INDAGINI CLINICO-PATOLOGICHE IN UN FOCOLAIO DI … · nali superficiali, ipertermia (40,8-41,5°C),...

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SUINI Large Animals Review, Anno 5, n. 2, Giugno 1999 47 INTRODUZIONE La sindrome multisistemica del deperimento postsvezza- mento (PMWS = Postweaning Multisystemic Wasting Syndrome) è una malattia dei suini diagnosticata per la prima volta nel 1995 in Canada, dove successivamente è stata anche studiata e correlata ad un’infezione da circovirus (Harding, 1996; Harding e Clark, 1998). Attualmente è segnalata, oltre che in Canada (provincie dell’Ovest e pro- vincia di Quebec), negli USA (Stati della California, dell’Indiana e dell’Iowa) (Brodersen, 1998; Allan et al., 1998b), in Spagna (Segalés et al., 1997) e in Irlanda INDAGINI CLINICO-PATOLOGICHE IN UN FOCOLAIO DI PMWS (Postweaning Multisystemic Wasting Syndrome) IN SUINI DEL NORD ITALIA P.S. MARCATO 1 , L. SIDOLI 3 , L. MANDRIOLI 1 , L. DELLA SALDA 2 , C. CERATI 4 , G.L. ROLLA 5 1 Dipartimento S.P.V.P.A., S.S.-D. Patologia Generale e Anatomia Patologica, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Bologna 2 Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Teramo 3 Ex direttore della sezione di Parma dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia 4 Libero professionista - 5 Pig Service, Fossano (CN) Riassunto In un focolaio di sindrome multisistemica del deperimento postsvezzamento (PMWS = Postweaning Multisystemic Wasting Syndrome), individuato presso un allevamento “high health” di 1100 scrofe nel Nord Italia, sono state condotte indagini clini- co-patologiche ed un approfondimento della patogenesi mediante ricerche istopatologiche, ultrastrutturali e microbiologiche. I sintomi si sono manifestati nel 10-40% dei suinetti svezzati al raggiungimento delle 6-8 settimane di età, con mortalità che in certi gruppi ha raggiunto punte del 12-14%. Gli animali ammalati presentavano uno stato di nutrizione scadente, altri erano francamente emaciati e tale condizione si realizzava nel corso di pochi giorni, dopo la comparsa dei sintomi rappresentati da grave prostrazione, tosse produttiva e non, grave dispnea-polipnea, pallore cutaneo, tumefazione rilevante dei linfonodi ingui- nali superficiali, ipertermia (40,8-41,5°C), ittero (10%), poliartrite (15%). Una linfadenite generalizzata macrofagico-epitelioide con espressioni granulomatose ed una polmonite interstiziale multifocale sono risultate le lesioni dominanti e costanti nel quadro morboso, in cui erano frequenti anche manifestazioni infiammatorie interstiziali nel fegato (76%), nei reni (69%) e nel miocardio (53%) ed essudative nelle membrane sierose (polisierosite sierofibrinosa: 30%). L’indagine istologica ed ultrastrut- turale sulle lesioni linfonodali ha evidenziato corpi inclusi tipici dell’infezione da circovirus nel 30% dei casi. Mediante ibrida- zione in situ e PCR test nelle lesioni polmonari si è riscontrata la presenza di PRRSV in 12/14 casi (87%) e di circovirus tipo II in 4/5 casi (80%). Nella patogenesi della malattia appare centrale e decisivo lo stato di immunodepressione indotto dalle gravi alterazioni degli organi e tessuti linfopoietici. Summary A new disease syndrome (PMWS = Postweaning Multisystemic Wasting Syndrome) has been recognized since november 1998 in a 1100-sow “high health” one-site farrow-to-finish swine farm in Northern Italy. Young pigs, 6-8 week old, had weight loss, tachypnea-dyspnea, pallor, fever, jaundice (10%), and postweaning mortality rate peaked at 12-14%. Lesions consisted of enlarged lymph nodes with lymphoid tissue replaced by macrophage-epithelioid cells, multifocal interstitial lymphocytic- macrophagic pneumonia, interstitial hepatitis (76%), nephritis (69%) and myocarditis (53%), polyserositis (15%). Cytoplasmic inclusion bodies typical of circovirus were demonstrated by histology and electron microscopy in macrophages in association with lymphadenitis in 4 of 12 affected pigs. Twelve of 14 lungs with pneumonia were positive for porcine respi- ratory and reproductive virus (PRRSV) (in situ hybridization and PCR test). Four of 5 lung samples were also positive for cir- covirus (PCV) type II (in situ hybridization and PCR test). Central to the disease pathogenesis seems to be a virus-induced extensive lymphoid tissue destruction with immunosuppressive effect.

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Large Animals Review, Anno 5, n. 2, Giugno 1999 47

INTRODUZIONE

La sindrome multisistemica del deperimento postsvezza-mento (PMWS = Postweaning Multisystemic WastingSyndrome) è una malattia dei suini diagnosticata per laprima volta nel 1995 in Canada, dove successivamente è

stata anche studiata e correlata ad un’infezione da circovirus(Harding, 1996; Harding e Clark, 1998). Attualmente èsegnalata, oltre che in Canada (provincie dell’Ovest e pro-vincia di Quebec), negli USA (Stati della California,dell’Indiana e dell’Iowa) (Brodersen, 1998; Allan et al.,1998b), in Spagna (Segalés et al., 1997) e in Irlanda

INDAGINI CLINICO-PATOLOGICHEIN UN FOCOLAIO DI PMWS

(Postweaning Multisystemic Wasting Syndrome)IN SUINI DEL NORD ITALIA

P.S. MARCATO1, L. SIDOLI3, L. MANDRIOLI1, L. DELLA SALDA2, C. CERATI4, G.L. ROLLA51 Dipartimento S.P.V.P.A., S.S.-D. Patologia Generale e Anatomia Patologica, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Bologna

2 Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Teramo3 Ex direttore della sezione di Parma dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia

4 Libero professionista - 5 Pig Service, Fossano (CN)

Riassunto

In un focolaio di sindrome multisistemica del deperimento postsvezzamento (PMWS = Postweaning Multisystemic WastingSyndrome), individuato presso un allevamento “high health” di 1100 scrofe nel Nord Italia, sono state condotte indagini clini-co-patologiche ed un approfondimento della patogenesi mediante ricerche istopatologiche, ultrastrutturali e microbiologiche. Isintomi si sono manifestati nel 10-40% dei suinetti svezzati al raggiungimento delle 6-8 settimane di età, con mortalità che incerti gruppi ha raggiunto punte del 12-14%. Gli animali ammalati presentavano uno stato di nutrizione scadente, altri eranofrancamente emaciati e tale condizione si realizzava nel corso di pochi giorni, dopo la comparsa dei sintomi rappresentati dagrave prostrazione, tosse produttiva e non, grave dispnea-polipnea, pallore cutaneo, tumefazione rilevante dei linfonodi ingui-nali superficiali, ipertermia (40,8-41,5°C), ittero (10%), poliartrite (15%). Una linfadenite generalizzata macrofagico-epitelioidecon espressioni granulomatose ed una polmonite interstiziale multifocale sono risultate le lesioni dominanti e costanti nelquadro morboso, in cui erano frequenti anche manifestazioni infiammatorie interstiziali nel fegato (76%), nei reni (69%) e nelmiocardio (53%) ed essudative nelle membrane sierose (polisierosite sierofibrinosa: 30%). L’indagine istologica ed ultrastrut-turale sulle lesioni linfonodali ha evidenziato corpi inclusi tipici dell’infezione da circovirus nel 30% dei casi. Mediante ibrida-zione in situ e PCR test nelle lesioni polmonari si è riscontrata la presenza di PRRSV in 12/14 casi (87%) e di circovirus tipo IIin 4/5 casi (80%). Nella patogenesi della malattia appare centrale e decisivo lo stato di immunodepressione indotto dalle gravialterazioni degli organi e tessuti linfopoietici.

Summary

A new disease syndrome (PMWS = Postweaning Multisystemic Wasting Syndrome) has been recognized since november1998 in a 1100-sow “high health” one-site farrow-to-finish swine farm in Northern Italy. Young pigs, 6-8 week old, had weightloss, tachypnea-dyspnea, pallor, fever, jaundice (10%), and postweaning mortality rate peaked at 12-14%. Lesions consistedof enlarged lymph nodes with lymphoid tissue replaced by macrophage-epithelioid cells, multifocal interstitial lymphocytic-macrophagic pneumonia, interstitial hepatitis (76%), nephritis (69%) and myocarditis (53%), polyserositis (15%).Cytoplasmic inclusion bodies typical of circovirus were demonstrated by histology and electron microscopy in macrophagesin association with lymphadenitis in 4 of 12 affected pigs. Twelve of 14 lungs with pneumonia were positive for porcine respi-ratory and reproductive virus (PRRSV) (in situ hybridization and PCR test). Four of 5 lung samples were also positive for cir-covirus (PCV) type II (in situ hybridization and PCR test). Central to the disease pathogenesis seems to be a virus-inducedextensive lymphoid tissue destruction with immunosuppressive effect.

48 Indagini clinico-patologiche in un focolaio di PMWS in suini del nord Italia

(Kennedy et al., 1998). Non risultano finora segnalazioni diPMWS in Italia. Una sindrome simile (Dépérissement fataldu porcelet en fin de postsevrage) è stata segnalata in Francia(Albina et al., 1996). Le manifestazioni cliniche dellaPMWS (Tab. 1) iniziano all’età di circa 40 giorni e la sinto-matologia più significativa è rappresentata principalmenteda deperimento, dispnea e ittero (Harding e Clark, 1997).La PMWS si presenta con andamento epidemico oppurecome malattia cronica endemica con elevata mortalità deisoggetti colpiti. La morbilità postsvezzamento va dall’8-10% fino al 50% (Suh et al., 1998). L’eziologia è attribuitaad un circovirus, essendosi dimostrato un elevato grado diassociazione tra un ceppo virulento di circovirus (PCV tipoII) e la PMWS con la microscopia elettronica, l’immunoi-stochimica con anticorpi monoclonali, l’ibridizzazione insitu per identificare il genoma virale e il PCR test (Ellis etal., 1998; Balasch et al., 1998). Inoltre la malattia è stata direcente riprodotta sperimentalmente in suinetti gnotobiotici(comunicazione al XXX Meeting annuale della AmericanAssociation Swine Practitioners, 27 febbraio - 2 marzo1999, St. Louis). Il periodo d’insorgenza della PMWS neisuinetti (5-6 settimane d’età) corrisponde al momento in cuiscompaiono gli anticorpi materni anti-PCV (Suh et al.,1998). Lo stress del parto rende le scrofe più vulnerabiliall’infezione da PCV (Hines et al., 1995).

La malattia viene diagnosticata con maggior frequenza inallevamenti “high health”, esenti dalle più comuni malattieinfettive suine (polmonite enzootica, dissenteria suina, riniteatrofica), ma non necessariamente dall’infezione da PRRSV(Porcine Reproductive and Respiratory Syndrome Virus)(Elliset al., 1998). Talvolta si riscontrano contemporaneamentecasi sporadici di PDNS (Porcine Dermatitis andNephropathy Syndrome) e di polisierosite (Nayar et al., 1997;Segalés et al., 1998c). Sono state rilevate infezioni secondarieda criptosporidi (Harding e Clark, 1997), da Pneumocystiscarinii (Clark, 1997), da agenti virali (PRRSV), batterici(Pasteurella multocida, Haemophilus sp., E. coli,Streptococcus α-emol., A. pyogenes) e da Mycoplasma (McLearon, 1998). Le lesioni predominanti si trovano regolar-mente nei tessuti linfoidi e nei polmoni, ma sono registratein certi casi anche lesioni renali, epatiche, pancreatiche,gastriche e intestinali (Tabb. 2 e 3). L’antigene virale è statodimostrato nei tessuti linfoidi, dove compare primariamentein cellule di zone B-dipendenti, e in vari organi compresi ipolmoni, il fegato e i reni (Ellis et al., 1998). Il virus infetta imacrofagi, i linfociti, le cellule endoteliali ed epiteliali(Morozov et al., 1998). Almeno negli stadi tardivi dellamalattia il PCV si replica anche negli epatociti (Segalés etal., 1998a). Nei polmoni si può dimostrare contemporanea-mente l’antigene del PRRSV in circa la metà dei casi (Ellis etal., 1998). D’altronde il PCV è stato isolato contemporanea-mente al PRRSV in casi di SAMS (Swine Abortion andMortality Syndrome) detta anche “PRRS atipica” (Halbur etal., 1998). L’esame post mortem è indispensabile per unadiagnosi orientativa di PMWS in allevamento e l’esame isto-patologico con l’evidenziazione dei corpi inclusi è richiestoper la diagnosi definitiva (Harding e Clark, 1997).

Recentemente, a partire da novembre 1998, abbiamoconstatato numerosi casi di una malattia PMWS-simile insuinetti di un allevamento della Lombardia. Ne diamo unapreliminare descrizione con particolare riguardo ai repertiche hanno consentito la diagnosi definitiva.

MATERIALI E METODI

Nel corso di interventi diagnostico-clinici presso un’a-zienda che presentava casi sospetti di PMWS, sono statiselezionati 30 suinetti ammalati dell’età di 7-8 settimaneche sono stati soppressi con Tanax e sottoposti a necrosco-pia. Tutti gli animali provenivano dallo stesso allevamentoa ciclo chiuso di 1100 scrofe, situato in Lombardia.Fissazione di campioni di vari tessuti (linfonodi, milza, ton-sille, esofago, trachea, polmoni, cuore, stomaco, intestino,

Tabella 1Frequenza relativa dei sintomi clinici caratteristici nella PMWS

(da Harding e Clark, 1997)

SINTOMI CLINICI FREQUENZA RELATIVA

Deperimento, crescita stentata Molto frequente

Dispnea Molto frequente

Linfadenomegalia Molto frequente

Diarrea (profusa, acquosa) Frequente

Pallore cutaneo Frequente

Alterazioni del pelo Frequente

Ittero Meno frequente

FIGURA 1 - Suinetto affetto da sindrome multisistemica del deperimen-to postsvezzamento (PMWS). Pallore cutaneo e forte dimagramento.

FIGURA 2 - Suinetto affetto da PMWS. Pelo ispido e opaco e segni dideperimento.

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omento, fegato, cistifellea, pancreas, reni, surreni, vescica,cervello e cervelletto, midollo osseo) in formalina di Carsone di tessuto linfonodale in glutaraldeide. Inclusione inparaffina e colorazione istologica con Ematossilina-Eosina(E-E), in alcuni casi con Feulgen, P.A.S. e Grocott.Inclusione in resina, sezioni semifini (colorate con Blu di

Toluidina) e sezioni ultrafini di tessuto linfonodale perosservazioni in microscopia elettronica a trasmissione(TEM). Ricerca del PCV da campioni di polmone median-te ibridazione in situ e reazione a catena della polimerasi(PCR = Polymerase Chain Reaction). Ricerca del PRRSV dacampioni di polmone e da siero e del virus di Aujeszky da

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Tabella 2Lesioni macroscopiche nella PMWS

STATO DI NUTRIZIONE MOLTO SCADENTE TUTTI GLI AUTORI

Cute Pallore; ittero meno frequente Harding e Clark, 1997; Clark eHarding, 1998; Brodersen, 1998

Linfonodi Accentuata adenomegalia, in particolare dei linfonodi inguinali, mesenterici, Harding e Clark, 1997; Balaschbronchiali e mediastinici et al, 1998; Brodersen, 1998

Compatti, di aspetto omogeneo e di colore biancastro sulla superficie di taglio Harding e Clark, 1997;Clark e Harding, 1998

Talvolta i linfonodi non sono aumentati di volume Segalés et al, 1998b

Polmoni Non collassati, alla palpazione risultano compatti e di consistenza gommosa; Harding e Clark, 1997;molti lobuli sono di colore giallo-grigiastro o bruno; nei casi gravi estese aree di Clark e Harding, 1998colore bruno-rossastro; i lobi caudali presentano spesso le alterazioni più evidenti

Atelettasia e/o consolidamento dei lobi intermedi e craniali Harding e Clark, 1997; Clark e Harding, 1998; Brodersen, 1998

Polmonite interstiziale Kennedy et al, 1998;Allan et al, 1997, 1998b

Polmoni non collassati e pesanti Balasch et al, 1998

Fegato Atrofia di grado variabile, colore giallastro-arancio o pallido, friabile, aspetto variegato, Harding e Clark, 1997; Clark etalvolta fibrosi interstiziale (accentuazione del disegno interlobulare) Harding, 1998; Brodersen, 1998

Reni Talvolta assenza di lesioni; diffusi focolai biancastri sottocapsulari, edema del connettivo Harding e Clark, 1997;peripelvico; talora reni aumentati di volume, edematosi, translucidi, di aspetto cereo

Pancreas Edema peripancreatico Clark e Harding, 1997, 1998

Milza Splenomegalia, consistenza carnosa, assenza di lesioni di tipo congestizio; Harding e Clark, 1997;aspetto iperplastico Clark e Harding, 1998

Intestino Parete dell’intestino sottile (ileo e colon), contenuto liquido (colon) Harding e Clark, 1997;Brodersen, 1998

Stomaco Ulcere della pars oesophagea; ispessimento edematoso della parete Harding e Clark, 1997;Clark e Harding, 1998

FIGURA 3 - Quadri lesivi della PMWS. Linfadenomegalia sistemica.Polmonite. Splenomegalia con estesa necrosi. Epatomegalia con areegiallognole.

FIGURA 4 - Linfadenomegalia ed edema perilinfonodale (linfonodiinguinali superficiali).

50 Indagini clinico-patologiche in un focolaio di PMWS in suini del nord Italia

Tabella 3Lesioni microscopiche nella PMWS

ORGANI LESIONI MICROSCOPICHE RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO

Linfonodi Scomparsa dei follicoli e infiltrazione delle zone T-dipendenti con cellule istiocitarie; Harding e Clark, 1997;frequenti cellule giganti multinucleate; corpi inclusi intensamente basofili A.D. Leman Swine Conf., 1997;(o da color magenta a basofili) nel citoplasma dei macrofagi Rossow, 1998

Corpi inclusi citoplasmatici intensamente basofili a forma di grappolo d’uva a Clark e Harding, 1998comparsa precoce nelle cellule dei centri germinativi, anche di altri tessuti linfoidi(nel 50% c.a dei casi)

Corpi inclusi citoplasmatici basofili sferici a margine netto, grandi e singoli o in gruppi Segalés et al, 1998b(fino a 10-12)

Corpi inclusi nel citoplasma dei macrofagi: rotondi, omogenei, da magenta a basofili, Kiupel et al, 1998di varie dimensioni (5-25 µm), singoli o formanti ammassi a forma di grappolo,colorabili dal metodo di Feulgen

Corpi inclusi al TEM: aggregati paracristallini di piccole particelle virali primariamente Ellis et al, 1998; Kiupel et al., 1998nel citoplasma di cellule con morfologia monocitaria-macrofagica in cui è dimostrabileimmunoistochimicamente l’antigene virale (PCV); aggregati elettrondensi paracristallinidi piccole particelle virali icosaedriche prive di envelope, di circa 17 nm di ∅

Sostituzione di linfociti delle zone B- e T-dipendenti con istiociti; cellule giganti Clark e Harding, 1998multinucleate spesso presenti

Nei follicoli proliferazione di grandi cellule, con abbondante citoplasma acidofilo Segalés et al, 1998b(cellule follicolari dendritiche?)

Infiammazione granulomatosa dei tessuti linfoidi con numerose cellule giganti multinucleate Kiupel et al, 1998

Moderata vasculite e perivasculite non purulenta dei vasi della capsula Brodersen, 1998; Harding e Clark, 1997

Necrosi coagulativa negli stadi precoci Harding e Clark, 1997

Necrosi linfocitaria nelle zone T-dipendenti con svuotamento linfocitario Brodersen, 1998lo stroma fibro-vascolare diventa più evidente Segalés et al, 1998b

Milza Guaine linfatiche periarteriolari svuotate di linfociti, sostituiti da cellule simil-istiocitarie; Segalés et, 1998boccasionali sincizi cellulari e corpi inclusi intracitoplasmatici

Tonsille Corpi inclusi basofili intracitoplasmatici Harding e Clark, 1997

Stomaco Gastrite, ulcere, necrosi delle ghiandole Harding e Clark, 1997

Intestino tenue Necrosi multifocale delle placche di Peyer; corpi inclusi basofili intracitoplasmatici Brodersen, 1998in macrofagi delle placche di Peyer (al TEM si rivela un insieme di particelle virali di Harding e Clark, 199717 nm di ∅ ); edema della sottomucosa; microorganismi Criptosporidio-similialla superficie degli enterociti

Atrofia dei villi, enterite granulomatosa simile a quella paratubercolare Clark e Harding, 1998necrosi delle cripte e delle ghiandole

Cieco Necrosi delle ghiandole, infiltrato di mononucleati Clark e Harding, 1998

Notevole dilatazione dei linfatici della sottomucosa Harding e Clark, 1997

Colon Necrosi delle ghiandole, infiltrato di mononucleati Clark e Harding, 1998

Reni Focolai multipli di nefrite interstiziale (linfociti, plasmacellule, macrofagi ed eosinofili) Brodersen, 1998

Aterite, flebite e linfangite Clark e Harding, 1998

Atrofia tubulare corticale; edema del connettivo intertubulare e proliferazione Harding e Clark, 1997di fibroblasti; vasculite non purulenta

Fegato Colangioepatite necrotizzante e linfo-istiocitaria; epatite linfoistiocitaria A. D. Leman Swine Conf., 1997

Epatite periportale; necrosi di singoli epatociti; stasi biliare Brodersen, 1998

Stadio I-epatite linfo-istiocitaria multifocale periportale di grado lieve Segales et al, 1998a

Stadio II-epatite linfo-istiocitaria periportale; infiltrazione multifocale-diffusa intralobulare Segalés et al, 1998adi istiociti e/o di cellule di Kupffer attivate

segue

Large Animals Review, Anno 5, n. 2, Giugno 1999 53

campioni di polmone, tonsille, cervello e da siero medianteibridazione in situ e PCR. Esame batteriologico su campio-ni di polmoni, fegato, reni, linfonodi, articolazioni.

RISULTATI

Sintomatologia clinica

La malattia è comparsa durante i mesi estivi del 1998 inun allevamento a ciclo chiuso di 1100 scrofe dell’Italia set-tentrionale. I sintomi si sono manifestati sempre nel 10-40% dei suinetti svezzati al raggiungimento delle 6-8 setti-mane di età, con mortalità che in certi gruppi ha raggiuntopunte del 12-14%. Le indagini eseguite erano state indicati-

ve di una sindrome respiratoria cronica (polmonite enzooti-ca), mentre le terapie di massa ed individuali eseguite suigruppi colpiti non avevano avuto che modesti risultati.

Nel mese di novembre 1998 uno di noi è stato invitato acontribuire al raggiungimento di una diagnosi eziologicapiù rigorosa. Nei dati raccolti dall’allevatore per costruireuna precisa anamnesi remota e recente spiccava il riferi-mento ad una sindrome respiratoria decisamente “anoma-la”, con ciò intendendo che nella sua lunga esperienza nonaveva mai riscontrato una condizione così grave nei suinidella sua azienda. Le manifestazioni cliniche più evidentierano rappresentate da grave prostrazione, tosse produttivae non, animali in stazione o in decubito sternale con gravedispnea-polipnea, alcuni con respiro a bocca aperta. Moltisuinetti stavano raggruppati a mutuo contatto, mentre

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Tabella 3 - seguito

ORGANI LESIONI MICROSCOPICHE RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO

Fegato Stadio III- diffusa epatite linfo-istiocitaria periportale, moderato numero di epatociti Segalés et al, 1998aapoptotici, disarchitettura del parenchima epatico di grado variabile

Stadio IV- intensa fibrosi periportale, dissociazione completa delle lamine epatiche, Segalés et al, 1998aassenza quasi totale di epatociti, massiva infiltrazione di elementi istiocitari

Pancreas Pancreatite linfoplasmocitaria; desquamazione o iperplasia dell’epitelio dei dotti A.D. Leman Swine Conf., 1997;e duttuli pancreatici Harding e Clark, 1997

Polmoni Polmonite (bronco)interstiziale linfoistiocitaria; iperplasia dell’epitelio alveolare A.D. Leman Swine Conf., 1997;(pneumociti tipo II), corpi inclusi basofili nucleari e citoplasmatici nei mononucleati Clark e Harding, 1998;e nell’epitelio degli alveoli, dei bronchi ed in alcune cellule peribronchiali; particelle virali Allan et al, 1998; McLearon, 1998circovirus-simili in inclusi citoplasmatici; infiltrazione densa di mononucleati nei settialveolari e nel connettivo peribronchiale, peribronchiolare e interlobulare; edema alveolare;distacco dell’epitelio bronchiolare; edema e macrofagi nei lumi bronchiolari; bronchioliteobliterante negli stadi terminali;focolai granulomatosi con occasionali infiltrazioni di cellule multinucleate sinciziali nei casi Harding e Clark, 1997progrediti e di maggiore gravità

Presenza di Pneumocystis carinii nel 5% circa dei casi Clark, 1997

Cuore Epicardite subacuta; miocardite interstiziale (linfocitaria) Rossow, 1998; Clark e Harding, 1998

Cute Vasculite dermica purulenta multifocale ed infarti A.D. Leman Swine Conf., 1997

SNC Leptomeningite cerebrale lieve; encefalite subacuta (manicotti perivasali linfoplasmocitari); A.D. Leman Swine Conf., 1997;encefalite linfoistiocitaria Clark e Harding, 1998;

Rossow, 1998

FIGURA 5 - Notevole tumefazione dei linfonodi meseraici e iperemiadella rete vasale mesenteriale.

FIGURA 6 - Altro aspetto della linfadenopatia.

54 Indagini clinico-patologiche in un focolaio di PMWS in suini del nord Italia

erano visibili animali itterici (10%) ed altri con cute pallidacome per anemia acuta. Si constatava ipertermia (40,8-41,5°C). Presenti, ma rare, feci sciolte, non emorragiche.Gli animali ammalati presentavano uno stato di nutrizionescadente, altri erano francamente emaciati. Ciò avveniva nelcorso di pochi giorni, dopo la comparsa dei sintomi.

Dopo una prima identificazione delle lesioni eseguita suanimali morti spontaneamente o sacrificati mediante euta-nasia (Tanax), il quadro indirizzava verso un grave sospet-to di infezione acuta da virus della sindrome riproduttiva erespiratoria suina (PRRSV), mentre alcuni quadri di linfa-denomegalia, specie degli inguinali superficiali, iliaci, ster-nali e mediastinici, l’ittero, alcune ulcere gastroesofagee edil coinvolgimento degli apparati respiratorio e cardiocirco-latorio e nel 15% dei casi anche delle articolazioni, impo-nevano il sospetto di sindrome multisistemica del deperi-mento postsvezzamento (PMWS = PostweaningMultisystemic Wasting Syndrome). Non potendo realizzareuna nostra proposta di depopolamento temporaneo (2-3settimane) dei reparti di svezzamento, abbiamo consigliatoun piano di profilassi a mezzo antibatterici su tutti i sui-netti delle sale parto onde ridurre la pressione battericadel periodo postsvezzamento. I risultati, ancorché insuffi-cienti, sono apparsi tuttavia ridurre l’incidenza dei danni.

Esami necroscopici

All’esame necroscopico dei 30 suinetti soppressi le lesio-ni più gravi sono riscontrabili costantemente nei linfonodie nei polmoni, incostantemente nella milza e nel cuore.

I linfonodi appaiono aumentati di volume, talora inmodo notevolissimo specialmente gli inguinali superficiali(fino a 7 × 4 × 3 cm), che mostrano edema ambraceo deltessuto circostante ed in sezione rivelano estese aree palli-de biancastre o focolai irregolari grigio-opachi su fondoarrossato. Sono aumentati di volume considerevolmenteanche i linfonodi mandibolari, sternali, meseraici e iliaci.

La milza rivela una lieve congestione e in quattro casi unvolume almeno triplicato con estese lesioni marginali dinecrosi confluente grigiastra ed intervallati infarti marginaliemorragici. In un altro caso la milza mostra sparsi noduligrigiastri necrotici di 1-2 mm di diametro. Il timo è atrofico.

I polmoni, non afflosciati, presentano la gran parte deilobuli di colorito rosso-bruno chiaro uniforme e di consi-stenza tipo gommapiuma. Sono interessati costantementeanche i lobi caudali e le zone dorsali. Si evidenziano spes-so emorragie petecchiali subpleuriche. I lobuli colpiti, insezione, non mostrano aspetti acinosi e alla compressionegemono scarso materiale liquido dai bronchi recisi. È pre-sente in qualche caso un lieve ispessimento edematosoroseo del tessuto interlobulare. In una minoranza di casi(10%) sono presenti nei polmoni anche lesioni cranioven-trali simili a quelle della polmonite enzootica o ad impron-ta acinosa catarrale-purulenta.

Nel 30% dei casi le pleure sono sede di essudazione sie-rofibrinosa o fibrinosa o siero-fibrino-emorragica. In talicasi anche le altre sierose manifestano lesioni infiammatorie:pericardite fibrinosa o siero-emorragica, peritonite sierofi-brinosa, talvolta (15%) anche artrosinovite sierofibrinosa.

Nel cuore il grasso epicardico è interessato da atrofiagelatinosa; in un caso si evidenziano striature grigiastre nel

miocardio ventricolare; in un altro caso il miocardio ven-tricolare è sede di focolai necrotico-emorragici.

Il fegato appare lievemente congesto, mostra qualche fila-mento di fibrina tra i lobi e in tre casi appare di colore palli-do giallastro e moderatamente ingrossato. La parete dellacistifellea è ispessita da edema. Il mesentere appare iperemi-co e moderatamente edematoso. I reni, oltre a un generaleimpallidimento, mostrano edema della parete del bacinettoe dell’ilo. Altri reperti: atrofia del timo, lieve congestione deivasi delle meningi encefaliche. Un solo animale nello stessoreparto manifesta lesioni cutanee (papule eritematoso-emorragiche confluenti) e renali riferibili alla dermatite-nefrite o PDNS (Porcine Dermatitis and NephropathySyndrome) precedentemente descritta in Italia da uno degliautori del presente lavoro (Marcato et al., 1997). Anche inquesto animale i linfonodi ed in particolare gli inguinalisuperficiali sono notevolmente aumentati di volume.

Indagini istologiche (vedi anche Tab. 4)

Linfonodi. Si rileva nella maggior parte dei casi l’atrofia ola scomparsa delle strutture follicolari linfatiche e la sostitu-zione-infiltrazione del tessuto linfatico con grandi cellulemononucleate di aspetto macrofagico-istiocitario o di aspet-to macrofagico-epitelioide, queste ultime qua e là tendenti ariunirsi in noduli e a formare sincizi con ampio citoplasma etre-quattro o più nuclei. I noduli epitelioidi si situano disolito nella zona centrale di follicoli atrofici. Il c.d. tessutodiffuso o similmidollare ha una struttura molto lassa, con-trariamente alla struttura normale alquanto serrata, ed èpervaso da numerosi macrofagi liberi. In due casi le struttu-re linfatiche appaiono estesamente distrutte da necrosi. Insette casi si rilevano corpi inclusi citoplasmatici nei macrofa-gi epitelioidi: corpi globulari rotondi omogenei intensamen-te colorati in rosso-violaceo scuro con E-E, in grigio-blua-stro scuro con Blu di Toluidina, Feulgen-positivi, di diame-tro vario (all’incirca da 2 a 15 µm), singoli o più spesso riu-niti a grappolo. Il nucleo di alcuni macrofagi appare intera-mente occupato da un incluso rosso-violaceo.

Milza. Anche nel tessuto linfoide splenico sono scom-parsi i follicoli e vi sono infiltrazioni estese di cellulemononucleate d’aspetto macrofagico-istiocitario. In quat-tro casi le strutture sono in parte distrutte da necrosi coa-gulativa e da ampi focolai d’infarcimento emorragico.

Tonsille. L’atrofia o la scomparsa di strutture follicolaritipiche s’accompagna a infiltrazione di cellule macrofagiche.

In tutti i tessuti linfopoietici, oltre all’infiltrazione dimacrofagi, si nota un aumento degli eosinofili.

Midollo osseo. Oltre a una decisa ipercellularità, sinotano imponente monocitosi, discreta neutrofilia, nume-rose forme immature mieloidi. Sospetta sindrome mielodi-splastica.

Polmoni. I setti alveolari sono ispessiti considerevol-mente da edema e da infiltrazione di mononucleati(macrofagi e linfociti), mentre le cavità alveolari appaionocollabite o contengono materiale acidofilo velamentoso ofinemente granuloso, macrofagi vacuolizzati e alcuni linfo-citi, raramente sincizi. In un caso alcuni macrofagi alveola-ri e sincizi mostrano occasionalmente inclusi citoplasmati-ci simili a quelli descritti nei macrofagi linfonodali. Aspettidi epitelizzazione alveolare sono visibili occasionalmente. I

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SU

IN

IFIGURA 7 - Linfonodo sezionato. Notevole iperemia ed estesi focolai dinecrosi.

FIGURA 10 - Polmone. Particolare. Emorragie, edema sottopleurico edesteso focolaio di polmonite interstiziale.

FIGURA 8 - Splenomegalia con estese lesioni necrotico-emorragiche.

FIGURA 9 - Polmonite interstiziale multifocale.

Tabella 4Lesioni istologiche della PMWS

NUMERO DI SUINETTI NUMERO DI SUINETTI ESAMINATI ORGANI LESIONI ISTOLOGICHE CON LESIONI

13 Linfonodi Deplezione linfocitaria 13/13Infiltrazione di istiociti 13/13

Cellule sinciziali 1/13Corpi inclusi citoplasmatici 7/13

Linfoadenite purulenta 1/13Focolai necrotici 2/13

11 Milza Deplezione linfocitaria 10/11Infiltrazione di istiociti 9/11

Corpi inclusi citoplasmatici 2/11Focolai necrotici 4/11

9 Polmoni Polmonite interstiziale 6/9Broncopolmonite 3/9Cellule sinciziali 3/9

11 Fegato Epatite interstiziale 8/11Fibrosi perilobulare 1/11

Focolai necrotici 1/11

13 Rene Nefrite interstiziale 9/13Fibrosi 1/13Pielite 4/13

12 Cuore Miocardite interstiziale 7/12Focolai necrotici 1/12

5 Surrene Necrosi midollare 2/5Surrenalite interstiziale 1/5

56 Indagini clinico-patologiche in un focolaio di PMWS in suini del nord Italia

bronchioli sono vuoti o contengono epiteli desquamati erari macrofagi; l’epitelio bronchiolare è spesso sollevato dainfiltrazione edematosa. Manicotti costituiti da macrofagie linfociti attorniano le piccole arterie. Il BALT è atroficoo in gran parte sostituito da cellule macrofagiche. Il tessu-to interstiziale interlobulare è ispessito da una moderatainfiltrazione edematosa in cui sono distinguibili numerosimacrofagi. In un caso l’infiammazione polmonare manife-sta segni di estrema gravità con espressioni tipiche di una

polmonite interstiziale acuta a membrane ialine. Focolaicircoscritti di bronchiolo-alveolite granulocitaria e/o dialveolite fibrinosa a localizzazione cranioventrale costitui-scono un reperto concomitante in alcuni casi.

Cuore. Il tessuto adiposo subepicardico presenta edemamucoide o è infiltrato di mononucleati. Il miocardio pre-senta in un caso focolai di degenerazione granulare basofi-la delle miofibre, in sette casi focolai di miocardite intersti-ziale linfocitaria e macrofagica. In un caso la miocardite

FIGURA 14 - Milza. Granuloma formato da macrofagi epitelioidi. E-E.

FIGURA 15 - Intestino. Placca linfatica dell’ileo con focolai di necrosi incorrispondenza dei follicoli. E-E.

FIGURA 16 - Polmone. Polmonite interstiziale intralobulare. E-E.

FIGURA 11 - Cuore con lesioni di pericardite fibrinosa e focolai di mio-cardite necrotico-emorragica.

FIGURA 12 - Lesioni istologiche in un linfonodo. Numerose grandi cel-lule immature di tipo macrofagico-istiocitario nel tessuto linfatico. E-E.

FIGURA 13 - Linfonodo. Macrofagi epitelioidi che tendono a formaresincizi. E-E.

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s’accompagna a estesi focolai di necrosi coagulativa ai cuimargini s’addensano leucociti degenerati.

Fegato. In otto casi si osservano sparsi focolai di infil-trazione di mononucleati, prevalentemente macrofagi,negli spazi portali e piccoli addensamenti delle stesse cel-lule all’interno dei lobuli. Gli epatociti esibiscono altera-zioni regressive, che vanno dalla degenerazione vacuolare,con accumulo di materiale PAS-positivo nel citoplasma,alla necrosi centrolobulare. In due casi si nota la dissocia-

zione delle lamine epatiche. In un caso sono presenti pic-coli focolai disseminati intralobulari di necrosi con accu-mulo di materiale fibrinoide. La parete della cistifellea èispessita da edema. In un caso la mucosa della cistifelleaappare fittamente infiltrata di mononucleati. Nell’omentosi osservano infiltrazioni perivasali di mononucleati.

Reni. Focolai di nefrite interstiziale a localizzazione pre-valente nella corticale bassa con accumulo di elementimacrofagici e linfociti sono presenti in nove casi (9/13).

SU

IN

I

FIGURA 17 - Polmonite interstiziale intralobulare. Nel lume alveolaremacrofagi con piccoli inclusi citoplasmatici. E-E.

FIGURA 18 - Miocardite necrotizzante con trombosi vasale. E-E.

FIGURA 19 - Miocardite con infiltrazione interstiziale di grandi macro-fagi. E-E.

FIGURA 20 - Fegato. Epatite interstiziale periportale. Alterazioni degene-rative del parenchima epatico. E-E.

FIGURA 21 - Rene. Pielite interstiziale. L’epitelio del bacinetto mostrafenomeni d’iperplasia. E-E.

FIGURA 22 - Linfadenite con numerosi macrofagi contenenti corpiinclusi citoplasmatici. E-E.

60 Indagini clinico-patologiche in un focolaio di PMWS in suini del nord Italia

L’infiltrazione cellulare infiammatoria interstiziale è presen-te nella parete del bacinetto in quattro casi e si accompa-gna ad iperplasia dell’epitelio. Si riscontra costantementeun lieve edema interlobulare e nella parete del bacinetto.

Surrene. Necrosi a focolai della midollare in due casi;infiltrazioni di mononucleati in un caso.

Intestino. Moderata infiltrazione di mononucleati d’a-spetto macrofagico-epitelioide nella lamina propria dellamucosa dell’ileo e del colon; s’accompagna ad aumento

degli eosinofili; si nota anche atrofia dei follicoli linfaticidella placca linfatica dell’ileo con infiltrazione di macrofa-gi epitelioidi, che in qualche caso compongono noduli gra-nulomatosi; necrosi estesa del tessuto linfatico dell’ileo inun caso; presenza di criptosporidi nelle ghiandole delcolon associata a necrosi epiteliale in un altro caso.

SNC. Iperemia delle meninigi cerebrali e cerebellari. Inun caso meningite con infiltrazione di mononucleati. Altrocaso con rari manicotti perivasali di mononucleati nellacorteccia.

Microscopia elettronica a trasmissionedi campioni di tessuto linfonodale

Si osservano diverse cellule di aspetto linfoblastico, conscarsi profili di reticolo endoplasmatico rugoso (RER) eabbondanti ribosomi, e cellule dendritiche contenenti unoo più corpi inclusi citoplasmatici ovoidali. Questi ultimiappaiono costituiti da aggregati, circondati da membranasingola, di particelle del diametro di 10-20 nm, fittamentestipate ed anche disposte in strutture paracristalline o semi-circolari, e da materiale più finemente granulare. Taliaggregati appaiono frequentemente in stretto rapporto conaddensati di poliribosomi o con cisterne del RER spessodilatate. Le cellule endoteliali presentano frequentementestrutture reticolari microtubulari (MTS) come quelle che sirinvengono in associazione ad infezioni virali. In alcunecellule linfatiche tali strutture si osservano contemporanea-mente ad inclusioni paracristalline. Molti linfociti presenta-no espressioni di fenomeni regressivi, come vescicole con-tenenti corpi mielinici, dilatazioni del RER e figurazioni disequestro intracisternale. Sono inoltre in evidenza diversimacrofagi con perossisomi, lisosomi contenenti organulidegenerati e materiale finemente elettrondenso.

Indagini microbiologiche

Le indagini virologiche mediante ibridazione in situ ereazione a catena della polimerasi (PCR) sul siero di 10soggetti ammalati sono risultate positive per PRRSV in7/10. Su cinque pool di tessuto polmonare proveniente da14 soggetti la PCR è risultata positiva per PRRSV in quat-tro pool corrispondenti a 12/14 polmoni. La ricerca delvirus di Aujeszky è sempre risultata negativa anche dalcervello e dalle tonsille. Le indagini mediante ibridazionein situ e PCR test hanno permesso di identificare un circo-virus tipo II (PCV tipo II) in campioni di 4/5 polmoni.

Gli esami batteriologici hanno consentito l’isolamentoda alcuni campioni di tessuto polmonare di Pasteurellamultocida, Haemophilus parasuis e Streptococcus suis sp.Nessun isolamento è stato realizzato dalle lesioni di poliar-trite e ciò potrebbe avvalorare, solo in linea di sospetto,una possibile partecipazione di Mycoplasma hyosinoviae.

DISCUSSIONE

La sindrome multisistemica del deperimento postsvez-zamento (PMWS) è essenzialmente caratterizzata da dima-gramento, dispnea e linfadenomagalia (Harding e Clark,

FIGURA 23 - Linfadenite. Macrofagi con numerosi corpi inclusi globula-ri tipici dell’infezione da PCV. E-E.

FIGURA 24 - Linfonodo. Inclusi globulari citoplasmatici Feulgen-positivi.

FIGURA 25 - Linfonodo. Sezione semifine. Altra immagine di corpiinclusi globulari di varie dimensioni nei macrofagi. Blu di toluidina.

Large Animals Review, Anno 5, n. 2, Giugno 1999 61

1997) e dal punto di vista anatomopatologico da linfadeni-te macrofagico-istiocitaria e polmonite interstiziale grave(Kiupel et al., 1998), non costantemente da epatite, nefritee miocardite interstiziale (Segalés et al., 1998b). Il repertoistologico di tipici corpi inclusi consente di confermare ladiagnosi nel 50% dei casi (Clark e Harding, 1998). Lamalattia non è stata finora riprodotta sperimentalmentecon un ceppo di circovirus (PCV tipo II) frequentementeidentificato nei suinetti ammalati, ma alcuni ritengono cheun ceppo virulento di PCV sia l’agente responsabile,

anche se la patogenesi e la concomitanza di altre infezioni,come quella da PRRSV, richiedono ancora dei chiarimenti.Due casi sporadici di PDNS (Porcine DermatitisNephropathy Syndrome) denominata anche PIGD (PorcineImmunecomplex Glomerulonephritis Dermatitis), di cui èritenuto responsabile il PRRSV, sono stati rilevati in con-comitanza con la PMWS da Segalés et al. (1998c) e uncaso è stato trovato anche da noi.

La diagnosi di PMWS che abbiamo ritenuto di propor-re per l’episodio da noi illustrato scaturisce dal complesso

SU

IN

I

FIGURA 26 - Linfonodo. Microscopiaelettronica a trasmissione. Cellula coninclusi citoplasmatici elettrondensi.20.000 X.

FIGURA 27 - Linfonodo. Microscopiaelettronica a trasmissione. Particolaredi un corpo incluso citoplasmatico chepresenta una parziale struttura paracri-stallina di particelle circovirus-simili.85000 X.

62 Indagini clinico-patologiche in un focolaio di PMWS in suini del nord Italia

delle indagini e non da una singola osservazione clinico-patologica e/o analisi istologica e virologica. I casi descrittiin questa nota presentano quadri anatomo-clinici sovrap-ponibili a quelli identificati in altri Paesi come essenzialiper la diagnosi di PMWS (Clark e Harding, 1998; Segaléset al., 1998b; Kiupel et al., 1998). L’evidenziazione deireperti microscopici ritenuti più caratteristici (linfadenitemacrofagico-sinciziale con deplezione linfoide e formazio-ne di granulomi epitelioidi, polmonite interstiziale intralo-bulare macrofagica, presenza in macrofagi di corpi inclusicitoplasmatici che contengono aggregati di particelle simil-virali di 10-20 nm di diametro disposte anche in struttureparacristalline) e l’identificazione del PCV tipo II in cam-pioni di polmoni mediante PCR test integrano gli elementidiagnostici indispensabili per la conferma di PMWS. Lostudio dei nostri casi ci ha inoltre consentito di conferma-re l’estensione di processi infiammatori del tipo c.d. inter-stiziale (linfocitario e macrofagico) ad organi, come il fega-to, i reni (9/13 = 69%), il cuore (7/12 = 58%), che altriautori avevano precedentemente riscontrato affetti nellaPMWS. In particolare si conferma l’occorrenza frequentedi un’epatite interstiziale (8/11 = 73%), che rappresentauna nuova acquisizione nel campo delle epatiti virali delsuino, dopo quelle recentemente individuate ed attribuiteal virus dell’epatite E (Meng et al., 1997) e al PRRSV(Halbur et al., 1998). Lievi espressioni di colite istiocitaria-eosinofilica sono presenti in tutti i casi. Inoltre abbiamomesso in evidenza espressioni di flogosi non purulenta nelbacinetto renale (4/13), nella surrenale (1/5), nella trachea(1/9), nell’esofago (1/13), nelle meningi cerebrali (1/13) enella corteccia cerebrale (1/13).

Il sovvertimento strutturale e il grave depauperamentolinfocitario degli organi linfoidi, abbinato in alcuni casi anecrosi estese, rappresenta, insieme alla polmonite intersti-ziale multifocale, la lesione preminente. Non abbiamo rile-vato infezioni secondarie da tipici agenti opportunisti,come invece segnalato da Clark relativamente a infezionipolmonari da Pneumocystis carinii (1997). La ricerca diPneumocystis carinii nei polmoni con il metodo Grocott èsempre risultata negativa nei nostri casi. Abbiamo tuttaviarilevato altre infezioni e patologie concomitanti: numerosisuini (12/14) presentavano infezione polmonare daPRRSV, come rilevato anche da Rosell et al. (1999), unsuino era affetto da dermatite-nefrite (PDNS) e altri suinierano affetti da forme essudative di pleurite-pericardite-peritonite (30%) e di artrosinovite (15%). Unitamente aireperti di distruzione e spopolamento degli organi linfoidiqueste patologie concomitanti ci consentono di prospetta-re, anche se solo su base morfologica, che nella PMWSl’infezione virale induca uno stato di grave immunode-pressione analogamente a quanto suggerito da Segalés etal. (1998b).

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