Indice - bonetti-srl.it · Le viti rullate TBI sono costruite con la tecnologia ad uno o più...

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2 Indice • 1.1 Tipo di ricircolo pag. 4 • 1.2 Profilo del filetto pag. 4 • 2.1 Materiali pag. 5 • 2.2 Lubrificazione pag. 5 • 2.3 Protezione del filetto pag. 5 • 3.1 Classi di precisione pag. 6 • 3.2 Tolleranze geometriche pag. 6 • 4.1 Capacità di carico pag. 7 • 5.1 Rendimento pag. 7 • 6.1 Velocità critica pag. 8 • 7.1 Carico di punta pag. 9 • Modello: SFU (DIN 69051 FORMA B) pag. 10 • Modello: SFE pag. 11 • Modello: SFS (DIN 69051 FORMA B) pag. 12 High Speed Ball Screw Series • Modello: BSHR pag. 13 - Supporto di estremità tipo FK pag. 14 - Supporto di estremità tipo FF pag. 14 - Supporto di estremità tipo BK pag. 15 - Supporto di estremità tipo BF pag. 15 - Supporto di estremità tipo EK pag. 16 - Supporto di estremità tipo EF pag. 16 Lavorazioni codoli consigliate per unità supporto BK - FK - EK pag. 17 Lavorazioni codoli consigliate per unità supporto FF - EF - BF pag. 18

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    Indice

    • 1.1 Tipo di ricircolo pag. 4

    • 1.2 Profilo del filetto pag. 4

    • 2.1 Materiali pag. 5

    • 2.2 Lubrificazione pag. 5

    • 2.3 Protezione del filetto pag. 5

    • 3.1 Classi di precisione pag. 6

    • 3.2 Tolleranze geometriche pag. 6

    • 4.1 Capacità di carico pag. 7

    • 5.1 Rendimento pag. 7

    • 6.1 Velocità critica pag. 8

    • 7.1 Carico di punta pag. 9

    • Modello: SFU (DIN 69051 FORMA B) pag. 10

    • Modello: SFE pag. 11

    • Modello: SFS (DIN 69051 FORMA B) pag. 12High Speed Ball Screw Series

    • Modello: BSHR pag. 13

    - Supporto di estremità tipo FK pag. 14

    - Supporto di estremità tipo FF pag. 14

    - Supporto di estremità tipo BK pag. 15

    - Supporto di estremità tipo BF pag. 15

    - Supporto di estremità tipo EK pag. 16

    - Supporto di estremità tipo EF pag. 16

    • Lavorazioni codoli consigliate per unità supporto BK - FK - EK pag. 17

    • Lavorazioni codoli consigliate per unità supporto FF - EF - BF pag. 18

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    INTRODUZIONE

    Le viti rullate TBI prodotte utilizzando le tecnologie più avanzate di progettazione computerizzata vengono costruite con un processo di controllo in linea per garantire un’alta qualità e affidabilità.

    Le viti a ricircolo di sfere rullate, sono ottenute attraverso un processo di rullatura a freddo (deformazione plastica) dell’albero filettato, invece della comune operazione di tornitura e rettifica dello stesso. La chiocciola è ricavata per tornitura e finita di rettifica.Questo processo riduce in modo considerevole il costo di fabbricazione delle viti rullate rispetto alle viti rettificate.

    Le viti rullate vengono utilizzate in molti campi di applicazione e in tutti i tipi di costruzione meccanica.

    Campi di applicazione:

    In questo catalogo forniamo tutte le informazioni tecniche necessarie per qualsiasi progetto che prevede il montaggio di viti rullate.

    Tutte le viti sono eseguite con filettatura destra e per alcune tipologie anche sinistra.

    • Macchine punzonatrici

    • Macchine a taglio laser

    • Attuatori e Manipolatori

    • Robotica

    • Avvolgitori

    • Macchina prova materiali

    • Transfer

    • Torni e fresatrici

    • Macchine per stampaggio ad iniezione

    • Macchine per la lavorazione del legno

    • Presse piegatrici e cesoie

    • Tavole e attrezzature per saldatura

    • Macchine da stampa

    • Macchine per imballaggio

    • Macchine per la produzione della carta

    • Elevatori

    • Porte e cancelli automatici

    • Comandi per apparecchiature medicali

    • Letti di radiologia

    • Letti per ospedali

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  • 1.1 Tipo di ricircoloLe viti rullate TBI sono costruite con la tecnologia ad uno o più principi con ricircolo interno delle sfere nella chiocciola.

    Nel ricircolo interno ad un principio (fig. 1), l’intera pista di rotolamento della chiocciola è suddivisa in tanti ricircoli percorsi dalle sfere a ciclo chiuso che, al termine di ogni giro, vengono ricondotte nella posizione iniziale attraverso un deflettore definito “pastiglia di ricircolo”.Nel ricircolo interno a più principi (fig. 1/a), il “tubo di ricircolo” viene ricavato all’interno della chiocciola, permettendo il trasferimento tangenziale delle sfere dalla pista al condotto di ricircolo e viceversa.L’azione di rotazione delle sfere da’ un minimo attrito, un’alta efficienza e affidabilità di funzionamento.

    1.2 Profilo del filettoTutte le viti rullate TBI sono costruite con un profilo ad “arco gotico” delle piste di rotolamento (fig. 2).

    Tale tipologia costruttiva, abbinata ad un opportuno precarico ottenuto attraverso la selezionatura delle sfere, consente di limitare i giochi assiali e di ottenere elevate rigidezze.

    (fig. 1)

    (fig. 2)

    (fig. 1/a)

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    2.1 MaterialiLa durezza delle piste di rotolamento è molto importante per assicurare la massima capacità di carico e la durata del sistema.

    2.2 LubrificazioneUna corretta scelta del sistema di lubrificazione è essenziale per mantenere condizioni di basso attrito e contenute temperature di esercizio al fine di ottenere una riduzione dell’usura.• Lubrificazione a grasso Si raccomanda l’utilizzo di un grasso per cuscinetti al sapone di litio con consistenza 2. In

    applicazioni particolarmente gravose, si consiglia l’utilizzo di grassi con additivi EP per carichi e ciclicità molto elevate.

    • Lubrificazione a olio È consigliabile l’utilizzo della lubrificazione a olio quando la velocità di rotazione supera i 3-5

    m/min.

    2.3 Protezione del filettoTutte le chiocciole TBI vengono fornite complete di guarnizioni su entrambe le estremità per evitare l’ingresso di corpi estranei nella zona delle sfere.

    (fig. 3 Tabella materiali e trattamenti termici)

    (fig. 4 Intervalli di lubrificazione consigliati)

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    3.1 Classi di precisioneLe viti rullate TBI sono prodotte in classe di precisione T7 con una “deriva” di ± 50 µm calcolata su 300 mm di corsa (norma JIS B 1192).

    (fig. 5 Deviazione del passo)

    (fig. 7 Tabella tolleranze geometriche - unità: µm)

    (fig. 6 Tolleranze di posizione)

    3.2 Tolleranze geometricheLe tolleranze geometriche degli elementi delle vite rullate, garantiscono un montaggio e un funzionamento perfetto dell’insieme (fig. 6 e fig. 7).

    Corsa utile

    Corsa nominale

    Corsa specificata

    Corsa reale media

    Corsa reale

    Dev

    iazi

    one

    del p

    asso

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  • 4.1 Capacità di carico• CARICO DINAMICO Ca: è il carico assiale agente sull’asse della vite, costante e unidirezionale,

    al di sotto del quale il 90% di un numero sufficiente di identiche viti raggiungono una durata di vita di 1 milione di giri (dato teorico).

    • CARICO STATICO Coa: è il carico assiale concentrico all’asse, applicabile all’insieme in regime di riposo, capace di determinare tra la sfera e la relativa pista, una deformazione permanente pari a 0,0001 x diametro sfera.

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    5.1 RendimentoNelle viti rullate il coefficiente d’attrito è molto basso ed è dovuto al rotolamento tra gli elementi. Questa è la ragione per cui si è ottenuto un alto rendimento meccanico, vicino al 100%. La fig. 8 indica la differenza di rendimento tra le viti a sfere e le viti con filettatura trapezia convenzionale.

    (fig. 8 Rendimento)

    Angolo d’inclinazione (gradi)

    Normale utilizzo (convertire il moto rotatorio in moto lineare)

    Angolo d’inclinazione (gradi)

    Speciale utilizzo (convertire il moto lineare in moto rotatorio)

    µ: coefficiente d’attrito

    Vite a sferaVite a sfera

    Vite a trapezia

    Vite a trapezia

    Ren

    dim

    ento

    Ren

    dim

    ento

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  • 8

    6.1 Velocità criticaÈ importante che la vite rullata funzioni ad una velocità inferiore a quella della sua frequenza naturale di vibrazioni, che produce forze non bilanciate. La velocità critica di una vite dipende dal suo diametro, lunghezza, tipo e distanza tra i supporti. Nel diagramma della fig. 9 sono indicate le velocità critiche delle viti standard.

    (fig. 9 Diagramma della velocità critica)

    Supportato - Supportato

    Fisso - Supportato

    Fisso - Fisso

    Fisso - Libero

    Dis

    tanz

    a tr

    a i s

    uppo

    rti (

    mm

    )

    Velocità (rpm )Tipo di montaggio

    Fisso Fisso Fisso Supportato

    Fisso Libero Supportato Supportato

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    7.1 Carico di puntaQuando si applica una compressione su una vite a sfera, questa si può deformare prima di raggiungere la capacità di carico statico Coa. Il carico di compressione che una vite può sopportare dipende dal suo diametro, lunghezza, tipo e distanza tra i supporti. Nel diagramma della fig. 10 si può determinare il massimo carico di punta.

    (fig. 10 Diagramma carico di punta)

    Supportato - Supportato

    Fisso - Supportato

    Fisso - Fisso

    Fisso - Libero

    Dis

    tanz

    a tr

    a i s

    uppo

    rti (

    mm

    )

    Carico assiale (Kgf)Tipo di montaggio

    Fisso Fisso Fisso Supportato

    Fisso Libero Supportato Supportato

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    Modello: SFU (DIN 69051 FORM B)

    A W

    Modello: SFU (DIN 69051 FORMA B)

    Q Foro di lubrificazione

    Fino a mod. SFU03210-4 Dal mod. SFU04005-4

    I: Passo Da: Dia. Sfera n: N° di ricircoli K: Stiffness (Kg/μm)

    Ca: Capacità di carico dinamico (Kgf) Coa: Capacità di carico statico (Kgf)

    Unità: mm

    DimensioniModello

    Fornibili anche con passo sinistro

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    Modello: SFE

    Q Foro di lubrificazione

    I: Passo Da: Dia. Sfera n: N° di ricircoli K: Stiffness (Kg/μm)

    Ca: Capacità di carico dinamico (Kgf) Coa: Capacità di carico statico (Kgf)

    Dimensioni

    Modello

    Unità: mm

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  • Modello: SFS (DIN 69051 FORMA B) High Speed Ball Screw Series

    Q Foro di lubrificazione

    Fino a mod. SFS03232 Dal mod. SFS04005

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    I: Passo Da: Dia. Sfera n: N° di ricircoli K: Stiffness (Kg/μm)

    Ca: Capacità di carico dinamico (Kgf) Coa: Capacità di carico statico (Kgf)

    DimensioniModello

    Unità: mm

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    Modello: BSHR

    (Ricircoli esterni)

    (Ricircoli interni)Q Foro di lubrificazione

    Modello

    d: diametro vite I: Passo Da: Dia. Sfera n: N° di circuiti

    Ca: Capacità di carico dinamico (Kgf) Coa: Capacità di carico statico (Kgf)

    Unità: mm

    Dimensioni

    Nota: Le chiocciole dal Ø 8 al Ø 16 sono sprovviste di guarnizioni.

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    FK

    FF

    Unità: mm

    Unità: mm

    Modello

    Modello

    4x Øy - profondità = z

    4x Øy - profondità = z

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  • 15

    BK

    BF

    Unità: mm

    Unità: mm

    Modello

    Modello

    4x Øy - profondità = z

    2x Øy - profondità = z

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  • 16

    EK

    EF

    Unità: mm

    Unità: mm

    2x Øy - profondità = z

    2x Øy - profondità = z

    2x

    Modello

    Modello

    2x

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  • 17

    Tipo di supportoDiametro

    ViteCodolo

    CuscinettoFilettatura per ghiera

    d A B E F M S

    BK 10 10-12 10 8 39 15 M10X1 12

    BK 12 16 12 10 39 15 M12X1 12

    BK 15 20 15 12 41 20 M15X1 12

    BK 17 20/25 17 15 53 27 M17X1 14

    BK 20 25/32 20 17 53 27 M20X1 14

    BK 25 32 25 20 65 36 M25X1.5 18

    BK 30 40 30 25 72 42 M30X1.5 24

    BK 35 40 35 30 83 58 M35X1.5 28

    BK 40 50 40 35 98 70 M40X1.5 35

    Tipo di supportoDiametro

    ViteCodolo

    CuscinettoFilettatura per ghiera

    d A B E F M S

    FK 6 EK 6 8 6 4 24 8 M6X0.75 8

    FK 8 EK 8 10 8 6 32 10 M8X1 10

    FK 10 EK 10 10/12/14 10 8 39 15 M10X1 12

    FK 12 EK 12 14/16 12 10 39 15 M12X1 12

    FK 15 EK 15 20/25 15 12 41 20 M15X1 12

    FK 20 EK 20 23/32 20 17 59 27 M20X1 14

    FK 25 – 32 25 20 68 36 M25X1.5 18

    FK 30 – 40 30 25 72 42 M30X1.5 24

    Unità: mm

    Unità: mm

    Lavorazioni codoli consigliate per unità supporto BK - FK - EK

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    Lavorazioni codoli consigliate per unità supporto FF - EF - BF

    Modello Diametro vite Codolo cuscinetto

    d A

    FF 12 EF 12 BF 12 16 10

    FF 15 EF 15 BF 15 20/25 15

    – – BF 17 25 17

    FF 20 EF 20 ( BF 20) NOTE 32 20

    FF 30 – BF 30 40 30

    – – BF 40 50 40

    Dimensioni Consigliate

    E B F G

    12 9,6 9,15 1,15

    12 14,3 10,15 1,15

    16 16,2 13,15 1,15

    18 (16) 19 15,35 (13,35) 1,35

    20 28,6 17,75 1,75

    25 38 19,75 1,75

    Unità: mm

    Unità: mm

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