Inclusione sociale, partecipazione e i nuovi diritti Flavia...
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Flavia Marzano - pag. 1
Inclusione socialeInclusione sociale,,
partecipazione partecipazione ee i i nuovi dirittinuovi diritti
Flavia [email protected]
Flavia Marzano - pag. 2
È stato detto che la democrazia è lapeggior forma di governo, eccezionfatta per tutte quelle altre forme che sisono sperimentate finora
(Winston Churchill)
Flavia Marzano - pag. 3
ART. 9 (Partecipazione democratica elettronica) Lo Stato favorisce ogni forma di uso delle nuove tecnologie per
promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, ancheresidenti all'estero, al processo democratico e per facilitarel'esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi.
ART. 12 (Norme generali per l'uso delle tecnologiedell'informazione e delle comunicazioni nell'azioneamministrativa)
Le pubbliche amministrazioni nell'organizzare autonomamente lapropria attività utilizzano le tecnologie dell'informazione e dellacomunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza,efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione epartecipazione.
Alcuni strumenti normativiCodice Amministrazione Digitale (CAD)
http://www.cnipa.gov.it/site/_files/Opuscolo%2013II.pdf
Flavia Marzano - pag. 4
…anche Europei (1 di 4)
eGovernment for all Europeans LuxembourgConsiglio dell’Unione Europea: (8 - 9 Giugno2006) Riconosce:the growing interest in eParticipation and the
impact of ICT on activities in the political sphereand welcomes its inclusion in the i2010eGovernment Action Plan;
the importance of innovation as an essentialpart of eGovernment and the significantcontribution of the public sector in achieving theoverall Lisbon goals;
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…anche Europei (2 di 4)
eGovernment for all Europeans LuxembourgConsiglio dell’Unione Europea: (8 - 9 Giugno2006) Invita gli stati membri a:experiment with innovative eParticipation
schemes aiming at increasing participation indemocratic processes focusing on tools andaddressing citizens' demands.
Flavia Marzano - pag. 6
…anche Europei (3 di 4)
eGovernment for all Europeans Luxembourg Consiglio UE:(8 - 9 Giugno 2006) Invita gli STAKEHOLDERS a:
participate actively in the process of the implementation of theeGovernment policy agenda by considering public-privatepartnerships in promoting the development of eGovernmentsolutions, so that eGovernment solutions should not necessarily belimited to public sector bodies;
actively contribute to the development of shared roadmaps and putbuilding blocks in place
structure the involvement of SMEs, which are essential partners inthe deployment at the local level, and of civil society, particularlyconcerning eParticipation;
report on the significant progress made by industry in therealisation of the objectives of the eGovernment i2010 Action Plan."
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…anche Europei (4 di 4)
Dichiarazione di Riga (11 Giugno 2006)
ICT for an inclusive society - Internet per tutti
I ministri europei per una societàdell’informazione inclusiva e senza barriere
Firmata all’unanimità da:Stati membri, Paesi candidati e EFTA
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Legge Regionale 27 Dicembre 2007 N.69Legge Regionale 27 Dicembre 2007 N.69
http://servizi.regione.toscana.it/partecipazione/img/getfile_img1.php?id=15435
…e la Legge Regionale Toscana
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Politica, Cittadini e Tecnologie:raccomandazioni per l’e-Participationdel 2010[A cura di Nicoletta Calzolari e Flavia Marzano]
http://www.ilc.cnr.it/TALeP
Decalogo TALeP2006
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La Partecipazione democratica si deve basare sulla conoscenza e perpoter garantire il passaggio dal divario digitale alle “opportunità digitali” -ovvero per una reale e diffusa e-Participation - i soggetti da coinvolgeresono la Politica, i Cittadini e le Tecnologie.
Manca una “reale” volontà politica sia a livello centrale che locale(paradossalmente, non sono i cittadini a non partecipare, sono gli eletti...)
Le tecnologie per la partecipazione – tra cui le tecnologie per lacollaborazione e la comunicazione e le tecnologie per l’accesso allaconoscenza e ai contenuti – sono mature; alcune di queste sono già in usoper l’e-Participation, altre, forse le più innovative, non ancora.
La Banda Larga, gli strumenti come la Carta di Identità Elettronica (CIE) ele tecnologie di e-Participation devono essere considerate “infrastrutture”abilitanti (si veda schema allegato).
Decalogo TALeP2006 - Premesse
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La multidisciplinarità è indispensabile per ottimizzare il processo innovativoe per evitare sprechi e duplicazioni: le tecnologie vanno condivise in unavisione globale non solo tecnologica ma anche politica.
Per migliorare e aumentare la qualità, l’efficienza e l’efficacia dei serviziofferti al cittadino è necessario riorganizzare i processi di back office el'organizzazione della Pubblica Amministrazione.
Non bisogna sottovalutare il fatto che l’applicazione delle tecnologie allestrutture della Pubblica Amministrazione richiede necessariamente unapreventiva riorganizzazione delle strutture stesse.
Per facilitare i processi di innovazione e aggiornamento è indispensabileprevedere che le Pubbliche Amministrazioni supportino e gestiscano neltempo i cambiamenti
Decalogo TALeP2006 - Premesse
Flavia Marzano - pag. 12
I cittadini si allontanano sempre di più dai processi politici (partecipazionesempre minore al voto e alla vita dei partiti…) e c’è una sempre maggioresfiducia nelle azioni dei governi e nella loro efficacia.
I cittadini hanno diritto di accesso ai contenuti e ai saperi comepresupposto per una vera democrazia e partecipazione.
Esistono da tempo modelli aperti di diffusione della conoscenza e dipartecipazione e cooperazione (Wikipedia, comunità del SoftwareLibero,...).
Decalogo TALeP2006 – Premesse
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La politica dovrebbe avere una visione strategica finalizzata alladefinizione dell’e-Participation del 2010.
Ė la politica che deve supportare le tecnologie e non viceversa. Esistono molte eccellenze nel campo dell’e-Participation: è necessario
lavorare per un “sistema Paese” mettendo a sistema le eccellenze,verificandone e garantendone la sostenibilità.
La politica dovrebbe trovare il “coraggio” di attivare con determinazione l’e-Participation con la certezza del miglioramento delle prestazioni e unamaggiore soddisfazione di cittadini nel medio/lungo termine.
Decalogo TALeP2006 –Raccomandazioni generali
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La politica deve fare propria la vocazione democratica e inclusiva diinternet per migliorare la qualità democratica del Paese.
bisogna puntare sulle tecnologie per la partecipazione e investire sul loroutilizzo per l’e-Participation del 2010.
Le tecnologie possono/devono essere utilizzate per rafforzare il processodemocratico: per migliorare trasparenza, accessibililità, accesso aicontenuti, condivisione della conoscenza.
Bisogna allargare e consolidare i modelli di diffusione della conoscenza edi partecipazione esistenti e ampliarli con le tecnologie più innovativecome volano per l'innovazione, l'alfabetizzazione telematica e per nuoveforme di economia, di lavoro e di coesione sociale.
Decalogo TALeP2006 –Raccomandazioni generali
Flavia Marzano - pag. 15
La valutazione sull’e-Participation è importante e deve essere basata suuna approfondita conoscenza dei dati: bisogna definire i criteri divalutazione per la partecipazione con indicatori chiari per un monitoraggioserio – possibilmente fatto da ente esterno alla PA.
I cittadini devono essere informati sulle tecnologie disponibili per lapartecipazione.
Decalogo TALeP2006 –Raccomandazioni generali
Flavia Marzano - pag. 16
Il Comitato su Banda Larga e CIE che includeva i Ministeri di Gentiloni,Lanzillotta e Nicolais potrebbe prevedere di includere anche letecnologie avanzate per l’e-Participation
Ė necessario prevedere finanziamenti affinché l’e-Participation diventiuna prassi diffusa e un metodo di lavoro e non resti semplicesperimentazione.
Occorre prevedere che ogni progetto includa una percentuale di spesadedicata alla comunicazione e alla partecipazione.
Occorre definire indicatori e modalità di certificazione partecipativa deiprogetti.
Decalogo TALeP2006 –Raccomandazioni operative
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Si dovrebbe costituire un gruppo di lavoro per l’attuazione dei punti delpresente documento.
L’investimento nelle tecnologie per la partecipazione dovrebbeprevedere un motore di ricerca “intelligente” (cioè basato su tecnologielinguistiche, ontologie, ecc.) come strumento di accesso alla conoscenzada parte dei cittadini.
È necessario definire un piano d’azione per evidenziare e colmare ildivario fra stato dell’arte tecnologico e uso reale di tecnologie nell’e-Participation; tale piano deve prevedere anche un costante monitoraggioper effettuare i necessari aggiornamenti anche dal punto di vistatecnologico [i deliverable 5.1 e 5.2 del Network of Excellence DEMO-netpossono costituire un primo input (http://www.demo-net.org/demo)].
Decalogo TALeP2006 –Raccomandazioni operative
Flavia Marzano - pag. 18
Per una più estesa partecipazione dei cittadini è necessario prevedereuna opportuna formazione anche all’uso delle tecnologie sia per icittadini, che per i politici e gli amministratori.
Le Pubbliche Amministrazioni devono fare proprio un modo partecipativodi gestire le tecnologie e in particolare devono consentire agli utenti diinteragire, commentare i contenuti dei siti e fornire contenuti propri.
Le PA devono sviluppare e rendere permanenti le varie metodologie diraccolta dei feedback, mettere in evidenza i contenuti piu’ richiesti deisiti, pubblicare i servizi online ancora in fase di sviluppo per aprirli alleosservazioni e ai test da parte degli utenti stessi.
Decalogo TALeP2006 –Raccomandazioni operative
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Decalogo TALeP2006
Flavia Marzano - pag. 20
Bastano le regole per l’e-democracy??
Se la “e” significa uso di strumenti,significa anche (e soprattutto) i siti web,ma i siti devono essere:AccessibiliFruibiliUsabili…
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BS “START” CS “IN CHIARO” GE “DE.CI.DI.” ME “METROPOLIS” PD “PIE.GOT” PR “PARTECIPA IL SOCIALE” RM “PRODEAS” TE “TED”
Obiettivo: verificare lapresenza, sui siti istituzionalidelle 8 Province che hannoattivato un progetto di e-democracy con ilcofinanziamento del CNIPA,la disponibilità di canali e/ostrumenti per lapartecipazione attiva deicittadini.
Fonte: Netics Fonte: Netics –– [email protected] [email protected]
Survey e-democracy (1 di 2)
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Survey e-democracy
BS CS GE ME PD PR RM TE
Sezione partecipazione 0 1 0 0 0 1 0 0
E-mail presidente 1 1 1 1 1 1 1 1
E-mail assessori 1 1 1 1 1 1 1 1
E-mail consiglieri 0 0 1 0 0 1 0 0
Telefono Presidente 1 0 0 0 1 1 1 1
Telefono Assessori 1 0 0 0 1 1 1 1
Newsletter 1 0 0 0 0 1 0 1
Forum / Blog 0 1 0 0 0 1 1 0
E-poll 0 0 0 0 0 0 0 0
URP: segnalazioni reclami 1 0 0 0 1 1 0 0
URP: citizen satisfaction 0 0 0 0 1 0 0 0
Rating 6 4 3 2 6 9 5 5
0 = Assente
1 = Presente
FonteFonte: : Netics Netics –– info@[email protected]
Survey e-democracy (1 di 2)
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E-Democracy vera?
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E la Toscana? Nella Home page www.regione.toscana.it non ci
sono le parole: partecipazione (sulla mappadel sito è presente, ma il primo articolo èobsoleto) e democrazia (sulla mappa del sito èpresente e-democracy, anche qui si fariferimento anche a informazioni obsolete)
http://www.demo-part.org (ma solo in inglese efrancese)
Flavia Marzano - pag. 25
Empolese Valdelsa
http://www.empolese-valdelsa.it/ nella homepage si parla di democrazia e partecipazione: siparla di questo evento ;-)
nella home page non c’è la Mappa del sito
Flavia Marzano - pag. 26
LL’’importanza delle tecnologie per laimportanza delle tecnologie per lademocrazia e la partecipazionedemocrazia e la partecipazione
Flavia Marzano - pag. 27
Perché e-democracy
Gli strumenti di democrazia elettronicafavoriscono una partecipazione più costante e più
strutturata al processo di elaborazione econdivisione delle decisioni
una migliore comunicazione ai cittadini sullostato di avanzamento dei programmiattuativi e la raccolta di segnalazioni eosservazioni
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«Lo sviluppo non può essere identificatosemplicemente con l’aumento del reddito procapite ocon il progresso tecnologico. L’oggetto centrale dellosviluppo è la libertà, quindi diventa essenzialechiedersi se, come essere umani responsabili,abbiamo la possibilità di scegliere ciò che riteniamoimportante.»
Amartya Sen
Flavia Marzano - pag. 29
Definizione E-Democracy
Rappresenta l’insieme delle possibilità, consentite dalletecnologie ICT, di partecipare direttamente allaformazione delle decisioni e delle scelte politiche nellavita democratica di un Paese
Il concetto di e-democracy contempla 3 dimensioni: L’informazione, come premessa a un rapporto
trasparente e paritario tra i vari attori democratici La consultazione, con forme variabili di contatto a
distanza, finalizzato alla partecipazione concreta di tutti gliattori alla redazione di documenti e alla presa di decisioni
Il dialogo, più gestibile e amplificato grazie all’esistenzadi nuovi canali di comunicazione
Flavia Marzano - pag. 30
Partecipazione democratica elettronica
Attraverso le tecnologie informatiche: maggiore partecipazione dei cittadini al
processo democratico più efficace esercizio dei diritti civili e
politici dei cittadini
Lo Stato favorisce ogni forma di uso delle nuove tecnologie perpromuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residentiall’estero, al processo democratico e per facilitare l’esercizio dei dirittipolitici e civili sia individuali che collettivi
Art. 9 CAD
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E-democracy o cittadinanza digitale
Utilizzo delle tecnologie ITC come strumento per promuoverela partecipazione dei cittadini alla vita delle amministrazionipubbliche e alle loro decisioni
“Lo sviluppo delle tecnologie informatiche e delle reti di comunicazione èqualcosa di più di un avanzamento tecnico: configura un salto di qualità;muta il contesto nel quale si esplica la vita culturale e politica dei popoli;apre straordinarie possibilità di conoscenza, di nuovi servizi, dipartecipazione e di crescita individuale e collettiva”
Carlo Azeglio Ciampi, Messaggio alle Camere 23 luglio 2002
CNIPA: Bando per progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale(e-democracy)
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E-democracy in che senso?
Elettronica democratica Accesso democratico alle tecnologieDemocrazia nell’elettronica Garanzia di libertà e uguaglianza nella
ReteElettronica nella democrazia Utilizzo delle tecnologie per aumentare gli
strumenti di partecipazione, controllo edecisione democratici
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Esempi di servizi per lapartecipazione
COMUNICAZIONE A UNA VIAInformazione passiva (primo livello) Pubblicazione di informazioni su servizi e politiche, lavori
degli organi istituzionali Pubblicazione di documenti di valutazione e monitoraggio
dei servizi Pubblicazione di documenti preparatori intermedi e finali
per la definizione delle politiche Pubblicazione di documenti di valutazione delle politiche Pubblicazioni di agende e calendari di lavoroInformazion e attiva (secondo livello) Pubblicazione tempestiva delle informazioni Avvisi attivi e personalizzati su politiche e servizi
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Esempi di servizi per lapartecipazione
COMUNICAZIONE SIMMETRICA A DUE VIE
PARTECIPAZIONE (primo livello) Pubblicazione di repertori di risorse associative disponibili on ed off
line Indizione di occasioni pubbliche su base periodica, per il confronto
diretto fra cittadini e amministratori
PARTECIPAZIONE PRO-ATTIVA (secondo livello) Comunità di pratiche, ad ampio accesso Promozione di spazi pubblici locali on line autogestiti Co-produzione di rubriche/contenuti sui siti istituzionali Co-definizione di politiche/decision making collaborativo Co-progettazione di servizi Cooperazione nel monitoraggio e nella valutazione di politiche e
servizi
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Esempi di servizi per lapartecipazione
COMUNICAZIONE ASIMMETRICA A DUE VIEConsultazione passiva (primo livello) Raccolta di commenti o feedback su servizi, con pubblicazione/ricezione di
risposta o resoconto finale della consultazione Raccolta di quesiti dei cittadini Raccolta di feedback su definizione delle politiche, con ricezione
pubblicazione di risposta o resoconto finale Raccolta di suggerimenti ed espressioni di interesse (senza pubblicazione)Consultazione passiva (secondo livello) Risposte ai quesiti dei cittadini Pubblicazione dei risultati delle forme di consultazione passiva Raccolta di suggerimenti ed espressioni di interesse (con pubblicazione) Spazi pubblici di dialogo su base costante, per il confronto diretto e lo
sviluppo di proposteComunità di pratiche ad accesso controllato Servizi per la richiesta di interventi, per l’apertura di petizioni, la
pubblicazione di proposte, raccolte di best practice e esperienze dirette
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Scopo ICT L’ICT può essere utilizzata per rimuovere o ridurre
ostacoli e vincoli alla partecipazione dei cittadini allavita politica: Più inclusione sociale Più accesso all’informazione Più accesso alla comunicazione attiva (sfera pubblica) Innovazioni nei processi elettorali di selezione della
classe politica e di formazione dei governi e/o delleassemblee rappresentative
Più iniziativa diretta da parte dei cittadini Più coinvolgimento dei cittadini e delle loro forme
associate in specifici processi decisionali
Flavia Marzano - pag. 37
Tecnologia e e-democracy
Gli esempi più significativi di partecipazione non fannouso di ICT (o le usano marginalmente)
I progetti di e-participation più efficaci soffrono di unascarsa incidenza sui processi democratici reali
La tecnologia non sembra rappresentare una barriera Il fattore cruciale è rappresentato dalla volontà degli
amministratori pubblici di ascoltare e coinvolgererealmente i cittadini
I principali esperimenti di e-participation fanno usoprevalentemente di mailing list e forum
Vi è grande interesse per le tecnologie a supporto delleconsultazioni dei cittadini
Flavia Marzano - pag. 38
Dimensioni e-democracy
Più dimensioniInclusione sociale (digital divide)Accesso all’informazione (pubblica)Accesso alla sfera pubblica (partecipazione
alle opinioni…)Dimensione elettoraleIniziativa diretta da parte dei cittadiniCoinvolgimento dei cittadini in specifici
processi
Flavia Marzano - pag. 39
Strumenti per il coinvolgimento Metodi qualitativi - privilegiano la dimensione inclusiva,
discorsiva, progettuale del dialogo, la varietà delle posizioni,l’articolazione delle proposte, la costruzione del consenso
Metodi quantitativi - privilegiano la semplificazione, lavelocità, il conteggio delle preferenze, la scelta oassegnazione di un ordine alle priorità, la determinazione discelte maturate a intervalli prefissati
Le metodologie miste sono le più indicate perl’attivazione di percorsi partecipativi - alternano metodidei due tipi. Esempi: giurì di cittadini; panel di cittadini; consultazioni
scritte; forum cittadini/amministratori; focus group; sondaggi diopinione; sondaggi deliberativi; petizioni e segnalazione diinteresse; metodo DELPHI
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Gli strumenti Forum Newsletter Mailing list Chat Wiki Blog
…
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Alcune esperienze PARTECIpa – eDemocracy, II avviso
www.partecipa.net PartecipaMi – Rete civica di Milano
http://www.partecipami.it Comune di Argenta – Progetto e-democracy
http://www.comune.argenta.fe.it/e-democracy/e-democracy.asx Comune di Lecco aderisce al progetto e-21 per la "democrazia digitale".
http://www.comune.lecco.it/news.jhtml?param1_1=N1107ec8e37dafb3d3a1 Veneto - Progetto Ven. e-d
http://vened.regione.veneto.it/modules/informazioni/index.php?id=11 PISES VALDIANO
http://www.campusuncem.net/pises/ Provincia di Genova - DE.CI.DI. - Democrazia e Cittadinanza Digitale
http://www.decidi.it/ Provincia di Roma – Progetto Prodeas
http://www.provinciadigitale.roma.it 57 Progetti finanziati Avviso e-democracy
http://www.crcitalia.it/e_government_fase_2/e_democracy/progetti/
Flavia Marzano - pag. 42
www.partecipa.net
Flavia Marzano - pag. 43
http://www.partecipami.it/?q=home
Flavia Marzano - pag. 44
http://www.comune.argenta.fe.it/e-democracy/e-democracy.aspx
Flavia Marzano - pag. 45http://www.provinciadigitale.roma.it/
Flavia Marzano - pag. 46
PRODEASPROvincia Digitale e Accesso SocialeSistema di concertazione on line sui temidella società dell’informazione e dellaconoscenza e in particolare sul Piano diInnovazione Digitale
PRODEAS1 di 7
Flavia Marzano - pag. 47
Obiettivi (1 di 3)
Favorire la partecipazione diffusa ai processidecisionali riguardanti i piani di innovazioneprovinciali.
Coinvolgere associazioni di categoria, TerzoSettore e altre realtà anche non strutturatenel processo generale di definizione dellepolitiche sull’innovazione.
PRODEAS2 di 7
Flavia Marzano - pag. 48
Obiettivi (2 di 3)
Consentire la elaborazione condivisa dellepolitiche, il monitoraggio e la valutazione deiprovvedimenti attuativi, attraverso un portalespecializzato a supporto dell’informazione edel dialogo, da parte dalle realtà associative edagli “attori” potenzialmente interessati.
PRODEAS3 di 7
Flavia Marzano - pag. 49
Obiettivi (3 di 3)
realizzare una applicazione specifica per laconcertazione da riusare internamente (altrearee tematiche nell'ente locale Provincia diRoma) e sul territorio (concertazione sui Pianidi Innovazione in altri enti)
PRODEAS4 di 7
Flavia Marzano - pag. 50
PRODEAS
Come? portale dedicato www.provinciadigitale.roma.it
attraverso il quale: partecipare on line all’elaborazione di policy in
relazione ai piani di innovazione prendere parte al dibattito di definizione delle
proposte di delibera provinciale monitorare l’attuazione dei provvedimenti e
l’avanzamento dei progetti avviati.
5 di 7
Flavia Marzano - pag. 51
Perché?Ciascun partecipante al processo può
contribuire a modificare e arricchire il Piano diInnovazione Digitale attraverso le opportunitàofferte dalle nuove tecnologie.
Per partecipare compilare il modulo:www.provinciadigitale.roma.it/adesione.htm
PRODEAS6 di 7
Flavia Marzano - pag. 52
Chi può partecipare?Enti Locali della Provincia di RomaIstituzioni pubblicheScuole / Università / Centri di RicercaImpreseAssociazioni di cittadiniParti sociali
PRODEAS7 di 7
Flavia Marzano - pag. 53
Esempio: e-voting
Valore: dati (voto, identità del votante, risultati,etc.)
Problematiche Come il sistema assicura che solo gli elettori
registrati votano? Come assicura che ciascuno vota una sola volta? Come assicura che il voto non venga cambiato? Come i voti e le identità vengono mantenute segreti? Disponibilità del sistema? Correttezza delle
funzionalità?
Flavia Marzano - pag. 54
http://www.e-poll-project.net/
Flavia Marzano - pag. 55
http://www.eucybervote.org/ http://www.retecivica.milano.it/true-vote/ http://www.e-voting.at Estonia: http://punto-
informatico.it/p.aspx?id=1331373&r=PI
Esempio: e-voting(consultazioni certificate)
Flavia Marzano - pag. 56
Voto elettronico in Italia - esempi
2000 - San Benedetto del Tronto - regionali - ~1000
elettori 2001 - Avellino, Campobasso - ~ 200 elettori 2002 - Campobasso e Specchia - ~ 3700
elettori 2002 - Parma - uso della CIE 2004 - Cremona, Ladispoli - 917, 25000 elettori 2005 - Trento - 317 elettori 2006 - Cremona - 4 sezioni
Flavia Marzano - pag. 57
E l’Europa?
Demo-net ePartecipation blog
Flavia Marzano - pag. 58
Demo-net DEMO-net is a Network of Excellence project funded under
the European Commission's sixth framework programme:Information Society Technologies IST (FP6-2004-27219).The project started 1 January 2006, will be funded for 4years and has a detailed workplan for the first 18 months
Institutions and individuals can join the DEMO-net networkas associated institutions or affiliated experts and shouldbe qualified in eParticipation and able to contribute to thedevelopment of its aims and objectives. http://www.demo-net.org/demo/jointhenetwork
Flavia Marzano - pag. 59
To achieve a lasting integration of currently fragmented research in eParticipation To stimulate joint research in DEMO-net's agreed research areas To disseminate DEMO-net research amongst eParticipation stakeholders To provide a barometer of research effectiveness for eParticipation in Europe by establishing a
corpus of lessons-learnt resource to show what kind of projects have delivered what kind ofresults and thereby considered effective for eParticipation.
In order to reach this objective, DEMO-net will: Co-ordinate and integrate the members’ research activities clustered around the research and
technological objectives (Joint research activities) as described below. Achieve close and sustained co-operation between government and academia, in order to
improve the quality of research and understanding on both sides. Assess and compare research already made on eParticipation in cities, regions and countries
across Europe and worldwide. Provide the necessary technological infrastructure to facilitate discussion, co-operation and data
exchange. Ensure growth and sustainability of the network by encouraging and motivating organisations
and researchers in areas relevant to eParticipation to join in the activities of DEMO-net. Mobilise relationships among the many stakeholders involved with participation research and
also those dependant on the results of that research. Ensure dissemination of research outcomes of DEMO-net to widest possible audience for the
benefit of researchers, government and citizens.
Demo-net: obiettivi
Flavia Marzano - pag. 60
eParticipation blog
http://www.epractice.eu/community/eParticipation/blog The eParticipation and eDemocracy Network Blog -
ePractice.eu provides the communities with a blog inwhich all subscribed users can post opinions,questions and links to news related to the communitytopics. Your point of view is what makes ePractice.eurelevant to other public administrators all over Europe,so feel free to post and...
Flavia Marzano - pag. 61
“Oggi la gente è più informata, ma ha bisogno di avere unvero contatto con i politici. Il fatto che personalità europeecome Margot Wallström [VP Commissione Europea]tengano un blog, accettino di condividere i propri sentimentie di rispondere ai commenti degli internauti è un segnomolto positivo. Ma per vedere on line i diari degli altidirigenti ci vorrà ancora molto tempo! Semplificare larelazione tra il cittadino, ormai semplice consumatore, e leistituzioni è diventata una necessità vitale.”
L'intera presentazione è sottoposta a licenza Creative Commons: Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stessomodo 2.5 (Italia) http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/legalcode
Eric Legale è direttore della società Issy Médiahttp://www.cafebabel.com/it/article.asp?T=T&Id=7131
Flavia Marzano - pag. 62
In democrazia nessun fatto di vitaIn democrazia nessun fatto di vitasi sottrae alla politica.si sottrae alla politica.
(Gandhi)(Gandhi)
Grazie dellGrazie dell’’[email protected]