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INDICE

Premessa ........................................................................... 3

1. criteri di priorità .............................................................. 4

2. criteri per la definizione dei percorsi per le prestazioni di tipo diagnostico - terapeutico ............ 6

3. CUP ................................................................................... 8

4. attività libero professionale intramuraria .................. 8

5. informazione e comunicazione liste di attesa ........... 9

6. agende chiuse .................................................................. 9

7. monitoraggio tempi di attesa ....................................... 10

8. misure previste in caso di superamento .................... 11dei tempi massimi ......................................................... 11

9. individuazione delle strutture nell’ambito delle quali i tempi massimi di attesa sono rispettati .......................................................................... 11

10. classi di priorità dei ricoveri ........................................ 12

11. liste di prenotazione dei ricoveri ospedalieri programmati .............................................. 14

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PREMESSA

La Deliberazione di Giunta Regionale n. 1293 del 03.06.2011 “Ap-provazione del programma regionale di contenimento delle liste di attesa 2011–2013 e dei relativi atti di indirizzo all’Azienda USL della Valle d’Aosta” in recepimento del Piano nazionale di Go-verno dei tempi di attesa 2010-2012 approvato dalla Conferenza Stato-Regioni in data 28.10.2010, definisce le linee strategiche da applicarsi per il contenimento delle liste di attesa.La DGR prevede che l’USL rediga entro 60 giorni dalla sua adozio-ne un “Piano Attuativo Aziendale” dal quale si evincano le strate-gie che l’Azienda intende mettere in atto per l’applicazione delle indicazioni regionali.Le nuove indicazioni differiscono di poco da quanto già previ-sto dai precedenti accordi sottoscritti in sede di Conferenza Sta-to-Regioni sulla materia specifica. Pertanto il Piano prevede un perfezionamento delle modalità organizzative già messe in atto dall’USL negli ultimi anni, con un miglioramento delle criticità an-cora presenti.Le modalità organizzative presenti hanno permesso di garantire mediamente il rispetto degli standard previsti per l’attesa dell’ese-cuzione delle prestazioni sanitarie con alcune poche eccezioni. Ad esempio non si è riusciti negli anni a fornire risposte coerenti con gli standard a causa di un eccesso di inappropriatezza della domanda (per alcune tipologie di RMN) o per carenza di medici specialisti (come nel caso della Reumatologia).

Il programma regionale fornisce indicazioni sui seguenti ambiti:1. criteri di priorità2. criteri per la definizione dei percorsi per le prestazioni di tipo

diagnostico - terapeutico3. CUP4. attività libero professionale intramuraria5. informazione e comunicazione liste di attesa

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6. agende chiuse7. monitoraggio tempi di attesa8. misure previste in caso di superamento dei tempi massimi9. individuazione delle strutture nell’ambito delle quali i tem-

pi massimi di attesa sono rispettati10. classi di priorità dei ricoveri11. liste di prenotazione dei ricoveri ospedalieri programmati

1. criteri di priorità

a. Le azioni che l’Azienda intende mettere in campo per dare applicazione alle indicazioni regionali sono:

revisione di tutte le agenda e obbligatorietà di agende secondo codice di prioritàLa direzione sanitaria aziendale comunica ai direttori di dipartimento nell’ambito del Collegio di direzione la ne-cessità di procedere allo sdoppiamento delle agende nei casi in cui esistono agende di prenotazione per visite spe-cialistiche non differenziate per urgenza differibile (prime visite D) e visite programmate (P) Le direzioni di area ospedaliera e area territoriale proce-dono a revisione/aggiornamento delle disponibilità date dagli specialisti per la gestione delle visite in urgenza (U) Le direzioni di area ospedaliera e area territoriale, in col-laborazione con l’ufficio flussi e l’ufficio governo CUP, ef-fettuano una revisione delle agende di prenotazione al fine di completare il passaggio da agenda cartacea ad agenda elettronica

definizione di percorsi diagnostico-terapeutici (PDT) condivisi tra gli specialisti e i MMG/PLS da cui si evin-cano gli esami appropriati da richiedere per dare risposta

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al quesito diagnosticoEntro il 2011 l’applicazione riguarderà le prestazioni com-prese nei PDT nefrologico e diabetologico.

gestione degli appuntamenti per esami strumentali e vi-site di controllo da parte degli specialisti in base a quan-to definito dai PDT. Tale modalità dovrà prevedere che lo specialista dia direttamente in fase di visita il nuovo appuntamento al paziente per il controllo periodico (an-che a distanza di un anno) previsto dal PDT, evitando al paziente di ricorrere al MMG per la prescrizione ed al CUP per la prenotazione. Per dare applicazione a questa modalità si rende necessario ampliare la possibilità di prescrizione su ricettario regionale a tutti i medici. Tale procedura è facilitata dal fatto che la prescrizione non ha scadenza dopo l’avvenuta prenotazione della prestazioneEntro ottobre 2011 attivazione del collegamento informa-tico delle due strutture con le agende CUP e formazione e abilitazione del personale che sarà incaricato di effettuare le prenotazioni, all’utilizzo delle agende per le prenotazio-ni.Nella prima fase di applicazione della nuova procedura la prescrizione della ricetta medica da parte dello specialista, avverrà con compilazione manuale.Entro novembre 2011 sperimentazione della nuova proce-dura. Entro dicembre 2011 applicazione della nuova procedura.Verrà condotto contestualmente da parte della direzione, in collaborazione con il sistema informatico, uno studio di fattibilità sulla possibilità di utilizzo della ricetta virtuale e sistema alternativo per la compilazione informatizzata

verifiche trimestrali a campione effettuate dai distret-ti sul corretto utilizzo dei codici di priorità da parte dei

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prescrittori.

b) La tempistica di applicazione delle azioni su indicate è la seguente:

entro la fine del 2011 revisione di tutte le agenda e obbli-gatorietà di agende secondo codice di priorità

entro la fine del 2013 definizione di percorsi diagnostico–terapeutici (PDT) condivisi tra gli specialisti e i MMG/PLS da cui si evincano gli esami appropriati da richiede-re per dare risposta al quesito diagnostico. Nel corso del 2011 dovranno essere definiti almeno 2 PDT (diabete e insufficienza renale cronica); nel corso del 2012 almeno 4 PDT da definirsi in accordo con i MMG/PLS

la tempistica sarà conseguente alla definizione dei PDT e quindi ricalcherà quella prevista al punto precedente. Dovrà essere prevista entro la fine dell’anno in corso l’in-dicazione regionale che renda valida la prescrizione per un tempo almeno pari all’anno

le verifiche verranno effettuate già a partire dalla casistica relativa all’’ultimo trimestre 2011. Gli esiti delle verifiche verranno comunicati ai MMG/PLS in ambito distrettuale

2. Criteri per la definizione dei percorsi per le prestazioni di tipo diagnostico-terapeutico

a. Le azioni che l’Azienda intende mettere in campo per dare applicazione alle indicazioni regionali sono strettamente le-gate a quanto già previsto al punto 1.a.ii, e nello specifico:

definizione di percorsi diagnostico–terapeutici (PDT) condivisi tra gli specialisti e i MMG/PLS da cui si evinca-no gli esami appropriati da richiedere per dare risposta al

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quesito diagnostico, nel rispetto dei tempi massimi pre-visti dalla D.G.R. per la conclusione della fase diagnosti-ca e dell’avvio della terapia.La direzione strategica individua entro gennaio 2012 i 4 percorsi. Si prevede l’individuazione di 2 PDT selezionati in riferimento alle prestazioni che presentano le maggiori criticità e 2 PDT di ambito oncologico, facendo riferimento ai percorsi già attivati in ambito di GIC che dovranno esse-re condivisi con i MMG.

per l’ambito oncologico l’Azienda garantisce già la presa in carico del paziente con l’esecuzione dell’iter diagno-stico e l’attivazione di quello terapeutico nei tempi cor-retti. In ogni caso verranno condivisi i PDT con i MMG/Pls per lo snellimento delle procedure amministrative–burocratiche prescrittive.

per l’ambito cardiovascolare verranno definiti percorsi diagnostico–terapeutici (PDT) condivisi tra gli speciali-sti e i MMG/PLS da cui si evincano gli esami appropriati da richiedere per fornire risposta al quesito diagnostico, nel rispetto dei tempi massimi previsti dalla D.G.R. per la conclusione della fase diagnostica e dell’avvio della terapia

b. La tempistica di applicazione delle azioni su indicate è stret-tamente legata a quanto previsto ai punti 1.b.ii e 1.b.iii e per-tanto:

entro la fine del 2013 definizione di percorsi diagnostico–terapeutici (PDT) condivisi tra gli specialisti e i MMG/PLS da cui si evincano gli esami appropriati da richiede-re per dare risposta al quesito diagnostico. Nel corso del 2011 dovranno essere definiti almeno 2 PDT (diabete e insufficienza renale cronica) e nel corso del 2012 almeno 4 PDT da definirsi in accordo con i MMG/PLS

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Attivazione entro aprile 2012 di gruppi di lavoro costituiti da rappresentanze degli specialisti coinvolti e dei MMG, incaricati di procedere all’elaborazione di PDT come sopra descritto.

per l’ambito oncologico i PDT verranno gradualmente condivisi con i MMG/PLS entro la fine del 2013, in consi-derazione dei buoni risultati già garantitiElaborazione da parte del gruppo di lavoro, entro fine 2012, dei PDT oncologici.

per l’ambito cardiovascolare nel corso del 2012 e 2013 verranno definiti percorsi diagnostico–terapeutici (PDT) condivisi tra gli specialisti e i MMG/PLS. Per l’anno 2011 viene garantito il percorso sul diabete, fattore di rischio delle malattie cardiovascolariElaborazione entro fine 2012 dei 2 percorsi non di ambito oncologico, di cui uno cardiovascolare.

3. CUP

a. L’indicazione è già stata applicata dall’Azienda e pertanto è previsto solo un monitoraggio continuo della sua corretta ap-plicazione e del mantenimento

4. Attività libero professionale intramuraria

a. L’indicazione è già stata applicata dall’Azienda e pertanto è previsto solo un monitoraggio continuo della sua corretta applicazione e del mantenimento sia per quanto riguarda la libera professione nei confronti dell’Azienda sia per l’intra-moenia su richiesta dell’utente. Entrambe le materie sono già state regolamentate a livello aziendale

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5. Informazione e comunicazione liste di attesa (vedere allegato piano di comunicazione)

a. L’Azienda da tempo pubblica i tempi di attesa sul sito inter-net ed ha costituito il tavolo di confronto con le Associazioni dei consumatori che si riunisce, di norma, con periodicità tri-mestrale. In ogni caso le azioni che l’Azienda intende mettere in campo per migliorare l’esistente e dare piena applicazione alle indicazioni regionali sono:

ampliare il campo dell’informazione/comunicazione a tutti gli ambiti previsti dalla D.G.R.

garantire la corretta informazione/comunicazione in tutti i punti previsti dalla D.G.R.

b. La tempistica di applicazione delle azioni su indicate è la se-guente:

entro il primo semestre del 2012 il completamento di tutti i campi dell’informazione/comunicazione a tutti gli am-biti previsti dalla D.G.R.

entro il secondo semestre del 2012 il completamento di tutti i punti di informazione/comunicazione previsti dal-la D.G.R.

6. Agende chiuse

a. Le azioni che l’Azienda intende mettere in campo per dare applicazione alle indicazioni regionali sono:

definizione della procedura per la sospensione dell’ero-gazione di prestazioni

Entro ottobre 2011 elaborazione della bozza di procedura in collaborazione con Direzione Area territoriale

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Entro novembre 2011 approvazione della procedura defi-nitiva.

b. La tempistica di applicazione delle azioni su indicate è la se-guente:

Entro fine 2011 definizione della procedura per la sospen-sione dell’erogazione di prestazioni.

7. Monitoraggio tempi di attesa

a. L’Azienda da tempo effettua il monitoraggio dei tempi di at-tesa valutando altresì le strategie di miglioramento in caso di criticità. Le azioni che l’Azienda intende mettere in atto per migliorare l’esistente e dare piena applicazione alle indica-zioni regionali sono legate a quanto previsto al punto 1.a.1:

monitoraggio di tutte le prestazioni e verifica del corretto utilizzo dei codici di priorità:Si prevede l’effettuazione, da parte delle direzioni area ospedaliera e territoriale, in collaborazione con l’ufficio flussi e l’ufficio governo CUP, di verifiche a campione sulle prestazioni per singola struttura complessa. Il dato relativo alle prestazioni erogate verrà confrontato con il corrispon-dente dato relativo alla prescrizione, al fine di individuare le criticità e gli errori di codifica/registrazione delle pre-stazioni.

b. La tempistica di applicazione delle azioni su indicate è la se-guente:

entro il primo semestre del 2012 piena applicazione del monitoraggio e della verifica dell’applicazione dei codici di priorità

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8. Misure previste in caso di superamento dei tempi massimi

a. L’Azienda da tempo effettua il monitoraggio dei tempi di at-tesa valutando trimestralmente le strategie di miglioramento in caso di criticità. Le azioni che l’Azienda intende mettere in campo per migliorare l’esistente e dare piena applicazione alle indicazioni regionali sono:

aumento dell’offerta, inteso come aumento del nume-ro e/o delle ore di apertura del punto di erogazione sia mediante il personale già presente (anche con forme di LPA), sia con stipula di contratti con specialisti ambula-toriali o libero professionisti

verifica dell’appropriatezza prescrittiva in base ai PDT concordati

comunicazione ai cittadini e alle associazioni dei consu-matori di criticità di non possibile soluzione nel seme-stre successivo, legata ad indisponibilità di personale e/o ad eccesso di domanda.

b. La tempistica di applicazione delle azioni su indicate è la se-guente:

già in atto

in linea con la tempistica prevista ai punti 1.b.ii e 1.b.iii

entro il primo semestre 2012

9. Individuazione delle strutture nell’ambito delle quali i tempi massimi di attesa sono rispettati

a. Le azioni che l’Azienda intende mettere in campo per dare applicazione alle indicazioni regionali sono:

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individuazione delle strutture private accreditate regio-nali ed extraregionali che possano contribuire al conteni-mento dei tempi di attesa per le prestazioni per le quali l’USL non riesce a rispettare gli stessi

stipula di convenzioni “ad hoc” per il contenimento dei tempi di attesa

b. La tempistica di applicazione delle azioni su indicate è la se-guente:

entro il semestre successivo all’identificazione della cri-ticità

entro dodici mesi successivi alla rilevazione della critici-tà, esclusivamente nei casi in cui la stessa non si sia risol-ta con le misure poste in atto dall’Azienda

10. Classi di priorità dei ricoveri

a. Le azioni che l’Azienda intende mettere in campo per dare applicazione alle indicazioni regionali sono:

definizione di un modello unico informatizzato di regi-stro prenotazioni per il ricovero, che preveda anche il co-dice di priorità

La direzione di area ospedaliera coordinerà la revisione dei criteri di classificazione degli interventi secondo classi di priorità, attraverso l’acquisizione dai responsabili delle strutture complesse dell’elenco aggiornato degli interven-ti/diagnosi per singola classe di priorità, entro fine 2011.La direzione di area ospedaliera procederà, in collabora-zione con il sistema informatico, ad una analisi sul sistema Trakcare, al fine di identificare il modello informatizzato idoneo a garantire la registrazione delle prenotazioni e il

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monitoraggio dei tempi di attesa di ricovero.

Presentazione alla direzione strategica dell’ipotesi di mo-dello di gestione delle liste (per tipologia di intervento piut-tosto che per struttura e codice di priorità o per tipologia di ricovero), che sarà individuato anche in funzione della loro pubblicazione e della fruibilità da parte dell’utenza.

revisione di tutte le agenda e obbligatorietà di utilizzo del modello informatizzatoSulla base del modello individuato la direzione area ospe-daliera, in collaborazione con l’ufficio flussi e i responsabili delle strutture complesse di degenza, condurrà attività di revisione di tutte le agende in uso per la gestione delle at-tività di ricovero.

Verifiche trimestrali a campione effettuate dalla Direzio-ne medica di presidio sul corretto utilizzo del registro in-formatizzato e dei codici di prioritàAnalisi dell’attività di ricovero per codice priorità, utiliz-zando i report trimestrali per unità organizzativa

b. La tempistica di applicazione delle azioni su indicate è la se-guente:

entro la fine del 2011 definizione di modello unico infor-matizzato di registro prenotazioni per il ricovero che pre-veda anche il codice di priorità

entro il primo semestre 2012 revisione di tutte le agenda e obbligatorietà di utilizzo del modello informatizzatoEntro primo trimestre 2012 messa in produzione del mo-dello da parte del sistema informatico e sperimentazione del modello da parte di un reparto pilota.Entro secondo trimestre 2012 applicazione progressiva del modello da parte di tutte le strutture ospedaliere.

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le verifiche saranno effettuate già a partire dalla casistica relativa al secondo trimestre 2012. Gli esiti delle verifiche verranno comunicati ai direttori di dipartimento e delle strutture complesse specifiche

11. Liste di prenotazione dei ricoveri ospedalieri programmati

a. Le azioni che l’azienda intende mettere in campo per dare applicazione alle indicazioni regionali sono:

definizione da parte dei direttori di struttura complessa dei criteri di priorità specifici per patologia e per com-plessità clinica (vedi punto 10 a) i))

valutazione semestrale del rispetto dei tempi ed even-tuale messa in atto di azioni di miglioramento, quali ad esempio l’aumento dell’offerta per l’attività chirurgica

revisione e pulizia annuale di tutte le agende Definizione dei criteri di gestione e di pulizia periodica delle liste d’attesa da parte della direzione di area ospeda-liera in collaborazione con i direttori di struttura.Elaborazione di procedura specifica ospedalieraApplicazione della procedura da parte delle strutture ospedaliere.

b. La tempistica di applicazione delle azioni su indicate è la se-guente:

entro la fine del 2011 definizione da parte dei direttori di struttura complessa dei criteri di priorità specifici per patologia e per complessità clinica

la valutazione verrà effettuata già a partire dalla casistica

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relativa al secondo semestre 2012

entro il secondo semestre 2012:Entro marzo 2012 definizione dei criteri e sua condivisione con la direzione Strategica.Entro maggio 2012 elaborazione della procedura specifica.Entro giugno 2012 approvazione della procedura.Entro secondo semestre 2012 applicazione della procedura.

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PREMESSAIl punto 5 dell’allegato alla DGR 1293 del 3 giugno 2011indica le principali attività di informazione e di comunicazione delle liste di attesa. Il presente piano di comunicazione illustra:

• Lasituazioneattuale (azioni, strumenti, destinatari). L’unica eccezione è rappresentata dallo strumento “Canale sanita-rio”, ovvero i monitor informativi nelle sale di attesa che sa-ranno attivi dal mese di ottobre 2011.

• Leazionifuture (strategie comunicative, strumenti, destinata-ri, tempi)

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SITUAZIONE ATTUALE (azioni, strumenti, strutture, destinatari)

TEMPI ATTESA PRIME VISITE E ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI (attività ambulatoriale svolta nelle sedi ospedaliere e territoriali)

Azioni1. rilevazioni effettuate mensilmente dal governo CUP2. monitoraggio mensile svolto da una commissione interna3. pubblicazione sul web aziendale con indicazione del mese in

corso. I tempi sono suddivisi per specialità e prestazioni con indicazione delle strutture eroganti. I tempi pubblicati seguo-no un ordine progressivo (al primo posto il tempo di attesa più breve). In ogni pagina viene costantemente ripetuta l’in-formazione relativa alle modalità di prenotazione.

4. evidenziazione (con colore diverso) dei tempi di attesa ecce-denti gg 30 (per le prime visite) e gg 60 (per primi accerta-menti diagnostici).

5. pubblicazione sul web dei tempi di attesa del mese preceden-te (in formato pdf)

Strumenti1. web aziendale, con navigazione semplificata: home page>tempi di attesa (menu di sx – i servizi in rete)2. Canale sanitario (con rimando al sito)1. Newsl Informafamiglie (con rimando al sito)

Destinataril’intera popolazione

Tempi(perilsolopunto4)da gennaio 2012

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INDAGINI DI SODDISFAZIONE DELLA QUALITÀ PERCEPITADEI SERVIZI SANITARI REGIONALI

Azionieffettuazione di indagini di soddisfazione sul grado di qualità percepita (customer satisfaction) con periodicità annuale. Le ri-levazioni vengono promosse e gestite dall’URP. Sono oggetto di rilevazione i reparti ospedalieri e i distretti socio-sanitari, ad anni alterni.

Strumenti1. questionario auto compilato. La distribuzione del questiona-

rio è “accompagnata” (consegna dello stesso all’utente da parte del personale infermieristico e invito alla compilazio-ne). Il questionario, rigorosamente anonimo, viene inserito in apposite urne a disposizione nei reparti/strutture. I questionari vengono ritirati dalle operatrici dell’URP. Se-guono le operazioni di data entry e data analysis.

2. report globale e analitico (per reparto/distretto). La repor-tisitica, in forma cartacea, oltre ad essere diffusa all’interno dell’Azienda, viene inviata ad altre istituzioni, associazioni dei consumatori, organizzazioni sindacali e organi di infor-mazione;

3. web aziendale. Il report globale è oggetto di pubblica-zione. Percorso: direzione strategica>struttura complessa Comunicazione>URP>indagini di soddisfazione

Destinatari1. direzione strategica2. soggetti istituzionali3. operatori aziendali4. organi di informazione5. OO.SS.

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6. associazioni dei consumatori7. popolazione

TAVOLO DI CONFRONTOCON LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI

Azioni1. condivisione dell’ordine del giorno2. convocazione del tavolo di confronto (operativo da alcuni

anni). Gli incontri tra associazioni dei consumatori e direzio-ne aziendale (direttore sanitario, direttore di area territoria-le, direttore di area ospedaliera, direttore della comunicazio-ne) avvengono con periodicità trimestrale

Strumenti1. riunione2. verbale della riunione inviato ai soggetti partecipanti

Destinatariassociazioni dei consumatori

MODALITÀ DI ACCESSO E PRENOTAZIONE DELLE PRESTAZIONI SANITARIE

Azioni3. aggiornamento semestrale delle informazioni (servizi eroga-

ti, prestazioni ambulatoriali) contenute nel web aziendale da parte delle strutture aziendali

4. ricezione delle informazioni da parte delle strutture, esame delle informazioni e trasferimento delle stesse al settore co-municazione web per la pubblicazione

5. eventuale aggiornamento delle modalità di prenotazione

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Strumenti1. web aziendale. Servizi e prestazioni erogate sono elencati e

descritti all’interno d ogni sezione (area ospedaliera, territo-riale, della prevenzione, tecnico-amministrativa), così come gli accertamenti diagnostici da prenotare direttamente in re-parto.

2. Le modalità di prenotazione sono elencate alla voce CUP. Percorso: home pagei servizi per i cittadiniCUP

3. flyer informativo sulle modalità di prenotazione a CUP in di-stribuzione presso ogni sportello CUP e pubblicato sul web nell’Area Stampa

4. Canale sanitario5. Newsl Informafamiglie

Destinataril’intera popolazione

MODALITÀ DI ACCESSO ALLA LIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA (LPI)

Azioni1. aggiornamento periodico dell’elenco degli specialisti (sede,

orari, prestazioni e onorari) a cura della SC OSRU2. pubblicazione delle informazioni sul web

Strumentiweb aziendale. Percorso: home page>i servizi in rete>CUP per libera professione intramurariaLa ricerca può avvenire “per specialità” o “per medico” Contenuti: elenco specialisti – sede e orari – prestazioni e onorari – numeri telefono CUP

3. Canale sanitario (con rimando al web)

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4. Newsl Informafamiglie (con rimando al web)

Destinataril’intera popolazione

NECESSITÀ E IMPORTANZA DELLA DISDETTA DA PARTE DEL CITTADINO-UTENTE DI IMPOSSIBILITÀ O NON

VOLONTÀ DI USUFRUIRE DELLA PRESTAZIONE PRENOTATA

Azioni1. eventuale aggiornamento, sulla base di disposizioni norma-

tive, del regolamento aziendale per la disciplina dell’istituto del bonum-malum

2. gestione dell’istituto del bonum-malum da parte delle struttu-re competenti: reparti ospedalieri, distretti socio-sanitari, SC Ragioneria, SC Comunicazione (URP)

Strumenti/strutture1. web aziendale. Riporta tutte le informazioni utili per il cittadi-

no, inclusa la modulistica per la richiesta del “bonum”. Percorso: home page>i servizi per i cittadini>URP>normative>regolamento istituto bonum-malum Il modulo per la richiesta del “bonum” è sempre all’interno della sezione URP>modulistica

2. URP: l’Ufficio Relazioni con il Pubblico è a disposizione dei cittadini per fornire informazioni al riguardo (colloqui, telefo-no, fax, e-mail)

3. Canale sanitario4. Newsl Informafamiglie

Destinataril’intera popolazione

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ELENCO DELLE STRUTTURE NELLE QUALI POSSONO ESSERE EROGATE LE PRESTAZIONI

Azioni1. aggiornamento delle informazioni contenute nel web

(prestazioni, sedi, orari) inviate dalle aree organizzative (ospedaliera, territoriale, della prevenzione) o dalle singole strutture

2. pubblicazione sul web delle informazioni

Strumenti1. web aziendale con navigazione semplificata: home

page>ricerca (menu di dx)>cerca orari ambulatori2. Canale sanitario (con rimando al web)

Destinataril’intera popolazione

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AZIONI FUTURE, STRUMENTI, DESTINATARI, TEMPI

(ad integrazione dell’esistente)

PUBBLICAZIONE TEMPI MASSIMI DI ATTESA PER RICOVERI ORDINARI E IN REGIME DI DAY HOSPITAL

Azioni1. ricezione dei file contenenti i tempi di attesa per ricoveri sud-

divisi per specialità, La periodicità verrà concordata con la direzione sanitaria

2. pubblicazione degli stessi sul web aziendale in una sezione di nuova creazione

3. pubblicazione delle classi di priorità dei ricoveri sul web aziendale

4. tenuta e aggiornamento periodico delle informazioni

Strumenti1. web aziendale, con navigazione semplificata: home

pagetempi di attesa (menu di sx – i servizi in rete)2. Canale sanitario (con rimando al sito)3. Newsl Informafamiglie (con rimando al sito)

Destinataril’intera popolazione

Tempientro il 1° semestre 2012

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SOSPENSIONE DELL’EROGAZIONE DI PRESTAZIONI ENTRO 24 ORE DAL VERIFICARSI CON LA MOTIVAZIONE

Azioni1. tempestiva ricezione delle informazioni (a mezzo e-mail) da

parte della direzione sanitaria2. elaborazione di un testo scritto da pubblicare, validato dal-

la direzione strategica3. trasmissione delle informazioni alle operatrici dell’URP4. trasmissione delle informazioni ai front office (sedi ospeda-

liere e territoriali)

Strumenti/strutture1. comunicato stampa2. web aziendale (sulla homepage, tra le news)3. Canale sanitario4. URP per rilascio informazioni5. front office per rilascio informazioni

Destinataril’intera popolazione

Tempientro il 31.12.2011

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COMUNICAZIONE AI CITTADINI E ALLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI DI CRITICITÀ DI NON POSSIBILE SOLUZIONE NEL SEMESTRE SUCCESSIVO LEGATA AD INDISPONIBILITÀ DI

PERSONALE E/O AD ECCESSO DI DOMANDA

Azioni1. ricezione delle informazioni (a mezzo e-mail o per lettera)

da parte della direzione generale/sanitaria;2. elaborazione di un testo scritto da pubblicare, validato dal-

la direzione strategica3. trasmissione delle informazioni alle operatrici dell’URP4. trasmissione delle informazioni ai front office (sedi ospeda-

liere e territoriali)5. iscrizione dell’argomento all’ordine del giorno del prossimo

Tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori

Strumenti/strutture1. comunicato stampa2. eventuali interviste o dichiarazioni, da parte della direzione

strategica, rilasciate agli organi di informazione3. web aziendale (sulla homepage, tra le news)4. Canale sanitario5. Newsl Informafamiglie6. Tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori7. URP per rilascio informazioni8. front office

Destinataril’intera popolazione

Tempiimmediati

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MODALITÀ DI RITIRO E CONSULTAZIONE DELLA REFERTAZIONE

Azioni1. tenuta e aggiornamento, da parte dell’URP, delle informazio-

ni relative alle modalità di ritiro dei referti 2. ristampa e affissione nelle sedi laboratoristiche delle locandi-

ne informative sull’invio dei referti a domicilio3. elaborazione di un testo scritto che raccolga tutte le informa-

zioni riguardanti il ritiro della refertazione (tempi e modalità di ritiro, obblighi e sanzioni, deleghe scritte e modulistica da utilizzare, visualizzazione on line di referti radiologici e di medicina nucleare con sistema Raview, ecc.)

4. realizzazione e stampa di un leaflet (pieghevole)5. diffusione del leaflet (sia a mezzo web che per consegna

diretta). Il leaflet verrà messo a disposizione del pubblico presso i CUP, i punti prelievo e l’URP

Strumenti/strutture1. leaflet informativo digitale e cartaceo (realizzato dall’ufficio

stampa)2. web aziendale (pubblicazione on line nell’area stampa)3. Canale sanitario4. Newsl Informafamiglie5. CUP6. URP

Destinataril’intera popolazione

Tempientro il 1° semestre 2012

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BROCHURE INFORMATIVA E AMPLIAMENTO DEI PUNTI DI INFORMAZIONE

Azioni1. studio ed elaborazione d un documento che, in modo sche-

matico e immediato, raccolga le seguenti informazioni:• modalità di accesso e prenotazione delle prestazioni sa-

nitarie (anche con rimandi alle pagine web) inclusa la LPI• modalità di ritiro della refertazione • disciplina dell’istituto del bonum-malum• rimando alle pagine web per la consultazione dei tempi

di attesa delle prime visite, primi accertamenti diagnostici e dei ricoveri

• criteri e classi di priorità2. validazione dei contenuti da parte della direzioni competenti3. realizzazione e stampa della brochure (digitale e cartacea)4. diffusione della brochure (web, ambulatori dei MMG e PLS,

farmacie, strutture territoriali socio-sanitarie, sedi ospedalie-re, biblioteche)

Strumenti/strutture1. brochure informativa2. web aziendale3. Canale sanitario4. Newsl Informafamiglie5. sedi istituzionali (poliambulatori, consultori, CUP, URP, front office)6. altre sedi (ambulatori MMG e PLS, farmacie, biblioteche ap-

partenenti al sistema bibliotecario regionale)

Destinatari1. popolazione2. MMG e PLS3. farmacisti

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Tempientro il 2° semestre 2012

PIANO OPERATIVO AZIENDALE PER LE LISTE DI ATTESA

Azioni1. revisione testo, impaginazione e realizzazione grafica dell’in-

tero piano operativo per le liste di attesa2. pubblicazione del Piano sul web aziendale, all’interno

dell’area stampa

Strumenti1. documento in pdf2. web aziendale3. Andromeda 4. Canale sanitario (per rimando al sito)5. Newsl Informafamiglie (per rimando al sito)

Destinatari1. popolazione2. operatori aziendali

Tempientro il 31.12.2011

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