IN QUESTO NUMERO IN THIS ISSUE 12 EDITORIALE EDITING -...

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EDITORIALE IN PRIMO PIANO: L’ACCOGLIENZA PENSIERI & PAROLE: L’ACCOGLIENZA Le parole dei genitori e degli operatori IN EUROPA: LA CITTÀ DEI TROLL IN EUROPA: SCAMBI EUROPEI Progetto COMENIUS nelle Scuole dell’Infanzia del Comune di Parma INFO: News, Calendario EDITING CLOSE-UP: THE WELCOMING RECEPTION THOUGHS & WORDS: WELCOMING RECEPTION Parents’ and operators’ words IN EUROPE: THE CITY OF THE TROLLS IN EUROPE: PEDAGOGICAL EXCHANGES COMENIUS project in the Preschools of the Municipality of Parma INFORMATION: News, Calendar IN QUESTO NUMERO 12 PARMA INFANZIA NEWSLETTER DEL SISTEMA EDUCATIVO DELLE SCUOLE DI PARMA news Supplemento quadrimestrale a “Metropolino-giornale dei bambini che amano la città” registrazione stampa tribunale di Parma N°17/2004 Quarterly supplement to “Metro- polino-newspaper for kids who love the city” Press registration Court of Parma No. 17/2004 Direttore Responsabile / Director: Ballarini Francesco Redazione/Editing: Allegri Rossana, Andreoli Elisabetta, Gavazzoli Francesca, Piola Federica Hanno collaborato a questo numero/ This issue was realized in collaboration with: Allegri Rossana, Andreoli Elisabetta, Catelli Erica, Gavazzoli Francesca, Lommi Carla, Morini Daniela, Morelli Manuela, Piola Federica Foto presso: Nidi e Scuole dell’Infanzia del Comune di Parma e Parma Infanzia Pictures of nursery and infant schools of the Municipality of Parma and Parma Infanzia Foto di/Pictures by: Catelli Erica, Lommi Carla, Morini Daniela, Morelli Manuela, Piola Federica, Tanzi Cristina Grafica/Layout: Areaitali Stampa/Printed by: Grafiche Bertani Copie/Copies: 4.300 copie L’anno scolastico 2009/10 sta entrando nel vivo, e come anticipato lo scorso giugno, vi presentiamo la Newsletter ParmaInfanzia dopo il rest- yling annunciato. La nuova veste grafica accompagna alcuni cambiamenti alle rubriche che abbia- mo introdotto, cogliendo i preziosi suggerimenti che voi genitori ci avete lanciato tramite la restituzione del questionario. Com’è consuetudine la Newsletter accompagnerà l’avvicendarsi dell’anno scolastico con riflessioni, approfondimenti e comunicazioni significative per tutti quanti contri- buiscono al sistema educativo di Parma: genitori, bambini, personale insegnante, educatori, operatori, nonni, coordinatori pedagogici, dirigenti e responsabili. Pensando a questo numero, che apre l’anno scolastico, abbiamo deciso di soffer- marci sul significato dell’ACCOGLIENZA nei servizi per bambini da 0 a 6 anni, rac- cogliendo le parole dei protagonisti: genitori, insegnanti ed educatori. Confidiamo che i cambiamenti introdotti vi siano graditi e un grazie ancora per la pre- ziosa collaborazione a tutti quanti ci hanno permesso di realizzare questo numero. Francesca Gavazzoli - Direttore di ParmaInfanzia IN THIS ISSUE 1 2 4 14 18 20 2 3 6 16 19 20

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EDITORIALE

IN PRIMO PIANO: L’ACCOGLIENZA

PENSIERI & PAROLE: L’ACCOGLIENZA Le parole dei genitori e degli operatori

IN EUROPA: LA CITTÀ DEI TROLL

IN EUROPA: SCAMBI EUROPEIProgetto COMENIUS nelle Scuole dell’Infanzia del Comune di Parma

INFO: News, Calendario

EDITING

CLOSE-UP: THE WELCOMING RECEPTION

THOUGHS & WORDS: WELCOMING RECEPTION Parents’ and operators’ words

IN EUROPE: THE CITY OF THE TROLLS

IN EUROPE: PEDAGOGICAL EXCHANGESCOMENIUS project in the Preschools of the Municipality of Parma

INFORMATION: News, Calendar

IN QUESTO NUMERO12

PARMAINFANZIANEWSLETTER DEL SISTEMA EDUCATIVO DELLE SCUOLE DI PARMA

newsSupplemento quadrimestrale a “Metropolino-giornale dei bambini che amano la città” registrazione stampa tribunale di Parma N°17/2004Quarterly supplement to “Metro-polino-newspaper for kids who love the city” Press registration Court of Parma No. 17/2004

Direttore Responsabile/ Director: Ballarini FrancescoRedazione/Editing:Allegri Rossana, Andreoli Elisabetta,Gavazzoli Francesca, Piola Federica

Hanno collaborato a questo numero/ This issue was realized in collaboration with: Allegri Rossana, Andreoli Elisabetta, Catelli Erica, Gavazzoli Francesca,

Lommi Carla, Morini Daniela,Morelli Manuela, Piola Federica

Foto presso: Nidi e Scuole dell’Infanzia del Comune di Parma e Parma InfanziaPictures of nursery and infant schools of the Municipality of Parma and Parma InfanziaFoto di/Pictures by: Catelli Erica, Lommi Carla, Morini Daniela,Morelli Manuela, Piola Federica, Tanzi Cristina

Grafica/Layout: Areaitali

Stampa/Printed by:Grafiche Bertani

Copie/Copies: 4.300 copie

L’anno scolastico 2009/10 sta entrando nel vivo, e come anticipato lo scorso giugno, vi presentiamo la Newsletter ParmaInfanzia dopo il rest-yling annunciato.

La nuova veste grafica accompagna alcuni cambiamenti alle rubriche che abbia-mo introdotto, cogliendo i preziosi suggerimenti che voi genitori ci avete lanciato tramite la restituzione del questionario.Com’è consuetudine la Newsletter accompagnerà l’avvicendarsi dell’anno scolastico con riflessioni, approfondimenti e comunicazioni significative per tutti quanti contri-buiscono al sistema educativo di Parma: genitori, bambini, personale insegnante, educatori, operatori, nonni, coordinatori pedagogici, dirigenti e responsabili.Pensando a questo numero, che apre l’anno scolastico, abbiamo deciso di soffer-marci sul significato dell’ACCOGLIENZA nei servizi per bambini da 0 a 6 anni, rac-cogliendo le parole dei protagonisti: genitori, insegnanti ed educatori.Confidiamo che i cambiamenti introdotti vi siano graditi e un grazie ancora per la pre-ziosa collaborazione a tutti quanti ci hanno permesso di realizzare questo numero.

Francesca Gavazzoli - Direttore di ParmaInfanzia

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Parliamo di ACCOGLIENZA The WELCOMING

RECEPTIONThe welcoming reception of children and parents in nursery and infant schools is the basic element of the pedagogical culture promoted by the Educational Services of Parma.

To welcome means not only to be open to dialogue and exchange of ideas, but also li-sten to others, offer opportunities and share ideas and projects with every interlo-cutor, whether is a child or an adult.To welcome means to help the

gradual integration of children and parents in a physical and relational place where they can live a gradual separation accor-ding to their personal needs.

To take care of relationship becomes a key element of both the reception of others and the development of relationships with peers and adults, during the time spent together.

We can therefore define the pedagogical culture of the Educational Services as “the pedagogy of welcoming reception” which does not only regard the beginning of a new school year, but the entire stay at the nurse-ry and the infant school.

Thanks to the work done by educators and teachers, families, children and adults are favored in their path to growth and well being.

CLOSE-UP

Rossana Allegri, Responsabile S.O. Scuole dell’Infanzia Comune di ParmaElisabetta Andreoli, Responsabile S.O. Nidi d’Infanzia Comune di ParmaFrancesca Gavazzoli, Direttore ParmaInfanzia

2 IN PRIMO PIANO

EDIT

ING

Parlare di accoglienza di bambini e genitori all’interno dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia, significa parlare di un elemento fondante la cultura pedagogica nei Servizi Educativi a Parma.Accogliere significa non solo rendersi disponibili al dialogo e all’incontro con l’altro ma ascoltare il suo mondo, offrire opportu-nità, in una costante condivisione di idee e progetti, sia che l’interlocutore sia piccolo (il bambino) o grande (il genitore).

Accogliere significa offrire un “graduale inserimento” in un luogo fisico e relazionale da scoprire, in cui ogni bambino e adulto vedono rispettati i tempi di distacco che sono personali e diversi per ognuno di loro.

La “cura della relazione” diventa quindi elemento fondamentale di accoglienza che si modula nell’incontro con l’altro, nell’in-treccio di nuove relazioni con coetanei e adulti, in uno spazio e in un tempo da trascorrere e vivere insieme.

Possiamo quindi definire la cultura pedagogica dei nostri Servizi come “pedagogia dell’accoglienza”: essa non si realizza solo all’inizio di ogni nuovo arrivo o nuovo anno scolastico, ma è la costante naturale di tutto il percorso di permanenza al Nido e alla Scuola dell’Infanzia: è grazie a questo lavoro fatto da educatori ed insegnanti, che le famiglie, i bambini e gli adulti in generale vengono agevolati nel vivere situazioni costruttive, di crescita e di benessere.

La cura della relazione

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A cura di Federica Piola, Responsabile Centro Studi ParmaInfanzia 4 PENSIERI &PAROLE

L’ACCOGLIENZALe parole dei genitori e degli operatori

0/3 anni“Accogliere i genitori con le loro paure e le loro ansie, che sono naturali nei primis-simi momenti di distacco dai bambini, e accompagnarli in questo percorso, signi-fica aiutarli a creare un legame di fiducia con l’educatrice: ciò permette l’instaurarsi di relazione adulto-adulto che favorisce anche la relazione con il bambino…”“L’inserimento è inteso non come la se-parazione di una mamma dal suo bambi-no ma come accoglienza di ogni singola situazione, di ogni coppia adulto-piccolo. Le mamme oggigiorno hanno poco tem-po perché impegnate nel lavoro e nella gestione della casa: avere l’opportunità di frequentare un ambiente come questo può diventare un riferimento fondamen-tale: si offre cioè la possibilità di conosce-re altri genitori e si favorisce un clima di conoscenza e di condivisione tra loro. In questo clima è possibile conoscere la tata e intrecciare relazioni tra genitori… quin-di un tessuto relazionale che piano piano si viene a creare…”

Educatrice Nido Folletti, sezione piccolissimi

“Se penso ai primi giorni dell’inserimento dell’anno scorso ricordo che non sapevo cosa aspettarmi, non sapevo cosa sareb-be accaduto: qui ho trovato delle tate molto carine, molto gentili, molto pazien-ti che mi hanno aiutato anche a capire i comportamenti della mia bambina. Per-ché io non ho una pazienza esagerata e questo mi colpisce sempre molto quan-do le vedo:anche nei normali momenti di litigio tra i bambini loro intervengono sempre con molta competenza. Anche con una semplice distrazione loro riesco-no sempre comunque a cambiare la si-tuazione cosa che io mamma da sola non riesco o non sono in grado di fare più di tanto…adesso sto imparando anch’io e quando arriverà il secondo figlio proba-bilmente sarò più allenata. Questa è ad esempio una cosa che ho imparato io…”“Anche a mio marito piace molto il nido, dice che è un ambiente incontaminato”.

Mamma Nido Folletti secondo anno di frequenza, sezione piccoli

“Qui mi sono trovata molto bene, l’asilo è accogliente, le tate sono piene di espe-rienza e mi confortano anche nei dubbi: si capiva già dal primo colloquio che ac-coglievano il mio stato d’animo nel lascia-re il bambino. Mi sono sentita rassicurata fin dall’inizio in un momento di “passag-gio” forte nella relazione con il mio bam-bino. Sono rimasta anche molto colpita per tutto il materiale che hanno distri-buito qui al nido (alimentazione, norme igieniche ecc.), per il fatto che il servizio è certificato. Mi sembra cioè di entrare in un posto dove il mio bambino è al sicuro. La sensazione è quella di lasciarlo “in buo-ne mani”. Mi sono sentita accolta anche come mamma: se ho dei dubbi ne parlo subito con la tata e li affrontiamo insie-me…”“ Una mia paura venendo qua era che ci fosse un ambiente un po’ freddo o con persone poco affettuose, invece vedo che le tate lo prendono in spalla, lo coc-colano, insomma sono un po’ delle nostre sostitute anche dal punto di vista affetti-vo; a livello didattico ero tranquilla, ero si-cura che lo avrebbero stimolato e aiutato a crescere...”

Mamma Nido Folletti primo anno di frequenza, se-zione piccolissimi

“Nonostante siano tanti anni che faccio inserimenti ogni anno è sempre un arric-chimento.Le famiglie che arrivano spesso sono ti-morose, non sanno bene ciò che succe-derà e il lavoro più grosso è proprio con loro in quanto non è facile acquisire la loro fiducia; con i bambini, pur nei tempi diversi che ognuno può avere, mi sento

più tranquilla, perché so già che si trove-ranno bene…”“La relazione con la famiglia, che è fon-damentale, la si crea rimanendo sempre aperte al dialogo, accogliendo anche i momenti di sconforto che spesso antici-pano il pianto del bambino. Al genitore spiego sempre ciò che avviene e sta av-venendo all’interno della sezione (gioco, relazioni ecc.). Io e le mie colleghe voglia-mo cioè far partecipi i genitori di tutto ciò che vivono i bambini al nido, anche se non sono “dentro” quotidianamente alle sezioni. Quando riusciamo a riconse-gnare ai genitori le emozioni, i tempi e le situazioni che vivono i loro figli , capiamo che le famiglie si rilassano, si tranquilliz-zano e quasi automaticamente ci conse-gnano un bambino che è più sicuro..”“Le famiglie oggi che arrivano sono an-che molto diverse tra loro: con le famiglie straniere ad esempio ho visto che per superare a volte le difficoltà di comunica-zione è utile porre attenzione ai gesti, agli sguardi che devono sapere trasmettere rassicurazione e accoglienza.L’accoglienza è quindi il punto di parten-za per creare un rapporto di collaborazio-ne vera…”

Educatrice Nido I Girasoli, sezione grandi

“Sono alla terza settimana di inserimen-to del mio bambino e sta andando molto bene. Il tutto è stato molto graduale: abbia-mo cominciato con un tempo breve e con la mia presenza, e adesso lo sto lasciando anche al momento del pasto. La prossima settimana incomincerà a dormire al nido e penso che sarà più problematico, in quanto lui è abituato ad addormentarsi in spalla. Penso che comunque i tempi gradua-li dell’inserimento siano molto “giusti” nel senso che rispettano i tempi dei bambini…”“Mi sono sentita tranquilla fin dall’inizio: ero già abituata a lasciarlo con la baby sitter perché ho ricominciato a lavorare e quindi lui è abituato a stare con altri adulti. La differenza che ho notato rispetto a pri-ma è che a casa lui mi cerca molto, vuole stare tanto in spalla : questo perché ha ca-pito bene che lo lascio in un posto diverso dal solito e credo abbia bisogno che io lo rassicuri. Penso che sia un atteggiamento normale…”

Mamma Nido I Girasoli primo anno di frequenza, sezione piccolissimi

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0/3 years“To welcome parents feeling anxieties from the very first moments of separation from their children, and accompany them in this path, means to help them develop a trust relationship with educators: this allows establishing an adult-adult relationship which favors in turn the relationship with children…”

“The integration should be considered not as the separation of a mother from her child but as the welcoming reception of an adult/child couple. Mothers nowadays have little time because they are working mothers but at the same time they are responsible for housework. However, having the oppor-tunity to experience the school life is fun-damental because it allows meeting other parents and share thoughts. It is also possi-ble to meet teachers and develop gradually relationships with other parents…”

Educator at the nursery school “Folletti” - Babies section

“If I think of last year and the early days of the integration of my child I remember that I didn’t know what to expect and I didn’t know what would happen: luckily teachers here are very nice, polite and patient, and they helped me understand my child’s be-havior. I am much less patient if compared to them: at any time even when children argue and fight they have the ability to intervene and fix the situation. I am not always able to do the same but now I am gradually learning and I am sure that with the second child I’ll be better prepared.Even my husband loves the nursery school

very much because he says it is a pristine place”.

Mother – nursery school “Follet-ti” second year of attendance - young children section

“I’m doing fine here, the school is cozy, teachers are qualified and they have always made me feel better: since the first meeting they have understood my mood and an-xiety in leaving my child.They have comforted me during this delica-te, passing moment in the relationship with my child.

I was also very impressed by all the mate-rials they have distributed here at school (feeding, hygiene, etc..), and by the fact that it is a certified service. I feel like this is a place where my child is safe, I mean in “good han-ds”. I felt welcome also as mother, if I have any doubts I talk immediately with the tea-chers and we face problems together ... “ “One of my fear was that here there were cold atmosphere and relations, but ac-tually the teachers love to hold my child in their arms, pamper him, in short they are our substitutes even from the emo-tional point of view. Regarding my child’s education I was sure he would have been encouraged and helped to grow ... “

Mother – nursery school “Folletti” first year of atten-dance - Babies section

I have been helping children and fa-milies integrate in school for many ye-ars but it is always an enrichment. Families are often anxious, they do not know what to expect and I must say that the hardest part of my job is to gain their confidence. Regarding the children, I am sure they will be fine..”“The relationship with the family, which is fundamental, is based on open dialogue and comfort especially when children cry. I always explain to parents the educational activities which are being implemented in the section (games, relations etc..). Me and my colleagues would like to involve parents in the school life, even if they do not participate in the daily section activities. When we tell parents about their children’s emotions and situations and they under-stand that everything goes well I see they feel more relaxed”.

WELCOMING RECEPTIONParents’ and operators’ words

THOUGHS & WORDSFamilies coming here are very diffe-rent from one other: with foreign fa-milies, for example, to overcome com-munication problems it is useful to pay attention to gestures and glances to convey reassurance and acceptance. The reception is therefore the starting point for creating a true partnership ... “ Educator at the nursery school “I Girasoli”, grown-up children section

“This is the third week of the integration of my child in school and I must say that eve-rything is going very well. Everything has been gradual: at first we stayed at school for short time and I was always present now I can leave him also during lunch time. Next week he will begin sleeping in the school and I think it will be more dif-ficult as he got used to sleep in my arms. I think that the gradual times of integra-tion are appropriate because they respect children’s rhythms.

“I felt quiet from the beginning: I got used to leave him with a baby sitter since I had started working again, therefore I think he is used to be with other adults. The difference than before is that at home he is always looking for me and he wants me to hold him in my arms: this is becau-se he understood I leave him in a different place than usual and I think he needs to be reassured. I think it’s normal …”

Mother – nursery school “I Girasoli” first year of at-tendance - babies section

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“Sono molto soddisfatta di questi anni di frequenza alla scuola dell’infanzia. La bambina proveniva da due anni di nido e aveva vissuto l’esperienza di inseri-mento in una struttura di comunità con altri bambini e quindi era già abituata al distacco con la mamma. Ho trovato alla scuola dell’infanzia molto positivo l’ ap-proccio delle insegnanti perché in pochi giorni lei si è inserita in questo nuovo gruppo legando in modo particolare con i bambini più grandi (le classi sono classi miste per età). Secondo me questa diffe-renza di età all’interno della sezione è un fattore estremamente importante perché ho visto nella mia bimba il desiderio di imitare i più grandi fin da subito (ad es. apparecchiare il tavolo, misurarsi nel di-segno o con le canzoncine o comunque in piccoli lavoretti così come facevano quelli più grandi). Secondo me questo è un buon metodo per abituare i bambini a stare insieme ma anche a insegnare le regole del vivere in gruppo e della condi-visione degli spazi e dell’attenzione degli adulti…”

Mamma Scuola dell’Infanzia “La Mongolfiera”, terzo anno di frequenza

“L’impressione è molto positiva fin dalla prima riunione generale dove ci hanno dato tutte le informazioni di cui avevamo bisogno e il quadro generale del percorso che avrebbero affrontato i bambini. An-che il primo colloquio è stato importante perché ho potuto raccontare le caratte-ristiche del mio bambino e “presentarlo” alle maestre…”

“Nei giorni dell’inserimento ho trovato un supporto nelle piccole difficoltà che il distacco mamma/bambino può creare e ho notato un atteggiamento differenzia-to a seconda delle caratteristiche di ogni bambino (ad es. la mia bambina ha mani-festato un po’ di difficoltà pur avendo già frequentato il nido). Ho quindi apprezza-to “l’accompagnamento” che le maestre hanno saputo fare. Cioè hanno saputo rispettare le esigenze e i bisogni della mia bambina di osservare, di studiare l’am-biente e il contesto in cui si veniva a tro-vare. Nello stesso tempo ho notato come venisse aiutata anche attraverso stimoli di gioco ad “emanciparsi”, a prendere il

“via” nella nuova situazione: Quindi un’at-tenzione alle diversità che ogni bambino manifesta…”

Mamma Scuola dell’Infanzia “La Mongolfiera”, pri-mo anno di frequenza

“E’ stata un esperienza sicuramente po-sitiva non solo per il bambino ma anche per me come genitore. Ho potuto infatti riscontrare che la formazione degli inse-gnanti consente di far emergere delle potenzialità e competenze nei bambini

che noi genitori non siamo in grado di far emergere nello stesso modo. Ho riscon-trato cioè una grossa professionalità che ha agevolato i rapporti con altri bambini ma anche la consapevolezza di se stessi, favorendo il gioco e la didattica (abbiamo fatto una bella esperienza nella biblioteca interna). La passione per i libri e la lettu-ra della mia bambina sono convita che è nata e cresciuta qua all’interno della scuola. E’ quindi importante la stimola-zione che i bambini ricevono a scuola ma che si travasa anche a casa e nel rappor-to con noi genitori. Si capisce che c’è un “disegno”, una programmazione dietro anche ad un semplice gioco. Ad un genitore che inizia questa espe-rienza direi di essere molto sereno e di non essere preoccupato perché qui i bambini vengono accolti benissimo, le maestre di prendono cura di loro e li aiutano a crescere. Qui i bambini stanno bene, quasi fosse un’altra casa…”

Mamma Scuola dell’Infanzia “La Mongolfiera”, terzo anno di frequenza

“Accogliere il bambino significa cerca-re di agevolarlo nella conoscenza degli spazi e dei compagni con in cui vivrà durante la giornata (ad esempio favo-rendo il gioco in piccoli gruppi). Il bam-bino deve cioè “sentirsi” parte della nuo-va comunità, deve sentirsi accolto non solo dall’insegnante ma anche dagli altri bambini…”

“Accogliere le nuove famiglie significa agevolarle nella comprensione del fun-zionamento e dell’organizzazione del

3/6 anni“La prima cosa, importante nell’accoglie-re le famiglie è rassicurarle il più possibile sui tempi dell’inserimento: sarà graduale e saranno rispettati i tempi dei singoli bambini, si favorirà il processo di autono-mia, ma sempre in modo individualizzato.Ogni bambino è diverso e questo implica un’attenzione mirata ai bi-sogni e alle caratteristiche di ognuno.Rassicurare il bambino vuol dire rassicurare anche le mamme cre-ando un rapporto di fiducia che faci-lita il benessere e l’inserimento dei piccoli.

I genitori che hanno fre-q u e n t a t o g l ’ a n n i

precedenti, manifestano interesse e cu-riosità rispetto all’arrivo delle nuove fami-glie dei nuovi bambini.Anche i bambini grandi aspettano que-sti arrivi, grazie al lavoro delle insegnanti, che cercano di responsabilizzarli nei con-fronti dei bambini più piccoli; Allo stesso modo i piccoli saranno favoriti negl’ap-prendimento imitando i loro compagni più grandi.

I tre aspetti fondamentali da rispettare sono: L’identità del bambino, l’autonomia (non solo intesa come autonomia di base ma anche come capacità di scelta e ini-ziativa personale)e le competenze.Questi tre aspetti si sviluppano in modo armonioso, con la condivisione di regole e la creazione di un buon clima relazio-nale.”Insegnante Scuola dell’Infanzia “La Mongolfiera”

Ogni bambino è diverso

e questo implica un’attenzione

mirata ai bisogni e alle caratteristiche

di ognuno.

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THOUGHS & WORDS

servizio, significa parlare delle nostre modalità di lavoro, mostrare gli spazi in cui vivrà il bambino. Ma significa anche ascoltare ciò che loro “portano” durante il primo colloquio perché questo è il momento fondamentale in cui prende avvio il rapporto scuola/famiglia.Quindi lo scambio reciproco di infor-mazioni agevola la nascita di un sen-timento di fiducia che favorisce anche l’inserimento del bambino nella scuola dell’infanzia…” “Tutto questo richiede un lavoro grosso per noi insegnanti ma che è fondamenta-le e irrinunciabile.Se riusciamo a far decollare un rapporto di

fiducia, di scambio, di collaborazione con le famiglie potremo contare su un rappor-to profiquo anche con il bambino…”

Insegnante Scuola dell’Infanzia “I Girasoli”, sezione cicale

“Quando si entra con un figlio in una nuova struttura c’è sempre un po’ emo-zione e ansia in noi genitori che ci chie-diamo: -Il bambino verrà accolto, si tro-verà bene, reagirà positivamente nel nuovo spazio che ho scelto per lui?-. Io mi sono trovata benissimo, c’è molto “ca-lore” e accoglienza da parte delle mae-stre, soprattutto danno molta attenzione

a noi come persone e questo lo avevo già notato nel primo colloquio. Mi hanno ascoltato, mi sono sentita accolta quindi non solo come mamma ma anche come persona. Questo l’ho percepito chiara-mente e di conseguenza mi sono sentita più rilassata…”

“Quello che comunque mi è rimasto molto impresso è il fatto che le maestre hanno dato alla bambina il tempo che le serviva, nel senso che non hanno affret-tato l’inserimento, hanno cercato di en-trare in empatia con lei, di coinvolgerla in un gruppo di bambini già inseriti, hanno tenuto conto di ciò che io avevo raccon-tato durante il primo colloquio (ad esem-pio i suoi giochi preferiti). Questo mi ha fatto molto piacere come mamma per-ché ho capito che c’era molta attenzione da parte loro…”

Mamma Scuola dell’Infanzia “I Girasoli”, primo anno di frequenza

0/6 anni“Sono rientrata nella struttura con molta tranquillità perché sapevo già -a cosa an-davo incontro-, cioè sapevo e conoscevo tempi, ritmi e persone. Ovviamente di-verso è stato l’anno precedente quando dovendo inserire due bambini in un am-biente nuovo ero preoccupata (dovendo anche conciliare la mia attività di lavoro con i due inserimenti)…”“Quest’anno quando è iniziato l’anno scolastico pensavo di dover ripetere un piccolo inserimento, invece non ce ne è stato bisogno. Questo mi ha fatto mol-to piacere: da un lato perché ho potuto conciliare meglio la vita familiare con i miei impegni di lavoro e dall’altro perché ho visto delle persone disponibili, che hanno saputo “venire incontro” alle mie esigenze personali.Io e mio marito siamo da soli qua a Par-ma (non abbiamo nonni che possono aiutarci) e quindi trovare delle persone disponibili, per noi è di grande aiuto...”

Mamma di due bambini iscritti al nido e alla scuo-la dell’infanzia “I Girasoli” ambedue al secondo anno di frequenza

3/6 years“The first important thing in welcoming families, is to reassure

them about the time of integration: it will be a gradual process and it will respect children’s rhythms. We support children in developing

self-reliance according to their needs. Every child is different and this implies to focus on each child’s needs.

To reassure children means to reassure their mothers as well, developing a trust relationship which enable the children’s well being and integration.Parents who attended and experienced school life in the previous years, show interest and curiosity in newcomer families and babies.Also grown-up children are excited about the arrival of newcomers. In fact teachers try to give them a sense of responsibility towards young children. At the same time, young children will learn faster by imitating grown-up children. There are three key aspects to be respected: the child’s identity, his/her autonomy (meant not only as basic autonomy

but also as capacity of choice and initiatives) and skills. These three aspects are developed in harmony sharing rules and

developing a good relational climate.Teacher - “La Mongolfiera” preschool

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THOUGHS & WORDS

0/6 years

“When I came back to the preschool for the second year I was very calm because I knew what to expect, I already knew

teaching methods, rhythms and people. Obviously, the first year was different as I was really worried about the integration of my two children

(in addition I had to balance work and the integration phase in school). At the beginning of the school year I thought there would have been some fur-

ther problems of integration, but luckily there haven’t been any. This made me very happy: on the one hand because I could conciliate work and family life, on the other hand because I could count on persons available to meet my needs. My husband and I are alone here in Parma (we do not have grandparents who can help) and therefore having the opportunity to count on such persons it is of great help to us…”

Mother of two children enrolled in the nursery and infant school “I Girasoli”- second year of attendance

“I am very satisfy with these years of preschool attendance. My child attended the nursery school for two years and she had already lived the experience of integration so she was already used to separate from me. One of the thing I like about the preschool is the teachers’ approach which helped my child integrate into new groups, in particular she gets on with grown-up children (there are mixed-age sections in the school).I think the age difference in each section is an extremely important factor because I’ve noticed that my daughter tried immediately to emulate grown-up children (e.g. set the table, drawing or singing songs as grown-up children did). In my opinion this is a good way to teach children to stay together but also to teach them the rules of living in groups, sharing spaces and adults’ attention... “

Mother - “La Mongolfiera” preschool - third year of attendance

“My impression was very positive since the first general meeting where I received all useful information about my child’s educational path. The first individual meeting was very important too as I had the opportunity to tell teachers about my child’s character...”During the days of integration I noticed different attitudes depending on each child’s character (for example my daughter had some difficulties even if she had already attended the nursery school).I appreciated the support from teachers who did their best to meet my daughter’ needs and help her to get familiar with the school. At the same time I noticed the way she was helped “emancipate” through games. I like the fact that so much attention is paid to each child’s character...”

Mother - “La Mongolfiera” preschool”- first year of at-tendance

“It was definitely a positive experience not only for my child but also for me. I could verify that teachers’ preparedness is fundamental to bring out children’s skills and personality. Sometimes parents are not able to bring

them out the same way. I found a high level of professionalism which helped develop relationships between children favouring games and educational activities (we had a good experience in the school library). I’m sure my daughter’s passion for reading arose in school. The motivation and stimuli that children receive from school is very important as it is essential also in the child’s everyday life at home. I understand that every game and play is carefully designed to develop children’s skills. If I could suggest something to parents who want to enrol their children I would recommend being quiet as children are very well welcome, teachers take care of them and help them grow up. Here children are doing well, almost like a second home ... “

Mother - “La Mongolfiera” preschool”- third year of attendance

“To welcome children means to help them get familiar with the school and other children (for example encouraging small groups play). The child shall feel that he is part of a community and welcome by both teachers and children...” To welcome new families means to help them understand the educational activities, the service, the teaching methods, the play activities. It also means listening to their needs especially during the first individual meeting as it is a crucial moment for the beginning of the relationship between the school and the family.The mutual exchange of information help the development of trust relationship which in turn promotes the integration of the child in school..”This goal is achieved through a great job to be carried out by teachers. If we manage to develop a trust relationship and collaborate with families, then we can count on good relationship with children..”

Teacher - “I Girasoli” preschool - Cicade Section

“When I accompanied my child to school for the first time I was a bit anxious and I wondered: will she be fine? Will she be welcome? Will she get familiar with the school? Personally I’m doing very well. There is a friendly and warm atmosphere and hospitality. Teachers are very attentive to our needs, they listen to parents. We are very well welcome not only as parents but also as persons. I felt it clearly during the first individual meeting and consequently I felt more relaxed...”I was really impressed by the fact that teachers helped my daughter integrate into school according to her times and rhythms. Teachers tried to involve her in a group of grown-up children keeping in mind what I told them during the first individual meeting (for example her favourite games). This made me very happy because I realized that they were very attentive to children’s needs…”

Mother - “I Girasoli” preschool - first year of attendance

THOUGHS & WORDS

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IN EUROPA Erica Catelli, educatrice Nido “I Girasoli” di ParmaCarla Lommi, educatrice e coordinatrice Nido “Il Bosco Incantato” di Noceto

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LA CITTÀ DEI TROLL

Trollhattan

sono attenti, e attraverso il gioco e le esperienze, imparano a prendersene cura. Nel bosco raccolgono sassi, bastoni, pigne e, al ritorno, li portano a scuola e li usano per altri giochi.”

Questa esperienza è stata realizzata nell’ambito degli scambi pedagogici di ParmaInfanzia all’interno della rete SERN www.sern.eu.

Lo scambio si è sviluppato in due momenti:

• accoglienza di due educatrici svedesi, Anna e Agneta, dal 4 al 16 maggio 2009 nei servizi per l’infanzia “Il Bosco Incantato” di Noceto e “I Girasoli” di Parma;

• visita di due educatrici, Carla del Nido “Il Bosco Incantato” ed Erica del Nido e Scuola dell’Infanzia “I Girasoli”, in due pre-school della città di Trollhattan, in Svezia, dal 24 maggio al 6 giugno 2009.

L’ambiente esterno è la più grande “pedagogical room” della scuola. L’utilizzo degli spazi all’aperto, sia da parte dei bambini che da parte degli adulti, favorisce l’autonomia, il senso di sicurezza, la confidenza e la tranquillità nell’esplorazione.

“Sono rientrata dalla Svezia da pochi giorni e continuo a ripensare a questa esperienza, per poter mettere ordine e dare un significato a ciò che ho vis-suto… Tutto là mi è sembrato nuovo e strano: le casette in legno, senza tapparelle e scuri per poter fare entrare più luce possibile, le lanterne in ogni finestra, la natura così ricca e forte, i laghi e i canali d’acqua in ogni angolo della città, le biciclette… Anche le persone hanno dei ritmi di vita diversi: si alzano presto al mattino e la maggior parte della gente inizia a lavorare alle 7, perché alle 17 si cena. Quasi tutti si muovono con la bicicletta o a piedi, e fanno sport all’aria aperta in

qualsiasi condizione atmosferica…Nascosta e protetta da un piccolo bosco, situata su una piccola collina, ho trovato la preschool Storken, circonda-ta da un bellissimo giardino. In questa scuola ci sono 4 sezioni, con bambini dagli 1 ai 6 anni. La struttura è formata da quattro caset-te in legno, ognuna con il suo ingres-so, e tutte collegate internamente. Il giardino circonda la scuola ed è ricco di materiali: grandi sassi su cui salire, tronchi e travi su cui fare esibizioni di equilibrismo, lunghi bastoni di legno, che appoggiati l’uno all’altro formano una capanna in cui nascondersi, arbusti intrecciati che diventano una “casetta

verde” .Il giardino viene vissuto come un’altra “stanza” della scuola, dove fare espe-rienze importanti come quelle proposte all’interno: mangiare, dormire, raccon-tare storie, danzare…Nel progetto pedagogico di ogni scuola sono previste 2 uscite al giorno di almeno un’ora, in qualsiasi condizione atmosferica, perché come dice un detto svedese “Non c’è brutto tempo, ma solo vestiti adatti”. Almeno una volta alla settimana viene organizzata un’uscita nel bosco, luogo che noi non riteniamo privo di pericoli! Eppure ai bambini svedesi viene tra-smesso il rispetto per questo ambiente,

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“I came back from Sweden since a few days ago and I am still thinking about this experience, to bring order and give meaning to what I lived there ... Everything seemed so new and strange to me: the small wooden houses, with no blinds and shutters to let in as much light as possible, lanterns in every window, the nature so rich and strong, lakes and water channels in every corner of the city, bicycles ... Moreover people have different rhythms of

life: they get up early in the morning and most of them start working at 7 o’clock while at 5pm they usually have dinner. Almost everybody goes by bike or by foot, and does outdoor sports in any weather ... The Storken preschool is situated on a small hill, hidden and protected by a small forest and surrounded by a beautiful garden. In this school there are 4 sections, with children aged 1 to 6 years. The structure consists of four small wooden houses, each with its own entrance but all connected internally. The garden surrounding the school building is full of materials: big rocks to climb, logs and beams to do acrobatics, long wooden sticks supporting each other to form a hut to hide in, interwoven shrubs becoming a “green house”.

The garden is seen as another “room” of the school, where children can make experiences as significant as those proposed indoor: e.g. eating, sleeping, storytelling, dancing ... The educational project of each school shall provide at least 1-hour outdoor time twice per day in any weather, in fact, as a Swedish proverb says “There is no bad weather, only bad clothing.” At least once a week the school organizes a walk into the forest but personally we would not recommend it as we think it might certainly be not free of danger!Swedish children are taught to respect the environment, they are attentive and learn to care through play and experiences. In the forest, they collect rocks, sticks, pine cones and bring them to school and use them for other games.”

The outdoor environment is the greatest “pedagogical room” of the school. The use of outdoor spaces, both by children and adults, encourages self-reliance, sense of security, confidence and freedom of exploration.

The exchange consisted of two phases: • welcoming reception of two Swedish educators, Anna and Agneta, from 4 to 16 May 2009 in the nursery school “Il Bosco Incantato” (The Enchanted Wood) in Noceto and the nursery school “Girasoli” (Sunflowers) in Parma;

• two educators, Carla from the nursery school “Il Bosco Incantato” and Erica from the nursery school “I Girasoli”, visited two pre-schools located in the city of Trollhattan, Sweden, from 24 May to 6 June 2009.

THE CITY OF THE TROLLS

IN EUROPE

This experience has been made within the pedagogical exchanges promoted by Parmainfanzia within the SERN network www.sern.eu

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SCAMBI EUROPEI Progetto COMENIUS nelle Scuole dell’Infanzia del Comune di ParmaIl progetto europeo “Integration Paren-thood” si è inserito all’interno di un’ampia progettazione di durata biennale, che ha avuto inizio nell’ottobre 2007 e si è concluso nel luglio 2009. Il programma settoriale Comenius riguarda tutto l’arco dell’istruzione scolastica, e prevede scam-bi e confronti tra insegnanti di diverse nazioni europee, al fine di migliorare la qualità e il volume della mobilità del personale, promuovere lo sviluppo, nel campo dell’apprendimento permanente, di contenuti, soluzioni pedagogiche e prassi innovative, sostenere la diffusione di buone pratiche attraverso la collabo-razione transnazionale, favorire la cittadi-nanza europea attiva.

Il progetto ha coinvolto diverse scuole del Comune di Parma, “La Mongolfiera”, “L’Aquilone”, “L’Arlecchino”, “Il Mago Merli-no”, “Millecolori”, istituti scolastici di Belgio (istituto BSGO De Leerboom, Halle) e Sve-zia (istituto Knutbygårdens, Stoccolma), e ha avuto come tematica principale la multiculturalità e l’integrazione, attraver-so percorsi didattici aperti ad approcci

interculturali, con particolare attenzione a quelli implementati attraverso il coinvol-gimento dei genitori.Gli obiettivi generali del progetto si possono così riassumere: offrire visibilità

alle esperienze pedagogiche e didatti-che maturate all’interno dei nostri servizi per l’infanzia; offrire nuove opportunità comunicative e relazionali con i bam-bini stranieri e loro famiglie; contribuire al miglioramento del livello culturale di bambini e genitori, facilitando la loro inclusione nella vita e cultura scolastica; condividere idee e percorsi educativi con insegnanti appartenenti ad altre scuole, culture, paesi.Nel corso del primo anno, il focus d’in-

teresse è stato principalmente la cono-scenza di contenuti multiculturali giunti direttamente dalle idee dei genitori, il secondo anno ha condotto alla co-progettazione e realizzazione di giochi,

spazi e contesti concreti in cui i genitori hanno potuto condividere idee, riflessioni e oggetti, apportando la loro creatività e capacità ideativa all’interno della scuola.Il confronto aperto ha permesso a ciascun soggetto coinvolto di esporsi e di raccon-tarsi, nella certezza che quel luogo, fisico e mentale, appartiene ad uno dei tanti modi di fare cultura, perché la scuola è anche questo: è luogo aperto, democra-tico, partecipato, per costruire un sapere dinamico e socialmente fondato.

Il progetto ha avuto come tematica principale la multiculturalità e l’integrazione, attraverso per-corsi didattici aperti ad approcci interculturali attraverso il coinvolgimento dei genitori.

Daniela Morini e Manuela Morelli – Coordinamento Scuola dell’Infanzia

The European project “Integration and Parenthood” fit into a wider project which began in October 2007 and ended in July 2009.

The Comenius sub-programme focuses on the first phase of education, from pre-school and primary to secondary schools. It supports exchanges of teachers from different European countries in order to improve the quality and to increase the volume of mobility of educational staff, support the development of innovative services, pedagogies in lifelong learning, support the exchange of best practices and promote active European citizenship.

The project involved pre-schools located in the City of Parma (“La Mongolfiera”,

“L’Aquilone”, “L’Arlecchino”, “Il Mago Merli-no”, “Millecolori) Halle – Belgium (Institute BSGO De Leerboom) and Stockholm – Sweden (Institute Trekloverns Forsko-leenhet). The main theme of the project has been multiculturalism and integra-tion, through educational paths open to intercultural approaches, with particular attention given to those implemented through parents involvement.

The objectives of the project can be summarized as follows: provide visibility to teaching and pedagogical experience, gained within our services for childhood; offer new communicative and relational opportunities with foreign children and their families; contribute to improving the cultural level of children and parents,

favouring their inclusion in school life and culture; share ideas and educational paths with teachers from other schools, cultures and countries.

The first project year focused on multicul-turalism and its meaning while the second one aimed to design spaces and contexts in which parents can share ideas, thou-ghts and objects, bringing their creative ideas and skills within the school in order to implement recreational artifacts to be shared with the children. The open debate allowed everyone involved to tell about him/herself. It represented one of the many ways to promote culture within school which is to be considered as an open and democratic place focused on the development of dynamic education.

COMENIUS projectin the Preschools of the Municipality of Parma

PEDAGOGICAL EXCHANGES

The main theme of the project has been multiculturalism and integration, through educational paths open to intercultural approaches, with particu-lar attention given to those implemented through parents involvement.

IN EUROPA

IN EUROPA

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Rossana Allegri, Responsabile S.O. Scuole dell’Infanzia Comune di ParmaElisabetta Andreoli, Responsabile S.O. Nidi d’Infanzia Comune di ParmaFrancesca Gavazzoli, Direttore ParmaInfanzia

20 INFO

7DICEMBRE

Ponte Immacolata

24DICEMBRE

Chiusura natalizia

06GENNAIO

dal

al

01APRILE

Chiusura pasquale

06APRILE

dal

aldal30

giugno

Chiusura estiva

NewsIl Centro Studi ParmaInfanzia si presenta online con un nuovo sito: se solo si pensa che in pochi anni gli utenti web sono diventati alcune centinaia di milioni (e anche in Italia il loro numero sta crescendo ad un ritmo mai visto rispetto ad altri canali), si può capire come questo mezzo di comunicazione sia diventato strategico per la conoscenza e la promozione dei progetti e degli eventi educativo/didattici relativi alla fascia di età 0/14 anni. Il sito web diventa quindi uno strumento di comunicazione fondamentale per il Centro Studi: è attraverso di esso che è possibile raggiungere, ed essere raggiunti, da milioni di perso-ne a livello nazionale ed internazionale e diffondere al contem-po cultura e innovazione progettuale dedicate al mondo delle Scuole e dei Servizi per l’Infanzia.

NewsParma Infanzia Study Center is online with a new website: if we think web users are currently hundreds of millions (also in Italy their numbers is increasing at a rate never seen before), we understand the strategic importance of the internet as a tool for communication and dissemination of educational projects and events related to children aged 0-14.

The new ParmaInfanzia website thus becomes a primary me-chanism for communication: the internet allows to reach, and be reached by, millions of people both at national and inter-national level; therefore it allows to disseminate projects and innovation related to preschools and infant services.

www.centrostudi.parmainfanzia.it

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