Incidenza del fattore utero-tubarico e peritoneale nella sterilità femminile Fattore uterino: 5 –...

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Incidenza del fattore utero-tubarico e peritoneale nella sterilità femminile

Fattore uterino: 5 – 10 %Fattore tubo-peritoneale: 35 %

L’incidenza di questi fattori è appannaggio soprattutto dei paesi in via di sviluppo, mentre nella società industrializzata si assiste ad un incremento dei fattori di sterilità maschile

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Cause di sterilità uterina

Malformazioni congenite: Utero setto e subsetto UTERO BICORNE

Utero bicorne Utero a sella Utero didelfo MIOMI

Utero unicorne Ipoplasia uterina

Miomi POLIPI Polipi Sinechie

S. DI ASHERMAN

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Cause di sterilità tubarica e peritoneale

Alterazioni strutturali: aderenze, stenosi, fimosi terminale,

irrigidimento fibroso della tonaca muscolare, alterazioni dell’epitelio ciliato

Alterazioni funzionali: peristalsi anomala, spasmi

Eziologia: PID, salpingiti (N. Gonorrhea, C. Trachomatis,

TBC), endometriosi, gravidanza extrauterina, esiti cicatriziali di

chirurgia addomino-pelvica

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Studio dei fattori uterini

Indagini di I livello: Ecografia transvaginale HSG Sonoisterografia:

ha una maggiore sensibilità e specificità rispetto alla HSG (rispettivamente 95% vs 65% e 91% vs 83%) ; permette di distinguere cavità uterine normali da patologiche, atrofia endometriale da altre anomalie della mucosa, polipi da miomi

Indagine di II livello: isteroscopiaaltamente consigliata prima dell’applicazione di tecniche di PMA

( La Sala et Al., Fertility and Sterility 70:378-80, 1998)

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Fattori uterini: trattamento

Malformazioni uterine congenite:

Anomalie del cariotipo presenti nel 7,7% dei casi impongono l’esecuzione di una mappa cromosomica al momento della diagnosi

Scopo del trattamento ridurre l’incidenza di complicazioni ostetriche (aborto, parto prematuro, IUGR, presentazioni anomale)

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Utero setto resezione isteroscopica del setto, raccomandata prima di mettere in atto qualsiasi tecnica di PMA

Utero bicorne metroplastica secondo Strassman solo in caso di aborto ripetuto o parto prematuro senza altra causa evidente

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FATTORI UTERINI: TRATTAMENTO

Utero a sella, utero didelfo, utero subsetto

la letteratura è concorde nel non proporre alcun tipo di trattamento

Utero unicorne

ovviamente non è proponibile alcuna terapia!

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Fattori uterini: trattamento

Miomi

• sottomucosi o intramurali “l’incremento nella probabilità di gravidanza spontanea dopo miomectomia si può stimare attorno al 48%, indipendentemente dalla via di accesso”;

• Isteroscopia operativa per miomi sottomucosi “Fattori influenzanti la PR post miomectomia sono l’età della donna, il numero, la sede e soprattutto il diametro dei fibromi”

(Donnez J. e Jadoul P., 2002)

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Studio del fattore tubarico:

La patologia tubarica è causa frequente di subfertilità per cui lo studio della funzionalità tubarica è fondamentale per ragioni

diagnostiche e prognostiche

Accertamenti adeguati:

I livello HSG

II livello LPS cromosalpingografia

(test di Rubin)

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Studio del fattore tubarico:

HSGPermette lo studio della pervietà e della forma

tubariche, ma non fornisce informazioni su geometria e funzionalità.

CAT (Chlamydia antibody testing)La positività di questo test è indicativa di una probabile occlusione tubarica.

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Fattori tubarici: Trattamento

Terapia medica: Antibioticoterapia ( per attenuare la sintomatologia)

Corticosteroidi ( adiuvanti la chirurgia ricostruttiva)

HSG !

Cateterismo transcervicale della tuba raccomandato come primo tentativo dalla American Fertility Society nei casi di ostruzione tubarica prossimale

Microchirurgia

IVF

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Fattori tubarici: Trattamento

quando è preferibile la microchirurgia alla IVF?

quanto tempo dall’intervento chirurgico prima di tentare l’ IVF?

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Fattori tubarici: Trattamento

Le evidenze mostrano che la chirurgia tubarica può essere efficace come o più della IVF per casi di aderenze velamentose, occlusione tubarica distale lieve ed ostruzione prossimale

Per il successo della stessa è indispensabile un’ attenta selezione preoperatoria delle pazienti (tasso di successo dell’intervento ed outcome gravidico direttamente correlati con l’entità del danno tubarico ed il tipo di aderenze)

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Fattori tubarici: Trattamento

Dal momento che solo poche altre gravidanze si ottengono dopo il secondo anno postoperatorio, è ragionevole proporre una IVF ad ogni coppia non gravida 12 mesi dopo la chirurgia tubarica (età femminile non > 35 anni)

Occorre considerare l’IVF come trattamento di prima linea per la patologia tubarica distale moderata o severa, la malattia tubarica bipolare, una precedente gravidanza ectopica

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Eziologia della sterilità pelvico-peritoneale

Infezioni: MST (Clamydia Trachomatis, Gonococco,Mycoplasma), germi urinari e digestivi, TBC, …

Cause iatrogene: chirurgia pelvica, manovre endouterine (HSG, cateterismo tubarico, biopsia dell’endometrio, IUD, IVG), …

Endometriosi

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Studio dellasterilità pelvico-peritoneale

I fattori pelvico-peritoneali vengono indagati

contemporaneamente al fattore tubarico,

utilizzando la LPS

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Fattori pelvico-peritoneali:Trattamento

1-Infezioni: antibioticoterapia trattamento chirurgico (salpingectomia in

caso di sactosalpinge)

2-Cause iatrogene:

LPS operativa

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Fattori pelvico-peritoneali:Trattamento

3-Endometriosi

LPS diagnostica / operativa Stadi I e II AFS

LPS operativa

Stadi III e IV AFS

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Fattori pelvico-peritoneali:Trattamento

Endometriosi (…continua)

Trattamento medico postoperatorio il suo ruolo nel migliorare la prognosi riproduttiva è discusso; per il GISE non è appropriato negli stadi I-II, ma è indicato

in caso di malattia avanzata prima della ricerca attiva di gravidanza o di un trattamento di fecondazione assistita, per un periodo comunque non superiore a 3 mesi.

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Take home message

Indagini di I livello:

Sonoisterografia efficace nella

valutazione della

cavità uterina

HSG permette di valutare la pervietà

tubarica

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Take home message

Indagini di II livello:

Isteroscopia ha una sensibilità maggiore della sonoisterografia nella valutazione della cavità uterina, ma è più invasiva

LPS permette la visualizzazione migliore della pelvi, ma è chiaramente la metodica più invasiva