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Cultura e Turismo Economia e lavoro Pubblica Amministrazione INDICE Un po’di Brasile con Guinga e Barbara Casini 03/04/12 Corriere Romagna Ravenna 2 Guinga&Barbara Casini Voci e chitarra dall’anima brasiliana 03/04/12 Il Resto del Carlino Ravenna 3 ATLETICA 85 03/04/12 La Voce di Romagna Ravenna 4 Crossroads: due serate jazz in programma al Comunale di Russi 03/04/12 La Voce di Romagna Ravenna 5 Cassa integrazione a due volti Diminuisce,ma si estende a tante piccole imprese 03/04/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6 IMUA PRELIEVO «VARIABILE» 03/04/12 Il Sole 24 Ore 8 Resta aperto il problema dell’obbligo di dichiarazione 03/04/12 Il Sole 24 Ore 9 Accontopagato sull’aliquota base 03/04/12 Il Sole 24 Ore 10 Deducibili al25% i canoni di affitto sulle dimore storiche 03/04/12 Il Sole 24 Ore 11 Filiera dell’asfalto in crisi per il caro-bitume 03/04/12 Il Sole 24 Ore 12 Municipalizzate con dividendi anche se sono in rosso 03/04/12 Italia Oggi 13 Passera deve far sentire che c'è 03/04/12 Italia Oggi 14 Se do meno di 9/10 allo scansafatiche i sindacati del pubblico mi massacrano 03/04/12 Italia Oggi 15 Imu, acconto con aliquote basse 03/04/12 Italia Oggi 16 Patto di stabilità dribblato da 143 comuni 03/04/12 Italia Oggi 17 Buste paga di marzo più leggere 03/04/12 Italia Oggi 18 Pagina 1 di 18

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Cultura e Turismo

Economia e lavoro

Pubblica Amministrazione

INDICE

Un po’di Brasile con Guinga e Barbara Casini03/04/12 Corriere Romagna Ravenna 2

Guinga&Barbara Casini Voci e chitarra dall’anima brasiliana03/04/12 Il Resto del Carlino Ravenna 3

ATLETICA 8503/04/12 La Voce di Romagna Ravenna 4

Crossroads: due serate jazz in programma al Comunale di Russi03/04/12 La Voce di Romagna Ravenna 5

Cassa integrazione a due volti Diminuisce,ma si estende a tante piccole imprese03/04/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6

IMUA PRELIEVO «VARIABILE»03/04/12 Il Sole 24 Ore 8

Resta aperto il problema dell’obbligo di dichiarazione03/04/12 Il Sole 24 Ore 9

Accontopagato sull’aliquota base03/04/12 Il Sole 24 Ore 10

Deducibili al25% i canoni di affitto sulle dimore storiche03/04/12 Il Sole 24 Ore 11

Filiera dell’asfalto in crisi per il caro-bitume03/04/12 Il Sole 24 Ore 12

Municipalizzate con dividendi anche se sono in rosso03/04/12 Italia Oggi 13

Passera deve far sentire che c'è03/04/12 Italia Oggi 14

Se do meno di 9/10 allo scansafatiche i sindacati del pubblico mi massacrano03/04/12 Italia Oggi 15

Imu, acconto con aliquote basse03/04/12 Italia Oggi 16

Patto di stabilità dribblato da 143 comuni03/04/12 Italia Oggi 17

Buste paga di marzo più leggere03/04/12 Italia Oggi 18

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QUalld0 il orpo parla e disegna nuove strade: "Le fumatrici di pecore

press LIETE 03/04/2012

Cailere

RAVENNA

Uno' pdi Brasile con Guinga e Barbara Casini Il duo al Comunale di Russi per Crossroads; il 6 aprile workshop del chitarrista a Ravenna

Barbara

Casini

questa sera

in concerto

con il

chitarrista

brasiliano

Guinga

al teatro

Comunale

di Russi

RUSSI. Settimana all'insegna della musica brasiliana per Cros-sroads, il festival jazz regionale che porta questa sera alle 21 al Teatro comunale di Russi il duo Guinga - Barbara Casini; il chi-tarrista brasiliano sarà poi prota-gonista del workshop Poesia do Brusii, aperto a tutti i musicisti, non solo chitarristi, al Teatro Ra-si di Ravenna venerdì 6 aprile. Il legame artistico tra Guinga e la cantante Barbara Casini è da mol-ti anni una delle migliori rappre-sentazioni della musica brasilia-na nel mondo; con una storia dif-ferente alle spalle, i due hanno co-stituito un sodalizio efficace e af-

fiatato, che spazia nei vari generi che il Brasile ha regalato alla mu-sica internazionale, come choro, samba e bajao, aggiungendovi e-chi di valzer, blues e jazz. Guinga è un cantautore di Rio de Janeiro, fin dagli anni '70 uno dei più sfrut-tati autori di musica brasiliana: le sue composizioni sono infatti in-terpretate da moltissimi grandi nomi del genere. Solo da una ven-tina d'anni, però, è uscito dal gu-scio della sua timidezza, presen-tandosi sul palco come solista. Barbara Casini è invece una can-tante fiorentina, ma è considerata una delle più importanti voci in-ternazionali del latin jazz. Il Bra-

sile e la sua musica sono sempre stati il suo grande amore, tanto da trasferirsi in Sudamerica per sei mesi l'anno. Lavorando là si è co-struita una reputazione presso molti dei più famosi artisti brasi-liani, con cui ha inciso e suonato dal vivo. Recentemente ha dedica-to un progetto: "Caxangà", al la-voro di Milton Nascimiento. Per il concerto di Russi biglietti a 15 e 12 euro, per il workshop di Ravenna, che si terrà dalle 10 alle 13 e dalle 15.00 alle 18.00, contribuito di 50 euro. Modalità d'iscrizione e ulte-riori info sul sito www.cros-sroads-it.org.

Gianni Arfelli

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press LinE

il Resto del Carlino 03/04/2012 Ravenna

\SSROS3S STASERA CONCERTO AL COMUNALE DI RUSSI

Guinga & Barbara Casini Voci e chitarra dall'anima brasiliana

INFORMAZIONI E BIGLIETTI

IL Teatro comunale è in via Cavour I O: biglietteria serale dalle 17.30, tel: 0544-587690. Informazioni e prenotazioni: Ufficio cultura, tel 054438764 I , cultura@comunexussixa. k. Biglietti: intero 15 curo, ridotto I 2.

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TAPPA a Russi per il festiva! Crossroads. Questa sera al teatro Comunale alle 21 'Guinga & Barbara Casini', voci e chitarre. Un duo di squisita fattura formato dalle voci e le chitarre del brasiliano Guinga e l'italiana Barbara Casini. Lo spirito brasiliano di questo concerto si estenderà poi al tradizionale seminario di 'Mister jazz, workshop

tenuto da Guinga, venerdì 6 aprile (ore 10-13 e 1548, quota 50 curo) al Teatro Rasi di Ravenna, e sarà aperto a tutti i musicisti, indipendentemente dallo strumento praticato. Nei loro duetti, Guinga e la Casini percorrono la musica popolare brasiliana in tutte le sue declinazioni ritmiche: il choro, il samba, il baio, aggiungendovi le inflessioni occidentali del valzer, il blues, il jazz.

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ATLETICA 85

Della Pasqua vince i "5.000 su strada" RUSSI Molti tesserati dell'Atle-tica 85 Faenza Bcc hanno par-tecipato alla "Maratona del La-mone" e ai "5.000 su strada" in programma domenica a Russi. In attesa dell'arrivo della pri-ma, si sono disputati i 5.000 su un circuito cittadino da ri-petersi tre volte. Il savignanese Alberto Della Pasqua (nella foto), triatleta di ottimo livello portacolori della società manfreda ha salutato la compagnia, giungendo al

traguardo con un buon distac-co sul secondo classificato. Vittoria pure per l'eterno Gori-

ni nella categoria (VA), terzo posto per Silvia Savorana fra le donne, dove l'Atletica 85 ha piazzato anche Nicole Malpez-zi 8", Chantal Marzocchi 9", la giovanissima Catia Solaroli

10", Letizia Ambrosini 11" e Ni-coletta Pasello 12", mentre fra gli uomini sono da segnalare Sergio Ruscelli 4" e Enzo Evia-ni 5" nella categoria VB. Ottima pure la gara di Asia Brunetti che fra le promesse di Romagna ha dominato la categoria 2000- 2001. Nella Maratona del Lamone, condizionata dalla non certo i-deale situazione climatica, buon tempo (2h45'50") di Massimo Poggiolini, 2h50'28" di Luca Babini, mentre fra le donne da segnalare il 3h50'28" della centista Anna-maria Lega.

Pagina 20 VOC..

Falde inquinate: rischioso anche venire a contatto con l'acqua

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Gironi dà corpo e voce o Gad(la

Crossroads: due seratejazz in programma al Comunale di Russi Note blu awolgeranno il Teatro Comunale di Russi sta-sera e venerdì. Crossroads alza il sipario con un duo formato dalle voci e dalle chitarre del brasiliano Guinga e l'italiana Barbara Casini. Il 6 aprile sarà invece la volta del duo Musica Nuda, ovvero Petra Magoni e Ferruccio Spinetti (ore 21). Biglietti euro 15. Info: 0544 587690.

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press LinE

il Resto del Carlino 03/04/2012 Ravenna

Cassa integrazione a due volti Diriiuisce, ma si estende

a tante piccole imprese A fine marzo 4 937 i dipendenti coinvolti LENTA flessione della cas-sa integrazione tra le impre-se industriali e artigiane della provincia. Mentre non si ferma l'emorragia di posti di lavoro. I lavoratori dipendenti coinvolti in pro-cessi di riorganizzazione so-no 4.327, mentre i posti di lavoro persi per effetto del-la crisi sono saliti a quota 2.711. E' la fotografia a fine marzo elaborata dall'Uffi-cio studi della Cgil ravenna-te che ormai da tre anni tie-ne monitorato in modo si-stematico l'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Ri-spetto ai dati di febbraio sulla cassa integrazione, si registra un leggero calo nel-la metalmeccanica (1,211 i lavoratori coinvolti) ed un incremento nei settori di-rettamente correlati all'edi-lizia (1.165 dipendenti) e quelli dei servizi (734). Non ci sono grandi varia-zioni negli altri comparti produttivi più esposti agli effetti della crisi (843 cas-sintegrati nella chimica, plastica e ceramica, 148 nel tessile e calzaturiero). «Do-po l'impennata di luglio, stiamo flettendo — è l'ana-lisi di Massimo Martoni

che dirige l'ufficio studi di via Matteucci ma con una lentezza che fa pensare come le difficoltà delle no-stre aziende permangono tutte». La lettura dei dati e il confronto diretto con le imprese consente di mette-re a fuoco le attuali dinami-che. «Nell'ultimo trimestre del 2011 — osserva il sinda-calista — i grandi commit-tenti hanno ridotto il lavo-ro per alleggerire i magazzi-ni in modo da non gravare eccessivamente sui bilanci.

Mob lità volontaria PRODUZIONE a rit-mi ridotti nello stabi-limento Pansae dì Ravenna, mentre il commissario Cappel-letto continua la ri-cerca di un imprendi-tore interessato a levare lo stabilimen-to. Intanto é stato lire

con i sindacati un accordo per la mobilità volontaria.

Ora che le scorte sono cala-te, la produzione interna è partita ma si sono sacrifica-te le attività affidate alle pic-cole ditte esterne: in sostan-za ora c'è un peso maggiore della cassa integrazione che grava sull'artigianato. Lo stesso vale per i servizi: si taglia nei settori meno strategici, oggi affidati spes-so a società terze, per tenta-re di salvare il cuore produt-tivo delle aziende. Il qua-dro generale resta preoccu-pante — afferma ancora Alartoni anche se in real-tà non riusciamo a stabilire come evolverà la situazio-ne».

LE AREE che stanno sof frendo di più per effetto del-la crisi non sono limitate ai grandi poli produttivi. Co-si se il maggior numero di posti di lavoro persi si regi-stra a Faenza (691), balza-no agli occhi i 326 di Russi, i 245 diCotignola e i 174 di Alfonsine. «Qui ci sono sta-te alcune serie crisi azienda-li — annota Martorti — an-cor prima che si manifestes-sacro gli effetti della crisi globale: fatto sta che in quelle aree il tessuto pro-duttivo è particolarmente indebolito».

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O PER POSTI DI LAVOR

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EFFETTO CRISI

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C' stata €n'im€pennat nell'ottimo trimestre a seguito dei problemi produttivi che hanno investito tante piccede aziende detVeditizia e detta metalmeccanica

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PRESIDIO Dipendenti della Pansac durante i picchettaggio della fabbrica prima della riapertura

RAPPORTO CGIL N .

mo Martori (netta ottolinea la

preoccupazione degli bienti sindacali: l'uso

degli ammortizzatori sociali è ancora elevato

•settori

duce il ricorso alta g' a parte delle

rese (meccaniche, cresce

ette Legate all'edilizia pegnate nei servizi

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z , già provata dalla vertenza Omsa, ha perso d vizio detta crisi 691 posti di lavoro; 357 a Ravenna, 346 a Lugo, 326 a Russi, 245 a Cotignota

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il Resto del Carlino 03/04/2012 Ravenna

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press unE 03/10/2012

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Imu a prelievo «variabile» Il Governo potrà modificare le aliquote con un decreto entro il 31 luglio

Cristiano Dell'Oste

Le aliquote dell'Imu cam-bieranno ancora. E non solo in virtù delle decisioni prese dai singoli municipi, ma anche in base ai conteggi perfezionati a Roma, tra via XX Settembre e Palazzo Chigi. Secondo l'ulti-mo pacchetto di correzioni al decreto fiscale, entro il prossi-mo 31 luglio - su proposta del ministero dell'Economia - sa-rà emanato un decreto della presidenza del Consiglio che conterrà la «modifica delle ali-quote, delle relative variazioni e della detrazione».

In pratica, una volta verifi-cato il gettito dell'acconto -che dovrà essere pagato entro il 18 giugno sulla base delle at-tuali aliquote nazionali - il Go-verno potrà ritoccare i para-metri generali dell'imposta, così da garantire comunque alle casse pubbliche i 21,4 mi-liardi di euro di introiti attesi

per il 2012. 11 saldo dell'Imu, in-fatti, dovrà essere pagato a di-cembre secondo le nuove ali-quote. Che saranno sì decise dai Comuni, ma nell'ambito della nuova cornice delineata a livello nazionale.

Il subemendamento firmato ieri sera a nome del Governo

IL SECONDO FRONTE

Ammessa la possibilità peri Comuni di cambiare la misura della tassazione con i bilanci oppure entro i130 settembre

dai senatori Mario Baldassarri (Fli) e Antonio Azzollini (Pdl) - relatori per la conversione del D116/2012 - prende atto del fatto che il gettito dell'Imu in questo momento è molto diffi-cile da stimare. Vuoi per l'im-

possibilità di conoscere gli in-troiti derivanti dagli immobili rurali, che non sono mai stati tassati e in molti casi sono anco-ra accatastati come terreni. Vuoi p er la difficoltà di calcola-re quante saranno le abitazioni principali, che ai tempi dell'Ici erano 19,7 milioni e che con l'Imu sono sicuramente desti-nate a scendere di numero (la nuova definizione di legge esclude, ad esempio, tutte le ca-se concesse in uso gratuito ai parenti).

Per uscire da questa situa-zione di incertezza, viene deli-neato un meccanismo scaglio-nato nel tempo. Entro il 18 giu-gno i contribuenti verseranno l'acconto dell'Imu, che sarà pa-ri al 50% dell'imposta dovuta e andrà calcolato con le aliquo-te e gli sconti definiti dal decre-to salva-Italia: 4 p er mille sulla prima casa e 7,6 per mille sugli altri immobili (si veda anche

settembre, sulla base dei dati aggiornati, potranno «appro-vare o modificare il regolamen-to e la deliberazione relativa al-le aliquote e alla detrazione del tributo». I sindaci, quindi, po-tranno aspettare il provvedi-mento del Governo prima di mettere nero su bianco le ali-quote locali, che comunque sa-ranno "usate" dai contribuenti solo per il versamento del sal-do (in scadenza il 17 dicem-bre). Il testo precisa anche che i Comuni non potranno preten-dere dallo Stato la differenza tra il gettito Imu stimato dalle Finanze e quello effettivo. Piut-tosto, questo gettito "conven-zionale" sarà rivisto insieme agli accertamenti relativi al fondo di riequilibrio e ai trasfe-rimenti erariali, così come pre-visto dall'accordo Conferenza Stato-città e autonomie locali del i 'marzo 2012.

e RIPRODUZIONE RISERVATA

l'articolo alla pagina seguen-te). Poi, entro il mese di luglio, il ministero dell'Economia ve-rificherà il gettito e detterà le correzioni del caso. Correzio-ni che potranno riguardare il livello delle aliquote naziona-li, ma anche - pare di capire -i margini di manovra comuna-li (oggi i sindaci possono far salire o scendere del 3 per mil-le l'aliquota ordinaria e del 2

per mille quella sulla prima casa). Inoltre, potrebbe cam-biare anche la detrazione di 200 euro riconosciuta sull'abi-tazione principale, così come quella aggiuntiva di 5o euro oggi prevista per ogni figlio di età non superiore a 26 anni che abiti nella stessa casa.

Nel frattempo, entro ilio giu-gno i Comuni approveranno il preventivo, iscrivendo inbilan-cio il gettito Imu così come sti-mato dal dipartimento delle Fi-nanze. Dopodiché, entro ilio

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Gianni Trovati MILANO

Alla fine si è tornati sull'unica soluzione possibile, abbozzata nelle prime versio-ni del decreto fiscale: una via di uscita al caos sugli acconti che passa dal calcolo ancorato alle «aliquote di riferimento» fissate dalla legge statale come via obbligata per sciogliere il più importante dei tre nodi in cui si è avviluppato il debutto dell'Imu 2012. Questo anche se si complica la partita della defi-nizione dell'aliquota applicabi-

lie: non saranno più solo i Co-muni, infatti, a poter modifica-re l'aliquota in corso d'anno, ma questa possibilità saraà ri-conosciuta anche al Governo. Senza dimenticare che resta apertala partita della dichiara-zione: quanti contribuenti do-vranno presentarla?

L'emendamento al decreto fiscale diffuso nei giorni scor-si dai relatori, infatti, nel tenta-tivo di dare un po' di respiro alle ragionerie comunali, ha concesso loro un secondo tempo supplementare fino al

3o settembre prossimo (il pri-mo era stato offerto dal «Mil-leproroghe», che ha spostato dal 31 marzo al 3o giugno il ter-mine per chiudere i bilanci), ma ha complicato ulterior-mente la partita dell'acconto. L'appuntamento alla cassa è fissato al i8 di giugno, cioè tre mesi e mezzo prima rispetto al termine ultimo per decide-re il conto da presentare a ogni contribuente, e senza norme di salvaguardia è im-possibile calcolare con certez-za la misura dell'acconto e

è di sospendere l'acconto e so-spendere tutto fino ali5 dicem-bre, quando sarà definitivo il quadro delle aliquote ridefini-te inbase all'effettivo contribu-to del settore.

I correttivi elaborati dai re-latori per la prima prova sul campo dell'imp osta municipa-le si intrecciano inoltre con al-tri due problemi di rilievo per la gestione del nuovo tributo. »Il primo è relativo agli obbli-ghi di dichiarazione: rispetto all'Ici, l'Imu cambia molte re-gole del gioco, a partire dalla disciplina delle pertinenze dell'abitazione principale che nel nuovo sistema trovano confini molto più ristretti che in passato. I correttivi preve-dono l'obbligo di presentazio-ne della dichiarazione entro il 3o luglio prossimo, ma le mo-

Le questimú e9scess%ne, Dagli anticipi ai bilanci locali

Resta aperto il problema dell'obbligo di dichiarazione

mettersi al riparo dalle sanzio-ni. L'idea di calcolare la misu-ra dell'acconto in base alle ali-quote di riferimento era già spuntata in una delle prime versioni del decreto fiscale, ma non aveva trovato posto nel testo finale approvato dal Consiglio dei ministri.

Un capitolo particolare del problema-date è legato al mon-do dell'agricoltura, ed è stato sollevato ieri dalle organizza-zioni di settore (Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copa-gri): l'iscrizione al catasto urba-no di quei fabbricati rurali che ancora censiti al catasto dei ter-reni, ricordano in una nota con-giunta, si chiuderà i130 novem-bre, «e solo allora sarà possibi-le quantificare il gettito che l'agricoltura dovrà sostene-re». Su questabase, la richiesta

dalità di presentazione e so-prattutto il contenuto del mo-dello devono ancora essere stabilite. Ci deve pensare un decreto ministeriale, che è pre-visto dapiù diun anno (ne par-la l'articolo 9, comma 6 del de-creto legislativo 23/20n) ma ancora non ha visto la luce.

Restano poi aperti i proble-mi di gestione dei Comuni. Gli emendamenti, come ac-cennato, spostano al 3o set-tembre i termini per le aliquo-te definitive, ma mantengono al 3o giugno quelli per chiude-re i preventivi 2012. Al di là di possibili problemi di legitti-mità, è probabile che l'incer-tezza sulle entrate moltipli-chi la spinta al rialzo delle ali-quote già alimentata dai tagli ai fondi.

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press unE 03/10/2012

Il soler /,1

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Acconto pagato sull'aliquota base Fissate le regole per la rata Imu di giugno - Le modifiche incideranno sul saldo

Eugenio Bruno ROMA

L'allarme del «Sole 24 Ore» di C af e professionisti ha prodot-to i suoi effetti. Per risolvere l'in-certezza che si sarebbe potuta creare al momento di pagare l'ac-conto Imu, il Governo ha rotto gli indugi e ha dato il via libera a una soluzione a cui aveva già pen-sato due mesi fa. Un emenda-mento al decreto fiscale deposi-tato ieri stabilisce che la rata di giugno andrà calcolata sulle ali-quote base: 4 per mille sulla pri-ma casa; 7,6 dalla seconda abita-zione in poi. Ciò significa che la "resa dei conti" tra i contribuenti e il Fisco è rinviata al saldo di di-cembre. Per quella data sia lo Sta-

IL CAN°

La soluzione dopo un vertice

fra relatori, governo

e maggioranza

Verso la conferma

delle misure sui rurali

to che i Comuni avranno deciso a che livello fissare l'asticella de-finitiva del prelievo.

La proposta emendativa, che porta la firma dei relatori del provvedimento sulle semplifica-zioni tributarie, Antonio Azzolli-ni (Pdl) e Mario Baldassarri (Fli), ricalca una delle soluzioni che il dipartimento delle Finanze ave-va messo a punto per il testo ori-ginario del Dl. La norma prevede che, per l'anno 2012, il pagamen-to della prima rata dell'imposta municipale propria sia «effettua-to, senza applicazione di sanzio-ni ed interessi, in misura pari al 50% dell'importo ottenuto appli-cando le aliquote di base e le de-trazione previste (200 euro per ogni nucleo familiare più 5o euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni, ndr)». Laddove la secon-da rata andrà «versata a saldo dell'imposta complessivamente

dovuta per l'intero anno con con-guaglio sulla prima rata».

Nel frattempo sia lo Stato che i sindaci potranno modifica-re le aliquote base e la detrazio-ne di 200 euro (su cui si veda al-tro articolo nella pagina accan-to) a seconda degli incassi pro-dotti dai versamenti della rata di giugno. Più nel dettaglio, il Governo potrà emanare entro il 31 luglio un Dpcm con cui va-riare in su o in giù il limite del 4 per mille sulla prima casa e del 7,6 per mille dalla seconda in poi; a loro volta, i primi cittadi-ni potranno emanare entro il 3o settembre la delibera con cui al-zare o abbassare tali soglie.

A questa soluzione si è arrivati dopo il vertice di ieri pomeriggio a Palazzo Madama tra i relatori, i capigruppo della maggioranza, il sottosegretario Vieri Ceriani, il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda e il vi-ceministro all'Economia, Vitto-rio Grilli. Proprio quest'ultimo, al termine della riunione, aveva lasciato intendere che l'Esecuti-vo sarebbe intervenuto a breve: «Abbiamo presente il problema e faremo del nostro meglio». Do-po un'ora, puntuale, è arrivato il nuovo emendamento di Azzolli-ni e Baldassarri. Che ha sostitui-to quello depositato giovedì scor-so e su cui le commissioni si pro-nunceranno stamattina. Con la prospettiva di consentire l'ap-prodo in aula dell'intero testo già nel pomeriggio.

Sempre in tema di Imu vengo-no confermate le modifiche pro-poste giovedì sui terreni agrico-li: esenzione dei fabbricati rurali strumentali siti nei municipi montani oltre ii.000 metri; ridu-zione al 25% della base imponibi-le per gli imprenditori agricoli professionali (i cosiddetti Iap); ri-valutazione di un altro 5% delle rendite dei terreni posseduti da soggetti diversi dai coltivatori di-retti e dagli lap.

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press unE 03/10/2012

Il Sole12

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ROMA

Sgravi fiscali più ampi per i proprietari di dimore stori-che locate. E, per far fronte all'evasione, arriva un piano straordinario di assunzioni nella Guardia di fmanza. Porta-no queste novità, fra le altre, gli ultimi emendamenti pre-sentate ieri sera all'esame del-le commissioni Bilancio e Fi-nanze dai relatori al decreto fi-scale in corso di approvazione al Senato.

Le correzioni, che recano la firma di Antonio Azzollini (Pdl) e Mario Baldassarri (Ter-zo Polo), saranno votate sta-mattina. La prima - racchiusa nello stesso testo che aggiorna le regole sugli acconti Imu de-scritte nell'articolo qui accan-to, ndr - eleva dal 15 al 25% la deducibilità dal reddito dei ca-noni di locazione sugli immo-bili storici dati in affitto. Una modifica che si aggiunge agli altri due interventi suibeni sto-rico-artistici, previsti dagli emendamenti depositati dagli stessi relatori giovedì scorso: l'abbattimento del 50% della loro base imponibile ai fini Imu e l'eliminazione dei regi-mi Irpef di favore.

Sulla Guardia di fmanza, l'al-tro testo presentato ieri da Az-zollini e Baldassarri prevede che, «al fine di assicurare la massima flessibilità organizza-tiva e di potenziare l'attività di contrasto dell'evasione fisca-le e delle frodi» a danno dello Stato e dell'Ue, le Fiamme gial-le potranno effettuare, nel tri-ennio 2013-2015, un piano stra-ordinario nel ruolo degli «ispettori» (nei limiti numeri-ci e di spesa previsti dalla ma-novra del giugno 2008). A tal fine - silegge nell'emendamen-to - sarà possibile utilizzare le vacanze organiche esistenti

nel ruolo «appuntati» e «fman-zieri» del Corpo.

La stessa disposizione la-scia invece immutate gli altri cambiamenti al Dl fiscale pre-disposti dai relatori la settima-na scorsa. A partire dalla de-ducibilità dei canoni delle lo-c azioni fmanziarie che non sa-rà più vincolata alla durata mi-nima contrattuale ma al perio-do di ammortamento previ-sto a fini fiscali: in caso di beni materiali strumentali all'atti-vità d'impresa il periodo po-trà essere non inferiore ai 2/3 del periodo di ammortamen-

Per G.U.GIA RNANIZA

contrastare l'evasione un piano straordinario di assunzioni nelle Fiamme gialle per il triennio 2013-2015

to e se si tratta di immobili la durata minima sarà di n anni e massima dii8; nel caso di lavo-ro autonomo la durata sarà non inferiore alla metà del pe-riodo fiscale e per gli immobi-li la durata minima sarà di n anni e la massima 15.

Di quel testo continuano poi a far parte il ruolo unico nazionale dei giudici tributa-ri, nonché una consistente ri-duzione dell'accisa sull'ener-gia elettrica sul combustibi-le utilizzato nella produzio-ne combinata di energia elet-trica e calore. Su tutti questi temi le commissioni di Palaz-zo Madama saranno chiama-te a pronunciarsi stamane in-sieme agli eventuali sub - emendamenti.

Ni. Ba. Eu. B.

O RIPRODUZIONE RISERVATA

Le altm nevffii, Il testo riformu lato

Deducibili al 25% i canoni di affitto sulle dimore storiche

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press unE 03/10/2012

Il sule/ /,1

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Lawcú stmdA, In tre anni rincari del 119% in Italia

Filiera dell'asfalto in crisi per il caro-bitume Marco Morino

La filiera dell'asfalto, compo-sta da oltre 4mila aziende impegna-te nella realizzazione delle strade e da 65o stabilimenti attivi nella la-vorazione del bitume, è allo stre-mo. Sulla filiera, già provata dal crollo dei lavori pubblici e dai cro-nici ritardi nei pagamenti della Pubblica amministrazione, ora si abbatte il caro-bitume. Il grido d'al-larme è lanciato dal Siteb, l'associa-zione che in Italia rappresenta l'in-tera filiera dei lavori stradali (5omi-la addetti diretti e un indotto com-plessivo di 5oomila lavoratori) e ar-riva all'indomani dell'ennesimo aumento del costo del bitume, che a marzo 2012 ha raggiunto la cifra record di 535 euro per tonnellata.

Negli ultimi mesi, spiega al Sole 24 Ore il presidente di Siteb Carlo Giavarini, a fronte dell'aumento del costo del petrolio (oggi fermo a circa no dollari al barile), si è regi-strato, oltre alla crescita del costo dei carburanti alla pompa per citta-dini e aziende, una situazione meno evidente, ma altrettanto critica per gli operatori del bitume stradale; nel 2011, infatti, ilbitume havisto sa-lire le sue quotazioni dai 400 eu-ro/tonnellata (gennaio) sino ai 486 euro (novembre). La corsa al rialzo è proseguita anche nei primi mesi dell'anno in corso raggiungendo vette di costo mai toccate prima. In tre anni (da febbraio 2009 a marzo 2012) il costo della materia prima di derivazione petrolifera è salito di

circa il 116% e la crescita continua. «Chiediamo - dice Giavarini-un

tempestivo intervento del Gover-no per evitare che il settore, già gra-vato dalla pesante riduzione dei la-vori stradali, entri in una crisi irre-versibile. Se le strade sono un patri-monio da conservare e danon getta-re al vento, anche le conoscenze e le strutture delle aziende che operano nel settore nonvanno lasciate mori-re». Va evidenziato che il bitume ha in media un'incidenza sul costo complessivo dei lavori stradali com-presa tra il 40% e il 50 per cento. Dal momento dell'aggiudicazione delle gare d'appalto a quello dell'esecu-zione dei lavori, trascorrono di soli-to alcuni mesi, nel corso dei quali il prezzo del bitume può subire delle

oscillazioni che portano al totale esaurimento dell'utile di impresa preventivato in fase di appalto.

Secondo i dati forniti dall'Agen-zia internazionale Argus, che rileva ufficialmente a livello mondiale i prezzi dei prodotti petroliferi, il trend dell'aumento del costo del bi-tume è generalizzato (dall'Olanda alla Spagna, dal Bahrain a Singapo-re, dal New Jersey al Golfo Est degli Usa) e c'è da attendersi che prose-gua nei prossimi mesi.

Anche quest'anno va registrato che l'impennata sta avvenendo a ri-dosso dei mesi in cui si concentra-no gran parte dei lavori sul manto stradale e, quindi, di maggiore ri-chiesta di bitume da parte degli operatori del mercato. Le imprese sollecitano il Governo a varare adeguate forme di compensazio-ne per contrastare i maxi rincari della materia prima.

D RIPRODUZIONE RISERVATA

Il caro-bitume

Febbraio '09-febbraio '12. €/tonnellate

2009 2010 2011 '12 G G

550

470

390

310

230 Fonte: Siteb

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press LinE 03/04/2012

Il Sole12

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LO HA GIA FATTO A2A. ORA TOCCA A IREN

Municipalizzate con dividendi anche se sono in rosso

DI CARLO STAGNARO*

Alcuni giorni fa la municipalizzata milanese-bresciana A2a ha annunciato un severo taglio del dividendo. La notizia, però, non è tanto la riduzione, quanto il fatto puro e semplice che la cedola verrà staccata: l'azienda ha chiuso il bilancio 2011 con un rosso di oltre 400 milioni di euro. Quindi, A2a non di-stribuisce utili: per pagare gli azionisti, attinge alle riserve. È molto probabile che, la settimana prossima, farà lo stesso Iren, il gruppo controllato dai comuni di Genova, Torino, Parma, Reggio Emilia e Piacenza. Entrambe le compagnie pagano oggi la pesante svalutazione dei loro investimenti in Edison, oltre a una serie di investimenti azzardati (l'avventura in Montenegro per A2a, il rigassificatore di Livorno per Iren). La domanda è se sia saggio, per società pesantemente indebitate e spolpate pro-prio da una politica di dividendi troppo generosa, continuare su questa strada. La risposta è che ciò accade proprio a causa della proprietà pubblica: i Comuni azionisti vedono le loro par-tecipazioni finanziarie alla stregua di strumenti parafiscali. Solo ora che i buoi sono scappati, ci si pone il problema di come chiudere la stalla. Lo si vede bene nella campagna elettorale per il sindaco di Genova, dove i candidati sono costretti ad affrontare questa spiacevole realtà. E presto lo si vedrà an-che nei bilanci degli altri Comuni, che dovranno scegliere se tagliare spese o alzare le imposte, per confrobilanciare il venir meno di un'entrata considerata sicura. Nel caso ce ne fosse bisogno, questo dimostra che non è il mercato, ma la politica, a essere miope.

*dalla rubrica "Mi chiamo Jerda" su www.michelearnese.it

Pagina 6 Meno male ehe c'è stato Delrtni

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Pagina 7 Passera deve far sentire elle c'è

È soltanto lui che ha in mano le leve idonee per poter puntare sul rilancio dell'economia

Passera deve far sentire che c'è Sblocco debiti della p.a., asta frequenze tv, costo energia

DI MICHELE ARNESE *

E giunta l'ora di Corrado Passera. È arrivato il momento che il ministro dello Sviluppo economi-

co e delle Infrastrutture inizi davvero a lasciare il segno nel-la politica economica dell'ese-cutivo. È quanto si aspettano, e auspicano, gli stessi membri dell'esecutivo oltre che i partiti che sostengono la maggioranza. Finora, infatti, a caratterizza-re il tecnogoverno presieduto da Mario Monti sono state le misure di austerità frutto del premier e del viceministro dell'Economia, Vittorio Gril-li, le liberalizzazioni che Monti e Antonio Catricalà hanno calibrato e le riforme della pre-videnza e del lavoro curate dal ministro Elsa Fornero.

Certo, in tutti gli interventi del governo, a partire dalle li-beralizzazioni, il ruolo di Pas-sera non è stato secondario. Ma saranno le prossime settimane quelle decisive per il ministro dello Sviluppo.

Passera ri/endica già alcune misure fiscali contenute nei decreti passati, come l'Ace per l'investimenti. Però uno dei dossier che il dicastero di via Veneto contava di chiudere già da settimane, come lo sblocco

del pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione, an-cora langue; anche se gli uffici tecnici dello Sviluppo da tempo avevano proposto uno schema preciso.

Sta di fatto che quei 70 miliar-di di euro e passa che attendono le imprese, soprattutto piccole e medie, possono davvero rappre-sentare linfa vitale per le casse esangui delle aziende, evitando così un ulteriore ricorso al siste-ma bancario.

Anche altri dossier curati dal ministero retto da Passera giun-geranno presto a conclusione. È il caso delle frequenze televisive che il governo Berlusconi aveva deciso di assegnare attraverso il beauty contest. Una procedura che l'esecutivo Monti ha sospeso provocando le ire del Pdl, dell'ex ministro dello Sviluppo Paolo Romani e di Fedele Gonfa-lonieri di Mediaset. «Siamo contrari a cedere a titolo gra-tuito beni di valore di proprietà dello Stato come le frequenze», ha detto Passera. Una decisione arriverà a breve e anche i terzi-sti ritengono che si troverà una soluzione che non sia troppo pe-i nalizzante per Mediaset

Si vedrà. A Passera, comun-que, la sinistra non potrà non riconoscere che il contestato beauty contest è stato accanto-

nato dal governo Monti. Anche un altro capitolo se-

guito dal dicastero di via Ve-neto tocca interessi precisi. È il caso dell'imminente V Conto Energia. Ovvero il decreto con cui si ridurranno gli incentivi statali per la produzione di energia rinnovabile, in parti-colare quella fotovoltaica. Un provvedimento atteso con favo-re da alcuni grandi gruppi, in particolare l'Eni e anche l'Enel, ma che è vissuto con qualche apprensione dalle aziende attive nel settore, tra cui in parte anche da Sorgenia, con-trollata dal gruppo debene-dettiano Cir. Gli osservatori più maliziosi ritengono che le esternazioni tv di Carlo De Benedetti con critiche dirette a Passera siano ri-conducibili anche a que-sta partita. Vero o fal-

so? Le posizioni si chiariranno nei prossimi giorni.

Quello con De Benedetti non è l'unico rapporto complicato vissuto dal ministro Passera. Pur essendo indicato dalle piaz-ze come un ministro-banchiere, proprio dai banchieri il titolare dello Sviluppo ha ricevuto i ri-lievi più ficcanti.

La scorsa settimana la di- chiarazione dell'ex consigliere

delegato Passe- ra, nel corso di

un'audizione parlamenta-re, di un cre-dit crunch conclamato ha fatto in-

furiare i ver-tici dei gruppi

creditizi. Oggetto del

contendere: c'è o non c'è una

stretta del credito a scapito di aziende e famiglie? Per il mi-

. nistro, c'è. Per Giovanni Ba-zoli, presidente di Intesa, non c'è: «Non ci sentiamo responsa-bili di questo (il credit crunch, ndr)», ha detto Bazoli, «lo dimo-strano i numeri».

Intesa, ha rimarcato Giusep-pe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo; azionista di Intesa, «sta facendo la sua parte e non sta riducendo il credito alle imprese e alle famiglie».

D'altronde i banchieri, pur avendo avuto un trattamento benevolo dal governo (l'Italia è stato il primo paese in Europa a fornire una garanzia pubblica

sulle emissioni di bond bancari, ad esempio), avvertono un at-teggiamento di ostilità dell'ese-cutivo e della maggioranza. È il caso della norma Catricalà contro i doppi incarichi nelle società creditizie, assicurative e finanziarie (una norma che Passera non ha voluto o potuto cassare) e dell'intervento del Parlamento sulle commissioni bancarie che il governo ha cor-retto in senso pro banche. Ma anche in questo caso l'ex con-sigliere delegato di Intesa, rac-conta un banchiere, è sembrato atarassico.

* da www.ilsussidiario.it --O Riproduzione riservata

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P A I PUò

EMIARE E PUNIRE SOLO AMBIANO AITEOGIAMENT

Se do meno di 9/10 allo scansafatiche i sindacati del pubblico mi massacrano

DI GUSTAVO PIGA *

p rimo, a fronte di una minore incertezza lavorativa nel pub-blico, dovremmo immaginare salari medi più bassi per il

settore pubblico e non "uguali".

Secondo, nel Me-ridione a fronte di una uniformità delle dinamiche salariali pubbliche a livello nazionale, vengono erogati salari pubbli-ci con maggiore pote-re d'acquisto che al Nord (a causa della diversa dinamica dei prezzi). Mai pensato ad una rivoluziona-ria gabbia salariale Nord-Sud nella Pub- blicaAmministrazio- ne in base al costo della vita?

Terzo, rimane aperta la questione del legame con la produttività del di-pendente, legime che fatica a emergere nelle tipologie contrattuali. Alcuni ruoli nella Pubblica Amministrazione, per i vantaggi o danni enormi che arrecano, dovrebbero vedere premi consistenti in caso di raggiungimento del risultato. E non è detto che, in questi settori strate-gici, sia difficile misurare la produttività

o la qualità dell'azione pubblica. Penso agli appalti pubblici (come fa il Regno Unito da anni) o all'evasione fiscale, dove è pensabile introdurre misuratori di performance degli ispettori grazie alla disponibilità potenziale di dati, ed in cui un buon lavoro fatto porta a scoprire'mi-liardi di euro di risorse.

Certo ciò significa introdurre premia-lità differenziate ed ampie a seconda dei settori e delle perfor-mance nella P.A.

Anni fa, lavorando al Tesoro, mi ricordo di un dirigente che doveva valutare uno scansafatiche, da tutti riconosciuto come tale, e mi dice-va che aveva proble-

mi a dargli 9 su 10. «Poi i sindacati mi massacrano'', mi disse.

Ecco parlare di qualità nella PA richie-de ai sindacati di contribuire ad una nuo-va stagione che non deve essere basata su licenziamenti più facili ma su modalità premiali ben diverse da quelle ipocrite e inutili per le quali si sono battuti negli ultimi decenni. Di questo dovremmo chie-dere conto a Camusso et Co.

* da www.gustavopiga.it

Manifestazione sindacale

Pagina 7 - ...ain, che c'e

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DECRETO FISCALE/Emendamento dei relatori sulle modalità di pagamento dell'imposta

Imu, acconto con aliquote base A giugno il 50%. Entro il 31/7 decreto per le variazioni

I l pagamento dell'acconto Imu sarà calcolato a giugno sulle aliquote base, 4 e 7,6 per mille, stabilite per legge. Successi-

vamente, un dpcin stabilirà entro fine luglio, sulla base del gettito della prima rata dell'imposta, le correzioni alle aliquote e detra-zioni, in modo da raggiungere il gettito previsto per quest'anno. I comuni potranno quindi interve-nire fino al 30 settembre per ri-toccare aliquote e detrazioni. Lo stabilisce un emendamento al dl fiscale (n. 16 del 2012) dei relatori, Antonio Azzollini.p2d1) e Mario rfaldas- sarri (Fli). Oggi il provvedimento, dopo il via delle commissioni, approderà all'esame dell'aula di palazzo Madama. La riunione delle commissioni fi-nanze e bilancio del Senato sul decreto sulle semplificazioni fi-scali, cui hanno partecipato anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, il vice ministro all'Economia, Vittorio Grilli, i sottosegretari Vieri Ce-riani, Antonio Malaschini, Giam-paolo D'Andrea, ha approfondito i temi legati alla complessità di versamento dell'Imposta sugli im-mobili. «Abbiamo presente il pro-blema» dell'Imu, «faremo del no-stro meglio», ha affermato il vice ministro dell'Economia, Vittorio

Grilli, al termine dell'incontro. E dunque è arrivata l'accelerata sulla questione delle aliquote, mentre oggi si riunisce il consi- glio dei ministri. All'ordine del giorno c'è l'approvazione di leggi regionali ma, secondo quanto ri- sulta a ItaliaOggi, dalla riunione dell'esecutivo arriverà il via libera a due fiducie: quella sul decreto semplificazioni all'esame della ca- mera e quella per il decreto fiscale

che approderà in aula lunedì e su cui oggi le com- missioni daran- no il via libera. L'emendamento, oltre a fissare, per l'acconto del 18 giugno, il pa- gamento della

prima tranche dell'Imu in misura pari al 50% dell'importo ottenuto applicando le aliquote di base e la detrazione prevista, fissa anche che la seconda rata è versata a saldo dell'imposta complessiva- mente dovuta per l'intero anno con conguaglio sulla prima rata. Per quest'anno, continua l'emen- damento, i comuni iscriveranno nel bilancio di previsione l'entra- ta da Imu, in base agli importi stimati dal dipartimento delle finanze. Entro il 31 luglio, un de- creto del presidente del consiglio dei ministri, conterrà le variazio- ni e le detrazioni per assicurare l'ammontare del gettito comples- sivo per il 2012, la decisione sarà

presa sulla base del gettito della prima rata dell'Imu che fornirà il parametro per la modifica delle aliquote e per le variazioni. En-tro il 30 settembre sulla base dei dati aggiornati e in deroga alle previsioni normative i comuni possono approvare o modificare il regolamento e la deliberazione relativa alle aliquote e alla de-trazione del tributo. Inoltre si interviene sul fondo sperimentale di riequilibrio prevedendo che la riduzione e il recupero sono in-crementati di 238.950.000 per il 2012 e di 167.850.000 per il 2013 e il 2014 in proporzione a quelli che saranno gli incrementi di get-tito derivanti dalla disapplicazio-ne della riserva statale prevista sulla quota di imposta pari alla metà dell'importo calcolato appli-cando alla base imponibile di tutti gli immobili, esclusa l'abitazione principale e le altre situazioni in-dicate dall'articolo 13 comma 11 del dl 201/2011. L'emendamen-to interviene anche modifican-do quanto precedentemente già corretto dall'emendamento della scorsa settimana dei relatori per gli immobili storici, per i terreni agricoli e per i costi del reato.

--O Riproduzione riservata--E

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Pagina 23

blau, acconto eon aliquote base

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ota della b o

paradosso. die dimensioni. Molto dipende dal meccanismo preseelto per

piccole dimensioni, e due lombarde. Ecco la li virtuosi, quelli più bravi a riscuote a ridurre le spese, che è stata predisposta

ere ora attende solo il via libera della Confe- Enza utúíîcata . II premio per questi enti sarà" ",

la Possibilità di non rispettane dal Patto di stabilità 2012 Anch e dei Parametri utilizzati nella sedia, MI' »baco risonano Paradossalmente ittolusiPure enli cYm r' ~o dorato il Patto 2011. Tutto, come noto nasce con jamanowodikodio (di 98e2011), che, al fine di differenziare il concorso degli enti

rritorlali alle manovre &finanza ubbli pxeviusto di ripartirli m quattro classi &merito vino sulla base di una lunga lista di parametri. Lodi Con la lenedi stabilftù (lene 18312011)i classi scendono a due e circa la metà del pan metri viene sospesa o cancellata. Nel franami», Però, il conto lioPosto alcomnu perii risanamento dei conta pubblid si era Più salato, con l'idtedore manovra di Perrago-

decreto "'salva' ›. Italia» (d1201/2011 posti nel vagone dei virtuosi, quindi, sono

vantati sempre più ambiti: chi viaggia in prima classe, infanti, non concorre come recita te. n stualmente l'art. 20 cornuta 3 del di 98) odia realiaaaaleae (tagli Obiettbd di finanza ubbli invero

quanto concerne d Patto di stabilità come unas interno, ciò significa che agli enti

t un saldo bi virtuosi gli enti °hen" assegnao tre tutti glia sam o o ettiv0 pari a zero, men, iro sono Statiesehod

rispettare targets ben che atalline nen da Più Posanti. M momento, invece

stato,

se la virtuosità, tirà ellial" temporale ~emuli

(

eonsen anche di tecapeta, — Per esempi

re , almeno in parte, i tagli a valere sta fonda mara-2011), ma ~naie, ma più

misto- cotn i

che alcouti enti ne è Brescia, mentre gli altri il Patto 2011(olt sono tutti enti di piccole o me- anni, anche reee

sto (tu mimi i culo damo, si è aggiunto

ibrio (si vedaitulia SPede che,

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, sperimentale di riequil dei 9 ~sol Scorrendo l'elenco allegato alle :1°1111 "1 e

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40.000,00 -172,00

-210,46 -132,00

60.000,00 -258,00

-276,00 -132,00 -132,00 -132,00 -132,00

-442,00 -198,00

-198,00 -198,00 -198,00

In vista del varo della riforma, il Consiglio nazionale punta il dito contro il costo del lavoro

Buste paga di marzo più leggere Colpa del! aumento delle addizionali comunali e regionali

— 0:-68.065°_ 1)40°8'00

ROMA

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MILANO

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TRI ESTE ALtEPR -66,00 _

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VERONA

Alla vigilia del varo del-la Riforma del lavoro, appare quanto mai op-portuna una riflessione

sul costo del lavoro in Italia. In effetti, i contenuti dell'interven-to riformatore ipotizzato non riguardano questo aspetto che è certamente il più forte mo-tivo di disincentivazione alle assunzioni da parte dei datori di lavoro. Sulle buste paga del mese di Marzo 2012 incidono fortemente gli aumenti disposti dalla Manovra Monti in tema di addizionali comunali e regiona-li e questo dato preoccupa non poco. Dalle analisi di un rappre-sentativo campione dei 7 milio-ni di rapporti di lavoro gestiti negli studi dei corpulenti del lavoro ne viene fuori un quadro a dir poco preoccupante. Il con-fronto è stato fatto tra gli anni 2012 e 2010. Infatti, gli aumen-ti introdotti nel corso del mese di dicembre 2011 riguardano contemporaneamente il 2011 e

minuisce il netto in busta (con segno negativo).

Gli scaglioni di reddito inte-ressati sono stati pari a 20 mila euro, 40 mila euro e 60 mila euro. I risultati di questa inda-gine, qui riprodotta per sintesi ma fruibile integralmente dal sito www.consulentidellavoro. it, sono devastanti per l'econo-mia reale perchè determinano

un impoverimento generale a fronte del quale non sono pre-viste alcune misure compensa-tive per lavoratori e datori di lavoro. Anche da questi aspetti negativi delle Manovre sinora adottate, si rafforza il convin-cimento che senza interventi mirati al sostegno delle piccole e medie imprese, sarà impossi-bile la creazione di nuovi posti di lavoro.

il 2012. Pertanto, per valutare correttamente l'aumento rispet-to al passato bisogna retroagire al 2010. Le addizionali sono sta-te prelevate dal sito ufficiale fi-nanze it che rappresenta l'unica fonte ufficiale di riferimento. Le addizionali comunali e regionali sono riferite all'anno di imposta di riferimento e non rispetto a quando vengono effettuate le

trattenute. Per esempio, nel 2012 l'addizionale regionale e quella .indicata, ma la tratte-nuta verrà fatta nel 2013 ecc. In ciascuna provincia e per cia-scun scaglione di reddito, sono stati fatti i confronti con i sin-goli prelievi che sono con segno positivo (maggiore prelievo).

Automaticamente è stato messo in evidenza quanto di-

Pagina 31 Buste paga d illargo p leggere

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