Information design

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Politecnico di Bari | corso di laurea in Disegno industriale | aa 2008/2009 | Progettazione grafica 3 || tema: information design Brevi cenni di information design

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Brevi cenni di information design

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> Brevi cenni di information design

L’information design:è l’organizzazione spaziale delle informazioni in relazione a grandezze e qualità variabili.

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L’information design ha il compito di:

> rendere evidenti concetti deducibili,> semplificare le nozioni complesse rendendole comprensibili (l’informazione deve essere accessibile a qualsiasi lettore),> aggiungere livelli di significato.

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The way to doinformation designconcetti base per progettare una comunicazione comprensibile ed efficace.

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*La comunicazionei tre modelli base attraverso i quali si sviluppa il processo comunicativo:

1. indicale > o processo descrittivo tipo di comunicazione diretta, es: segnaletica

2. iconica > sintesi astrazione stilizzazione, es: pittogrammi

3. simbolica > figure retoriche, evocazione, processi mnemonici, ricordi, analogie.

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**Strutture / scritture dai modelli della comunicazione alla forma del discorso:

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1. diagramma ad albero un concetto è suddiviso in due sottoconcetti e così via... es: dialettica (tesi antitesi e sintesi)

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2. Circolare registro grafico, percorso analitico... es: discorso concatenato dove principio e fine coincidono

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3. Reticolare registro testuale, percorso sistematico. Nello schema reticolare ogni singolo elemento può essere collegato a tutti gli altri. Questo permette di spostarsi in maniera non predefinita all’interno del discorso. es: index book

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4. Inclusivo le varie parti del discorso sono contenute le une dentro le altre come in una matriosca. es: dizionario

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5. A stella discorso strutturato registro multimodale tutti gli elementi del discorso convergono in un unico punto. es: arringa degli avvocati...

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***Visualizzazione i modelli archetipi per rappresentare l’impianto:

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1. TAVOLE

2. GRAFI

3. DIAGRAMMI

visualizza un concetto rispetto allo spazio e al tempo

visualizza le combinazioni tra vari concetti

visualizza le operazioni sui vari concetti

Torta (pie chart)come varia un dato rispetto a una situazione determinata

sbarre / colonne(istogramma)come variano dei dati rispetto a una situazione determinata

Figure(pictogramma)pittogrammi o icone rappresentano le informazioni

Geograficamappe fisiche, politiche,economiche, topografiche...

a linee o a punticome variano i rapporti tra entità diverse. Sono utilizzati gli assi cartesiani

ad alberocome avvengono le connessioni tra le varie entità

a matricecome entità siano o meno compatibili

cerchi di Venncome entità si associno o meno

di apparatocome funzionano dei concetti rappresentati come una organizzazione o un congegno

Flusso o a blocchimostra la sequenza o le fasi di un evento

sequenza temporalemostra la durata temporale di un concetto o azione

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> Esiste la possibilità di far integrare diversi modelli per ottenere delle strutture complesse> I modelli del sapere sono strettamente collegati ai modelli del discorso che svolgono una funzione selettiva dividendo ciò che va ricordato da ciò che va dimenticato

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***Organizzazione per step quali punti seguire per lo sviluppodell’impianto comunicativo:

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0. individuare e catalogare le variabiliva|rià|bi|leagg., s.f.

1 agg., che varia, che può variare, che è soggetto a variazione: quantità, valore, prezzo2 agg., estens., mutevole, instabile: tempo, umore3 agg. TS gramm., di parte del discorso, che è soggetta a flessione (ad es. il nome, l’aggettivo, il verbo, ecc.)4 agg. TS mat., non costante5 agg. TS tecn., di dispositivo, caratterizzato dalla variabilità di una o più grandezze che intervengono nel suo funzionamento: trasformatore, resistore6 s.f. TS mat., grandezza, generalmente indicata con una delle ultime lettere dell’alfabeto (x, y, z), che può assumere tutti i valori appartenenti a un determinato insieme e che rappresenta in generale tutti gli elementi di tale insieme7 s.f. TS mat., in logica matematica, ogni simbolo che non abbia un preciso referente, ma che stia per un qualsiasi elemento di un insieme specificabile 8 s.f. TS econ., elemento soggetto a variare in funzione della variazione di altri elementi quali, ad es., la domanda e l’offerta collettiva, il reddito sociale, l’occupazione, ecc.9 s.f. CO fig., elemento che interviene a modificare una situazione: non abbiamo tenuto conto della v.

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Come distinguere le variabili visive:

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1. colore 2. tonalità 3. texture 4. grandezza

5. forma 6. orientamento

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1. organizzareL’organizzazione delle informazioni e il loroutilizzo a livello grafico è il processo piùcomplesso e importante nell’intera creazionedi una infografica accurata.

2. costruire l’impianto del graficoCostruire l’impianto è utile al fine del funzionamento dell’information design. Ciò è indispensabile all’utente per distinguere quali sono gli elementi chiave (variabili) in rapporto a ciò che si vuole raccontare e quale sia il percorso da seguire.

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3. semplificareNon sempre una infografica ricca di elementi èben fatta: si deve sempre curare il lato dellaricettività. Troppe informazioni possono distrarre l’osservatore, ed è per questo che un’infografica semplificata consente maggiore immediatezza e facilità di interpretazione. Le informazioni devono essere immediate e ben distinte tra loro.

4. mostrare causa ed effetto/interazioneOgni elemento che viene inserito (variabile) esiste perchè può cambiare lo stato delle cose. Se questo avviene bisogna mostrare le cause collegate agli effetti.

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5. confrontare e contrastareLe tre richieste dell’information design riguardano cause, effetti e relazioni.Bisogna trovare la risposta alla domanda“rispetto a cosa?”Questo ci permette di avere un termine di paragone rispetto alle variabili circostanti che possono essere in relazione tra loro.

6. molteplicità dei livelli di letturaIl vantaggio offerto dall’informazione grafica èquello di contenere sulla stessa pagina, tutti i dati a disposizione.Questa pagina, non ponendo il vincolo della lettura monodirezionale, può essere lettain tutte le direzioni.

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7. trasfigurazione dei datiPer aumentare la memorizzazione dei dati da parte del lettore è sicuramente utiletrasformare gli elementi di cui si parla,in grafica per esporre i dati, piuttosto che parole è meglio sintetizzare con icone o simboli ciò di cui si parla al fine di ottenere un linguaggio di facile apprendimento.

L’utilizzo di materiale iconografico, permette a questo tipo di visualizzazione di adattarsi a tutte le realtà sociali e di svincolarsi dal linguaggio scritto.L’informazione non ha bisogno di essere tradotta, ma diventa con il suo integrarsi di immagini universalmente riconosciute, elementi geometrici, visivamente multilingue.

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Quali sono i vantaggi dell’information design? 1. Informazioni facilmente e rapidamente rintracciabili nei documenti2. Interfacce piacevoli e semplici da leggere 3. Rende evidenti concetti deducibili4. Aggiunge livelli di significato5. Distingue quali sono gli elementi chiave in rapporto a ciò che si vuole raccontare e a quale sia il percorso da seguire.6. Si adatta a tutte le realtà sociali ed è svincolato dal linguaggio scritto7. Permette di memorizzare più facilmente i concetti8. Intreccia dati diversi per ottenere nuove informazioni.

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Esempi diinformation design

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> Esempi di information design

La rosa di Nightingale, Florence Nightingale da “Notes on matters affecting the health, efficiency and hospital administration of the British army” 1858

Archetipo base dell’impianto: TAVOLA A TORTA.

Forme del dicorso: IncLusIVO, A sTELLA.

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diagramma Florence fu in grado di ottenere un miglioramento delle condizioni sanitarie dei soldati al fronte.

Questa mappa è stata disegnata per evidenziare le condizioni sanitarie dei soldati dell’esercito inglesi durante la guerra in Crimea. Grazie a questo

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Prima suddivisione statica di variabili: MEsI DA ApRILE 1854 A MARzO 1855.Le variabili sono distinte per: GRAnDEzzA, ORIEnTAMEnTO.

Prima suddivisione dinamica di variabili:LE cAusE DI MORTE.Le variabili sono distinte per: DIMEnsIOnE, cOLORE (Le variabili interagiscono con la prima suddivisione statica data dai mesi. La dimensione della variabile è da considerarsi in base al mese in questione e varia a seconda della quantità. Il colore è associato alle divese cause di morte: azzurro per le infezioni, rosso per le ferite e il nero per altre cause).

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1960-2003 atlante del design italiano, studio FM Milano

Questo esempio di information design è una mappa che distingue nel tempo i vari movimenti storici e stilistici del design italiano dal 1960

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> Esempi di information design

al 2003. All’apparenza lo schema risulta complesso da decifrare per le numerose interazioni che le variabili hanno tra loro.

Archetipo base dell’impianto: GRAFI A LInEE,

cERchI DI VEnn.Forme del dicorso:

IncLusIVO, RETIcOLARE, A sTELLA.

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Seconda suddivisione statica di variabili: AnnI DAL 1960 AL 2003.Le variabili sono distinte per: GRAnDEzzA, ORIEnTAMEnTO.

Prima suddivisione statica di variabili: TEORIE DI pEnsIERO DEL DEsIGn.Le variabili sono distinte per: zOnE DI cOLORE, GRAnDEzzA, TOnALITà, ORIEnTAMEnTO.

Seconda suddivisione dinamica di variabili:I VARI MOVIMEnTI DEL DEsIGn.Le variabili sono distinte per: FORMA, DIMEnsIOnE (la forma si allarga facendo riferimento agli anni, seconda variabile statica, e ai nomi dei designer, prima variabile dinamica), cOLORE, TOnALITà (il colore è determinato dal colore/tonalità delle prime variabili statiche, teorie di pensiero del design).

Prima suddivisione dinamica di variabili:I nOMI DEI DEsIGnERs.Le variabili sono distinte per: ORIEnTAMEnTO, FORMA (l’orientamento è dato dal movimento orizzontale e obliquo che hanno queste variabili attraverso il piano cartesiano dato dalla prima e seconda suddivisione delle variabili statiche: teorie di pensiero del design e anni dal 1960 al 2003).

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> Esempi di information design

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“IL LUNGO PRANZO DI NATALE” di T. Wilder / mappa sinottica, Francesco Franchi

Archetipo base dell’impianto: DIAGRAMMA DI sEquEnzA

TEMpORALE, GRAFI A LInEE,DIAGRAMMA DI FLussO.

Forme del dicorso: IncLusIVO, AD ALbERO

RETIcOLARE.

di storia della famiglia americana Bayard attraverso quattro generazioni. Il tutto è ambiantato intorno alla tavola natalizia e i vari personaggi si muovono attraverso

Questa mappa è stata disegnata per tradurre in infografica il racconto di Wilder. Il racconto riassume in mezz’ora, durante il pranzo di Natale, novant’anni

due porte che rappresentano la vita e la morte seguendo il destino che affligge la famiglia, mentre Roderick junior si ribella a esso.

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Prima suddivisione statica di variabili: nAscITA, MORTE, nuOVA cAsA TAVOLA cAsA bAYARD.Le variabili sono distinte per: FORMA.

Seconda suddivisione statica di variabili: RIFERIMEnTI TEMpORALI: 90 MInuTI.Le variabili sono distinte per: ORIEnTAMEnTO, GRAnDEzzA.

Prima suddivisione dinamica di variabili:cOMpOnEnTI DELLA FAMIGLIA bAYARD, nEOnATI E DOMEsTIcI.Le variabili sono distinte per: FORMA, (Interagiscono con la prima e la seconda suddivisione statica muovendosi attraverso lo sapzio da queste determinato)

Seconda suddivisione dinamica di variabili:VARIAzIOnE DELLA pOsIzIOnE DEI pERsOnAGGI In scEnA, RIFERIMEnTI TEMpORALI.Le variabili sono distinte per: FORMA, (Sono da supporto alla prima divisione dinamica, infatti ne sottolineano i percorsi)