DICEMBRE

domenica Gesù portatore di salvezza

Ascoltiamo la parolaDalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito (2, 11-14)Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uo-mini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’atte-sa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.

Rifl ettiamoTre suggerimenti ci vengono consegnati per vivere ad imitazione di Gesù: il primo ci invita a ricercare l’armonia con gli altri uomini e il creato, riconoscendo ciò che è superfl uo e rinunciando ad esso; il secondo ci chiede di non lasciarci condizionare dai pregiudizi, di agire senza interessi personali, di impegnarci per il bene comune; il terzo, infi ne, ci esorta a sentire nel nostro cuore il dolore di molti fratelli e a curarne le ferite.

Preghiamo insiemeAbbandoniamo i sentieri ambigui del compromesso con noi stessi e lasciamo che la luce dello Spirito inondi di amore i nostri cuori. A Lui non piacciono né la mediocrità né le scelte fatte a metà.Facciamo sì che l’Amore fatto carne entri fi n nel midollo delle nostre ossa: siamo chiamati a costruire la speranza ogni giorno perché Dio è nato per noi!Amen.

PADRE NOSTRO

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TALE

DEL

SIG

NORE

IN UNA NOTTE COME TANTEhttps://www.youtube.com/watch?v=BwpN_MxX6Lwtesto e accordi sul sito www.diocesitn.it/famiglia

BUON NATALE!

DICEMBRE

lunedì Mia rupe e mia fortezza

Ascoltiamo la parolaDal salmo 31 (30)Sii per me una roccia di rifugio, un luogo fortifi cato che mi salva. Perché mia rupe e mia fortezza tu sei, per il tuo nome guidami e conducimi.

Rifl ettiamoQuante volte nella vita è capitato di trovarci in situazioni che ci hanno messo alla prova e che ci hanno lasciati nello sconforto. È solo in quei momenti che ci rendiamo conto di quanto sia importante avere delle fondamenta poggiate sulla roccia per poter prendere coraggio e in-cominciare di nuovo a vivere. Le fondamenta dobbiamo, però, costruirle nella nostra vita quotidiana con criterio, pazienza, impegno e nella consapevolezza che Gesù è lì sempre accanto a noi.

Preghiamo insiemeCaro Gesù bambino, aiutaci ad impegnarci a pregare non solo nei momenti di bisogno personali, ma quotidianamente per consolidare il rapporto con te e renderti grazie per tutto quello che ci circonda.Amen.

PADRE NOSTRO

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martedì La gioia perfetta

Ascoltiamo la parolaDalla prima lettera di san Giovanni apostolo (1, 3-4)Quello che abbiamo veduto e udito (del Verbo della vita) noi lo annun-ciamo a voi, perché voi siate in comunione con noi.La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta.

Rifl ettiamoCiò che era fi n dal principio, Dio, si è reso a noi visibile con Gesù. Dio Padre ha mandato suo Figlio perché lo sentissimo più vicino alla nostra realtà terrena, fatta di gioie e fatiche. Ed è a questo che siamo invitati, alla comunione con il Padre e il Figlio, nello Spirito Santo e tra di noi. Ma affi nché la nostra gioia sia piena, Gesù ci invita ad un per-corso di fede, condivisione e amore.

Preghiamo insiemeUn cuore gioioso è il normale risultato di un cuore che arde d’amore.La gioia è preghiera; la gioia è forza; la gioia è amore. E più dona chi dona con gioia.Se sarete colmi di gioia non sarete in grado di nasconderla poiché la gioia trabocca.La gioia dev’essere uno dei cardini della nostra vita.È il pegno di una personalità generosa.Che Dio vi renda in amore tutto l’amore che avete donato o tutta la gioia e la pace che avete seminato attorno a voi, da un capo all’altro del mondo.

(Santa Madre Teresa di Calcutta)

PADRE NOSTRO

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mercoledì Come Giuseppe

Ascoltiamo la parolaDal Vangelo secondo Matteo (2, 14-15)Giuseppe si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fi no alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Dall’Egitto ho chiamato mio fi glio”.

Rifl ettiamoGiuseppe di nuovo si fi da di Dio: dopo aver preso come sua sposa Maria, incinta, accoglie il messaggio portato dall’angelo del Signore e accetta di partire verso l’Egitto. Probabilmente all’inizio ha avuto pau-ra e non saranno mancati i dubbi per i rischi del viaggio, ma in lui ha prevalso la fi ducia in Dio e ha deciso di seguire il suo invito. Nella nostra vita dobbiamo continuamente fare delle scelte e anche in famiglia prendere decisioni, talvolta diffi cili o soff erte o che portano conseguenze non visibili nell’immediato. In questi casi, sull’esempio di Giuseppe, affi diamoci al Signore, affi nché ci aiuti nella scelta e ci sostenga.

Preghiamo insiemeTi preghiamo Signore per tutti i migranti che, come Giuseppe, lascia-no la loro terra alla ricerca di una vita migliore e per tutti i bambini che, anche senza i genitori, aff rontano il viaggio della speranza.Ti preghiamo perché le notizie quotidiane su di loro non ci siano in-diff erenti, ma accrescano in noi atteggiamenti di disponibilità e acco-glienza.

PADRE NOSTRO

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UOVO FUNGHETTOPer trovare la ricetta vai sul sito

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Giocoper i piccoli

Per leggere il fumetto della Storia di Giuseppevai sul sito www.diocesitn.it/famigliasezione Calendario d’Avvento

DICEMBRE

giovedì

DICEMBRE

Amare nella concretezza

Ascoltiamo la parolaDalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2, 9-11)Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di in-ciampo. Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina nelle tene-bre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.

Rifl ettiamoTalvolta le nostre parole sono diverse dalle nostre azioni. I nostri pen-sieri e anche le nostre stesse intenzioni sono migliori di quello che poi concretamente facciamo. È così diffi cile amare il nostro fratello? Amarlo come Lui ci ha insegnato? Il Signore ci dice che si ama nella concretezza e che le parole non bastano. Le migliori parole, se non sono accompagnate da gesti concreti, non illuminano il nostro cam-mino ma ci fanno inciampare.

Preghiamo insiemeCaro Gesù, sei venuto per illuminare il nostro cammino, per rialzarci dalle cadute. Aiutaci ad essere concreti nell’amore verso il prossimo, accoglienti verso chi ha bisogno della nostra presenza. Apri i nostri occhi e dona luce alle nostre relazioni. Che non vi sia traccia di odio, di pregiudizio, di paura.

PADRE NOSTRO

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DICEMBRE

venerdì Credere al Signore

Ascoltiamo la parolaDal libro della Genesi (15, 5-6)Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».Abramo credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.

Rifl ettiamoAll’inizio del suo incontro con Dio la fede di Abramo non è perfetta, ma cresce e giunge a maturazione attraverso diffi coltà e prove, ca-dute e riprese. Dio conduce Abramo fuori dalla tenda per guardare le stelle: è un invito ad alzare lo sguardo dalla terra per cambiare prospettiva.Abramo si fi da di Dio, si abbandona al Signore per poter continuare a vivere la sua vita e proseguirla nei suoi fi gli.Dio invita l’uomo ad affi darsi e a riporre in Lui la propria esistenza: credere diventa così un atto di fi ducia.

Preghiamo insiemeAnche se conosco la diffi coltà del perdonovoglio vivere Signore con fi ducia!Anche se accogliere è impegnativovoglio vivere Signore con generosità!Anche se l’attesa non è caratteristica del nostro tempovoglio vivere Signore con pazienza!

PADRE NOSTRO

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in famigliaineforumGLI INCREDIBILI

Animazione (2004, 115')

DICEMBRE

sabato Grazie Signore

Ascoltiamo la parolaDal Vangelo secondo Giovanni (1, 14)E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi ab-biamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.

Rifl ettiamoNel tempo del Natale, contempliamo la gloria del Figlio di Dio che è venuto ad abitare in mezzo a noi: la luce del Natale illumina le nostre famiglie e ci fa stringere intorno a questa misteriosa gioia. Pensiamo a tutti i momenti di questo anno che volge al termine e riconosciamo la Sua presenza accanto a noi nei piccoli gesti di attenzione ricevuti, nella forza che abbiamo sentito nei momenti di diffi coltà, in quei sorrisi gratuiti nel momento giusto.

Preghiamo insiemeGrazie Signore per il tuo amore,grazie per la mano che continuamente ci tendi;grazie perché ci ami nonostante le nostre miserie e la nostra ingratitudine;grazie perché continui ad amarci anche quando rifi utiamo il tuo amore.Grazie Signore per tutti i tuoi doni: gli aff etti, la musica, le cose belle.Grazie Signore per il dono del tuo Figlio Gesù, che si è fatto uomo per ridarci la tua amicizia;perché Egli ha voluto restare con noi nel sacramento dell’Eucaristia.Grazie Signore per la vita eterna che hai seminato in noi;e per il dono della vita.

PADRE NOSTRO

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ESSERE LUCE PER GLI ALTRI

Istruzioni per costruire la candela:

•�ricalca il modello della candela su un foglio di carta o cartoncino bianco;

• ritaglia lungo la riga di contorno;

• colora la fi amma da entrambe le parti;

• scrivi al centro il tuo proposito per “essere luce”;

• ripiega la candela a fi sarmonica lungo i tratteggi in modo che possa rimanere in piedi.

ESEMPI di come voglio “essere luce”:• entrando in casa saluto chi mi sta aspettando• guardo il viso di chi mi parla• sorrido quando saluto

Trovi questa pagina anche sul sitowww.diocesi.tn/famiglia sezione Calendario d’Avvento

Ci prepariamo a iniziare il nuovo anno con il proposito di “essere luce”, ossia illuminare, rendere più felice, chi ci è vici-

no! Come? Con delle piccole attenzioni che possiamo avere nei loro confronti. Ti proponiamo di scriverle su delle candeline di carta che

potrai donare alla persona per cui desideri essere luce. Qui di seguito troverai le istruzione per costruirle e qualche esempio di piccola attenzione per “essere luce” per

gli altri.Buon lavoro!

Giocoper i piccoli

domenica

GENNAIO

Costruttori di pace

Ascoltiamo la parolaDal libro dei numeri (6, 23-26)“Così benedirete gli Israeliti, direte loro:ti benedica il Signoree ti custodisca il Signore, faccia risplendere per te il suo volto e ti fac-cia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”.

Rifl ettiamoDal 1968 il primo gennaio si celebra la giornata mondiale per la pace. In questa giornata speciale dedicata a Maria Santissima, Madre di Dio e Regina della pace, ricordiamo le tante persone e i movimenti che s’impegnano per la pace dei cuori e tra i popoli. Poniamo attenzione agli eventi organizzati in tutto il mondo, per celebrare la pace. In particolare che cosa è stato organizzato lì dove vive la tua famiglia? Condividere e partecipare all’impegno di molti per la pace, sia per noi sempre importante.

Preghiamo insiemeMaria Santissima Regina della pace, di fronte a tanti confl itti che scop-piano tra gli uomini aiutaci a riconoscere ed intraprendere il cammino che porta pace al mondo intero. Aiutaci ad essere costruttori di pace, a partire dalla nostra famiglia e dalla nostra comunità.Amen.

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PACE

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MARIA VOGLIAMO AMARTIhttps://www.youtube.com/watch?v=tLt1M47mGC8testo e accordi sul sito www.diocesitn.it/famiglia

lunedì

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Prepariamoci con umiltà

Ascoltiamo la parolaDal Vangelo di Giovanni (1, 19-22)«Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».

Rifl ettiamoChe cosa possiamo dire di noi stessi? Chi siamo? La risposta di Gio-vanni il Battista arriva solo dopo una serie di rinunce. È un’esperienza stimolante sentirsi interrogati, può aiutarci a svelare la nostra umiltà. Scoprire la bellezza del nostro vuoto, sentirci contenitori da riempire piuttosto che gongolare, pieni di noi stessi. Mostrarsi vuoti ci fa belli, interessanti e accoglienti. Per fare questo serve spazio, tempo e si-lenzio.

Preghiamo insiemeSignore, aiutaci a respingere la tentazione e il desiderio di aff ermazio-ne e di supremazia sugli altri.Signore, aiutaci a fermarci per trovare il coraggio e il tempo di guardare dentro di noi e di prepararci con umiltà ad accogliere la Tua grandezza.

PADRE NOSTRO

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martedì Costruire relazioni autentiche

Ascoltiamo la parolaDalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,29 - 3,1)Se sapete che egli è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è stato generato da lui. Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati fi gli di Dio, e lo siamo realmente!

Rifl ettiamoAlle volte ci sembra di essere solo noi nel giusto; pensiamo di essere solo noi i “veri” fi gli di Dio. San Giovanni ci dice che non è così. Proviamo, a metterci nei panni di chi riteniamo sia nel torto. Se siamo onesti con noi stessi, vedremo che anche chi è diverso da noi può avere qualche ragione. Così ogni giorno compiremo una piccola sfi da. Il premio sarà avere una ricchezza di relazioni anche con chi pensava-mo non possedesse niente in comune con noi.La pace si costruisce con il dialogo. Se siamo fi gli dello stesso Padre, siamo fratelli.

Preghiamo insiemeO Dio, tu che ci hai considerato fi gli, fa’ che ci sentiamo fratelli. Fa’ che abbandoniamo i pregiudizi con i quali guardiamo gli altri e troviamo nell’altro il tesoro che Tu hai nascosto. Donaci di comprendere l’altro e di costruire con lui relazioni autentiche. Amen.

PADRE NOSTRO

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mercoledì Dio ci parla

Ascoltiamo la parolaDalla lettera di san Paolo agli Ebrei (1, 1-2)Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

Rifl ettiamoMa Dio ci parla ancora? In una società tecnologica come la nostra, in cui tutto scorre veloce su uno smartphone, come possiamo sentire la Sua parola? Come possiamo renderci conto che Dio ci sta cercan-do? Forse bisognerebbe rallentare un po’ la nostra corsa esistenziale, rieducarci all’ascolto, prestare più attenzione agli altri e dare aff etto incondizionatamente. Tutto ciò non è e non sarà mai una perdita di tempo, ma piuttosto dare valore al tempo. Se impariamo ad ascoltare la Sua voce, potremo sentirla nelle parole di tutti coloro che conosce-remo lungo la nostra strada.

Preghiamo insiemeO Signore, aiutaci a riconoscere la tua presenza nelle persone che ci stanno accanto, e benedici coloro che riportano la Tua parola, perché possano essere sempre strumento del Tuo amore.Amen.

PADRE NOSTRO

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giovedì Siamo fi gli amati

Ascoltiamo la parolaDal Salmo 100 (99)Acclamate il Signore, voi tutti della terra,servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza.Riconoscete che solo il Signore è Dio:egli ci ha fatti e noi siamo suoi,suo popolo e gregge del suo pascolo. Buono è il Signore, il suo amore è per sempre,la sua fedeltà di generazione in generazione.

Rifl ettiamoChe gioia poter ogni giorno riscoprire che siamo fi gli amati di un Padre buono e misericordioso! E che gioia poter essere noi uno strumento di questo amore di Dio per tutti! Amiamo con convinzione chi vive ac-canto a noi, senza preoccuparci dei nostri limiti e dei nostri fallimenti, ma certi solo che Dio ci ama immensamente e apprezza ogni nostro gesto fatto per amore.

Preghiamo insiemeGesù, aiutaci a confi dare nell’amore senza misura del Padre per noi e ad avere la forza e il coraggio di portarlo dove viviamo.Fa’ che diventiamo noi stessi uno strumento attraverso il quale i nostri familiari, amici, colleghi possano sperimentare l’amore di Dio.Amen.

PADRE NOSTRO

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venerdì Un bene da condividere

Ascoltiamo la parolaDalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (3, 6)Le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa ere-dità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.

Rifl ettiamoAnche noi ci sentiamo parte di quelle “genti” alle quali è arrivata la pa-rola di Cristo Gesù, Messia e Salvatore, che ha dato senso alla nostra vita, risposto ai tanti perché, ed è stato sostegno nelle incertezze. Proviamo gratitudine e riconoscenza verso i tanti cristiani, che hanno tramandato e testimoniato la parola di Cristo fi no ai nostri giorni.Con l’aiuto della grazia abbiamo cercato di attuarla, pur nei nostri er-rori, nella nostra esperienza di vita. Siamo divenuti consapevoli di ave-re anche noi un compito da svolgere: far sì che questa Parola possa essere tramandata e vissuta da chi verrà dopo di noi; far comprende-re che è un bene prezioso, non da tenere per sé, ma da condividere.

Preghiamo insiemeTi preghiamo Gesù:perché lo Spirito Santo eff onda i suoi doni sulla Chiesa e su tutti gli uomini di buona volontà con abbondanza e senza stanchezza.Ti preghiamo Gesù:perché la gioia e la speranza del Vangelo siano il sale delle nostre azioni.Ti preghiamo Gesù:perché ci lasciamo permeare dal Tuo Spirito di carità.Amen.

PADRE NOSTRO

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in famigliaineforumABOUT A BOY

di Paul e Chris Weitz (2002, 105')

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sabato Amare come Gesù

Ascoltiamo la parolaDalla prima lettera di san Giovanni apostolo (3, 23-24)Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni e gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui.

Rifl ettiamoLa forza della fede e la capacità di amare: Gesù, con le parole di Gio-vanni, riassume in un comandamento universale quello che ci chiede; traccia una linea guida per le nostre vite in Lui. È l’amore che Gesù ci ha insegnato. Così semplice e nello stesso tempo così diffi cile, proprio perché non si presta a comode interpre-tazioni o a personali mezze misure.

Preghiamo insiemeAmar come Gesù amòsognar come Gesù sognòpensar come Gesù pensòscherzar come Gesù scherzòsentir come Gesù sentivagioir come Gesù gioivae quando arriverà la seratu ti senti pazzo di felicità.

(dalla canzone “Amar come Gesù amò”)

PADRE NOSTRO

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domenica Dono gratuito

Ascoltiamo la parolaDal Vangelo di Matteo (3, 16-17)Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Rifl ettiamoIl battesimo di Gesù ad opera di Giovanni fu simbolico: egli non aveva alcun bisogno di purifi cazione e di conversione. Il battesimo cristiano rivela un atto di creazione. I cristiani credono che è lo Spirito di Dio a prendere dimora nella persona battezzata. È un dono gratuito, è il dono di una presenza amorevole e permanente, la vera presenza di Dio all´interno dell’uomo.

Preghiamo insiemeGrazie Gesùper la vita che sto vivendo.Grazie Gesùper la tua presenza al mio fi anco.Grazie Gesùper il dono dello Spirito Santo.Grazie Gesùper le persone che camminano con me.

PADRE NOSTRO

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VIENI SANTO SPIRITOhttps://www.youtube.com/watch?v=kvLHnvZ8TFUtesto e accordi sul sito www.diocesitn.it/famiglia