dei corsi in base alla tipologia di rischio

BASSOMEDIOALTO

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LAVORATORI ADDETTI ALL’EMERGENZA

N.O.P.I.(NUCLEO OPERATIVO DI PRONTO

INTERVENTO)in base al numero dei dipendentidegli spazi, degli ufficidei reparti, delle risorse umane presenti e disponibili per effettuare tali compiti

Tutti i lavoratori devono essere informati sulle procedure che riguardano l’emergenza e l’evacuazione, anche attraverso

l’esercitazione pratica (prova di evacuazione annuale)

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LAVORATORI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

Quando qualcuno si ferisce o si ammala d'improvviso c'è un periodo critico, prima dell'arrivo del medico o dell'ambulanza, che è della

massima importanza per il paziente.Quello che fate, o non fate, in questo intervallo può essere questione

di vita o di morte

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I lavoratori designati devonoEFFETTUARE UN APPOSITO

CORSO DIFORMAZIONE PRIMO

SOCCORSO

I lavoratori designati devonoEFFETTUARE UN APPOSITO

CORSO DIFORMAZIONE PRIMO

SOCCORSO

In ogni Azienda, tenuto conto delle dimensioni e dell’attività,

devono essere presi provvedimenti necessari in materia di pronto

soccorso, di assistenza medica e di emergenza stabilendo rapporti

con servizi esterni

In ogni Azienda, tenuto conto delle dimensioni e dell’attività,

devono essere presi provvedimenti necessari in materia di pronto

soccorso, di assistenza medica e di emergenza stabilendo rapporti

con servizi esterni Tutti i lavoratori devono essere informati sulle procedure che riguardano il primo soccorso

Tutti i lavoratori devono essere informati sulle procedure che riguardano il primo soccorso

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INFORTUNIODEFINIZIONE UNI 7249

“Evento lesivo avvenuto per causa violenta, in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al

lavoro assoluta o parziale ovvero un’inabilità temporanea assoluta per un tempo maggiore della rimanente parte della

giornata o del turno nel quale si è verificato”

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INCIDENTI

Differenza tra incidente e infortunio

Nell’ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro si intende con :

incidente un evento negativo che si verifica durante lo svolgimento del lavoro mentre coninfortunio si intende un evento negativo che ha provocato danni alle persone

INFORTUNI

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Differenza tra infortunio e malattia professionale

L’infortunio è un danno alla persona che si verifica in seguito ad un evento

negativo

Malattia professionaleè un danno alla persona provocato da un’esposizione prolungata ad

agenti chimici o fattori nocivi

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Esempi di infortuni

Da energia meccanicaDa sforzo muscolareDa energia termicaDa microrganismi,virus o parassitiLesioni traumatiche

Esempi di Malattia professionale

TumoriPatologie respiratorieMalattie cardiovascolariMalattie dell’apparato RiproduttivoSorditàProblemi dermatologiciDisturbi psicologici

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REGISTRO INFORTUNI

*Istituito dal D.P.R. 547/55* Obbligatorio nelle attività in cui vi siano addetti lavoratori subordinati o ad essi equiparati (D.Lgs. 626/94)* Da tenersi sul luogo di lavoro* A cura del Datore di lavoro* Va vidimato dalla S.P.I.S.A.L. (Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza sul Lavoro) della A.S.L. competente per territorio

•Registra gli infortuni con prognosi di un giorno compreso quello dell’evento•Va mostrato allo S.P.I.S.A.L. durante l’ispezione

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IN CASO DI INFORTUNIO

COSA FARE ?COSA FARE ?

IL DATORE DI LAVORO DEVE:

* Attivare i primi soccorsi (squadra preposta interna al Primo Soccorso, Pronto Soccorso esterno al 118 )* Riportare nel registro infortuni gli eventi con prognosi > 1 giorno* Denunciare all’INAIL, con apposito modulo corredato da certificato medico entro 2 giorni da quando se ne ha avuto notizia, gli infortuni con prognosi > 3 giorni (nel caso di infortunio con esito mortale o per il quale si teme la morte, la denuncia va fatta entro 24 ore)* Informare entro 2 giorni dall’accaduto, l’autorità di Pubblica Sicurezza del comune degli infortuni mortali o con prognosi > 3 giorni

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VIENE AVVIATA UNA INDAGINE DALLA PROCURA CHE DELEGA LORGANO DI

VIGILANZA

VIENE AVVIATA UNA INDAGINE DALLA PROCURA CHE DELEGA LORGANO DI

VIGILANZA

NEL CASO DI LESIONI CON PROGNOSI > 30 GG.NEL CASO DI LESIONI

CON PROGNOSI > 30 GG.

INCHIESTA DA PARTE DELL’UFFICIO

PREVENZIONE DELL’ASL COMPETENTE

INCHIESTA DA PARTE DELL’UFFICIO

PREVENZIONE DELL’ASL COMPETENTE

EVENTUALE RESPONSABILITA’

EVENTUALE RESPONSABILITA’

RISARCIMENTO DEL DANNORISARCIMENTO DEL DANNO

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INFORMAZIONE FORMAZIONE DEI LAVORATORI

IL DATORE DI LAVORO PROVVEDE AFFINCHE’

OGNI LAVORATORE RICEVA ADEGUATA

INFORMAZIONE E FORMAZIONECON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL

PROPRIO POSTO DI LAVORO ALLE PROPRIE MANSIONI

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INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI

(ART.21-22)

Rischi per la sicurezza e la salute connessi all’attività

Misure e attività di protezione e prevenzione

Lavoratori incaricati delle procedure di emergenza

Procedure antincendio, di evacuazione, pronto soccorso

Sostanze pericolose (schede di sicurezza)

Responsabile SPP e Medico competente

Rischi specifici,norme e disposizioni aziendali

In modo mirato gli addetti antincendio, al NOPI, ecc.

In modo particolare per il RLS (32 Ore)

- All’assunzione - Cambio di mansione - Cambio attrezz.., tecnol., sostanze

Durante orario di lavoro

Il Datore di Lavoro deve

INFORMARE Ciascun lavoratore su:

Il Datore di Lavoro deve

FORMARE Ciascun lavoratore : (Possibilità di delega)

Formazione sufficiente e adeguata in materia di sicurezza e salute con

particolare riferimento al proprio posto di lavoro e alle

mansioni.

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SERVIZIO DI PREVENZIONE E

PROTEZIONE

DATORE DI LAVORO

MEDICO COMPETENTE

POSTO DI LAVORO E MANSIONI Attività di informazione e

formazione

POSTO DI LAVORO E MANSIONI

LAVORATORE

PIANI ANTINCENDIO

ED EMERGENZA

ADDETTI ANTINCENDIO, ALL’EVACUAZIONE ED AL PRIMO SOCCORSO