INAUGURATO IL MEMORIALE DI GARIBALDI - acri.it · marinaio nizzardo affascinato dalle idee di...

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Anno XIII Settembre - Ottobre 2012 Tariffa regime libero 20/D - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Roma Mercoledì 31 ottobre, presso il Palazzo della Cancelleria a Roma, verrà celebrata l’88ª Giornata Mondiale del Risparmio, organizzata come ogni anno dall’Acri. Titolo di questa edizione è “La sfida della ripre- sa poggia sul risparmio”. Inter- vengono: Vittorio Grilli, ministro dell’Economia e delle Finan - ze; Ignazio Vi - sco, gover- natore della Banca d’Italia; Giuseppe Guzzetti, presi- dente dell’Acri - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa; Giuseppe Mussari, presidente dell’Abi - Associazione Bancaria Italiana. Il giorno precedente verranno anticipati alla stampa i risultati dell’indagine su “Gli Italiani e il Risparmio”, realizza- ta da Ipsos per Acri e giunta alla sua dodicesima edizione. Sono oltre 18mila i visitatori che dal 15 luglio, data di apertura al pubblico, hanno visitato il Memoriale di Garibaldi, nuovo spazio espositivo multime- diale di Caprera dedicato all’eroe dei due mondi. Inaugurato il 3 luglio alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è il primo museo nazionale italiano dedicato interamente a una figura storica. È stato allestito nell’ex Forte Arbuticci, che sorge nell’area nord dell’isola di Caprera e che è stato restaurato anche con il contributo delle Fondazioni di origine bancaria associate all’Acri. Hanno erogato un contributo di oltre 2,2 milioni di euro, pari a circa il 40% del- l’intero valore del progetto, finanziato per il resto dallo Stato, tramite l’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Al- l’inaugurazione hanno dunque parte- cipato, tra gli altri, il presidente del- l’Acri Giuseppe Guzzetti e il presi- dente della Fondazione Banco di Sardegna Antonello Arru. Con la Casa in cui Garibaldi trascorse l’ultima fase della sua esistenza, il nuovo Memoriale andrà ulteriormente a connotare Caprera come Isola Garibaldina, museo vivo delle memo- rie e della storia di una delle maggiori personalità dell’Ottocento italiano e non solo. Il Memoriale è organizzato in diverse aree espositive dislocate negli ambienti ricavati dal restauro del Forte Arbuticci. Si tratta di quattro corpi di fabbrica scanditi “narrativamen- te” secondo un percorso cronologico che va dalla giovinezza di Garibaldi, marinaio nizzardo affascinato dalle idee di Mazzini, agli ultimi anni a Caprera. Il visitatore può così seguire Garibaldi lungo tutto il corso della sua esistenza e della sua avventura umana, politica e militare, grazie a una ricca grafica illustrata, ad ambienti multimediali, a suggestioni sonore e visive e a una ricca selezione di oggetti e documenti: le avventure sudamericane, quando, combattente per la libertà dei popoli, ha modo di affinare la sua conoscenza dei sistemi di guerriglia; il ritorno in Europa per sostenere le rivoluzioni del 1848-1849; la fedeltà alla monarchia Savoia, con lo scopo di raggiungere l’unificazione nazionale; le guerre di Indipendenza e la Spedizione dei Mille del 1860; fino alle difficili lotte e alle difficoltà degli ultimi decenni: dalla cocente delusione di Aspromonte al miraggio della liberazione di Roma dal potere temporale della chiesa, raggiunto nel 1870, e all’impegno, portato avanti da Caprera, solo apparentemente isolata dal resto del mondo ma in realtà centro pulsante di pensiero e di rapporti, nel campo dei diritti civili e a favore della democrazia, della libertà, dell’ugua- glianza tra gli uomini. Negli spazi espo- sitivi trovano posto oltre 200 opere tra documenti originali, quadri, busti e oggetti legati alle azioni e alla fortuna iconografica dell’Eroe. Tra i documenti legati alle gesta di Garibaldi, nel Memoriale sono esposte ad esempio alcune lettere di Garibaldi, come quella inviata al presidente della Repubblica orientale del Rio Grande don Antonio Suarez nel 1851, quando era in esilio a New York, ma anche i manifestini che testimoniano gli entusiasmi suscitati ovunque, e soprattutto a Roma, dalla concessione degli Statuti; o alcuni importanti provvedimenti presi dal governo repubblicano romano del 1849. Ci sono poi riviste, giornali e quotidiani, edizioni rarissime, spesso illustrate, italiane, tedesche, inglesi e francesi, e vere e proprie curiosità editoria- li, come i trattatelli medici dedicati alla ferita al piede che angustiò a lungo Garibaldi, procuratagli durante lo scontro a fuoco in Aspromonte: tutti docu- menti e oggetti, questi, provenienti dalla Collezione di Mario Birardi. Infine c’è il plastico del Lombardo, uno dei due piroscafi utilizzati durante la spedizione dei Mille, e il plastico della battaglia di Calatafimi, con quasi 3mila soldatini, progettato e realizzato a Firenze, dal Cantiere della Memoria. segue a pagina 2 INAUGURATO IL MEMORIALE DI GARIBALDI Finanziato da Stato e Fondazioni il restauro a Caprera Le scuole riaprono anche nell’Emilia Romagna ferita dal terremoto e un contributo importante a ricondurre sulla via della “normalità” la vita di studenti e insegnanti viene dalle Fondazioni di origine bancaria: quelle da sempre operanti nella regione, in primis, e tutte le altre rappresen- tate dall’Acri. Già nei primi giorni dopo il sisma, infatti, queste ultime si sono impegnate a mettere a disposizione oltre 5 milioni di euro, per fron- teggiarne gli effetti, e la loro destinazione è stabilita insieme all’Associazione Regionale delle Fondazioni dell’Emilia Roma- gna, in accordo con le scelte dei nove enti direttamente presenti sui territori coinvolti dal dramma- tico evento: le Fondazioni Cassa di Risparmio di Carpi, Cr Cento, Cr Ferrara, Cr Modena, Cr Mirandola, Cr Vignola, Carisbo, Monte di Bologna e Ravenna, Manodori di Reggio Emilia. Per parte loro, queste hanno stanziato complessivamente 13 milioni di euro e intervengono in forma autonoma, individuando gli obiettivi prioritari nelle aree di propria competenza (una prima ricognizione sulle attività di solo alcune di esse segue a pagina 3). Alle loro risorse si aggiungono 400mila euro messi a disposizione dalle dieci Fondazioni dell’Emilia-Romagna che operano in zone non coinvolte dal terremoto (Fondazioni Cassa di Risparmio di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Lugo, Parma, Piacenza, Ravenna, Rimini e Monte di Parma). In totale, dunque, sono disponibili più di 18 milioni di euro. La destinazione è in parte da stabili- re, ma è certo che una quota importante andrà alle scuole. La priorità su cui investire per guar- dare al futuro con fiducia, infatti, sono i giovani, offrendo loro cura e formazione. Un proposito, que- sto, che sarebbe difficilmente praticabile senza un adeguato ripristino dei luoghi che per eccellenza li accolgono, cioè gli edifici scolastici. Così un impe- gno specifico le Fondazioni lo hanno posto su interventi in que- sta direzione. La Regione Emilia-Romagna valuta in oltre 166 milioni di euro le risorse necessarie per attuare il program- ma straordinario di ripristino delle strutture scolastiche. segue a pagina 2 RICOSTRUZIONE DOPO IL SISMA: FONDAZIONI IMPEGNATE SUL FRONTE SCUOLA Giornata Mondiale del Risparmio

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Mercoledì 31 ottobre, presso ilPalazzo della Cancelleria a Roma,verrà celebrata l’88ª GiornataMondiale del Ris parmio, organizzatacome ogni anno dall’Acri. Tito lo diquesta edizione è “La sfida della ripre-sa poggia sul risparmio”. Inter -vengono: Vittorio Grilli, ministrodell’E co nomiae delle Finan -ze; Ignazio Vi -s co, go ver -natore dellaBanca d’I ta lia;G i u s e p p eGuzzetti, presi-dente dell’Acri- Associazionedi Fondazionie di Casse di Risparmio Spa; GiuseppeMus sari, presidente dell’Abi -Associazione Bancaria Italiana. Ilgiorno precedente verranno anticipatialla stampa i risultati dell’indagine su“Gli Italiani e il Risparmio”, realizza-ta da Ipsos per Acri e giunta alla suadodicesima edizione.

Sono oltre 18mila i visitatori che dal 15 luglio, data di apertura al pubblico,hanno visitato il Memoriale di Garibaldi, nuovo spazio espositivo multime-diale di Caprera dedicato all’eroe dei due mondi. Inaugurato il 3 luglio allapresenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è il primomuseo nazionale italiano dedicato interamente a una figura storica. È statoallestito nell’ex Forte Arbuticci, che sorge nell’area nord dell’isola diCaprera e che è stato restaurato anche con il contributo delle Fondazioni diorigine bancaria associate all’Acri. Hanno erogato un contributo di oltre 2,2milioni di euro, pari a circa il 40% del-l’intero valore del progetto, finanziatoper il resto dallo Stato, tramite l’UnitàTecnica di Missione della Presidenzadel Consiglio dei Ministri per il 150°anniversario dell’Unità d’Italia. Al -l’inaugurazione hanno dunque parte-cipato, tra gli altri, il presidente del -l’Acri Giuseppe Guzzetti e il presi-dente della Fondazione Banco diSardegna Antonello Arru.Con la Casa in cui Garibaldi trascorsel’ultima fase della sua esistenza, ilnuovo Memoriale andrà ulteriormentea connotare Caprera come IsolaGaribaldina, museo vivo delle memo-rie e della storia di una delle maggioripersonalità dell’Ottocento italiano enon solo. Il Memoriale è organizzatoin diverse aree espositive dislocatenegli ambienti ricavati dal restauro delForte Arbuticci. Si tratta di quattro corpi di fabbrica scanditi “narrativamen-te” secondo un percorso cronologico che va dalla giovinezza di Garibaldi,marinaio nizzardo affascinato dalle idee di Mazzini, agli ultimi anni aCaprera. Il visitatore può così seguire Garibaldi lungo tutto il corso della suaesistenza e della sua avventura umana, politica e militare, grazie a una riccagrafica illustrata, ad ambienti multimediali, a suggestioni sonore e visive ea una ricca selezione di oggetti e documenti: le avventure sudamericane,quando, combattente per la libertà dei popoli, ha modo di affinare la sua

conoscenza dei sistemi di guerriglia; il ritorno in Europa per sostenere lerivoluzioni del 1848-1849; la fedeltà alla monarchia Savoia, con lo scopo diraggiungere l’unificazione nazionale; le guerre di Indipendenza e laSpedizione dei Mille del 1860; fino alle difficili lotte e alle difficoltà degliultimi decenni: dalla cocente delusione di Aspromonte al miraggio dellaliberazione di Roma dal potere temporale della chiesa, raggiunto nel 1870,e all’impegno, portato avanti da Caprera, solo apparentemente isolata dalresto del mondo ma in realtà centro pulsante di pensiero e di rapporti, nel

campo dei diritti civili e a favore dellademocrazia, della libertà, dell’ugua-glianza tra gli uomini. Negli spazi espo-sitivi trovano posto oltre 200 opere tradocumenti originali, quadri, busti eoggetti legati alle azioni e alla fortunaiconografica dell’Eroe. Tra i documentilegati alle gesta di Ga ribaldi, nelMemoriale sono esposte ad esempioalcune lettere di Garibaldi, come quellainviata al presidente della Repubblicaorientale del Rio Grande don AntonioSuarez nel 1851, quando era in esilio aNew York, ma anche i manifestini chetestimoniano gli entusiasmi suscitatiovunque, e soprattutto a Roma, dallaconcessione degli Statuti; o alcuniimportanti provvedimenti presi dalgoverno repubblicano romano del1849. Ci sono poi riviste, giornali equotidiani, edizioni rarissime, spesso

illustrate, italiane, tedesche, inglesi e francesi, e vere e proprie curiosità editoria-li, come i trattatelli medici dedicati alla ferita al piede che angustiò a lungoGaribaldi, procuratagli durante lo scontro a fuoco in Aspromonte: tutti docu-menti e oggetti, questi, provenienti dalla Collezione di Mario Birardi. Infine c’èil plastico del Lombardo, uno dei due piroscafi utilizzati durante la spedizionedei Mille, e il plastico della battaglia di Calatafimi, con quasi 3mila soldatini,progettato e realizzato a Firenze, dal Cantiere della Memoria.

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INAUGURATO IL MEMORIALE DI GARIBALDIFinanziato da Stato e Fondazioni il restauro a Caprera

Le scuole riaprono anche nell’Emilia Romagna ferita dalterremoto e un contributo importante a ricondurre sullavia della “normalità” la vita di studenti e insegnanti vienedalle Fondazioni di origine bancaria: quelle da sempreoperanti nella regione, in primis, e tutte le altre rappresen-tate dall’Acri. Già nei primi giorni dopo il sisma, infatti,queste ultime si sono impegnate a mettere a disposizioneoltre 5 milioni di euro, per fron-teggiarne gli effetti, e la lorodestinazione è stabilita insiemeall’Associazione Regionale delleFondazioni dell’Emilia Roma -gna, in accordo con le scelte deinove enti direttamente presentisui territori coinvolti dal dramma-tico evento: le Fondazioni Cassadi Risparmio di Carpi, Cr Cento,Cr Ferrara, Cr Modena, CrMirandola, Cr Vignola, Carisbo,Monte di Bologna e Ravenna,Manodori di Reggio Emilia. Perparte loro, queste hanno stanziatocomplessivamente 13 milioni dieuro e intervengono in formaautonoma, individuando gliobiettivi prioritari nelle aree dipropria competenza (una primaricognizione sulle attività di solo

alcune di esse segue a pagina 3). Alle loro risorse siaggiungono 400mila euro messi a disposizione dalle dieciFondazioni dell’Emilia-Romagna che operano in zonenon coinvolte dal terremoto (Fondazioni Cassa diRisparmio di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Lugo, Parma,Piacenza, Ravenna, Rimini e Monte di Parma). In totale,dunque, sono disponibili più di 18 milioni di euro. La

destinazione è in parte da stabili-re, ma è certo che una quotaimportante andrà alle scuole. Lapriorità su cui investire per guar-dare al futuro con fiducia, infatti,sono i giovani, offrendo loro curae formazione. Un proposito, que-sto, che sarebbe difficilmentepraticabile senza un adeguatoripristino dei luoghi che pereccellenza li accolgono, cioè gliedifici scolastici. Così un impe-gno specifico le Fondazioni lohanno posto su interventi in que-sta direzione. La RegioneEmilia-Romagna valuta in oltre166 milioni di euro le risorsenecessarie per attuare il program-ma straordinario di ripristinodelle strutture scolastiche.

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RICOSTRUZIONE DOPO IL SISMA:FONDAZIONI IMPEGNATE SUL FRONTE SCUOLA

Giornata Mondialedel Risparmio

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FONDAZIONI Settembre - Ottobre 2012

primo piano

L’ultima sezione, dedicata alla fortuna icono-grafica e alla diffusione del mito di Garibaldi,fino al Novecento, presenta vari oggetti e“curiosità” fra cui uno straordinario teatrino,appositamente realizzato nel loro laboratoriopalermitano dai “Figli d’arte Cuticchio” (foto inbasso), eredi di un’antichissima tradizione. Lascena dipinta riproduce Palermo con il montePellegrino e accoglie i pupi di Garibaldi, NinoBixio, un picciotto garibaldino e RosaliaMontmasson, moglie di Francesco Crispi,unica donna ad aver partecipato alla spedizionedei Mille. Accanto c’è un video di LambertoLambertini dedicato all’affascinante costruzio-ne degli stessi pupi, arricchito da un’intervistaal Maestro Mimmo Cuticchio e dalle riprese delsuo spettacolo “O a Palermo o all’inferno. Losbarco di Garibaldi in Sicilia”, che ha debuttatonel dicembre 2011 all’Auditorium di Roma. Oltre agli spazi espositivi si segnalano vari ser-vizi a disposizione dei visitatori, secondo i piùinnovativi sistemi di contatto con il pubblico:dalla biblioteca e videoteca specializzate (conopere non solo in lingua italiana, a confermadella dimensione universale dell’Eroe) alla pic-cola sala proiezioni, dalle postazioni multime-diali dove sarà possibile consultare documentioriginali e autografi conservati nei più impor-tanti archivi italiani (come il manoscritto inte-grale delle Memorie di Garibaldi, che si trovanell’Archivio centrale dello Stato di Roma) agli

spazi esterni risistemati e allestibili per manife-stazioni a tema. Il tutto a comporre l’offerta diun innovativo “Laboratorio Garibaldi”. Il recupero del Forte Arbuticci a sede delMemoriale si è confermata una operazionecomplessa costata circa 5,1 milioni di euro.Sono previsti, a seguire, ulteriori interventiesterni e di riqualificazione ambientale, nonchéla realizzazione di un’area di parcheggio discambio, che saranno finanziati con fondiArcus. Il Forte era un punto di forza del com-plesso sistema difensivo che faceva dell’Ar -cipelago della Maddalena un nodo fondamen-tale della rete di protezione del Tirreno e dellaparte centrale della costa tirrenica dellaPenisola. Il restauro portato a compimento hariguardato l’intero Forte, comprese le Caser -

mette interrate entro cui venivano protette lepolveriere e tutte le aree esterne di servizio,seguendo criteri di recupero rigorosamente noninvasivi e salvaguardando il più possibile ilcarattere dei luoghi e dell’edificato preesisten-te, ivi compresi i materiali e i sistemi costrutti-vi adottati. Una particolare attenzione è stataposta inoltre nella conservazione degli elemen-ti introdotti nel precedente intervento di recu-pero, che sono stati in genere mantenuti erestaurati nelle sole parti danneggiate.L’intervento di restauro si inserisce in uno stra-ordinario contesto paesaggistico e ambientale,quale il Parco Nazionale dell’Arcipelago dellaMaddalena, al cui interno si trovano le struttu-re dell’ex Forte, situate in posizione dominanteil tratto di mare prospiciente l’isola di Caprera.Questa circostanza potrà dare nuovo impulsoallo sviluppo turistico dell’isola, grazie adattrattive non solo naturali ma anche storico-culturali. Proprio in ragione del valore econo-mico che potrà avere per il territorio, oltre cheper il grande valore simbolico, l’iniziativa èconsiderata tra le più importanti fra quelle pro-mosse dal Comitato per la celebrazione del150° anniversario dell’Unità d’Italia ed è statascelta dalle Fondazioni di origine bancaria frale molte che avrebbero potuto sostenere collet-tivamente in questa occasione.Il Memoriale di Garibaldi si può visitare gratuita-mente fino al 4 novembre 2012.

IL MEMORIALE DI GARIBALDI

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segue da pagina 156 milioni servono per la costruzione di 28 edifici scolastici temporanei; 21milioni e mezzo per l’affitto di prefabbricati modulari; 1 milione e mezzo perla costruzione o acquisizione di palestre temporanee; oltre 81 milioni di eurosaranno destinati a Comuni e Province per la riparazione immediata degli edi-fici scolastici giudicati agibili ma che necessitano di interventi di ripristino erafforzamento; 5 milioni e 850mila euro andranno a soggetti privati per le scuo-le paritarie. «Abbiamo la consapevolezza che occorre un impegno specificoriguardo all’agibilità degli edifici scolastici – ha spiegato Andrea Landi, presi-dente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena –. Le nostre sole forze,però, non bastano. Ci aspettiamo dal Governo uno sforzo ulteriore per darerisposta alle richieste che arrivano dai cittadini e dalle Istituzioni locali».Intanto, in una congiuntura in cui gli utili si contraggono e, di conseguenza,diminuiscono le erogazioni, le Fondazioni emiliane, soprattutto quelle attivenell’area del cosiddetto “cratere” del terremoto, hanno già ristabilito il proprioordine di priorità negli interventi, in modo da privilegiare il contrasto puntualee mirato proprio degli effetti negativi prodotti dal sisma. Anche il sistema delcredito emiliano-romagnolo sostiene la ricostruzione. Nel giugno scorso è statofirmato un protocollo che prevede un impegno comune tra Regione Emilia-Romagna, banche, Consorzi fidi, Unioncamere Emilia-Romagna e associazio-ni imprenditoriali, per rendere disponibili finanziamenti a favore delle impresecolpite dagli eventi sismici del maggio e giugno scorsi. Ed anche individual-mente le numerose Casse di Risparmio Spa presenti nell’area sono, come sem-

pre, particolarmente attente e attive. Il protocollo con la Regione prevede lineedi finanziamento a medio-lungo termine a tassi contenuti, in grado di consen-tire la rapida ripresa dell’attività produttiva e la piena funzionalità degli immo-bili e delle attrezzature delle imprese. È stata, inoltre, prevista la destinazionedi un primo plafond di risorse della Cassa Depositi e Prestiti e della BancaEuropea per gli Investimenti da destinare a finanziamenti, di durata variabilefra i 5 e i 15 anni, per imprese di tutti i settori, affinché possano mettere in sicu-rezza, ricostituire le scorte, ricostruire gli immobili, acquistare attrezzature. Perle grandi imprese, non direttamente rientranti in altre misure varate ai sensi delDecreto legge 74/2012, Regione, banche e Consorzi fidi si adopereranno permettere a disposizione, compatibilmente con le risorse disponibili, un plafonddedicato nell’ambito del fondo di rotazione per gli investimenti della CassaDepositi e Prestiti. Per quanto riguarda le imprese agricole, anche cooperative,è consentito il ricorso al fondo di garanzia Ismea Sgfa a copertura dell’80%delle operazioni di finanziamento concesse alle imprese agricole condotte dagiovani e del 70% per le altre imprese agricole. Infine, il sistema bancario avràun ruolo attivo di primo piano sui territori colpiti dal sisma, nella fase di eroga-zione del plafond di 6 miliardi di euro messo a disposizione dalla CassaDepositi e Prestiti ai sensi del Decreto legge 95/2012. Questo importante volu-me di risorse consentirà alle banche, dal 2013, di accordare finanziamenti age-volati, con oneri di rimborso a totale carico dello Stato, per interventi di ripara-zione, ripristino e ricostruzione di immobili ad uso residenziale e produttivo.

Ricostruzione dopo il sisma

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Il territorio di Cento è uno dei più colpiti dal sisma. Gli Organi della Fondazione hanno stabili-to che tutta la sua attività e le risorse si concentrino sul post terremoto. Particolare attenzione èrivolta al sostegno delle attività produttive, ritenute il principale volano per la ricostruzione diquel tessuto sociale ed economico. L’obiettivo è consentire alle imprese di ricominciare da doveerano al momento del terremoto, così da allontanare il rischio di delocalizzazione e favorire l’oc-cupazione. Strategia privilegiata dalla Fondazione è la valorizzazione della collaborazione conla Cassa di Risparmio di Cento Spa. Si prevede la creazione di un Fondo di Garanzia per ope-razioni di finanziamento a favore di imprenditori e artigiani operanti nel “cratere del sisma”,destinate a sostenere i costi di ricostruzione, riparazione, ripristino e acquisti vari per le attivi-tà danneggiate. In particolare si vuole arrivare alla definizione di uno strumento che possaconiugare interessi, finalità e disponibilità della Fondazione, della Cassa e degli altri enti ope-ranti a fianco delle attività produttive del territorio, per dare risposte concrete in tempi breviagli imprenditori locali, facilitando loro l’accesso al credito, che è un aspetto indispensabile peruna ripresa rapida ed efficace. A disposizione del progetto da parte della Fondazione ci sono giàcirca 3 milioni di euro. Un’altra grande iniziativa, per cui è stato stanziato 1 milione e mezzo dieuro, è quella relativa alla costruzione del nuovo Reparto di Pronto Soccorso dell’Ospedale diCento: un intervento necessario per far fronte all’emergenza sanitaria che si è venuta a crearedopo i terremoti che hanno reso inagibili alcuni nosocomi dei comuni limitrofi.

Se si telefona alla Fondazione Cassa di Ris parmiodi Mirandola la risposta arriva da un portatile: labellissima, storica sede dell’ente, con i relativi tele-foni fissi, non è infatti ancora agibile, ma tutti lavo-rano ugualmente e la gestione finanziaria attraversoi dati del primo semestre si annuncia buona, nono-stante le difficoltà del momento economico. GliOrgani della Fondazio ne hanno deliberato, a causadel sisma, la variazione delle risorse a disposizioneper l’anno 2012, aumentandole di un ulterioremilione di euro. Altri interventi seguiranno neglianni a venire. Tra le priorità c’è il settore istruzione,

per il quale la Fondazione ha già acquistato 6 con-tainer destinati all’attività di segreteria amministra-tiva e di direzione della Scuola Elementare“D. Alighieri”, dell’Istituto “G. Luosi” e dell’Istituto“G. Galilei” di Mi ran dola, nonché alla sistemazio-ne del controsoffitto delle Scuola “G. Rodari” diFinale Emilia. Particolare attenzione è stata riserva-ta anche alle forze dell’ordine con l’acquisto di 2container più 1 ad uso archivio destinati all’attivitàdel Commissariato di P.S. di Mirandola e 1 contai-ner ad uso ufficio per il Distaccamento di Poliziastradale, le cui sedi sono inagibili.

FONDAZIONI Settembre - Ottobre 2012

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primo piano

Il patrimonio storico della zona di Carpi ha subitogravi danni, ma in generale i complessi monumen-tali restaurati dopo il terremoto del 1996, quasi sem-pre con il contributo della Fondazione Cassa diRisparmio di Carpi, hanno retto strutturalmente. Traquesti, l’imponente Palazzo dei Pio (1 milione dieuro dalla Fondazione), la nuova Biblioteca multi-mediale (oltre 1 milione e mezzo), gli ambienti del-l’ex Sinagoga (900mila euro), l’ardita torre campa-naria della Sagra, alta una cinquantina di metri e trai più antichi edifici della città (1217-1231), che èstata riaperta al pubblico nel settembre 2011 dopo unconsolidamento d’emergenza, finanziato (300milaeuro) sempre dalla Fondazione. Il locale ospedale,invece, dopo aver subito forti lesioni, sta oggi grada-tamente riaprendo i reparti e puntando al ripristino,entro ottobre, di almeno quattro sale operatorie, gra-zie anche al sostegno della Fondazio ne, che ha scel-to di intervenire per la piena ripresa delle funziona-lità e delle specializzazioni del nosocomio. Il frontescuole, vede il 50% degli istituti impraticabili a Novidi Modena, il 30% a Soliera, il 40% a Carpi. Ed èproprio la messa in sicurezza degli edifici scolastici,previa definizione delle urgenze in accordo con l’as-sessorato alle politiche scolastiche, un altro ambitoprioritario di intervento individuato dalla Fonda -zione carpigiana. Essa sta inoltre provvedendoall’attivazione di azioni di carattere sociale attraver-so fondi a sostegno della popolazione che a seguitodel terremoto ha perso la casa o il lavoro. In relazio-ne alla gestione della prima emergenza, laFondazione è intervenuta tramite il proprio ente stru-mentale Fondazione Casa del Volontariato, cheattraverso un edificio di 1.600 mq offre gratuitamen-te una sede adeguata a circa cinquanta realtà localiche operano nell’ambito della solidarietà.Nell’emergenza la Casa del Volontariato ha garanti-to forniture mediche, acqua e gazebo agli sfollati,nonché pasti ai vigili del fuoco e alla polizia giuntain aiuto della popolazione. Infine, la Fondazione CrCarpi e il proprio ente strumentale Fondazione Casadel Volontariato, in collaborazione con la BancaPopolare dell’Emilia Roma gna, hanno proceduto asviluppare un ulteriore miglioramento delle condi-zioni economiche del progetto di microcreditosociale Avere Credito, attivo già da qualche anno,portando il tasso di interesse dal 4% - previsto a con-venzione – all’1,5%, per interventi di ripristino aseguito di danni causati dal sisma.

IL RESTAURO A CARPI REGGE

A Modena pronti subito con il trasporto d’emergenza

A Mirandola si comincia dai container

A CENTO L’IMPRESA È AL CENTRO

Fotografi di tutto il mondo hanno rispostoall’appello lanciato dalla FondazioneCassa di Risparmio di Modena a favoredelle zone colpite dal terremoto. Le loroopere sono andate all’asta il 27 giugno eil ricavato è stato di 115mila euro.L’iniziativa, peraltro, è stata solo uno deitanti progetti ideati dalla Fondazione neldopo terremoto. Essa ha finanziato molteiniziative con un’attenzione particolarealla formazione e alla fruibilità degli edi-fici scolastici, stanziando 6 milioni dieuro. Ma sostiene anche l’attività sportivanelle zone colpite, con finanziamenti per236mila euro destinati a progetti che favo-riscano anche l’integrazione sociale,rivolti a bambini, ragazzi, anziani e porta-tori di handicap. Importante è stato, poi, ilcontributo nella fase emergenziale delsisma. La città è stata, infatti, abbastanzapronta grazie al contributo dellaFondazione che, da oltre un decennio,

sostiene asso-ciazioni che sioccupano di tra-sporto sociale ed’urgenza. Nelqu inquenn io2006-2010 sonostati finanziati43 progetti, conun investimentoprossimo ai 2milioni di euro,così suddivisi: 1 milione e 46 mila europer l’acquisto di ambulanze e oltre540mila per automezzi adibiti al trasportosociale. L’ultimo bando ha finanziato l’ac-quisto di 8 ambulanze, 3 pulmini per iltrasporto di anziani e disabili, 1 auto per iltrasporto di bambini, per complessivi280mila euro. Molti di questi automezzisono stati utilizzati per i soccorsi durante igiorni del terremoto, quando la

Fondazione haanche finanziatol’acquisto di 6tende e 30 bran-dine da campoper i volontariimpegnati nellezone colpite. Letende, di duediversi modelli,vengono monta-te con un siste-

ma pneumatico che consente ai soccorri-tori di spostarle rapidamente in base alleesigenze operative del momento; sonotutte dotate di impianto elettrico e d’illu-minazione, oltre a un sistema di climatiz-zazione naturale tramite valvole. Per alcu-ne è stato anche fornito un impianto dicondizionamento d’aria. Il costo comples-sivo è stato di circa 100mila euro. Infinec’è il Festival Internazionale delle Bande

Militari di Modena: unico evento delgenere in Italia e fra i maggiori a livellointernazionale, che gode del sostegno fon-damentale della Fondazione. Quest’annoil Festival si è svolto sotto il segno dellasolidarietà: i fondi ricavati dal concertoconclusivo sono stati destinati all’istitu-zione di borse di studio che daranno lapossibilità a cinquanta studenti di musica,residenti nei comuni colpiti della provin-cia di Modena, di ricevere 800 euro comecontribuito di frequenza a una scuola dimusica per l’anno 2012-2013. Il bandoscade il 31 ottobre. Altre risorse andrannoal progetto “Scena Solidale” promossodall’Assessorato alla Cultura dellaRegione Emilia-Romagna, dalla Fonda -zione Teatro Comunale e da EmiliaRomagna Teatro Fondazione, che ha alle-stito a Finale Emilia e a Mirandola unatensostruttura per la messa in scena deglispettacoli in cartellone.

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focus giovani

FONDAZIONI Settembre - Ottobre 2012

Le Fondazioni per la qualità dell’istruzioneTorna a suonare la campanella per i circa 8 milionidi studenti italiani che, dalle elementari alle superio-ri, hanno appena ricominciato l’anno scolastico. Aloro si aggiungono i bambini delle scuole dell’infan-zia e i giovani che già vanno all’università. Per tuttiloro le Fondazioni di origine bancaria ogni annomettono in campo oltre 4mila progetti e iniziative,destinando al settore “Educazione, istruzione e for-mazione” più del 10% delle erogazioni (complessi-vamente 127 milioni di euro nel 2011). Consapevoliche lo sviluppo e la crescita economica di una socie-tà, nonché la capacità di produrreconoscenza e innovazione, dipen-dono so prat tutto dalla qualità delcapitale umano, le Fonda zionipromuovono interventi in grado dialimentare un efficace processo diformazione, al fine di generareuna cittadinanza consapevole, re -spon sa bile e democratica. La stra -te gia di fondo è quindi orientata arafforzare la promozione del dia-logo e del confronto tra le diverseculture dentro e fuori la scuola,puntando a una crescita educativaampia e diversificata, con partico-lare attenzione alle fasce più debo-li della comunità. L’interventodelle Fondazioni in favore delmondo dell’istruzione si articolain tre filoni principali: mi glio -ramento della didattica, edi li ziascolastica e dotazione dei labora-tori multimediali, riduzione delgap scuola-lavoro.Didattica innovativaPer le Fondazioni impegnarsi nel comparto dellascuola significa innanzitutto sostenere una “buonascuola”, in grado di migliorare la qualità dei proces-si formativi, incidendo significativamente e positi-vamente sulla crescita umana e culturale dei ragaz-zi. Tra gli obiettivi primari vi è quello di modificarel’atteggiamento delle nuove generazioni verso areesignificative del sapere, puntando a un aumentodelle conoscenze e delle competenze al fine dimigliorare, una volta acquisiti, anche i comporta-

menti. Filoni di orientamento comuni su cui si svi-luppano molti progetti sono: promozione dell’edu-cazione ambientale, studio delle nuove tecnologie edelle scienze, inclusione sociale e interculturalità,educazione civica, educazione finanziaria (vedi arti-colo pagina successiva). Un esempio di sostegnoalla didattica innovativa è il progetto “Il Quotidianoin Classe”, portato avanti dall’Osser vatorioPermanente Giovani - Editori e sostenuto da 34Fondazioni. L’iniziativa, avviata nel 2000, consentea oltre 2 milioni di studenti delle scuole superiori,

accompagnati dai loro insegnanti (sono quasi44mila), di dedicare in aula un’ora a settimana allalettura critica dei principali quotidiani italiani a con-fronto. Molto positivo è stato inoltre il progetto rea-lizzato insieme da Acri, Osservatorio e Mini sterodell’Istruzione da cui sono nate due pubblicazioniche fanno parte della collana “i quaderni delCittadino”: il “quaderno della Repubblica”, giàstam pa to, e il “quaderno dell’Unità d’Italia”, attual-mente in preparazione. Si tratta del frutto del lavorodi studenti di tutte le scuole di ogni ordine e gradoche negli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011

hanno partecipato ai relativi concorsi: l’uno che haraccolto elaborati relativi ai simboli dellaRepubblica Italiana e agli organi costituzionali el’altro su valori, storie e aneddoti famigliari che pos-sono contraddistinguere l’identità nazionale.Edilizia scolasticaImprescindibile è il tema della manutenzione degliedifici scolastici. Le Fondazioni, di concerto con leistituzioni locali e nazionali, sostengono interventistrutturali e di messa a norma, la realizzazione o l’im-plementazione di laboratori specialistici, il sostegno

alle istituzioni per l’acquisto di alle-stimenti strumentali e funzionaliper biblioteche o di arredi e attrez-zature per le scuole. Nel campodell’edilizia scolastica, le Fonda -zioni operano anche attraversofondi immobiliari come il FondoSocial & Human Purpose promos-so dal la Fondazione Crt e dallaFon dazione Cariplo, che si occupadi edilizia universitaria. Scuola-lavoroUn ulteriore terreno di impegnodelle Fondazioni, particolarmenterilevante vista l’attuale crisi econo-mica del Paese, è quello che puntasu una maggiore relazione tra for-mazione e successivi percorsilavorativi. In tal senso, le Fonda -zioni promuovono attività che per-mettano ai giovani di acquisirecompetenze sempre più qualifica-te, professionali e attinenti al mon -

do del lavoro, favorendo l’accesso ai settori produtti-vi e prevedendo, dove possibile, anche un accompa-gnamento al mondo lavorativo internazionale. Inquesto contesto va segnalato l’impegno che leFondazioni riservano al sostegno e alla promozionedell’attività di formazione e sensibilizzazione verso imestieri e l’artigianato artistico, per la valorizzazionedelle identità locali, che ha portato ad attivare, in senoall’Acri, la Commissione “Artigianato artistico”.Essa si propone di studiare e approfondire le espe-rienze in atto nonché di formulare proposte aventivalenza culturale, economica e occupazionale.

INVESTIRE SUL CAPITALE UMANO

Dal 2005 la Fondazione Cassa diRisparmio della Spezia promuovein tutte le scuole della sua provincia“Progettomusica”, con cui avvici-nare e appassionare i giovani al -l’ascolto della musica. L’ini ziativapropone un programma articolatodi attività formative, differenziate aseconda dell’età degli studenti: glialunni delle scuole dell’infanzia eprimarie vivono il loro primoincontro con la musica e vengonoformati all’ascolto; gli studentidelle scuole secondarie entrano incontatto diretto con gli strumenti escoprono le realtà musicali attivesul territorio. Particolare attenzioneviene prestata ai concerti e alle esi-bizioni dal vivo di solisti e orche-stre, organizzati in orario scolasticoe preceduti da percorsi di prepara-zione dei ragazzi in classe. Le atti-vità di educazione musicale sonosvolte da alcune fra le più importan-ti associazioni del territorio, che

operano in maniera sinergica tra diloro e in stretta collaborazione congli insegnanti. Ogni anno sonocoinvolti nel progetto più del 70%degli istituti scolastici di tutta laprovincia, dalle scuole dell’infanziaalle superiori, con oltre 4mila stu-denti. Tra questi ci sono i circa 100ragazzi dell’indirizzo musicale delLiceo Classico “L. Costa”, che par-tecipano a un progetto pilota nato

nel 2004 grazie all’intuizione e alsupporto della Fondazione Carispe.Qui le lezioni musicali a cui parte-cipano gli studenti sono tenute damusicisti neolaureati al Conser -vatorio della Spezia. Da quest’anno, inoltre, la Fon -dazione ha esteso le attività diProgettomusica anche al di fuori delmondo scolastico al fine di potenzia-re la valenza sociale del’iniziativacoinvolgendo i centri di aggregazio-ne giovanile del territorio. È statoinfatti creato un nuovo programmaformativo sperimentale, denominato“Musiche senza Frontiere”, cheoffre ai ragazzi che frequentanoquattro Centri di aggregazione gio-vanile (in Val di Magra, Val di Vara,La Spezia-Golfo dei Poeti eLunigiana) opportunità di ascolto edi pratica musicale, con l’intento difavorire, attraverso il linguaggiouniversale della musica, processi diintegrazione e inclusione sociale.

Progetto Musica: a scuola e non solo E poi il lavoro?Innanzitutto il livello del salario è considerato infe-riore rispetto a quello che si ritiene adeguato; inol-tre l’attività svolta non è coerente con il propriopercorso di studi; infine il lavoro risulta sempreprecario. È adducendo queste ragioni che il 48,9%dei giovani italiani tra i 18 e i 29 anni si dichiaradisposto a trasferirsi all’estero per trovare un lavo-ro all’altezza delle proprie aspettative. Emerge dal-l’indagine “Rapporto Giovani”, promosso dal -l’Istituto Toniolo e realizzato da Ipsos grazie alsostegno della Fondazione Cariplo. Lo studio trac-cia uno scenario a tinte fosche sulle aspettative dellapopolazione che esce dal mondo della scuola e del-l’università e si mette alla disperata ricerca di unimpiego. Il dato sulla disoccupazione giovanile haormai superato il tetto del 30%. Ma tra i fortunatiche un lavoro lo hanno trovato, solo il 20% sidichiara pienamente soddisfatto dell’attuale impie-go, mentre oltre il 25% lo è poco o per nulla. Certoquesta ragione non è sufficiente per abbandonare illavoro e cercarne un altro: si cambia lavoro solo segià ne è stato trovato un altro (35,8%). Infine cisono i “Neet”: giovani che non studiano e non lavo-rano, demotivati e disillusi rispetto al loro futuro.Sono oltre il 20% degli under 30.

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focus giovani

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Spread, rating, default: il nostro les-sico quotidiano è stato invaso daparole che fino a qualche anno faerano confinante nelle discussionitra gli addetti ai lavori. I telegiorna-li e le conversazioni hanno dovutofare i conti con competenze econo-mico-finanziarie di base, di cui i piùerano fino a poco tempo fa comple-tamente digiuni. Ma quanti Italianicomprendono davvero fino in fondoquello di cui si sta parlando? Leanalisi svolte dalla Banca d’Italiarilevano costantemente il bassolivello di alfabetizzazione fi nan -ziaria degli Italiani. Per rispondere aquesta lacuna, partendo dai più gio-vani, alcune Fondazioni di originebancaria hanno avviato negli ultimianni diverse iniziative volte all’edu-cazione finanziaria nelle scuole. L’Acri, che ha storicamente nel pro-prio dna la cultura e la promozionedel risparmio, ha deciso di valoriz-zare le attività di divulgazione e for-mazione su tematiche finanziarieavviate singolarmente dalle sueAssociate. Un primo risultato otte-nuto è stata la firma di un protocol-lo di intesa tra Acri e Abi/PattiChiari, siglato nell’ottobre del2010, volto a promuovere congiun-tamente l’attività in questo campo,con l’obiettivo di coordinare e raf-forzare le iniziative che autonoma-mente le singole organizzazionisvolgono in questo settore. Taleimpegno ha visto poi la formazionedi un Comitato Promotore fra alcu-ni soggetti istituzionali, per dareimpulso, organicità e continuitàall’azione in questo senso attraversola creazione di un soggetto stabile.Nasce così l’idea di dare vita, intempi brevi, alla “Fondazione italia-na per l’educa zione finan ziaria” con

la quale ci si propone di elevare eomogeneizzare i contenuti formati-vi finora proposti attraverso lo svi-luppo di materiali didattici originali.La scelta è quella di favorire unapprendimento interattivo con fina-lità applicate e con iniziative checonsentano il coinvolgimento delle

comunità interessate, coagulando inquesto sforzo le principali forze delmondo dell’impresa e della societàcivile, le Fonda zioni, gli istitutifinanziari. Peraltro la Fondazionesarà un soggetto nuovo, dotato diuna propria autonomia, di un pro-prio sistema di governance e delle

risorse necessarie a operare, conl’obiettivo di diventare nel tempo ilpunto di riferimento per l’educazio-ne finanziaria nel Paese. La Fon -dazione promuoverà lo sviluppo ela standardizzazione di prodotti,metodi e applicazioni, diffondendovia web e territorialmente gli stru-menti e il loro utilizzo. Si proporrà,inoltre, di mantenere alta la tensionea livello nazionale sui temi del-l’educazione finanziaria. Ai finidella capillare diffusione dell’attivi-tà educativa e formativa nei territo-ri, la Fondazione, attraverso accordidi partnership, si avvarrà di una retedi Centri di Educazione Finanziaria(Cef) che rappresenteranno un rife-rimento per le comunità locali sulletematiche dell’educazione finanzia-ria. Oltre ad Acri e Abi sono finorapromotori dell’iniziativa: Ania, Fe -der casse, Intesa SanPaolo, Unicre -dit, Mon te dei Paschi di Siena e leFondazioni Cariplo, Crt, Mps,Com pa gnia di San Paolo.

Per l’educazione finanziariaè in gestazione una Fondazione

Insegnare agli allievi di oggi rappresenta una sfida impe-gnativa, anche perchè il mondo dei ragazzi è in costanteevoluzione. Per poter affrontare con efficacia questa sfida,gli insegnanti hanno bisogno di aggiornamento continuo,cosa che le risorse pubbliche destinate alla formazionenon sono in grado di coprire. Per questo la FondazioneCassa di Risparmio di Cuneo ha scelto di promuove-re il progetto “Scuola+” realizzato in collabora-zione con l’Università degli Studi di Torino,sede di Savigliano, e con il patrociniodell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cuneo.Il progetto offre agli insegnanti della provin-cia di Cuneo un percorso formativo di altolivello, per fornire loro strumenti e metodiche abilitino nuovi modi di fare scuola afronte dei cambiamenti più re centi (nuovetecnologie, riforma della scuo la, utilizzo deilaboratori) e delle problematiche emergenti nelleclassi (disturbi specifici dell’apprendimento, distur-bi di comportamento e relazionali). Per l’anno scolastico2012/13 il progetto Scuola+ si concentra su due temi diparticolare rilevanza e attualità per la scuola: “Web esocial network come ambienti di apprendimento” e“Riforma della scuola. Didattica e valutazione per com-petenze”. Le tematiche verranno presentate attraverso

lezioni teoriche e sperimentazioni in classe. La data discadenza per la presentazione delle iscrizioni è il 22ottobre 2012. “Scuola+” è solo una delle tante iniziativepromosse dalla Fondazione Cr Cuneo in favore del mondodella scuola:da quest’anno infatti quello dell’educazione èil settore che riceve la maggior parte delle risorse assegna-

te dall’ente ed è anche quello in cui si è espressa mag-giormente la capacità progettuale della

Fondazione negli ultimi anni. Tra i progettiprincipali vanno segnalati: “Il mondo a scuola,a scuola del mondo” sul tema della cittadi-nanza e del dialogo interculturale, “Sicuri perscelta” relativo all’educazione stradale,“Conoscere la borsa” per l’educazione finan-ziaria, il bando “Innovazione didattica” per

favorire l’aggiornamento degli insegnanti el’acquisto di attrezzature che permettano di

innovare l’insegnamento delle lingue straniere,della scienza e della matematica. «La Fondazione

Crc è convinta che sia necessario continuare a investirenella scuola – ha affermato Ezio Falco, presidente dellaFondazione (nella foto) – per assicurare un futuro solidoalla nostra comunità e al nostro Paese. Per questo, haimplementato progressivamente la dotazione a disposizio-ne di questo settore».

FALCO: PUNTIAMO SULLA FORMAZIONE

Piccoli filosofiSarà replicato anche per l’annoscolastico 2012/13 il progetto“Muse alla lavagna”, promossodalla Fondazione Cr Biella, cheporta laboratori di teatro e filosofianelle scuole biellesi. Perché siamonati? Che cos’è la filosofia? Qualisono le grandi domande che dob-biamo porci nella vita? Sono que-sti alcuni dei quesiti capaci di farandare in crisi gli adulti, con cui aBiella i bambini e i loro insegnantisi sono confrontati durante lo scor-so anno scolastico e che sarannoancora al centro della riflessionenei prossimi mesi. Si tratta di unpercorso di riflessione e scopertaattraverso lo strumento pedagogi-co della favola filosofica, unmezzo capace di stimolare lariflessione anche nei bambini dellescuole primarie.

Scuole sicureAmmonta a oltre 14 milioni di euroil budget stanziato nell’ultimotriennio da Fondazione Monte deiPaschi di Siena, Cipe, Provincia diSiena e Regione Toscana per inter-venti di ordinaria e straordinariamanutenzione dei 25 edifici diistruzione secondaria del territoriosenese. I lavori interessano princi-palmente ristrutturazioni, amplia-menti e adeguamenti alle disposi-zioni normative in materia di antin-cendio, risparmio energetico esicurezza sui luoghi di lavoro.

Studiare all’esteroSono ormai circa 90 gli studentitrentini che, grazie alle borse distudio finanziate dalla FondazioneCassa di Risparmio di Trento eRovereto, hanno potuto studiare unanno all’estero all’interno del pro-gramma Intercultura. Per l’edizio-ne 2012/13 i candidati sono stati51. Tramite valutazioni reddituali ecolloqui motivazionali ne sonostati selezionati 6, che andranno astudiare un anno in: Giap pone,Stati Uniti, Canada, Germa nia eBelgio. Le borse di studio copronoi costi di viaggio, ospitalità, fre-quenza della scuola e libri di testo.

Standardizzazione esviluppo di strumenti

e metodida diffondere via web

e sul territorio

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Dal 1° settembre 2012 la Fon -dazione Cariplo è la prima Fon -dazione di origine bancaria ad aderi-re ufficialmente al movimento“open access”, potenziando, tramitel’adozione di una specifica “policy”,la diffusione della conoscenza scien-tifica. Ovvero rendendo accessibili irisultati dei progetti finanziati nel-l’ambito della propria attività eroga-tiva nel settore della ricerca scienti-fica. La policy di “open access” siinserisce, congiuntamente alla poli-cy della Fondazione Cariplo in temadi tutela della proprietà intellettuale,nella strategia dell’ente di favorire lacrescita della collettività attraverso ilprogresso scientifico, favorendo lafruizione dei risultati e dei dati dellericerche da essa finanziate. «La poli-cy giunge al termine di un percorsodi approfondimento condotto dalla

nostra Sottocommissione Ricerca –afferma Carlo Mango, direttore del -l’A rea Ricerca Scientifica diFondazione Cariplo –. Si è trattatodi un percorso complesso che hadovuto tenere in consi-derazione l’ingentequantità di finanzia-menti, i diversi ap -procci adottati dallaFondazione e i variambiti disciplinari(bio medicina, scienzadei materiali, agrofo-od, etc.) in cui si collo-cano i progetti di ri -cerca supportati, che vanno dallaricerca fondamentale a quella piùapplicativa fino ad arrivare al tra-sferimento tecnologico». La policyconsente ai beneficiari di utilizzareuna delle due possibili strategie utili

ai fini del conseguimento degliobiettivi dell’accesso aperto: lacosiddetta “Green Road”, che preve-de l’autoarchiviazione dei contenutiin archivi istituzionali o disciplinari,

e la “Gold Road”,ovvero la pubblica-zione diretta in rivisteopen access. AllaFondazione Cariplosono convinti che lacomunità scientificadi riferimento reagiràpositivamente all’ini-ziativa. L’Italia, infat-ti, partecipa al movi-

mento per l’accesso aperto anchecon forte impegno a livello interna-zionale e dispone già di un’infra-struttura adeguata e funzionante perospitare il deposito dei lavori diricerca prodotti dalle nostre universi-

tà e istituzioni di ricerca che, già dal2004, aderendo in pieno ai principiinternazionali ed europei, hanno sot-toscritto la “Berlin Declaration” perl’accesso aperto alla ricerca scientifi-ca. Per questo motivo la policy di“open access” adottata dallaFondazione assume un carattere vin-colante su tutte le nuove iniziative difinanziamento, a partire dalla datadella sua pubblicazione. Ma la Fon -dazione auspica che i principi in essacontenuti vengano condivisi ancheda chi è già stato beneficiario di uncontributo erogato da Via Manin.L’impatto atteso di questa decisioneappare piuttosto importante se si con-sidera che solo nell’ultimo anno(2011) l’analisi con InCites (IsiThomson) ha rilevato ben 554 docu-menti con specifico “acknowledge-ment” a Fondazione Cariplo pubbli-cati su riviste scientifiche peer revie-wed. «Attraverso l’implementazionedi questa policy – ha affermato il pre-sidente della Fondazione Cariplo,Giuseppe Guzzetti – crediamo dipoter introdurre un forte cambia-mento metodologico nell’operatodella nostra Fondazione che va abeneficio della ricerca e dei ricerca-tori, del progresso scientifico e tecno-logico e a favore di quella che pos-siamo definire una maggior demo-cratizzazione del sapere scientifico».A seguito dell’approvazione dellapolicy la Fondazione è stata coinvol-ta nel progetto Medoanet - Me -diterranean Open Access Net work(http://www.medoanet.eu): progettobiennale (2012-2014) finanziatodalla Commissione Europea all’in-terno del programma “Science inSociety”, che si propone di migliora-re il coordinamento delle strategie,delle politiche e delle strutture perl’accesso aperto in sei paesi delMediterraneo: Grecia, Italia, Francia,Spagna, Portogallo e Turchia.Il testo della policy si può consulta-re sul sito della Fondazione all’indi-rizzo: http://www.fondazionecari-plo.it/portal/upload/ent3/1/poli-cy_5.pdf.

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ricerca

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FONDAZIONE CARIPLO ACCELERA LA DIFFUSIONEDEI RISULTATI DELLA RICERCA SCIENTIFICA

Il sistema Italia oggi tende a finanziare poco, anzi quasimai, i progetti e le idee visionarie: quelle che però pos-sono effettivamente cambiare la nostra società.Risultato? La ricerca di frontiera, quella che può fallirema che se funziona cambia radicalmente la vita di tutti,non trova supporto. Il microscopio a effetto tunnel, lateoria della deriva dei continenti e quella sulla relativi-tà, le proteine fluorescenti e tante altrescoperte non sarebbero state possibili senon grazie a una visione aperta, capace diandare verso l’esplorazione di nuovimondi. Che poi è il fondamento dellaricerca scientifica. Fondazione Cariplo hainteso così seguire una strada nuova:finanziare le idee che spesso non sonofinanziabili in base ai paradigmi tradizio-nali, perché troppo rischiose. Per questonel 2011 ha lanciato il “Premio ricerca difrontiera”, incentrato sul tema della chimica (in occa-sione dell’anno internazionale della Chimica) e ha sele-zionato e premiato con 885mila euro 5 progetti innova-tivi. Le idee progettuali sono state selezionate da unagiuria di esperti internazionali, tra cui due premi Nobelper la chimica: Aaron Ciechanover e Gerhard Ertl. Il primo classificato, sviluppato dal Cnr in partnershipcon l’Università degli Studi di Milano e che si è

aggiudicato 230mila euro, è un progetto di studio nelcampo della regolazione cellulare, che intende combi-nare in maniera creativa approcci di chimica compu-tazionale e biologia strutturale; il suo obiettivo è get-tare le basi per una futura terapia delle patologietumorali. Il secondo classificato, sviluppato da Uni -versità di Milano, Cnr e Università di Padova e che ha

avuto un contributo di 175mila euro,intende approfondire lo sviluppo diliquidi ionici intrinsecamente chirali,per generare solventi ecocompatibiliche possono rivoluzionare la sintesi deicomposti organici. Il terzo progetto èstato presentato dall’Università degliStudi di Pavia, ha ottenuto 165milaeuro e indagherà a livello micrometricoalcuni materiali elettroattivi. Il quarto,dell’Università Bicocca, ha avuto

130mila euro per sviluppare una nuova strategia perl’ottimizzazione di materiali fotovoltaici organicinanostrutturati, basata sullo sfruttamento contempo-raneo di auto assemblaggio e reattività fotochimica. Ilquinto classificato (185mila euro) è un altro progettodell’Università di Pavia, che si propone di avviare unapproccio sperimentale “non ortodosso” per sviluppa-re agenti chemioterapici fotoattivabili.

Finanziare le idee che cambiano il mondo

I risultati deglistudi finanziati

dalla Fondazionesaranno sempre

resi noti

Un premioper chi nella

scienza esplora strade

innovative

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Dalla volontà manifestata dal famigliare cheaccetta di donare un organo del proprio congiun-to alla fase conclusiva del trapianto, fino allavalutazione dell’intervento e delle condizioni delpaziente. Se è tutto digitale il risultato è l’eccel-lenza: i tempi si accorciano, i rischi di errore siriducono, le opportunità si moltiplicano. Nientepiù dati scritti, riscritti e trascritti, drastica dimi-nuzione dell’uso della carta: solo un tablet adisposizione di medici e operatori di laboratoriodella banca degli occhi, in cui raccogliere e recu-perare in tempo reale le informazioni sul donato-re, l’assenso dei famigliari, la valutazione biolo-gica della cornea e l’invio del tessuto in uno dei150 ospedali dove si effettuano i trapianti, legatialla Fondazione Banca degli Occhi. Questo siste-ma consente inoltre di monitorare anche il decor-so dell’intervento e le condizioni del pazienteche, grazie a quel dono, è tornato a vedere. Tuttoquesto si chiama “iTransplant - Sviluppo di unapiattaforma informativa per il miglioramentodella donazione e del trapianto di cornea” ed è unprogetto che sta muovendo i primi passi presso laFondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus,grazie al sostegno economico delle Fondazionidi origine bancaria di: Padova e Rovigo (20%della spesa prevista), Venezia (12%), Trieste(7%), Udine e Pordenone (6%), Gorizia (2%).“iTransplant” sarà applicato anche per l’attivitàdi biobanca, cioè l’utilizzo di tessuti che, pur senon idonei al trapianto, possono dare un contri-buto prezioso alla ricerca sulle cellule staminali ealle nuove tecniche chirurgiche. La mole diinformazioni transitanti presso FondazioneBanca degli Occhi è notevole, circa due milionidi dati sensibili all’anno, ed è correlata alle esi-genze di sicurezza e qualità e alla quantità di tes-suti oculari raccolti e processati dalla banca, chenel 2011 ha superato quota 4.400. «Oggi moltedelle informazioni relative alle donazioni passa-no attraverso due canali: il telefono e la carta,salvo rientrare in un secondo momento in unsistema informatizzato. Questo implica più pas-saggi e imputazioni di dati» spiega il direttoredella Fondazione Banca degli Occhi, DiegoPonzin. «Nell’era dell’informatizzazione – conti-nua Ponzin – anche il processo di donazione etrapianto di cornea fa un passo in avanti e miraa migliorare la tracciabilità dei tessuti per tra-pianto, economizzando i tempi e le risorse e argi-nando il rischio di errore umano. La prospettivaè arrivare a dialogare con i sistemi informatizza-ti adottati dalla rete regionale e nazionale deitrapianti». L’inno vativa metodologia di lavorointrodotta con “iTransplant” è stata giudicata diinteresse strategico dalle Regioni Veneto e FriuliVenezia Giulia e potrebbe essere adottata ancheper altre organizzazioni che, in Veneto e nel restod’Italia, si occupano di donazione e trapianto.Quello della Fondazione Banca degli Occhi non èl’unico esempio di eccellenza nel campo dellaricerca nel Nord-Est. Recentemente la Fon -dazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigoha assegnato 4 milioni di euro per sostenere 22progetti di ricerca. A beneficiarne sono stati i vin-citori della quinta edizione del “Bando Progetti diEccellenza”, promosso dalla Fondazione conl’obiettivo di sostenere e stimolare la ricercascientifica di eccellenza in grado di generarepositive ricadute economiche e sociali sul territo-rio delle due province. Su 268 progetti di ricercapervenuti ne sono stati selezionati 22, suddivisi in3 aree tematiche: Biomedicina, Scienza eTecnologia, Umanistica e Scienze Sociali. Sulsito internet www.fondazionecariparo.it si puòconsultare l’elenco completo dei progetti ammes-si a contributo, che sono stati valutati e seleziona-ti da un Comitato Scientifico composto da esper-

ti indipendenti del mondo della ricerca e da revi-sori internazionali di chiara fama. Dal 2006 aoggi la Fondazione Cariparo ha erogato, tramite ilbando Progetti di Eccellenza, oltre 24 milioni dieuro. «L’elevata qualità di numerosi progetti pre-sentati in questi anni – ha commentato Antonio

Finotti, presidente della Fondazione – ci confer-ma come sia necessario continuare a sostenere ilmondo della ricerca per le potenzialità che esso èin grado di esprimere e per i risultati importantiche è in grado di conseguire a beneficio dell’in-tera comunità».

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Puntare sul digitale per migliorare tempi e qualitàTrapianto di cornea, nuove frontiere in Veneto

Firenze, culla del Rinascimento, non lega più lasua fama alla sola valorizzazione dello straordi-nario patrimonio artistico. Basti pensare chenegli ultimi 5 anni per la ricerca scientifica e l’in-novazione tecnologica l’Ente Cassa diRisparmio di Firenze ha erogato complessiva-mente oltre 40 milioni di euro (pari a un quartodei contributi stanziati complessivamente),sostenendo circa 500 progetti e risultando deter-minante per la vita di prestigiosi laboratori e cen-tri di ricerca noti in tutto il mondo. L’Ente hainfatti concentrato le proprie erogazioni preva-lentemente per favorirel’allestimento di laboratorie centri di ricerca e, succes-sivamente, ha contribuitoanche al loro funzionamen-to, sia consentendo l’acqui-sto di materiali e macchina-ri d’avanguardia sia favo-rendo la permanenza incittà di giovani ricercatori,attraverso assegni di ricer-ca, borse di studio, contrattia progetto. Le erogazionisono state destinate preva-lentemente alla ricerca bio-medica svolta presso l’A -zienda Ospedaliero-U ni -ver sitaria di Careggi e altrestrutture scientifiche del-l’Ate neo fiorentino e delCnr. Hanno consentito l’acquisto di apparecchia-ture e sostenuto progetti di ricerca competitivi alivello internazionale. Molti dei centri finanziatisono così entrati a far par parte di reti di eccellen-za a livello europeo e attraggono oggi, a lorovolta, ricercatori dall’estero. Le erogazionidell’Ente Cassa hanno anche consentito la nasci-ta di centri di servizi che, per le tecnologie indotazione, sono utilizzati dalle aziende del terri-torio ma anche da importanti marchi nazionali.Tra questi ci sono: il Cism (Centro interdiparti-

mentale di spettrometria di massa), il Ceme(Centro di microscopie elettroniche), il Cesal(Centro per il servizio di stabulazione degli ani-mali da laboratorio), il Crelio (Centro di recupe-ro e liquefazione di elio), il Daveb (Da VinciEuropean Biobank). Ma il fiore all’occhiello è ilCrist - Centro di cristallografia strutturale del -l’Università degli Studi di Firenze, che ha lafinalità di assicurare il funzionamento e la dispo-nibilità per la ricerca e la didattica di apparec-chiature utilizzanti la diffrazione o altre modali-tà di interazione dei raggi X con la materia.

Grazie alla considerevole eag giornata dotazione stru-mentale, acquistata quasiintegralmente con fi nan -ziamenti concessi dal l’En teCr Firenze, il Crist puòessere annoverato, tra i cen-tri di analoga tipologia,come uno dei più attrezzatiin Italia e in Europa. I dif-frattometri a cristallo singo-lo, operando su campioni didimensione submillimetri-ca che possiedano un rego-lare ordinamento strutturaleinterno, forniscono dati che,attraverso complesse proce-dure di calcolo, conduconoalla conoscenza della strut-tura molecolare e dell’ordi-

namento delle varie componenti di un solido.Queste informazioni sono di fondamentale impor-tanza per lo sviluppo di ricerche in numerosi setto-ri della chimica e della scienza dei materiali, per laricerca farmaceutica e per quella mineralogica,solo per menzionare i principali campi di applica-zione. L’informazione strutturale, oltre ad averevalore intrinseco, è di ausilio per la comprensionedelle interazioni a livello molecolare, quindi per lostudio dei meccanismi di reazione, della catalisi,del riconoscimento farmaco-recettore.

ENTE FIRENZE: 40 MILIONI IN 5 ANNI

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caleidoscopio

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TUTTI ALLE OFFICINE VARRONE!

UN’INEDITA MERINI Risorge la Chiesa della Madonna Fore

Una festa per Dante aspettando il 2021

Sorridere in ospedaleLa Fondazione Theodora porta spettacoli di clowne di magia nei reparti pediatrici di 15 ospedali ita-liani, raggiungendo ogni anno più di 35mila bambi-ni. La sua iniziativa più recente si chiama “Il DottorSogni per i bambini in ospedale” ed è realizzataanche grazie al sostegno economico della Fon -dazione Bnc. Si rivolge a oltre 1.000 bambini rico-verati nei reparti di onco-ematologia e di cardiochi-rurgia degli ospedali: San Gerardo di Monza,Gaslini di Genova, Istituto dei Tumori di Milano,Regina Margherita di Torino, Policlinico Umberto Ie Bambino Gesù di Roma.La Fondazione Theodora offre ai reparti pediatricila professionalità e l’entusiasmo dei “DottorSogni”: artisti specificamente formati, che, con unintervento personalizzato, visitano i bambini cheaffrontano un ricovero lungo e difficile. Attraversoil gioco, l’ascolto, l’accoglimento delle emozioni,il “Dottor Sogni” offre un sostegno concreto albambino lungodegente e alla sua famiglia. Il gradodi professionalità del Dottor Sogni, inoltre, fa sìche il reparto ospedaliero si arricchisca di un inter-locutore prezioso e di una figura professionaledavvero utile e proficua per il miglioramento dellecondizioni sanitarie dei bambini. La Fondazionecura la selezione dei Dottor Sogni, la loro forma-zione iniziale e l’aggiornamento; garantisce loroun supporto psicologico costante, ne organizza eretribuisce l’attività e assicura l’alto livello quali-tativo delle visite. Nata in Svizzera nel 1993 dal-l’idea dei due fratelli André e Jan Poulie, in memo-ria della loro madre Theodora, la Fondazione èoggi presente in 8 paesi (Svizzera, Francia, Italia,Inghilterra, Spagna, Bielorussia, Turchia e HongKong), operando in 110 ospedali, dove, grazie a150 Dottor Sogni, ogni anno può regalare un sor-riso a oltre 200mila bambini.

Aperto solo da tre mesi, il polo culturaleOfficine Fondazione Varrone ha registrato unasorprendente affluenza di visitatori, che dallamattina fino a tarda sera scelgono di frequenta-re questo nuovo e suggestivo quartiere della cul-tura voluto dalla Fondazione Varrone. Grazie aun profondo intervento di restauro durato più diquattro anni, l’ente reatino ha dato nuova vita aun complesso di oltre 4mila metri quadri nelcentro storico di Rieti – Largo San Giorgio – daadibire a spazio in grado di ospitare eventi eattività culturali. Si tratta di uno spazio creato egestito dal privato per offrire gratuitamente unaserie di servizi al pubblico, con appositi spazidestinati all’arte, alla musica e alla cultura, ai libri, al teatro, alla formazione. Prestigiosa è la biblio-teca della Fondazione Varrone (già 1.400 tesserati) che ha un’estensione di circa 1.000 metri qua-dri e custodisce volumi anche molto rari. Le Officine Fondazione Varrone con le imprese cultura-li del territorio hanno organizzato una stagione estiva di oltre 45 eventi tra cui cinema, teatro, labo-ratori artigianali, concerti di musica. La stagione si è chiusa con “La sera del dì di festa”, uno spet-tacolo unico nel suo genere (nella foto) che ha trasformato il centro storico di Rieti in un enormepalcoscenico sotto le stelle. Previsti a breve una nuova rassegna culturale per adulti e bambini e inuovi corsi di moda e design, il corso di organo, la gym english e la scuola di pittura e ceramica.

Sono passati più di mille e due-cento giorni dalla tragica nottedel 6 aprile 2009 in cui la provin-cia de L’Aquila venne colpita daun terremoto di magnitudo 6,3,che ha causato 308 vittime e1.500 feriti, oltre a incalcolabilidanni al patrimonio storico-arti-stico. Delle tante testimonianzeda ripristinare la FondazioneCassa di Risparmio dellaProvin cia dell’Aquila ha sceltola Chiesa della Madonna Fore,nel bosco di San Giuliano. «Lachiesa – ha spiegato il presi-dente del la FondazioneCarispaq Roberto Marotta – èuno dei luoghi a cui noi aqui-lani siamo più legati. Unlegame di affetto profondoche si fonda anche sulla bel-lezza che il posto nel suoinsieme offre agli occhie all’anima. Un picco-

lo gioiello del nostro patrimonioculturale inserito in un ambientenaturale ancora intatto che si

offre al visitatore in una sintesiperfetta di arte e natura». Oggi,grazie a un contributo di 210milaeuro messo a disposizione dallaFondazione, la chiesa riapre leporte al pubblico. L’intervento direstauro, durato circa 6 mesi, haripristinato le parti danneggiate eadeguato l’edificio alle modernenormative antisismiche.La Chiesa, dedicata alla Ma -donna dell’Addolorata e di pro-prietà dell’omonima Con -fraternita, è un edificio ad aulaunica dall’impianto medievale,ma ricostruito nel corso deisecoli fino alla sistemazionesettecentesca, che è quellagiunta fino a noi. Conservaalcuni oggetti d’arte importan-ti, come una grande tela del

pittore veneziano Vin cenzoDamini risalente al XVIIIsecolo.

Si è chiusa l’8 settembre la seconda edizione diDante 2021, manifestazione voluta e promossadalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna,con la collaborazione scientifica dell’Accademiadella Crusca. Firenze, città natale di Dante, eRavenna, sua seconda e ultimapatria, si sono unite così in unnuovo progetto comune, checonsolida un rapporto di specialeamicizia e collaborazione cultu-rale. Il Settembre Dantesco diRavenna si è infatti arricchitodall’anno scorso di una nuova,grande manifestazione culturale:un festival pluriennale in tre gior-ni, ideato nel nome del SommoPoeta, nonché padre della linguaitaliana. Una manifestazione cheprepara le celebrazioni (previsteper il 2020-2021) per il settimo centenario della suamorte. Il titolo scelto è, appunto, “Dante 2021”.Fulcro del festival sono stati i tre incontri pomeri-diani presso gli Antichi Chiostri francescani dellaFondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, dove

eminenti studiosi hanno aperto al pubblico le loro“fucine” di ricerca, mostrando temi, ragioni, signi-ficati del loro lavoro su Dante e della sua attualità.C’è stato poi uno spettacolo di Moni Ovadia edell’Ensemble Cantilena Antiqua, realizzato appo-

sitamente per Dante 2021.Hanno coronato il tutto duemostre (nella Biblioteca Clas sen -se e nei Chiostri francescani)dedicate a due importanti colle-zioni di foto: di Giuseppe Cre -moncini (utilizzate da Corra doRicci per “La Divina Com me diadi Dante Alighieri illustrata neiluoghi e nelle persone”, 1898) edi Vittorio Alinari (utilizzate per“Paesaggi italici per la DivinaCommedia”, 1921, ed esposteper la prima volta). È stata infine

inaugurata la collana “Le conversazioni di Dante2021”; il primo volume raccoglie gli interventi degliincontri dell’edizione 2011. L’opera, frutto della col-laborazione tra la Fondazione e l’Accademia dellaCrusca, è pubblicata dall’editore ravennate Longo.

Una grande poetessa dalla personalità dirompente e ilsuo rapporto speciale con la macchina fotografica:nascono così, grazie all’incontro fortunato con unfotografo particolarmente sensibile, le 38 immagini inbianco e nero di Alda Merini presentate nella mostra

“In vetta ad un cristal-lo”, che si può vi si tarepresso lo Spazio Cul turadella Fondazio ne Cassadi Risparmio di Biellafino al 7 ottobre.Realizzati da En zo EricToccaceli, gli scatti rac-contano un’Alda Me ri niinedita, colta nel l’in -timità della sua ca sa to -ri nese e nei suoi mo -men ti di creatività. Im -ma gi ni sorprendenti, a

tratti “forti”, che sono state accostate a testi e lettereautografe della poetessa. La mostra, che ha ricevuto ilpatrocinio della Commissione italiana per l’Une sco,è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle15 alle 18; il sabato e la domenica dalle 16 alle 19.

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Nel 2012 ricorre il quarto centenariodella nascita di Simone Cantarini, dettoil Pesarese (Pesaro, 1612 - Verona,1648). Per celebrare la ricorrenza Fano,Pesaro e Rimini, città dove l’artistavisse e lavorò e checustodiscono ancoranumerosi dei suoi ca -po lavori, or ga nizzanouna rassegna delle sueopere. L’i niziativa èpromossa congiunta-mente, ma in ogni cittàvengono esposte operediverse per valorizzareaspetti differenti dellamultiforme attività del -l’artista (disegno, pit-tura, acqueforti) e ilrapporto che instaurò con i luoghi in cuilavorò. L’ap puntamento fanese è pro-mosso dalla Fondazione Carifano.Presso la Pina coteca San Domenicosono presentate 16 tele e 33 acqueforti

lungo un percorso espositivo che parteda due opere di proprietà dellaFondazione “Agar e l’angelo” e“Madonna della rosa” (nella foto),lavori dei quali il Contarini eseguì di -

ver se versioni. Gran -de risalto han no trepale d’altare con alcentro il capolavoroassoluto del Can -tarini: “San Pietroche risana lo stor-pio”. L’i tinerario sicompleta con la visi-ta al Museo cittadi-no, dove si possonoam mirare molte del -le opere da cui il pit-tore traeva ispirazio-

ne, tra cui le tele di Guido Reni e diGiovan Francesco Guerrieri.La mostra è aperta fino al 30 settem-bre, tutti i giorni tranne il lunedì, dalle19 alle 23; l’ingresso è gratuito.

Un grande libro in cui leggere la storia anticadella città. Così si presenta Palatium Vetus, ilcomplesso completamente restaurato, che dafine agosto ospita la sede della FondazioneCassa di Risparmio di Alessandria. Dovevaessere una semplice operazione di ripristino erecupero strutturale di un edificio nel centro sto-rico della città quello iniziato nel 2007 e si èrivelata invece una straordinaria scoperta che haportato alla luce le stanze in cui si svolgevano lefunzioni politiche e amministrative del Comunemedievale! Qualche piccolo segnale in questosenso c’era stato. Si sapeva della presenza delcapitello che porta il primo e più antico stemmadella città di Alessandria e di altre testimonian-ze nella parte privata dell’isolato, su via deiMartiri. C’erano inoltre documenti antichi cheparlavano di questo palazzo, ma si pensava chela grande trasformazione post-napoleonica lega-ta alla demolizione dell’antico duomo avesseriplasmato il preesistente in modo sostanziale.

Il restauro, curato dall’architetto Gae Aulenti,ha inteso rendere il Palatium Vetus godibiledall’intera cittadinanza, oltre a ricavare glispazi necessari da adibire a sede della Fon -dazione. In particolare viene restituito alla cittàil “broletto” (XIII secolo), sede degli ufficicomunali medievali. In ogni momento dell’an-no, sarà possibile ammirarne la facciata prospi-ciente il cortile interno, protetto da una coper-tura in vetro e acciaio. Questa zona sarà apertaal pubblico e collegata alla grande sala esposi-tiva, la quale ospiterà parte della collezioned’arte della Fondazione, ma sarà anche messa adisposizione per mostre e iniziative culturali diterzi. Una volta terminato il restauro dei presti-giosi affreschi medievali, recentemente emersi,la sala convegni al primo piano, arricchita dateche climatizzate per l’esposizione dei quadriantichi della Fondazione, sarà destinata aincontri e convegni e disponibile per visite gui-date su prenotazione.

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caleidoscopio

FONDAZIONI Settembre - Ottobre 2012

A Palazzo Branciforte, nuova sededella Fondazione Sicilia appenarestaurato (cfr. Fondazioni marzo-aprile 2012) si è appena chiusa lamostra “Non li avete uccisi: le loroidee cammineranno sulle nostregambe. Falcone e Borsellino ven-t’anni dopo”. Si è trattato di un’espo-sizione fotografica curata dall’Ansain collaborazione con la FondazioneSicilia, che è stata inaugurata dalPresidente della Repub blica GiorgioNapolitano in occasione delle mani-festazioni del 23 maggio 2012 aPalermo per il ventesimo anniversa-rio delle stragi di Capaci e viaD’Amelio. La mostra ha presentatoistantanee tratte dall’archivio foto-grafico dell’Ansa che ricostruisconola vita dei due magistrati, dalla na -scita fino alla loro uccisione. L’a -genzia giornalistica ha deciso di alle-stire la mostra come omaggio al lamemoria e al sacrificio di Gio vanni

Falcone e di Paolo Borsellino. L’ini -ziativa è stata realizzata anche con ilcontributo delle famiglie Falcone eBorsellino, che hanno messo adisposizione foto private che raffigu-rano momenti di vita familiare.Nell’ambito del percorso espositivoè stato proiettato un filmato, conimmagini di repertorio, curato dallasede regionale della Rai.

NON LI AVETE UCCISI!

PECORE BLU

Palatium Vetus: una pagina di storia alessandrina

Caravan: teatro sociale e di comunità

Fano per Simone Cantarini

Può il teatro essere uno strumento di aggrega-zione per la popolazione di un quartiere? Nesono convinti gli artisti del progetto itinerantedi teatro sociale e di comunità “Caravan.Artists on the road”, vincitore nel 2011 delBando Europeo Cultura 2000. Dopo Torino, laseconda tappa del tour italiano di Caravan è

stata La Spezia, grazie al contributo delleFondazioni Carispe e Crt. Qui a fine agosto gliartisti di Caravan hanno coinvolto gli abitantispezzini del Quartiere Umbertino in una seriedi performance artistiche all’insegna dellasolidarietà e dell’impegno sociale. Hannomesso insieme abitanti, gruppi di quartiere,associazioni e artisti locali e, partendo dallestorie della comunità e dei luoghi, hanno datovita a un programma di spettacoli “sociali”.Sono state così realizzate rappresentazioni tea-trali e musicali, produzioni video, eventigastronomici multietnici, performance didanza, esposizioni e mostre temporanee, fino auna parata di comunità, animata da artisti eabitanti, che ha attraversato le vie e la piazzadel Quartiere. Caravan non è solo il nome dell’iniziativa. Gliartisti del progetto si spostano per le varie tappedel loro tour proprio su un grande camion,attrezzato per trasformarsi in palcoscenico tea-trale, cinema all’aperto, location per esposizio-ni. Dopo l’Italia Caravan viaggerà in tuttaEuropa per oltre 40 spettacoli.

Un gregge di pecore blu ha invaso pacificamen-te nelle scorse settimane i prati e le piazze delcentro di Trento. Non si è trattato di una prote-sta irrispettosa da parte degli ovini, ma di un’in-stallazione di arte contemporanea voluta dalleFondazioni Cassa di Risparmio di Bolzano e diTrento e Rovereto. Si chiama “Blaus chafherde”ed è un’opera degli artisti tedeschi BertamariaReetz e Rainer Bonk, che sta passando perdiverse città europee. Si tratta di un appello allatolleranza e alla solidarietà: il gregge è compo-sto da pecore in resina di poliestere di coloreblu, che viste da lontanodanno l’illusionedi un gregge chepascola pacifica-mente su un prato.Solamente osservandomeglio ci si rende conto chele pecore sono tutte ugualie sono solo collocate inposizioni diverse. Ovve -ro: tutti sono uguali eognuno è importante.

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in mostra

FONDAZIONI Settembre - Ottobre 2012

Beato Angelico, Piero della Francesca, Bartolomeo della Gatta, LucaSignorelli, Donatello, Neri di Bicci, Michele da Firenze, Andrea dellaRobbia, Sansovino, Filippo Lippi: sono questi alcuni tra i protagonisti delRinascimento che vissero e lavorarono tra Arezzo e la Val di Chiana, tra ilXIV e il XV secolo. Artisti che in questa terra nacquero o operarono a lungo,disseminandola di capolavori che oggi si possono ammirare nei vari musei echiese che partecipano alla nuovaedizione del progetto Piccoli GrandiMusei, promosso dall’Ente Cassa diRisparmio di Firenze, con la RegioneToscana, la Provincia di Arezzo e iComuni della Val di Chiana. “Ri -nascimento in terra d’Arezzo” è ilnome dell’iniziativa che fino al 18novembre permette di ammirare unagrande quantità dei capolavori di que-sti artisti in quel vastissimo museodiffuso che è la Toscana. «Ho semprepensato ad Arezzo come a una Rosadei Venti – ha affermato AntonioPaolucci, direttore dei Musei Vaticanie presidente del comitato scientificodel progetto Piccoli Grandi Musei –,uno strumento di precisione che indi-ca, ai quattro punti cardinali, le diret-trici di quella stagione delle arti che imanuali chiamano Rina scimento. Sesi vuole davvero capire quella lonta-na stagione occorre venire qui».E venendo qui bisogna spostarsi trale otto sedi espositive in cui si arti-cola l’iniziativa. Si parte da Arezzocon il Museo Nazionale di ArteMedievale e Moderna, dove è espo-sto il celebre trittico Marsuppini diFilippo Lippi, di ritorno dai MuseiVaticani; c’è poi la Fraternita deiLaici, dove si possono ammirare le“Storie della vera Croce” di Pierodella Francesca; il Museo diocesano di arte sacra, dove sono custodite le ter-recotte dipinte di Michele da Firenze. Esterna al percorso, ma imperdibile,è una visita alla cattedrale, dove sono il fonte battesimale di Donatello, leceramiche di Andrea della Robbia e l’affresco “La Maddalena” di Pierodella Francesca. Risalendo la Val di Chiana si approda a CastiglionFiorentino, dove, presso il Museo della Pieve di San Giuliano e la Pina-

coteca Comunale, si possono ammirare capolavori di Bartolomeo dellaGatta e Luca Signorelli. Quindi ci si sposta al Museo Comunale diLucignano, dov’è ancora protagonista Signorelli. Il percorso si chiude aCortona, dove, presso il Museo Diocesano, sono esposti capolavori diBeato Angelico e Bartolomeo della Gatta, e il Museo dell’AccademiaEtrusca e della città, in cui sono raccolte diverse opere di Luca Signorelli.

Si tratta di un percorso straordina-rio che consente di scoprire capo-lavori disseminati, nascosti e tra-scurati. La filosofia di questa ini-ziativa è sintetizzata dal presidentedell’Ente Cassa di Risparmio diFirenze, Jacopo Mazzei: «PiccoliGrandi Musei è un fondamentalestrumento volto a rafforzare lanostra sensibilità identitaria colpassato, consapevoli che nulla èimmutabile e che perciò è impor-tante affinare il rapporto di ciascu-no di noi con quanto di bello è datodi vedere in ogni luogo dove sianostate sprigionate dall’ingegnoumano scintille di creatività, tali dastimolarci a dare il nostro piccolo ogrande contributo per far sì chequesto imperdibile patrimonio sto-rico e culturale sia messo al riparodagli insulti del tempo e dai danniprodotti dall’uomo e dagli eventinaturali».Tutte le sedi citate sono visitabilicon il Pass Pgm, che si può ritiraregratuitamente presso biglietterie,uffici informazioni locali, strutturedi accoglienza e ristoranti conven-zionati. Il Pass dà diritto a sconti sul-l’ingresso (che varia da museo amuseo) e ad agevolazioni per parte-cipare alle tante iniziative: visite

guidate previste ogni sabato e domenica, attività ludico-didattiche riservatea bambini e famiglie, itinerari a piedi, aperture straordinarie di antichi palaz-zi, attività per scuole e visite in pullman tutti i fine settimana con partenzada Firenze e da Arezzo. Per consultare il programma, gli orari e i prezzi dellesedi espositive c’è il sito www.rinascimentointerradarezzo.it. Nella foto: Beato Angelico, “Annunciazione”, 1434-1436, dipinto su tavola.

Scoprire il Rinascimento in terra d’Arezzo

Grazie al sostegno della FondazioniBanca del Monte e Cassa di Rispar -mio di Lucca, si tiene presso il MuseoNazionale di Villa Guinigi la mostra“Pittori a Lucca al tempo di PaoloGuinigi. Battista di Gerio in SanQuirico all’Olivo”. L’espo sizione –che si può visitare gratuitamente finoal 6 gennaio 2013 – è allestita all’in-terno del percorso museale nellasezione dedicata al Gotico e alRinascimento e offre al visitatore nonsolo l’occasione di vedere la mostra,ma anche di visitare il Museo. Si trat-ta della grandiosa residenza estivavoluta da Paolo Guinigi, signore diLucca dal 1400 al 1430, nella zonasuburbana dei borghi di Levante dellacittà (fuori della cerchia murariamedievale). Fulcro della mostra è la ricomposizio-ne del trittico realizzato nel 1417 da Battista diGerio per la Chiesa di San Quirico all’Olivo, oggidi proprietà privata e chiusa al culto, le cui partifurono disperse tra Lucca, Avignone e Philadelphia.Si tratta della “Madonna in trono con Bambino”,che costituiva la parte centrale dell’opera, ed è pre-

sentata tramite una riproduzione molto fedele inscala 1/1, perchè a causa del suo cattivo stato diconservazione non la si è potuta spostare daPhiladelphia, dove si trova in quanto appartiene allacollezione Johnson del Philadelphia Museum ofArt; dei “Santi Giuliano, Luca e un donatore”,acquistato nel 1980 dal Musée du Petit Palais di

Avignon, che occupava il lato sinistrodel trittico; della tavola raffigurante “ISanti Quirico, Giulitta e Sisto Papa”,che occupava l’ala destra e fu acqui-stata nel 1999 dal Ministero per iBeni e le Attività Culturali italiano edestinata al Museo Nazionale di VillaGuinigi di Lucca. Ripercorrendo levicende dell’autore del trittico,Battista di Gerio, la mostra illustra,tramite pannelli didattici e audio-visi-vi, le tecniche esecutive, le indaginianalitiche e i restauri eseguiti paralle-lamente, sulle rispettive tavole, dalLabo ratorio di Restauro della Soprin -tendenza di Lucca e Massa Carrara edal Centro Interregionale per laConservazione e il Restauro delPatrimonio di Marsiglia, in collabora-

zione con il Musée du Petit Palais del Comune diAvignone. Le altre opere esposte sono di: SpinelloAretino, Giuliano di Simone, Angelo Puccinelli,Ghe rardo Starnina, Priamo della Quercia eBorghese di Pietro Borghese.La mostra è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì,dalle 8,30 alle 19; la domenica dalle 8,30 alle 13,30.

Finalmente riunito il trittico di Battista di Gerio

Un percorso in otto piccoli musei della Val di Chiana

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È un Grand Tour nella Toscanadella memoria, struggente e solare,ma anche una piacevole scoperta dipersonalità poco conosciute madavvero affascinanti, la mostra “DaFattori al Novecento. Opere ineditedalla collezione Roster, Del Greco,Olschki” allestita fino al 4 novem-bre a Villa Bardini. Curata daFrancesca Dini con AlessandraRapisardi e promossa dall’EnteCassa di Risparmio di Firenze,l’esposizione ricom-pone l’antica colle-zione, raccogliendoun centinaio di dipin-ti mai in mostra tuttiinsieme in preceden-za, provenienti daraccolte private. Ilnucleo originariodella collezione sideve all’amicizia delcaposcuola macchiaiolo GiovanniFattori con il nobiluomo fiorentino,medico, scienziato e garibaldinoGiovanni Del Greco (1841-1918).Le opere raccolte sono poi passate,attraverso la figlia di Giovanni,Emma, ai Roster: una famiglia diinnovatori, medici, scienziati, inge-gneri e architetti, attivi a Firenze apartire dal 1790. Qui la collezionesi amplia con l’arrivo di opere di

artisti macchiaioli e tardo macchia-ioli: Giovanni Fat tori, Tele macoSignorini, Giuseppe Abbati,Odoardo Borrani, Eugenio Cec -coni, Vito D’Ancona, Luigi Gioli,Ruggero Panerai, Oscar Ghiglia,Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd ed altriche raccontano una pagina vera-mente significativa dello straordi-nario percorso del collezionismotoscano tra Otto cento e Novecento.Le successive generazioni (Ra -

pisardi e Olschki)hanno raccolto ilnucleo significativodei post-macchiaioli,con una particolarepredilezione per Llo -yd, con il quale inter-corsero rapporti divera e propria fami-liarità du rante le suelunghe permanenze

all’Isola d’El ba.Assieme ai dipinti sono esposte 60fotografie inedite che provengonoda queste famiglie e che ne carpi-scono momenti di intimità, di gioia,di spensierata quotidianità, fissan-do, al tempo stesso, alcuni dei sog-getti dipinti da Lloyd. Immaginiche sono raggruppate per granditemi: la natura, il paesaggio, ladonna. Così Marcella Olschki testi-

monia il profondo legame tra arte evita rappresentato dalle opere diLloyd: «Ogni suo quadro è cosìdenso di commozione che riesce atrasportarmi indietro negli anni incui tutto era così puro, così incon-taminato e incorrotto che perfinouna bambina, piccola com’eroallora, riusciva a provare l’inten-sa, quasi dolorosa emozione chedà la bellezza. Quelle sue barche,sospese fra mare e cielo, silenzioseanch’esse in unmondo fatto di silen-zio o di voci cheerano soltanto quelledi persone o animali,o dei fragori delletempeste, eccole quicon il loro miracolosoim mergersi dentrouna natura benedettada Dio, riflesse inquell’acqua così trasparente percui i fondali per noi non avevanosegreti, e lì noi avremmo gettato lenasse e calato i tramagli (…). Chebenedizione è stata che lui quiabbia vissuto e qui abbia così glo-riosamente dipinto da poter ferma-re quel tempo della nostra vita…».Il percorso espositivo è articolatoin cinque sezioni: “Pittori toscaniprima della macchia” (che racco-

glie rare vedute di Firenze dipinteda Burci, Signorini, Borbottoni eMoricci), “Fattori e i Macchiaioli”(che ruota attorno ai quattro dipin-ti commissionati dal capostipiteDel Greco all’amico Fattori, espo-sti per la prima volta), “Contributoa Giovanni Mochi” (proponenumerose opere sudamericane diquesto misterioso artista, che fucompagno dei macchiaioli al CaffèMichelangelo e poi emigrò in Cile,

divenendo là attivopromotore dei princi-pi del realismo tosca-no), “Pittori tar domacchiaioli” (de di -cata alle opere di Cec -coni, Panerai, Cia ni eGioli), e “Lloyd, UlviLiegi e il Novecento”(ricca di splendidi di -pinti di Lloyd, auten-

tico pun to di forza della collezione,Ghiglia e Ulvi Liegi).La mostra è aperta tutti i giorni, tran-ne il lunedì, dalle 10 alle 19. Ilbiglietto costa 8 euro, ridotto 6. Nelle foto dall’alto e da sinistra:Giovanni Fattori, “Marina aLivorno”; Llewelyn Lloyd, “Barcae Villa Anselmi”; Oscar Ghiglia,“Donna con libro”; Luigi Gioli,“Artiglieria”.

in mostra

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GRAND TOUR IN TOSCANA:DIPINTI INEDITI DA FATTORI AL NOVECENTO

È stata creata digenerazione ingenerazione la

collezione Roster,Del Greco, Olschki

In mostra opere di Giovanni Fattori,

Telemaco Signorini,Odoardo Borrani,

Llewelyn Lloyd

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in mostra

FONDAZIONI Settembre - Ottobre 2012

Ammirare tutte insieme le opere deiprincipali protagonisti di quella stra-ordinaria stagione dell’arte italianache fu il Divisionismo è oggi possibi-le grazie alla Pinacoteca dellaFondazione Cassa di Risparmio diTortona, inaugurata prima dell’estate.All’interno di un edificio appenarestaurato, inglobando due costruzio-ni (una romana e una medievale), nelcentro storico diTortona (Al) vengo-no presentati al pub-blico in esposizionepermanente i capola-vori della preziosacollezione dell’ente.La raccolta, iniziatacon un importantegruppo di dipinti delmaestro GiuseppePellizza da Volpedo,è andata progressi-vamente arricchen-dosi con l’aggiuntadi oltre 80 significa-tive opere di altricelebri artisti italianiche hanno aderito alDivisionismo, quali:Carlo Fornara, Emi lio Longoni,Angelo Morbelli, Plinio Nomellini,Gaetano Previati, Gio van ni Segantinie molti altri. Si tratta di artisti che sidistinguono nelle infinite variazionidi un linguaggio pittorico, che miravaalla miscela ottica dei colori dellaluce, differenziandosi dal pointilli-sme francese nel forte impegnosociale unito a una propensione sim-bolista. La ricca varietà della

Pinacoteca è stata realizzata anchegrazie ad alcuni collezionisti privati,che hanno generosamente partecipa-to agli obiettivi culturali dellaFondazione concedendo in comodatoopere altamente significative, e alMuseo Nazionale della Scienza edella Tecnologia “Leonardo daVinci” di Milano, che ha concesso incomodato cinque tele di Giuseppe

Pellizza, tra cui: “Lap r o c e s s i o n e ” ,“L’ap peso” e “Ilritratto del mediato-re Giuseppe Giani”.Il loro apporto con-ferma l’importanzadell’iniziativa perTortona e il suo ter-ritorio, regalando adappassionati d’arte ea studiosi un polo diriferimento per que-sto significativo ca -pi tolo della storiadell’arte italiana. La Fondazione CrTor tona ha ancheistituito una borsa distudio a livello na -

zionale per poter studiare argomentidirettamente legati al Divisionismo.Inoltre, presso la Pinacoteca è a dispo-sizione del pubblico un archivio e unabiblioteca, già inserita nel ServizioBibliotecario Nazionale, in continuoaccrescimento. All’interno delle sale,infine, vengono periodicamente orga-nizzati laboratori didattici dedicatiagli studenti che frequentano dallescuole dell’infanzia alle secondarie.

Nel secondo dopoguerra l’Italia affronta e subi-sce un cambiamento epocale, a partire dall’eso-do dalle campagne verso le grandi città fino aquello dalle regioni meridionali e dal Nord-Estverso il triangolo industriale. Proprio l’indu-strializzazione provoca il cambiamento cherapidamente porta a un fenomeno di benesseree di consumi che trasforma il modo di vivere ditutta la nazione. Conseguentemente si determi-na un affinamento del gusto, la ricerca di bellez-za negli oggetti, nella decorazione, nell’arreda-mento. L’arte comincia a uscire dai musei e daipalazzi patrizi, per entrare prima timidamente epoi prorompente nelle case degli Italiani. Imedia, la carta stampata, anche con la prolifera-zione delle enciclopedie a dispense periodiche,e poi la televisione, contribuiscono a questadivulgazione di cultura che si diffonde, appas-siona e viene coltivata. Infine anche la pubblici-tà coglie questo spirito, e da aggressiva si fa raf-finata, elegante, subliminale.A Bra, fino al 4 novembre, la mostra “Gli Annidel Boom. Dalla ricostruzione alla contestazio-ne”, promossa dalla locale Fondazione Cassa diRisparmio e dal Comune, intende rappresentarequesto cambiamento storico, toccando tutte leforme e i linguaggi che portano l’arte ad essereaccessibile a tutti: non più arte di élite, ma artesociale. Fiat e Olivetti organizzano mostre, por-tano gli artisti nelle fabbriche, fanno realizzare

opere che hanno per soggetto il prodotto indu-striale. Casorati nel 1955 dipinge la miticaSeicento, Sottsass disegna la Valentine, AntonioCarena espone come scultura una Cinquecentodecorata con le sue tipiche nuvole. E lo spettato-re diventa protagonista entrando nelle superficispecchianti di Pistoletto, colorando le carte aquadretti di Mondino. Ma anche Armando Testaper la sua pubblicità scolpisce attualissime opered’arte. In anticipo di mezzo secolo sui fenomeniglobali dei coniglietti di Jeff Koons e dei mangadi Murakami, il suo ippopotamo Pippo è la primascultura che parla alla gente con il linguaggiodella gente. In rassegna ci sono quadri e sculture:dalla “Torino di notte” di Casorati alla “Croce”di Giacomo Soffiantino, dalle figure lacerate diSaroni e di Merz al surrealismo fantastico diAlessandri e Colombotto Rosso, per arrivare alleinvenzioni grafiche di Gribaudo e ai tagli spazia-li di Lucio Fontana. Ma anche teche ricche didocumenti, fotografie, manifesti delle avanguar-die in Italia, con particolare riguardo al Piemontetra il 1945 e il 1968, l’anno della contestazionestudentesca, che inizierà a mettere in discussionequesto fenomeno. La mostra è aperta tutti i giorni, con il seguenteorario: dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 19;sabato e festivi dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle20. L’ingresso è gratuito. Nella foto: PaoloSpinoglio, “Teatrino rosso - La Città”.

Gli Anni del Boom: quando l’arte diventò per tutti

TORTONA CASADEL DIVISIONISMO

All’interno del ciclo di mostre dedicateagli artisti bolognesi attivi dall’ultimametà del secolo scorso fino a oggi, laFondazione del Monte accoglie presso lapropria sede “Il disagio della civiltà.Maurizio Bottarelli. Opere 1962-2012”.L’esposizione, curata da Michela Sco -laro, presenta alcuni lavori storici e unimportante nucleo di produzioni nuove diuno degli artisti emiliani oggi più apprez-zati e riconosciuti a livello internazionale.Il disagio della civiltà e lo smarrimentodi fronte alla condizione umana caratte-rizzano le tele di Bottarelli e raccontanodell’inquietudine e della drammaticitàche percorrono il lavoro dell’artista. Ilsuo linguaggio si contraddistingue pro-prio per l’incessante dialogo tra questidue elementi – materia e colore – gioca-to sulla sperimentazione, la ricerca, lastratificazione della materia (pigmenti,carta, colla, vernice, solvente) rese pos-sibili da un’eccezionale abilità tecnica. In occasione della personale presso laFondazione del Monte sono esposteoltre 30 opere di medio e grande forma-to, che offrono la possibilità di esploraredue temi prevalenti in tutta l’opera del-l’artista: il “paesaggio”, presente inmostra con un corpo di opere che testi-moniano momenti differenti della suaproduzione a partire dal 2000 fino aoggi, e le “teste”, tema affrontato all’ini-zio degli anni ‘60 e negli ultimi mesi. Inmostra ci sono infatti 5 lavori del primoperiodo e 12 nuovi, presentati al pubbli-co per la prima volta nella sede dellaFondazione del Monte.I “paesaggi”, indagati in diversi ciclipittorici a partire dagli anni ‘90 e ini-zialmente ispirati dai viaggi compiuti in

Islanda, Norvegia, Nuova Zelanda eTasmania, nella produzione più recente(testimoniata in mostra) si sono evolutiin un processo di continua astrazione,arrivando a prescindere da qualsiasiriferimento a luoghi reali e trasforman-dosi in terre favolose restituite sulle telegrazie alle sapienti alchimie dei mate-riali. Anche le “teste” realizzate in occa-sione della mostra testimoniano a lorovolta il compimento del percorso cheBottarelli ha compiuto nel corso deglianni: non si tratta di ritratti, ma di rap-presentazioni “universali” dell’uomo edella condizione umana, che scandisco-no, nei volti segnati, sofferenti, contrat-ti in una smorfia forse di paura o didolore, una vera e propria “topografiadella sofferenza”, come ricorda la cura-trice nel testo critico del catalogo cheaccompagna l’esposizione.La mostra si può visitare fino al 17novembre 2012, tutti i giorni dalle 10alle 19, presso la sede della Fondazionedel Monte, in via delle Donzelle 2 aBologna. L’ingresso è gratuito.

“Il disagio della civiltà”:Bottarelli a Bologna

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in mostra

FONDAZIONI Settembre - Ottobre 2012

Fra le iniziative culturali che si svolgono a Palazzode’Mayo, come i concerti estivi della “SettimanaMozartiana” o le esibizioni del “ChietinstradaBuskers Festival”, un’importanza particolare assu-mono le esposizioni temporanee che hanno vistosuccedersi, negli ultimi mesi, le opere a tema sacrodi De Chirico e, poi, quelle della mostra “Sassu eCorrente 1930-1943. La rivoluzione del colore”,dedicata ad Aligi Sassu, e ad altri artisti del movi-mento di Corrente, in occasione del centenariodella sua nascita (Milano 1912 - Maiorca 2000).Curata da Elena Pontiggia e Alfredo Paglione, lamostra, aperta fino al 7 ottobre, documenta organi-camente il movimento di Corrente, nato nel 1938intorno all’omonima rivista fondata da ErnestoTreccani, che radunò vari giovaniartisti, come Birolli, Guttuso,appunto Sassu, Migneco, Valenti,Cassinari, Morlotti, Vedova e altri,tra cui, in posizione più autonoma,Manzù, Tomea, Broggini, Mucchi.Tutti questi artisti non formaronoun gruppo, ma sono accomunati daun espressionismo inizialmente liri-co, poi sempre più realistico, impo-stato sul colore, la luce e l’espres-sione dei drammi e delle passionidell’esistenza.Il percorso della mostra compren-de oltre 50 opere. Di Sassu spicca-

no i “Dioscuri” (foto in basso) e i “Ciclisti”(1931), i monumentali “Argonauti in Colchide”(1935), la contestata “Deposizione” e lo spettaco-lare e allucinato “Concilio di Trento” (1941-42).Di Birolli ci sono “I Poeti” e “La visione diEzechiele” (1935) e, per la prima volta espostodopo oltre mezzo secolo, “Enrica Cavallo”, consi-derato uno dei massimi ritratti dell’artista. Va poisegnalato il nucleo di opere di Guttuso, fra cui lenature morte, lo struggente “Ritratto di Mimise”(1937), il celebre “Ritratto di A. Santangelo”(1942). Non meno significativo è il nucleo diCassinari, che comprende tra l’altro la “Pietà”(1942) e il “Ritratto di Rosetta” (1941), considera-to un punto di svolta nella storia di Corrente.

L’esposizione documenta anchel’arte degli altri protagonisti delmovimento; fra le molte operevanno citate almeno le sculture diManzù e di Broggini, l’apocalittico“Drago di Tomea” (1937), l’inquie-tante “Uomo dal dito fasciato” diMigneco, “L’isola dei cani” (1938)e i “Gabbiani” di Valenti, i paesag-gi del primo Morlotti. Come pertutte le altre iniziative che si svol-gono a Palazzo de’Mayo nell’inte-ro 2012, l’ingresso è gratuito. Perinformazioni e visite guidate telefo-nare allo 0871-359801.

A fine agosto lo splendido Palazzo de’Mayo, sededella Fondazione Carichieti che l’ha da pocorestaurato e ne ha fatto una vera e propria“Cittadella della Cultura” nel cuore della storicacittà abruzzese, ha aperto al pubblico i suoi sotter-ranei: per cui, guidati dal locale Speleo Club, è pos-sibile visitare la Via Tecta (via coperta) risalente altempo dei Romani, quando costituiva una delleprincipali direttrici di raccordo tra l’area monumen-tale urbana e la zona termale dell’antica Teate. Mal’area sotterranea del Palazzo è solo l’ultimo deglispazi di Palazzo de’Mayo aperti dalla Fondazionealla fruizione dei cittadini. Promotrice e sostenitri-ce di importanti iniziative culturali, la FondazioneCassa di Risparmio della Provincia di Chieti hainfatti messo a disposizione della città quasi l’inte-ro edificio, fra i più significativi esempi dell’archi-tettura barocca regionale: prima dimora prestigiosadelle famiglie Costanzo e Mayo, quindi sede distudi professionali, uffici, circoli ricreativi e perfinodi comandi militari (qui il 10 settembre 1943 furo-no decisi lo scioglimento dell’Esercito italiano e laformazione, rimasta sulla carta, dell’Esercito delRe). Il rilevante lavoro di restauro e riqualificazio-ne architettonica, avviato nel 2004, è stato finaliz-zato a realizzare un polo culturale polifunzionale, ilcui compito, nell’intento della Fondazione, è quel-lo di contribuire a rivitalizzare il centro della città«nella convinzione che lo sviluppo della collettivi-tà locale trova una delle sue principali forze pro-pulsive nella conoscenza, nella valorizzazione enella fruizione del patrimonio artistico di cui laterra d’Abruzzo è ricca, spesso senza saperlo», hadetto l’architetto Mario Di Nisio, presidente dellaFondazione fino all’agosto scorso, quando gli èsucceduto il professor Francesco Sanvitale.Palazzo de’Mayo, di impianto sei-settecentesco edalle dimensioni che impattano significativamentenella realtà urbanistica e artistica della città, oltre agliuffici della Fondazione ospita le sedi del CentroAbruzzese di Studi Manzoniani e del CentroInternazionale Alessandro Valignano ma, soprattut-to, oggi vanta un auditorium, una biblioteca specia-lizzata in arti figurative, cinema, fotografia, letteratu-ra, danza, musica, teatro, e con una sezione riserva-ta ai più giovani, nonché numerose sale espositive,corti interne e un giardino all’italiana, che fanno damagnifica cornice alle più svariate iniziative cultura-li temporanee e permanenti. L’intero secondo pianoè destinato, infatti, a Museo e accoglie stabilmentepregevoli opere d’arte del XIX e XX secolo, fra cuivarie di Francesco Paolo Michetti, MicheleCascella, Pasquale Celommi (a sinistra sotto la fotodi Palazzo de’Mayo il suo “La scafetta”, olio sutela), Costantino Barbella (a destra “La partenza”,bronzo, 1892), Giovanni Fattori, Luigi Gioli,Edoardo Dalbono, provenienti in parte dalla“Collezione Cassa di Risparmio della Provincia diChieti Spa”. Al Museo sono esposti anche 130 capo-lavori eseguiti da novanta artisti contemporanei, trat-ti dalla collezione “Nel segno dell’immagine”, che ilmecenate abruzzese Alfredo Paglione ha raccoltonell’arco della sua vita. Il percorso museale è, inoltre,impreziosito dalla collezione “Gli argenti di Palazzode’Mayo”, composta di 150 pezzi databili dalla finedel Seicento ai primi del Novecento, che provengo-no dalle più prestigiose botteghe di argentieri euro-pei, soprattutto inglesi, e sono stati raccolti nella“Collezione Capriglione” concessa alla Fondazioneperché venisse esposta nelle sale del restauratoPalazzo. Come ha sottolineato il presidente dell’Acri,Giuseppe Guzzetti, intervenuto all’inaugurazione delMuseo: «Il restauro e la riqualificazione di Palazzode’Mayo, ideale per ospitare eventi e mostre, nonsolo lo propone come importante spazio di aggre-gazione e di stimolo culturale per gli abitanti diChieti e della sua provincia, ma anche come attra-zione per la crescita turistica di questi luoghi».

NASCE A CHIETILA “CITTADELLA DELLA CULTURA”

“La rivoluzione del colore”nel centenario di Aligi Sassu

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bandi, borse e premi

FONDAZIONI Settembre - Ottobre 2012

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Atleti Domani

La Fondazione Cassa di Ris -parmio di Cuneo sostiene la for-mazione degli istruttori sportivigiovanili della sua provincia attra-verso un percorso di incontri teo-rici, sessioni pratiche e tirocini,che è stato studiato in partnershipcon la Scuola Regionale del ConiPiemonte e con il Coni provincia-le. Possono partecipare tutte leassociazioni sportive dilettantisti-che con sede legale e operativa inprovincia di Cuneo; i soli requisi-ti sono: occuparsi di bambini tra i6 e i 10 anni ed essere regolar-mente iscritti al Registro Na-zionale del Coni alla data del 12ottobre 2012. È prevista l’asse-gnazione di un rimborso speseforfettario di 500 euro a favoredelle associazioni che complete-ranno il percorso e un premio peri migliori elaborati finali.Link: www.fondazionecrc.itScadenza: 12 ottobre 2012

Progetto Professionalità

La Fondazione Banca del Montedi Lombardia scommette sulmerito e offre a tutti i giovaniunder 36 residenti in Lombardiauna eccezionale opportunità dicrescita professionale: un rimbor-so spese per 6 mesi di specializza-zione da svolgere presso imprese,scuole, università, istituti di ricer-ca, in Italia o all’estero. I progettidi formazione devono essere pro-posti direttamente dai candidati edevono mirare a fornire nuoveesperienze o conoscenze princi-palmente pratico-lavorative, nonlimitandosi a proporre apprendi-menti esclusivamente teorici. Adogni candidato selezionato laFondazione affiancherà un tutorprofessionalmente competenteper tutta la durata del percorsoformativo. Sono a disposizione 25posizioni. L’iniziativa è giuntaalla XIV edizione.Link: www.fbml.itScadenza: 15 novembre 2012

Per i neodiplomatimigliori di Tortona

La Fondazione Cassa diRisparmio di Tortona mette adisposizione 50mila euro da asse-gnare ai migliori diplomati del-l’anno scolastico 2011/12 cheintendono iscriversi all’universi-tà. Tra i candidati che avrannoconseguito una votazione finalenon inferiore a 95/100 e risiedonoo hanno frequentato la scuola nelterritorio di Tortona verrà stilatauna graduatoria di merito, perassegnare borse di studio indivi-duali di importo compreso tra1.000 e 5mila euro. Inoltre, qualo-ra i vincitori dimostrino a settem-bre 2013 di aver conseguito alme-no il 70% dei crediti complessiviprevisti annualmente dal piano distudi con una media di votazionenon inferiore a 27/30, la borsa distudio verrà automaticamente rin-novata. Tali rinnovi possono arri-vare fino al conseguimento dellalaurea. Sono previsti però tetti alreddito famigliare che comporta-no la non ammissibilità al bando.Link: www.fondazionecrtortona.itScadenza: 30 settembre 2012

Un bando a sostegnodell’affido famigliare

La Fondazione Cariplo ha indettoun bando senza scadenza persostenere progetti che sappianoinnescare e incentivare l’adozionedi buone pratiche in materia diaffido famigliare, che incrementi-no il numero delle famiglie affida-tarie, accompagnandole in modoadeguato, che sostengano azioni“di sistema” attivando un impe-gno congiunto del privato sociale(associazionismo famigliare, coo-perazione, ecc..) e delle istituzioniresponsabili del servizio affidi sulterritorio. L’obiettivo finale èdiminuire il divario fra minori“affidabili” e minori affidati,garantendo loro cura, attenzione,affettività, relazioni umane, istru-zione e educazione, che la fami-glia d’origine è temporaneamenteimpossibilitata a dare. Link: www.fondazionecariplo.itSenza scadenza

Favorirel’inserimento lavorativodi chi è svantaggiato

Un altro bando sempre aperto dellaFondazione Cariplo è dedicato allepersone disabili e si propone difavorirne l’inserimento lavorativo,in forma stabile e qualificata, attra-verso il sostegno a piani di svilup-po e di rilancio di imprese socialiimpegnate in questo settore. Lerichieste di contributo possonoessere presentate esclusivamenteda imprese sociali e da cooperativesociali: costituite e operative daalmeno due anni; iscritte da alme-no due anni alla sezione specialedel registro delle imprese o al regi-stro regionale delle cooperativesociali (sezione B); che svolgano,in via stabile e principale, un’atti-vità di impresa sociale volta agarantire percorsi di inserimentolavorativo a persone svantaggiate. Link: www.fondazionecariplo.itSenza scadenza

900mila euro alleimprese culturali giovanili

Il bando fUnder35 è frutto diun’iniziativa nata in seno allaCommissione per le Attività e iBeni Culturali dell’Acri ed è pro-mossa da 10 Fondazioni (cfr.Fondazioni, luglio-agosto 2012).L’obiettivo del bando è accompa-gnare le imprese culturali giova-nili nell’acquisizione di modelligestionali e di produzione tali dagarantirne un migliore posiziona-mento sul mercato e una maggio-re efficienza e sostenibilità. Sonoammissibili unicamente i progettiche intervengono nei seguenti ter-ritori: le regioni Lombardia,Piemonte, Sardegna e Valled’Aosta; le province di Bologna,Modena, Parma, Ravenna, LaSpezia, Livorno, Lucca, Padova eRovigo. I soggetti proponentidevono essere imprese non profitdi natura privata aventi sede neiterritori elencati, operare da alme-no due anni ed essere dotati di unorgano collegiale di gestionecomposto in maggioranza da gio-vani tra i 18 e i 35 anni non com-piuti. Il budget complessivo adisposizione per il 2012 ammontaa 900mila euro. Link: www.fondazionecariplo.itScadenza: 28 settembre 2012

Migliorare la vitadelle persone disabili

La Fondazione Crt indice il bando“Vivomeglio” per sostenere ini-ziative finalizzate al migliora-mento della qualità della vitadelle persone disabili, anche rela-tivamente a interventi di adegua-mento normativo e ristrutturazio-ne di immobili. Possono presen-tare richiesta enti e organizzazionidi settore che da statuto operinonel campo della disabilità. Nonsaranno ammesse a contributorichieste relative a: acquisto diautomezzi; interventi che riguar-dino soggetti in generale nonautosufficienti (es. anziani); inter-venti di abbattimento delle barrie-re architettoniche su strutturepubbliche o private di uso nonesclusivo per i disabili. Il contri-buto massimo erogabile è di20mila euro per gli interventi suimmobili e di 30mila euro perprogetti e attività. Un cofinanzia-mento minimo pari ai 2/3 delcosto totale e la presenza di dona-zioni da privati costituiscono cri-teri di priorità nella selezione.Altri criteri valutati nella selezio-ne sono: ricaduta sul territorio;presenza di “rete” di enti e asso-ciazioni per la realizzazione e lasostenibilità del progetto; con-gruità del contributo richiestorispetto all’oggetto e alle modali-tà di realizzazione; sussistenza econsistenza del cofinanziamentocon donazioni provenenti in parti-colare da privati. Link: www.fondazionecrt.it Scadenza: 31 ottobre 2012

Per una didattica innovativa

La Fondazione Cariparo sostieneanche quest’anno AttivaMente,un’iniziativa che offre gratuita-mente agli studenti delle scuole diogni ordine e grado delle provincedi Padova e Rovigo la possibilitàdi frequentare una serie di attivitàdidattiche integrative. I temi trat-tati nell’anno scolastico 2012-2013 sono: multiculturalismo,educazione alla cittadinanza, edu-cazione ambientale, educazionescientifica, territorio, musica, tea-tro e arte. I dirigenti scolasticiinteressati possono candidare laloro scuola seguendo la procedurasul sito internet della Fondazione. Link: www.fondazionecariparo.itScadenza: 30 settembre 2012

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welfare

FONDAZIONI Settembre - Ottobre 2012

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FONDAZIONIComitato EditorialeMarco Cammelli, Giuseppe Ghisolfi,Antonio Miglio

DirettoreGiorgio Righetti

Direttore ResponsabileLinda Di Bartolomeo

RedazioneArea Comunicazione Acri - Associazione diFondazioni e di Casse di Risparmio SpaPiazza Mattei, 10 - 00186 RomaTel. 06 68184.236 - [email protected]

Autorizzazione Tribunale di Roman° 135 del 24/3/2000

SpedizioneTariffa regime libero 20/D - Poste Italiane SpaSpedizione in Abb. Postale - 70% - DCB Roma

StampaIag Mengarelli - Via Cicerone, 28 - 00193 RomaTel. 06 32111054 - Fax 06 32111059

CODICE ISSN 1720-2531

La crisi non accenna a finire e le Fondazionicontinuano a fornire sostegno particolare allefasce sociali più colpite. Un tratto che accomunail modo di intervenire di tutte le Fondazioni èl’attivazione di sinergie con altri enti del territo-rio: dalle associazioni di categoria alle camere dicommercio e alle diocesi. Tutte poi tendono aconfigurare il loro agire non come mero assi-stenzialismo, ma puntano a fornire una concretaoccasione di aggiornamento e riqualificazioneper tutti coloro che hanno perso il lavoro a causadella crisi. In questo articolo proponiamo leesperienze di due Fondazioni (rappresentativedel modo di operare di tutte le altre) che da unpaio d’anni stanno mettendo in campo una plu-ralità di iniziative specifiche: la FondazioneCas sa di Risparmio di Cuneo e la Fondazione Cas -sa di Risparmio di Padova e Rovigo.La Fondazione Cr Cuneo nel 2011ha avviato un piano straordinariodell’importo di 1,7 milioni di europer rispondere alle conseguenzesociali della crisi. Dovendo sce-gliere come intervenire, la Fon -dazione ha promosso un insieme dimisure tra loro complementari, cia-scuna rivolta a uno specifico pro-blema e a uno specifico target dicittadini: “Emergenza Povertá”, per le persone indisagio conclamato; “Esperienza Lavoro”, perdisoccupati e giovani in cerca di prima occupa-zione; l’anticipazione finanziaria della cassaintegrazione; il potenziamento del progetto dimicrocredito “Fiducia”, per le persone occupatema con un basso reddito; “EmergenzaCasa”, perprevenire e gestire con efficacia i problemi abi-tativi; il sostegno finanziario alle cooperativesociali in difficoltà per i ritardi dei pagamenti daparte degli enti pubblici. Le misure del pianocrisi 2011 stanno dando risultati incoraggianti,in termini sia di risposta da parte delle persone acui sono state rivolte sia di numero e qualitàdelle collaborazioni avviate con enti e organiz-zazioni del territorio. Sono state quasi 700 lecandidature ricevute dal progetto Esperienza -Lavoro, per i 140 posti di ti ro cinio retribuito di

sei mesi in imprese artigiane e agricole: cifreche sottolineano la gravità del momento dalpunto di vista occupazionale e al tempo stessoincoraggiano a proseguire sulla strada dell’of-ferta di percorsi di inserimento lavorativo con-creti, mirati e coerenti con le qualifiche o con leesperienze professionali precedenti di ciascunlavoratore. L’iniziativa è stata sviluppata inpartnership con la Provincia di Cuneo e le asso-ciazioni di categoria del settore agricolo e artigia-nale, in particolare Coldiretti e Confartigianato.Per quanto riguarda il progetto EmergenzaCasa,le risorse della Fondazione Cr Cuneo (630 milaeuro, articolate su due misure di prevenzionedegli sfratti e di risposta all’emergenza) sonostate assegnate ai sette Comuni più grandi dellaprovincia, a condizione che intorno ad essi si

costituissero delle“commissioni loca-li” partecipate anchedal consorzio socioassistenziale, dallaCaritas e dallaFondazione, e che icriteri di selezionedei beneficiari nonfossero esclusiva-mente formali, ma

integrati da informazioni di conoscenza direttadella reale situazione economica, sociale e lavo-rativa dei richiedenti. Il risultato è stato una sele-zione più giusta dei beneficiari, ma anche lo svi-luppo di idee, proposte, collaborazioni concreteche potranno proseguire in futuro. Com-plessivamente tra il 2011 e il 2012 le risorsestanziate dalla Fondazione Cassa di Risparmiodi Cuneo per queste iniziative sono state statequasi 3,9 milioni di euro.Non dissimili sono il modus operandi e la tem-pestività con cui ha risposto alla crisi laFondazione Cassa di Risparmio di Padova eRovigo, la quale prima dell’estate ha inteso rifi-nanziare il “Fondo Straordinario di Solidarietà”.Si tratta di un’iniziativa avviata dall’ente nel2009 con l’obiettivo di fornire un aiuto concretoalle famiglie delle province di Padova e di

Rovigo in difficoltà a causa della perdita o dellaprecarietà del lavoro e prive di ammortizzatorisociali. Dopo un primo stanziamento di1.250.000 euro, la Fondazione mette ora adisposizione ul te riori 750mila euro, portandocosì il proprio impe gno complessivo a 2 milionidi euro.L’iniziativa ha attivato una vera e propria rete disolidarietà che ha coinvolto sui rispettivi territo-ri provinciali: le diocesi, le camere di com -mercio, le province, la Fondazione Anton venetae il Consorzio per lo Sviluppo del Polesine. Unruolo importante è svolto dalla Caritas incarica-ta di organizzare, con il coinvolgimento dei pro-pri volontari, gli Sportelli di solidarietà per illavoro, che svolgono la funzione di incontro,ascolto, orientamento e valutazione dei poten-

ziali beneficiari, in relazioneanche alle offerte di inserimentolavorativo pervenute. Gli Sportellidi Solidarietà favoriscono, perquanto possibile, lo sviluppo dellerelazioni tra la rete degli enti pre-posti alle tematiche del lavoro,quali i Centri per l’impiego e iComuni, e si attivano su segnala-zione di questi ultimi. Per facilita-re il lavoro in rete è stata predi-

sposta un’apposita area nel sito internet dellaFondazione, che permette agli operatori di con-dividere le richieste di sostegno e le proposte diaccompagnamento lavorativo in tempo reale. I risultati raggiunti nei primi sei mesi del 2012sono rilevanti. Nella provincia di Padova ilFondo ha consentito di assegnare 98 borse lavo-ro e 218 voucher, avviare 27 corsi di formazio-ne, 14 progetti di pubblica utilità e 9 progetti diinserimento lavorativo tramite aziende o agen-zie per il lavoro. Il tutto per una spesa comples-siva di oltre 630mila euro, di cui 400mila circamessi a disposizione dalla Fondazione. Nel ter-ritorio rodigino, invece, il progetto ha consenti-to di assegnare 478 borse lavoro e 308 voucher,per un importo complessivo di quasi 1,5 milio-ni di euro, di cui 1,3 circa messi a disposizionedalla Fondazione.

LA CRISI NON È FINITA E LE FONDAZIONICONTINUANO A SPERIMENTARE RISPOSTE

Le Fondazionisostengono

percorsi miratidi re-inserimento

lavorativo

Intervengono inpartnership concomuni, diocesi,commercianti e

imprenditori

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