IMPORTANZA DELLA MANUTENZIONE NELLE ATTREZZATURE … · ARPAL La Spezia ASL 5 “Spezzino” S.C....

Sala Marmori - Camera di Commercio della Spezia28 ottobre 2010

AMBIENTI DI LAVORO SANI E SICURI

campagna europea sulla manutenzione sicura

IMPORTANZA DELLA MANUTENZIONE NELLE IMPORTANZA DELLA MANUTENZIONE NELLE

ATTREZZATURE PORTUALI ATTREZZATURE PORTUALI

Dott. Ing. Davide Vetrala

Servizio di Progettazione e Pianificazione Territoriale, Sicurezza ed Ambiente

dell’Autorità Portuale della Spezia

Autorità Portuale della Spezia

ARPAL La Spezia ASL 5 “Spezzino” S.C. PSAL

Direzione Provinciale del Lavoro

INAILSede della Spezia

Vigili del FuocoLa Spezia

Prefettura

Ufficio Territoriale del Governo della Spezia







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Principali compiti delle A.P. (1):

• Indirizzo, programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate nei porti - con poteri di regolamentazione ed ordinanza anche in riferimento alla sicurezza sul lavoro …;

• Pianificazione dell’assetto complessivo del porto, ivi comprese le aree destinate alla produzione industriale, all’attivitàcantieristica e alle infrastrutture stradali e ferroviarie, che vengono definite dal Piano Regolatore Portuale che individua altresì le caratteristiche e la destinazione delle aree interessate;

• Gestione del demanio marittimo nella circoscrizione territoriale di competenza come da Art. 8, lett. h, Legge n.84/94;







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Principali compiti delle A.P. (2):

• Pianificazione degli interventi e programmazione delle opere necessarie;

• Manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell’ambito portuale, ivi compresa quella per il mantenimento dei fondali, previa convenzione con il ministero dei LL.PP. …;

• Affidamento e controllo delle attivitàdirette alla fornitura, a titolo oneroso, agli utenti portuali di servizi di interesse generale …(D.M. 14/11/94);

• Artt. 16 e 18 L.84/94: imprese operanti all’interno del porto

• Art.68 CdN: imprese operanti all’interno del demanio di competenza







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Organi delle A.P.:• Presidente• Comitato Portuale• Segretariato Generale• Collegio dei Revisori dei Conti

Risorse finanziarie:

Le entrate delle AP sono costituite:• Dai canoni di concessione delle aree demaniali e delle banchine comprese nell’ambito portuale e dalle aree demaniali ricomprese nelle circoscrizioni territoriali di competenza;

• Dagli eventuali proventi derivanti dalle cessioni di impianti;

• Dal gettito delle tasse sulle merci sbarcate ed imbarcate;

• Dai contributi delle Regioni, enti locali e altri enti ed organismi pubblici.

shipyardsshipyardsshipyards

LNGLNGLNG

marinasmarinasmarinas

containerscontainerscontainers

cruisingcruisingcruising

marinasmarinasmarinas

gen. cargogen. cargogen. cargo







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All’interno della Circoscrizione

demaniale dell’AP della Spezia

coesistono diverse realtà produttive,

tra cui:

•Il Porto mercantile•L’ Arsenale militare•L’industria cantieristica•I porticcioli per la nautica•L’attività crocieristica•Il turismo•Il vivaismo marino

Di queste, rivestono particolare interesse ai fini della sicurezza sul lavoro, le attivitàportuali e cantieristiche, sia per la tipologia del lavoro che per le attrezzature impiegate per svolgerlo.







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Dell’AP, dunque, ricordiamo i poteri di regolamentazione ed ordinanza anche in riferimento alla sicurezza sul lavoro (Art.6, punto 1, comma a) L. n. 84/94), nonché l’onere di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni (aree non in concessione) (Art.6, punto 1, comma b) L. n. 84/94), ed alla ristrutturazione, oltreché alla nuova realizzazione, di opere marittime.







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Ma di particolare importanza è

l’Art.24 della Legge 84/94:

Norme previdenziali, di sicurezza e di igiene del lavoro.

Al punto 2.bis si legge:

“Ferme restando le attribuzioni delle unità sanitarie locali competenti per territorio, nonché le

competenze degli uffici periferici di sanità marittima del Ministero della Sanità, spettano alle

Autorità Portuali i poteri di vigilanza e controllo in ordine all'osservanza delle

disposizioni in materia di sicurezza ed igiene del lavoro ed i connessi poteri di

polizia amministrativa.”

L’Art. 24, dunque, sintetizza in maniera inequivocabile i compiti di “vigilanza e di controllo” che

la Legge attribuisce alle Autorità portuali, nella circoscrizione demaniale di competenza, in

materia di “sicurezza e igiene del lavoro”, in aggiunta ai già citati poteri di regolamentazione e

di ordinanza.







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A tale scopo, l’Autorità Portuale della Spezia, sin dalla sua nascita,

ha creato all’interno della propria struttura organizzativa

l’Ufficio Sicurezza

attribuendo a quest’ultimo i poteri di vigilanza e di controllo sulla sicurezza del lavoro

previsti all’Art. 24 precitato.

Oggi l’Ufficio Sicurezza è parte integrante del Servizio di Pianificazione Territoriale,

Sicurezza ed Ambiente dell’AP ed è inserito a pieno titolo all’interno dell’Area

Tecnico-Operativa, cui sono demandati, tra l’altro, tutti i compiti di

programmazione, progettazione e realizzazione di lavori riguardanti le

infrastrutture e gli impianti interni al demanio di competenza.







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L’attività dell’Ufficio Sicurezza dell’AP della Spezia si esplica in diversi ambiti, tra i quali:

• Vigilanza e controllo delle procedure operative adottate dai Terminal e nei Cantieri navali;

• Acquisizione e verifica documentale dei DVR predisposti dai Terminal;

• Autorizzazione e controllo delle operazioni di sabbiatura, pitturazione a spruzzo, uso di

fiamma libera in banchina;

• Autorizzazione e controllo dei trasporti eccezionali;

• Sopralluoghi ed ispezioni per valutazione delle condizioni di manutenzione delle parti

comuni;

L’ufficio esplica anche compiti di coordinamento presso cantieri edili nei quali l’Autorità Portuale

risulti committente delle opere, sia in fase di progettazione che di esecuzione dei lavori,

presiede con i propri addetti il Comitato di Igiene e Sicurezza del Porto e partecipa

all’organizzazione di attività di formazione per coloro che dovessero accedere alle aree portuali.







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Alcuni dati relativi al periodo

gennaio 2009 – ottobre 2010:

•autorizzazioni per trasporti eccezionali: n. 1200;

•autorizzazioni per pitturazioni a spruzzo: n.

25;

•autorizzazioni per sabbiature: n. 5;

•autorizzazioni per uso fiamma libera: n. 10;

•autorizzazioni per tramacchi: n. 12;

•verbali di sopralluogo in cantieri edili: n. 104;

•ordini di servizio inerenti la sicurezza: n. 12;

•sospensione per motivi di sicurezza: n. 3;







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MANUTENZIONE DI INFRASTRUTTURE MARITTIME:

Progetto di ristrutturazione della banchina alle Grazie, Comune di Portovenere:

Il progetto prevedeva opere di consolidamento della banchina lungo la passeggiata a mare del borgo delle Grazie, con riqualificazione degli arredi e realizzazione di nuove infrastrutture a servizio della nautica e del turismo.Importo lavori: € 1.830.000,00Data di inizio lavori: 10 ottobre 2008Data di fine lavori: 17 aprile 2010







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MANUTENZIONE DI INFRASTRUTTURE MARITTIME:

riqualificazione banchina a giorno a Cadimare e sistemazione foce del Fosso di Ria alle Grazie:Il progetto prevede interventi in tre diverse aree interne alla circoscrizione AP: il primo attiene a manutenzioni straordinarie all’interno del porto mercantile. Il secondo alla ristrutturazione della banchina frangiflutti di Cadimare ed il terzo interessa l’adeguamento idraulico del tratto di foce del Fosso di Ria alle Grazie.Importo lavori: € 2.500.000,00Data di inizio lavori: 03.11.2008Data di presunta di fine lavori: 16.04.2010







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MANUTENZIONE DI INFRASTRUTTURE MARITTIME:Demolizione silos ex Italiana Coke e riqualificazione aree di banchina in Calata Paita:Il progetto prevede la demolizione di silos ex Italiana Coke realizzati su Calata Paita e la riqualificazione delle aree liberate per renderne fruibili gli spazi prima ai terminal merci varie e, successivamente in via definitiva, al progetto di riqualificazione dell’intero waterfront della città.Importo lavori: € 2.500.000,00Data di inizio lavori: 10 dicembre 2009Data di presunta di fine lavori: 7 luglio 2010







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MANUTENZIONE DI ATTREZZATURE PORTUALI:

l'articolo 15, comma 1, lett. z), D.Lgs. n. 81/2008, include a pieno titolo la manutenzione nell'ambito delle

misure generali di tutela per la gestione dei luoghi di lavoro, specificando che è obbligo del datore di lavoro

l'effettuazione di: "regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di

sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti". In particolare il Titolo III, Capo I pone un particolare accento

alle operazioni di manutenzione e controllo delle attrezzature di lavoro, finalizzando tali interventi al mantenimento

dei prescritti livelli di sicurezza.

La definizione delle corrette strategie manutentive necessità di una specificazione univoca del termine

"manutenzione". Tale definizione è presente nella norma UNI EN 13306 che definisce la manutenzione come la:

"Combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, durante il ciclo di vita di

un'entità, volte a mantenerla o riportarla in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta.“

Le attività di manutenzione comprendono, in generale:

• ispezione • collaudo • misurazione • sostituzione • regolazione • riparazione • manutenzione•

rilevazione guasti • sostituzione di pezzi • messa a punto • lubrificazione • pulizia.







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Gru di banchina: in porto si contano ben 12 gru di banchina

Gru semoventi: attualmente sono a disposizione dei terminal 10 semoventi







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Gru di piazzale (RTG): operative si contano oggi 18 gru di piazzale

Contstacker: mezzi dedicati alla movimentazione di container. Ne sono stati rilevati ben 36







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Carrelli elevatori: usati principalmente per le merci varie, attualmente se ne contano 82

Motrici, ralle, pale e trattori portuali: oltre 60







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La manutenzione è essenziale per prevenire i rischi sul luogo di lavoro ma, al tempo stesso, è

anch'essa un'attività ad alto rischio per i lavoratori che la realizzano.

L’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (OSHA) stima che in Europa il 10-

15% degli incidenti mortali sul lavoro possano essere attribuiti ad operazioni di manutenzione.

In alcuni Paesi il 20% di tutti gli infortuni sul lavoro sono legati alla manutenzione e in diversi settori

lo sono più della metà. È fondamentale, pertanto, che la manutenzione sia effettuata correttamente,

tenendo conto della sicurezza e della salute dei lavoratori.

Tuttavia non tutti gli organismi di una Società affrontano allo stesso modo la manutenzione delle

attrezzature da lavoro:

• la Direzione vorrà intervenire preferibilmente quando l'apparecchio rischia di non produrre;

• il Manutentore quando l'apparecchio inizia a manifestare elevati livelli di usura;

• il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione quando il manifestarsi di un qualche

problema operativo può determinare un rischio per la sicurezza.

I tempi ed i modi di intervento saranno, dunque, radicalmente differenti.







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La norma UNI EN 13306, applicata alle attrezzature di lavoro, prevede le seguenti principali azioni

di manutenzione:

• manutenzione preventiva;

• manutenzione ciclica;

• manutenzione secondo condizione;

• manutenzione predittiva;

• manutenzione correttiva.

La manutenzione preventiva è classicamente destinata alla sostituzione periodica dei componenti

usurati prima che essi manifestino significativi rischi di cedimento ed è implementabile quando siano

disponibili dati utili a determinare la vita del componente da sostituire.

Il componente viene sostituito al termine del periodo di massima affidabilità. Tale strategia risulta in

molti casi eccessivamente onerosa; un miglioramento è stato ottenuto con l'introduzione della

manutenzione ciclica e su condizione. In particolare quest'ultima risulta finalizzata al monitoraggio

dei segnali deboli provenienti dall'attrezzatura di lavoro nel periodo antecedente al guasto.







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Le regole OSHA per la manutenzione in sicurezza:

A prescindere dal tipo di manutenzione da effettuarsi, nell'ambito della campagna europea sulla

manutenzione sicura, l’OSHA identifica cinque regole fondamentali utili a dar corso a tali

operazioni in sicurezza:

1. pianificare le attività;

2. rendere sicura l'area di lavoro;

3. utilizzare attrezzature idonee;

4. operare secondo quanto pianificato;

5. realizzare i controlli finali.







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Per ottenere una manutenzione ordinata occorre definire i seguenti contenuti:

• definizione, per quanto possibile, di un calendario secondo il quale eseguire la manutenzione;• rilevazione delle cause, del tipo e della frequenza degli interventi;• registrazione su idoneo supporto (scheda di manutenzione) i risultati della manutenzione.

Per garantire i suddetti contenuti, è importante la realizzazione e l’aggiornamento del registro delle manutenzioni, generalmente da suddividersi in 2 parti:

1)Archivio delle attrezzature di lavoro: consente di tenere sempre aggiornato e disponibile per chiunque l’elenco delle attrezzature di lavoro; è sufficiente codificare ogni attrezzature con un codice ed una descrizione (la codifica è anche un requisito delle norme di qualità); possono poi essere registrate altre informazioni di grande utilità: il fabbricante dell’attrezzatura, la data di acquisto, la disponibilità delle istruzioni del fabbricante o del manuale d’uso e manutenzione, la formazione specifica degli operatori ecc.

2)Scheda di Manutenzione delle attrezzature: consente di dettagliare le verifiche da eseguire e la loro periodicità, oltre a uno spazio dove annotare gli interventi effettuati sull’attrezzatura (manutenzioni straordinarie, sostituzioni di pezzi, modifiche etc.). Nella seconda parte della scheda èpossibile inserire una serie di consigli di utilizzo, volti a minimizzare i rischi durante l’uso dell’attrezzatura dedotti dal manuale d’uso e manutenzione o dalle istruzioni del fabbricante.







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…………………………………………………………………………………… SCHEDA MANUTENZIONE ATTREZZATURE E MEZZI DI LAVOROSCHEDA MANUTENZIONE ATTREZZATURE E MEZZI DI LAVOROSCHEDA MANUTENZIONE ATTREZZATURE E MEZZI DI LAVOROSCHEDA MANUTENZIONE ATTREZZATURE E MEZZI DI LAVORO

MOD. XYZ 001 (Annotazione cronologica e tipologia degli interventi)

Codice interno 012012012012 Descrizione: Pressopiegatrice HOMBURG HOMBURG HOMBURG HOMBURG

Matricola: 0269958/0070269958/0070269958/0070269958/007 Modello: IRONSTEELIRONSTEELIRONSTEELIRONSTEEL

Anno di costruzione: 2007200720072007 Anno di acquisto: 2007200720072007 Inserimento ciclo: 13/06/200713/06/200713/06/200713/06/2007

Segnaletica sicurezza: SISISISI Data 1° intervento: 30/06/200730/06/200730/06/200730/06/2007 Cadenza intervento: mensilemensilemensilemensile

Data intervento O/S - I/E Tempo* Descrizione intervento Prossimo intervento

30/06/2007 O - I 75 AL - LU - RE - PU 30/07/2007

30/07/2007 O - I 90 AL - LU - RE - PU 30/08/2007

30/08/2007 O - I 60 AL - RE - PU 30/09/2007

06/09/2007 S - E 0 Sostituzione gruppo sensori /////

30/09/2007 O - I 120 AL - LU - RE - PU 30/10/2007

30/10/2007 O - I 60 AL - RE - PU 30/11/2007

30/11/2007 O - I 90 SL - AL - RE - LU - PU 30/12/2007

04/12/2007 S - E 0 Sostituzione comando emerg. /////

30/12/2007 O - I 75 AL - RE - PU 30/01/2008

30/01/2008 O - I 90 AL - LU - RE - PU 29/02/2008

29/02/2008 O - I 90 AL - RE - PU 30/03/2008

Scheda di manutenzione tipo:

Tabella degli interventi:Tabella degli interventi:Tabella degli interventi:Tabella degli interventi:

RE = regolazione SL = sostituzione lame LU = lubrificazione PU = pulizia

AL = allineamento EL = impianto elettrico PI = pistoni BL = blocco sicurezza

MDE = manodopera esterna MDI = manodopera interna (* tempo)

Responsabile manutenzione: …………………… Addetto manutenzione: …………………….







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MATERIALI E RICAMBI / MANODOPERA ESTERNAMATERIALI E RICAMBI / MANODOPERA ESTERNAMATERIALI E RICAMBI / MANODOPERA ESTERNAMATERIALI E RICAMBI / MANODOPERA ESTERNA

Data intervento Acquistati Magazzino Riferimento MDE

30/06/2007 0 23 1 spray Kenzo 125 cl. / 1 Kg. grasso Wurth 0


30/08/2007 0 14 1 spray Kenzo 125 cl. 0

06/09/2007 1,750 0 Cambiaghi fatt. 228 250


30/10/2007 0 14 1 spray Kenzo 125 cl. 0

30/11/2007 1,200 0 Ital Lame fatt. 556 400

04/12/2007 650 0 Noselli fatt. 1120 300

30/12/2007 0 14 1 spray Kenzo 125 cl. 0

30/01/2008 0 23 1 spray Kenzo 125 cl / 1 kg grasso Wurth 0

29/02/2008 0 14 1 spray Kenzo 125 cl. 0

TOTALETOTALETOTALETOTALE 3600360036003600 148148148148 TOTALETOTALETOTALETOTALE 950950950950

RIEPILOGO COSTO MANUTENZIONERIEPILOGO COSTO MANUTENZIONERIEPILOGO COSTO MANUTENZIONERIEPILOGO COSTO MANUTENZIONE

Materiali acquistati 3600 Ore di lavoro 1584

Materiali a magazzino 148 Media costo orario 3.042850379

Manodopera esterna 950 Budget annuale 6000

Manopera interna 121.875 Media mensile 500

COSTO TOTALE 4819.875 Indice Raffronto 1.071083333

Firma Resp. Manutenzione Firma Addetto Manutenzione







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GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONEGRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE

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