INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

16
A utosufficienza, multifunzione e zero-emissioni. Saranno queste le parole d’ordine nel nostro immediato futuro, per quello che riguarda l’energia. Traguardi possibili, visto che questo set- tore sta diventando un punto di riferimen- to, non solo nell’agenda della politica, ma anche nel nostro vivere quotidiano. Non solo fotovoltaico o impianti eolici, ma anche biomasse e nuovi strumenti per aumentare l’efficienza energetica. A spiegarlo è il professor Federico Rossi, docente di fisica tecnica corso di laurea ingegneria industriale alla facoltà di inge- gneria nella sede di Terni dell’Università di Perugia, e collega del professor Franco Cotana, Direttore del Centro nazionale di Ricerca sulle Biomasse (Marsciano). Che cosa sono le energie alternative. Spesso si parla indistintamente di energie al- Mensile gratuito di informazione Autorizzazione del Tribunale di Perugia n. 27 del 01/10/2008 Direttore responsabile Giovanni Codovini - Stampa Digital Editor S.r.l. Anno V - N. 9 Settembre 2012 "LUCYPLAST" LA VERDE DATI ECONOMICI LA CRISI "PISELLI" AUTUNNO CALDO SVILUPPO VERDE IN ALTOTEVERE Se in questo numero abbiamo posto parco- lare aenzione al tema dell’economia e ai con- nessi effe sul lavoro trova la sua ragione non solo in alcuni recen even, anche tragici, o in da aggiorna sullo status del territorio che pongono un serio allarme, ma anche perché è arrivato il tempo di affrontare i nodi fonda- mentali, vecchi e nuovi, di un sistema che non ene più. In questo senso parliamo di «autun- no caldo», di una stagione ossia che reclama scelte definive e chiama tue le forze sociali ad una responsabile coesione di fondo. Allora il richiamo da parte dei sindaca territoriali con- federali di un”pao eco tra impresa e lavoro” per sconfiggere il lavoro nero ci sembra un’assoluta priorità, pregiudiziale a qualsiasi strategia futura. Infa, l’ennesimo episodio, nel fernate, della chiusura di un “laboratorio topaia” gesto da cinesi ha confermato questa necessità. Il problema è che le commesse affi- date a tali “laboratori” provengono, in modo disinvolto e purtroppo, da aziende e imprese del nostro comprensorio altoberino. E ciò la dice lunga sul desno del comparto tessile, il più aggredito da questo processo di selvag- gia concorrenza sleale e delocalizzazione, nel quale le donne subiscono l’impao più violen- to. In gioco vi è il futuro stesso della dignità del lavoro, svuotato sul lato anche della sicurezza. La tragica morte, avvenuta il 17 luglio scorso ad Umberde, del giovane operaio maroc- chino Abdelkerim Hamdi al suo primo giorno di lavoro, sta qui a tesmoniare con tua la sua enorme drammacità, il problema, che va affrontato con spirito di collaborazione ma anche con rigore di indagine. Del resto man- ca ancora, in cià e nel territorio, un “piano sulla dignità del lavoro” che veda concorrere le diverse istuzioni (polizia municipale, Asl, Ispeorato del lavoro, Inps, mentre le forze dell’ordine fanno già il loro mesere). Questa l’emergenza dell’autunno caldo. Ma c’è an- che da costruire la prospeva futura. Certo l’economia verde (1° pag) è un’opportunità anche per l’innovazione e l’occupazione (pag. 6), ma i da economici su Umberde (pag. 7-9) ci spingono a concentrare gli sforzi sul manifauriero e il seore primario. Il rischio, altrimen, è di passare dall’autunno caldo al gelido inverno (industriale). ...MA È TUTTA BUCHE?!? RECUPERO ROTTAMI FERROSI DEMOLIZIONE VEICOLI via dell’industria, fraz. calzolaro, umbertide (PG)

description

il mensile free press di Umbertide

Transcript of INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

Page 1: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

Autosufficienza, multifunzione e zero-emissioni. Saranno queste le

parole d’ordine nel nostro immediato futuro, per quello che riguarda l’energia. Traguardi possibili, visto che questo set-tore sta diventando un punto di riferimen-to, non solo nell’agenda della politica, ma anche nel nostro vivere quotidiano. Non solo fotovoltaico o impianti eolici, ma anche biomasse e nuovi strumenti

per aumentare l’efficienza energetica. A spiegarlo è il professor Federico Rossi, docente di fisica tecnica corso di laurea ingegneria industriale alla facoltà di inge-gneria nella sede di Terni dell’Università di Perugia, e collega del professor Franco Cotana, Direttore del Centro nazionale di Ricerca sulle Biomasse (Marsciano). Che cosa sono le energie alternative. Spesso si parla indistintamente di energie al-

Mensile gratuito di informazioneAutorizzazione del Tribunale di Perugia n. 27 del 01/10/2008 Direttore responsabile Giovanni Codovini - Stampa Digital Editor S.r.l.

Anno V - N. 9 Settembre 2012

"LUCYPLAST" LA VERDE DATI ECONOMICI LA CRISI "PISELLI"

AUTUNNO CALDO SVILUPPO VERDE IN ALTOTEVERESe in questo numero abbiamo posto partico-lare attenzione al tema dell’economia e ai con-nessi effetti sul lavoro trova la sua ragione non solo in alcuni recenti eventi, anche tragici, o in dati aggiornati sullo status del territorio che pongono un serio allarme, ma anche perché è arrivato il tempo di affrontare i nodi fonda-mentali, vecchi e nuovi, di un sistema che non tiene più. In questo senso parliamo di «autun-no caldo», di una stagione ossia che reclama scelte definitive e chiama tutte le forze sociali ad una responsabile coesione di fondo. Allora il richiamo da parte dei sindacati territoriali con-federali di un”patto etico tra impresa e lavoro” per sconfiggere il lavoro nero ci sembra un’assoluta priorità, pregiudiziale a qualsiasi strategia futura. Infatti, l’ennesimo episodio, nel tifernate, della chiusura di un “laboratorio topaia” gestito da cinesi ha confermato questa necessità. Il problema è che le commesse affi-date a tali “laboratori” provengono, in modo disinvolto e purtroppo, da aziende e imprese del nostro comprensorio altotiberino. E ciò la dice lunga sul destino del comparto tessile, il più aggredito da questo processo di selvag-gia concorrenza sleale e delocalizzazione, nel quale le donne subiscono l’impatto più violen-to. In gioco vi è il futuro stesso della dignità del lavoro, svuotato sul lato anche della sicurezza. La tragica morte, avvenuta il 17 luglio scorso ad Umbertide, del giovane operaio maroc-chino Abdelkerim Hamdi al suo primo giorno di lavoro, sta qui a testimoniare con tutta la sua enorme drammaticità, il problema, che va affrontato con spirito di collaborazione ma anche con rigore di indagine. Del resto man-ca ancora, in città e nel territorio, un “piano sulla dignità del lavoro” che veda concorrere le diverse istituzioni (polizia municipale, Asl, Ispettorato del lavoro, Inps, mentre le forze dell’ordine fanno già il loro mestiere). Questa l’emergenza dell’autunno caldo. Ma c’è an-che da costruire la prospettiva futura. Certo l’economia verde (1° pag) è un’opportunità anche per l’innovazione e l’occupazione (pag. 6), ma i dati economici su Umbertide (pag. 7-9) ci spingono a concentrare gli sforzi sul manifatturiero e il settore primario. Il rischio, altrimenti, è di passare dall’autunno caldo al gelido inverno (industriale).

...MA È TUTTA BUCHE?!?

RECUPERO ROTTAMI FERROSIDEMOLIZIONE VEICOLI

via dell’industria, fraz. calzolaro, umbertide (PG)

Page 2: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

ternative o rinnovabili, ma qual è la differenza? «Come si può desumere dal significato stesso del termine, per fonti di energia alternativa si intendono le fonti di energia differenti da quelle tradizionali che sono quelle ottenute con l’impiego dei combustibili fossili. Nella accezione comune le FEA coincidono con le FER. Il concetto di FEA è comunque in disuso e si parla molto più frequentemente solo di FER: per fonti di energia rinnovabili (FER) si intendono quelle che sono ine-sauribili in riferimento alla scala dei tem-pi umani e che non pregiudicano le risorse naturali per le generazioni future». Che vantaggi portano e quali sono le cautele da adottare e gli eventuali svantaggi? «Le fonti di energia rinnovabile non deri-vano quindi dallo sfruttamento delle riser-ve fossili (che sono esauribili): le riserve fossili (petrolio gas carbone) per essere convertite in energia elettrica o meccani-ca devono essere “bruciate” producendo inevitabilmente i “gas serra” responsabili del riscaldamento globale. Le FER quin-di non producono gas serra e non sono responsabili del GW. I limiti principali delle fonti energetiche rinnovabili sono invece rappresentati dalla modesta densi-tà energetica (si richiede l’occupazione di elevate superfici per produrre poca ener-gia), dalla non programmabilità (il sole, il vento non possono essere accesi o spenti a piacere) e dai costi elevati di produzione dell’energia se confrontati con quelli del-le fonti di energia tradizionali». Le energie rinnovabili sono le energie del futuro, ma qual è lo scenario italiano e quali sono gli sviluppi che possiamo aspettarci nel breve e medio periodo?«Allo stato attuale della tecnologia le fon-ti energetiche rinnovabili non possono co-stituire le uniche risorse per soddisfare i

crescenti fabbisogni energetici dell’uma-nità». La politica in Italia investe ade-guatamente nel settore del rinnovabi-le? «Nel nostro Paese gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili sono discreti. Basti pensare al settore del solare fotovoltaico dove, grazie alle politiche di incentivazione, nel 2012 è stata superata la soglia dei 12 GWp di potenza elettrica installata». Tra le diverse “tipologie” di rinnovabili (solare, eolico, etc.) su quale si dovrebbe puntare con maggior decisione in Umbria e in Alta Valle del Tevere? «L’Umbria è un esempio virtuo-so di sfruttamento delle energie rinnova-bili, non a caso nel 2011 si è collocata al terzo posto nella classifica delle regioni italiane con il più alto indice di energia prodotta da fonti rinnovabili. In realtà, non c’è una tipologia che prevale sulle altre e sulla quale sarebbe più opportuno puntare. La diffusione degli impianti fo-tovoltaici è buona così come sono buone le prospettive che nel breve periodo possa ulteriormente cresce (a livello di autoriz-zazioni abbiamo superato la media na-zionale). Per gli impianti eolici si stima una potenzialità sul crinale appenninico di circa 30 MWp sebbene molti sono i problemi legati alla compatibilità paesag-gistica di tali impianti. La disponibilità di biomassa in relazione all’estensione ter-ritoriale è tra le più alte d’Italia». Quali sono i migliori combustibili da biomas-sa nella produzione di energia elettri-ca? Il tabacco può essere riutilizzato a questo scopo? «La scelta della tipologia di biomassa deve essere effettuata in base alle effettive disponibilità nel territorio. Il tabacco può essere impiegato a scopi energetici mediante l’ottenimento di olio che può essere poi impiegato in specifici motori. Ci sono peraltro studi che hanno

dimostrato la possibilità di selezionare una tipologia di tabacco con un contenu-to energetico estremamente superiore alle varietà attualmente disponibili». Qual è l’impatto socioeconomico di una cen-trale a biomasse? «L’impatto sociale di una centrale a biomassa può essere nullo o addirittura positivo se lo studio della fi-liera di approvvigionamento e la proget-tazione dell’impianto impianto sono fatti bene. La realizzazione di una centrale può infatti rappresentare oltre che un’opportu-nità dal punto di vista ambientale, anche un’opportunità economica a seguito delle ricadute occupazionali. E’ fondamentale però che nello studio di fattibilità aspetti quali le modalità di approvvigionamento o l’interazione con le colture “food”».Quali sono le tecnologie per la combu-stione delle biomasse ed il trattamento dei fumi impiegate negli impianti? «Le soluzioni impiantistiche che prevedono la combustione diretta della biomassa rap-presentano solo una parte della tipologia di impianti esistenti. La conversione in energia della biomassa può infatti avveni-re anche mediante processi di gassificazio-ne, di pirolisi, di digestione anaerobica/ aerobica ovvero attraverso l’ottenimento di olio vegetale». In Umbria ci sono di-verse esperienze di centrali a biomasse, come quella realizzata a Torgiano, sono ripetibili anche nel nostro territorio? «Sicuramente fatto salvo quanto detto precedentemente». Esistono, al momen-to attuale, progetti per realizzare altre centrali a biomasse in Alta Umbria «Sì molti e tutti sottoposti a VIA, valutazione di impatto ambientale».

Martino Naga

L’Inchiestacontinua dalla pagina precedente

Page 3: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

l’IntervistaDIEGO SMACCHI:UN ALLEVATORE ECOSOSTENIBILE A KM 0In questo numero vorremmo dare rilievo

all’attività poco frequentata ma molto importante e caratterizzante per il nostro territorio di un giovane - Diego Smacchi , quasi agronomo - gestore della “Azienda Agricola Smacchi Diego S.n.c.”. Situata nella meravigliosa collina di Civitella, è l’unica azienda di allevamento bovini e suini di tali dimensioni che nella nostra zona rivende direttamente al consumatore finale. Francesco e Diego, rispettivamente padre e figlio, insieme a un’altra colonna dell’azienda, lo zio Ornello, ci accolgono calorosamente e durante una gita-passeggiata ci mostrano l’azienda.Un’azienda agricola a conduzione fa-miliare. Come nasce e in cosa consiste?«Si sviluppa in 32 ettari di terreno. Abbiamo deciso di investire nella costru-zione di una grande stalla per i bovini. Qui vengono allevati sia capi puri di razza Chianina che degli incroci tra Chianina e Limousine o Chevrolet ad esempio. Ciò perché la carne del bovino incrociato è più tenera e meno muscolosa di quella della Chianina pura. Ci occupiamo personal-mente della macellazione e possediamo un laboratorio apposito per la preparaz-ione della carne che rivendiamo diretta-mente al consumatore finale. Insomma: una vendita diretta a km 0. Oltre ai bovini alleviamo anche i suini e tutta l’azienda ruota attorno al concetto di qualità».Qualità dunque. In che senso?«A differenza degli intermediari che pro-ducono per la grande distribuzione ampi volumi a minore qualità e che acquistano mangime a minor prezzo, noi abbiamo deciso di rivolgerci direttamente ai cli-enti privati giustificando il prezzo un po’ più elevato grazie alla qualità che carat-terizza tutta la produzione. Innanzitutto il bestiame viene allevato in libertà: gli animali non sono costretti in catene ma liberi di entrare e uscire dalla stalla per

tutto l’anno e pascolare nell’ampio campo che circonda lo stabile. Ciò incide note-volmente sulla produzione in quanto gli animali non sono stressati. Inoltre per quanto riguarda i bovini effettuiamo la macellazione delle sole femmine - poiché posseggono una carne più tenera dei mas-chi, che invece rivendiamo – e di età non superiore ai 13 mesi - quindi tagli piccoli e migliori. Tutto il foraggio è di nostra produzione».Com’è strutturato l’allevamento dei bovini?«Possediamo 60 capi di bestiame, 25 fat-trici e 35 all’ingrasso. La grande stalla è suddivisa in due parti. Nella zona di sinis-

tra abbiamo la sala parto, le fattrici e il toro da riproduzione che viene sostituito ogni 3/4 anni per evitare accoppiamenti tra consanguinei. Al raggiungimento dei sei mesi i vitellini vengono svezzati e passano nell’ala destra della stalla dove si provvede al loro ingrasso fino al rag-giungimento dei 12 mesi».A proposito di ingrasso: quali sono i costi per provvedere al mantenimento di questi animali?«Sicuramente sono notevoli. Basti pen-sare che una sola mucca fattrice pesa tra i 7 e gli 8 quintali, mangia 15 kg di fieno al

giorno e beve 50 litri di acqua in inverno e fino a 80 litri in estate. Quindi sono 2000 litri d’acqua al giorno e circa 1600 quin-tali di fieno l’anno per le sole fattrici. I bovini all’ingrasso invece mangiano 5 kg di fieno e altri 7 kg tra farina, orzo e mais al dì».E una volta finito il periodo d’ingrasso?«L’animale viene macellato al mattatoio, poi portato nel nostro laboratorio e chiuso nella cella frigorifera alla temperatura di 2 gradi per 12 giorni. Così il freddo en-tra nei muscoli e intenerisce la carne. Ma non dovrebbe restarvi per più di questo intervallo di tempo – che si prolunga per 20 giorni in caso di maschi - altrimenti la carne si annerisce. Un’altra caratteris-tica di qualità: le bistecche prodotte dalla grande distribuzione potrebbero stare den-tro la cella anche per 1 mese. In seguito lavoriamo il prodotto. Noi proponiamo dei pacchi famiglia, quello minimo è da 10 kg al costo di 100€ e comprende: fettine di prima scelta (2 kg), fettine di seconda scelta (1 kg), bistecche con osso (1,5 kg), bistecche disossate (1 kg), arrosto (1,5 kg), ossi bucchi (0,5 kg), spezzatino (1 kg), bol-lito (1 kg) e carne macinata (1 kg). Piano piano abbiamo conquistato la fedeltà dei nostri clienti tanto che non riusciamo a soddisfare le richieste di tutti».Per quanto riguarda i suini?«Sono 35 e per loro facciamo solo l’ingrasso: li acquistiamo appena slat-tati e poi dai 30 kg li portiamo a 180 kg. Realizziamo un’offerta personaliz-zata perché il cliente, pagando l’animale a peso vivo, stabilisce da solo che tipo di prodotto ricevere: salsicce, prosciutto, lombetto, bistecche... Portiamo il maiale al mattatoio di Umbertide e poi accomo-diamo il prodotto secondo la specifica richiesta del nostro cliente».

Annalisa Bargelli

Page 4: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012
Page 5: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

La PiazzaUN NUOVO MECENATE ALLA ROMETTI

Con l'entrata di Massimo Monini l'azienda cambia strategia

Il “cambiamento nella tradizione” lo si nota subito dal nuovo logo che ca-

ratterizza la bella struttura dell’azienda. Accanto allo storico marchio Rometti c’è un aggiunta, delicata e non invasiva, ma denotativa, che ci dice quel cambiamento: l’aggiunta è un cognome noto quanto im-portante per l’Umbria e l‘Italia: Monini, quelli del celebre olio. Questo nuova de-nominazione della tradizionale Ceramica Rometti non ha un solo valore estetico, che comunque c’è. Ha un valore concreto e di strategia aziendale. Infatti, recente-mente, il signor Massimo Monini ha in-vestito in modo consistente nella Rometti, affiancando la vecchia proprietà di Dino Finocchi, al quale Umbertide deve mol-tissimo per aver valorizzato da sempre un marchio e un prodotto internazionale.Abbiamo incontrato il neo direttore ar-tistico e socio di maggioranza Massimo Monini direttamente in azienda e subito abbiamo rafforzato l’idea che avevamo solo percepito nel giorno dell’inaugura-zione: un esperto d’arte di solida forma-zione. In realtà - e lui ce lo conferma -, un vero mecenate dai modi gentili e si-gnorili, spiccato senso artistico, frequen-za alla cultura europea, tanto che spesso, durante il colloquio, alterna francese ed italiano con i suoi collaboratori e nuovi artisti che ruotano intorno alla rinnovata Rometti. Insomma si respira già un’aria poco localistica. Signor Monini, quali le ragioni di una scelta così strategica di investire nella Rometti? Si tratta solo di un’operazione industriale? «Devo pre-mettere che sono legato alla terra umbra dalle radici familiari. I Monini producono olio in Umbria da tre generazioni e sento un’ammirazione per la grande tradizio-ne di arte e artigianato che caratterizza la regione. Il mio interesse estetico mi è stato trasmesso da mia madre, antiquaria a Roma negli anni ’60. Io stesso sono un appassionato collezionista di ceramiche d’arte e, nel corso della mia venticinquen-nale attività di antiquario, svolta in Italia e Francia, ho avuto modo di conoscere ed apprezzare la Rometti. Sono convinto che i capolavori storici della Rometti non sia-no soltanto un’espressione della tradizio-ne artigiana umbra, ma costituiscano un

patrimonio importante dell’arte ceramica italiana. La mia decisione di investire in modo consistente nella Rometti è matura-ta perché sentivo di dover salvaguardare un patrimonio artistico che rischiava di smarrirsi, viste le difficoltà che stava at-traversando. Poi c’è una strana coinciden-za, un sottile filo rosso che mi unisce alla Rometti: la mia azienda di famiglia - la Monini - e la Rometti sono nate entram-

be nello stesso anno. Il 1927. Un destino, forse». Dunque, l’approccio di fondo è quello di un mecenate contempora-neo? «La risposta è affermativa. Questa ideale posizione, di essere amministratore unico e direttore artistico, mi garantisce la libertà di dedicarmi a progetti artistici piuttosto costosi, ma in cui credo vera-mente. E favorisce, inoltre, quel connubio tra marketing e produzione che è la vera novità aziendale e il valore in più. Ciò è tanto più vero dal momento che stiamo sperimentando una fase di forte rilancio, anche internazionale». Del resto l’inter-nazionalizzazione è in linea con il pre-

stigio internazionale dei suoi collabora-tori. «Vero. Penso ad Ambrogio Pozzi, di cui proprio in questi giorni soffriamo la scomparsa; c’è poi Lilian Lijn, le cui ope-re sono esposte al MOMA di New York e alla Tate Gallery di Londra; penso poi a Angelika Mörlein che ha collaborato con Swaroski e con lo studio Mendini. Non dobbiamo dimenticare, soprattutto, l’eleganza delle creazioni del nostro de-signer, il francese Jean Christophe Clair. Da ultimo è stato aperto uno show room a Tolosa. Anche Chantal Thomass, famosa stilista parigina, firmerà una nostra linea». A proposito delle novità negli investi-menti e nella produzione artistica, può indicarci le linee di fondo? «Premetto che i nostri manufatti sono di nicchia e che il nostro oggetto artistico non può essere ripetitivo, bisogna tenere presente certo la storia ormai consolidata ma an-che la sperimentazione. Stiamo investen-do nelle fiere internazionali, come quella parigina “Maison § Objet”, nel MACEF e nella Biennale di Milano. Stiamo rag-giungendo i mercati asiatico, russo e me-diorientale, apertissimi al made in Italy. Dal 2 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013 si svolgerà a Roma, presso Villa Torlonia, una straordinaria mostra nazionale della produzione Rometti di oggi e di ieri dal titolo “Amabili presenze”. Le Ceramiche Rometti dall’art déco al design. 1927-2012. Un’occasione, tra l’altro, per por-tare Umbertide al centro del dibattito ar-tistico nazionale». Come pensa, proprio rispetto ad Umbertide, di valorizzare la città? «Intanto l’ottimo rapporto con l’Amministrazione comunale, che qui ringrazio nella persona del Sindaco, ci ha permesso anche di costituire un Premio nazionale che vuole sperimentare cose in-novative e creative, in modo da chiamare giovani artisti e designer ad apprendere le tecniche e competenze Rometti che solo qui ancora oggi sono applicate».

Eva Giacchè

Ceramiche Rometti

Tecnica e arte convivono nelle Ceramiche

Rometti, una Manifattura che, dal 1927

a oggi, ha saputo interpretare i fermenti

più avanzati della cultura artistica

nazionale ed europea. Oggi la Rometti,

che ha sede a Umbertide, in terra umbra,

collabora con personalità eccellenti

del design contemporaneo, realizzando

prodotti che uniscono ricerca e creatività,

sperimentazione ed emozione.

Tecn

Rom

a og

più a

nazi

che h

colla

del d

prod

sper

5

Creazione

il tocco italiano

Page 6: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

SIAMO AL VERDE (PER FORTUNA)Non c’è solo crisi economica ai giorni

d’oggi, sebbene la maggior parte delle persone si preoccupa solamente a tener stretti i propri guadagni, perché da anni vi è anche un problema ambientale in continua evoluzione. Insomma stiamo assistendo ad una crisi che ne abbraccia un’altra. Ed ecco che in questo clima bisognoso di idee innovative ne è nata una che porta benefici e soluzioni ad entrambe le questioni: i green jobs. Lavori appunto verdi, cioè che contribuiscono in maniera incisiva a preservare o restaurare la qualità ambientale con occupazioni che variano dal settore agricolo alla ricerca scientifica fino a quello ingegneristico. Queste professioni -317 le nuove figure professionali green richieste dal mercato tra questi legislatori, dirigenti, imprenditori, artigiani, operai specializzati e agricoltori - richiedono un nuovo metodo di formazione, prettamente tecnico- scientifica, e servirebbero se non a risolvere, per lo meno a limitare il problema della disoccupazione, giovanile soprattutto. In Italia, la green economy è usata come

strada per uscire dalla crisi dal 30% delle piccole imprese (tra i 20 e i 499 dipenden-ti) ed è un fatto molto importante per un paese come il nostro che ha un’economia basata sulla piccole e media impresa, e ancor più rilevante se si pensa ad una cir-coscritta realtà locale come la nostra. La “Lucyplast”, che ha sede sia ad Umbertide che a Pietralunga, ne è l’esempio. Essa è una azienda che si occupa del ri-ciclaggio e lavorazione della plastica con prodotti che vanno ad interessare vari settori dagli imballaggi industriali, arre-damento da giardino, settore auto motive, all’edilizia. Il sistema produttivo della Lucyplast, chiamato 3R, si può sintetiz-zare in 3 punti chiave : recupero, rige-nerazione e riutilizzo. Il primo consiste nel recuperare scarti da lavorazioni in-dustriali, ma non solo, anche imballaggi agro alimentari. Infatti la Lucyplast riesce a recuperare il 70% di essi nel territorio, garantendo così sempre materiali pronti per la lavorazione. La rigenerazione in-vece è quel processo che porta a rendere i materiali riciclati nuovamente utilizza-bili tramite macinazione, densificazione,

rigranulazione e polverizzazione. Infine per quanto riguarda il riutiliz-zo si è già parla-to di come questi materiali sono ri-utilizzati e pronti per la distribuzione sul mercato. Ma come ogni azienda caratterizzata dal-la green economy, Lucyplast punta ad una innovazione tecnica per garanti-re l’ottimizzazione

di tutte le fasi del processo produttivo ed elevare costantemente le perfomance e ri-spondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. A testimonianza di questa strategia azien-dale sono i continui investimenti che hanno portato alla registrazione di due brevetti internazionali, a tutela delle so-luzioni innovative studiate per risolvere problematiche legate allo stoccaggio ed al trasporto di prodotti industriali. C’è an-che da aggiungere che l’attività produtti-va degli stabilimenti, come è tipico delle aziende che si basano sulla economia ver-de, si svolge nel pieno e attento rispetto delle normative nazionali e comunitarie, con particolare attenzione alla qualità dei processi di produzione e alla tutela dell’ambiente. Inoltre, come testimoniano le uscite didattiche presso lo stabilimento di Umbertide, ciò che contraddistingue Lucyplast è il forte interesse verso le scuo-le, così che l’azienda offre l’integrazione per lo studio e per la formazione degli studenti, aprendo loro la strada nel mon-do dei green jobs. Questa azienda è an-che, ma soprattutto, la prova che a livello locale si può intraprende, con creatività e competenze nuove, la strada dell’innova-zione. Anzi c’è di più. L’Umbria è famosa per essere il cuore verde d’Italia, e perché non sfruttare e preservare allo stesso tem-po questa caratteristica, oramai più unica che rara? Molto è stato fatto regionalmen-te, ma ancora vi è molto da programmare, come per esempio sul lato delle risorse agro-alimentari, sul piano della energia a biogas e del riciclo dei materiali degli scarti agricoli. Si deve dunque investire sulla ricerca, sull’ innovazione industria-le, anche perché le risorse naturali dalle nostre parti non mancano. Per fortuna sia-mo al verde.

Andrea Levi Codovini

Economia e Innovazione

viale Europa 1,  tel 075 941 05 44Montecastelli, Umbertide

Page 7: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

LA PISELLI TRA REALTÀ E PROSPETTIVEEconomia

Ex Industria Dolciaria Piselli di Pierantonio. Dopo anni di incertezze e di battaglie sindacali la situazione si sta definendo. Per chiarezza ripercorriamo la storia brevemente. L’IDP comincia a costruire il proprio sta-bilimento nel 2003 nella zona industriale di Pierantonio e nel 2005 la fabbrica co-mincia a produrre. Dopo 5 anni di calma nel 2010 cominciano i primi mal di pan-cia, causa anche la crisi economica, allora come oggi, presente nel nostro territorio. Viene nominato assuntore del concordato fallimentare dell’azienda l’imprendito-re Felice Moretti, della “BresciaDolci”. Quest’ultima, esponendo il proprio piano industriale, afferma che sarebbe neces-sario tagliare il 40% della produzione. Pronta mobilitazione dei sindacati e dei lavoratori che, volendo difendere i 300 posti di lavoro che garantisce la fabbrica, dichiarano lo sciopero. Vengono divisi così i due settori lavorativi: la lavorazione del “secco”, produzione di biscotti e altri alimenti a lunga conservazione, viene as-segnato alla nuova azienda “B2Bakery” che riammette tutti i 70 lavoratori del set-tore con un contratto di durata 12 mesi. Invece il reparto della pasticceria, com-posto da circa 130 addetti, viene conferito alla “Nuova Unibread” di Reggio Emilia. La ditta emiliana fa assumere i propri di-pendenti con contratti di 2, 3 e 11 mesi. Gli ultimi mesi hanno rimesso in gioco questa situazione. Il tribunale di Perugia ha dichiarato ufficialmente fallita l’indu-stria alimentare perugina lo scorso 17 lu-glio, mettendo a repentaglio l’occupazio-ne di 70 famiglie e la Flai- CGIL, il sin-dacato dei lavoratori alimentari, per bocca del suo segretario Sara Palazzoli ha affer-mato: «Si tratta di una notizia purtroppo prevedibile, ma comunque drammatica per il territorio perugino e per le decine

di lavoratrici e lavoratori direttamen-te coinvolti. una notizia che ci impone un’immediata reazione per la salvaguar-dia dell’occupazione e del sito produttivo, oltre che a garanzia della continuità del reddito per le lavoratrici e i lavoratori». Mentre elogia la situazione del ramo del “fresco”, dato che tutti i lavoratori di sud-detto settore sono già stati tutti assunti a tempo indeterminato, e invita a essere più chiari e responsabili sul settore della la-vorazione di biscotti. Il 24 luglio arriva la notizia tanto attesa: dopo l’accordo fra la “B2Bakery”, le parti sociali e l’azienda, tutti i 70 lavoratori del “secco” sono stati anch’essi assunti a tempo indeterminato.Dopo aver effettuato questa carrellata sto-rica sulla ex- IDP sentiamo l'opinione di due esponenti politici locali. Vittorio Galmacci, coordinatore comu-nale del Popolo della Libertà, afferma che: «Gillo Dorfles, noto docente di Estetica, trovandosi a passare per Umbertide così scrisse tempo addietro sul Corriere della Sera: “Credo che nessun italiano con un minimo di interesse culturale e di sensi-bilità estetica dovrebbe ignorare quella incredibile fascia appenninica tra Toscana e Lazio dove si annidano le stupende e misteriose cittadine di Spello, Gubbio, Umbertide e Foligno”. Il nostro Comune a suo tempo, con una decisione da noi fortemente osteggiata, ha consentito di far erigere quell’orribile stabilimento del-la IDP proprio nel bel mezzo della valle del Tevere. Noi invece avremmo prefe-rito - prosegue Galmacci - che si fosse eventualmente utilizzata come zona in-dustriale un’altra zona più defilata, meno centrale e di minor impatto ambientale, come ad esempio la valle di Pian d’Assi-no. Ora, senza scomodare Dorfles, chiun-que capisce l’altissimo valore agricolo e paesaggistico della zona e - conclude il

coordinatore del Pdl - pertanto ci chie-diamo: perché sono stati concessi proprio quei terreni così importanti? Dato poi che non ci risulta nessuna assunzione di per-sonale locale, ci chiediamo anche cosa ci abbia guadagnato la nostra comunità! Dobbiamo forse pensare male? Andreotti amava dire che “a pensar male non sta bene, ma spesso ci si azzecca”». Piergiacomo Tosti, segretario dei Comunisti Italiani e consigliere comuna-le, analizza: «Il nostro territorio, purtrop-po, non è esente dalla grave crisi econo-mica che attraversa l’Europa e il paese, tutti i settori ne stanno risentendo, l’at-tenzione di Giunta e Consiglio su questo tema è alta da tempo e nei prossimi mesi non potrà che intensificarsi. La vertenza dell’ Industria dolciaria Piselli - continua Tosti - è aperta ormai da molto tempo, in questo complicato periodo le parti sociali hanno saputo gestirla in maniera seria ed intelligente, contando sulla responsabi-lità e disponibilità delle lavoratrici e dei lavoratori, l’auspicio è che in questa de-licatissima fase, vi sia, dalla parte delle proprietà, altrettanta serietà in termini di mantenimento di un progetto industriale che sappia tutelare i livelli occupaziona-li. Per il tessuto economico e sociale del nostro territorio - conclude il segretario comunista - è fondamentale oltre che strategico che, in quella particolare zona, si costituisca un polo legato all’agro-alimentare (Molini Popolari riuniti, Ipi e appunto Piselli) ed esistono tutte le con-dizioni, penso ad esempio alla dotazione infrastrutturale che verrà presto potenzia-ta con il raccordo ferroviario, affinché ciò si determini».

Alessandro Minestrini

• Cappuccino+Cornetto € 1,50• Pizza+Bibita+Caffè € 2,80• Panino+Bibita+Caffè € 2,80

Page 8: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

settembre

UMBERTIDESE» duemilaDODICI

settembre

UMBERTIDESE» duemilaDODICI

Dig

ital E

dito

r - U

mbe

rtid

e • Sabato 29 e 30 sett. TORNEO DI BASKET

Palasport Via Morandi – dalle ore 18

TORNEO DI BASKET “CITTA’ DI UMBERTIDE” Quadrangolare con BASKET ORVIETO, Gubbio Basket,

B.C. Fratta e Valdiceppo

• Domenica 30 Settembre – ore 18.00

DOPO I LAVORI DI RESTAURO, INAUGURAZIONE DELLA CHIESA DI SANTA

MARIA DELLA PIETA'

• da Sabato 22 Settembre a Domenica 30 Settembre

- Circolo Tennis Umbertide

CAMPIONATO UMBRO VETERANISingolare e doppio maschile e femminile

• da Giovedì 13 a Domenica 16 Settembre Centro Storico

XI EDIZIONE DELLEFESTE DI SETTEMBRE DI FINE ‘800

Da Fratta ad Umbertide: rievocazione storica in costume delle “Feste di Settembre”, con apertura delle

locande storiche ed animazioni e spettacoli per le strade e le piazze del Centro Storico

Domenica 16 Settembre ore 9.00 Piazza Caduti del Lavoro

1° RADUNO DI AUTO E MOTO D'EPOCA DI UMBERTIDE

• Venerdì 7 Settembre Laghi di Faldo dalle ore 22,00

LA FESTACCIA 8

Musica dal vivo ed altri eventi

• Venerdì 7 Settembre – ore 22,00via Spunta

LEZIONI DI DIALETTO

a cura dell’Accademia dei Riuniti

• Sabato 29 Settembre – ore 21,15Teatro dei Riuniti

Commedia " DONNE CHE PAURA!!!"

"Argento Vivo"

• Venerdì 28 Settembre – ore 21,15Teatro dei Riuniti

Commedia " IL MISTERO DELL’ASSASSINO MISTERIOSO"

( Lillo e Greg)"Argento Vivo"

• Giovedì 30 Agosto – ore 21,15Piazza del mercato

LIVING BAND PFM tribute band

• Venerdì 31 Agosto – ore 21,15Piazza del mercato

AUDIOCLUB coverband

Spazio aperto

• da Sabato 1 fino a Mercoledì 12 Settembre Piazza Matteotti

Mostra Fotogra�caSEI DI UMBERTIDE SE....

• fino al 30 SettembreRocca di Umbertide

NELLO SPAZIO, NEL MITO: FABRIZIO CLERICIMostra

dal Martedì alla Domenica: 10,30 – 12,30 / 16,30 – 18,30

• da Mercoledì 5 Settembre Domenica 16 Circolo Tennis Umbertide

TORNEO SINGOLARE MASCHILE E FEMMINILE OPENValevole per la XIX ed. del Torneo Nazionale “Circuito

dell’Olio e dei Sapori Umbri”

• da Sabato 1 a Giovedì 8 Settembre Piazza Caduti del Lavoro

PESCA DI BENEFICIENZA AVIS

Puntuale come ogni anno si ripete l’appuntamento con la solidarietà

• Venerdì 31 agosto e Venerdì 7 Settem-bre - dalle 20,30 alle 8,30 del mattino

NOTTE DA BRIVIDO IN BIBLIOTECA

Animazioni, letture e …….. per bambini 8 / 10 anni a cura dell’associazione Insieme Per, centro di

aggregazione Lucignolo e Biblioteca Comunale

• Sabato 15 Settembre Stadio “Comunale Morandi”

dalle ore 9 alle ore 13

Xº TROFEO “PETER PAN”Quadrangolare di calcio organizzato dalla Ass.ne

Sportiva “Peter Pan”

• Sabato 29 Settembre Museo Santa Croce

dalle ore 16.00

INCONTRO / DIBATTITOIl diabete mellito:

attualità e prospettive

• Sabato 15 Settembre Sala Istituti Riuniti di Beneficenza

di Via dei Patrioti dalle ore 9

SEMINARIOTurismo rurale e tessile naturale, strumenti di

co-sviluppo tra Umbria e Perù

• dal 21 Settembre al 14 Ottobre Centro socio Culturale San Francesco

MOSTRA FOTOGRAFICA"La Cultura dei Popoli Aymara e Quecha:

ponte tra il Lago Titikaka e la Regione Umbria"

• 7 - 8 - 9 SettembreFIERE DI SETTEMBRE

XXVIII Edizione

Tre giorni di artigianato, commercio ed spettacolo

settembre• da Sabato 1 a Giovedì 8 Settembre

Piazza Matteotti – ore 21,00

XXV RASSEGNA BANDISTICA “CITTA’ DI UMBERTIDE”Organizzazione:

Banda Musicale “Città di Umbertide”

Sabato 1 Corpo Musicale Cortina d’Ampezzo

Domenica 2 ore 17,30: Gemellaggio tra il Corpo Musicale di Cortina d’Ampezzo e la Banda Città di Umbertide

Martedì 4 Banda Cittadina Passignano sul Trasimeno

Mercoledì 5 Filarmonica di Solomeo

Giovedì 6 Jazz & Blues Big Band

Sabato 8 Banda Città di Umbertide

In caso di maltempo i concerti si terranno al Teatro dei Riuniti

• Venerdì 7 Settembre – ore 20,45

PROCESSIONE PER LE VIE DELLA CITTA’

dedicata alla Madonna della Reggia

• Sabato 8 SettembreChiesa della Collegiata – ore 11,15

SANTA MESSA

Solennità della Natività di Maria, Santa patrona della città

• Sabato 8 SettembrePiazza Matteotti – ore 23,00

TOMBOLA DI BENEFICIENZAOrganizzata dalla Sezione A.U.C.C. di Umbertide

Page 9: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

paesaggio e valorizzi la campagna, vere e proprie attrattive per i turisti stranieri, e valorizzando il centro storico sia a livello di strutture che attraverso l’organizzazio-ne di eventi, specie nel periodo estivo. È un’opportunità che non possiamo perdere e che potrebbe avere ricadute positive sui livelli occupazionali. Accanto a questo è poi necessario favorire la ripresa dell’in-dustria e dell’artigianato, mettendo a di-sposizione infrastrutture ed aree attrezza-te, e il rilancio dell’agricoltura, puntando sulle produzioni di qualità». «Anche se la realtà umbertidese sta meno peggio di altre, i dati mostrano un mer-cato del lavoro in sofferenza, soprattutto per i giovani e le donne, e occorrerebbe uno sforzo maggiore proprio a favore di queste categorie. - ha affermato il coordi-natore comunale del Pd di Umbertide Paolo Bondi -. Questi dati inoltre non prendono in considerazione gli inattivi, ovvero quelle persone che, scoraggiate, hanno smesso di cercare lavoro, e la sen-sazione è che siano tante e che si tratti per la maggior parte di giovani». «Nonostante Umbertide abbia retto me-glio di altre realtà grazie ad una base produttiva solida, anche qui si è registra-ta una contrazione dell’occupazione, di pari passo con un aumento dal ricorso agli ammortizzatori sociali, mentre nel 2011 alcune piccole attività produttive hanno chiuso i battenti - ha affermato il responsabile della Cgil Alta Umbria Alessandro Piergentili -. Inoltre ci sono ancora troppe incognite sul futuro della Fiat e la contrazione dei volumi produttivi insieme alla mancanza di nuovi prodotti da lanciare sul mercato potranno avere ri-percussioni anche ad Umbertide, tra le re-altà più significative della regione dell’in-dotto della casa automobilistica torinese».

Valentina Santucci

IL MERCATO DEL LAVORO AD UMBERTIDEAnche ad Umbertide il mercato del

lavoro risente della grave crisi eco-nomica in corso. Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro dell’Umbria, nel 2011 i licen-ziamenti hanno superato le assunzioni mentre gli iscritti alle liste di disoccu-pazione risultano in costante aumen-to, anche se segnali positivi arrivano dal settore del turismo che, in contro-tendenza, ha evidenziato incrementi sia negli arrivi che nelle presenze che fanno ben sperare per il futuro. Potrebbe infat-ti essere proprio questo il settore su cui puntare per favorire la ripresa economica, dal momento che settori “storici” come quello della metalmeccanica sono in for-te difficoltà. Scendendo nel particolare, il 2011 ha visto sì un aumento delle assun-zioni, pari al 4,5% rispetto al 2010, ma il numero assoluto, 3.655, è comunque inferiore a quello delle cessazioni, pari a 3.683, in crescita dell’11,2%. Il dato del-le assunzioni è infatti riferito al numero di contratti stipulati nel corso dell’anno e non al numero delle persone, quindi più assunzioni possono far capo ad un singo-lo lavoratore; insomma, l’incremento non è reale, ma è soltanto il frutto della forte mobilità del mercato del lavoro e del pro-liferare di contratti a tempo che vengono rinnovati di mese in mese. Tale fatto è confermato dall’aumento de-gli iscritti alle liste di disoccupazione: nel 2011 si sono registrate 150 perso-ne in più rispetto al 2010 e di queste il 58,3% è donna. Allarmanti anche i dati relativi alla cassa integrazione: nella prima parte del 2012 sono state 41 le aziende umbertidesi che ne hanno fat-to richiesta alla Regione per un totale di 249 lavoratori; il settore più critico resta quello della metalmeccanica con 10 aziende e 62 lavoratori. E nessuno è im-mune dalla crisi, che colpisce in maniera

indiscriminata, senza risparmiare nessu-no. Uomini e donne, giovani e adulti, più o meno istruiti, tutti sono uniti dal rischio concreto di perdere il posto di lavoro e di ritrovarsi da un giorno all’altro senza le disponibilità economiche necessarie per fare fronte alle incombenze quotidiane. Sempre secondo i dati dell’Osservatorio regionale, i cassintegrati umbertidesi ab-bracciano ogni fascia d’età e ogni titolo di studio, anche se prevalgono due gruppi, quelli in possesso della sola licenzia me-dia inferiore e quelli che hanno ottenuto la maturità e che quindi vantano un livello di scolarizzazione maggiore.

In questo quadro dalle tinte fosche, un se-gnale positivo arriva dal settore turisti-co: a fronte di un incremento delle struttu-re ricettive, passate dalle 77 del 2008 alle 116 del 2011 per un totale di 1.565 posti letto, nel 2011 le presenze sono aumentate di 6.275 unità, arrivando a quota 64.756, mentre gli arrivi sono cresciuti di 156 uni-tà, per un totale di 14.564. «I dati elaborati dall’Osservatorio regio-nale dell’Umbria dimostrano che il turi-smo ad Umbertide è ancora in crescita - ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico Simona Bellucci. Si tratta quindi di un settore su cui l’Ammini-strazione Comunale dovrà puntare per svilupparne le potenzialità, favorendo una politica del territorio che rispetti il

Lavoro

Umbertide, via Garibaldi 28 tel. 075/9412719 cell. 366/2413405 [email protected]

L’ agenzia Funebre Marconi vanta nel settore un’esperienza familiare di oltre 70 anni. Servizio 24 ore su 24, svolgimento pratiche sanitarie ed anagrafiche, cremazioni. Articoli Funebri.

Page 10: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012
Page 11: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

L'ULTIMO COMBATTENTE DELLA "CREMONA"Rolando Paneni è stato un uomo mite e silenzioso. Mai avresti potuto immagina-re che a 18 anni aveva lasciato la fami-glia per affiancare, come volontario nel Gruppo di Combattimento “Cremona”, l’esercito alleato sul fronte del Po di Primaro, dove si svolse una battaglia de-cisiva per le sorti della guerra nel fronte italiano. Rolando non ha mai ostentato, né tanto meno approfittato, del suo atto illuminato di coraggio per fare carriera. È sempre rimasto dietro le quinte, meno quando si è trattato di presenziare alle manifestazioni per la pace e per la me-moria, sfoggiando con orgoglio il faz-zoletto multicolore della “Cremona” accanto alla bandiera. Vogliamo ricor-darlo con stralci della lettera inviata al figlio Carlo dal commilitone Leonello Galina per partecipargli la propria so-lidarietà in occasione della scomparsa del padre.Verso la metà dell'autunno del 1944, dopo circa tre mesi del passaggio del fronte, un ufficiale dell'esercito italia-no - il capitano Piccotti - girava per le principali località dell'Umbria, per fare proseliti da arruolare come volontari nel Gruppo di Combattimento "Cremona" co-mandato dal generale Primieri. Il capitano Piccotti passò per Umbertide più volte, te-nendo incontri al Teacine e nella sala del Consiglio comunale. Commissario del Comune era Renato Ramaccioni, nomi-nato dal Governatore inglese di stanza al castello di Montalto.Aderirono all’arruolamento 24 giova-ni umbertidesi, che nel pomeriggio del 29 gennaio del 1945 si concentraro-no, insieme ai colleghi provenienti da Foligno, Bevagna e Perugia, nella sala del Consiglio comunale per la cerimonia di saluto, con un piccolo rinfresco. Parecchi erano ex militari dell’8 settembre, ai

quali si aggiunsero alcuni civili: Alboni, Caprini, Paneni, Pucci ed io.Salimmo sul cassone di un mezzo militare e partimmo alla volta di Città di Castello dove, in una ex caserma, incontrammo i volontari del posto. L'albergo Tiferno of-frì a tutti la cena; poi a ballare al teatro . La mattina dopo partimmo su quattro mezzi diretti a Ravenna, dove fummo sistemati in una caserma al centro città: visita medi-ca, vestiario militare, presentazioni reci-proche. Il commissario comunale portò il suo saluto. Grande emozione quando arri-

vò il famoso Bulov, comandante generale delle Brigate Garibaldi, che operavano in zona, soprattutto all’interno della pineta di Ravenna. Gruppi di partigiani facevano servizio di polizia in città e nelle periferie. Dopo i convenevoli, di nuovo tutti a bal-lare al Circolo dei repubblicani.La mattina successiva ci spostammo in una nuova destinazione: un vecchio fab-bricato - “Casa seccatori” - di tre piani, dove si erano già insediati i volontari di Perugia e Bevagna. Subito si creò un cli-ma di fratellanza, con tanto entusiasmo nello scambiarci nomi, provenienze, oc-cupazioni. Il sergente Silvioni era al co-mando del nostro gruppo, con l’arduo

compito di tenere un po’ d’ordine. Dopo un paio di giorni noi umbertidesi fum-mo trasferiti in un cascinale vicino alla tomba di Anita Garibaldi, abitato da una famiglia; lì passammo sotto il comando di un tenente toscano. Il nuovo ufficiale, affiancato da Silvioni e dall'espertissimo caporale Leonardi, detto Ciuetta, dette le consegne: Paneni ed io, i più giovani, avemmo l’incarico di porta munizioni a Faloci e Trippelli, rispettivamente. Per un paio di giorni facemmo esercitazioni con armi inglesi e tiro di bombe a mano.

Purtroppo fui costretto a rientrare a casa, perché “troppo minorenne”. Di quella esperienza entusiasmante ho conservato un ricordo indelebile. Naturalmente l'amicizia accesa in quei giorni è durata tutta la vita, spe-cialmente nel ricordo dei compagni che hanno perso la vita per la ricon-quista della libertà. Rolando Paneni è stato collaboratore prezioso in tutte le iniziative, in parti-colare per riportare al paese i due ca-duti Pucci e Rosati e per costruire il monumento in piazza Marx. A lui ed a tutti i volontari del 1945 che hanno

combattuto per il riscatto dell'Italia sia ri-volta la riconoscenza della comunità.Con Rolando scompare l’ultimo combat-tente umbertidese della “Cremona”. Potrebbe essere l’occasione per riflettere qualche attimo che, in tempi non lonta-nissimi, i giovani di questo paese oggi annebbiato, si sono trovati nelle condi-zioni di rispondere al dovere di rischiare la vita per la democrazia. Chi ha intorno a vent’anni, come Rolando quando andò in trincea, potrebbe convincersi che non è leggenda.

Mario Tosti

Nero Fratta

Grand Buffet con maialino cotto a legna

Page 12: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

Cultura

12

scomponendo il suo doppio, contorce, fino a fonderlo, il mezzo espressivo alle volte nella ricerca spasmodica e stra-ziante della parola rara (albasia, agrafe, ipnago) che definisce senza appello un as-setto mai trovato o abbandonato, talvolta giocando con figure retoriche (chiasmo, allitterazioni, ossimoro, ecc.) di cui or-mai Silvano è proprietario. Si capisce in questo orizzonte di sperimentazione della parola, il riferimento quasi ossessivo al silenzio che è - come ha opportunamente rilevato la prefatrice alla raccolta Eoliche del pensiero, Maria Cecilia Moretti - «come un non-tempo, come l’occasione propizia alla fecondità di pensiero, come estrema difesa dall’anonimia rumorosa del mondo contemporaneo, per liberare la parola dall’involucro del significante che la avvolge, per ridare alla stessa il merito di rilevare […] la ricerca di trascendenza, la conquista dell’alterità esistenziale me-tafisica». Già, perché Silvano, grazie alla poesia e alla parola del silenzio (e al silenzio delle parole), ha aperto la sua persona, che ha pur ha attraversato con il fiato alla gola inquietudini, nichilismi e Amaritudini (come nel titolo di un’altrasilloge presente in Mare Nostrum Cotidianum) anche alla dimensione religiosa, che non è un appro-do che esclude il poetare, ma semmai fon-te di nuovo poetare. Lo dice chiaramente nella splendida poesia Anagrammi, all’in-terno di Alter ego: «Sono l’invaso cinto»; l’invaso cinto è l’anagramma di Silvano Conti; «di rovi da rose e spine punto ma ti ritrovo accanto. Scorti». Sono proprio le rose e le spine che ci portano all’epifania di quella piccola parola apparentemente insensata. Che invece è senso compiuto. Scorti: componi e ricomponi è l’anagram-ma di Cristo.

Giovanni dei Lumi

LA POESIA COME LIBERAZIONEÈ possibile fare poesia nel mondo

della tecnica che a tutto risponde e della prosa che svuota la stessa poesia? La domanda che nasce dalla parafrasi di una più celebre domanda («è possibile la poesia dopo Auschwitz?») non è oziosa o un semplice esercizio intellettuale: rappresenta semmai il cuore stesso della nostra condizione contemporanea. Questo sembra essere l’itinerario di lettura della nuova fatica del concittadino poeta (riconosciuto ormai in campo nazionale) Silvano Conti, che da ultimo ha rotto il tabù della pagina bianca cui nessuno di noi si sottrae, scrivendone ben 525, tante infatti sono le pagine della nuova raccolta poetica intitolata Mare Nostrum Cotidianum, edito dall’attiva casa editrice umbertidese Gruppo Editoriale Locale. Fare poesia, ci dice Silvano Conti nella nota dell’Autore a fondo libro, indirizza il pensiero «verso la ricerca e la conoscen-za, che sia luce o ignoto o intima trascen-denza» non importa. Se la nostra condi-zione esistenziale è tutta nella precarietà («Nel nostro inquieto vivere/al massimo è la noia/a consolarci dal pianto»), la poesia ci aiuta ad andare oltre questa si-tuazione, ci sostiene nell’attraversarla scavalcandone i limiti. Non caso tra le diverse dieci raccolte presenti in Mare Nostrum Cotidianum ce n’è una - Ikebana - che segna chiaramente questo itinerario: “Ikebana” è l’arte giapponese della dispo-sizione dei fiori e la traduzione indica la “via dei fiori”. Ossia Ikebana rappresenta un cammino spirituale di elevazione che sempre si scontra con i limiti del’esisten-za e dell’agire («Scricchi di rami secchi e ossa come dita schioccano il tempo in lenta percussione greve e densa»), ma proprio quando questa contraddizione fuoriesce («l’imponderabile spaventa il pensiero») la poesia la trasforma in poten-

za creatrice (ricordo che poesia deriva dal verbo greco “poiesis” che significa fare, produrre, creare) e la porta alla luce della comprensione e di una rinnovata riappro-priazione («i muri tornano muri i sogni sogni: distanze le distanze»), spesso con una piacevole ironia e disincantata «gio-cosità che arricchisce il senso smorzando-ne la drammaticità». Si intende subito da questo primo approc-cio che Silvano non è un poeta facile da rima baciata; non lo è mai stato. Del resto, la sperimentazione linguistica fa parte in-tegrante del suo essere (non dimentichia-mo che è anche scrittore dialettale ancor-

ché vernacolare): se prendiamo solo per esempio una sua precedente prova poeti-ca, tra le tante, quella del 1995 di Sentieri d’aria, troveremo la stessa tensione che oggi si riversa, in modo compiuto e ma-turo, sulla raccolta intitolata Alter ego, certamente la sintesi dell’itinerario uma-no e poetico di Conti. Qui, cercando e

Mare NostrumCotidianum

Silvano Conti

Collana poetare

Silvano Conti è nato il 12 luglio del 1951 ad Umbertide dove risiede e vive dalla nascita. Diplomato presso l’Istituto Tecnico per Geometri Ippolito Salviani di Città di Castello, ha lavorato in un’importante Azienda locale del settore meccanico. Personalità poliedrica che spazia dalla musica (drummer in una formazione rock negli anni ‘60), alla pittura (illustrazioni e dipinti sulla tematica di “Apettando l’attesa” ed. Prhomos 1988) alla botanica, alla micologia di cui è profondo conoscitore (Classificatore presso il Circolo Micologico Perugino negli anni 80). È caparbio podista con predilezione verso il gran fondo (maratoneta con varie gare disputate tra cui tre maratone a New York ); profondo conoscitore delle problematiche sociali e dei meccanismi del lavoro (è stato a lungo impegnato nel sociale), autodidatta nella conoscenza del latino e studioso delle lingue vernacolari e dei dialetti che ne derivano; amante del Jazz, della musica classica e della buona musica in generale. Il filtro della vita ha trasformato, comprimendo il suo tempo libero, la sua predilezione naturale per la prosa, ma ha accentuato, elevandolo all’ennesima potenza, il valore intrinseco della sua poesia che esplode, ad ogni lettura, con significati intensi di rara magnitudine.

€ 20.00

Silv

ano

Co

nti

Mar

e N

ostr

um C

otid

ianu

m

Si è svolta Sabato 25 agosto, presso la suggestiva Villa Fidelia di Spello, la presentazione  del  libro Non  si  può  vincere  il  destino  di  Nazzareno Cristofani - edito da Gruppo Editoriale Locale di Umbertide. All’evento, organizzato e promosso dalla Provincia di Perugia, nel quale sono interve-nuti Digital Editor, che ha stampato il volume, Mauro Silvestri, e Manuel Magrini (con interventi musicali). Hanno fatto, inoltre, da cornice  le opere di Massimo Zampedri - autore dell’immagine in copertina. Un romanzo, quello  dell’autore  folignate,  capace  di  toccare  temi  importanti,  come  il destino e la morte, con un linguaggio delicato e scorrevole, che allo stesso tempo appassiona e fa riflettere. Cristofani è stato in grado di inserire nel suo libro il giusto mix di drammaticità ed ironia e forse anche per questo sta riscuotendo grande interesse ed un crescente successo.

Gruppo Editoriale Locale

Dopo il successo dell’esordio, l’autore riesce a sorprenderci ancora con un racconto davvero prezioso. È la storia di un gruppo di ragazzi che percorrerà un grande e travolgente percorso, insieme al professore di filosofia. Un concetto capace di sconvolgere il modo di pensare. Troveranno allo stesso tempo una grande sintonia con l’insegnante di religione.

€ 15,00

L’autore Cristofani alla presentazione

OPERAZIONE CULTURALE DELLA DIGITAL EDITORPresentato il libro pubblicato dal Gruppo Editoriale Locale

Page 13: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

Mente & Corpo

Il diabete mellito (condizione patologica eterogenea caratterizzata dalla profon-

da e complessa alterazione del metaboli-smo) mostra una chiara tendenza, come in tutti i paesi industrializzati, nell’aumento sia dell’incidenza sia della prevalenza. L’aumento della prevalenza nel mondo del diabete soprattutto di tipo 2, legata al benessere ed allo stile di vita, ha portato OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) a parlare di vera "epidemia". Per l’Europa Occidentale è previsto un au-mento dei casi di diabete mellito tipo 2 del 27.5% (dal 1994 al 2000) e del 54.9% (dal 1994 al 2010). Anche per il diabete mellito di tipo 1 è stato previsto per l’Eu-ropa Occidentale un aumento del 18.3% (dal 1994 al 2000) e del 36% (dal 1994 al 2010). Nel 1985 i pazienti diabetici in tutto il mondo erano 30 milioni,nel 1995 135 milioni,nel 2001 circa 177 milioni.Nel 2030 saranno 370 milioni (+110%). Il diabete mellito di tipo 2 rappresenta l’85-95% di tutti i casi totali di diabete dei paesi sviluppati. In Italia nel 2030 i malati di diabete saranno circa 5 milioni 400 mila (Fonte: Comitato Diabete Italia - Redazione: Ministerosalute.it – novem-bre 2003 http://www.salute.gov.it/detta-glio/pdPrimoPiano). Attualmente in Italia i pazienti diabetici sono circa 3 milioni 500 mila. Questa giornata sarà articolata in modo tale da poter aver un confronto con ricercatori ed esperti, di fama inter-nazionale, sulle prospettive della terapia cellulare e molecolare come interventi di cura “definitiva” o quasi “guarigione” dalla condizione e con altri, che dovran-no presentare lo stato dell’arte sul conte-nimento delle complicanze attraverso un buon controllo e una buona gestione della patologia diabetica. L’idea di aver orga-nizzato questo incontro/dibattito e di aver coinvolto, oltre ai medici, anche il mondo

giornalistico, editoriale ed istituzionale, ha lo scopo di avvicinare la gente interes-sata al tema e di offrire così la possibilità di poter interagire con il relatore. Siamo fermamente convinti che, proprio nella maggiore acquisizione delle competenze e delle capacità di ognuno, potrà un do-

mani essere ottimizzato il controllo della condizione di diabetico per una riduzione al minimo di tutte le conseguenze legate alle patologie correlate.

Dr. Fabrizio Tiziani

IL DIABETE MELLITO: ATTUALITÀ E PROSPETTIVE

Page 14: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

BAMBINI È ARRIVATA L'"APE BIRICHINA"!

re e scegliere la nostra struttura perché è importante e giusto che i bambini stiano insieme ai bambini!

Per maggiori informazioni: Apebirichina - Via Cavour, 46

Umbertide (PG)www.apebirichina.alteravista.orgemail: [email protected]

Le Aziende Informano

L’Associazione “L’ape birichina” è nata lo scorso novembre dall’idea di

voler offrire un servizio che va incontro alle esigenze delle famiglie e dei lori figli con attività finalizzate all’aggregazione extra-scolastica e all’aiuto compiti. Ci sia-mo ispirate a strutture già esistenti e ben funzionanti a Perugia e molto diffuse nel nord Italia. Ciò che vorremmo offrire è un ruolo di supporto ai genitori che lavorano e che non possono costantemente seguire i figli nello svolgimento dei compiti per-mettendo inoltre ai bambini l’opportunità di crescere nelle relazioni e socializzare. Un altro aspetto di qualità che teniamo a sottolineare è l’importanza che dedichia-mo a ciascun bambino valorizzandone le singolari potenzialità attraverso laborato-ri espressivi-creativi, attività ludiche e ri-spondendo a quell’esigenza del bambino che chiede:"aiutami a fare da solo".A settembre attiveremo, oltre al servizio di doposcuola, anche il baby parking a tariffa oraria, rivolto ai bambini dai 3 ai 5 anni così da creare uno spazio gioco a misura dei più piccoli e allo stesso tempo

garantire ai genitori un appoggio e una presenza su cui affidarsi. L’altro importante servizio che vi voglia-mo presentare e che ha riscosso davvero tanto successo, è la possibilità di festeg-giare le feste di compleanno presso la nostra struttura o a domicilio! Da questo mese inseriremo una nuova sorpresa per l’animazione: il gonfiabile, un gioco sicu-ro e divertente a cui non poter resistere!!!Dopo la più che positiva parentesi del centro estivo siamo così pronte a ripartire più cariche che mai aspettandovi a visita-

ISCRIZIONI APERTE

Nel momento in cui trasformi un bambino nella fotocopia di un altro individuo, tu calpesti e spegni la scintilla di originalità con cui è venuto al mondo.A

nthony De M

ello, Chiam

ati all’amore

Importante:

L'ape birichina

è una

associazione socio‐culturale,

pertanto tutti

i servizi

sono riservati

agli associati

a

mezzo di tessera associativa annuale.

la tessera

oltre a

garantire la

partecipazione ai

servizi

comprende l'assicurazione personale del bam

bino.

1962settembre

settembre2012

M O B I L I D ’ E P O C A

PER CHIUSURA

LOCALE

30 settembre 2012

VENDITA

TOTALE VENDITA

TOTALE

PER IL NOSTRO CINQUANTESIMOUN SETTEMBRE DI AFFARI D’ORO

Via Soli, 38 (Esposizione) Umbertide PGVia Spoletini 31 (Laboratorio) Tel. 340 3913175

PER IL NOSTRO CINQUANTESIMOUN SETTEMBRE DI AFFARI D’ORO

Page 15: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

PIAZZA MAZZINIIl Pungolo

Non si può certo dire che i lavori di piaz-za Mazzini non abbiano colto gli umber-tidesi di sorpresa. Tutti sapevano che la sistemazione della piazza era la seconda parte del progetto di riordino urbanistico del centro storico - iniziato con i lavori del piazzale della Rocca e completati un anno fa - ma non si aspettavano che sa-rebbero iniziati così velocemente, quasi in sordina, ed anche in maniera piuttosto difforme dal progetto iniziale che preve-deva, qualcuno lo ricorderà sicuramente, diventasse isola pedonale. Solo a distanza di diversi giorni dall’inizio dei lavori e,

citiamo testualmente, “ Visto l’interesse suscitato dai lavori in corso in piazza Mazzini…” (oddio, neanche a voler-lo sarebbe stato facile ignorare quello che stava succedendo davanti alla nostra Collegiata!), la nostra amministrazione ha ritenuto opportuno informare i citta-dini e ha pubblicato nel sito internet del Comune il progetto dei lavori. Certo, non tutti usano internet e, di questi, for-se non tutti vanno a curiosare nel sito del Comune, ma ora nessuno può negare che non sia stata data pubblicità all’iniziativa! Però, da fonti solitamente bene informa-

te, apprendiamo che molti consiglieri comunali, ed addirittura la commissione competente per materia, siano venuti a conoscenza di quanto succedeva solo a lavori ormai avanzati. Se è vero- e si può appu-rare facilmente andando a leggere i verbali delle se-dute ( noi abbiamo guar-dato nel sito del Comune e non ne abbiamo trovato traccia nei TRE consigli

comunali tenuti nel 2012)) -, ci sembra quanto meno una anomalia nel consueto iter amministrativo. D’altra parte ci chie-diamo anche quali possano essere stati i motivi che hanno impedito l’affissione di una tabella in cui venisse spiegato il pro-getto e quali fossero i costi. Per i lavori sotto la Rocca era stato fatto - due addi-rittura e molto grandi - ma in questo caso niente. Forse mancavano i fondi? (Questa è una battuta, amara, ma una battuta)! Ovviamente non vogliamo entrare nel me-rito del progetto, ormai la fisionomia che acquisterà è più o meno chiara a tutti, ed ognuno se ne farà una sua personale opi-nione, ma è certo che su questo modo di agire di considerazioni se ne possono fare parecchie. Non ne facciamo qui perché, per il profondo rispetto che portiamo loro, vogliamo lasciarle ai cittadini destinatari ultimi di ogni decisione amministrativa, i quali, pur facendo finta di niente, hanno occhi per vedere ma, soprattutto, una testa per pensare ed oggi, coinvolti in una crisi di cui non si vede lo sbocco, stanno bene attenti ai criteri con cui vengono spesi i loro soldi. La Redazione

via L. Grilli, 63 - 06019 Umbertide ZONA PIAGGIOLA per info e prenotazioni tel. 075 9412008via L. Grilli, 63 - 06019 Umbertide ZONA PIAGGIOLA per info e prenotazioni tel. 075 9412008

nuovo menù conprodotti stagionali

Page 16: INFORMAZIONE LOCALE UMBERTIDE SETTEMBRE 2012

PER INSERIRE LA VOSTRAPUBBLICITÀ

[email protected]@digitaleditor.it346 8665744334 9360880075 9415046

Fax 075 9473678

Direttore responsabile:Giovanni Codovini

Redazione:Annalisa BargelliAlessandra BiadettiMassimo BifolchiLuca BruniCristina CaponeriBarbara CastellettiAndrea Levi CodoviniStefano ColettiFrancesco CorbucciEva GiacchèAlvaro GragnoliLorenzo Lepri

Grafica e Impaginazione:Digital Editor s.r.l.

Stampa e pubblicità:Digital Editor s.r.l.

Copyright tutti i diritti riservati.Logo Altotevere e Umbertide ideato da Antonio [email protected]@informazionelocale.it

continua ad informarti anche su

e www.issuu.com

Riccardo MillettiAlessandro MinestriniLaura NutiAntonio PalazzettiAntonio RenziniElena SforzaCarlo StocchiFabrizio TizianiMario TostiMirna VentanniMartina Zoccolini

Promozione valida fino ad esaurimento scorte.