Incremento della popolazione dal 1993 + 5,4% ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE IN DIECI ANNI (1993-2003)
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48%
52%
maschi
femmine
Totale residenti: 108.577
0
2000
4000
6000
8000
10000
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 54-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90 eoltre
classi di età
nu
m.
po
po
lazi
on
e
2003
1993
Incremento della Incremento della popolazione dal 1993popolazione dal 1993
+ 5,4%+ 5,4%
ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE IN DIECI ANNI (1993-2003)
Andamento della popolazione
16.06216.062
Maschi 39%
Femmine 61%
Il 40% è composto da persone sopra i 65 anni
Maggiormente concentrati nella fascia di età da 30 a 40 anni.
Curva della popolazione “15-29 anni”, “65 e oltre” in percentuale sul totale della popolazione comunale (1993-2003)
21,720,9
20,119,3
18,618
17,517,1
16,616,2 1616,3 16,6
17,1 17,4 17,6 17,7 17,9 18 18,2 18,5 18,6
14
15
1617
18
19
2021
22
23
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
15-29 anni
65 e oltre
Le persone che vivono sole:
4,15,2
15,118,3
19,322
27,125,7
34,328,8
0 5 10 15 20 25 30 35
valori %
1
2
3
4
5 e più
nu
mer
o c
om
po
nen
ti
2003
1993
numero delle famiglie anagrafiche censite
AUMENTANOAUMENTANO le famigliele famiglieunipersonali e le coppieunipersonali e le coppie
Più famiglie, ma più piccole …
19931993 41.08841.088 2,52,5
20032003 46.84746.847 2,32,3
Num. medio Num. medio componenticomponenti
NUMERO MEDIO DI COMPONENTI PER FAMIGLIA NUMERO MEDIO DI COMPONENTI PER FAMIGLIA DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIODISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO
NUMERO MEDIO DI COMPONENTI PER FAMIGLIA NUMERO MEDIO DI COMPONENTI PER FAMIGLIA DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIODISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO
GARDOLOGARDOLO
MEANOMEANO
BONDONEBONDONE
SARDAGNASARDAGNA
RAVINA-RAVINA-ROMAGNANOROMAGNANO
ARGENTARIOARGENTARIO
POVOPOVO
MATTARELLOMATTARELLO
VILLAZZANOVILLAZZANOOLTREFERSINAOLTREFERSINA
S. GIUSEPPE - S. S. GIUSEPPE - S. CHIARACHIARA
CENTRO STORICO CENTRO STORICO PIEDICASTELLOPIEDICASTELLO
2,6
2,6
2,5
2,5
2,5
2,5
2,4
2,4
2,3
2,5
2,1
2,0
2,6
2,5
2,4
2,3
2,1
2
331 316378 335 300 298 298 280 229 242 205
184 173166
183179 208 175 208
218246
203
0
100
200
300
400
500
600
rito civile
rito religioso
I matrimoni maggiormente I matrimoni maggiormente sono celebrati tra sposi sono celebrati tra sposi appartenenti alle stesse appartenenti alle stesse classi: classi: 25-29 e 30-3425-29 e 30-34 anni. anni.
ETA’ MEDIA
DELLA SPOSA:
29 ANNI29 ANNI
I matrimoni diminuiscono nel 2003, pur presentando un andamento irregolare negli anni.
Negli ultimi anni si equivalgono i matrimoni con rito religioso e rito civile.
Infatti si registra una maggiore permanenza dei giovani nel sistema educativo e le donne studiano più a lungo dei loro coetanei maschi.
I MATRIMONII MATRIMONI
Nel decennio 1993-2003 il Nel decennio 1993-2003 il numero dei divorziati è numero dei divorziati è quasi raddoppiato:quasi raddoppiato:
da 1.336 a 2.528 personeda 1.336 a 2.528 persone
Nel Comune di Trento al 31/12/2003 risultano:
• 52.580 coniugati
• 2.528 divorziati
1,31,4
1,51,6
1,71,8
1,92
2,12,2
2,3
1
1,4
1,8
2,2
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Divorziati sul totale della popolazione Divorziati sul totale della popolazione comunale residente, in percentuale.comunale residente, in percentuale.
I DIVORZII DIVORZI
… … dai dati dell’Osservatorio del Trentinodai dati dell’Osservatorio del Trentino
divorzi sul totale dei matrimoni
3,62,9
provincia di Trento
Media nazionaletasso dei divorzitasso dei divorzi
ANNO 2003E’ probabile che la crescita continui.
0,12
0,14
0,16
0,18
0,20
0,22
0,24
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
Trentino
Nord-Est
Italia
Nodi critici, tendenze e prospettive.
FAMIGLIEFAMIGLIEFAMIGLIEFAMIGLIE
- conciliazione lavoro di cura e attività professionale
- moltiplicazione della necessità del lavoro di cura dei membri non autosufficienti
- maggiore vulnerabilità sociale delle famiglie, soprattutto di quelle monogenitoriali o numerose a basso reddito
- calo della natalità: squilibri demografici nella popolazione (…rapido invecchiamento)
- squilibrio nella suddivisione delle responsabilità di cure familiari all’interno della famiglia
RICERCA SULLA VULNERABILITA’RICERCA SULLA VULNERABILITA’RICERCA SULLA VULNERABILITA’RICERCA SULLA VULNERABILITA’
Cosa dicono le famiglie?
• Senso di isolamento e carenza di relazioni interpersonali informali
• Educazione dei figli (in particolare nelle fasi di transizione, quali l’adolescenza)
• Equilibrio tra i tempi di lavoro e i tempi della famiglia
• Trovare un’abitazione adeguata a prezzo equo
• Le relazioni: i rapporti interpersonali nella coppia e nella famiglia
• Inserimento nella comunità, partecipazione alla vita sociale, reti amicali
• Aspetti economici: aiutano a migliorare la qualità della vita della famiglia
FATTORI DI BENESSEREFATTORI DI BENESSERE
LE DIFFICOLTA’LE DIFFICOLTA’
Rapporto sull’attività di ricognizione sociale svolta dal Rapporto sull’attività di ricognizione sociale svolta dal Punto Famiglie - ascolto e promozione Punto Famiglie - ascolto e promozione
gennaio – settembre 2004 gennaio – settembre 2004
LE RISORSELE RISORSE
- 20 ASSOCIAZIONI DI FAMIGLIE
- 10 SOGGETTI CHE SI OCCUPANO DI CONSUELNZA, FORMAZIONE E SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA
- 5 ASSOCIAZIONI DI E PER FAMIGLIE STRANIERE O MISTE
- 15 SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI CHE RISPONDONO A BISOGNI SPECIFICI NELLE VARIE FASI DEL CICLO DI VTA FAMILIARE
- 20 SERVIZI RIVOLTI ALLE FAMIGLIE CON SITUAZIONI PARTICOLARI
unità sociale di base che si è trasformata: porla in condizione di svolgere funzioni di solidarietà ed educazione sociale, partecipe delle politiche cittadine
attuando il piano sociale:
POLITICHE FAMILIARI A “TUTTO TONDO”
CON LE ASSOCAZIONI
ASCOLTO E FORMAZIONE
IL CONSIGLIO
DELLE FAMIGLIE
Le famiglie
competenze relazionali - famiglia
1. promuovere la rete dei servizi di ascolto• PUNTO FAMIGLIA• MEDIAZIONE FAMILIARE • FORMAZIONE COPPIE E GENITORI• ‘GUIDA AL MATRIMONIO’ pubblicazione
2. collaborare con le associazioni familiari• PATTO DI COLLABORAZIONE tra Amm.ne e Ass. fam.ri (SPAZIO APERTO FAMIGLIA)• GRUPPI DI LAVORO TEMATICI • LABORATORIO VERSO il CONSIGLIO DELLE FAMIGLIE
urbanistica per le famiglie
1. luoghi di socializzazione formali e informali• PROG. PARTECIPATA DELL’AREA EX-ATESINA
2. strutture pubbliche aperte a bambini e genitori• GIARDINI DI ALCUNI NIDI APERTI (a nido chiuso)
luoghi di incontro sicuri1. curare anche la percezione di sicurezza • PARCHI PROGETTATI ADEGUATAMENTE
2. manutenzione, illuminazione, recinzione• ‘SQUADRE VERDI’ DEDICATE• RILANCIO ‘NUMERO VERDE’ PER SEGNALAZIONI
3. cittadini partecipi della riduzione delle insicurezze• PARCHI E GIARDINI AFFIDATI AD ASS. LOCALI• CONTROLLO DEI PARCHI DA PARTE DEI VIGILI• NONNI VIGILI
invertire il trend di de-natalità
1.sostenere le libere scelte di natalità di ciascuna coppia•CONTRIBUTI E ASSEGNI DI MATERNITA’
2. tasse e tariffe eque per le famiglie•AGEVOLAZIONI TARIFFARIE: rifiuti, Galleria Civica, A.S.I.S., Centro servizi S. Chiara, esenzione ICI per incentivo canone moderato, biglietto famiglia per l’autobus.
sostenere la cura dei figli
1. riorganizzare gli orari dei servizi all’infanzia• NIDI PART TIME E A FASCE ORARIE
2. differenziare l’offerta• INTERV. MIRATI DI SUPPORTO: assistenza ed
educativa a casa, accoglienza diurna c/o famiglie o centri, aiuti economici;
• ‘EFFETTO DOMINO’ FIGLI IN AFFIDO con ACFA
3. spazi genitori/bambini• ‘NATI PER LEGGERE’ genitori-pediatri-bibliotecari• ‘CENTRO GENITORI/BAMBINI’ NEI NIDI• SOSTEGNO AD ASS.NI con spazi
genitori/bambini
accoglienza
1. promuovere affidi e adozioni responsabili• FORMAZIONE VALUTAZIONE SOSTEGNO coppie• GUIDA ALL’ACCOGLIENZA (opuscolo)• SOSTEGNO POST ADOZIONE
2. diffondere l’accoglienza ‘temporanea’• SPORTELLO ACCOGLIENZA• FORMAZIONE PERMANENTE con associazioni familiari
3. collaborazione con le Associazioni Familiari• RETE con ENTI ACCREDITATI PER LE ADOZ. INTERN.• COLLABORAZIONE PER AFFIDI E ACCOGLIENZA
sostegno sociale all’intero nucleo
1. non solo prestazioni al singolo, ma reti fam. e sociali• FORMAZIONE DEL PERSONALE• FORMAZIONE PER FAMILIARI e CAREGIVERS• RETE INTORNO AD ANZIANI SOLI nei poli sociali
2. attenzione alla famiglia con un componente in disagio• INFOHANDY sportello informativo con Handycrea• TRENTOSENZABARRIERE ristampa e on line• PROTOCOLLO CON PSICHIATRIA• GRUPPI DI MUTUO AIUTO
3. servizi di tregua• ‘PROVE DI VOLO’ per giovani disabili coop. La
Rete• POSTI SOLLIEVO PER ANZIANI NELLE RSA
integrare le famiglie immigrate1. sostenere il ruolo non facile dei genitori immigrati • SCAMBI TRA EDUCATORI E GENITORI• ATTENZIONE NEI NIDI con gruppo di lavoro ad hoc
2. favorire gli scambi con le famiglie locali• ‘CAPIAMOCI’ corso di italiano per mamme straniere• ‘PATTO CASA’ garanzia per casa sul libero mercato
3. promuovere le iniziative rivolte all’integrazione • PROGETTO ‘FAMIGLIE MISTE’ con Cinformi• MEDIAZIONE CULTURALE CON Amic• ATTENZIONE NELLA ‘COMUNICAZIONE’• SOSTEGNO A INIZIATIVE MULTICULTURALI• GIOCO DEGLI SPECCHI• CARNEVALE “SENZA FRONTIERE”• COLLABORAZIONE CON MILLEVOCI
il valore sociale della famiglia1. riconoscerne la funzione sociale e comunitaria e
sviluppare una riflessione culturale ed etica • CONVEGNO SULLE POLITICHE FAMILIARI
(2001)• ODG DEL CONSIGLIO COMUNALE• PARTECIPAZIONE ALL’OSSERV. NAZIONALE
2. accrescere la promozione svolta con e dalle associazioni familiari
• INIZIATIVE DI SPAZIO APERTO FAMIGLIA• ‘CONSIGLIO DELLE FAMIGLIE’
Le famiglie: le priorità
monitorare il primo ‘Punto Ascolto Famiglie’
far funzionare il Consiglio delle Famiglie
ruolo sociale alle famiglie (circoscrizioni)
rispondere alla vulnerabilità delle famiglie
attenzione alle famiglie immigrate