INDAGINE SULL ABBANDONO NELLE DONAZIONI DI...

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INDAGINE SULLABBANDONO NELLE DONAZIONI DI SANGUE Una ricerca quantitativa e qualitativa Bisagni Daniele, Bisagni Elisa, Bisagni Michele, Liuzzi Ada Abstract Lo scopo principale di questa ricerca, è stato quello di analizzare il fenomeno di abbandono nelle donazioni di sangue all’interno dell’AVIS provinciale di Piacenza. L’indagine si è articolata attraverso due fasi distinte: una prima ricerca quantitativa, strutturata tramite la somministrazione di questionari on-line, e una ricerca qualitativa, realizzata con il metodo dei focus group, secondo l’approccio della DzGrounded Theorydz. I questionari e i focus group sono stati rispettivamente analizzati con l’ausilio dei software SPSS-20 e MAXqda-11. Dopo un’attenta interpretazione, si è giunti ad identificare la complessità del fenomeno in questione, che chiama in causa tre fattori fondamentali: personali, esterni ed organizzativi. I risultati ottenuti potranno essere considerati in vista dell’attuazione di interventi concreti per favorire un’inversione di tendenza rispetto alla situazione attuale. INTRODUZIONE All’interno dell’AVIS provinciale di Piacenza, si è da tempo rilevata una duplice problematicità. Nello specifico, sono numericamente consistenti le persone che, dopo la visita di idoneità: 1) non hanno mai iniziato a donare; 2) hanno iniziato a donare, smettendo in un secondo momento. Questo fenomeno affligge il sistema locale e regionale di raccolta, spingendo i vertici dell’associazione ad identificare le motivazioni sottostanti a questa preoccupante condizione. METODO La ricerca ha avuto come scopo l’individuazione delle motivazioni per le quali i soggetti decidono, dopo la visita di idoneità, di non iniziare a donare o di interrompere le donazioni in un secondo momento. I risultati emersi potranno fungere da spunto per la predisposizione di strategie correttive. L’indagine si è articolata attraverso 5 fasi, che saranno descritte in maniera più dettagliata.

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INDAGINE SULL’ABBANDONO

NELLE DONAZIONI DI SANGUE

Una ricerca quantitativa e qualitativa

Bisagni Daniele, Bisagni Elisa, Bisagni Michele, Liuzzi Ada

Abstract

Lo scopo principale di questa ricerca, è stato quello di analizzare il fenomeno di abbandono

nelle donazioni di sangue all’interno dell’AVIS provinciale di Piacenza. L’indagine si è

articolata attraverso due fasi distinte: una prima ricerca quantitativa, strutturata tramite la

somministrazione di questionari on-line, e una ricerca qualitativa, realizzata con il metodo

dei focus group, secondo l’approccio della Grounded Theory . I questionari e i focus group sono stati rispettivamente analizzati con l’ausilio dei software SPSS-20 e MAXqda-11. Dopo un’attenta interpretazione, si è giunti ad identificare la complessità del fenomeno in

questione, che chiama in causa tre fattori fondamentali: personali, esterni ed organizzativi. I

risultati ottenuti potranno essere considerati in vista dell’attuazione di interventi concreti per favorire un’inversione di tendenza rispetto alla situazione attuale.

INTRODUZIONE All’interno dell’AVIS provinciale di Piacenza, si è da tempo rilevata una duplice problematicità. Nello specifico, sono numericamente consistenti le persone che, dopo la visita di idoneità:

1) non hanno mai iniziato a donare;

2) hanno iniziato a donare, smettendo in un secondo momento.

Questo fenomeno affligge il sistema locale e regionale di raccolta, spingendo i vertici dell’associazione ad identificare le motivazioni sottostanti a questa preoccupante condizione.

METODO La ricerca ha avuto come scopo l’individuazione delle motivazioni per le quali i soggetti decidono, dopo la visita di idoneità, di non iniziare a donare o di interrompere le donazioni in

un secondo momento. I risultati emersi potranno fungere da spunto per la predisposizione di strategie correttive. L’indagine si è articolata attraverso 5 fasi, che saranno descritte in

maniera più dettagliata.

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1) Preparazione del progetto di ricerca

Innanzitutto, è stata predisposta una proposta iniziale di progetto da sottoporre ad un gruppo di esperti dell’AVIS provinciale di Piacenza, integrando le metodologie già esistenti con strategie più originali ed adatte al contesto in questione. In particolare, soprattutto nell’ambito dell’analisi qualitativa, sono state tratte preziose indicazioni dall’indagine Calo

donazioni del sangue nella provincia di Parma - Ricerca qualitativa sulle cause di inversione di

tendenza delle donazioni di sangue , condotta per l’AVIS di Parma da Krzysztof Szadejko, PhD,

nel 2009.

2) Consultazione con esperti dell’AVIS provinciale In un secondo momento, la proposta è stata presentata ad un gruppo di esperti dell’AVIS provinciale di Piacenza, che ha valutato favorevolmente l’opportunità di adottare una duplice metodologia, dapprima quantitativa e, in un secondo momento, qualitativa. Nel medesimo

contesto, sono stati definiti i dettagli delle fasi di ricerca, compresa la scelta del campione di

riferimento.

3) Ricerca quantitativa

Con le preziose indicazioni provenienti dal gruppo degli esperti e a seguito di alcune

correzioni apportate nel corso della preparazione del questionario, si è approdati alla

costruzione di uno strumento flessibile, in grado di esplorare le motivazioni dei soggetti coinvolti all’interno della ricerca. Tale questionario prevedeva: Una prima sezione, contenente informazioni di carattere socio-anagrafico.

Una seconda sezione, atta ad esplorare le motivazioni sottostanti alla visita di

idoneità.

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Una terza sezione, riservata ai soggetti che, dopo la visita di idoneità, non hanno mai

iniziato a donare.

Una quarta sezione, riservata ai soggetti che, dopo la visita di idoneità, hanno iniziato a

donare, smettendo, tuttavia, in un secondo momento.

Il questionario prevedeva domande a risposta chiusa, ma, in coda alla quarta sezione, offriva l’opportunità di aggiungere, in maniera più libera, riflessioni e suggerimenti.

Tale strumento è stato realizzato in una versione on-line, che potesse essere compilata

agevolmente, tramite computer o smartphone, da chiunque ricevesse l’apposito link.

Il link in questione è stato inviato tramite e-mail a tutti i soggetti che, all’interno del database di AVIS, rispondessero ai requisiti per l’inclusione all’interno del campione: i soggetti che,

dopo la visita di idoneità, non avevano mai iniziato a donare e quelli inattivi dopo un periodo

di donazione.

Le risposte provenienti dai questionari raccolti sono state analizzate tramite il software di

elaborazione statistica SPSS-20, ad eccezione di quelle aperte, elaborate in un secondo momento con il programma MAXqda, secondo i principi dell’analisi qualitativa. 4) Ricerca qualitativa

La ricerca qualitativa basata sui focus group (Acocella, 2008; Castaldi, 2009), si presta all’analisi dei processi psico-sociali (Chiarolazza, De Gregogio, 2007), risultando

particolarmente adatta nel settore pubblico e nel volontariato sociale. L’idea di fondo del metodo in questione è che l’interazione sociale, durante la realizzazione del focus group,

costituisca una risorsa importante nel ricevere un feedback dal campione di riferimento sul

tema di interesse. L’impianto della ricerca ha fatto riferimento alla Grounded Theory (GT),

secondo la quale la ricerca quantitativa sarebbe caratterizzata generalmente da una gestione

delle variabili scelte a priori dal ricercatore al fine di verificare o sviluppare teorie

preesistenti. Una delle caratteristiche fondamentali di questo tipo di analisi è che l’osservazione e l’elaborazione teorica procedono di pari passo (Dey, 1993; Bernard, 2002;

Corbin, Strauss, 2008).

Nel ambito della ricerca in questione sono stati organizzati 4 di focus group:

Due focus group con il personale di AVIS: dipendenti con ruolo impiegatizio, primari e

responsabili di unità di raccolta, medici, personale infermieristico, operatrici socio-

sanitarie.

Un focus group con soggetti aventi un ruolo dirigenziale all’interno di AVIS.

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Un focus group con donatori abituali.

I focus group hanno avuto una durata compresa tra l’una e le due ore. Ogni incontro è stato

registrato e i partecipanti sono stati informati circa l’anonimato del materiale raccolto. I

gruppi sono stati gestiti da due figure professionali con funzioni tra loro complementari: il conduttore facilitatore e l’osservatore. L’analisi dei dati ha comportato, innanzitutto, la trascrizione dei testi tramite fedele

sbobinatura dei focus group. L’elaborazione dei dati è stata eseguita con il software MAXqda:

grazie ad esso, è stata effettuata un’attenta lettura dei testi trascritti, secondo un approccio di

tipo induttivo che, da singoli eventi, situazioni, opinioni, ha permesso di costruire concetti e

categorie interpretative più generali. Questa analisi è stata realizzata attraverso un processo

di scomposizione delle discussioni, riducendole a frammenti di testo, a cui sono stati attribuiti

opportuni codici che ne definivano il significato. Attraverso un processo di graduale

integrazione e selezione dei codici che si sono ritenuti legati tra loro per affinità di significato,

si è passati gradualmente alla costruzione di concetti più generali. Seguendo un approccio di

tipo induttivo, integrando e selezionando i concetti, sono state create delle categorie

interpretative che comprendevano i concetti generali e che suggerivano uniformità tipiche di

comportamento o di contesto. Le categorie interpretative, così costruite, hanno permesso di

comporre una mappa concettuale con i fattori che incidono maggiormente sul fenomeno in

questione.

5) Esposizione dei risultati di ricerca L’ultima fase è infine consistita nell’esposizione dei risultati raccolti. ANALISI QUANTITATIVA - RISULTATI

Complessivamente, sono stati raccolti 199 questionari: 41 provenivano da persone che, dopo

la visita di idoneità, non avevano mai iniziato a donare (ZERO_DON), mentre 158 sono stati

compilati da coloro che avevano iniziato a donare, smettendo in un secondo momento

(STOP_DON). Il tasso di risposta è risultato pari al 19%, un risultato ampiamente

soddisfacente. Infatti, quando il campione è reclutato via e-mail, i tassi di risposta vanno dall’ % e-mail inviate «a pioggia») a oltre il 20% (database di soggetti che si sono dichiarati

disponibili): in questo caso si trattava di un caso intermedio, perché le email sono state inviate

ad un database di soggetti che non avevano esplicitamente acconsentito alla partecipazione.

Considerando il genere, il campione è risultato composto da 99 uomini e 100 donne.

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Genere

Maschio Femmina Totale

ZERO_DON 18 (44%) 23 (56%) 41

STOP_DON 81 (51%) 77 (49%) 158

TOTALE 99 (50%) 100 (50%) 199

Considerando l’età, coloro che non hanno mai iniziato a donare si sono rivelati essere più

giovani rispetto a coloro che hanno interrotto le donazioni.

Età media Numero individui

ZERO_DON 35,28 anni 39

STOP_DON 42,88 anni 154

TOTALE 41,35 anni 193 NOTA – Differenza statisticamente significativa: gli ZERO_DON sono più giovani degli STOP_DON (.000).

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Considerando lo stato civile, il campione è risultato prevalentemente composto da soggetti

coniugati.

Stato civile

Nubile/celibe Coniugato/a Separato/a –

Divorziato/a Vedovo/a Totale

ZERO_DON 21 (51%) 17 (42%) 3 (7%) 0 (0%) 41

STOP_DON 49 (31%) 94 (60%) 13 (8%) 2 (1%) 158

TOTALE 70 (35%) 111 (56%) 16 (8%) 2 (1%) 199

Considerando l’origine, il campione è risultato prevalentemente composto da soggetti italiani.

Origine

Italia Paese Estero Totale

ZERO_DON 38 (93%) 3 (7%) 41

STOP_DON 154 (97%) 4 (3%) 158

TOTALE 192 (96%) 7 (4%) 199

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Considerando la provincia di residenza, il campione è risultato prevalentemente composto

da soggetti piacentini.

Provincia di residenza

Piacenza Altra provincia Totale

ZERO_DON 35 (85%) 6 (15%) 41

STOP_DON 144 (91%) 14 (9%) 158

TOTALE 179 (99%) 20 (10%) 199

Il campione è risultato prevalentemente composto da soggetti che non vivevano da soli.

Vive da solo?

Sì No Totale

ZERO_DON 4 (10%) 37 (90%) 41

STOP_DON 23 (15%) 135 (85%) 158

TOTALE 27 (14%) 172 (86%) 199

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Considerando il titolo di studio, il campione è risultato prevalentemente composto da

soggetti con una laurea o un titolo superiore.

Titolo di studio

Licenza media

inferiore

Licenza media

superiore

Laurea o titolo

superiore Totale

ZERO_DON 2 (5%) 26 (63%) 13 (32%) 41

STOP_DON 18 (11%) 81 (52%) 58 (37%) 157

TOTALE 20 (10%) 107 (54%) 71 (36%) 198

Considerando la tipologia di lavoro, il campione è risultato prevalentemente composto da

soggetti dipendenti all’interno del settore privato.

Tipologia di lavoro

In cerca di occupazione

Studente/ studentessa

Dipendente settore

privato

Dipendente settore

pubblico

Lavoratore autonomo

Totale

ZERO_DON 1 (3%) 10 (24%) 18 (44%) 5 (12%) 7 (17%) 41

STOP_DON 12 (8%) 5 (3%) 64 (40%) 34 (22%) 43 (27%) 158

TOTALE 13 (6%) 15 (8%) 82 (41%) 39 (20%) 50 (25%) 199

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Considerando il ruolo lavorativo, il campione è risultato prevalentemente composto da

soggetti impiegati.

Ruolo lavorativo

Dirigente Quadro Impiegato Operaio Libero

professionista Altro Totale

ZERO_DON 0 (0%) 3 (7%) 15 (37%) 3 (7%) 4 (10%) 16 (39%) 41

STOP_DON 14 (9%) 13 (8%) 54 (34%) 22 (14%) 24 (15%) 31 (20%) 158

TOTALE 14 (7%) 16 (8%) 69 (35%) 25 (12%) 28 (14%) 47 (24%) 199

La seconda sezione del questionario era invece atta ad esplorare le motivazioni sottostanti

alla visita di idoneità. Ad ogni soggetto è stato chiesto di rispondere «Sì» o «No» a tutte le

motivazioni: pertanto, le percentuali indicano il peso di un certo fattore all’interno del campione

intervistato, non il numero di persone che lo hanno scelto come unica motivazione.

In assoluto, la motivazione con il più alto tasso di risposte affermative è stata: Ho effettuato la

visita di idoneità perché sono consapevole della necessità di scorte di sangue (129 risposte Sì

e 70 risposte No ).

Per sintetizzare i dati emersi, le 16 motivazioni sono state raggruppate in cinque categorie,

qui riportate in ordine decrescente di importanza:

1) Altruismo (39% di risposte Sì ).

2) Esempio/indicazione altrui (12%).

3) Vantaggi secondari (9%).

4) Necessità passata (6%).

5) Partecipazione ad iniziative (5%).

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Ho effettuato la visita di idoneità perché… Sì No

... sono consapevole della necessità di scorte di sangue. 129 70

... ho amici che donano sangue abitualmente. 46 153

... facendo gli esami del sangue ho la possibilità di

tenere sotto controllo il mio stato di salute. 42 157

... è un'abitudine di famiglia. 36 163

... sono una persona altruista. 26 173

... sono rimasto colpito dalle informazioni pubbliche

di sensibilizzazione alla donazione di sangue. 22 177

... ho partecipato ad iniziative di sensibilizzazione

alla donazione di sangue organizzate sul territorio. 17 182

... in passato un mio parente o conoscente ha avuto

bisogno di sangue. 16 183

... posso fare esami del sangue gratuitamente. 15 184

... ho partecipato ad incontri di formazione e

promozione dell'attività di donazione del sangue

organizzate da AVIS.

9 190

... posso vantarmi di aver fatto una buona azione. 8 191

... il mio datore di lavoro e/o i miei colleghi donano

sangue abitualmente. 6 193

... me lo ha consigliato il medico di famiglia. 6 193

... in passato ho avuto bisogno di sangue. 6 193

... ho partecipato ad iniziative di sensibilizzazione

alla donazione di sangue organizzate dalla

parrocchia.

5 194

... la donazione mi permette di avere la giornata di

riposo dal lavoro. 5 194

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Ho effettuato la visita di idoneità perché… Sì No % Sì

ALTRUISMO

... sono consapevole della necessità di scorte di sangue.

... sono una persona altruista.

155 243 39%

ESEMPIO/INDICAZIONE ALTRUI

... ho amici che donano sangue abitualmente.

... è un’abitudine di famiglia.

... il mio datore di lavoro e/o i miei colleghi donano sangue abitualmente.

... me lo ha consigliato il medico di famiglia.

... sono rimasto colpito dalle informazioni pubbliche di sensibilizzazione alla

donazione di sangue.

116 879 12%

VANTAGGI SECONDARI

... facendo gli esami del sangue ho la possibilità di tenere sotto controllo il mio

stato di salute.

... posso fare esami del sangue gratuitamente.

... posso vantarmi di aver fatto una buona azione.

... la donazione mi permette di avere la giornata di riposo dal lavoro.

70 726 9%

NECESSITÀ PASSATA

... in passato un mio parente o conoscente ha avuto bisogno di sangue.

... in passato ho avuto bisogno di sangue.

22 376 6%

PARTECIPAZIONE A INIZIATIVE

... ho partecipato ad iniziative di sensibilizzazione alla donazione di sangue

organizzate sul territorio.

... ho partecipato ad incontri di formazione e promozione dell’attività di donazione

del sangue organizzate da AVIS.

... ho partecipato ad iniziative di sensibilizzazione alla donazione di sangue

organizzate dalla parrocchia.

31 566 5%

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Inoltre, è sembrato interessante operare un confronto tra due differenti fasce d’età, paragonando soggetti giovani (fino a 30 anni) e meno giovani (oltre i 30 anni).

FASCIA N°

SOGGETTI MOTIVAZIONI PREVALENTI % SÌ

FINO A

30 ANNI 28

Sono consapevole della necessità delle scorte di sangue 71% Ho amici che donano il sangue abitualmente 50% Sono rimasto colpito dalle informazioni pubbliche di sensibilizzazione alla donazione di sangue 25% È un’abitudine di famiglia 21% Ho partecipato ad incontri di formazione e promozione dell’attività di donazione del sangue organizzate da AVIS e Facendo gli esami del sangue ho la possibilità di tenere sotto controllo il mio stato di salute

18%

OLTRE I

30 ANNI 165

Sono consapevole della necessità delle scorte di sangue 63% Facendo gli esami del sangue ho la possibilità di tenere sotto controllo il mio stato di salute 22% Ho amici che donano il sangue abitualmente 19% È un’abitudine di famiglia 18% Sono una persona altruista 13%

I più giovani donano di più rispetto ai meno giovani per le motivazioni Ho amici che donano il

sangue abitualmente (50% vs 19%, differenza rilevata in maniera più significativa tra le

femmine che tra i maschi), Ho partecipato ad incontri di formazione e promozione dell’attività

di donazione del sangue organizzate da AVIS (18% vs 2%, differenza rilevata in maniera più

significativa tra i maschi che tra le femmine), Sono rimasto colpito dalle informazioni

pubbliche di sensibilizzazione alla donazione di sangue (25% vs 9%, differenza rilevata in

maniera più significativa tra i maschi che tra le femmine). Inoltre i maschi più giovani donano

di più rispetto ai maschi meno giovani e alle femmine più giovani per la motivazione Ho

partecipato ad iniziative di sensibilizzazione alla donazione di sangue organizzate sul territorio

(38% vs 6% e 38% vs 5%), mentre le femmine più giovani (fino a 30 anni) donano di più

rispetto alle femmine meno giovani per la motivazione Posso fare esami del sangue

gratuitamente (15% vs 3%). Infine le femmine, sia più giovani che meno giovani donano di

più rispetto ai maschi per la motivazione È un’abitudine di famiglia (30% vs 0% e 23% vs

13%), mentre i maschi meno giovani donano di più rispetto alle femmine meno giovani per la

motivazione Posso fare esami del sangue gratuitamente (11% vs 3%).

La terza sezione del questionario era dedicata ai 41 soggetti che, dopo la visita di idoneità, non

hanno mai iniziato a donare.

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Tra questi, l’anno della visita di idoneità che si è rivelato essere più frequente è stato il 2015,

mentre la sede più frequente è stata Piacenza (Centro Trasfusionale).

Anno visita di idoneità N° di soggetti

2006 1

2007 0

2008 0

2009 0

2010 0

2011 2

2012 2

2013 3

2014 4

2015 25

2016 4

Sede visita di idoneità N° di soggetti

PIACENZA (CENTRO TRASFUSIONALE) 18

PIACENZA (VIA CAMPAGNA) 7

CASTEL SAN GIOVANNI 4

RIVERGARO 2

SAN NICOLÒ 2

BORGONOVO VAL TIDONE 1 CASTELL’ARQUATO 1

PIACENZA (SAN LAZZARO ALBERONI) 1

PODENZANO 1 PONTE DELL’OLIO 1

SAN GIORGIO PIACENTINO 1

VERNASCA 1

ZIANO PIACENTINO 1

La motivazione con il più alto tasso di risposte affermative è stata Non ho cominciato a donare

perché ho avuto problemi di salute (15 risposte Sì , 26 risposte No , 0 risposte Non so ).

Anche in questo caso, le 26 motivazioni sono state raggruppate in tre categorie, qui riportate

in ordine decrescente di importanza:

1) Fattori personali (12% di risposte Sì ).

2) Fattori esterni (7%).

3) Fattori organizzativi (5%).

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Non ho cominciato a donare perché… Sì No Non

so

... ho avuto problemi di salute. 15 26 0

... sono stato temporaneamente sospeso dalle

donazioni e poi non ho più ripreso. 7 33 1

... non ho più ricevuto notizie da parte di AVIS dopo

essere stato considerato idoneo alla donazione. 7 32 2

... non ho ricevuto la chiamata alla donazione da

parte di AVIS. 7 32 2

... gli esami del sangue sono risultati alterati. 6 31 4

... ho avuto difficoltà nel momento del prelievo. 5 34 2

... ho avuto difficoltà ad assentarmi dal luogo di

lavoro. 5 35 1

... ho uno stile di vita non compatibile con la

donazione. 4 33 4

... il mio medico di famiglia mi ha consigliato di non

effettuare donazioni. 4 37 0

... ho paura dell’ago. 4 35 2

... non potevo donare agevolmente il sabato. 4 34 3

... non potevo donare agevolmente la domenica. 4 35 2

... mi sono trasferito in un’altra città. 4 36 1

... sono stato male in occasione di una donazione. 3 37 1

... non mi sentivo libero di donare quando volevo. 3 37 1

... è venuto a mancare lo stimolo alla donazione e il

desiderio di partecipazione. 2 38 1

... l'attività di donazione richiede troppa burocrazia. 1 36 4

... il questionario da compilare era troppo

complicato. 1 38 2

... è venuto meno il senso di appartenenza ad AVIS. 1 39 1

... non ho ricevuto un'accoglienza adeguata quando

mi sono recato/a nei punti di raccolta. 0 40 1

... non mi sono sentito/a adeguatamente accolto

dagli operatori sanitari. 0 40 1

... i tempi d’attesa il giorno della donazione sono eccessivi.

0 40 1

... il punto di raccolta in cui avevo fatto la visita di

idoneità è stato chiuso. 0 38 3

... il punto di raccolta in cui donavo abitualmente è

stato chiuso. 0 38 3

... il punto di raccolta si trova eccessivamente

distante dalla mia abitazione. 0 39 2

... i miei amici/parenti/colleghi hanno smesso di

donare. 0 40 1

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Non ho cominciato a donare perché… Sì No Non so

% Sì

FATTORI PERSONALI

... ho avuto problemi di salute.

... gli esami del sangue sono risultati alterati.

... sono stato temporaneamente sospeso dalle donazioni e poi non ho più

ripreso.

... ho uno stile di vita non compatibile con la donazione.

... ho avuto difficoltà nel momento del prelievo.

... ho paura dell’ago.

... mi sono trasferito in un’altra città.

... sono stato male in occasione di una donazione.

... è venuto a mancare lo stimolo alla donazione e il desiderio di

partecipazione.

... è venuto meno il senso di appartenenza ad AVIS.

51 342 17 12%

FATTORI ESTERNI

... ho avuto difficoltà ad assentarmi dal luogo di lavoro.

... il mio medico di famiglia mi ha consigliato di non effettuare donazioni.

... i miei amici/parenti/colleghi hanno smesso di donare.

9 112 2 7%

FATTORI ORGANIZZATIVI

... non ho più ricevuto notizie da parte di AVIS dopo essere stato considerato

idoneo alla donazione.

... non ho ricevuto la chiamata alla donazione da parte di AVIS.

... non potevo donare agevolmente il sabato.

... non potevo donare agevolmente la domenica.

... non mi sentivo libero di donare quando volevo.

... non ho ricevuto un’accoglienza adeguata quando mi sono recato/a nei

punti di raccolta.

... non mi sono sentito/a adeguatamente accolto dagli operatori sanitari.

... i tempi d’attesa il giorno della donazione sono eccessivi.

... l’attività di donazione richiede troppa burocrazia.

... il questionario da compilare era troppo complicato.

... il punto di raccolta in cui avevo fatto la visita di idoneità è stato chiuso.

... il punto di raccolta in cui donavo abitualmente è stato chiuso.

... il punto di raccolta si trova eccessivamente distante dalla mia abitazione.

27 479 27 5%

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Anche per questi soggetti è stato operato un confronto tra due differenti fasce d’età, paragonando soggetti giovani (fino a 30 anni) e meno giovani (oltre i 30 anni).

FASCIA N°

SOGGETTI MOTIVAZIONI PREVALENTI % SÌ

FINO A 30

ANNI 15

Non ho più ricevuto notizie da parte di AVIS dopo essere stato considerato idoneo alla donazione 27%

1 Non ho ricevuto la chiamata alla donazione da parte di AVIS 27% Ho uno stile di vita non compatibile con la donazione 20%

OLTRE I 30

ANNI 24

Ho avuto problemi di salute 54% Gli esami del sangue sono risultati alterati 21% Sono stato temporaneamente sospeso dalle donazioni e poi non ho più ripreso 17%

Rispetto ai più giovani, i meno giovani scelgono maggiormente la motivazione per non

cominciare a donare Ho avuto problemi di salute (54% vs 13%, differenza rilevata in maniera

più significativa tra le femmine che tra i maschi).

La quarta sezione del questionario era dedicata ai 158 soggetti che, dopo la visita di

idoneità, hanno cominciato a donare, smettendo in un secondo momento (dopo un numero

medio di donazioni pari a 16,1). Tra questi, l’anno dell’ultima donazione che si è rivelato essere più frequente è stato il 2014,

mentre la sede di donazione abituale più frequente è stata Piacenza (Centro Trasfusionale).

Anno ultima donazione N° di soggetti

2003 3

2004 2

2005 2

2006 1

2007 2

2008 7

2009 4

2010 20

2011 13

2012 23

2013 27

2014 29

2015 5

2016 7

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Sede di donazione abituale N° di soggetti

PIACENZA (CENTRO TRASFUSIONALE) 51 FIORENZUOLA D’ARDA 18 MONTICELLI D’ONGINA 8

CARPANETO PIACENTINO 7

CASTEL SAN GIOVANNI 6

PIACENZA (VIA CAMPAGNA) 6

PODENZANO 5 VILLANOVA SULL’ARDA 5

ALSENO 4

FERRIERE 4

GOSSOLENGO 4

BORGONOVO VAL TIDONE 3

CORTEMAGGIORE 3

PIACENZA (SAN GIUSEPPE OPERAIO) 3

PIANELLO VAL TIDONE 3

SAN NICOLÒ 3

BETTOLA 2

CADEO 2

CAORSO 2 CASTELL’ARQUATO 2

VIGOLZONE 2

AGAZZANO 1

CALENDASCO 1

GAZZOLA 1

MORFASSO 1

PERINO 1 PONTE DELL’OLIO 1

PONTENURE 1

RIVERGARO 1

SAN GIORGIO PIACENTINO 1

La motivazione con il più alto tasso di risposte affermative è stata Oggi non dono più perché

ho avuto problemi di salute (57 risposte Sì , 100 risposte No , 0 risposte Non so ).

Come nel caso precedente, le 26 motivazioni (uguali a quelle della terza sezione) sono state

raggruppate in tre categorie, qui riportate in ordine decrescente di importanza:

1) Fattori personali (11% di risposte Sì ).

2) Fattori esterni (9%).

3) Fattori organizzativi (7%).

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Oggi non dono più perché… Sì No Non so

... ho avuto problemi di salute. 57 100 0

... non potevo donare agevolmente la domenica. 33 117 6

... sono stato temporaneamente sospeso dalle

donazioni e poi non ho più ripreso. 30 122 4

... ho avuto difficoltà ad assentarmi dal luogo di

lavoro. 30 124 3

... non potevo donare agevolmente il sabato. 26 124 6

... è venuto a mancare lo stimolo alla donazione e il

desiderio di partecipazione. 20 123 13

... gli esami del sangue sono risultati alterati. 16 131 9

... non ho ricevuto la chiamata alla donazione da

parte di AVIS. 15 136 5

... è venuto meno il senso di appartenenza ad AVIS. 15 132 9

... non mi sentivo libero di donare quando volevo. 14 134 7

... l'attività di donazione richiede troppa burocrazia. 12 141 3

... mi sono trasferito in un'altra città. 12 138 5

... il punto di raccolta in cui donavo abitualmente è

stato chiuso. 11 142 2

... il mio medico di famiglia mi ha consigliato di non

effettuare donazioni. 9 145 2

... i tempi d’attesa il giorno della donazione sono

eccessivi. 9 142 5

... sono stato male in occasione di una donazione. 8 144 4

... ho uno stile di vita non compatibile con la

donazione. 7 144 5

... non ho ricevuto un'accoglienza adeguata quando

mi sono recato/a nei punti di raccolta. 7 144 5

... ho avuto difficoltà nel momento del prelievo. 6 147 3

... non mi sono sentito/a adeguatamente accolto

dagli operatori sanitari. 6 144 6

... il punto di raccolta in cui avevo fatto la visita di

idoneità è stato chiuso. 6 146 4

... il punto di raccolta si trova eccessivamente

distante dalla mia abitazione. 6 143 6

... ho paura dell’ago. 4 147 4

... non ho più ricevuto notizie da parte di AVIS dopo

essere stato considerato idoneo alla donazione. 3 148 5

... il questionario da compilare era troppo

complicato. 1 151 4

... i miei amici/parenti/colleghi hanno smesso di

donare. 1 149 6

57

33

30

30

26

20

16

15

15

14

12

12

11

9

9

8

7

7

6

6

6

6

4

3

1

1

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Oggi non dono più perché… Sì No Non so

% Sì

FATTORI PERSONALI

... ho avuto problemi di salute.

... gli esami del sangue sono risultati alterati.

... sono stato temporaneamente sospeso dalle donazioni e poi non ho più

ripreso.

... ho uno stile di vita non compatibile con la donazione.

... ho avuto difficoltà nel momento del prelievo.

... ho paura dell’ago.

... mi sono trasferito in un’altra città.

... sono stato male in occasione di una donazione.

... è venuto a mancare lo stimolo alla donazione e il desiderio di

partecipazione.

... è venuto meno il senso di appartenenza ad AVIS.

175 1328 56 11%

FATTORI ESTERNI

... ho avuto difficoltà ad assentarmi dal luogo di lavoro.

... il mio medico di famiglia mi ha consigliato di non effettuare donazioni.

... i miei amici/parenti/colleghi hanno smesso di donare.

40 418 11 9%

FATTORI ORGANIZZATIVI

... non ho più ricevuto notizie da parte di AVIS dopo essere stato considerato

idoneo alla donazione.

... non ho ricevuto la chiamata alla donazione da parte di AVIS.

... non potevo donare agevolmente il sabato.

... non potevo donare agevolmente la domenica.

... non mi sentivo libero di donare quando volevo.

... non ho ricevuto un’accoglienza adeguata quando mi sono recato/a nei punti di raccolta.

... non mi sono sentito/a adeguatamente accolto dagli operatori sanitari.

... i tempi d’attesa il giorno della donazione sono eccessivi.

... l’attività di donazione richiede troppa burocrazia.

... il questionario da compilare era troppo complicato.

... il punto di raccolta in cui avevo fatto la visita di idoneità è stato chiuso.

... il punto di raccolta in cui donavo abitualmente è stato chiuso.

... il punto di raccolta si trova eccessivamente distante dalla mia abitazione.

149 1812 64 7%

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Anche per questi soggetti è stato operato un confronto tra due differenti fasce d’età, paragonando soggetti giovani (fino a 30 anni) e meno giovani (oltre i 30 anni). Inoltre, è stata

operato un approfondimento per chi ha dovuto affrontare problematiche legate alla chiusura

delle sedi di donazione o alla loro eccessiva distanza.

FASCIA N°

SOGGETTI MOTIVAZIONI PREVALENTI % SÌ

FINO A

30 ANNI 13

Ho avuto problemi di salute 39%

2 Sono stato temporaneamente sospeso dalle donazioni e poi non ho più ripreso , Non ho ricevuto la chiamata alla donazione da parte di AVIS e Non potevo donare agevolmente la domenica

23%

OLTRE I

30 ANNI 140

Ho avuto problemi di salute 36%

2) Non potevo donare agevolmente la domenica 22% Ho avuto difficoltà ad assentarmi dal luogo di lavoro 20%

4 Sono stato temporaneamente sospeso dalle donazioni e poi non ho più ripreso 19%

... il punto di raccolta in cui avevo fatto la visita di

idoneità è stato chiuso.

Villanova sull’Arda – 3

Ferriere – 2

Piacenza (Centro trasfusionale) - 1

... il punto di raccolta in cui donavo abitualmente è

stato chiuso.

Villanova sull’Arda – 3

Ferriere – 2

Alseno – 1

Borgonovo Val Tidone – 1

Piacenza (Centro trasfusionale) – 1

Piacenza (San Giuseppe Operaio) – 1

... il punto di raccolta si trova eccessivamente

distante dalla mia abitazione.

Alseno – 1

Castel San Giovanni – 1

Ferriere – 1

Piacenza (Centro trasfusionale) – 1

Piacenza (San Giuseppe Operaio) – 1

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In un secondo momento, nella valutazione complessiva dei soggetti intervistati, è stata

proposta una ulteriore classificazione distintiva, che ha offerto risultati simili a quelli ottenuti

in precedenza:

1) Fattori personali, comprendenti i fattori sanitari ed altri fattori personali: (12% di

risposte Sì ).

2) Fattori esterni (8%).

3) Fattori organizzativi, comprendenti le carenze organizzative, la mancata comprensione

delle esigenze organizzative e i cambiamenti organizzativi/strutturali (5%).

ITEMS % SÌ

FATTORI PERSONALI 12% FATTORI SANITARI 16% ... ho avuto problemi di salute. 36% ... gli esami del sangue sono risultati alterati. 11% ... sono stato temporaneamente sospeso dalle donazioni e poi non ho più ripreso. 19% ... ho avuto difficoltà nel momento del prelievo. 6% ... sono stato male in occasione di una donazione. 6%

ALTRI FATTORI PERSONALI 10% ... ho uno stile di vita non compatibile con la donazione. 6% ... ho paura dell’ago. 4% ... mi sono trasferito in un'altra città. 8% ... è venuto a mancare lo stimolo alla donazione e il desiderio di partecipazione. 11% ... è venuto meno il senso di appartenenza ad AVIS. 8% ... non potevo donare agevolmente il sabato. 15% ... non potevo donare agevolmente la domenica. 19%

FATTORI ORGANIZZATIVI 5% CARENZE ORGANIZZATIVE 5% ... non ho più ricevuto notizie da parte di AVIS dopo essere stato considerato idoneo alla donazione. 5% ... non ho ricevuto la chiamata alla donazione da parte di AVIS. 11% ... non ho ricevuto un'accoglienza adeguata quando mi sono recato/a nei punti di raccolta. 4% ... non mi sono sentito/a adeguatamente accolto dagli operatori sanitari. 3% ... i tempi d’attesa il giorno della donazione sono eccessivi. 5%

MANCATA COMPRENSIONE/INFORMAZIONE DELLE ESIGENZE ORGANIZZATIVE 5% ... non mi sentivo libero di donare quando volevo. 9% ... l'attività di donazione richiede troppa burocrazia. 7% ... il questionario da compilare era troppo complicato. 1%

CAMBIAMENTI ORGANIZZATIVI/STRUTTURALI 4% ... il punto di raccolta in cui avevo fatto la visita di idoneità è stato chiuso. 3% ... il punto di raccolta in cui donavo abitualmente è stato chiuso. 6% ... il punto di raccolta si trova eccessivamente distante dalla mia abitazione. 3%

FATTORI ESTERNI 8% ... ho avuto difficoltà ad assentarmi dal luogo di lavoro. 18% ... il mio medico di famiglia mi ha consigliato di non effettuare donazioni. 7% ... i miei amici/parenti/colleghi hanno smesso di donare. 1%

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Nello specifico, la percentuale di Sì equivale al rapporto tra il numero di risposte Sì e il numero totale di risposte pari alla somma tra il numero di risposte Sì , il numero di risposte No e il numero di risposte Non so . Lo stesso tipo di ragionamento è stato applicato tanto

ai singoli item, quanto alle categorie comprendenti più item. Ad esempio, l’item ... ho avuto

problemi di salute. è stato caratterizzato da risposte Sì , su un totale di risposte Sì , No e Non so , ovvero da una percentuale di Sì pari al 36%. Per quanto

concerne le categorie, si è proceduto sommando le risposte relative ai singoli item riferibili a

ciascuna di esse. Ad esempio, la categoria FATTORI SANITARI è stata caratterizzata da 153 risposte Sì sommando il numero di risposte Sì ai item riferibili a tale categoria: ... ho

avuto problemi di salute; ... gli esami del sangue sono risultati alterati; ... sono stato

temporaneamente sospeso dalle donazioni e poi non ho più ripreso; ... ho avuto difficoltà nel

momento del prelievo; ... sono stato male in occasione di una donazione), su un totale di 986

risposte (calcolando il numero totale di risposte relative ai 5 suddetti items), ovvero da una percentuale di Sì pari al 16%. Analogamente, la categoria FATTORI PERSONALI è stata caratterizzata da risposte Sì sommando il numero di risposte Sì ai item riferibili a tale categoria: ... ho avuto problemi di salute; ... gli esami del sangue sono risultati alterati; ...

sono stato temporaneamente sospeso dalle donazioni e poi non ho più ripreso; ... ho avuto

difficoltà nel momento del prelievo; ... sono stato male in occasione di una donazione; ... ho uno

stile di vita non compatibile con la donazione; ... ho paura dell’ago; ... mi sono trasferito in

un'altra città; ... è venuto a mancare lo stimolo alla donazione e il desiderio di partecipazione; ...

è venuto meno il senso di appartenenza ad AVIS; ... non potevo donare agevolmente il sabato; ...

non potevo donare agevolmente la domenica), su un totale di 2363 risposte (calcolando il numero totale di risposte relative ai suddetti items , ovvero da una percentuale di Sì pari al 12%.

Per approfondire la tematica relativa alle sedi della visita di idoneità e alle sedi di donazione abituale, si è proceduto calcolando l’incidenza dei diversi fattori all’interno di due gruppi distinti di soggetti: la % 1 è la percentuale di risposte Sì per le sedi di Piacenza (Centro Trasfusionale , Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni, mentre la % 2 è la percentuale di

risposte Sì per tutte altre sedi. Confrontando le percentuali, non sembrano esistere differenze

significative tra i due gruppi di soggetti. Tuttavia, sembra che all’interno del primo gruppo

abbiano inciso maggiormente i fattori sanitari, mentre all’interno del secondo gruppo paiono

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aver avuto un peso più significativo i cambiamenti organizzativi/strutturali che si sono verificati

nel corso degli anni.

ITEMS % 1 % 2

FATTORI PERSONALI 13% 12% FATTORI SANITARI 17% 13% ... ho avuto problemi di salute. 43% 29% ... gli esami del sangue sono risultati alterati. 15% 6% ... sono stato temporaneamente sospeso dalle donazioni e poi non ho più ripreso. 21% 17% ... ho avuto difficoltà nel momento del prelievo. 4% 7% ... sono stato male in occasione di una donazione. 3% 7%

ALTRI FATTORI PERSONALI 10% 11% ... ho uno stile di vita non compatibile con la donazione. 5% 6% ... ho paura dell’ago. 4% 4% ... mi sono trasferito in un'altra città. 6% 11% ... è venuto a mancare lo stimolo alla donazione e il desiderio di partecipazione. 9% 14% ... è venuto meno il senso di appartenenza ad AVIS. 9% 5% ... non potevo donare agevolmente il sabato. 18% 14% ... non potevo donare agevolmente la domenica. 17% 21%

FATTORI ORGANIZZATIVI 4% 6% CARENZE ORGANIZZATIVE 5% 6% ... non ho più ricevuto notizie da parte di AVIS dopo essere stato considerato idoneo alla donazione. 5% 5% ... non ho ricevuto la chiamata alla donazione da parte di AVIS. 10% 13% ... non ho ricevuto un'accoglienza adeguata quando mi sono recato/a nei punti di raccolta. 3% 4% ... non mi sono sentito/a adeguatamente accolto dagli operatori sanitari. 2% 4% ... i tempi d’attesa il giorno della donazione sono eccessivi. 4% 5%

MANCATA COMPRENSIONE/INFORMAZIONE DELLE ESIGENZE ORGANIZZATIVE 4% 7% ... non mi sentivo libero di donare quando volevo. 8% 10% ... l'attività di donazione richiede troppa burocrazia. 3% 9% ... il questionario da compilare era troppo complicato. 1% 1%

CAMBIAMENTI ORGANIZZATIVI/STRUTTURALI 1% 6% ... il punto di raccolta in cui avevo fatto la visita di idoneità è stato chiuso. 1% 5% ... il punto di raccolta in cui donavo abitualmente è stato chiuso. 1% 8% ... il punto di raccolta si trova eccessivamente distante dalla mia abitazione. 2% 3%

FATTORI ESTERNI 9% 8% ... ho avuto difficoltà ad assentarmi dal luogo di lavoro. 20% 17% ... il mio medico di famiglia mi ha consigliato di non effettuare donazioni. 8% 5% ... i miei amici/parenti/colleghi hanno smesso di donare. 0% 1%

Infine, si è cercato di ottenere informazioni più specifiche, da un punto di vista spaziale (Sede della visita d’idoneità/Sede di donazione abituale) e temporale (Anno della visita d’idoneità/Anno dell’ultima donazione sui soggetti che avevano risposto Sì a items come ...non potevo donare agevolmente il sabato , ...non potevo donare agevolmente la domenica ,

...non ho più ricevuto notizie da parte di AVIS dopo essere stato considerato idoneo alla

donazione e ...non ho ricevuto la chiamata alla donazione da parte di AVIS .

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...non potevo donare agevolmente il sabato (tutti i soggetti)

Sede della visita d’idoneità/Sede di donazione abituale Frequenza PIACENZA (CENTRO TRASFUSIONALE) 11 FIORENZUOLA D’ARDA 4

BORGONOVO VAL TIDONE 2 CASTEL SAN GIOVANNI 2

PIACENZA (VIA CAMPAGNA) 2 PODENZANO 2

ALSENO 1 CARPANETO PIACENTINO 1

CORTEMAGGIORE 1 FERRIERE 1

PIACENZA (SAN GIUSEPPE OPERAIO) 1 SAN GIORGIO PIACENTINO 1 VILLANOVA SULL’ARDA 1

Anno della visita d’idoneità/Anno dell’ultima donazione Frequenza

2004 1 2008 1 2010 2 2011 1 2012 6 2013 4 2014 7 2015 4 2016 2

...non potevo donare agevolmente la domenica (tutti i soggetti)

Sede della visita d’idoneità/Sede di donazione abituale Frequenza PIACENZA (CENTRO TRASFUSIONALE) 9 FIORENZUOLA D’ARDA 4

CASTEL SAN GIOVANNI 3 PIACENZA (SAN GIUSEPPE OPERAIO) 3

MONTICELLI D'ONGINA 2 PIACENZA (VIA CAMPAGNA) 2 SAN GIORGIO PIACENTINO 2

AGAZZANO 1 BETTOLA 1

BORGONOVO VAL TIDONE 1 CALENDASCO 1

CARPANETO PIACENTINO 1 FERRIERE 1

PIANELLO VAL TIDONE 1 PODENZANO 1 RIVERGARO 1 SAN NICOLÒ 1 VILLANOVA SULL’ARDA 1

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Anno della visita d’idoneità/Anno dell’ultima donazione Frequenza 2004 1 2008 1 2010 1 2011 3 2012 8 2013 4 2014 8 2015 6 2016 2

...non ho più ricevuto notizie da parte di AVIS dopo essere stato considerato idoneo alla

donazione (tutti)

Sede della visita d’idoneità/Sede di donazione abituale Frequenza*

PIACENZA (CENTRO TRASFUSIONALE) 5 (4 – 1)

PIACENZA (VIA CAMPAGNA) 4 (3 – 1)

PODENZANO 1 (0 – 1)

*Il numero prima delle parentesi indica il numero totale di soggetti che hanno risposto Sì all’item in questione, mentre i numeri tra parentesi indicano, rispettivamente, il numero di soggetti ZERO_DON e il numero di soggetti STOP_DON che hanno risposto Sì all’item in questione.

Anno visita d’idoneità/Anno dell’ultima donazione Frequenza

2005 1 (0 – 1)

2013 1 (0 – 1)

2014 3 (2 – 1)

2015 4 (4 – 0)

2016 1 (1 – 0)

...non ho più ricevuto notizie da parte di AVIS dopo essere stato considerato idoneo alla

donazione (fino a 30 anni)

Sede della visita d’idoneità/Sede di donazione abituale Frequenza

PIACENZA (VIA CAMPAGNA) 2 (2 – 0)

PIACENZA (CENTRO TRASFUSIONALE) 2 (2 – 0)

Anno visita d’idoneità/Anno dell’ultima donazione Frequenza

2014 1 (1 – 0)

2015 3 (3 – 0)

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...non ho ricevuto la chiamata alla donazione da parte di AVIS (tutti)

Sede della visita d’idoneità/Sede di donazione abituale Frequenza

PIACENZA (CENTRO TRASFUSIONALE) 8 (4 – 4)

PIACENZA (VIA CAMPAGNA) 4 (3 – 1)

PODENZANO 2 (0 – 2)

MONTICELLI D'ONGINA 1 (0 – 1) VILLANOVA SULL’ARDA 1 (0 – 1)

CAORSO 1 (0 – 1)

CASTEL SAN GIOVANNI 1 (0 – 1) FIORENZUOLA D’ARDA 1 (0 – 1)

SAN GIORGIO PIACENTINO 1 (0 – 1)

GOSSOLENGO 1 (0 – 1)

GAZZOLA 1 (0 – 1)

Anno visita d’idoneità/Anno dell’ultima donazione Frequenza

2005 1 (0 – 1)

2008 1 (0 – 1)

2010 1 (0 – 1)

2012 4 (0 – 4)

2013 2 (0 – 2)

2014 7 (2 – 5)

2015 5 (4 – 1)

2016 1 (1 – 0)

...non ho ricevuto la chiamata alla donazione da parte di AVIS (fino a 30 anni)

Sede della visita d’idoneità/Sede di donazione abituale Frequenza

PIACENZA (VIA CAMPAGNA) 3 (2 – 1)

PIACENZA (CENTRO TRASFUSIONALE) 2 (2 – 0)

MONTICELLI D'ONGINA 1 (0 – 1) VILLANOVA SULL’ARDA 1 (0 – 1)

Anno visita d’idoneità/Anno dell’ultima donazione Frequenza

2008 1 (0 – 1)

2012 1 (0 – 1)

2014 1 (1 – 0)

2015 4 (3 – 1)

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Le sedi (della visita di idoneità o di donazione abituale) più caratterizzate dalla risposta «Sì»

al non poter donare al sabato o alla domenica sono state quelle di Piacenza (Centro

trasfusionale) e Fiorenzuola d’Arda. Circa l’assenza di informazioni e la mancata chiamata alla

donazione, le sedi (della visita di idoneità o di donazione abituale) più caratterizzate dalla

risposta «Sì» sono state quelle di Piacenza, mentre gli anni più frequenti (relativi alla visita di idoneità o all’ultima donazione sono stati il e il . Quest’ultimo dato è coerente con

un’intensificazione della chiamata soprattutto nel caso degli aspiranti donatori , attivata più

recentemente all’interno degli ospedali rispetto ai punti di raccolta associativi. I suggerimenti inseriti all’interno della quarta sezione sono stati invece analizzati in un secondo momento insieme a quelli provenienti dai focus group.

Da un’ulteriore analisi statistica sono infine emerse le seguenti indicazioni:

La motivazione per effettuare la visita di idoneità è un’abitudine di famiglia è

statisticamente più frequente tra le femmine che tra i maschi.

Escludendo le risposte Non so , la motivazione per non iniziare a donare ho avuto

difficoltà nel momento del prelievo è più frequente tra le femmine che tra i maschi.

Escludendo le risposte Non so , la motivazione per non donare più non potevo donare

agevolmente alla domenica è statisticamente più frequente tra i maschi che tra le

femmine.

Escludendo le risposte Non so , la motivazione per non donare più è venuto meno il

senso di appartenenza ad AVIS è più frequente tra i maschi che tra le femmine.

Escludendo le risposte Non so , la motivazione per non donare più il mio medico di

famiglia mi ha consigliato di non effettuare donazioni è più frequente tra le femmine che

tra i maschi.

ANALISI QUALITATIVA - RISULTATI

A livello qualitativo, si è provveduto ad approfondire il fenomeno in questione conducendo

quattro focus group durante il mese di Ottobre del 2016. L’analisi qualitativa dei 283

frammenti di testo raccolti ha evidenziato come non esista una risposta univoca alla domanda

iniziale. Infatti, come già documentato da Szadejko (2009), è possibile interpretare l’abbandono delle donazioni chiamando in causa 3 tipologie di fattori. Ove significativo, sarà

indicato tra parentesi quadre il numero di frammenti testuali riferiti ai codici in questione. Un

eventuale doppio riferimento numerico identificherà il numero complessivo di frammenti

riferiti a quel particolare codice inclusi i suoi sottocodici e il numero complessivo di

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frammenti riferiti a quel particolare codice esclusi i suoi sottocodici. Ad esempio, il codice

Fattori organizzativi seguito dalla dicitura [ / ], indica che un solo frammento è riferito

allo specifico codice in questione, mentre i restanti 95 sono riconducibili ai suoi sottocodici.

1) Fattori personali

FATTORI PERSONALI [101/0] Fattori legati alla PERSONALITÀ [8/0]

Ridotta perseveranza [4] Pigrizia [4]

Fattori legati alle PREFERENZE [5/1] Scarso apprezzamento per altre tipologie di donazione [3] Preferenze per sedi di donazione extraprovinciali [1]

Fattori legati alla STORIA/STILE DI VITA [34/0] Stile di vita incompatibile con la donazione [12/1]

Utilizzo di sostanze stupefacenti [3] Tatuaggi [1] Continui cambi di partner [2] Viaggi all'estero [5]

Sospensione temporanea e mancata ripresa [3] Trasferimento in un’altra città [3] Presenza di altri impegni [16/0]

Impegni di lavoro [14] Impegni sportivi [2] Fattori legati alla SALUTE PERSONALE [16/0]

Problemi di salute [3] Esami del sangue alterati [8] Operazioni chirurgiche [1] Presenza di allergie [1] Presenza di patologie [1] Terapia farmacologica in atto [2]

Fattori legati al MOMENTO DEL PRELIEVO [14/0] Paura dell’ago [5] Generiche difficoltà al momento del prelievo [1] Sentirsi male durante (o dopo) una donazione [8]

Fattori legati alla MOTIVAZIONE [24/0] Mancanza di motivazione intrinseca/personale [24/16]

Donazione per vantaggi secondari [8/0] Donazione per avere gli esami gratuiti [5] Donazione per perdere una giornata di lavoro [1] Donazione per perdere una giornata di scuola [1] Donazione per stare in compagnia [1]

Tra le possibili motivazioni sottostanti al mancato inizio delle donazioni e alla loro successiva

sospensione, quelle più citate fanno riferimento ai fattori personali (101 frammenti di testo).

Numerosi aspetti dipendono innanzitutto dalla storia e dallo stile di vita dei soggetti (34).

Essi possono avere altri impegni (16), di lavoro (12) o sportivi (4), oppure una condotta non compatibile con la donazione , a causa di viaggi all’estero , dell’utilizzo di sostanze

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stupefacenti (3), di continui cambi di partner (2) oppure di tatuaggi (1). Inoltre, possono verificarsi trasferimenti in un’altra città , oppure sospensioni senza una successiva ripresa delle donazioni (3).

In secondo luogo, possono intervenire fattori legati alla motivazione (24), in particolare all’assenza di una vocazione intrinseca (24) e al conseguente tentativo di ottenere vantaggi

secondari (8), tra cui gli esami gratuiti (5), la perdita di una giornata di lavoro (1) o di scuola

(1), o anche solo l’opportunità di stare in compagnia (1).

In terzo luogo, devono essere citate le variabili che chiamano in causa la salute personale

(16): i soggetti possono essere ostacolati dalla presenza di esami del sangue alterati (8), da

generici problemi di salute (3), da una terapia farmacologica in atto (2), da operazioni

chirurgiche (1), da specifiche patologie (1) o allergie (1).

In quarto luogo, occorre menzionare i fattori legati al momento del prelievo (14), come il sentirsi male durante o appena dopo una donazione , la paura dell’ago e altre

generiche difficoltà al momento della donazione (1).

Infine, non vanno trascurati i fattori di personalità (8), tra cui la pigrizia (4) e la scarsa

perseveranza (4), oltre alle preferenze individuali (5), come lo scarso apprezzamento per

altre tipologie di donazione (3) o il desiderio di donare presso altre sedi situate fuori

provincia (1).

2) Fattori esterni

FATTORI ESTERNI [21/0] Influenza da parte del DATORE DI LAVORO [6/0]

Mancata concessione di premi produzione [1] Impossibilità di stare a casa dopo la donazione [1] Difficoltà ad assentarsi dal luogo di lavoro [4]

Influenza da parte del MEDICO [3/0] Parere negativo espresso dal medico [3]

Influenza da parte di AMICI/PARENTI/COLLEGHI [12/0] Dover fare la visita o la donazione da soli (senza conoscenti) [12]

Anche i fattori esterni possono giocare un ruolo importante nell’interpretazione del fenomeno in questione (21 frammenti di testo).

Innanzitutto, i soggetti possono essere influenzati da amici, parenti e colleghi (12),

interrompendo le donazioni nel momento in cui si vedono costretti a proseguire il proprio

percorso in autonomia (12).

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In secondo luogo, il datore di lavoro può ostacolare le donazioni (6), impedendo ai soggetti

di assentarsi (4) o di rimanere a casa dopo la donazione (1), o ancora non concedendo premi

di produzione in situazioni simili a quella descritta (1). Infine, occorre menzionare l’influenza da parte del medico di famiglia (3), che può giungere a

sconsigliare la donazione per motivi clinici (3).

3) Fattori organizzativi

FATTORI ORGANIZZATIVI [96/1] Fattori legati alla PUBBLICIZZAZIONE/PROMOZIONE [3/0]

Mancanza di riconoscimento economico [1] Ridotte informazioni circa il funzionamento di AVIS [2]

Fattori legati agli ASPETTI RELAZIONALI [22/0] Fattori legati a utenza specifica [2/0]

Difficoltà di interazione con soggetti anziani [1] Difficoltà di interazione con soggetti stranieri [1]

Eccessiva pressione nei confronti dei donatori [2] Ridotta valorizzazione della donazione [2] Riduzione dei contatti diretti [7/5]

Riduzioni dei contatti quando occorre ripetere gli esami [2] Fattori legati all’ACCOGLIENZA [9/0]

Accoglienza inadeguata presso i punti di raccolta [9/4] Accoglienza inadeguata da parte degli operatori [5/2]

Domande indiscrete su temi personali (vita sessuale) [3]

Fattori legati alla PROGRAMMAZIONE [18/2] Burocrazia eccessiva [5/2]

Questionario troppo complicato [0] Impossibilità di donare senza prenotazione [3]

Difficoltà legate alla strumentazione informatica [3/1] Difficoltà di prenotazione per i donatori più anziani [2]

Difficoltà specifiche PRIMA e DOPO l'idoneità [8/0] PRIMA dell'idoneità [4/0] Distanza spaziale tra adesione e idoneità [1] Distanza temporale tra adesione e idoneità [2] Difficoltà nel ricontattare tra adesione e idoneità [1] DOPO l'idoneità [4/0] Non aver ricevuto la chiamata alla donazione da AVIS [4]

Fattori legati agli SPAZI/LUOGHI [30/0] Distanza eccessiva del punto di raccolta [3] Aree geografiche caratterizzate da popolazione numerosa [10/3]

Riduzione dei contatti diretti [7] Chiusura dei punti di raccolta [10/5]

Chiusura del punto di raccolta dove si è ottenuta idoneità [0] Chiusura del punto di donazione abituale [2] Ripicche legate alla chiusura delle sedi [3]

Inadeguatezza degli spazi [5/0] Difficoltà nel parcheggio [1] Spazi ridotti e sovraffollati [4]

Rivalità tra le diverse sedi [1] Trasgressione delle regole da parte di alcune sedi [1]

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Fattori legati ai TEMPI [22/0] Tempi di attesa eccessivi [9] Non poter donare il sabato [2/1]

Impegni di lavoro straordinari [1] Non poter donare la domenica [3/2]

Impegni sportivi [1] Non poter donare quando si vuole [8]

Infine, anche i fattori organizzativi possono occupare una posizione cruciale nello studio del fenomeno a cui l’indagine si è ispirata (96 frammenti di testo).

Innanzitutto, esistono difficoltà legate agli spazi e ai luoghi (30): diversi punti di raccolta

sono stati chiusi (10), altri sono troppo lontani rispetto alla residenza dei donatori (3) e nelle

aree geografiche più vaste (10) si sono ridotti i contatti diretti (7). Numerosi spazi risultano

inadeguati (5), perché stretti e sovraffollati (4), oppure sprovvisti di ampi parcheggi (1).

Esistono inoltre delle rivalità tra le diverse sedi (1), mentre in alcune di queste si verificano

trasgressioni rispetto al regolamento di AVIS (1).

In secondo luogo, si riscontrano problematiche legate ai tempi (22): le attese sono spesso

molto lunghe (9) e non è possibile donare quando si desidera farlo (8). Inoltre, talvolta, non

risulta agevole donare alla domenica (3), per impegni sportivi (1), o al sabato (2), per

questioni di lavoro (1).

In terzo luogo, esistono fattori legati agli aspetti relazionali (22). Diversi soggetti lamentano l’inadeguatezza dell’accoglienza all’interno delle sedi di donazione , specialmente per colpa

degli operatori presenti (5). Inoltre, si è assistito ad una progressiva riduzione dei contatti

diretti (7), in particolare quando risulta necessaria la ripetizione degli esami (2). I soggetti

possono non essere valorizzati per il loro gesto (2) oppure, in maniera opposta, spinti in

maniera eccessiva alla donazione (2). Infine, possono essere riscontrate delle difficoltà

relative al rapporto con specifiche categorie di donatori (2), come quella dei soggetti stranieri

(1) o quella degli individui più anziani (1).

In quarto luogo, non vanno sottovalutati gli aspetti relativi alla programmazione (18): ci sono specifiche difficoltà prima dell’idoneità , come la distanza temporale tra l’adesione e l’idoneità stessa , e dopo quest’ultima , come nel caso della mancata chiamata da parte di AVIS (4). Spesso la burocrazia può essere percepita come eccessiva (5), anche per l’impossibilità di poter donare senza prenotazione , o complicata dalla strumentazione informatica (3), meno fruibile da parte dei donatori più anziani (2).

Infine, AVIS potrebbe risentire della ridotta pubblicizzazione e promozione (3), facendo

circolare al suo interno poche informazioni circa il proprio funzionamento (2).

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A questo punto, è sembrato interessante diversificare i contributi offerti a seconda dei

soggetti coinvolti, considerando anche quelli provenienti dalle risposte aperte inserite all’interno del questionario on-line.

ZERO_DON

e STOP_DON Donatori

Personale sanitario

Dirigenti TOTALE

FATTORI PERSONALI 4 23 31 43 101 PERSONALITÀ 0 0 2 6 8

PREFERENZE 0 1 2 2 5

STORIA/STILE DI VITA 3 7 10 14 34

SALUTE PERSONALE 1 4 6 5 16

MOMENTO DEL PRELIEVO 0 6 2 6 14

MOTIVAZIONE 0 5 9 10 24

FATTORI ESTERNI 1 7 6 7 21 Influenza DATORE DI LAVORO 1 4 1 0 6

Influenza MEDICO 0 0 2 1 3

Influenza AMICI/PARENTI/COLLEGHI 0 3 3 6 12

FATTORI ORGANIZZATIVI 7 27 15 47 96 PUBBLICIZZAZIONE/PROMOZIONE 0 2 0 1 3

ASPETTI RELAZIONALI 2 2 5 13 22

PROGRAMMAZIONE 2 4 0 12 18

SPAZI/LUOGHI 1 8 9 12 30

TEMPI 2 11 0 9 22

TOTALE 12 57 52 97 218

In tutti e quattro i casi, le due categorie caratterizzate dal maggior numero dei contributi sono

sempre state quelle relative ai fattori personali e ai fattori organizzativi, ma solo il

personale sanitario ha collocato quelli individuali al primo posto (31 frammenti di testo

contro 15).

I donatori abituali hanno sottolineato le difficoltà legate ai tempi (11), mentre i dirigenti si sono

focalizzati specialmente sugli aspetti relazionali (13), sulla programmazione e

sull’inadeguatezza di spazi e luoghi .

Un’ulteriore analisi è consistita nel confronto tra le percentuali di importanza attribuite alle

diverse motivazioni (calcolate come percentuale complessiva di risposte Sì all’interno dei

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questionari iniziali, somministrati a coloro che non hanno mai iniziato a donare e a coloro che

hanno interrotto le donazioni in un secondo momento) e il numero di frammenti di testo ad

esse riconducibili nell’ambito dei focus group.

FATTORI PERSONALI % N°

STORIA/STILE DI VITA ... sono stato temporaneamente sospeso dalle donazioni e poi non ho più ripreso.

... ho uno stile di vita non compatibile con la donazione.

... mi sono trasferito in un’altra città.

11% 18

SALUTE PERSONALE ... ho avuto problemi di salute.

... gli esami del sangue sono risultati alterati. 24% 11

MOMENTO DEL PRELIEVO ... ho avuto difficoltà nel momento del prelievo.

... ho paura dell’ago.

... sono stato male in occasione di una donazione.

5% 14

MOTIVAZIONE ... è venuto a mancare lo stimolo alla donazione e il desiderio di partecipazione.

... è venuto meno il senso di appartenenza ad AVIS. 10% 0

FATTORI ESTERNI % N°

Influenza DATORE DI LAVORO ... ho avuto difficoltà ad assentarmi dal luogo di lavoro.

18% 6

Influenza MEDICO ... il mio medico di famiglia mi ha consigliato di non effettuare donazioni.

7% 3

Influenza AMICI/PARENTI/COLLEGHI ... i miei amici/parenti/colleghi hanno smesso di donare.

1% 12

FATTORI ORGANIZZATIVI % N°

ASPETTI RELAZIONALI ... non ho ricevuto un'accoglienza adeguata quando mi sono recato/a nei punti di raccolta.

... non mi sono sentito/a adeguatamente accolto dagli operatori sanitari. 3% 9

PROGRAMMAZIONE ... l'attività di donazione richiede troppa burocrazia.

... il questionario da compilare era troppo complicato.

... non ho più ricevuto notizie da parte di AVIS dopo essere stato considerato idoneo alla donazione.

... non ho ricevuto la chiamata alla donazione da parte di AVIS.

6% 6

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SPAZI/LUOGHI ... il punto di raccolta in cui avevo fatto la visita di idoneità è stato chiuso.

... il punto di raccolta in cui donavo abitualmente è stato chiuso.

... il punto di raccolta si trova eccessivamente distante dalla mia abitazione.

4% 11

TEMPI ... i tempi d’attesa il giorno della donazione sono eccessivi. ... non potevo donare agevolmente il sabato.

... non potevo donare agevolmente la domenica.

... non mi sentivo libero di donare quando volevo.

12% 22

La salute personale, considerata la motivazione più importante all’interno del questionario % di risposte Sì , si è collocata al quinto posto per numero di frammenti di testo raccolti

attraverso i focus group (11). All’interno di questi ultimi, la categoria più menzionata è stata quella relativa ai tempi , che nei questionari avevano un’importanza pari al %, mentre non è stato riscontrato alcun riferimento alla riduzione dello stimolo alla donazione e del

senso di appartenenza ad AVIS, che avevano totalizzato una percentuale pari al 10%. Molto citata è stata invece l’influenza da parte di amici, parenti e colleghi, che inizialmente era stata invece contraddistinta da una percentuale pari all’ %. CONCLUSIONE E SUGGERIMENTI

Per affrontare un fenomeno come quello dell’abbandono nelle donazioni di sangue, risulta opportuno, dopo aver identificato i meccanismi sottostanti, programmare strategie correttive

sulla base dei suggerimenti provenienti dai soggetti che hanno partecipato all’indagine frammenti di testo).

FATTORI ESTERNI [2/0] Influenza da parte del MEDICO [1/0]

Rimedi contro il parere negativo espresso dal medico [0] Coinvolgimento del medico di famiglia [1] Influenza da parte del DATORE DI LAVORO [1/0]

Rimedi contro la difficoltà ad assentarsi [0] Sanzioni nei confronti dei datori di lavoro [1]

Se per far fronte ai fattori personali non sono state proposte strategie, per affrontare quelli

esterni si suggerisce di coinvolgere maggiormente i medici di famiglia (1) e di ipotizzare

sanzioni nei confronti dei datori di lavoro che si oppongono alla donazione (1).

FATTORI ORGANIZZATIVI [63/0] Fattori legati alla PUBBLICIZZAZIONE/PROMOZIONE [22/1]

Coinvolgimento di altri soggetti/realtà [2/0] Coinvolgimento delle sezioni comunali [1] Coinvolgimento dei medici di famiglia [1]

Diffusione informazioni all'interno di AVIS [4/3] Diffusione di informazioni di carattere sanitario [1]

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Organizzazione di eventi e manifestazioni [4/2] Eventi in cui raccogliere adesioni [1] Eventi in cui svolgere visita di idoneità [1]

Promozione rivolta ai giovani [5/3] Promozione nelle scuole [2]

Reclutamento mirato [1] Ricompensa economica [1] Segnalare al donatore a chi è arrivata la sua sacca [1] Selezione di formatori competenti [1] Spirito di innovazione [1] Utilizzo di linguaggi diversificati a seconda dell'età [1]

Fattori legati agli ASPETTI RELAZIONALI [28/0] Riduzione della pressione nei confronti del donatore [1] Valorizzazione della donazione [2] Aumento dei contatti diretti [16/7]

Aumento dei contatti dopo lunghi periodi senza donazioni [5] Aumento dei contatti in occasione dei cambiamenti organizzativi [1] Aumento dei contatti quando occorre ripetere gli esami [3]

Fattori legati all'ACCOGLIENZA [9/0] Miglioramento accoglienza presso i punti di raccolta [9/4] Presenza costante da parte degli operatori [1] Miglioramento accoglienza da parte degli operatori [4]

Fattori legati alla PROGRAMMAZIONE [5/1] Rimedi per la burocrazia eccessiva [2/0]

Possibilità di donare senza ripetere la visita dopo sospensione [1] Semplificazione dei dispositivi informatici [1]

Rimedi per specifiche difficoltà PRIMA e DOPO idoneità [2/0] PRIMA dell'idoneità [0] DOPO l'idoneità [0] Fissare primo appuntamento già al momento dell'idoneità [1] Dare l'opportunità di conferma all'SMS di prenotazione [1]

Fattori legati agli SPAZI/LUOGHI [3/0] Rimedi per distanza eccessiva del punto di raccolta [1/0]

Possibilità di donazione anche per i non residenti [1] Possibilità di disporre di una sede sempre aperta [1] Possibilità di sedi dove svolgere un prelievo diretto [1]

Fattori legati ai TEMPI [4/0] Riduzione dei tempi di attesa [1] Aperture straordinarie [3]

Fattori legati al PERSONALE [1/0] Selezione di personale professionale [1]

La maggior parte dei contributi ha riguardato invece i fattori di tipo organizzativo.

Per quanto concerne la pubblicizzazione e la promozione, si suggerisce di contattare altri

soggetti o altre realtà presenti sul territorio (2), come i medici di famiglia (1), di diffondere maggiori informazioni all’interno di AVIS , di organizzare eventi e manifestazioni , oltre

a coinvolgere maggiormente i giovani (5).

Da un punto di vista relazionale, sembrerebbe opportuno migliorare l’accoglienza presso i punti di raccolta (9), aumentare i contatti diretti (16), specialmente dopo lunghi periodi senza

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donazioni (5), quando occorre ripetere gli esami (3) o in occasione dei cambiamenti organizzativi , oltre che valorizzare maggiormente l’atto della donazione . Considerando la programmazione, si suggerisce di semplificare la burocrazia (2), dando la

possibilità di donare senza ripetere la visita dopo una sospensione (1) o rendendo più

accessibili le procedure informatiche (1), oltre che di adottare specifiche strategie appena

ottenuta l’idoneità , fissando immediatamente il primo appuntamento e dando l’opportunità di confermare la propria prenotazione (1).

Focalizzandosi sugli spazi e sui luoghi, si ipotizza la possibilità di donazione anche per i non

residenti (1), oltre all’istituzione di sedi sempre aperte o disponibili ai prelievi diretti . Dal punto di vista dei tempi, si auspicano aperture straordinarie (3) e la riduzione dei

momenti di attesa (1).

Infine, si suggerisce la selezione di personale altamente qualificato (1).

BIBLIOGRAFIA

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