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Infermiere Giuliana Bettinazzi U.O. Oncologia medica, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria La gestione medico-infermieristica delle “urgenze” da trattamenti antitumorali, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria 28/5/2018

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Infermiere Giuliana Bettinazzi

U.O. Oncologia medica, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria

La gestione medico-infermieristica delle “urgenze” da trattamenti antitumorali, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria 28/5/2018

La gestione medico-infermieristica delle “urgenze” da trattamenti antitumorali, Ospedale Sacro Cuore Don Calabria 28/5/2018

Definizioni:

• Infiltrazione: somministrazione involontaria di una soluzione non vescicante nei tessuti sottocutanei circostanti ed è una complicanza nota nella somministrazione dei farmaci per via endovenosa

• Stravaso: fuoriuscita accidentale di farmaci vescicanti o di soluzioni dal percorso vascolare e la loro somministrazione nel tessuto sottocutaneo circostante

• Irritanti: farmaci che, se stravasati, possono dare calore e infiammazione nel sito d’infusione o lungo la vena in cui vengono somministrati, ma non provocano distruzione tissutale

• Vescicanti: farmaci che vengono rapidamente metabolizzati e che se stravasati, provocano danno tissutale seguiti da riparazione .

• Necrotizzanti: farmaci che, se stravasati, possono determinare un danno cellulare o distruzione tissutale. questi farmaci si legano al DNA provocando danno tissutale progressivo ed ulcerazione , spesso richiedono intervento chirurgico e possono determinare dolore severo o prolungato e compromissione funzionale.

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Non vescicanti Irritanti Vescicanti/NecrotizzantiAnticorpi monoclonali Bleomicina **** AmsacrineAsparaginasi carboplatino Cisplatino *

Citarabina Carmustina Dacarbazina #

Cladribina Ciclofosfamide **** DactinomicinaFludarabina Cisplatino * DaunorubicinaMetotrexate Daunorubicina Liposomiale Docetaxel #

Thiotepa Gemcitabina **** DoxorubicinaIfosfamide **** Doxorubicina Liposomiale #

Irinotecan EpirubicinaStreptozocina Etoposide #

Topotecan Fluorouracile #

IdarubicinaMecloretaminaMelfelan #

Mitomicina CMitoxantrone **

Oxalilplatino ***

Paclitaxel #

VinblastinaVincristinaVindesinaVinorelbina

*Il Cisplatino viene considerato vescicante se la quantità stravasata ,

alla concentrazione di 0,5mg/ml, è maggiore di 20 ml.

•**Il Mitoxantrone ha proprietà vescicanti a seconda della sua

concentrazione; viene classificato come vescicante nelle Linee Guida

dell’Oncology Nursing Society.

• ***L’Oxalilplatino risulta essere un farmaco vescicante.

• ****Secondo alcuni sono da considerarsi non vescicanti.

# Secondo alcuni sono da considerarsi solo irritanti.

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farmaco

paziente

dispositivo

infermiere

Fattori di rischio:

• tipo di farmaco, soluzioni somministrate e loro caratteristiche;

• potenziale lesivo;

• dispositivi di infusione endovenosa e tecnica di incannulazione;

• caratteristiche fisiologiche e tratti comportamentali del paziente;

• formazione dell’infermiere in termini di conoscenze, competenze, abilità ed esperienza.

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Fattori di rischio Incidenza

Adeguata scelta dispositivo di infusione

Adeguata formazione dell’equipe infermieristica

Valutazione accessi venosi

Protocollo gestione stravaso

(standardizzazione procedure)

Segni e sintomi

Conoscenza farmaco

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Quando?

Fattori da considerare

quando sussiste indicazione a effettuare una chemioterapia endovenosa prima

dell’inizio della terapia stessa e al variare delle condizioni fisiche del paziente;

TerapiaDurata trattamento

Condizione fisiche pazienteAnamnesi medico/infermieristica

Disponibilità presidioPreferenza paziente

Accesso venoso periferico

Accesso venoso centrale

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Dipartimento interaziendale interregionale del Piemonte e della Val d'Aosta:

Scheda di valutazione del patrimonio venoso del paziente

• 3 sezioni: sezione A=> fattori correlati al paziente,sezione B => fattori correlati al circolo venoso

periferico, sezione C => fattori correlati al trattamento

Definisce il rischio per il paziente nel ricevere un accesso venoso periferico e fornisce indicazioni sul tipo di presidio da scegliere

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1. KPS 70 -100% 0

< 70% 1

2. ETÀ =< 70 ANNI 0

> 70 ANNI 1

3. ALTERAZIONI SENSORIE E ASSENTI 0

MOTORIE PRESENTI 2

4. DIABETE ASSENTE 0

PRESENTE 2

5. COMORBIDITÀ RILEVANTI ASSENTI 0

PATOLOGIE CIRCOLO VENOSO

PERIFERICO, NEUROPATIE

PRESENTI (ANCHE SOLO UNA COMORBIDITÀ) 1PERIFERICHE, TRATTAMENTO

DIALITICO CON FAV,

IMMUNODEPRESSIONE,

STAFILOCOCCO AUREUS

METICILLINO RESISTENTE,

DISTURBI COAGULATIVI,

OBESITÀ, AGITAZIONE PSICO-

MOTORIA, AFFEZIONI

CUTANEE

A) Fattori correlati al paziente

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1. FISIOLOGIA DEL SISTEMA □ VENE POCO VISIBILI E/O POCO PALPABILI 1

VENOSO PERIFERICO □ VENE TORTUOSE/MOBILI 1

□ VENE DI PICCOLO CALIBRO 1

2. ALTERAZIONI DEL SISTEMA

□ SEGNI DI PRECEDENTI DI VENIPUNTURE

(ECCHIMOSI/EMATOMI) 1

VENOSO PERIFERICO □ SEGNI DI FLEBITE/INFILTRAZIONI /STRAVASI 1

□ VENE DURE E SCLEROTICHE 1

3. CONDIZIONI ARTI SUPERIORI ENTRAMBI GLI ARTI SUPERIORI DISPONIBILI 0

UN SOLO ARTO SUPERIORE DISONIBILE (PER LINFEDEMA,

FRATTURE, ETC.) 1

1. NUMERO DI LINEA DI 1° LINEA 0

TRATTAMENTO >= 2° LINEA 1

2. DURATA PREVISTA DEL < 6 MESI 0

TRATTAMENTO >= 6 MESI 1

3. SCHEDULA DI RICICLO D1 Q21/Q28 0 0

SOMMINISTRAZIONE RICICLO SETTIMANALE (Q7)/QUINDICINALE (Q14)/RICICLO D1, 8 Q21 1

4. TIPO DI FARMACI NEUTRO/I O (PH 5 – 9; OSMOLARITÀ < 500 – 600 MOSM/L) 0

IRRITANTE/I O PH < 5 O > 9 1

IRRITANTE O OSMOLARITÀ > 600 MOSM/L 1

INFUSIONE EMODERIVATI 1

INFUSIONE TRAMITE POMPA 1

> 4 SOMMINISTRAZIONI FARMACI A BOLO 1

B) Fattori correlati al circolo venoso

C) Fattori correlati al trattamento chemioterapico

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Range di valori:0-4 = indicato AVP con monitoraggio delle complicanze;5-10 = indicato posizionamento Midline o PICC;> 10 = indicato posizionamento di AVC.

La scheda viene compilata dall’infermiere:

- tutti i pazienti candidati a trattamento chemioterapico;

- tutti i pazienti ricoverati in strutture oncologiche di degenza, che non abbiano un presidio venoso e per i quali si preveda una terapia infusionaledi durata superiore a 6 giorni;

- tutti i pazienti che necessitano di una rivalutazione per modifiche delle condizioni cliniche.

ATTENZIONE:LA SCHEDA FORNISCE INDICAZIONE SUL TIPO DI ACCESSO:PER LA SCELTA FINALE DEL PRESIDIO OCCORRE CONSIDERARE:- LE PREFERENZE DEL PAZIENTE- LE CONDIZIONI SOCIO-FAMILIARI- L’INTENTO DEL TRATTAMENTO- LE ABILITÀ DEL PAZIENTE/CAREGIVER

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In Oncologia Medica a Negrar

Scheda di valutazione in base alle caratteristiche delle vene periferiche del paziente. Si può specificare se gli accessi sono:

buoni diametro consistentilocalizzate in zona avambraccioconsistenza elasticaN. accessi > 5;

• sufficienti diametro ridottopresenti solo sulle mani o alla piega del gomitoconsistenza elasticaN. accessi < 5

• scarsi capillari e/o vene fragili alla venipunturalocalizzate a livello di polso o maniScleroticheN. accessi < 2

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In Oncologia Medica a Negrar

• Viene compilata dall’infermiere al momento della presa in carico del paziente (reparto e DH) e ogni qualvolta si presenti un cambiamento nel patrimonio venoso del paziente.

• L’infermiere e il medico collaborano in questa valutazione tenendo conto delle preferenze del paziente al fine di erogare la miglior assistenza possibile , scegliere il miglior dispositivo per lo specifico paziente e garantire la maggior sicurezza e aderenza al piano terapeutico (multidisciplinarietà della decisione)

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Se è stato scelto di infondere chemioterapia tramite accesso venoso periferico o c’è il rifiuto da parte del paziente al posizionamento accesso venoso centrale

Pratiche standard

Prediligere : arti superiori (terzo distale avambraccio)vene piene e mobili;superficiali e palpabili;

Evitare: articolazioni mobili (polso, gomito);prominenze ossee;arti con ridotta sensibilità;arti edematosi e con alterazioni del drenaggio linfatico;zone cutanee che presentano infezioni, eruzioni, escoriazioni

Pratiche specifiche

• Medicazione trasparente tipo Tegaderm• Controllo frequente ritorno venoso• Posizionare il dispositivo appena prima di iniziare la

terapia• In caso di dubbio: sostituire l’accesso

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Controllo del ritorno venoso prima dell’inizio della terapia e ad intervalli;

Controllo del ritorno venoso dopo i movimenti del paziente per il rischio di dislocazione dell’ago di Hubert.

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Fattori di rischio Incidenza

Adeguata scelta dispositivo di infusione

Adeguata formazione dell’equipe infermieristica

Valutazione accessi venosi

Gestione stravaso (standardizzazione

procedure)

Segni e sintomi

Conoscenza farmaco

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• Importante riconoscere tempestivamente i segni e sintomi dello stravaso. La gravità dell’evento è infatti correlata anche alle tempistiche di intervento, dalla quantità di liquido stravasato;

• Le Linee Guida per la somministrazione dei chemioterapici raccomandano all’addestramento dei pazienti al riconoscimento dei segni e sintomi dello stravaso al fine di avere un precoce intervento;

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Fattori di rischio Incidenza

Adeguata scelta dispositivo di infusione

Adeguata formazione dell’equipe infermieristica

Valutazione accessi venosi

Gestione stravaso (standardizzazione

procedure)

Segni e sintomi

Conoscenza farmaco

Procedure standard: uguale per ogni tipo di farmaco stravasato e vamessa in atto nel più breve tempo possibile. Dovrebbequindi essere conosciuta dal personale medico einfermieristico che somministra i farmaciantiblastici;

Trattamenti : Farmacologici farmaco-dipendentiprescrizione medicaprotocolli aziendali

Non farmacologici standardfarmaco-dipendenti

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• interrompere l’infusione e disconnettere la flebo SENZA rimuovere l’agocannula ai primi segni e/o sintomi di stravaso;

• Immobilizzare e tenere l’arto in scarico;

• Chiamare il medico responsabile e informarlo dell’avvenuto stravaso;

• Aspirare la maggior quantità possibile di farmaco utilizzando siringhe da 10 ml

• Applicare trattamenti farmacologici e non farmacologici se previsti dal protocollo;

• Disegnare e fotografare l’area stravasata previo consenso, per verificare l’andamento della zona stravasata nel corso del trattamento e del follow up;

• Istruire il paziente per il trattamento domiciliare e stabilire il follow up

• Compilare l’apposito modulo di incident reporting

• Documentare l’evento nella cartella clinica del paziente indicando il sito in cui è avvenuto lo stravaso, quantità e tipo di farmaco, tipo di dispositivo venoso utilizzato e le azioni intraprese ed esiti dello stravaso;

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Farmaci vescicanti/necrotizzanti: rivalutazione 3-7-14 giorni.

Farmaci irritanti: rivalutazione a 7-14 giorni.

Farmaci non irritanti non vescicanti / infiammanti: rivalutazione al successivo ciclo di chemioterapia o al successivo appuntamento ambulatoriale

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Freddo

Caldo

• vasocostrizione = ↓ velocità di diffusione• impacchi con borsa del ghiaccio per 30 minuti

ogni 4 ore (meno di 10 minuti è insufficiente e più di 45-60 minuti può essere pericoloso per comparsa di lesioni da freddo).

• NO contatto diretto tra cute e ghiaccio per evitare lesioni da freddo (posizionare garza)

• vasodilatazione ↓distribuzione del farmaco ↑ diluizione farmaco

• Impacchi caldi NON umidi• 20 minuti ogni 6 ore• NO contatto diretto (posizionare garza)

Farmaco dipendenti

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Caldo Freddo

Oxaliplatino Actinomicina D

Vinblastina Cisplatino

Vincristina Daunomicina

Vindesina Docetaxel

Vinorelbina Doxorubicina

Etoposide Epirubicina

Teniposide Idarubicina

Mitoxantrone

Mytomicina

Paclitaxel

Streptozocina

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Stravaso da Oxaliplatino

Bibliografia :

• Brigida A., Re Luca G., Lusignani M., FNOPI Formazione e Ricerca, Rivista L'Infermiere N°6 -2014, Lo stravaso da farmaco vescicante: una revisione narrativa Quesiti clinico assistenziali, linee guida 2014, Gestione del catetere venoso periferico

• European Oncology Nursing Society (EONS) (2007) Extravasation guidelines 2007. implementation toolkit.http://www.esop.li/downloads/guidelines_final.pdf

• Bernagozzi F, Rocchi G, Rostagno E. (2003) Prevenzione e trattamento (non chirurgico) degli stravasi dei farmaci antineoplastici.

• Azienda USL Pescara, Procedura diagnostico terapeutica per la prevenzione ed il trattamento dello stravaso da farmaci antiblastici, 2014

• Saiani, L.& Brugnolli, A.(2011). Trattato di Cure Infermieristiche. Sorbona. Casa editrice Idelson-Gnocchi

• AA:VV. Assessment and device selection for vascular access. RNAO 2004• Dipartimento Interaziendale Interregionale Rete Oncologica del Piemonte e della Valle

d’Aosta, Linee di Indirizzo per la valutazione infermieristica del paziente oncologico al Centro Accoglienza e Servizi, 2016

• http://www.reteoncologica• http://www.reteoncologica.it/area-operatori/infermieri/schede-di-valutazione-infermieristica

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