Indagine esplorativa sperimatale - Verso un Osservatorio Territoriale Integrato /Obiettivo 11.

Indagine esplorativa sperimatale - Verso un Osservatorio Territoriale Integrato /Obiettivo 1 1


Verso un Osservatorio Verso un Osservatorio Territoriale Integrato Territoriale Integrato

della disabilità nella scuoladella disabilità nella scuola

ProgettoProgetto di formazione integrata e di di formazione integrata e di ricerca-interventoricerca-intervento

OBIETTIVO 1OBIETTIVO 1(Indagine esplorativa preliminare)(Indagine esplorativa preliminare)

Indagine esplorativa sperimentale - Verso un Osservatorio Territoriale Integrato /Obiettivo 1 3

Perché fare un’indagine esplorativa?Perché fare un’indagine esplorativa?

“(…) semplicemente, si può dire chel’apprendimento è un processo di

modificazione di comportamenti, di atteggiamenti o di orientamenti, e l’insegnamento è la loro modificazione

intenzionale.Di fatto, si apprende e s’insegna più o

meno efficacemente all’interno di modelli cognitivi e di schemi

operativi più o meno aderenti alla realtà.Per questo, conoscere il soggetto

dell’apprendimento rappresenta la differenza stessa tra il favorire

‘buone pratiche pedagogiche o favorire il deserto”


Conoscere chi sia realmente il soggetto dell’integrazione scolastica

nel suo insieme, oltre i confini definitori

sanciti da estremi anagrafici, codici,note nosografiche,

conoscere il soggetto pluraleconoscere il soggetto plurale insomma, è sembrato essere condizione essenziale

per poter parlare di qualsiasi““Piano dell’integrazione” Piano dell’integrazione” in una scuola.in una scuola.


PRIMA PARTE:PRIMA PARTE: I NUMERI DI I NUMERI DI

UN PROBLEMAUN PROBLEMA

Analisi di consistenza e distribuzione

della disabilità nelle scuole


DISABDISABILITAILITA’’

SVANTSVANTAGGIOAGGIO

DISTDISTURBOURBO

problema

numeri

numeri

numeri

487487soggetti disabilisoggetti disabili

1229112291studentistudenti

POPOLAZIONE CAMPIONE POPOLAZIONE CAMPIONE DELL’INDAGINE ESPLORATIVA:DELL’INDAGINE ESPLORATIVA:

18 istituti scolastici(46 plessi)

19 nel VI Municipio

27 nel VII

Municipio

di cui:

12 scuola primaria

di cui:

14 scuola primaria

487totale casi di disabilità rilevati

476num. casi censiti per codice diagnostico

350n. casi censiti per anno di ultima diagnosi

442 num. casi censiti per enti certificatori

Composizione della popolazione oggetto dell’indagine

N = 12291

0

2036

1184

369

3962

3144

472469

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

S. Infanzia(8 plessi)

S.Primaria(24 plessi)

S.Second.1°(5 plessi)


XIVdistretto

XVdistretto

Incidenza soggetti H per area territorialeMedia = 3,96%

(media regionale 1,9)

0

1,81

9,84

4,744,26 3,8

1,69

4,8

0

2

4

6

8

10

12

S.Infanzia (8) S.Primaria(26)

S.Sec.1° (5) S.Sec.2° (5)

XIVDistr.

XVDistr.

Incidenza soggetti H su Tot. studentiMedia = 3,96% Dev.St. = 1,47

M; 1,81

M; 4,83M; 4,77

M; 2,98

DS; 1,28

DS; 0,04

DS; 4,27

DS; 1,82

0,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

6,00

S.Inf. (8) S.Prim. (26) S.Sec.1° (5) S.Sec.2° (6)


1) LA “VARIANZA INTERNA”differente distribuzione d’inserimento degli studenti H

all’interno di 22 plessi scolastici

incidenza soggetti H su tot. popolazione SITUAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA

7,34 7,367,81

6,646,296,235,95,715,465,15

4,564,224,153,963,85

2,82 2,911,95

1,01

2,983,48 3,52


Dist. Affett/Relaz

15%

Dist. Settoriali sviluppo

47%

Dist. Globali sviluppo

28%

Dist. Sensoriali3%

Dist. Neurologici

7%

Distribuzione casi di disabilità(N = 476)

Relazione disabilità per cicli scolastici(N = 476)

8 312

1910

13 32

170

27

121620

86

13 13

36

193

0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

S. infanzia S. primaria S. Sec. 1° S. Sec. 2°

Serie 1 Serie 2 Serie 3 serie 4 serie 5


Distribuzione della casistica all’interno della serie diagnostica 3

(disturbi settoriali dello sviluppo)

Apprendimento56%

Prassìa2%

Attenzione18%

Linguaggio24%

N.B. – i casi di specie sono stati aggregati per affinità eziologiche

2) PREVALENZA DI GENERE nelle diagnosi di disabilità

(incidenza media studenti M = 48,4%)

Incidenza percentuale H (M) su tot. stud. (M)

N = 6187 (5854)95%

(333) 5%

H (M) stud. (M) non H

Incidenza percentuale H (M) su tot. H

N = 487 (154)

32%

(333)

68%

H (M) H (non M)

Relazione M/F per tipologie diagnosticheN = 476

15 1810 6

164

57

77

5851

20

0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

Serie 1 Serie 2 Serie 3 Serie 4 Serie 5

codici diagnostici

Maschi

Femmine


Relazione di genere nelle aree dei disturbi settoriali dello sviluppo

AREE FEMMINE MASCHI

APPRENDIMENTO 11 2,22,2

ATTENZIONE 11 3,43,4

LINGUAGGIO 11 4,84,8


Relazione di genere nelle aree dei disturbi affettivo-relazionale

AREE FEMMINE MASCHI

DISTURBO DEPRESSIVO 11 11DISTURBO ANSIOSO 11 22DISTURBO EMOZIONALE 11 33DISTURBO CONDOTTA 11 88


Incidenza soggetti H stranieri su tot. Studenti H

2,9

13,73

10,91 10,91

0

2

4

6

8

10

12

14

16

S. Infanzia (8plessi)

S.Primaria(24 plessi)



Dati percentuali dell’azione diagnostica

Incidenza certif. >3 anni

N = 350

certif. Rec.75%

certif. Non Rec.25%

Distribuzione enti certificatori

N = 442

Terzi26%

ASL67%

Ist. Univ.25%


FINE 11°° PARTE


SECONDA PARTE:LE FORZE IN CAMPO

Chi ”fa integrazione”


L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA / 1 L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA / 1 DISTRIBUZIONE DEGLI OPERATORIDISTRIBUZIONE DEGLI OPERATORI

FIGURE DI SUPPORTO - N = 282

185; 65%

74; 26%

13; 5%10; 4%

Ins. Sost. AEC altri sost. altri assist.

INSEGNANTI DI SOSTEGNON= 185

Spec.; 139; 75%

NON Spec.;

46; 25%


L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA / 2L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA / 2 Rapporto tra insegnanti di sostegno Rapporto tra insegnanti di sostegno spec. e NON spec.spec. e NON spec.

95

35

89

24

1

21

10

10

20

30

40

50

60

70

80

90

Sc. Inf. Sc. prim. Sc. Sec. 1° Sc. Sec. 2°

Ins.sostegnospec. ospecial.

Ins.sostegnoNONspecial.

N = 184N = 184


Rapporto orario medio per utente: Rapporto orario medio per utente:

SOSTEGNO - 3768 h. X 487 stud. = 7,74 ASS. EDUC. - 1640 h. X 104 stud. = 15,77

11,11

22,5

8,18

15,7

4,3

16,62

7,595,29

0

5

10

15

20

25

Sc.Inf. Sc.Prim. Sc.Sec.1° Sc.Sec.2°

h. sostegno/stud. H h. assistenza/stud. Assistito


Dati percentuali dell’azione diagnostica

Incidenza certif. >3 anni

N = 350

certif. Rec.75%

certif. Non Rec.25%

Distribuzione enti certificatori

N = 442

Terzi26%

ASL67%

Ist. Univ.7%


L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA / 1 L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA / 1 distribuzione degli operatoridistribuzione degli operatori

FIGURE DI SUPPORTO - N = 282

185; 65%

74; 26%

13; 5%10; 4%

Ins. Sost. AEC altri sost. altri assist.

INSEGNANTI DI SOSTEGNON= 185

Spec.; 139; 75%

NON Spec.;

46; 25%


QUAL E’ IL RAPPORTO NUMERICO ‘INSEGNANTI DI SOSTEGNO PER

STUDENTI DISABILI’

??Ci sono troppe variabili connesse

per una risposta semplice ed univoca


L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA / 2L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA / 2 Rapporto tra insegnanti di sostegno Rapporto tra insegnanti di sostegno spec. e NON spec.spec. e NON spec.

9 5

35

89

24

1

21

1

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

Sc. Inf. Sc. prim. Sc. Sec. 1° Sc. Sec. 2°

Ins.sostegnospec. ospecial.

Ins.sostegnoNONspecial.

N = 184N = 184


Rapporto orario medio per utente:

SOSTEGNO - 3768 h. X 487 studenti = 7,74

ASSIST. EDUC. - 1640 h. X 104 studenti = 15,77

11,11

22,5

8,18

15,7

4,3

16,62

7,595,29

0

5

10

15

20

25

Sc.Inf. Sc.Prim. Sc.Sec.1° Sc.Sec.2°

h. sostegno/stud. H h. assistenza/stud. Assistito


Altre risorse destinate all’integrazione:gli “studenti agevolati, NON certificati!

3

63

0 00

10

20

30

40

50

60

70

S.Infanz. S.Primaria S.Second.1° S.Second.2°


CLASSIFICAZIONE RISPOSTE DEI PARTECIPANTI-1 “quali sono, secondo te, i principali problemi dell’integrazione scolastica degli studenti H?”

GRUPPO DI RISPOSTE ‘1A’ – MAGGIORE FREQUENZA:• Scarsa comunicazione e scarsa collaborazione insegnanti

sostegno ed insegnanti curricolari• Scarsa sensibilizzazione dei docenti curricolari• Difficile coinvolgimento dell’insegnante di classe• Mancanza di una cultura dell’integrazione tra molti docenti

curricolari• Non accettazione degli alunni non “fisicamente” H• Poca disponibilità a farsi carico delle difficoltà degli alunni• Docenti e genitori fanno spesso troppa pressione sullo

svolgimento del programma nelle varie discipline (non ci si adatta ai tempi dei bambin). Inoltre, la programmazione di classe NON tiene quasi mai conto, come dovrebbe essere per legge, dei bisogni educativi dei b. H

Indagine esplorativa sperimentale - Verso un Osservatorio Territoriale Integrato /Obiettivo 1 35

Articolo 64

Fruzione del diritto alla formazione1. La partecipazione ad attività di

formazione costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità


5. gli insegnanti hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione con l’esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normative sulle supplenze brevi vigente nei diversi gradi scolastici

Articolo 64 Fruizione del diritto alla formazione


Ci sono personeCi sono persone

che sono che sono differentidifferenti

e persone che fanno la e persone che fanno la differenzadifferenza..

Alcune sono entrambe le cose…Alcune sono entrambe le cose…

I ragazzi e le ragazze I ragazzi e le ragazze che abbiamo in mente che abbiamo in mente

quando ci occupiamo di quando ci occupiamo di integrazione integrazione

appartengono a quest’ultima categoria…appartengono a quest’ultima categoria…

Perché noi abbiamo imparato Perché noi abbiamo imparato

a a distingueredistinguere

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