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Ambiente Cultura e Turismo Pubblica Amministrazione Sport INDICE Centrale a biomasse, in campo la Soprintendenza 23/03/12 Il Resto del Carlino Ravenna 2 Comuni, essere ecofriendly paga 23/03/12 Italia Oggi 3 La Soprintendenza in campo al fianco degli ambientalisti 23/03/12 La Voce di Romagna Ravenna 5 DANZA UNO SPETTACOLO A TEATRO COMUNALE 23/03/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6 ‘LiberaRussi’ invita i cittadini: «Dite la vostra» 23/03/12 Il Resto del Carlino Ravenna 7 La Ville lumière, tra storie d’amore e di vita 23/03/12 Il Resto del Carlino Ravenna 8 IN BREVE 23/03/12 La Voce di Romagna Ravenna 9 La zona franca degli statali 23/03/12 Il Sole 24 Ore 10 Negli uffici pubblici incognita effetti 23/03/12 Il Sole 24 Ore 11 Nei Comuni si fa spazio l’alternativa alla Tares 23/03/12 Il Sole 24 Ore 12 Il licenziamento economico già esiste per gli statali 23/03/12 Italia Oggi 13 Controlli contabili doc in comune 23/03/12 Italia Oggi 14 Enti, la tesoreria unica è legge 23/03/12 Italia Oggi 15 Fornitore inadempiente? Al comune va risarcito anche il danno all'immagine 23/03/12 Italia Oggi 17 Locazioni strangolate dall'Imu 23/03/12 Italia Oggi 18 Conciliare equilibrio e crescita 23/03/12 Italia Oggi 21 Comuni, essere ecofriendly paga 23/03/12 Italia Oggi 3 Mini enti falcidiati 23/03/12 Italia Oggi 22 Esecuzione diretta solo se c'è l'accordo 23/03/12 Italia Oggi 23 Sanzione Ici Annullamenti d'ufficio ko 23/03/12 Italia Oggi 24 Scuole, incentivi all'energia solare 23/03/12 Italia Oggi 25 Arrivano i soldi per le minoranze linguistiche 23/03/12 Italia Oggi 26 Agevolazioni in pillole 23/03/12 Italia Oggi 27 sport: Il Cervia vede un po’ di luce in fondo al tunnel Mister Rossi: “Crediamo nelle nostre forze” 23/03/12 La Voce di Romagna Ravenna 28 sport: Russi ok, gare agevoli per Longiano e Mattei 23/03/12 La Voce di Romagna Ravenna 29 Pagina 1 di 29

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Ambiente

Cultura e Turismo

Pubblica Amministrazione

Sport

INDICE

Centrale a biomasse, in campo la Soprintendenza23/03/12 Il Resto del Carlino Ravenna 2

Comuni, essere ecofriendly paga23/03/12 Italia Oggi 3

La Soprintendenza in campo al fianco degli ambientalisti23/03/12 La Voce di Romagna Ravenna 5

DANZA UNO SPETTACOLO A TEATRO COMUNALE23/03/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6

‘LiberaRussi’ invita i cittadini: «Dite la vostra»23/03/12 Il Resto del Carlino Ravenna 7

La Ville lumière, tra storie d’amore e di vita23/03/12 Il Resto del Carlino Ravenna 8

IN BREVE23/03/12 La Voce di Romagna Ravenna 9

La zona franca degli statali23/03/12 Il Sole 24 Ore 10

Negli uffici pubblici incognita effetti23/03/12 Il Sole 24 Ore 11

Nei Comuni si fa spazio l’alternativa alla Tares23/03/12 Il Sole 24 Ore 12

Il licenziamento economico già esiste per gli statali23/03/12 Italia Oggi 13

Controlli contabili doc in comune23/03/12 Italia Oggi 14

Enti, la tesoreria unica è legge23/03/12 Italia Oggi 15

Fornitore inadempiente? Al comune va risarcito anche il danno all'immagine23/03/12 Italia Oggi 17

Locazioni strangolate dall'Imu23/03/12 Italia Oggi 18

Conciliare equilibrio e crescita23/03/12 Italia Oggi 21

Comuni, essere ecofriendly paga23/03/12 Italia Oggi 3

Mini enti falcidiati23/03/12 Italia Oggi 22

Esecuzione diretta solo se c'è l'accordo23/03/12 Italia Oggi 23

Sanzione Ici Annullamenti d'ufficio ko23/03/12 Italia Oggi 24

Scuole, incentivi all'energia solare23/03/12 Italia Oggi 25

Arrivano i soldi per le minoranze linguistiche23/03/12 Italia Oggi 26

Agevolazioni in pillole23/03/12 Italia Oggi 27

sport: Il Cervia vede un po’ di luce in fondo al tunnel Mister Rossi: “Crediamo nelle nostre forze”23/03/12 La Voce di Romagna Ravenna 28

sport: Russi ok, gare agevoli per Longiano e Mattei23/03/12 La Voce di Romagna Ravenna 29

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press unE il Resto del Carlino 23/03/2012 Ravenna

Centrale a biomasse, in campo la Sopì tendenza Dopo il parere negativo, ora interverrà davanti al Tar con l'Avvocatura dello Stato

ATTESA Una deve tante proteste sul discusso caso della centrale di Russi, Ad aprile finalmente

Tar si pronunce-rà

SI ERA già pronunciata contro la realizzazione a Russi della centra-le a biomasse. Adesso, in previsio-ne dell'udienza al Tar fissata per 1'11 aprile, è scesa decisamente in campo. Stiamo parlando della So-printendenza di Ravenna che «in-terverrà attraverso l'Avvocatura dello Stato 'ad aditivandum' per sostenere le ragioni di 120 cittadi-ni, \VIA e Italia Nostra». Un'ini-ziativa, quella della soprintenden-te Antonella Ranaldi, che «raffor-za il vincolo di tutela indiretta a salvaguardia di Palazzo San Gia-como».

LA SVOLTA nella vicenda è sta-

ta accolta ovviamente con grande favore dall'associazione Clan-De-stino Ravenna Virtuosa, che sotto-linea come la Soprintendenza ab-bia avviato «un iter che prevede la totale inedificabilità dell'area, con immediata sospensione di qualsiasi tipo di intervento». «Per quanto ci è dato sapere — afferma l'associazione —i lavori sulle va-sche interne all'ex zuccherificio sono eseguiti allo scopo di predi-sporre un piazzale su cui costrui-re il biodigestore e un'area di stoc-caggio delle biomasse, l'intervento in corso nulla avreb-be a che fare con l'autorizzazione rilasciata dalla Provincia per la ri-

naturalizzazione, peraltro già ter-minata».

CLAN-DESTINO Ravenna Vir-tuosa è schierata senza mezzi ter-mini dalla parte delle «chiare e inequivocabilì prescrizioni detta-te dalla soprintendente di Raven-na» e annuncia che, su quanto sta accadendo a Russi, solleciterà an-che il coinvolgimento del mini-stro per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi, dato che recentemente ha dichiarato che «l'espansione urbanistica e l'utilizzo indiscrimi-nato delle rinnovabili possono contribuire a intaccare la preziosi-tà paesaggistica del Paese»,

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Se ne parlerà il 30 marzo a Milano nel corso di «Fa' la cosa giusta», scuola di best practice

Comuni, essere ecofriendly paga La sostenibilità ambientale favorisce legalità e sicurezza

DI ANGELA FIORONI* E MARIA FERRUCCI**

1 30 marzo a Milano sarà giorno di scuola per tanti amministratori locali pro- venienti da tutta Italia.

All'interno della Fiera «Fa' la cosa giusta», infatti, avrà luogo la scuola delle buone pratiche, un progetto elaborato da Legau-tonomie Lombardia e da Terre di Mezzo e cofinanziato dalla Fondazione Cariplo attraver-so il bando sulla sostenibilità ambientale. Un anno di lavoro, due sezioni primaverili della scuola, un seminario autunnale, cinque laboratori sviluppati con i comuni che hanno aderito per affrontare in modo innovativo e sostenibile alcune delle proble-matiche più importanti dei loro territori. Tali risultati saranno poi messi a disposizione di tutti nel sito www.scuoladellebuone-pratiche.it.

A settembre sono stati avviati i laboratori con sindaci e asses-sori, seguiti da Legautonomie, Terre di mezzo ed esperti di vari settori: tutti desideravamo in-traprendere percorsi innovativi, che rispondessero alle esigenze poste dalla crisi e dalla neces-sità di superare schemi ormai superati. Nessuno. sapeva se li avremmo scoperti davvero. In-vece, nel corso degli incontri e dei confronti, i percorsi hanno cominciato a delinearsi, e non solo. Infatti il confronto con i cittadini e le loro associazioni, con le società e gli enti cointe-ressati, con i tecnici comunali e i consulenti dei comuni, ha fatto emergere la consapevo-lezza della necessità di criteri nuovi per le scelte pubbliche, ed è emersa la disponibilità di tut-ti a mettere in gioco abitudini e stili di vita, business e sicu-rezze, per scelte più rispettose dell'ambiente e della qualità

della vita. «Nuove idee, nuovi criteri,

nuove regole, nuovi percorsi per riqualificare il territorio» è la questione posta dal comune di Sori-sole (Bg), che per la grande area Gres, un tempo luogo di estrazione di argille e di produzione di tubazioni, oggi cer-ca criteri e funzioni diverse dai soliti centri commerciali e densificazione resi-denziale.

«Progettare nuovi quartieri: funziona-lità, bellezza, inclu-sione, relazioni» è il tema scelto da Ca-selle Lurani (Lo), dove i nuovi quar-tieri rischiano l'iso-lamento e la man-canza di relazioni con i borghi preesistenti e la popolazione residente.

«Efficienza energetica degli edifici pubblici e partecipazio-ne dei cittadini» , è il caso di Cernusco sul Naviglio (Mi) per sperimentare la possibilità di rinnovare gli edifici pubblici non solo penza spendere risor-se, ma recuperandone molte da destinare ad altri servizi, attra-verso il risparmio delle energie necessarie per il riscaldamento degli edifici.

«Verso la riduzione dei rifiuti sperimentabile da tutti i Co-muni», è la scelta di Gazzada Schianno (Va), che, dopo aver raggiunto ottimi livelli di diffe-renziata e intrapreso progetti innovativi per la distribuzio-ne dell'acqua e la sostituzione dell'usa e getta, vuol incidere davvero sulla riduzione dei ri-fiuti.

«La sostenibilità ambientale passa per la legalità» è il con-

tributo di Corsico (Mi), che ha avviato il laboratorio di legalità, ha costituito un gruppo inte-rassessorile e interdirigenziale

per raccogliere informazioni e confrontare dati, e si cimenta sul rapporto tra legalità e so-stenibilità ambientale, offrendo un apporto sostanziale a ogni percorso di sostenibilità. La sostenibilità e la legalità infat-ti hanno una relazione molto

stretta: solo garantendo giusti- zia sociale si possono elevare gli standard di qualità della vita di una comunità. Valorizzare que-

sto rapporto e concentrare idee, proposte e politiche su questi aspetti permette anche di superare il parti- colare momento di difficol- tà economica che i Comu- ni stanno attraversando e che ha un peso notevole sui conti pubblici locali e sui bilanci delle famiglie. Ecco perché l'impegno per la legalità deve svilup- parsi in molte direzioni: controllo e prevenzione, repressione, ma anche educazione, per fornire il supporto dell'istituzio- ne locale nell'affrontare con maggiore consape- volezza alcune difficoltà quotidiane (per esempio, promuovendo i bilanci di

giustizia). A Corsico il gruppo di lavoro e il Laboratorio lega- lità si occupano del recupero dell'evasione e dell'elusione fi- scale attraverso Yutilizzo di un innovativo programma infor- matico in grado di incrociare in tempo reale una serie di dati

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Coin llll i. esscre ceufriendly paca

press unE 23/03/2012

ItaliaOggi

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press unE 23/03/2012

ItaliaOggi

provenienti da database sia del comune sia di enti convenzio-nati, compresa l'Agenzia delle entrate. Però sono anche impe-gnati sul fronte dell'educazio-ne, con l'attivazione di percorsi formativi e culturali rivolti al mondo della scuola e alla popo-lazione, con il coinvolgimento di associazioni, parrocchie, istitu-zioni scolastiche. Inoltre, si sta consolidando una rete di rela-zioni interne ed esterne al terri-torio e si mettono a punto nuovi strumenti sia sul piano etico sia tecnico, concordando il tutto con la prefettura di Milano.

Un settore di lavoro riguar-da gli strumenti per preveni-re e ostacolare le infiltrazioni della criminalità organizzata, cercando di elaborare nuove norme regolamentari. Il rife-rimento sono gli appalti, ma anche il gioco d'azzardo che sta diventando una vera e propria piaga sociale.

Di questo e di molto altro si parlerà il 30 marzo a «Fa' la cosa giusta», Scuola di buone pratiche.

*segretaria regionale Legautonomie Lombardia ** sindaco di Corsico (Mi)

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Camusi. i. essere eeoleieliille paca

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RUSSI, QUERELLE CENTRALE Nel ricorso al Tar di cittadini e associazioni l'ente propone una memoria attraverso l'Avvocatura dello Stato

La Soprintendenza in campo al fianco degli ambientalisti

N ei film l'arrivo della cavalleria coincide spesso con il ribal-tamento dei ruoli: chi era alle corde passa improvvisamen-

te al contrattacco e chi era a un passo dalla vittoria vede le sue fila sparigliate.

Questo succede nei perfetti copioni di Hollywood, ma non sappiamo se la re-gola vale anche nella più casereccia terra di Romagna. La cavalleria in questione è la Soprintendenza di Ravenna, che presenterà una memoria attraverso l'Av-vocatura dello Stato in soccorso del fron-te contrario alla centrale a biomasse di Russi.

Per l' 11 aprile è, infatti, fissata l'udien-za al Tar per discutere il ricorso presen-tato da 120 cittadini, WWF e Italia Nostra contro il via libera incassato da Power-crop. Con questa mossa, la Soprinten-denza ravennate compie la seconda a-zione di disturbo nel giro di pochi mesi: la memoria a sostegno del fronte am-bientalista segue l'apposizione del vin-colo di tutela indiretta a palazzo San Gia-como che, di fatto, vanificherebbe il pia-no di riconversione industriale del vec-chio zuccherificio in centrale a biomas-se.

Proprio attorno al vincolo posto dal-

Udienza in tribunale fissata per il prossimo 11 aprile

l'ente ravennate sembra nascere un pic-colo giallo, almeno secondo il Clan De-stino, associazione contraria da sempre alla nascita del polo energetico di Russi.

"Nei prossimi giorni si terminerà il procedimento di tutela indiretta, dopo alcuni incontri singolari, che pare siano avvenuti a Bologna tra i rappresentanti della Soprintendenza ed Eridania/PowerCrop - sostengono dal-l'associazione - Un comportamento i-nusuale che arriva dopo la minaccia da parte dell'azienda di iniziare un ricorso

ventilando ipotetiche e minacciose ri-chieste di risarcimenti milionari. Un ri-corso che non è mai stato depositato al Tar. Speriamo che ciò non sia avvenuto per effetto di un'inammissibile negozia-zione sul contenuto del vincolo che do-vrebbe essere esclusivamente stabilito sulla base di valutazioni oggettive non negoziabili". Così i rivali storici di Power-crop, che temono che la decisione della Direzione Regionale delle Soprintenden-ze di Bologna possa annacquare le mo-tivazioni alla base del vincolo indiretto rendendolo inutile.

"Accadde già a Milano, riguardo alla costruzione di un parcheggio sotterra-neo nei pressi della basilica di Sant'Am-brogio. In questo caso, il Direttore Regio-nale, scavalcò il parere negativo del So-printendente, dichiarando poi che, seb-bene uno scavo simile sotto la piazza fosse una scelta sconsigliabile, la sua rea-lizzazione fosse una decisione politica. Per quanto ci riguarda, non vorremmo che la vicenda si ripetesse, costringen-doci a impugnare il provvedimento con-clusivo emanato dal Direttore regionale che detterà le prescrizioni definitive del procedimento."

Marco Riciputi

Pagina 25 LUGO ,Oer.

Scovato il nascondiglio dei banditi di Lugo

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press unE

il Resto del Carlino 23/03/2012 Ravenna

D,s'\NZss'\ UNO SPETTACOLO A TEATRO COMUNALE QUESTA SERA alle ore 20.45 al teatro comunale di Russi andrà in scenma lo spettacolo di danza 'Que reste t de nos amoursT, con la compagnia Naturatis Labor. Info: teL 0544 587641 biglietti da 18 a 11 euro, ragazzi fino a 15 anni ingresso gratuito. Servizio a pagina 31

Pagina 11 0,haie a hiornagst, e.mpn Sonintenden,

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press LinE

il Resto del Carlino 23/03/2012 Ravenna

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press unE il Resto del Carlino 23/03/2012 Ravenna

»:k..VCS, A RUSSI

La Ville lumière, tra storie

amore e di vita `QUE reste t' il de nos amours?' È il titolo dello spettacolo in programma questa sera alle 20.45 al teatro comunale di Russi. Si tratta di una sorta di musical messo in scena dalla compagnia Naturalis Labor, che racconta l'amore, Parigi, la gente, tra parole dette e sussurrate, baci rubali, inganni stucchevoli, risate sincere. E interpretato da Silvia Bertoncelli, Chiara (iuglielmi, Sandhia Nagaraja, Luca Zampar, Paolo Ottoboni, Marco Rogante, Annalisa Rainoldi , che sono anche autori. Tante le storie raccontate, come preannuncia lo stesso coreografo, Luciano Padovani: «C'è Paul, il timido poeta, innamorato di tutte le donne del mondo. Annan, la giovane smorfiosetta. E c'è Claire, per noi zia Peggy. Fumatrice incallita e ingiallita, come una vecchia foto d'epoca». Per ricordare solo alcuni dei numerosi protagonisti. Lo spettacolo è accompagnato dal fisarmonicista Luca Piovesan. L'intento è quello di ricreare sul palco una visione d'altri tempi, un racconto danzato e :poetico che sappia narrare le sfumature più sottili del complesso universo dell'amore. Un sapiente intreccio per raccontare storie di ieri e di oggi, interamente dedicato alla città dell'amore per antonomasia, Parigi. Info: 0544 587641, e-mail: [email protected],ra.it,

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I M N N UCV: DI PRIMAVERA

DCM.

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IN BREVE .

LiberaRussi dà la parola a tutti RUSSI La lista civica "Libera-Russi" promuove una serata (dalle 20.30 al centro di via Cavour) in cui ognuno potrà dire la propria sulla città. "Hai un suggerimento, una richie-sta, una lamentela, una se-gnalazione, un plauso e vorre-sti che se ne parlasse pubbli-camente?", domandano i pro-motori. A chi vorrà accogliere l'invito, la possibilità di porta-re il proprio contributo all'at-tenzione di tutti. Anche con un biglietto, da consegnare ad un'urna apposita. Info: [email protected]

Un dolce Vinitaly per Cantina Ronchi

LUGO All'imminente edizione del Vinitaly 2012, la Cantina Ronchi di Lugo sarà presente tra importanti conferme e in-teressanti novità. Le conferme sono quelle legate a "Cara-mella", uno dei vini di punta dell'azienda, portabandiera nel mondo del vino dolce ro-magnolo. Fra le novità, quella di maggior rilievo, che sarà presentata proprio al Vinitaly, è sicuramente relativa ad un nuovo importante accordo commerciale che Cantina Ronchi ha stretto con l'Azien-da Bernardi Giuseppe di Rimi-ni. L'obiettivo è quello di e-

spandere il mercato nazionale e soprattutto internazionale dei vini che saranno griffati con un nuovo logo "Ronchi Bernardi Cantine".

Russi e l'amore sulle punte

RUSSI Alle 20.45 al Teatro Comunale di Russi, "Que reste t il de nos amours?", una sor-ta di musical sull'amore e su Parigi. Uno spettacolo che vuole raccontare l'amore, Pa-rigi, la gente, con personaggi che cantano, ballano, amano, salgono e scendono. Parole dette, parole sussurrate, paro-le sperate. Baci rubati, inganni stucchevoli, risate sincere. In-terpretato e creato da Silvia Bertoncelli, Chiara Guglielmi, Sandhia Nagaraja, Luca Zam-par, Paolo Ottoboni, Marco Rogante, Annalisa Rainoldi, meravigliosi protagonisti di varie storie. L'intento è quello di ricreare sul palco una visio-ne d'altri tempi, un racconto danzato e poetico che sappia narrare le sfumature più sottili del complesso universo dell'a-more. Una coproduzione Tea-tro Verdi di Pisa /Compagnia Naturalis Labor / Comune di Comacchio / Comune di Vi-cenza, con il sostegno di Mini-stero dei Beni e Attività Cul-turali Regione Veneto / Arco Danza Provincia di Vicenza. Info: 0544 587641.

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A CHI TOCCA LA RIFORMA

La zona franca degli statali di Guido Gentili

on si applica. Si applica. Si può applica- re, ma serve un'estensione normativa

\ ad hoc. Non si applica, ma occorre una deroga per legge. Puntuale e controverso, af-fogato nei codicilli e nel vai e vieni delle com-petenze ministeriali, il dualismo pubbli-co/privato si riaffaccia in coda alle modifiche progettate dal Governo per l'articolo i8 dello Statuto dei lavoratori, in particolare per ciò che riguarda i licenziamenti individuali per motivi economici.

Logica vorrebbe che per la pubblica ammi-nistrazione (gli impiegati sono 3,5 milioni, di cui 3,1 stabilmente assunti in ruolo, circa 1115% dell'occupazione totale e il 23% dei lavoratori subordinati) valgano le stesse regole ipotizza-te per i lavoratori delle imprese private. Tan-to più in un momento di grave crisi e di neces-sari cambiamenti profondi: per cui alla logica si aggiungono elementari criteri di equità so-ciale. Semplice? Per nulla.

Ceùwa 12

Perché dai sindacati e dallo stes-so Governo (netta la posizione mercoledi sera del ministro Elsa Fornero che aveva smentito l'"aperturista" collega titolare del-la Pubblica amministrazione, Fi-lippo Patroni Griffi) era arrivato un secco stop. Gli statali, insom-ma, stavano fuori dalla riforma. E ci sono poi rimasti per tutta la gior-nata di ieri salvo, in serata, rien-trarci con un piede dopo che il mi-nistro Fornero ha richiamato in causa Patroni Griffi. Avvertendo però che le norme nonpossono es-sere applicate «pari pari» ma che questo «non vuol dire che il Go-verno non interverrà».

Eppure, sembrerebbe tutto chiaro. Il testo unico che discipli-na il lavoro pubblico (D1165 del

20 01) afferma che «lalegge 20 mag-gio197o n°3oo (lo Statuto dei lavo-ratori, ndr) e successive integra-zioni e modificazioni, si applica al-le pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipen-denti». Questo testo unico (sem-plificando: in direzione privatisti-ca) è stato riformato dalla "legge Brunetta" del 2009 e poi dalla re-centissima legge 183 del 2011. La quale prevede - per le pubbliche amministrazioni che «hanno situa-zioni di soprannumero o rilevino comunque eccedenze di persona-le, in relazione alle esigenze fun-zionali o alla situazione finanzia-ria» - la possibilità di licenziamen-ti, compresi quelli individuali. Do-po un periodo di mobilità cui può seguire una sospensione (per mas-

simo due anni) retribuita all'8o% dello stipendio, infatti, il contratto di lavoro può essere risolto.

Nonbastasse, ecco la giurispru-denza al più alto livello, quello del-la Cassazione. Nel 20071a sezione Lavoro ha ritenuto applicabile l'ar-ticoloi8 dello Statuto ai dipenden-ti pubblici, dirigenti compresi. E francamente si potrebbe a questo punto pensare che sì, gli statali non possono che rientrare nella sfera di applicazione della riforma prospettata dal Governo.

Ma quello che appare chiaro sul-la carta non sempre è legge valida per tutti. Il corpaccione dello Sta-to, come il salario tanti anni fa, ten-de sempre ad essere una "variabi-le indipendente", il punto di incro-cio tra interessi corporativi e appe-titi elettoralistici della politica. Per cui le riforme scivolano su di esso e non fanno presa, in questo ali-mentando la frustrazione di tanti

dipendenti pubblici che fanno be-ne il loro mestiere e che da un cam-bio di passo non avrebbero che da guadagnare. Ha scritto Luisa Tor-chia,uno dei massimi esperti di di-ritto amministrativo in Italia, che «secondo la legge l'amministrazio-ne pubblica dovrebbe essere flessi-bile come un'impresa privata, i di-rigenti dovrebbero poter licenzia-re il personale incapace o in esube-ro, organizzare gli uffici e gestire le risorse umane ed economiche secondo la logica dell'efficienza e della produttività».

Dovrebbero, ma non accade. Dovrebbero anche, gli statali, rientrare nella riforma dell'artico-lo 18. Ma non si sa ancora se, come e quando accadrà. È un balletto che deve finire, questa è l'unica cosa certa.

La zona franca

Guido Gentili

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press unE 23/03/2012

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Dbe.lpHne d .í settzre, Tocca a Patroni Griffi

Negli uffici pubblici incognita effetti Gianni Trovati MILANO

Sull'applicabilità o meno dell'articolo 18 ai dipendenti pubblici il Governo è caduto in un'empasse che ha costretto il ministro Fornero a "rinviare" la palla al collega alla Funzione pubblica Patroni Griffi. «Non era mio potere intervenire - ha detto Fornero -, ma non vuol di-re che non interverremo». Ma oggi l'articolo 18 riguarda anche i dipendenti pubblici o no? La legge al riguardo è tranchant, quando spiega (articolo 51 del Testo unico del pubblico impie-go) che lo Statuto dei lavoratori «si applica alle pubbliche ammi-nistrazioni a prescindere dal nu-mero dei dipendenti».

Da questa premessa discendo-no parecchie conseguenze. La prima, fondamentale, è il Dlgs 23/1993, quello che ha portato nell'ambito del diritto privato il pubblico impiego (con l'eccezio-ne di docenti universitari, magi-strati, forze armate, diplomatici e prefetti), che aveva introdotto il cosiddetto «trasformatore» per disciplinare il passaggio or-dinato degli «statali» nella disci-plina privata. In pratica, il princi-pio prevedeva che la riscrittura di particolari istituti per ade-guarli al mondo pubblico sareb-be dovuta intervenire entro le successive due tornate contrat-tuali. In caso di silenzio dei con-tratti, si sarebbe applicata tout court la disciplina privata, e sul-le norme per i licenziamenti del personale nessuno ha fiatato. Un altro fattore importante arri-va da contratti come l'ultimo si-glato per l'area VI dirigenziale (agenzie fiscali ed enti pubblici non economici), in cui si preve-de espressamente (articolo 13) la reintegra in caso di licenzia-mento illegittimo. Nei contratti per il personale non dirigente, clausole di questo tipo non sono mai state introdotte: a meno di pensare a una (paradossale) tu-tela più forte dei dirigenti rispet-to ai dipendenti, il motivo va ri-cercato nella "copertura" già as-sicurata dall'articolo 18 dello Sta-

tuto dei lavoratori. Se è così, per tenere i dipendenti pubblici lon-tano dalla riforma dovrebbe ser-vire una deroga esplicita.

Deroga o meno, comunque, anche il pubblico impiego ha pa-recchie vie d'uscita dal lavoro, scritte nel Testo unico del 2001 riformate prima dalla legge Bru-netta (Dlgs 150/2009) e poi dal-la legge di stabilità approvata nel novembre scorso (legge 183/2011). La regola di più am-pia portata è l'ultima, in cui si prevede che le Pubbliche ammi-nistrazioni possano dichiarare eccedenze per «esigenze fun-zionali» o per la «situazione fi-

IL P:M§) RIFERNENTO Secondo l'articolo 2 del Testo unico lo Statuto si applica a tutte le amministrazioni centrali e locali

nanziaria»: al personale ecce-dente le norme garantiscono due anni di mobilità all'80% del-lo stipendio dopo di che, se non c'è possibilità di ricollocazione anche in altre amministrazioni, il rapporto cessa.

Molto ricco, dopo la riforma Brunetta, è poi il capitolo «disci-plinare». Oltre ai casi classici di condanne penali con interdizio-ne o di condotte aggressive ripe-tute, il licenziamento può scatta-re per «assenza ingiustificata ol-tre il terzo giorno», «ingiustifica-to rifiuto del trasferimento» o an-che per «insufficiente rendimen-to» (lo dice l'articolo 55 del Dlgs 165/2001 nella versione riscritta nel 2010). Per chi timbra e fugge, o produce certificati di malattia fal-si, il licenziamento è senza preav-viso. Fin qui le regole, altro discor-so è la loro applicazione. Sulle ec-cedenze la legge di stabilità ha in-serito anche l'ipotesi di responsa-bilità disciplinare per il dirigente che nicchia: nei prossimi mesi si potrà misurarne i risultati.

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Luigi Lovecchio

Si allargano le maglie della futura tariffazione corrispettiva del servizio di gestione dei rifiu-ti, che i comuni potranno istitui-re a partire dal 2013 in sostituzio-ne della Tares. Con una disposi-zione contenuta nella legge di conversione del decreto legge sui rifiuti (si veda il Sole-24 Ore di ieri), è stata modificata infatti la previsione di cui all'articolo 14, comma 29, del D1201/2011.

A partire dal 2013, nei comuni sarà applicato un nuovo tributo, destinato a prendere il posto di tutti gli attuali prelievi sui rifiuti (Tarsu, Tial e Tia2). Si tratta di un tributo che accorpa in realtà una tassa, a fronte del servizio di gestione dei rifiuti, e un'imposta

sui servizi indivisibili. La tassa conserva l'impianto dell'attuale Tarsu, con alcuni innesti di Tiai. La futura entrata presenta tutta-via delle rigidità del tutto irragio-nevoli. È infatti stabilito che la ri-scossione debba avvenire esclu-sivamente in favore del comune e mai in favore del gestore del servizio pubblico. Questo com-porta che nella stragrande mag-gioranza dei comuni attualmen-te in Tiai o Tia2 si dovrà procede-re alla "int ernalizzazione" del servizio di riscossione, oggi nel-le mani del soggetto gestore. Il tutto con disagi e costi organizza-tivi di cui non è affatto chiara la necessità o anche solo l'utilità.

L'unica via d'uscita, prevista sempre nel Dl, consiste nella isti-

tuzione di una tariffa corrispetti-va alternativa alla Tares, che ver-rebbe invece interamente appli-cata dal gestore del servizio. Per fare questo però, la formulazio-ne originaria di legge imponeva l'attivazione di sistemi di misura-zione puntuale dei rifiuti conferi-ti. Si tratta di una condizione, presente in pochissime realtà, che si traduce in una tariffazione quasi "a peso", cioè direttamen-te commisurata alle quantità di scarti consegnati al servizio pub-blico. Con la modifica appena ap-provata si estende tale facoltà ai casi di «utilizzo di correttivi ai criteri di ripartizione del costo del servizio finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa commisurata al servizio reso».

le interpretazione. Il punto fon-damentale da rispettare è la di-stinzione tra le entrate tributarie e quelle propriamente corrispet-tive. Nelle prime, non vi è corri-spondenza tra quanto si paga e il servizio che si riceve. Perché si verifichino le condizioni per di-sapplicare la Tares, dunque, que-sta corrispondenza dovrà co-munque essere assicurata. Per esempio, non potrà accadere che un residente paghi lo stesso importo di chi ha la seconda ca-sa. Né tantomeno che si paghi so-lo perché le utenze sono attive. Allo stesso modo, il prelievo per gli operatori economici dovrà es-sere calibrato in funzione dell'at-tività effettivamente esercitata. La soluzione del problema del ti-po di tariffa da adottare ha una ricaduta immediata sull'applica-zione dell'Iva. Sulle entrate tribu-tarie, infatti, in mancanza di un corrispettivo del servizio, l'Iva non è dovuta. La tariffazione al-ternativa alla Tares, invece, do-vrebbe essere soggetta a Iva.

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NblutL La novità della conversione del Dl ambientale La previsione non appare di faci-

Nei Comuni si fa spazio l'alternativa alla Tares

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NORME E TRIBUTI

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È il caso del personale in esubero rispetto alle esigenze funzionali o finanziarie

Il licenziamento economico già esiste per gli statali

DI LUIGI OLIVERI

a riforma dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori avrà ef- etti anche nella pubblica am-

ministrazione, sebbene alcuni di essi siano in buona parte già opera- tivi, per effetto della legge 183/2011. Il nuovo articolo 18 (si veda ItaliaOggi di ieri), una volta entrata in vigore la rifor- ma, varrà anche per il lavoro pubblico, per effetto dell'articolo 51, comma 2, del d.lgs 165/2001, ai sensi del quale «La legge 20 maggio 1970, n.300, e succes- sive modificazioni ed integrazioni, si ap- plica alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti». Nessun dubbio, dunque, che per i dipen- denti pubblici valgano le regole di volta in volta vigenti poste dallo Statuto dei lavoratori. Dunque, anche i dipendenti pubblici non potranno ottenere il rein- tegro nel posto di lavoro, qualora siano stati coinvolti in licenziamenti indivi- duali per «ragioni economiche». Nel caso del lavoro privato la fattispecie del licen- ziamento dovuto a ragioni economiche è ancora da definire. Per la pubblica am- ministrazione è già operante da qualche

mese il nuovo testo dell'articolo 33 del d.lgs 165/2001, come modificato dall'ar-ticolo 16 della legge 183/2011, a mente del quale le pubbliche amministrazioni debbono effettuare annualmente la ri-cognizione del personale eventualmente in esubero; laddove rilevino situazioni di soprannumero o comunque eccedenze di personale, «in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria» sono tenute ad osservare le procedure previste dai successivi commi dell'artico-lo 33: le amministrazioni entro 90 giorni dalla comunicazione ai sindacati della situazione di esubero, devono verificare se il personale interessato possa essere reimpiegato all'interna del medesimo ente, o possa andare in mobilità (cioè essere trasferito) verso altri enti della provincia o della regione. In mancanza di ciò, essere inserito nelle liste dei lavo-ratori in disponibilità: cioè dei lavoratori sostanzialmente licenziati, che restano per 24 mesi al massimo inseriti nella lista, con il trattamento economico pari all'80% dello stipendio, dell'indennità integrativa speciale e dell'assegno per il nucleo familiare. È evidente che «la situazione finanziaria» come giustifi-

cativo della nonna pubblicistica di rap-porto del lavoro alle dipendenze della p.a. risulta analoga e sovrapponibile alle «esigenze economiche» di cui parla la ri-forma dell'articolo 18. Nel caso delle am-ministrazioni locali, lo stato di dissesto finanziario o la violazione delle soglie di spesa per il personale, come la violazio-ne del patto di stabilità, possono essere ragioni sufficienti per la risoluzione del rapporto di lavoro, senza possibilità di reintegro. In quanto ai licenziamenti disciplinari, anch'essi sono previsti nel lavoro pubblico dall'articolo 55-quater del d.lgs 165/2001. Si estenderà, dun-que, ai lavoratori pubblici la previsione che rimetterà al giudice la scelta se con-dannare al reintegro, o al pagamento dell'indennizzo, il lavoratore licenziato in esito ad un procedimento disciplina-re, riconosciuto privo. di fondamento in sede giudiziale. Ai dipendenti pubblici si applicherà anche l'Aspi, la nuova inden-nità sostitutiva della disoccupazione or-dinaria e della mobilità. Che però,varrà solo per i lavoratori pubblici assunti con contratti a tempo determinato. Per gli altri l'unico «ammortizzatore» è l'inden-nità del periodo di disponibilità.

Pagina 4 Ma la Cgil %oleva riformare l'art. 18

us.M'

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ItaliaOggi

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La circolare del ministro Cancellieri ribadisce il pieno riconoscimento professionale della categoria

Controlli contabili doc in comune L'incarico ai soli revisori regolarmente iscritti al registro

5 aranno «solo» i revisori le-gali regolarmente iscrit-ti al Registro ad avere la titolarità dell'incarico

presso gli 8 mila comuni italiani e tutti gli enti locali obbligati per legge a nominare i revisori per il monitoraggio contabile dei loro bilanci.

«È il pieno riconoscimento della categoria professionale», sottolinea il presidente dell'In-rl Virgilio Baresi, «che assume un'importanza rilevante nell'im-minenza dei decreti attuativi del dlgs 39/2010 in materia di revi-sione attualmente all'esame di apposite commissioni istituite presso il Mef e nelle quali l'Istitu-to è presente e parte propositiva con i suoi delegati incaricati dal-la presidenza dell'Inrl. Determi-nante l'attenzione mostrata dal ministro Cancellieri che, attra-verso la fattiva collaborazione del prefetto Frattasi, ha emanato la circolare. Si tratta di una attesta-zione istituzionale che segue di poche settimane un altro ricono-scimento a livello locale, ovvero il provvedimento del presidente della regione Abruzzo Chiodi che ha indicato proprio nei revisori i

Il reale contesto legislativo. Il decreto n. 1 firmato il 15 feb-braio 2012 dal ministro dell'in-terno è, nella sostanza, un atto previsto e dovuto nella parte in cui si limita a dare attuazione ai principi introdotti dalla legge 14 settembre 2011 n. 148 (art. 16, comma 25) a proposito della costituzione degli organi di revi-sione negli enti locali. Il suo con-tenuto, dunque, non sorprende. «Il problema», osserva Giovanni Cinque consulente legale dell'In-rl, «deriva invece dal fatto che il predetto impianto normativo, che mette sullo stesso piano i revisori

ta un definitivo chiarimento sul iscritti al registro, i commercia-fatto che nessun ordine profes- listi e gli esperti contabili, è as-sionale può vantare paternità solutamente incompatibile con il esclusive su questa categoria decreto legislativo 39/2010 che, che tra l'altro è composta preva- come sappiamo, ma come eviden-lentemente da liberi professioni- temente non tutti sanno a livello sti non appartenenti al sistema istituzionale, riserva l'attività di ordinistico ed inoltre da dottori revisione legale solo ed esclusi-commercialisti, consulenti del vamente ai professionisti iscritti lavoro e da avvocati. nell'apposito registro. L'attuale

«Chi perservera nel confondere situazione di caos normativo rag-i ruoli o peggio si arroga esclusi- giunge vette ancora più alte se si ve rappresentanze», conclude il pensa che, a livello regionale, la presidente dell'Inrl, «va contro stessa legge 14, settembre 2011 l'evidenza della legge italiana e n. 148 (art. 14,1ett. e) prevede in-i dettami europei». vece che l'organo di revisione sia

costituito solo ed esclusivamente da soggetti iscritti al registro dei revisori legali, in coerenza con la legge n. 39. Siamo dunque lon-tanissimi dall'osservanza di quei principi di armonizzazione dei si-stemi contabili pubblici che sono di casa in Europa ma che da noi, per il momento, vengono soltanto sbandierati. Non sembra infine secondario sottolineare che, a causa di un contesto legislativo così disarticolato, vi è confusione totale anche sui requisiti di for-mazione necessari per competere a livello locale. L'auspicio è che il dialogo avviato dall'Istituto e dal suo presidente con i ministe-ri coinvolti possa portare a una soluzione concordata e definitiva di una situazione tanto confusa da apparire intollerabile»

referenti per i consorzi preposti alla ricostruzione».

A questo punto il contesto pro-fessionale nel quale operano gli oltre 150 mila revisori legali ita-liani, di cui la maggioranza non iscritta a ordini professionali, è delineato e certificato da una specifica direttiva del governo. Appare evidente a tutti che ol-tre all'esclusività del ruolo super partes assegnato, la specifica che «soltanto» i revisori legali con ti-tolarità certificata possono rico-prire questi incarichi negli enti locali e nelle regioni, rappresen-

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Enti. la tesoreria unica è legge,

Dl liberalizzazioni approvato in via definitiva. Tutte le novità per le amministrazioni locali

Enti, la tesoreria unica è legge Più concorrenza nelle utility, revisione Imu , poteri sui taxi

tu MATTEO BARBERO

Ritorno al vecchio siste-ma di tesoreria uni-ca. Nuova iniezione di concorrenza nei servizi

pubblici locali. Revisione della disciplina dell'Imu, con restrizio-ne delle agevolazioni per gli enti non commerciali e introduzione di una nuova fattispecie agevo-lativa a favore del settore edile. Attribuzione ai comuni del potere di incrementare le licenze per i taxi. Previsione della possibilità di emettere obbligazioni di scopo garantite da beni immobili ai fini della realizzazione di opere pub-bliche. Sono queste le principali misure per gli enti locali conte-nute nel dl liberalizzazioni (n. 1/2012) che ieri ha ricevuto il via libera definitivo dalla camera (i sì sono stati 365, i no 61, gli aste-nuti 6). Poche, ma significative, le novità rispetto al testo origi-nario, fra cui quella che consente alle p.a. di saldare i propri debiti anche attraverso l'istituto della compensazione, su cui, peraltro, si sono appuntati i rilievi critici (al momento non superati) della Ragioneria generale dello stato.

Tesoreria unica. Le relative norme hanno subito solo modi-fiche marginali. I termini per il trasferimento delle somme alla tesoreria statale diventano un po' meno stringenti: non più «entro il» ma «alla data del» 29 febbraio

e del 16 aprile. La sostanza, però, non cambia di molto. Nel corso dei lavori parlamentari, si era cercato di trovare una soluzione al problema della differenza fra gli interessi all'1% garantiti dalla tesoreria statale e quelli, spesso superiori, previsti dalle conven-zioni di tesoreria in essere, ma l'emendamento è stato stralcia-to per mancanza di copertura finanziaria. Positiva, invece, la previsione in base alla quale i tesorieri e i cassieri provvedono ad adeguare la propria operati-

vità alle disposizioni della teso-reria unica il giorno successivo a quello del versamento, ma, nelle more di tale adeguamento, conti-nuano ad adottare i vecchi criteri gestionali.

Servizi pubblici locali. Gli enti locali, dopo aver individuato i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e universale, dovranno valutare la realizzabili-tà di una gestione concorrenziale, adottando un'apposita delibera-zione quadro con i crismi che sa-ranno definiti da un decreto mi-

nisteriale e limitando i diritti di esclusiva alle ipotesi in cui l'ini-ziativa privata risulti inadegua-ta. Il parere dell'Antitrust sarà obbligatorio solo per gli enti con più di 10.000 abitanti e comun-que mai vincolante. Confermati l'obbligo di gara per gli affida-menti superiori ai 200.000 euro e la ridefinizione del calendario delle scadenze per le gestioni esistenti, con dead line che nella maggior parte dei casi si colloca tra la fine del 2012 e la primave-ra del 2013, ma con la previsione

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Tesoreria unica È confermato l'obbligo di trasferire la liquidità alla tesoreria statale in due tranche alla data del 29 febbraio e del 16 aprile.

Servizi pubblici ,,,„..,, locali

Gli enti dovranno valutare la realizzabilità di una gestione concorrenziale, limitando i diritti di esclusiva alle ipotesi in cui l'iniziativa privata risulti inadeguata. Obbligo di gara sopra i 200.000 curo.

Imu Le esenzioni relative agli immobili degli enti non profit viene circoscritta alle fattispecie in cui essi operano «con modalità non commerciali». I comuni potranno ridurre fino a dimezzare l'aliquota per gli immobili «merce».

Tax I comuni decideranno sull'eventuale incremento dei numero di licenze, previo Parere (obbligatorio ma non vincolante) della nuova Autorità dei trasporti.

Obbligazioni immobiliari

Gli enti locali possono finanziare opere pubbliche emettendo obbligazioni di scopo garantite da un apposito patrimonio immobiliare 0

Compensazioni Alle p.a viene consentito dl onorare i propri debiti anche attraverso gli Istituti della compensazione, della cessione di crediti In pagamento, ovvero mediante transazione.

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ItaliaOggi

di una clausola di salvaguardia che garantisce la continuità delle prestazioni qualora le procedure per i nuovi affidamenti vadano per le lunghe. I bacini territoriali ottimali non dovranno più avere obbligatoriamente l'estensione minima del territorio provin-ciale, poiché le regioni potranno definire ambiti territoriali più limitati, motivando la scelta in base a criteri di differenziazione territoriale e sodo-economica.

Imu. L'esenzione a favore de-gli immobili degli enti non com-merciali viene circoscritta alle fattispecie in cui essi operano «con modalità non commercia-li». Qualora l'unità immobilia-re abbia un'utilizzazione mista (commerciale e non), l'esenzione si applica solo alla frazione di unità nella quale si svolge l'atti-vità di natura non commerciale. Confermata anche la previsione che consente ai comuni di ridur-re l'aliquota di base dell'Imu fino allo 0,38% per i fabbricati costruiti e destinati dall'im-presa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale de-stinazione e non siano in ogni caso locati, e comunque per un periodo non superiore a tre anni dall'ultimazione dei lavori.

Taxi. Saranno i comuni a de-cidere sull'eventuale incremen-to del numero di licenze, previo parere della nuova Autorità dei trasporti.

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Enti. la tesoreria aniea è legge,

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Fornitore inadempiente? Al comune va risarcito anche il danno all'immagine

Il comune incassa anche il danno alla «credibilità politica» per l'inadempimento del fornitore: la risoluzione del contratto impone di ristorare la lesione all'imma-gine dell'amministrazione presso i citta-dini-elettori. Non paga soltanto i danni patrimoniali il fornitore del comune che si vede risolvere il contratto per inadem-pimento: l'impresa rivelatasi negligente nell'esecuzione della prestazione pattuita è tenuta anche a rifondere il pregiudizio arrecato all'immagine dell'amministra-zione locale, che viene lesa nella sua credibilità politica presso i cittadini. Lo precisa la sentenza 4542/2012, pubblicata il 22 marzo dalla terza sezione civile della Cassazione.

Danno alla popolarità. Confermata la condanna a carico di un'azienda rea di aver noleggiato al comune una ten-sostruttura che alla prova dei fatti si è dimostrata fatiscente, nonostante gli «altolà» della commissione provinciale di vigilanza. Insomma: l'amministrazione ci ha messo la faccia e ha rimediato una figuraccia perché la struttura inadeguata

è stata utilizzata per spettacoli organiz-zati nell'ambito di una manifestazione culturale su cui pure la giunta puntava molto. E la società dovrà pagare 100 mila euro di danni all'ente locale per aver com-promesso lo svolgimento della stagione teatrale all'aperto. Vediamo perché. E pa-cifico, intanto, che anche le persone giu-ridiche, accanto a quelle fisiche, possano ottenere il risarcimento del danno non patrimoniale: non conta, peraltro, se la lesione scaturisce da una responsabilità contrattuale o aquiliana. È vero: nel caso di enti collettivi il risarcimento scatta per la «lesione di diritti della personalità che altrettanto garantiti delle persone fisiche che compongono l'ente». Ma proprio per questo sbaglia l'azienda inadempiente a dolersi del risarcimento liquidato all'am-ministrazione: la decisione di noleggiare la tensostruttura per realizzare un'ini-ziativa culturale scaturisce dall'esigenza acquisire una maggiore considerazione presso i cittadini-elettori: è allora evidente che la reputazione e il prestigio costitui-scono beni essenziali anche per il comune,

che sul rapporto con gli amministrati si gioca la sua credibilità da portare «all'in-casso» alle successive elezioni. Insomma: non c'è dubbio che il calo di popolarità, inteso come diminuzione della considera-zione presso i consociati, sia un danno non patrimoniale immediatamente risarcibile per gli enti territoriali rappresentativi.

Due profili. La spiegazione è offerta dagli stessi giudici con l'ermellino: an-che le persone giuridiche, tra cui vanno compresi gli enti territoriali esponenziali, come per esempio i comuni, possono es-sere lesi in quei diritti immateriali del-la personalità, che sono compatibili con «l'assenza di fisicità». Qualche esempio? I diritti all'immagine, alla reputazione, all'identità storica, culturale, e politica che sono protetti dalla Costituzione: ecco perché in tale ipotesi le amministrazioni ben possono agire per il ristoro del danno. Va ricordato poi che nell'ipotesi di lesione dell'immagine della persona giuridica odi un ente territoriale, il danno non patrimo- t niale, in quanto tale, deve essere necessa-riamente liquidato alla persona giuridica

o all'ente in via equitativa, tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto. Insomma: il giudice di secondo grado non ha sbagliato a condannare l'impresa.

Il danno alla «credibilità politica» risulta liquidabile come conseguenza della diminuzione della considerazione del comune da due punti di vista: sot- to il profilo dell'incidenza negativa che la diminuzione comporta nell'agire del sindaco e della giunta e anche rispetto al calo di popolarità presso i cittadini in genere o presso settori o categorie di essi con le quali l'ente di interagisce di solito. Il danno non patrimoniale, dunque, va in-teso come un classico danno-conseguen-za previsto dall'ordinamento giuridico. All'azienda non resta che pagare le spese processuali.

Dario Ferrara

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Confedilizia lancia l'allarme sulla base delle prime delibere locali. Salassi a Forlì, Panna e La Spezia

Locazioni strangolate dall'Imu Per i canoni concordati le aliquote crescono oltre. il 3.000%

DI FRANCESCO CERISANO

Imu 2012 è destinata a Ar essere un salasso per il

mercato delle locazioni. Con buona pace della

cedolare secca che si è rivela- ta un flop rispetto alle attese. Le prime scelte dei comuni che hanno già approvato in via de- finitiva le delibere con le nuove aliquote dell'imposta municipale sugli immobili dimostrano come i sindaci siano poco propensi a fare sconti a chi affitta. Anche a coloro che applicano il canone concordato Anzi, soprattutto per costoro, il passaggio dalla vecchia Ici all'Imu costituirà un vero e proprio incubo, con aumenti che in media supereranno il 100% per raggiungere in alcuni centri anche il 300, 600 e 700%. Fino al caso limite di Forlì dove si passe- rà da un'aliquota 2011 dello 0,5 per mille (sempre per i contratti concordati) a un'Imu 2012 del 9,8 per mille (+3.037% di variazione d'imposta). A lanciare l'allarme è Confedilizia che ha stimato l'effetto combinato dell'innal- zamento medio delle aliquote sommato all'aumento del 60% della base imponibile dovuto alla variazione del moltiplicatore da applicare alla rendita catastale. La differenza tra vecchio e nuovo regime si farà sentire soprattutto sui canoni concordati, ma anche su quelli liberi (quattro anni più quattro) dove però gli aumenti saranno «contenuti» (si fa per

dire) tra il 92 e il 204%. Per i contratti concordati, oltre che a Forlì, la maggiore differenza tra Ici e Imu si registra a Parma, che passa dal 2 al 10,6 per mille (un incremento che sommato alla ri-valutazione della base imponibile corrisponde a una variazione di imposta del 748%) e a La Spezia che sostituisce la vecchia aliquo-ta dell'i per mille con la nuova pari al 4,6 per mille (+636%).

Nei canoni liberi gli aumenti sono meno abnormi perché la base di partenza delle aliquote Ici era già alta: mediamente il 7 per mille Le nuove aliquote (si veda la tabella in pagina) si atte-stano tra il 9 e il 10,6 per mille a eccezione di Alba (8,1 per mille) e Castiglione della Pescaia (7,6). In alcuni casi, inoltre, i comuni non distinguono tra le due tipologie di contratto e spingono l'asticella quasi al massimo per entrambe le tipologie d'affitto. È il caso di Siena (10 per mille per tutti), Salerno (9 per mille per canoni liberi e concordati), Parma (10,6 per mille), Forlì (9,8), Ferrara (9) e proprio Castiglione della Pesca-ia (7,6). Intanto prosegue il pres-sing degli inquilini. Sunia, Sicet e Uniat hanno inviato al senato una richiesta di fissazione per legge al 4 per mille dell'aliquo-ta sui contratti concordati. E un emendamento in questo senso è stato presentato dal senatore Pd Marco Stradiotto. Sul dossier sono al lavoro anche Enrico Mo-rando (Pd) e Antonio Azzollini (Pdl).

Pagina 45 Locazioni strangolate dall'Inni

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ItaliaOggi

Comune e tipologia immobile

Rendita catastale

Comune e tipologia immobile

Rendita catastale

Aliquota Ici 2011

Aliquota Imo ' 2012

Variazione imposta dovuta*

Alba: A2, ci. 2 5 vani

387,34 113%

Castiglione della

A2Pescala:

cL 2 5 vani

568,10 4 7,6 + 204%

Ferrara: A2, ci. 2 5 vani

593,93 106%

Forlì A2, cl. 1 5 vani

451,90 0,5 9,8 - + 3.037%

La Spezia: A2, cl. 2 5 vani

826,33 1 4,6 636%

Parma: A2, cl. 2 5 vani

405,42 2 10,6 + 748%

Reggio Emilia: A2, ci. 2 i, 5 vani

503,55 5 7,6 143%

Salerno: A2, ci. 2 5 vani

710,13 6 9 + 140%

Savona: A2, ci. 2 5 vani

787,60 3 ' 359% 8 6

Siena: A2, cl. 1 5 vani

697,22 4 10 + 300%

*La variazione dell'imposta è determinata, oltre che dall'aumento dell'aliquota, dall'aumento del 60% della base imponibile, ideovitilanovtoairlaa

variazione del moltiplicatore da ap-plicare alla rendita catast a (

Monti «Salva Italia»). Fonte Confedilizia-Ufficio Studi

92%

Castiglione della Pescaia: A2, ci. 2 5 vani Ferrara: A2, ci. 2 5 vani Forlì A2, ci. i 5 vani La Spezia' A2, ci. 2 5 vani Parma: A2, cl. 2 5 vani Reggio Emilio: A2, ci. 2 5 vani Salerno: A2, ci. 2 5 vani Savona: A2, ci. 2 5 vani Siena: A2, ci. 1 5 vani *La variazione dell'imposta è determinata, oltre che dall'aumento dell'aliquota dall'aumento del 60% della base imponibile , dovuto alla variazione del moltiplicatore da applicare alla rendita catastale (Manovra Monti «Salva Italia»).

Fonte: Confedilizia-Ufficio Studi

568,10 + 204%

+ 124% 451,90

405,42 +106%

710,13 + 106%

697,22 7 10 + 129%

Variazione imposta dovuta*

Aliquota ici 2011

6,75 Alba: A2, ci. 2 5 vani

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A Milano con

online gli immobili casti alla mafia

La nuova governance delle partecipate ai raggi X

negozi, agazzln box, local Mette autosaloni e terreni l'elenco degli 45 'Immo : bili confiscati alle mafie e trasferiti al comune di Mi-lano, è da ieri pubblicato e visibile a tutti in una pagina dedicata e permanente del portale di Palazzo Marino, con l'indicazione degli enti beneficiari (tra cui figurano onlus, cooperative sociali e centri di aiuto operanti sul territorio milanese). «Abbiamo deciso di pub-blicare sul sito l'elenco degli Immobili confiscati alla crintin:alità organizza-ta e assegnati al comune» spiega l'assessore alle poli-tiche sociali Pierfrancesco Majorino, «per confermare i principi di trasparenza, monitoraggio e controllo su beni a noi trasferiti e sulle attività delle associazioni ' cui sono stati assegnati dall'amministrazione, tramite bando, per lo svolgimento di attività con scopi sociali e di riaffermazione della legalità attraverso la soli-darietà».

Organizzazione dei servizi pubblici locali in ambiti territo-riali ottimali e omogenei, parere preventivo obbligatorio dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato sulla delibera quadro di definizione dei servizi da privatizzare e dei diritti di esclusiva, nuove forti limitazioni all'affida-mento in house. È quanto previsto dall'art. 25 del dl 1/12 (decreto libera-lizzazioni), che riscrive, ancora una volta, la disciplina dei servizi pubblici locali. Gli ambiti territoriali, individuati dalle regioni, devono essere di dimensione non inferiore a quella del territorio provinciale, al fine di consentire il conseguimento di economie di scala e massimizzare l'effi-cienza del servizio. La delibera quadro diventa un passaggio fondamentale per gli enti locali: senza di essa non possono essere attribuiti diritti di esclusiva. Infine, il limite per gli affidamenti in house scende a soli 200.000 euro annui. Il processo «permanente» di riforma della disciplina dei servizi pubblici locali sarà affrontato nel seminario «La nuova governance delle società partecipate dopo il dl 138/11, la legge 183/11 e il dl 1/12 (decreto liberalizzazio-ni)», organizzato da Promo P.a. Fondazione a Roma 1'11 e il 12 aprile prossimi. Info: 0583/582783; info@promopa. it; www.promopa.it.

A a a e

Supplemento a cura di FRANCESCO CERISANO

[email protected]

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Conciliare equilibrio e crescita Se ne parla in Bocconi

Il prossimo 26 marzo presso la Sda Bocconi School of Management di Milano avrà luogo il Convegno «Equilibri finanziari e crescita reale: un nuovo patto territoriale», organizzato dal Network Conti&controlli nelle ammini-strazioni pubbliche (Netcap) della Sda Bocconi School of Management. Il convegno rappresenta un importante momento di approfondimento e confronto per compren-dere come conciliare gli equilibri finanziari e la cresci-ta reale del paese, stabilendo un patto territoriale tra enti locali, regioni, associazioni e istituzioni pubbliche

e private, al fine di deline- are un model- lo di sviluppo cooperativo e sostenibile nel medio-lun- go periodo.

All'incontro parteciperanno: regione Veneto, provincia di Roma, comune di Napoli, Upi, Legautonomie, Anci Lombardia, Guardia di Finanza, camera di commercio di Milano, Bcc, Confartigianato Lombardia e Confin-dustria. Per maggiori informazioni: www.sdabocconi.it/ convegnonetcap2012

SDA 130econ •

School of Management

Pagina 46 eeofriemil Paga

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ItaliaOggi

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Fascia demografica

Fino a 1.000 ab.

Da 1.001 a 3000 ab.

Da 3.001 a 5.000 ab.

Da 5.001 a 10.000 ab.

Numero Numero consiglieri assessori

6 (9) Nessuno (3)

6 (9) 2 (3)

7 (12) 1[3 (4)

[10 (12) 4 (4)

Piccoli comuni alle urne tra dubbi (sui gettoni) e certezze

Mini-enti falcidiati Scattano subito i tagli alle poltrone

DI MATTE() BARBERO

I piccoli comuni si avviano alle elezioni amministrative con la certezza dei tagli alle poltrone e qualche dubbio

sul trattamento economico dei consiglieri.

Sul primo versante, la mano-vra di Ferragosto (dl 138/2011) ha usato la mano pesante, sforbi-ciando sia le giunte sia i consigli in tutti i municipi fino a 10.000 abitanti. Il decreto milleproroghe (dl 216/2011) ha confermato che il taglio scatterà dal primo rinno-vo amministrativo e, quindi, fin da subito per i quasi 800 comuni di tale fascia demografica che an-dranno alle elezioni a maggio.

Nei comuni fino a 1.000 abi-tanti, scompare la figura degli assessori e il numero di consi-glieri è ridotto a 6. Come chia-rito dalla circolare del ministero dell'interno n. 2379/2011 (si veda ItaliaOggi del 23 febbraio), tutte le funzioni oggi assegnate alle giunte spetteranno ai sindaci, che potranno delegarle (come previsto dall'art. 2, c. 186, lett. c), della legge 19112009, come modi-ficata dalla legge 42/2010) a non più di 2 consiglieri. Sempre fra i consiglieri dovrà obbligatoria-mente essere scelto il vicesinda-co. Fra 1.001 e 3.000 abitanti, la delega delle funzioni del sindaco ai consiglieri è solo facoltativa; in alternativa, potranno essere nominati non più di 2 assesso-ri «veri», mentre il numero dei consiglieri sarà, anche in tal caso, pari a 6 (oltre al sindaco). Fra 3.001 e 5.000 abitanti, i con-siglieri salgono a 7 più il sindaco con 3 assessori, mentre fra 5.001 e 10.000 ci saranno 10 consiglieri e 4 assessori.

Emolumenti dei consiglieri. Sul punto si registra qualche in-certezza. L'art. 16, comma 18, del dl 138 ha previsto l'eliminazione

dei gettoni di presenza per i consi-glieri dei comuni fino a 1.000 abi-tanti. In origine, la decorrenza di tale misura era allineata a quella prevista dal precedente comma 9, che detta i tempi per l'avvio delle unioni attraverso le quali i mini-comuni dovranno obbligato-riamente (e i comuni fra 1.000 e 5.000 abitanti facoltativamente, in alternativa all'obbligo di gestio-ne associata delle sole funzioni fondamentali) esercitare tutte le funzioni amministrative e tutti i servizi pubblici loro spettanti. Prima dell'intervento del mille-proroghe, il comma 9 individuava come spartiacque il «giorno della proclamazione degli eletti negli organi di governo del comune che, successivamente al 13 agosto 2012, sia per primo interessato al rinnovo» fra quelli facenti parte di ciascuna unione ex art. 16. Successivamente, il dl 216/2011 (o meglio, la relativa legge di con-versione, legge 14/2012) ha pro-rogato tale termine di nove mesi, facendolo slittare al 13 maggio 2013. Tale proroga non ha riguar-dato, però, il comma 18, il quale, tuttavia, rinvia espressamente alla «data» fissata dal comma 9. Pertanto, si pongono due problemi interpretativi: da un lato, indivi-

duare quale sia, ai fini del comma 18, la «data» di cui al comma 9 (il 13 maggio 2013 o quella suc-cessiva nella quale il primo co-mune dell'unione va a elezioni); dall'altro, capire se la proroga di tale «data» valga anche rispetto al divieto di corrispondere i gettoni. In ordine al primo punto, sembra chiaro che il legislatore abbia inte-so collegare l'azzeramento dei get-toni dei consiglieri comunali alla partenza della nuova governante delle unioni, nella quale il ruolo dei consigli comunali è destinato a divenire marginale rispetto a quello degli omologhi organi delle nuove forme associative.

Più delicata la seconda questio-ne: da parte dei primi commenta-tori, la mancata enunciazione del comma 18 da parte del «milleproro-ghe» è stata interpretata come una conferma del termine originario, per cui il divieto di erogare i getto-ni scatterebbe dal primo rinnovo successivo al 13 agosto 2012 (e non al 13 maggio 2013). Sembra invece più corretto affermare che la pro-roga del termine di cui al comma 9 comporta implicitamente anche lo slittamento di quello previsto dal comma 18, trattandosi di fatto, come detto, dello stesso termine. ©Riproduzione riservata—

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Corte conti su opere di urbanizzazione

Esecuzione diretta solo se c'è l'accordo

DI ANDREA MASCOLINI

La realizzazione senza gara, con affidamento diretto al privato titolare del permesso di costru-

ire, di opere di urbanizzazione primaria di importo inferiore a 5 milioni non è possibile per le convenzioni già stipulate alla data del 6 dicembre 2011, ma il privato e il comune possono mo-dificare la convenzione preveden-do l'esecuzione diretta da parte del costruttore. È quanto afferma la Corte dei conti, con la delibe-razione della sezione regionale di controllo per la Lombardia del 14 marzo 2012 n. 64, che ha preso in esame gli effetti della nuova nor-ma che disciplina la possibilità di procedere all'esecuzione diretta, senza gara, delle opere di urba-nizzazione primaria di importo inferiore alla soglia comunitaria. Oggetto della delibera era quindi l'articolo 45 del decreto legge n. 201/2011, convertito nella legge n. 214/2011, che ha introdotto all'interno del corpo dell'articolo 16 del dpr n. 380/200), il comma 2 bis il quale dispone che «nell'am-bito degli strumenti attuativi e degli atti equivalenti comunque denominati nonché degli inter-venti in diretta attuazione dello strumento urbanistico generale, l'esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione primaria di cui al comma 7, di importo inferiore alla soglia di cui all'articolo 28, comma 1, lettera c), del decre-to legislativo 12 aprile 2006, n. 163, funzionali all'intervento di trasformazione urbanistica del territorio, è a carico del titolare del pe.rmesso di costruire e non trova applicazione il decreto le-gislativo 12 aprile 2006, n. 163». Queste nuova norma, che preve-de la possibilità (ma non l'obbli-go) dell'esecuzione diretta con esclusione della gara, si applica

soltanto alle opere sotto soglia perché per l'esecuzione «a scom-puto» di opere di urbanizzazione di importo superiore alla soglia comunitaria rimane ferma sia l'ipotesi della gara indetta dal privato per la realizzazione del-le opere di urbanizzazione, sia l'ipotesi dell'esercizio da parte dell'amministrazione delle fun-zioni di stazione appaltante.

La magistratura contabile si esprime rispetto a una fattispecie in cui la nuova norma del decreto-legge n. 201/2011 era entrata in vigore fra il perfezionarsi della convenzione edilizia ed il suo adempimento mediante proce-dura negoziata ex articolo 57, comma 6 del Codice dei contrat-ti pubblici con invito di almeno tre operatori economici. In altre parole si chiedeva alla Corte dei conti se la norma sull'affidamen-to diretto potesse o meno rendere superflua la procedura negoziata prevista dalla convenzione per l'individuazione del soggetto te-nuto alla realizzazione delle ope-re di urbanizzazione accessorie e imporre l'automatico affidamen-to dei lavori allo stesso soggetto titolare della convenzione mede-sima. In particolare la Corte ha affermato che il sopravvenire del decreto n. 201/2011 (entrato in vigore il 6 dicembre 2011) «non può incidere, salvo diverso accor-do delle parti, su una fattispecie in cui diritti e obblighi reciproci (sotto il profilo esecutivo) sono già definiti contrattualmente; è chiaro, infatti, che diversamente opinando una delle parti dell'ac-cordo vedrebbe irrimediabilmente leso il suo interesse consolidato nell'accordo pattizio». I magistrati contabili specificano quindi che la novella introdotta dall'articolo 45 si applicherà alle sole convenzioni edilizie concluse successivamente la sua entrata in vigore. Riproduzione riservata—M

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Sanzioni .sci Annullanwnti d'ufficio ko

DI SERGIO TROVATO

Il giudice tributario non deve annullare d'ufficio le sanzioni irrogate dal comu-ne al contribuente per incer-tezza oggettiva sul significa, to della legge, in mancanza di un'espressa richiesta. Del resto, spetta all'interessato provare che la violazione è stata commessa in seguito alla confusione normativa sul corretto adempimento degli obblighi tributari. Lo ha afTermato la Corte di cessazione, con la sentenza 4031 del 14 marzo 2012. Nel caso in esame, infatti, il con-tribuente aveva impugnato l'accertamento emanato dal comune per il manca-to pagamento sugli aerogeneratori di un parco eolico, in quanto erronea-mente inquadrati nella cate-goria 11(1-Opifici, anziché in quella degli immobili esenti (categoria E). Per i giudici di piazza Cavour, però, il contribuente può chiedere 'annullamento delle sanzio-

ni solo quando la disciplina normativa:si articoli in una pluralità di prescrizioni, il cui coordinamento appaia concettualmente ~colto-

so per l'equivocità del

seuid:nmed:mo .rotsiluunfusinuali.asaianie'ogra.nc?Idivvea", contenuto. Mitta

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gaenaa, ente, con se- né, per coe" a 'apPlieabilità dere d'ufficio I

una che sia ammissibile censura avente ad

getto la mancata prominenti; d'ufficio sul punto» Spetta

lare un'espressa provare che sussistono e dauPetineo:itlawipernrutuirj:Inient0

ipre-

In effetti, l'articolo 8 del diga 546/1992 attribuisce al Y

udice tributario il ,chiarare potere di dichiarare

bili le non apPlica" sanzioni Previste dalle I

quando la violazione tarie egla tvibu- e è giustificata da

izioni di obiettive cond rta Incertezza sulla po ta e sull'ambito

di applicazione delle asilo shioni alle guairsi riferisce. Per poter aver luogo Papp/i. cadono di questa esimente occorre che bici, per esem

sussistano del>.

ento a tas- P n' in ordine all'asso

bene determinato

preben

e

senepPeretazionesetillella'obblige di

diehia- razione o, ancoara, che visia- no incertezze hderpretative su una determinata

e. Deve trattarsi, gaia. di ignoranza inevitabile.

All'autore della violazione on deve essere addebita- le nessuna negligenza.

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Scuole. incentivi àll'energia solare

Dal Minambiente i fondi per gli enti locali. Budget di 3 milioni di euro, domande entro il 4 aprile

Scuole, incentivi all'energia solare Finanziabili 20 progetti per provincia. Contributi fino al 100%

Pagina acura DI ROBERTO LENZI

per 20 progetti

per provincia con un con- tributo pari al 100% del costo ammissibile con un

limite massimo di 40 mila euro Iva inclusa per edificio scolasti- co. È questa l'agevolazione che il ministero dell'ambiente mette in campo a favore di comuni e province che siano proprietari di edifici ospitanti scuole medie inferiori o superiori ed elementa- ri. La nuova edizione del bando «Il Sole a Scuola» può contare su una dotazione di 3 milioni di euro e sostiene la realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici e, simultanea- mente, l'avvio di un'attività di- dattica volta alla realizzazione di analisi energetiche e di inter- venti di razionalizzazione e ri- sparmio energetico nei suddetti edifici, tramite il coinvolgimen- to degli studenti. Il comunicato relativo al bando in questione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 marzo 2012, le domande dovranno essere pre- sentate a partire dal prossimo

4 aprile. I progetti verranno fi-nanziati fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

Finanziabili un massimo di 20 progetti a provincia. Possono presentare istanza di cofinanziamento i comuni e le province che siano proprietari di edifici ospitanti scuole ele-mentari e medie infe-riori o superiori. Non verranno finanziati impianti già realizzati ovvero in fase di rea-lizzazione con contri-buto. Comuni con più di 100 mila abitanti e province possono pre-sentare un massimo di 20 progetti, comuni con un numero di abi-tanti compresi tra 50 mila e 100 mila pos-sono presentare un massimo di 10 progetti, mentre comuni con meno di 50 mila abitanti posso-no presentare un massimo di 5 progetti.

Potenza massima di 20 Kw. Possono essere ammessi al con-tributo esclusivamente gli inter-venti d'installazione di impianti fotovoltaici, di potenza nominale

non inferiore a 1 kW e non supe-riore a 20 kW, realizzati esclusi-vamente su edifici scolastici di proprietà pubblica. Non saranno in alcun caso finanziati impianti fotovoltaici a terra.

Copertura totale dei costi. La percentuale massima del con-tributo pubblico concesso dal mi-

nistero è pari al 100% del costo ammissibile per l'investimento, con un limite massimo pari a 40 mila euro per edificio scolastico comprensivo di Iva. Le spese am-missibili, costituenti il costo am-missibile d'investimento, sono ri-feribili esclusivamente alle voci: progettazione, direzione lavori, collaudo degli impianti; fornitu-

sentendo, congiuntamente alla documentazione di fine lavori, il lavoro svolto dagli studenti.

Vincolo di 20 anni per l'impianto. L'ente pubblico non potrà alienare do dismette-re l'impianto per un periodo di venti anni a far data dal collaudo dell'impianto stesso. Il soggetto richiedente dovrà assumere l'im-pegno, pena la non ammissione a istruttoria della domanda, a mantenere l'impianto medesimo, durante il suddetto periodo, nel-le migliori condizioni di esercizio, avendo cura di attuare le neces-sarie precauzioni per preservar-lo da atti vandalici o comunque da azioni dirette a causare danni all'impianto stesso, alle persone, e alle cose circostanti.

Premio ulteriore per i mi-gliori progetti. Fra i progetti presentati e approvati, il mini-stero individuerà i migliori 20 elaborati prodotti dalle scuole. Le scuole individuate saran-no quindi premiate nel corso di un evento appositamente organizzato e a cui potranno prendere parte gli studenti e il personale delle suddette scuole.

ra dei materiali e dei componenti necessari alla realizzazione degli impianti; installazione e posa in opera degli impianti; eventuali opere edili strettamente neces-sarie e connesse all'installazione degli impianti; spese sostenute dalla scuola per supportare l'at-tività didattica di realizzazione

delle analisi energetiche e degli interventi di raziona- lizzazione e risparmio ener- getico. Tale voce di spesa sarà ritenuta ammissibile in una misura massima pari a 1.000,00 euro al lordo di Iva.

Necessario coinvolge- re gli studenti. I soggetti richiedenti si devono impe- gnare, pena la non ammis- sione a istruttoria, a coinvol- gere gli istituti scolastici per

l'avvio di un'attività didattica volta alla realizzazione di ana- lisi energetiche e di interventi di razionalizzazione e risparmio energetico nei suddetti edifici. Tale impegno andrà formaliz- zato sottoscrivendo un apposito accordo con le scuole oggetto dell'intervento éri installazione dell'impianto fotovoltaico e pre-

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SUL PIATTO 1,8 MILIONI

Arrivano i soldi per le minoranze linguistiche Entro il 30 aprile 2012 potranno essere richie-sti finanziamenti di progetti che contribuisca-no alla salvaguardia, alla promozione e alla diffusione delle lingue ammesse a tutela in quanto minoranze. I progetti possono essere presentati dalle amministrazioni territoria-li e locali, anche in aggregazione tra di loro, per essere finanziati con i fondi previsti dagli articoli 9 e 15 della legge 15 dicembre 1999, n. 482 per l'annualità 2011. La legge tutela in particolare, in quanto minoranze, la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quel-le parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo. I fondi sono destinati a progetti relativi a attivazione di sportelli linguistici, realizzazione di attività di formazione, toponomastica e attività a ca-rattere culturale. Per gli sportelli linguistici, i finanziamenti sono prioritariamente destinati alla realizzazione di sportelli capo-fila, mentre per i progetti relativi alla formazione, sarà data priorità a quelli espressi da livelli di go-verno superiore o aggregazioni di enti locali, anche in collaborazione con le strutture cul-turali, formative e universitarie. Per i progetti relativi alla toponomastica e alle attività cul-turali, sarà data priorità a quelli espressi da livelli di governo superiore o aggregazioni di enti locali. Sono favorevolmente considerati i progetti cofinanziati per il quali si richiede il concorso dello Stato e sono prioritariamente valutati i progetti che promuovono attività culturali in rete. Le rendicontazioni relative all'anno 2012 dovranno pervenire entro il 31 dicembre 2014 e in ogni caso entro i due anni dall'avvenuto accreditamento dei fondi alle regioni.

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- s Scuole, incentivi all'energia solare

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A EVOLAZIONI N PILL

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ly Attdit entro il 23 p Il dipartimento per le

politiche per la famiglia del governo ha emanato un avviso per avviare la sperimentazione su scala nazionale dello stan- dard «Family Audit». ilY Audit» rappresenta, a livella nazionale, un interessante strumento per la diffusione della cultura e delle pratiche di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa all'interno dei luoghi di lavoro. La prima fase della sperimentazione prevede il coinvolgimento di cinquanta organizzazioni pilota. Le orga- nizzazioni interessate , 12~0 presentare la propria camii tura entro il 23 aprile 2012

ta, P co org emana stare in pazione alla co parco progetti di in investimento su beni confi

L'invito alla neaintervento 4.3.12 del Par Calabria Pesr 2007-2013 Possono presentare domanda ed essere beneficiari del contri buto i comuni della Calabri ad o rischio criminalità che dispongano di beni confiscati aliit criminalità organizzata. I contributi ammontano al .100% della spesa ammissibile fino a .t<

un mas di 700 mila curo. La dotazione finanziaria am- manta a 11,3 milioni di eura I comuni avranno a disposizione 15 gioini dì tempo dalla pubbli- c

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Pagina 50 Scuole, incentivi all'energia solare

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prorogato al 30 giugno termine concesso ai

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faccia>. TG co rzbuto di 460 euro sostiene u to dotazioni tecnologiche necessarie per la

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Il fondo' globale destinato al bo nus ammonta a 500 mila

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L'ex Russi Darius Dragusin, ora al Cervia. Sotto Stefano Lessi

ECCELLENZA Dopo sei sconfitte consecutive i gialloblù sono tornati al successo contro il Massa

Il Cervia vede un po' di luce in fondo al tunnel Mister Rossi: "Crediamo nelle nostre forze" CERVIA Dopo sei sconfitte con-secutive il Cervia batte un colpo deciso e si rimette a con-ere nel-la lotta per non retrocedere. La vittoria per 2-1 in rimonta con-tro il Massa Lombarda conse-gna tre punti pesanti ai giallo-blù che, in caso di ulteriore pas-so falso, avrebbero visto la loro classifica farsi ancora più peri-colante. "Un successo meritato e davvero fondamentale - spie-ga il tecnico Paolo Rossi -. La vittoria è giunta dopo una pro-va di carattere. Anche perché, vincere contro una squadra co-sì forte, rimontandola, non è un gioco da ragazzi. Tre punti di grande importanza che ci dan-no molta fiducia per il futuro". La compagine gialloblù, ora quint'ultima a braccetto con l'Ozzanese, è in piena bagarre playout a causa di un lungo pe-riodo negativo. "Essendo una squadra dall'età media giovane paghiamo dazio in fatto di e-sperienza e, come spesso ci è capitato, paghiamo a caro prez-zo ogni errore. La squadra sta facendo esperienza e sta cre-scendo, le ultime prestazioni lo hanno fatto vedere. Tutto ciò non può che portarmi a essere fiducioso per il prosieguo sta-gionale". Un finale di stagione che li met- terà subito di fronte ad un filot- to di incontri pressoché decisi-

vo. Dopo la trasferta a Russi a-vranno in successione tre scon-tri diretti contro Ozzanese, San-tagatese e Sasso Marconi. "Sen-za alcun dubbio siamo arrivati al momento clou della stagione - termina Rossi -. Andremo ad affrontare quattro turni di im-portanza capitale, e li affronte-remo con tanta voglia di fare bene. Incominciamo dal Russi, una delle squadre che, a parte gli ultimi due ko, ha fatto me-glio lungo questo girone di ri-torno. Noi crediamo ferma-mente nelle nostre forze e nella possibilità di salvarci, speriamo di metterla in campo".

Alessandro Passanti

LA SITUAZIONE GIALLOBLÙ A 3 PUNTI DALLA SALVEZZA

Quintultimo a quota 29 punti a braccetto della Copparese, il Cervia al momento è in piena zona playout. Con la penultima posizione che significa retrocessione a cinque lunghezze (Casetl San Pietro a 24), la salvezza è distante solo tre punti, con i bolognesi del Sasso Marconi a quota 32.

Pagina 6 13INEI ECIEZEI Sozzi: "Che sorpresa il ritorno in vetta"

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Al Gran Premio Esordienti dieci podi per i baby della Rinascita

Girone D femminile Russi ok, gare agevoli per Longiano e Mattei Russi vince l'anticipo e gli insegui-tori Longiano e Mattei affrontano Omar Rimini (in casa) e Romagna In Volley (a Cesena). Le partite (21' giornata, domani): Gualtieri San Martino in Strada-Endas Cesena, Rimini-Faenza, A-gripega Comacchio-Volley 2002 Forlì, Ottima Teodora Ravenna-Morciano, Longiano-Omar Rimini (oggi), Art e Parquet Russi-Porto Fuori 3-0 (ieri), Romagna In Vol-ley Cesena-Mattei Ravenna (oggi). Risultato recupero (16' giornata, ieri): Volley 2002-Morciano 3-1. Classifica: Art e Parquet 59°, Lon-giano 49, Mattei 48, Porto Fuori 42, Endas Cesena 35*, Rimini 34, Morciano 33, Teodora 29, Volley 2002 26, Faenza 21, Gualtieri 17*, Omar 11*, Agripega 9, Romagna In Volley 4 una gara in meno, °una gara in più). Girone C femminile Le partite (21' giornata, domani): Far Castenaso-Agriflor Imola, Fio-rini Argelato-Csi Clai Imola. Ap-puntamenti difficili per le due for-mazioni imolesi, impegnate contro avversarie in lotta per i playoff.

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