IMPIANTO TRATTAMENTO ACQUE - Provincia di Livorno · 5.6 Finissaggio disinfezione e scarico ......

54
Comune di Provincia di COLLESALVETTI LIVORNO NUOVO IMPIANTO DI DEPOSITO E TRATTAMENTO RIFIUTI SPECIALI LIQUIDI PROCEDURA DI V.I.A. E RICHIESTA DI A.I.A. --->Appendice RA1: RELAZIONE TECNICA DI PROCESSO Proponente: LONZI METALLI SRL Ubicazione intervento: ex SS 67 bis km17,300 fraz. Ponte Biscottino Gruppo di lavoro V.I.A. (progetto e S.I.A.) FEBBRAIO 2012 Coordinamento gruppo di lavoro: Ing. Roberto Baraglia Geol. Sergio Crocetti Aspetti impiantistici, di processo e sicurezza: Studio Tecnico Ingg. Baraglia e Zecchini Aspetti topografici e urbanistici: Studio Tecnico Dott. Ing. Dante Blasi Aspetti idraulici e strutturali: Ing. Andrea Chines, Ing. Pietro Chiavaccini Aspetti ambientali e geologici: Studio Geologico Ambientale Geol. Sergio Crocetti Aspetti naturalistici: Dott. Francesca Ruggeri Aspetti chimici: Dott. Chiara Corradi Aspetti acustici: Ing. Marco Bernini

Transcript of IMPIANTO TRATTAMENTO ACQUE - Provincia di Livorno · 5.6 Finissaggio disinfezione e scarico ......

Comune di Provincia di COLLESALVETTI LIVORNO

NUOVO IMPIANTO DI DEPOSITO E TRATTAMENTO

RIFIUTI SPECIALI LIQUIDI

PROCEDURA DI V.I.A. E RICHIESTA DI A.I.A.

--->Appendice RA1: RELAZIONE TECNICA DI PROCESSO

Proponente: LONZI METALLI SRL Ubicazione intervento: ex SS 67 bis km17,300 – fraz. Ponte Biscottino

Gruppo di lavoro V.I.A. (progetto e S.I.A.)

FEBBRAIO 2012

Coordinamento gruppo di lavoro: Ing. Roberto Baraglia

Geol. Sergio Crocetti

Aspetti impiantistici, di processo e sicurezza: Studio Tecnico Ingg. Baraglia e Zecchini

Aspetti topografici e urbanistici: Studio Tecnico Dott. Ing. Dante Blasi

Aspetti idraulici e strutturali: Ing. Andrea Chines, Ing. Pietro Chiavaccini

Aspetti ambientali e geologici: Studio Geologico Ambientale Geol. Sergio Crocetti

Aspetti naturalistici: Dott. Francesca Ruggeri

Aspetti chimici: Dott. Chiara Corradi

Aspetti acustici: Ing. Marco Bernini

INDICE

1. PREMESSA ........................................................................................................... 3

2. DATI DI PROGETTO, FINALITA’ E POTENZIALITA’ DELL’IMPIANTO ............... 3

3. DEFINIZIONE DEL PROCESSO ........................................................................... 7

4. DIMENSIONAMENTO IMPIANTO ....................................................................... 10

4.1. Trattamento fisico preliminare ..................................................................... 11

4.2. Pretrattamento chimico fisico integrato da modulo biologico ........................ 14

4.3. Finissaggio, disinfezione e scarico .............................................................. 24

4.4. Condizionamento e disidratazione dei fanghi .............................................. 28

4.5. Lavaggio effluenti gassosi e deodorizzazione sfiati ..................................... 30

5. DESCRIZIONE COMPONENTI ELETTROMECCANICI PRINCIPALI ................. 34

5.1 Trattamento fisico preliminare ...................................................................... 34

5.2 Deposito preliminare rifiuti liquidi .................................................................. 37

5.3 Linea convogliamento e deodorizzazione sfiati (emissione E1) .................... 39

5.4 Trattamento chimico fisico integrato da modulo biologico ............................. 39

5.5 Linea convogliamento e trattamento effluenti (emissione E2) ....................... 47

5.6 Finissaggio disinfezione e scarico ................................................................ 48

5.7 Condizionamento e disidratazione fanghi ..................................................... 51

5.8 Apparecchi ausiliari ...................................................................................... 54

Appendici allegate alla relazione tecnica di processo

- PA1.40 Schema a blocchi - PA1.41 Bilanci materiali ciclo integrato chi-fis-biologico (2 turni) - PA1.42 Bilanci materiali solo trattamento chi-fis (1 turno)

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 3/54 -

1. PREMESSA

La presente relazione espone le scelte progettuali adottate in base al processo di

trattamento selezionato in dipendenza delle tipologie di rifiuti speciali liquidi che si

intendono conferire presso il nuovo impianto da realizzare nel Comune di

Collesalvetti, frazione di Ponte Biscottino.

Lo scopo del trattamento delle tipologie di rifiuti speciali liquidi descritti nel seguito

è quello di garantire il rispetto dei limiti di concentrazione degli inquinanti di cui alla

tabella 3 dell’allegato 5 alla parte III del D.Lgs.152/2006, per ottemperare alle

condizioni previste per lo scarico in acque superficiali. In relazione a logiche di

mercato, che richiedono in taluni periodi un incremento della produttività, i reflui

trattati potranno anche essere avviati come rifiuti ad impianti esterni per il trattamento

finale.

Con l’intento di trattare tipologie molto differenziate di rifiuti speciali liquidi è stato

individuato un processo di trattamento combinato chimico-fisico e biologico ad

elevata flessibilità che adotta le migliori tecnologie disponibili.

La scelta delle varie fasi costituenti il processo di trattamento, delle

apparecchiature, delle strutture di confinamento e raccolta dei colaticci, dei sistemi di

convogliamento e depurazione delle emissioni gassose, ha permesso di minimizzare

gli effetti sull’ambiente.

Attraverso il riuso interno delle acque chiarificate all’interno delle varie sezioni

dell’impianto si è ridotto drasticamente il consumo della risorsa idrica.

2. DATI DI PROGETTO, FINALITA’ E POTENZIALITA’ DELL’IMPIANTO

I rifiuti liquidi processabili sull’impianto sono classificabili in base alle caratteristiche

qualitative di seguito riportate, dipendenti sostanzialmente dal processo produttivo di

origine e dal tenore di sostanze inquinanti:

- reflui contenenti metalli pesanti

- reflui contenenti solidi sospesi

- reflui contenenti ammoniaca

- reflui organici biodegradabili

- acque di lavaggio

- percolati di discarica

- acque di vegetazione

- soluzioni acide esauste

- soluzioni alcaline esauste

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 4/54 -

- rifiuti acquosi contaminati con oli minerali non emulsionati

- fanghi da fosse settiche

- fanghi inorganici

- fanghi di supero

Tenuto conto della variabilità delle concentrazioni di inquinanti dei rifiuti suddetti si

caratterizzano le tipologie fondamentali da sottoporre a specifiche linee di

trattamento:

- acque reflue industriali (Tab.1)

- percolati di discarica (Tab.2)

- fanghi da fosse settiche (Tab.3)

Tab. 1 Parametri caratteristici acque industriali

Grandezza Unità di misura Concentrazione

media

Campo di variazione

pH unità 7.5 6-9

BOD5 mg/l 2.000 200-3.500

COD mg/l 6.000 1.500-10.000

SST mg/l 3.000 100-4.500

TKN mg/l 200 10-1.600

P totale mg/l 30 20-750

Tensioattivi totali mg/l 35 20-50

Metalli totali: mg/l 500

Fe, Zn, Mn, Sn

mg/l 100-1.000

Cd, Cr, Co

mg/l < 100

Pb, Cu, Ni mg/l < 500

Hg, As, Cr+6 mg/l < 10

Solventi clorurati mg/l < 10

Solventi aromatici mg/l < 100

Oltre a tali tipologie di acque industriali sono processabili anche specifici rifiuti liquidi

caratterizzabili per parametro chimico-fisico discriminante quali ad esempio:

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 5/54 -

Tipologia rifiuto Parametro di

riferimento

Unità di

misura

Concentrazione

max Soluzioni acide esauste pH < 1

Soluzioni alcaline esauste

esausteesauste pH > 11

Fanghi pompabili SST mg/l < 50.000

Acque di vegetazione Fenoli mg/l < 20.000

Acque con oli minerali non

emulsionati

Idrocarburi totali mg/l < 60.000

I percolati di discarica si caratterizzano da variabilità correlata all’età della discarica

di provenienza ovvero allo stadio di avanzamento dei processi di degradazione

biologica (fase acida, intermedia e metanigena). I percolati prodotti dalle discariche

operative in fase acida fanno registrare pH inferiori alla neutralità ed elevato

contenuto di sostanze biodegradabili (acidi volatili) mentre durante la fase

metanigena si rilevano incrementi del pH, della quota bioresistente e della

componente ammoniacale.

Tab. 2 Parametri caratteristici percolati di discarica

Grandezza Unità di misura Concentrazione

Media

Campo di variazione

pH unità 7.5 5,7-8,6

BOD5 mg/l 230 20-23.000

COD mg/l 4.000 460-40.000

TOC mg/l 650 150-12.000

SST mg/l 13.000 400-15.000

TKN mg/l 1.000 40-3.400

NH4-N mg/l 750 17-1.650

P totale mg/l 6,8 0,3-40

Metalli totali: mg/l 30

Fe, Zn

mg/l 3-500

Cd, Cr+6

mg/l < 0,8

Pb, Cu, Ni mg/l < 2,4

Hg, As mg/l < 1,6

AOX mg/l < 6

Cloruri mg/l 2.100 100-12.000

Solfati mg/l

mg/l

240 10-1.750

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 6/54 -

I fanghi derivanti dalla pulizia di fosse biologiche tricamerali, delle vasche settiche

tipo Imhoff, dei degrassatori etc posti al piede dello scarico dei servizi igienici sono

caratterizzati da condizioni di anaerobiosi molto spinta, presenza di corpi grossolani

(sabbia, ciottoli, plastica, stracci) e accompagnati da alta carica batterica.

Tab.3 Parametri caratteristici fango di spurgo fosse settiche

Grandezza Unità di misura Concentrazione

Media

Campo di variazione

pH unità 7.5 6-9

BOD5 mg/l 5.000 500-70.000

COD mg/l 15.000 400-700.000

TOC mg/l 10.000 300-90.000

SST mg/l 15.000 300-90.000

TKN mg/l 500 50-1.900

NH4-N mg/l 150 6-380

P totale mg/l 150 20-750

H2S mg/l 5 2-20

Oli e grassi mg/l 9.000 600-23.000

Tensioattivi totali mg/l 150 110-200

Il trattamento delle diverse tipologie di rifiuti liquidi, finalizzato al recupero della

risorsa idrica con restituzione delle acque nel corpo recettore, è sviluppato secondo

la seguente configurazione sequenziale d’impianto:

a) pretrattamento chimico fisico

b) trattamento biologico

Il processo depurativo può altresì essere interrotto a valle del trattamento chimico

fisico con invio delle acque chiarificate di risulta presso centri esterni di trattamento

rifiuti liquidi. Tale eventualità può presentarsi nei seguenti casi:

- il rifiuto contiene sostanze fortemente inibenti l’attività biologica

- il modulo biologico è fuori servizio

- sfruttamento della potenzialità residuale della sezione di pretrattamento

chimico fisico oltre la capacità depurativa del modulo biologico (fattore

limitante)

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 7/54 -

Il modulo biologico è dimensionato per la portata di targa di 12,5 m3/h

corrispondente a circa 300 m3/die di acque reflue influenti. Il pretrattamento chimico

fisico è dimensionato per la portata nominale di 22,5 m3/h sufficiente per trattare, in

due turni operativi (14 h), circa 315 m3 di acque reflue influenti e fornire in uscita la

quantità di acque reflue da asservire al modulo biologico. La potenzialità su base

giornaliera della sezione di pretrattamento chimico fisico è incrementabile fino al 50%

con l’attivazione del terzo turno lavorativo. In tal caso i flussi di acque reflue

pretrattate sono inviati ai centri di trattamento esterni.

3. DEFINIZIONE DEL PROCESSO

Il processo di trattamento integrato è illustrato nello schema a blocchi allegato

PA1.40 ed è sinteticamente raggruppabile in quattro macro fasi:

1) pretrattamento fisico dei rifiuti liquidi conferiti all’impianto

2) trattamento chimico fisico integrato da modulo biologico

3) finissaggio, disinfezione e scarico

4) condizionamento e disidratazione fanghi

La fase di pretrattamento fisico è differenziata su quattro linee di processo

per mantenere divisi i reflui con caratteristiche chimico fisiche non omogenee.

In questa fase le acque industriali ed i percolati di discarica sono

preliminarmente separati dei solidi grossolani e delle sabbie prima di essere stoccati

a monte dei successivi trattamenti di tipo chimico fisico.

I fanghi da fosse settiche sono separati della mondiglia e sono stoccati a

monte del modulo biologico.

Le acque con consistente contenuto di solidi (fanghi pompabili) e le acque

contaminate da oli minerali non emulsionati sono separati dei solidi grossolani e della

fase libera immiscibile prima del trasferimento rispettivamente alla sezione di

condizionamento e disidratazione fanghi e allo stoccaggio delle acque industriali a

monte del trattamento chimico fisico.

I rifiuti acidi e alcalini esausti sono trasferiti nei serbatoi di stoccaggio dedicati

previa filtrazione a pressione.

La fase di trattamento chimico fisico ha lo scopo di chiarificare le acque,

rimuovendo le sostanze in sospensione ed eventuali tracce di idrocarburi. Tramite

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 8/54 -

opportuna scelta dei parametri operativi, il processo permette un consistente

abbattimento dei metalli pesanti (sotto forma di idrossidi).

La filiera del processo chimico - fisico a funzionamento continuo prevede:

un primo stadio (RC1) di dosaggio di coagulante (selezionabili tra cloruro

ferrico, policloruro di alluminio e solfato ferroso) e l’eventuale correzione del

pH (acido cloridrico o acido solforico);

un secondo di basificazione (RN1) mediante dosaggio di idrossido di sodio in

soluzione o di latte di calce;

un terzo di flocculazione (RF1) mediante dosaggio di polielettrolita organico.

I reflui in uscita dal trattamento chimico - fisico sono chiarificati nello stadio di

decantazione a pacco lamellare (SL1) per essere trasferiti alla successiva fase di

trattamento biologico o in alternativa inviati ad impianti di trattamento esterni.

Nel trattamento chimico – fisico il pH è spinto in campo alcalino (non oltre 9) quale

compromesso tra la ridotta solubilità dei metalli idrossidi e la compatibilità con

l’attività di degradazione biologica posta a valle.

Per alcune tipologie di reflui contaminati da metalli pesanti di natura anfotera, con

solubilità dei relativi idrossidi comparabile con i limiti di scarico in acque superficiali

ovvero in presenza di agenti complessanti si ricorre al dosaggio, nello stadio

basificazione RN1, di idrogeno solfuro di sodio con lo scopo rimuovere i metalli

pesanti sfruttando il bassissimo prodotto di solubilità dei loro solfuri.

A monte della filiera di trattamento chimico fisico è inserito lo stadio di ossidazione

e/o neutralizzazione chimica (R1, R2) che è utilizzato per i seguenti scopi

- incrementare la biodegradabilità dei percolati di discarica e delle acque

industriali caratterizzate da contenuti significativi di sostanze tossiche o

inibenti la flora batterica di natura organica (oli e grassi, fenoli, IPA, AOX,

ammine, mercaptani, clorofenoli etc) o inorganica (solfuri)

- innalzare lo stato di ossidazione dei metalli che conducono alla formazione di

composti meno solubili

- rompere i legami dei composti organo-metallici per consentire la precipitazione

del metallo

- neutralizzare acidi e basi esausti provenienti da trattamento di superfici

metalliche

Tutti i trattamenti sono condotti in discontinuo (reattori batch) ed in particolare per

l’ossidazione dei percolati e delle acque industriali (rifiuti pericolosi) è impiegato

perossido di idrogeno in presenza di solfato ferroso. La cinetica di ossidazione con

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 9/54 -

reattivo di Fenton è favorita in campo acido per aggiunta di acido solforico mediante

correzione del pH (set point <4). In base alla natura del refluo, a fronte di una

consistente formazione di acidi organici di reazione, può essere richiesta una

correzione opposta di pH con aggiunta di idrossido di sodio.

Durante il decorso della reazione di ossidazione sono inoltre monitorati la

temperatura ed il potenziale redox.

Per la necessità di controllare gli effetti esotermici di miscelazione correlati alla

neutralizzazione di rifiuti alcalini con soluzioni acide esauste si prevede l’inserimento

di sistema di smaltimento del calore con scambiatore esterno alla zona di reazione

asservito da torre di raffreddamento acqua-aria del tipo a convezione forzata.

Il modulo biologico è costituito di due reattori discontinui sequenziali (SBR1, SBR2)

avente lo scopo di degradare il carbonio organico, consentire la nitrificazione e la

denitrificazione dell’azoto organico e ammoniacale, rimuovere il fosforo organico.

Il Sequencing Batch Reactor è un reattore biologico a biomassa sospesa che opera

in stato non stazionario con fasi che si succedono nel tempo. La possibilità di

modificare a discrezione i tempi di reazione aumenta sia la flessibilità del sistema

verso il trattamento delle acque reflue industriali (caratterizzate da alta variabilità del

tenore e delle specie degli inquinanti) sia la capacità di rimuovere sostanze

organiche bioresistenti (es. tensioattivi non ionici) rispetto ai tradizionali sistemi

stazionari a fanghi attivi.

Le sei fasi temporali che completano il ciclo di trattamento sono:

a) Alimentazione. La carica del refluo è addizionata in condizioni statiche alla

biomassa ed al volume residuo del ciclo precedente. Il reattore è

successivamente mantenuto in agitazione per instaurare le condizioni

favorevoli alla denitrificazione (volume anossico)

b) Reazione. In questa fase sono completate le reazioni biologiche di

degradazione della frazione carboniosa, di nitrificazione e rimozione di azoto e

fosforo. Il decorso della reazione è gestito mediante la regolazione ed il

controllo dell’ossigeno disciolto ed il monitoraggio del potenziale redox e della

temperatura

c) Sedimentazione. La decantazione per gravità della biomassa avviene in

condizioni di quiete e garantisce un’elevata efficienza di separazione dei solidi

d) Scarico. L’effluente depurato è inviato al trattamento terziario di finissaggio. Il

trasferimento è interrotto al raggiungimento del volume minimo prefissato

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 10/54 -

(volume residuo) ovvero in caso di incipiente risalita dei solidi sedimentati

rilevata da torbidimetro in linea.

e) Spurgo dei fanghi (supero). L’allontanamento della biomassa consente di

controllare uno dei parametri fondamentali nella gestione del modulo

biologico: l’età dei fanghi

f) Stasi o attesa. Terminate le fasi di scarico dell’effluente e dei fanghi di supero

il reattore è pronto per un nuovo ciclo di trattamento.

Nella fase di finissaggio, disinfezione e scarico il refluo è depurato degli inquinanti

specifici sfuggiti al trattamento biologico. La filiera di trattamento prevede:

un primo stadio (FS1, FS2) di filtrazione a pressione su letto di sabbia con lo

scopo di separare la frazione di solidi sospesi sfuggita dal modulo biologico e

trascinata con l’effluente, a protezione del successivo stadio.

un secondo stadio (FC1, FC2) di filtrazione a pressione su letto di carbone

attivo a perdere di tipo granulare (GAC) finalizzato all’abbattimento del COD

solubile residuo. Le sostanze organiche sono trattenute per adsorbimento

sulla superficie porosa del materiale filtrante.

Le acque depurate prima di essere sollevate nel recapito finale (Emissario del

Bientina) sono sottoposte a trattamento in linea a raggi UV con abbattimento della

carica batterica entro i 10 UFC/100ml.

Nella macrofase di condizionamento e disidratazione i fanghi conferiti all’impianto,

quelli di risulta del trattamento chimico fisico e quelli di supero del modulo biologico

sono stoccati rispettivamente nei serbatoi (SF1, SF2 e SF3) e disidratati in

filtropressa a piastre per campagne successive, differenziate in base alla tipologia di

fango (tra fango da chimico fisico e fango di supero). Le acque di imbibizione sono

ricircolate in testa al chimico fisico. A monte della disidratazione la torbida è

additivata di latte di calce, quale coadiuvante di filtrazione e parziale agente di

igienizzazione dei fanghi medesimi. Si prevede di ottenere un fango con un

contenuto minimo di secco del 30%.

4. DIMENSIONAMENTO IMPIANTO

Il dimensionamento è riferito all’ipotesi d’impianto completo per il conseguimento dei

limiti allo scarico in acque superficiali.

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 11/54 -

Nel caso di invio dei rifiuti liquidi a centri esterni di trattamento, il processo di

depurazione si conclude a valle del sedimentatore lamellare (SL1) in uscita dal

chimico fisico.

il dimensionamento delle macro fasi di processo raggruppate nelle sezioni 1, 2 e 3 è

effettuato con riferimento agli estratti planimetrici d’impianto PA1.10, PA1.20, PA1.30

ed ai relativi schemi funzionali PA1.11, PA1.21, PA1.31.

4.1. Trattamento fisico preliminare

Le operazioni unitarie di pretrattamento fisico delle varie tipologie di rifiuti liquidi

conferiti all’impianto in ATB sono realizzate in macchinari di tipo compatto.

a) Vasca di sgrigliatura-dissabbiatura - SP1

Il modulo di pretrattamento meccanico delle acque industriali e dei percolati di

discarica è realizzato in acciaio inox e consiste in una filtrococlea di separazione e

compattazione dei materiali grossolani (dimensione >2mm), in un comparto di

sedimentazione con una coclea di fondo ed una coclea estrattrice delle sabbie

(dimensione >200 micron).

La dissabbiatura è realizzata in vasca longitudinale (6x1,1xH=1,5m) dimensionata

per un carico idraulico superficiale di 2,5 mm/s alla portata max di conferimento di 60

m3/h. La sezione di vagliatura (filtrococlea) è equipaggiata con un sistema di

compattazione dei solidi estratti che assicura una riduzione dei volumi fino al 35%

mentre la percentuale di separazione dei solidi e delle sabbie sedimentate si attesta

intorno al 90%.

Le acque reflue suddette sono sollevate al parco serbatoi di stoccaggio costituito da

6 serbatoi in acciaio al carbonio (D3, D4, D5, D8, D9, D10) suddiviso tra rifiuti

pericolosi e non pericolosi, cilindrici ad asse verticale (Φ=3,7m, H=7m), ciascuno

della capacità utile di 68 m3.

Al temine di ciascuno scarico il rifiuto contenuto nella vasca SP1 è drenato nel

pozzetto di sollevamento (S1) al fine di evitare miscelamento con il rifiuto conferito

nella fase successiva.

L’impostazione delle valvole di intercettazione a comando elettropneumatico all’inizio

del ciclo di pretrattamento permette di selezionare il serbatoio di stoccaggio delle

acque reflue. Ciascun serbatoio è munito di misuratore di livello continuo con

livellostati di sicurezza per la rilevazione del livello massimo e minimo e la

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 12/54 -

contemporanea inibizione delle pompe di trasferimento. Inoltre, il sistema di controllo

del livello fornisce in tempo reale la situazione dei volumi disponibili per lo stoccaggio

e quelli trasferiti ai successivi trattamenti.

b) Filtri a pressione - FP1, FP2, FP3

I reflui alcalini e quelli acidi esausti sono stoccati nei serbatoi dedicati previa

separazione su filtro a cestello dei solidi grossolani di dimensione superiore al mm.

Nel caso dei reflui esausti alcalini l’intera linea di pretrattamento con serbatoio (D2) di

ricezione (Φ=3,7m, H=7m), della capacità utile di 68 m3, è realizzata in AISI 304L

mentre nel caso degli acidi esausti il corpo dei filtri sarà rivestito in ebanite con

cestello in PP. I filtri sono dimensionati per scarico in pressione da ATB con perdita

di carico iniziale di 0,15 bar alla portata di 40 m3/h. Gli acidi esausti per acido

solforico e cloridrico sono trasferiti separatamente in serbatoi dedicati (D1, D6) in

vetroresina bisfenolica (Φ=3,0m, H=6m) protetti contro la radiazione solare (raggi

UV), ciascuno di capacità utile pari a 38 m3.

Anche tali serbatoi saranno asserviti dal sistema di controllo continuo del livello.

c) Sezione di scarico totale autospurgo (SP3) e sgrigliatura bottini (SP4)

I fanghi e le sabbie soggette a compattarsi entro le cisterne dell’autospurgo sono

scaricati a gravità (mediante apertura portellone posteriore) nella vasca di ricezione

in cls di dimensioni 4,7x3,0xH=2,3m. Il fango raccolto sul fondo vasca è trasferito in

cassone scarrabile mediante coclea senza albero centrale (Φ=0,5m) inclinata

sull’orizzontale di 35°. Il surnatante liquido raccolto nel pozzetto adiacente la vasca è

traferito nello sgrigliatore fosse settiche (SP4). In tale sgrigliatore sono scaricati

anche i fanghi da fosse settiche mediante collegamento con manichetta flessibile

dell’autospurgo. La macchina (SP4) è costituita da un vaglio (griglia fissa

semicircolare di luce 4 mm in acciao inox Φ=0,7m) alloggiato in cassonetto inox, da

una coclea senza albero centrale inclinata sull’orizzontale a 35° e da un

compattatore in linea Φ=0,3m. Le spazzole fissate sui bordi della sezione bassa della

coclea puliscono il vaglio e trasportano il solido fino alla zona di compattazione. I

solidi ed i materiali fibrosi (grigliato) sono compattati e disidratati fino ad una

riduzione di circa il 40% del loro volume e scaricati anch’essi nel cassone della

mondiglia.

Il refluo pretrattato è sollevato al serbatoio di stoccaggio dedicato (D7) in acciaio al

carbonio, cilindrico ad asse verticale (Φ=3,7m, H=7m), della capacità utile di 68 m3.

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 13/54 -

E’ previsto il ricircolo nel serbatoio di accumulo del fango pretrattato, prima del

trasferimento ai successivi trattamenti al fine di evitare stratificazione.

La sezione è dimensionata per la portata idraulica di 50 m3/h.

d) Sezione di sgrigliatura (SP2) e disoleazione (SL1)

Le sospensioni di solido in acqua, comprese le acque di risulta dal lavaggio dei

fondami di cassonetto, ed i fanghi inorganici pompabili (tenore SST inferiore al 6%) e

le soluzioni acquose contaminate da oli minerali sono scaricati a gravità nella baia di

ricezione in cls, chiusa su tre lati. La baia, di dimensioni 3,8x3,85xH=1m è

conformata per consentire sia lo scarico convogliato delle autocisterne (collegamento

manichetta flessibile) sia il lavaggio manuale e a freddo (con idropulitrice) dei

cassonetti e dei contenitori riutilizzabili per rifiuti liquidi. La sospensione acquosa

contenente anche detriti, materiali inerti grossolani (pezzetti di legno, ferro e plastica)

è raccolta dalla macchina (SP2) costituita da un vaglio (griglia fissa semicircolare di

luce 3 mm) alloggiato in canale prefabbricato in cls, da una coclea senza albero

centrale (Φ=0,4m) inclinata sull’orizzontale a 35° e da compattatore di linea

Φ=0,22m).

Le spazzole fissate sui bordi della sezione bassa della coclea puliscono il vaglio e

trasportano il solido fino allo scarico in cassonetto. Un sistema di lavaggio a getto

d’acqua rimuove le sostanze solubili trascinate con il solido. L’acqua di lavaggio,

unita alla sospensione acquosa, è sollevata al serbatoio SF1 di accumulo e

ispessimento statico dei fanghi. Il serbatoio è realizzato in PRFV (resina poliestere

rinforzata con fibra di vetro), del tipo cilindrico con fondo conico 60° (Φ=4m,

H=7,7m), della capacità utile di 50 m3 circa.

Nel caso invece di soluzioni acquose contaminate da oli minerali non emulsionati il

flusso in uscita dalla suddetta sgrigliatura è sollevato al secondo stadio di

disoleatura.

La macchina (SL1) è costituita da sedimentatore a pacchi lamellari con inclinazione

di 45° e di superficie pari a 125 m2, calcolata sulla base di una velocità di risalita di

0,4 m/h in riferimento alla portata di progetto di 50 m3/h. Il dimensionamento assicura

tenori residui di oli minerali in acqua inferiori a 5 mg/l.

La superficie di decantazione è ottenuta mediante un pacco estraibile costituito di

fogli termoformati di polistirene rigido stabilizzato contro i raggi ultravioletti, saldati fra

loro a formare canali paralleli con interasse di passaggio di 45 mm.

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 14/54 -

La vasca di alloggiamento del pacco lamellare, in acciaio al carbonio con parti a

contatto con il liquido protette da liner in resina epossidica, ha dimensioni

5,3x2xH=2m.

Le sostanze oleose ed i residui idrocarburici raccolti in testa alla macchina sono

“sfiorati” saltuariamente mediante stramazzo ad altezza regolabile rispetto al battente

di liquido in scarico. Tali rifiuti liquidi sono raccolti in cassonetto da 1.000 l e inviati a

centri di smaltimento/recupero autorizzati.

In base al contenuto di solidi depositati nella parte inferiore del disoleatore si

provvede saltuariamente a trasferire la torbida al serbatoio di accumulo e

ispessimento statico dei fanghi (SF1).

Infine, le acque chiarificate in uscita dalla sommità della macchina sono rilanciate al

serbatoio di stoccaggio acque industriali (D8).

4.2. Pretrattamento chimico fisico integrato da modulo biologico

Le sezioni di trattamento chimico fisico e biologico sono allestite entro il bacino di

contenimento esistente e dimensionate nell’ottica di riconvertire le volumetrie proprie

dei vecchi serbatoi alle funzionalità del nuovo impianto. Le principali linee

impiantistiche, corredate dei serbatoi di accumulo intermedio delle acque di

processo, sono:

- la sezione di ossidazione e neutralizzazione a carica discontinua,

- la sezione di trattamento chimico fisico costituita da una vasca (V1) suddivisa in più

comparti di reazione e accumulo accoppiata a separatore lamellare per la

chiarificazione del refluo e la separazione dei solidi sospesi precipitati,

- il modulo biologico sequenziale e discontinuo ,

- la sezione di stoccaggio e dosaggio dei reagenti chimici.

a) Ossidazione e/o neutralizzazione chimica

I percolati di discarica ed i reflui pericolosi caratterizzati dalla presenza di sostanze

bioresistenti o tossiche per il ciclo biologico sono trasferiti dal parco serbatoi di

stoccaggio nei reattori (R1, R2) a funzionamento discontinuo. I reattori sono costruiti

in acciaio al carbonio rivestito internamente in ebanite grafitata, cilindrici con fondi

ellittici (Φ=3m, Hvirola=3m) su quattro piedi di appoggio, di capacità utile pari a 21

m3. Ciascun reattore è munito di:

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 15/54 -

- agitatore con albero (lunghezza d’inflessione libera di 3,5 m) e doppia turbina

a 4 pale in acciaio rivestiti in ebanite

- Livellostati di sicurezza

- sonde ad immersione per controllo pH, rH e temperatura

- tubazioni con pescante per dosaggio reattivi

Nei reattori (R1, R2) è condotta l’ossidazione in campo acido (con reattivo di Fenton),

reazione che in dipendenza della natura degli inquinanti può andare a completezza

anche dopo alcune decine di minuti. Il dosaggio di ferro II è rapportato al dosaggio di

perossido a sua volta controllato dal potenziale redox della soluzione in trattamento.

In alternativa, nel medesimo reattore sono neutralizzate le soluzioni acide ed alcaline

esauste. In questo caso la carica del reattore viene eseguita per aliquote successive

con monitoraggio continuo della temperatura e del pH.

La quantità di calore generata dalla rottura dei legami chimici nelle reazioni di

ossidazione con reattivo di fenton o dagli effetti esotermici di miscelamento delle

soluzioni acquose acide ed alcaline è smaltita mediante scambiatore di calore

esterno (E1).

Lo scambiatore è del tipo a fascio tubiero con fluido di processo lato tubi e acqua di

raffreddamento lato mantello. Il corpo dello scambiatore è realizzato in acciaio al

carbonio mentre le parti a contatto con il fluido di processo sono in grafite

impregnata. La circolazione forzata del fluido nello scambiatore avviene dal basso

verso l’alto a velocità di 1,5m/s per limitare il deposito del particolato solido sulla

superficie di scambio (installazione verticale). E’ installato lo scambiatore con

superficie di scambio di 19m2 e dimensioni (Φmantello=0,35m, H=3,5m). Nello

scambio termico il calore generato è ceduto all’acqua raffreddata a circuito aperto

con torre evaporativa (E2). La torre è del tipo monoblocco in PRFV con vasca di

accumulo acqua, pacco di riempimento in PVC, sistema di irrorazione acqua con

ugelli in PP e ventilatore assiale da 17.000 m3/h. La torre di raffreddamento di

dimensioni complessive 1,4x1,4xH=2,9m fornisce la potenzialità termica di circa 186

kW per salto termico di 5 °C e temperatura dell’aria a bulbo umido di 26 °C.

Il dosaggio ed i consumi di reattivi chimici giornalieri sono stimati in base alle

caratteristiche medie delle acque da trattare. In particolare per l’ossidazione con

reattivo di Fenton di acque industriali caratterizzate da COD~4000 mg/l e fenoli ~400

mg/l si rileva:

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 16/54 -

H2SO4 Acido solforico Punto di dosaggio OX1

Stato fisico prodotto

commerciale SOL

Dosaggio previsto (ppm come

H2S04) 200

Concentrazione del prodotto

(H2SO4) 50%

Dosaggio riferito al prodotto

(l/m3) 0,28

Densità del prodotto

commerciale (kg/l) 1,4 Consumo giorn. Prodotto (l/d) 4,6

Produttività media sulle 24 h:

16,3 m3 di percolato Consumo giorn. Prodotto (kg/d) 6,4

FeSO4 Solfato Ferroso Punto di dosaggio OX1

Stato fisico prodotto

commerciale

SOL Dosaggio previsto (ppm come

Fe)

45

Concentrazione del prodotto

(FeS04)

10% Dosaggio riferito al prodotto

(l/m3)

1,07

Densità del prodotto

commerciale (kg/l)

1,15 Consumo giornaliero prodotto

(l/d)

17,4

Produttività media sulle 24 h:

16,3 m3 di percolato

Consumo giornaliero prodotto (kg/d)

20,1

H2O2 Perossido di idrogeno Punto di dosaggio OX1

Stato fisico prodotto

commerciale SOL

Dosaggio previsto (ppm come

H2O2) 2100

Concentrazione del prodotto

(H2O2) 30%

Dosaggio riferito al prodotto

(l/m3) 6,30

Densità del prodotto

commerciale (kg/l) 1,10 Consumo giorn. Prodotto (l/d) 102,7

Produttività media sulle 24 h:

16,3 m3 di percolato Consumo giorn. Prodotto (kg/d) 113

Al termine del trattamento le acque sono alimentate a portata costante alla sezione di

trattamento chimico fisico

b) Coagulazione, neutralizzazione, flocculazione

Le acque industriali in stoccaggio che non necessitano di trattamento preliminare di

ossidazione e quelle di ricircolo dell’impianto complessivo (cfr. sezione di finissaggio,

disinfezione e scarico) sono trasferite in uno dei serbatoi B1, B2 in acciaio al

carbonio (Φ=4,55m, H=6m) ciascuno di capacità utile di 88 m3. La pompa di ricircolo

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 17/54 -

del refluo nel serbatoio selezionato per il trattamento ha lo scopo di equalizzare ed

impedirne la stratificazione degli inquinanti.

La portata nominale del refluo (22,5 m3/h ca.) in ingresso al modulo di trattamento in

continuo è impostabile da quadro ed è mantenuta al valore desiderato mediante

valvola regolatrice asservita a misuratore di portata di tipo magnetico.

La linea di trattamento consta di 3 reattori miscelati di chiari-flocculazione disposti in

serie entro vasca di forma parallelepipeda (6,1x4,5xH=2,7m) in c.a. rivestita

internamente e copertura in PP con portelle di ispezione.

La suddivisione longitudinale della vasca e l’inserimento di setti trasversali consente

di disporre dei seguenti volumi (con conseguenti tempi di ritenzione indicati in

parentesi):

- RC1 - reattore di coagulazione/correzione pH 8,5 m3, ( = 20’)

- RN1 - reattore di precipitazione/alcalinizzazione 13,5 m3, ( = 35’)

- RF1 - reattore di flocculazione 3,5 m3, ( = 10’)

Nella medesima vasca i due scomparti di accumulo (S1 e S2), di capacità utile di

circa 4 m3, sono funzionali rispettivamente al trasferimento della torbida al

sedimentatore lamellare (SL1) e al trasferimento dell’effluente chiarificato ai serbatoi

di accumulo (B3, B4) a monte del modulo biologico.

Un eventuale eccessivo riempimento dei due scomparti di accumulo suddetti (per

avaria della pompa di alimentazione del decantatore o per inibizione del

trasferimento dell’effluente chiarificato) comporta l’intervento dei rispettivi livellostati

di sicurezza con fermata dell’impianto (blocco alimentazione refluo influente e

dosaggio reagenti).

Ciascun reattore è dotato di miscelatore ad asse verticale del tipo a turbina a quattro

pale, con telaio di supporto in carpenteria fissato alla vasca di reazione.

Il reattore RC1 (di coagulazione/correzione del pH) è dotato di controllo del pH,

costituito da una sonda ad immersione completa di trasmettitore/controllore. Il

sistema di controllo comanda automaticamente il dosaggio del correttore di pH acido

cloridrico (in alternativa acido solforico) in funzione dello scostamento fra il valore di

pH misurato in vasca e quello di riferimento. La selezione del correttore di acidità

dipende dalla natura del refluo e da eventuali trattamenti di ossidazione preliminari.

Nel reattore RC1 è eventualmente dosato cloruro ferrico con lo scopo di favorire la

coagulazione dei colloidi presenti. Il dosaggio di questo reagente è impostato

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 18/54 -

automaticamente in proporzione alla portata di acqua influente. E’ possibile l’impiego

alternativo di altri agenti coadiuvanti di coagulazione (policloruro di alluminio, allume

etc), in dipendenza delle condizioni di salinità del refluo, presenza di cloruri, solfati

etc.

Il reattore RN1 (di precipitazione/alcalinizzazione) è dotato di controllo del pH e rH,

costituito da sonde ad immersione complete di trasmettitore/controllore. Come nel

caso precedente il sistema di controllo comanda automaticamente il dosaggio di

idrossido di sodio o in alternativa di latte di calce con pompa dosatrice dedicata in

funzione dello scostamento fra il valore di pH misurato in vasca e quello di

riferimento.

Nel caso il processo di trattamento richieda la precipitazione spinta dei metalli si

ricorre al dosaggio di reagente precipitante a base di solfuro (soluzione diluita al

10%). L’attivazione del dosaggio è gestita dal sistema di controllo sulla base dello

scostamento del potenziale redox della soluzione in trattamento dal valore impostato.

Il reattore RF1 (di flocculazione) è adibito al dosaggio di polielettrolita organico,

proporzionalmente alla portata influente. Per favorire la formazione di fiocchi di

grande dimensione, agevolmente separabili nei successivi decantatori, l’agitatore

verticale a servizio di questo reattore è del tipo a bassa velocità di rotazione.

Il dosaggio ed i consumi di reattivi chimici giornalieri sono stimati in base alle

caratteristiche medie delle acque industriali da trattare, alla portata nominale (22,5

m3/h) ed al periodo di esercizio ripartito su tre turni di lavoro (21h effettive)

Il consumo stimato del correttore di acidità in fase di coagulazione risulta il seguente:

HCl Acido cloridrico Punto di dosaggio RC1

Stato fisico prodotto commerciale SOL Dosaggio previsto (ppm come HCl) 450

Concentrazione del prodotto (HCl) 33% Dosaggio riferito al prodotto (l/m3) 1,16

Densità del prodotto commerciale

(kg/l) 1,18 Consumo giorn. Prodotto (l/d) 548,1

Potenzialità di trattamento:

22,5 m3/h x 21 h/d ~ 472,5 m3/d di refluo

influente

Consumo giorn. Prodotto (kg/d) 647

un consumo equivalente di acido solforico pari a

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 19/54 -

H2SO4 Acido solforico Punto di dosaggio RC1

Stato fisico prodotto commerciale SOL Dosaggio previsto (ppm come

H2S04) 600

Concentrazione del prodotto

(H2SO4) 50% Dosaggio riferito al prodotto (l/m3) 0,86

Densità del prodotto commerciale

(kg/l) 1,4 Consumo giorn. Prodotto (l/d) 406,4

Potenzialità di trattamento:

22,5 m3/h x 21 h/d ~ 472,5 m3/d di refluo

influente

Consumo giorn. Prodotto (kg/d) 568,9

Quali agenti di coagulazione si impiegano in alternativa:

FeCl3 Cloruro Ferrico Punto di dosaggio RC1

Stato fisico prodotto commerciale SOL Dosaggio previsto (ppm come FeCl3) 250

Concentrazione del prodotto

(FeCl3) 41% Dosaggio riferito al prodotto (l/m3) 0,43

Densità del prodotto commerciale

(kg/l) 1,43 Consumo giornaliero prodotto (l/d) 203,1

Potenzialità di trattamento:

22,5 m3/h x 21 h/d ~ 472,5 m3/d di refluo

influente

Consumo giornaliero prodotto (kg/d) 290,5

un consumo alternativo di coagulante pari a

Policloruro di Alluminio Punto di dosaggio RC1

Stato fisico prodotto commerciale SOL Dosaggio previsto (ppm come Al) 40

Concentrazione del prodotto (Al2O3) 17% Dosaggio riferito al prodotto (l/m3) 0,32

Densità del prodotto commerciale

(kg/l) 1,37 Consumo giornaliero prodotto (l/d) 151,2

Potenzialità di trattamento:

22,5 m3/h x 21 h/d ~ 472,5 m3/d di refluo

influente

Consumo giornaliero prodotto (kg/d) 207,1

NaOH Idrossido di sodio Punto di dosaggio RN1

Stato fisico prodotto commerciale SOL Dosaggio previsto (ppm come

NaOH) 1200

Concentrazione del prodotto

(NaOH) 30% Dosaggio riferito al prodotto (l/m3) 3,0

Densità del prodotto commerciale

(kg/l) 1,33 Consumo giornaliero prodotto (l/d) 1417,5

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 20/54 -

Potenzialità di trattamento:

22,5 m3/h x 21 h/d ~ 472,5 m3/d di refluo

influente

Consumo giornaliero prodotto (kg/d) 1885

con consumi alternativi di agenti di precipitazione

Ca(OH)2 Calce spenta Punto di dosaggio RN1

Stato fisico prodotto commerciale SOL Dosaggio previsto (ppm come

Ca(OH)2) 1100

Concentrazione sospensione

acquosa 3% Dosaggio riferito al prodotto (l/m3) 36

Densità del prodotto commerciale

(kg/l) 1,03 Consumo giornaliero prodotto (l/d) 17010

Potenzialità di trattamento:

22,5 m3/h x 21 h/d ~ 472,5 m3/d di refluo

influente

Consumo giornaliero calce spenta

(kg/d) 525,6

NaHS Sodio idrosolfuro Punto di dosaggio RN1

Stato fisico prodotto commerciale SOL Dosaggio previsto (ppm come HS-) 5

Concentrazione soluzione diluita

(NaHS) 10% Dosaggio riferito al prodotto (l/m3) 0,08

Densità soluzione (kg/l) 1,07 Consumo giorn. prodotto (l/d) 37,8

Potenzialità di trattamento:

22,5 m3/h x 21 h/d ~ 472,5 m3/d di refluo

influente

Consumo giornaliero prodotto (kg/d) 40,4

Polielettrolita Punto di dosaggio RF1

Stato fisico prodotto commerciale POLV. Dosaggio previsto (ppm) 10

Concentrazione soluzione 0,1% Dosaggio soluzione (l/m3) 10

Densità soluzione (kg/l) 1 Consumo giorn. prodotto (kg/d) 4725

Potenzialità di trattamento:

22,5 m3/h x 21 h/d ~ 472,5 m3/d di refluo

influente

Consumo giornaliero poli polvere

(kg/d) 4,7

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 21/54 -

c) Sedimentatore a pacchi lamellari

Le acque in uscita dal reattore di flocculazione (RF1) sono trasferite mediante pompa

volumetrica monovite, con portata regolabile manualmente, allo stadio di

chiarificazione, costituito da decantatore a pacchi lamellari (SL1).

La superficie di separazione S/L, pari a 120 m2, è calcolata sulla base di una velocità

di risalita inferiore a 0,2 m/h in riferimento alla portata nominale di 22,5 m3/h. Tale

dimensionamento assicura una ottima chiarificazione delle acque, con tenori residui

in solidi sospesi inferiori a 15 mg/l.

La superficie di decantazione è ottenuta mediante un pacco estraibile, con lamelle in

materiale plastico, inclinate a 60° sull’orizzontale e distanziate di 42 mm.

Il decantatore, realizzato in acciaio al carbonio verniciato con le parti a contatto con il

liquido protette da liner in resina epossidica, ha dimensioni 5,7x2,1xH=3,2m.

Il decantatore è fornito di fondo a tramoggia per la raccolta e l’ispessimento dei solidi,

il quale viene estratto con pompa monovite in rapporto del 20% della portata

influente (4,5 m3/h). La torbida è trasferita al parco dei serbatoi di accumulo e

ispessimento statico dei fanghi, nel serbatoio (SF2) in PRFV cilindrico con fondo

conico 60° (Φ=4m, H=7,7m), da 50 m3 dedicato esclusivamente ai fanghi da chimico

fisico.

Come accennato, l’effluente chiarificato è trasferito nei serbatoi (B3, B4) in acciaio al

carbonio, cilindrici ad asse verticale (Φ=5m, H=6m), ciascuno della capacità

nominale di 106 m3. I reflui ivi accumulati sono sottoposti al successivo trattamento

biologico ovvero inviati a centri di trattamento esterni.

d) Stoccaggio, preparazione e dosaggio dei additivi chimici

L’alloggiamento dei serbatoi di stoccaggio reattivi è realizzato al piede della sezione

di pretrattamento chimico fisico entro il bacino di contenimento esistente. L’area

dedicata è suddivisa in 5 sottobacini in c.a. rivestiti internamente in resina

anticorrosione per il deposito raggruppato per tipologia e compatibilità chimica

reciproca dei vari reattivi:

- acido solforico (D11), solfato ferroso (D12)

- acqua ossigenata (D13)

- ipoclorito (D14)

- soda (D15), solfuro (D16)

- acido cloridrico (D17), cloruro ferrico (D18), PAC (D19)

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 22/54 -

I serbatoi sono in PE ad alta densità del tipo cilindrico a fondo piano e tetto ellittico di

dimensioni (Φ=2m, H=2,35m, volume utile 5,6m3) ad eccezione del serbatoi di

stoccaggio della soda e del solfuro rispettivamente di volume nominale 7,7 e 2,6 m3.

Su ciascun serbatoio sono installati livellostati di sicurezza, tubazioni pescanti.

I reattivi sono approvvigionati tramite autocisterna con collegamento di manichetta

flessibile al tronchetto di aspirazione della specifica pompa di sollevamento. Il

dosaggio dei reattivi è realizzato con pompe dosatrici installate sul tetto dei serbatoi

(sopra battente) in modo da eliminare eventuali perdite di prodotto dalle connessioni

serbatoio/aspirazione pompa.

La sospensione di latte di calce al 3% è preparata entro dissolutore automatico della

calce spenta con acqua industriale ricircolata dall’impianto (cfr. finissaggio, accumulo

e scarico) in reattore agitato (RC1) in acciaio al carbonio di dimensioni (Φ=2,0m,

H=3,5m). La calce spenta è stoccata entro silos in acciaio al carbonio di dimensioni

(Φ=2,4m, H=8,5m) della capacità nominale di 24m3 cilindrico con tramoggia a fondo

conico. Il trasferimento della calce avviene mediante coclea tubolare (Φ=180 mm,

L=4,5 m) comandata da livellostati di minimo e massimo livello e contemporanea

aggiunta di acqua industriale.

La soluzione di polielettrolita allo 0,1% è preparata per dissoluzione del prodotto in

polvere con acqua industriale ricircolata dall’impianto in una apparecchiatura

automatica (PP1) suddivisa in più scomparti agitati per la separazione della fase di

dissoluzione da quella di maturazione della soluzione.

e) ossidazione biologica

Come detto le acque chiarificate in uscita dal pretrattamento chimico fisico sono

trasferite nei serbatoi (B3, B4) e vanno a contribuire alla carica dei reattori biologici

sequenziali (SBR1, SBR2) ottenuti dalla riconversione dei serbatoi esistenti in acciaio

al carbonio (Φ=8,5m, H=7,5m), ciascuno di capacità nominale pari a 425 m3. Le

caratteristiche della carica in ingresso al reattore biologico sono rettificate mediante il

miscelamento delle acque chiarificate da chimico fisico con i fanghi da fosse settiche

pretrattati in rapporto ponderale del 7%. Allo scopo di equalizzare ed impedire la

stratificazione degli inquinanti si attiva la pompa di ricircolo della miscela nel

serbatoio selezionato per il trattamento.

Fissato il volume utile del singolo reattore, pari a Vt=375 m3, il processo biologico è

condotto su due cicli giornalieri con carico di refluo influente Vf=75 m3.

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 23/54 -

I principali parametri caratteristici del carico inquinante in ingresso ai reattori

sequenziali disposti in parallelo e presi a riferimento per il dimensionamento sono:

Tab.4 Parametri caratteristici carico influente totale (SBR1, SBR2)

Grandezza Concentrazione Carico inquinante

giornaliero

(300m3 refluo influente)

pH 8,5

BOD5 960 mg/l 288 kg/d

COD 1950 mg/l 585 kg/d SST 1.100 mg/l 330 kg/d

TKN 130 mg/l 39 kg/d

NH4-N 55 mg/l 16,5 kg/d

P totale 14 mg/l 4,2 kg/d

La durata media delle varie fasi del singolo ciclo (12h) è ripartita:

- fase di carico statico dell’influente ( = 1 h)

- fase anossica miscelata ( = 3 h)

- fase miscelata e aerata ( = 6 h)

- fase di sedimentazione ( = 1 h)

- fase di trasferimento effluente depurato e supero dei fanghi ( = 1 h)

Il processo biologico è caratterizzato dai seguenti parametri di calcolo per singolo

reattore:

Volume totale di reazione Vt = 375 m3

Volume influente per ciclo Vf = 75 m3

Volume residuo Vo = 300 m3

Volume di sedimentazione Vs = 135 m3

Diametro reattore = 8,5 m

Sezione reattore Sr = 56,7 m2

Altezza virola cilindrica hv = 7,5 m

Battente liquido in fase di reazione Hb = 6,6 m (max 7m con franco 50 cm)

numero cicli/giorno = 2

Rapporto di ricircolo (Vt-Vf)/Vf = 4

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 24/54 -

Concentrazione biomassa sul volume totale di reazione = 2800 mg/l

Concentrazione biomassa sul volume residuo = 3500 mg/l

Concentrazione biomassa sul volume di sedimentazione = 8000 mg/l

Produzione specifica di fango di supero PXt/Q = 350 mg/l

Tempo di residenza globale dei fanghi SRT = 20 gg

Tempo di residenza idraulica = 60 h

Fabbisogno di ossigeno OR = 166 kgO2/d

Tasso di rifornimento di ossigeno in fase aerata AOR = 14 kgO2/h

Tasso di rifornimento di ossigeno di progetto =45 kgO2/h

L’aerazione per soddisfare la richiesta biochimica di ossigeno per la rimozione della

frazione carboniosa e del carico di azoto è realizzata con aeratore miscelatore

sommerso alimentato con aria compressa da gruppo compressori alloggiati in

apposito locale al piede dei reattori SBR. L’aria compressa alimentata allo statore

idraulico della macchina è ridotta in bolle minute per effetto della geometria delle pale

del rotore. La turbolenza generata consente un alto trasferimento di ossigeno al

refluo. Durante la fase di aerazione il tenore di ossigeno è regolato (set point 2 mg/l)

da sonda di modulazione della portata di mandata dei compressori.

Al termine della sedimentazione il refluo surnatante è inviato alla sezione di

finissaggio. Il trasferimento alla portata istantanea di 100 m3/h è ultimato al

raggiungimento del volume residuo di inizio ciclo Vo ovvero, anticipatamente, in caso

di trascinamento dei solidi sedimentati per controllo automatico della torbidità.

I fanghi di supero sono trasferiti alla portata istantanea di 60 m3/h alla sezione di

accumulo dei fanghi, nel serbatoio dedicato SF3. I flussi in uscita dai reattori SBR

sono quantificati da misuratore di portata totalizzatore.

4.3. Finissaggio, disinfezione e scarico

Per assorbire le punte idrauliche legate al funzionamento a batch del modulo

biologico e della sezione di disidratazione fanghi, al fabbisogno variabile di acqua

industriale da riutilizzare in impianto e allo scopo di livellare la portata di scarico delle

acque depurate è realizzata una vasca in c.a. a cielo aperto di dimensioni

complessive 16x7xH=6,5m con fondo vasca a quota inferiore di 2,9 m rispetto al

piano campagna. La vasca è suddivisa nei seguenti comparti:

- accumulo acque (B5) in uscita dal modulo biologico di capacità 180 m3

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 25/54 -

- accumulo acque (B6) di processo (da disidratazione, lavaggio, prima pioggia etc)

da ricircolare in testa al trattamento chimico fisico di capacità 180 m3

- accumulo acque (B7) depurate per gli usi industriali (dissoluzione polielettrolita,

preparazione latte di calce, lavaggio filtri sabbia e carbone, lavaggio tele filtropressa

etc) di capacità 90 m3.

- pozzetto di sollevamento (S1) delle acque depurate nel corpo recettore (Emissario

del Bientina) di capacità 19 m3 .

La batteria di filtrazione è costituita da coppia di filtri in pressione a sabbia e carboni

attivi disposti in parallelo per funzionamento alternato tra linea in marcia e linea in

lavaggio o attesa.

a) Filtri a sabbia

La batteria di filtrazione è posta a valle della vasca in uscita dal modulo biologico,

alimentata alla portata di esercizio di 10,5 m3/h e mantenuta al valore impostato (in

dipendenza del progressivo sporcamento del letto filtrante) mediante valvola

regolatrice asservita a misuratore di portata di tipo magnetico.

La pompa di spinta, del tipo centrifuga ad asse orizzontale, è dimensionata per la

portata di progetto di 13 m3/h, con una prevalenza pari a 45 m.c.a, per

l’alimentazione di tutte le unità di filtrazione previste e del sistema di disinfezione in

linea.

Ciascun filtro a sabbia (FS1, FS2) è allestito in serbatoio cilindrico con fondi ellittici,

in acciaio al carbonio zincato a caldo ed ha dimensioni di 1,5x1,65xH=2,5 m.

Il letto filtrante di quarzite a granulometria controllata posato su ghiaia di supporto ha

diametro 1,4 m ed altezza di circa 1 m. La quarzite ha funzioni di finitura per

trattenere gli eventuali solidi sospesi trascinati nell’effluente in uscita dal modulo

biologico.

Il funzionamento dei filtri a sabbia è impostato da quadro con modalità di marcia

dell’uno e pausa dell’altro. Nelle condizioni di progetto il singolo filtro è caratterizzato

da velocità superficiale di 8 m/h e tempi di contatto di circa 7 minuti.

Ciascun filtro è dotato di valvole automatiche del tipo a farfalla (ON-OFF mediante

attuatore comandato pneumaticamente) ed ha funzionamento completamente

automatico. Il passaggio dalla condizione di lavoro a quella di controlavaggio avviene

in funzione del tempo di lavoro impostato. E’ inoltre installato pressostato

differenziale di massima collegato alle tubazioni di ingresso e di uscita della acqua,

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 26/54 -

con funzione di allarme, in caso di eccessivo aumento delle perdite di carico nel filtro

(< 1 bar).

La prima fase del ciclo di controlavaggio dei filtri a sabbia è effettuata con aria (50

Nm3/h per m2 di sezione di letto) attivando in modo temporizzato la soffiante P1 per

coadiuvare il distacco delle particelle solidi dal letto medesimo.

La portata di acqua di controlavaggio 35 m3/h è calcolata sulla base di una velocità

superficiale di pari a 23 m/h.

L’acqua utilizzata per il controlavaggio è prelevata dalla vasca di accumulo acque

depurate per uso industriale mentre le acque di risulta sono recapitate nella vasca di

accumulo acque di processo da ricircolare in testa al chimico fisico.

b) Filtri a carbone attivo

Il secondo stadio di filtrazione, dedicato alla rimozione dei composti organici, è

costituito da due unità di filtrazione (FC1, FC2) su letto di carbone attivo granulare,

disposte in parallelo e collegate direttamente ai precedenti filtri a sabbia.

Ciascun filtro a carbone (FC1, FC2) è allestito in serbatoio cilindrico con fondi ellittici,

in acciaio al carbonio zincato a caldo, completo di sostegni e boccaporti per il carico

del materiale filtrante ed ha dimensioni di 1,5x1,65xH=2,5 m.

Ciascun filtro ha un diametro di 1,4 m e contiene circa 600 kg di carbone attivo

granulare (altezza strato filtrante ca. 0,8 m).

La capacità adsorbente complessiva delle unità di filtrazione è stimata sulla base di

un fattore di caricamento a fine vita di 0,2 kgCOD/kgCA corrispondente a circa 240

kgCOD. Ipotizzando per le tipologie di acque reflue da trattare un tenore in COD

disciolto adsorbibile inferiore a 10 mg/l, si può stimare una capacità di trattamento di

circa 24.000 m3 di acque in ingresso al finissaggio.

Il funzionamento dei filtri a carbone è impostato da quadro con modalità di marcia

dell’uno e pausa dell’altro. Nelle condizioni di progetto il funzionamento del singolo

filtro è caratterizzato da velocità superficiale di 8 m/h e tempi di contatto di circa 6

minuti.

Ciascun filtro è dotato di valvole automatiche del tipo a farfalla (ON-OFF mediante

attuatore comandato pneumaticamente) ed ha funzionamento completamente

automatico. Il passaggio dalla condizione di lavoro a quella di controlavaggio avviene

in funzione del tempo di esercizio prefissato dall’operatore. Si prevede un

pressostato differenziale di massima, collegato alle tubazioni di ingresso e di uscita,

con funzione di allarme, in caso di eccessivo aumento delle perdite di carico nel filtro.

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 27/54 -

Il controlavaggio è eseguito non tanto per la rimozione dei solidi sospesi residui (già

separati nei filtri a sabbia), ma per ripristinare il letto che con il tempo è soggetto a

compattazone e conseguente perdita di efficienza depurativa (formazione di vie

preferenziali).

La portata di acqua di controlavaggio 15 m3/h è calcolata sulla base di una velocità

superficiale di 10 m/h.

Il controlavaggio e lo scarico delle relative acque verrà eseguito con le medesime

modalità previste per i filtri a sabbia, senza ricorrere all’impiego di aria soffiata.

c) Disinfezione

Per l’eliminazione della carica batterica e virale delle acque di processo prima del

riutilizzo in impianto e/o dello scarico in corpo recettore è installato il modulo di

disinfezione (RD) con UV-C installato sulla condotta in pressione (a valle della

filtrazione) e dimensionato per una portata di punta di 13 mc/h. L’abbattimento della

carica batterica del 99,99% corrispondente a valori residui (Coliformi Totali) inferiore

a 2,2 UFC/100 ml. La tecnologia adottata è quella con lampade ad amalgama di

mercurio solido, ad alta efficienza, con temperatura di funzionamento dell’ordine dei

100°C, praticamente insensibili alle fluttuazioni della temperatura dell’acqua in cui

sono immerse. La camera UV, con dimensioni di ingombro di 130x30 cm, è

realizzata in acciaio inox AISI 316L e genera la radiazione ultravioletta mediante n.2

lampade ad amalgama da 65W ciascuna (potenza installata 320 W) ed emissione

con lunghezza d'onda di 254 nm. Tale configurazione assicura, alla portata di picco,

un dosaggio minimo teorico UV-C all’effluente trattato non inferiore a 400 J/m2. Una

simile dose da garanzia di una completa disinfezione, in grado di evitare anche la

fotoriattivazione ovvero la capacità di autoriparazione di batteri e virus nel processo

di replicazione cellulare. Il reattore è del tipo elettronico ad uscita variabile con

possibilità di variare la potenza erogata dal 50 al 100% della potenza nominale, con

lampade installate parallelamente al flusso. Un sistema di controllo in linea posto

all’ingresso della camera permette di rilevare la trasmittanza dell’acqua in ingresso e

di regolare in automatico la dose di UV da emettere in maniera da stabilizzare la

quantità di irraggiamento reale che investe il flusso d’acqua. Il sistema di pulizia delle

lampade è di tipo meccanico a funzionamento automatico e permette una continuità

di funzionamento: alcuni anelli dotati di spazzole, mossi da un carrello, scorrono per

tutta la lunghezza dei tubi di quarzo, all’interno dei quali sono alloggiate le lampade

UV, rimuovendo i depositi organici ed inorganici per raschiamento.

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 28/54 -

Un ulteriore misura per impedire la fotoriattivazione della carica batterica residuale la

movimentazione dell’acqua depurata, a valle del modulo di disinfezione, è condotta

in pozzetti e vasche dotati di copertura opaca.

d) Accumulo e scarico in corpo recettore

Le acque depurate sono sollevate al pozzetto di campionamento fiscale (S2) di

dimensioni 80x80xH=100cm in acciaio inox installato sulla sommità della vasca di

accumulo delle acque ad uso industriale. Il reintegro per gravità della vasca di

accumulo è comandato da valvola a galleggiante posta sullo scarico basso del

pozzetto fiscale. Al raggiungimento del massimo livello nella suddetta vasca di

accumulo, le acque depurate defluiscono dall’uscita alta del pozzetto fiscale nella

vasca di sollevamento finale.

Lo scarico finale delle acque depurate nel corpo recettore (Emissario del Bientina) è

previsto in continuo alla portata mediata sulle 24 h di 7,6 m3/h con punte non

superiori a 14 m3/h. Sul collettore di scarico è installato un misuratore di portata

elettromagnetico con totalizzatore del flusso scaricato e la sonda per la rilevazione e

registrazione in continuo della temperatura e del pH.

e) Apparecchi ausiliari

Al piede della vasca di accumulo acque è installato un gruppo di pressurizzazione

acqua da 30 mc/h a 5,2 barg per i seguenti usi industriali:

- lavaggio aree di scarico ATB e apparecchiature di pretrattamento fisico

- lavaggio ruote ATB

- lavaggio tele filtropressa

- preparazione soluzione polielettrolita

- preparazione sospensione latte di calce

Il gruppo di pressurizzazione aria da 1050 Nl/min, per la fornitura aria compressa

strumenti (4-6 barg), costituito da compressore a vite con serbatoio di accumulo

aria da 500 l.

4.4. Condizionamento e disidratazione dei fanghi

La linea fanghi è originata dai seguenti flussi:

- fanghi di sedimentazione da chimico-fisico

- fanghi di supero da biologico

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 29/54 -

- fanghi inorganici conferiti all’impianto e/o di risulta dalle operazioni di lavaggio

colli

Come anticipato l’accumulo dei fanghi è realizzato in tre serbatoi (SF1, SF2, SF3)

cilindrici con fondo conico 60° (Φ=4m, H=7,7m), ciascuno della capacità utile di 49,5

m3.

La frazione liquida surnatante risultante dall’ispessimento statico del fango è

trasferita nella vasca di accumulo delle acque di processo (B6) e ricircolata in testa al

trattamento chimico fisico mediante tubazioni valvolate innestate a varie altezze nella

parte cilindrica dei serbatoi.

Il trasferimento del surnatante chiarificato precede la fase di condizionamento e

disidratazione del fango da prelevare dallo specifico serbatoio ed è inibita dal

rilevatore di torbidità installato sul collettore di sfioro dei 3 serbatoi di accumulo dei

fanghi.

Il fango ispessito (SST circa 2,5-3,5%) è scaricato per gravità dal fondo del singolo

serbatoio e trasferito nel reattore di condizionamento (RF1) in Polipropilene, a

sezione rettangolare, di dimensioni 3x4xH=3m ed avente capacità utile di 30 m3. La

valvola di piede del serbatoio stabilisce il flusso di fango ed è comandata da

livellostati di minimo e max livello del reattore (carico fango a volume costante).

Il condizionamento è eseguito per campagne di disidratazione, differenziate per

tipologia di provenienza del fango: da biologico e da chimico fisico.

Contestualmente al carico del reattore è attivato il trasferimento del latte di calce

avente la funzione di coadiuvare la filtrazione e di igienizzare parzialmente i fanghi. Il

dosaggio del latte di calce (sospensione al 3%) è impostato al 30% del tenore di

secco della torbida da disidratare ed è arrestato al raggiungimento della volumetria

stabilita (totalizzatore volumetrico in linea). Il reattore di condizionamento fanghi è

mantenuto in agitazione da due agitatori a turbina per ulteriori 15’ minuti dalla fine di

trasferimento della torbida.

Il filtropressa (FP1) è dimensionato per consentire lo smaltimento della massima

quantità di fanghi generata dall’impianto nell’arco di tre operazioni giornaliere di

pressatura. Il volume totale massimo di fango prodotto (per un tenore minimo di

secco del 30% e con l’impiego di latte di calce quale agente di neutralizzazione nella

sezione del chimico fisico) 9,1 t/d.

La macchina selezionata ha le caratteristiche seguenti:

Spessore del panello: 32 mm

Numero di camere installate a volume fisso: 102

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 30/54 -

Dimensioni delle piastre: 1000 x 1000 mm

Volume del filtropressa: 2366 l

Superficie filtrante: 161,7 m2

Portata di secco: 280 kg/h

Tempo di ciclo: 2,5 h

La filtropressa è predisposta per l’ampliamento fino a 135 camere installate,

corrispondenti ad un volume di circa 2600 l per una lunghezza massima di 8 m.

E’ installata in elevazione su di una struttura in carpenteria metallica, sotto la quale

trova collocazione un cassone standard per la raccolta dei fanghi pressati.

Le acque di imbibizione dele fango sono convogliate per gravità nella vasca di

accumulo acque (B6) di processo da ricircolare in testa al trattamento chimico fisico.

4.5. Lavaggio effluenti gassosi e trattamento sfiati

Sull’impianto sono installati due sezioni per il convogliamento e trattamento delle

emissioni gassose.

b) emissione E1

Le fasi di ricezione e stoccaggio dei reflui e di accumulo e condizionamento dei

fanghi sono soggette a potenziali emissioni odorigene. Pertanto le seguenti unità

sono tenute in leggera depressione, con convogliamento dell’effluente aspirato ad un

impianto di deodorizzazione a carboni attivi:

- linea di sgrigliatura e serbatoi di stoccaggio acque industriali e percolato

- linea di sgrigliatura dei fanghi da fosse settiche

- linea di sgrigliatura/disoleatura acque di lavaggio cisternette e fanghi

inorganici

- sili di accumulo dei fanghi e relativo reattore di condizionamento

I serbatoi di stoccaggio dei reflui esausti acidi e alcalini sono muniti di tubazione di

respirazione convogliata entro soluzione di neutralizzazione rispettivamente soda e

acido solforico (lavaggio effluente in guardia idraulica).

L’impianto è dimensionato per l’aspirazione ed il trattamento di 2 volumi/ora di

ciascuna unità, corrispondente ad una portata d’aria da trattare di 1.850 Nmc/h.

Il filtro a carboni attivi FC1, del tipo a flusso radiale, è dimensionato per un tempo di

contatto di almeno 1,5 s ed una velocità di passaggio inferiore a 0,3 m/s. E’

realizzato in acciaio al carbonio verniciato con dimensioni di ingombro di ΦxH = 1,6 x

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 31/54 -

2 m. Il volume dei carboni attivi costituenti il letto filtrante è di circa 1 mc,

corrispondente a circa 450 kg. L’esaurimento del letto dei carboni attivi avviene al

raggiungimento di un incremento del peso del letto del 25%. La sostituzione del letto

è comunque prevista durante la manutenzione annuale dell’impianto.

A valle del filtro l’aspiratore convoglia l’effluente trattato ad un camino di diametro 0,3

m ed altezza 10,4 m dotato, alla sommità, di apposito pozzetto per il prelievo e

campionamento dell’effluente.

a) emissione E2

La sezione di trattamento chimico fisico e biologico nonché quella di stoccaggio dei

reattivi chimici costituiscono potenziali fonti di emissioni di gas o vapori inquinanti e

pertanto sono tenute sotto aspirazione con convogliamento degli effluenti gassosi ad

un impianto di abbattimento ad umido a doppio stadio, costituito da una prima

colonna di lavaggio (C1) con soluzione acida per acido solforico e da una seconda

colonna (C2) di lavaggio alcalino (per idrossido di sodio) ed ossidante (per aggiunta

di ipoclorito di sodio). L’impianto è dimensionato per l’aspirazione ed il trattamento di

almeno 2 volumi nominali/ora di ciascun serbatoio/vasca tenuti sotto aspirazione,

corrispondente ad una portata d’aria da trattare di 2.550 mc/h.

Le emissioni gassose correlate alla gestione del parco serbatoi di stoccaggio dei

reattivi chimici sono temporalmente limitate alla fase di approvvigionamento dei

medesimi tramite autocisterna e si generano nell’arco dell’anno in quantità e

frequenza di circa 5 m3 (puff) ogni due tre giorni.

Tali emissioni, ad eccezione di quelle relative al serbatoio del perossido di idrogeno,

sono convogliate all’impianto di abbattimento ad umido contestualmente alla fase di

approvvigionamento del reattivo. In fase di marcia dell’impianto di depurazione

chimico-fisico biologico, con prelievo e dosaggio dei reattivi, tutti i serbatoi di

stoccaggio reattivi sono in equilibrio con l’atmosfera ovvero non sono tenuti sotto

aspirazione per evitare la diffusione nella corrente gassosa di reattivi volatili (HCl).

La linea di stoccaggio e dissoluzione della calce spenta (silo-coclea-serbatoio di

preparazione del latte di calce) è realizzata a tenuta di polvere. L’emissione saltuaria

di polveri in fase di approvvigionamento (frequenza mensile) è controllata dalla

installazione di filtro a cartuccia sulla sommità del silo di stoccaggio.

I serbatoi di accumulo delle acque reflue in ingresso al chimico fisico ed al biologico

sono mantenuti continuativamente sotto aspirazione. Le emissioni sono in

prevalenza caratterizzate da inquinanti di natura inorganica (NH3, tracce di H2S)

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 32/54 -

generate in fase di ricircolo del refluo nel serbatoio (omogeneizzazione) e durante il

trasferimento.

I reattori batch di ossidazione acque industriali/percolati, neutralizzazione acidi e basi

esausti ed il modulo a marcia continua del pretrattamento chimico-fisico sono

mantenuti costantemente sotto aspirazione. Le emissioni generate in fase di

reazione chimica per effetto del dosaggio reattivi, della agitazione del refluo, della

correzione del pH, della diminuzione della solubilità con la temperatura etc sono

qualitativamente caratterizzate da inquinanti:

- di natura organica ed inorganica contenuti nei reflui trattati (acidi, NH3, tracce H2S)

- di natura inorganica contenuti nei reattivi utilizzati (HCl)

Anche i reattori biologici sequenziali SBR1 e SBR2 sono mantenuti sotto aspirazione

allo scopo di limitare le emissioni osmogene generate dalla miscelazione dei reflui

industriali e delle fosse settiche, dalla insufflazione di aria necessaria per soddisfare

il fabbisogno metabolico (demolizione della frazione carboniosa e ammoniacale).

Le linee di aspirazione dei serbatoi e dei reattori sono mantenute separate in base

alla diversa natura degli effluenti gassosi ed in particolare alla torre di lavaggio acido

(1° stadio) sono convogliate le emissioni provenienti da:

- serbatoio H2SO4 50%

- serbatoio FeSO4 10%

- serbatoio HCl 33%

- serbatoio FeCl3 41%

- serbatoio PAC 17%

- serbatoio NaOH 30% (solo in fase di approvvigionamento)

- reattori di ossidazione a batch (R1, R2)

- vasca di trattamento chimico fisico a marcia continua (V1)

- serabatoi di accumulo reflui a monte del pretrattamento chimico fisico (B1, B2)

- accumulo reflui a valle del trattamento chimico fisico (B3, B4)

- reattori biologici sequenziali (SBR1, SBR2)

Sono invece inviati direttamente al lavaggio ossidante alcalino (2° stadio) i vapori ed i

gas aspirati dalla sezione di stoccaggio reattivi nella sola fase di

approvvigionamento:

- serbatoio NaHS 10%

- serbatoio NaOCl 14%

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 33/54 -

Nel prospetto seguente sono valutati i flussi di massa caratteristici a monte

dell’impianto di abbattimento.

Tab.5 Flussi di massa degli inquinanti a monte dell’impianto di abbattimento ad umido

Sostanza

Portata refluo in trattamento

(m3/h)

Concentrazione

media (mg/l)

Coefficiente

di dissociazione

gas in acqua

Flusso di

massa

stimato

(g/h)

NH3 20,5 (A.I.+perc+ricircolo+FS) 130 (come TKN) 0,25 (a pH=9) 665

H2S 0,8 (fosse settiche) 5 (come H2S) 0,8 (a pH=6) 3,2

HCl 20,5 (A.I.+perc+ricircolo+FS) 450 (come HCl) ~ 0 trascurabile

I flussi di massa risultano inferiori alle soglie di rilevanza di cui alla Tabella C

dell’Allegato I alla parte V del D.Lgs.152/06.

L’impianto ad umido è dimensionato sul flusso max di inquinante con efficienza di

abbattimento (NH3) non inferiore al 80%.

Entrambe le torri di lavaggio acido e basico, del tipo a flusso controcorrente su letto

di anelli pall da 2” in PE, sono dimensionate per una portata di 2.550 Nmc/h, con un

tempo di contatto di almeno 2 s ed una velocità di passaggio inferiore a 1,5 m/s.

Sono realizzate in moplen con dimensioni di ingombro di ΦxH = 0,8 x 7,5 m. Il pH ed

il potenziale redox delle soluzioni di lavaggio sono regolate mediante ph-metri e red-

ox-metro mentre il contenuto dei sali è controllato mediante conducimetri.

A valle delle torri di lavaggio il ventilatore convoglia l’effluente trattato ad un camino

di diametro 0,3 m ed altezza 12 m dotato, alla sommità, di apposito pozzetto per il

prelievo e campionamento dell’effluente.

Le predisposizioni necessarie al campionamento delle emissioni E1 ed E2, sono

progettate in conformità alla norma UNI 10169:2001 (relativa alle misure di velocità e

portata di flussi convogliati) ed in particolare:

- la sezione di campionamento è ubicata a circa 2 m dalla base del condotto di

mandata dell’aspiratore ed a 7,5 m dallo scarico in atmosfera (in conformità alla

norma, per assicurare una distribuzione sufficientemente omogenea del flusso nel

condotto, il tratto rettilineo deve essere almeno pari rispettivamente a 5 e 2 diametri

prima e dopo la sezione di misurazione);

- sulla sezione di campionamento sono ricavati 2 fori di prelievo disposti a 90° e

forniti di porte tali da agevolare l’inserimento e la rimozione della strumentazione di

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 34/54 -

misura. Sono inseriti tronchetti con diametro 3” e lunghezza 50 mm con flangia cieca

e guarnizione di tenuta.

- il flusso di uscita in atmosfera è libero (sono da evitare diffusori, comignoli,

ostacoli e impedimenti di qualsiasi genere alla sommità del camino)

- sono realizzate piattaforme di campionamento permanente in carpenteria metallica

elettrozincata, con piano di accesso a quota 2,5 m, dimensionate per sostenere un

carico concentrato di 400 kg, e fornite di corrimano e tramezzo alla quota di 1 e 0,6

m dal piano di calpestio e di fermapiede di altezza 200 mm.

5. DESCRIZIONE COMPONENTI ELETTROMECCANICI PRINCIPALI

SEZIONE 1

5.1 Trattamento fisico preliminare

5.1.1 Linea di conferimento acque industriali e percolati N.1 sgrigliatore/dissabbiatore in acciaio AISI304 di dimensioni 6,85x1,10xH=1,6m

completo di:

- attacco Perrot DN100 con valvola motorizzata di controllo flusso comandata da

livellostato a conducibilità

- griglia fissa cestello di luce 4 mm con coclea di estrazione/compattazione

Ø400/Ø180, ad elica senza albero di lunghezza 4200mm, 1,1 kW

- coclea di trasporto sabbie Ø160, lunghezza 6000mm, 0,37 kW

- coclea scarico sabbie Ø110, lunghezza 2500mm, 0,25 kW

N.1 polmone di rilancio in acciaio AISI304 di dimensioni 1,2x1,2xH1,75m completo di

interruttore a galleggiante a deviatore di bulbo

N.1 pompa centrifuga con le seguenti caratteristiche funzionali:

- portata 60 m3/h

- prevalenza 10 m.c.a.

potenza installata 3 kW

5.1.2 Linea di conferimento rifiuti acidi ed alcalini esausti N.2 filtri a cestello in acciaio al carbonio ebanitati internamente di dimensioni

Ø0,22xH=1,3m completi di:

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 35/54 -

- cestello in PP fori Ø3mm

- attacchi al processo DN100

- flangia superiore ad apertura rapida

- valvole di drenaggio e depressurizzazione

- pressostato di minima pressione (filtro intasato)

N.2 pompe centrifughe in materiali plastici anticorrosione con le seguenti

caratteristiche funzionali

- portata 40 m3/h

- prevalenza 13,5 m.c.a.

- potenza installata 4 kW

5.1.3 Linea di conferimento fanghi da fosse settiche N.1 coclea di asportazione ghiaie, sabbie e sedimentabili del tipo senza albero

centrale, Ø500, lunghezza 9400mm, inclinazione 35°, in acciaio AISI 304 e spirale in

acciaio speciale microlegato, 5,5 kW

N.1 pompa sommersa con girante antintasamento con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 50 m3/h

- prevalenza 4 m.c.a.

- potenza installata 1,5 kW

N.1 sgrigliatore/compattatore bottini completo di in acciaio AISI 304 di dimensioni

2x0,9xH=1,6m completo di:

- attacco rapido Perrot DN100

- valvola Motorizzata di intercettazione del liquame comandata da gruppo

motoriduttore 0,11 Kw 0,11

- luce di filtrazione grigliatura 4mm

- diametro del filtro 700 mm

- diametro della coclea 295 mm

- bocchello di alimentazione DN 100

- bocchello di uscita DN 200

- potenza motore 1,5 KW

-Dispositivo di lavaggio zona di grigliatura (Vaglio) con valvola manuale.

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 36/54 -

- Consumo acqua lavaggio:1 Lt. Sec. a 5 Bar

N.1 pompa sommersa con girante antintasamento con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 55 m3/h

- prevalenza 9 m.c.a.

- potenza installata 2,2 kW

5.1.4 Linea di conferimento acque di lavaggio/fanghi pompabili inorganici N.1 coclea di asportazione e compattazione grigliato,installata in canale con griglia

fissa cestello di luce 4 mm con coclea di estrazione/compattazione Ø450/Ø220, ad

elica senza albero di lunghezza 4300mm, 0,75 kW

N.1 pompa sommersa con girante antintasamento con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 40 m3/h

- prevalenza 14 m.c.a.

- potenza installata 3 kW

N.1 disoleatore di dimensioni 5,3x2xH=2m in acciaio con le seguente caratteristiche:

- carico idraulico 0,32 m/h alla portata di 40 m3/h

- pacco in polistirene rigido, inclinato a 45°, passaggio libero 45mm

N.1 polmone di rilancio in acciaio AISI304 di dimensioni 1,2x1,2xH1,4m completo di

interruttore a galleggiante a deviatore di bulbo

N.1 pompa centrifuga sollevamento acque disoleate con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 40 m3/h

- prevalenza 12 m.c.a.

- potenza installata 2,2 kW

N.1 pompa volumetrica monovite con le seguenti caratteristiche funzionali:

- portata 8 m3/h con variatore manuale

- potenza installata 1,1 kW

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 37/54 -

5.2 Deposito preliminare rifiuti liquidi

5.2.1 Acque industriali N.6 serbatoi in acciaio al carbonio, cilindrici ad asse verticale, fondo piano, tetto

conico, di dimensioni Ø3,6mxHcil=7m corredati di:

- passo uomo flangiato DN500 su virola e tetto

- attacchi al processo DN100, valvola manuale di drenaggio e attacco linea sfiati

DN80, tubazione troppo pieno DN100

- interruttore di livello a conducibilità

- misuratore di livello continuo a ultrasuoni/radar

- n.3 valvole ON/OFF a sfera a comando elettropneumatico per C/S e ricircolo

N.1 pompa centrifuga trasferimento acque industriali con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 70 m3/h

- prevalenza 17 m.c.a.

- potenza installata 5,5 kW

N.1 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

- campo di misura 0 - 100 m3/h

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN80

5.2.2 Rifiuti acidi ed alcalini esausti N.1 serbatoio in acciaio AISI304, cilindrico ad asse verticale, fondo piano, tetto

conico, di dimensioni Ø3,6mxHcil=7m corredato di:

- passo uomo flangiato DN500 su virola e tetto

- attacchi al processo DN80 e DN50, valvola manuale di drenaggio,

- tubazione troppo pieno DN100 con scarico in guardia idraulica

- valvola di sovra-depressione

- interruttore di livello a conducibilità (sensore in AISI316)

- misuratore di livello continuo a ultrasuoni/radar

- n.2 valvole ON/OFF a sfera a comando elettropneumatico per C/S

N.1 pompa centrifuga trasferimento esausti alcalini con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 60 m3/h

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 38/54 -

- prevalenza 13,5 m.c.a.

- potenza installata 5,5 kW

N.2 serbatoio in PRFV, cilindrico ad asse verticale, fondo piano, tetto ellittico, di

dimensioni Ø3mxHcil=6,5m corredato di:

- passo uomo flangiato DN500 su virola

- attacchi al processo DN80 e DN50, valvola manuale di drenaggio

- tubazione troppo pieno DN100 con scarico in guardia idraulica

- valvola di sovra-depressione

- interruttore di livello a galleggiante in PP

- misuratore di livello continuo a ultrasuoni/radar

- n.2 valvole ON/OFF a sfera a comando elettropneumatico per C/S

N.1 pompa centrifuga trasferimento esausti acidi con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 60 m3/h

- prevalenza 12 m.c.a.

- potenza installata 5,5 kW

N.2 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

- campo di misura 0 - 80 m3/h

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN80

5.2.3 Fanghi da fosse settiche N.1 serbatoio in acciaio al carbonio, cilindrico ad asse verticale, fondo piano, tetto

conico, di dimensioni Ø3,6mxHcil=7m corredato di:

- passo uomo flangiato DN500 su virola e tetto

- attacchi al processo DN100, valvola manuale di drenaggio e attacco linea sfiati

DN80, tubazione troppo pieno DN100

- interruttore di livello a conducibilità

- misuratore di livello continuo a ultrasuoni/radar

- n.3 valvole ON/OFF a sfera a comando elettropneumatico per C/S e ricircolo

N.1 pompa centrifuga trasferimento fanghi da fosse settiche con le seguenti

caratteristiche funzionali:

- portata 40 m3/h

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 39/54 -

- prevalenza 11 m.c.a.

- potenza installata 3 kW

N.1 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

- campo di misura 0 - 60 m3/h

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN65

5.3 Linea convogliamento e deodorizzazione sfiati (emissione E1)

N.1 Filtro a carboni attivi, a flusso radiale con le seguenti caratteristiche.

- volume: 1.000 l

- quantità: 450 kg

- capacità assorbimento in peso: 25% c.a.

- perdite di carico: 250 mm c.a. alla portata di 1850 Nm3/h

N.1 Ventilatore centrifugo

- portata: 1.850 Nmc/h

- prevalenza: 500 mm c.a.

- potenza: 4 kW

N.1 camino di espulsione in PVC

- altezza: 10,4 m,

- diametro: DN300

SEZIONE 2

5.4 Trattamento chimico fisico integrato da modulo biologico

5.4.1 Buffer chimico-fisico e reazioni a batch (ossidazione e neutralizzazione) N.2 serbatoi in acciaio al carbonio, cilindrico ad asse verticale, fondo piano, tetto

conico, di dimensioni Ø4,55mxHcil=6m corredato di:

- passo uomo flangiato DN500 su virola e tetto

- attacchi al processo DN100, valvola manuale di drenaggio e attacco linea sfiati

DN100, tubazione troppo pieno DN100

- interruttore di livello a conducibilità

- misuratore di livello continuo a ultrasuoni/radar

- n.3 valvole ON/OFF a sfera a comando elettropneumatico per C/S e ricircolo

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 40/54 -

N.2 pompe centrifughe trasferimento blending a chi-fis con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 70 m3/h

- prevalenza 7,5 m.c.a.

- potenza installata 3 kW

N.1 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

- campo di misura 0 - 30 m3/h

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN50

N.1 valvola di regolazione automatica del tipo a membrana, completa di:

- attuatore pneumatico per servizio di regolazione, con posizionatore

elettropneumatico,

- comando manuale di emergenza

- gruppo filtro – riduttore aria

- attacchi flangiati PN16 DN65

N.2 reattori cilindrici con fondi ellittici, in acciaio al carbonio rivestiti in enbanite

grafitata, di dimensioni Ø3xHcil=3m, Htotale=5,3m allestiti su 4 appoggi completi di

- agitatore a due ordini di turbine Ø900, rivestito in moplen, lunghezza 3,5m, 2,2kW

- catene di misura e controllo pH, rH, temperatura

- interruttori di livello

- n.11 valvole ON/OFF a sfera a comando elettropneumatico per C/S e ricircolo a

scambiatore

N.1 pompa centrifuga di ricircolo con le seguenti caratteristiche funzionali:

- portata 30 m3/h

- prevalenza 8,5 m.c.a.

- potenza installata 1,5 kW

N.1 scambiatore di calore a fascio tubiero, in grafite impregnata, a due passaggi,

dimensioni Ø0,35xH3,5m avente le seguenti prestazioni:

-T IN / OUT tubi (soluzione) 45-40 °C

-T IN / OUT mantello (acqua torre) 30 35°C

-Tml 10 °C

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 41/54 -

- portata termica di raffreddamento 160.000 kcal/h

- coefficiente di scambio termico globale 850 W/mq °C

- superficie di scambio 19 mq

N.1 pompa centrifuga di scarico reattori con le seguenti caratteristiche funzionali:

- portata 22,5 m3/h

- prevalenza 6 m.c.a.

- potenza installata 1,1 kW

N. 1 torre di raffreddamento completa di vasca di raccolta acqua in resina poliestere

rinforzata con fibra di vetro, protezione superficiale da raggi UV, pacco di

riempimento e tubi distribuzione in PVC DN100, ugelli in PP avente le seguenti

caratteristiche:

- lunghezza 1400 mm

- larghezza 1400 mm

- altezza 2860 mm

- capacità vasca di raccolta 570 l

- potenzialità termica (salto 35-30 e TBU 26C°) 186 kW

- ventilatore Ø 870 mm, portata 17.000 mc/h, 1,5 kW

N.1 pompa centrifuga acqua di torre con le seguenti caratteristiche funzionali:

- portata 32 m3/h

- prevalenza 8 m.c.a.

- potenza installata 1,5 kW

5.4.2 Modulo chimico fisico N. 1 elettroagitatore ad asse verticale, per installazione in vasca di coagulazione,

avente le seguenti caratteristiche:

- albero L=2,4m e girante Ø800mm in acciaio rivestito in moplen

- girante a turbina 4 pale

- velocità turbina 120 rpm

- motore 1,5 kW

N. 2 elettroagitatore ad asse verticale, per installazione in vasca di neutralizzzione,

avente le seguenti caratteristiche:

- albero L=2,4m e girante Ø800mm in acciaio rivestito in moplen

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 42/54 -

- girante a turbina 4 pale

- velocità turbina 120 rpm

- motore 1,5 kW

N. 1 elettroagitatore ad asse verticale, per installazione in vasca di flocculazione,

avente le seguenti caratteristiche:

- albero L=2,4m e girante Ø800 in acciaio AISI316

- girante a turbina 4 pale

- velocità turbina 30 rpm

- motore 1,1 kW

N.2 catene di misura e controllo pH

N.1 catena di misura e controllo rh

N.1 interruttori di livello a galleggiante

N.1 pompa centrifuga alimentazione sedimentatore con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 25 m3/h

- prevalenza 5,5 m.c.a.

- potenza installata 1,1 kW

5.4.3 Sedimentazione a pacchi lamellari

N.1 sedimentatore di dimensioni 5,7x2,1xH=3,2m in acciaio al carbonio verniciato

esterno/interno in ciclo epossidico – a pianta rettangolare con le seguenti

caratteristiche:

- carico idraulico 0,2 m/h alla portata di 24 m3/h

- pacco in polistirene rigido, inclinato a 60°, passaggio libero 42mm

N.1 pompa volumetrica monovite di estrazione fanghi con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 5 m3/h con variatore manuale

- potenza installata 2,2 kW

N.1 pompa centrifuga trasferimento acque chiarificate con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 20 m3/h

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 43/54 -

- prevalenza 7 m.c.a.

- potenza installata 1,1 kW

5.4.4 Stoccaggio, preparazione e dosaggio additivi chimici N. 5 pompe centrifughe approvvigionamento additivi chimici con le seguenti

caratteristiche funzionali:

- portata 15 m3/h

- prevalenza 4 m.c.a.

- potenza installata 1,1 kW

N.7 serbatoi in PEHD, cilindrici ad asse verticale, fondo piano, tetto ellittico, di

dimensioni Ø 2xHcil=2m corredato di:

- passo di mano DN300 su tetto

- attacchi al processo DN15, DN50, attacco linea sfiati DN80

- pescanti di C/S

- misuratore di livello del tipo a galleggianti multipli scorrevoli su stelo rigido

N.1 serbatoio in PEHD, cilindrico ad asse verticale, fondo piano, tetto ellittico, di

dimensioni Ø 2xHcil=2,75m corredato di:

- passo di mano DN300 su tetto

- attacchi al processo DN15, DN50, attacco linea sfiati DN80

- pescanti di C/S

- misuratore di livello del tipo a galleggianti multipli scorrevoli su stelo rigido

N.1 serbatoio in PEHD, cilindrico ad asse verticale, fondo piano, tetto ellittico, di

dimensioni Ø 1,4xHcil=1,9m corredato di:

- passo di mano DN300 su tetto

- attacchi al processo DN15, DN50, attacco linea sfiati DN80

- pescanti di C/S

- misuratore di livello del tipo a galleggianti multipli scorrevoli su stelo rigido

N. 2 pompe dosatrici a pistone per dosaggio acqua ossigenata 30% a reattore batch

e soda al 30% a chi-fis, regolazione manuale della portata, aventi le seguenti

caratteristiche:

- portata 220 l/h

- potenza 0,37 kW

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 44/54 -

N. 3 pompe dosatrici a pistone per dosaggio acido solforico al 50% a reattore batch,

acido cloridrico al 33% a chi-fis e soda al 30% a reattore batch, regolazione manuale

della portata, aventi le seguenti caratteristiche:

- portata 60 l/h

- potenza 0,24 kW

N.3 pompe dosatrici a pistone per dosaggio acido solforico al 50% a chi-fisico e

colonna lavaggio acido, solfato ferroso al 10% a reattore batch, regolazione manuale

della portata, aventi le seguenti caratteristiche:

- portata 40 l/h

- potenza 0,24 kW

N. 2 pompe dosatrici a membrana meccanica per dosaggio cloruro ferrico al 40% e

PAC al 17% a chi-fis, regolazione automatica della portata con servomotore, aventi

le seguenti caratteristiche:

- portata 30 l/h

- potenza 0,24 kW

N. 1 stazione di preparazione soluzione polielettrolita di dimensioni 1,7x0,8xH=2m

del tipo automatico continuo alla portata di 1 m3/h, composta da:

- tramoggia di carico completa di coclea dosatrice a velocità variabile da 0,11 kW

- diffusore d’acqua per prediluizione polvere e resistenza anticondensa

- collettore acqua completo di organi di regolazione e controllo

- vasca in acciaio inox AISI 304 suddivisa in tre comparti, attrezzati con

elettroagitatore da 0,25 kW

- interruttore di livello di tipo conduttivo

N. 1 pompe volumetrica monovite per dosaggio soluzione polielettrolita (0,1-0,2%);

aventi le seguenti caratteristiche:

- portata 300 l/h

- potenza 0,25 kW

5.4.5 Buffer modulo biologico e reattori sequenziali SBR N.2 serbatoi in acciaio al carbonio, cilindrico ad asse verticale, fondo piano, tetto

conico, di dimensioni Ø5mxHcil=6m corredato di:

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 45/54 -

- passo uomo flangiato DN500 su virola e tetto

- attacchi al processo DN100 e DN125, valvola manuale di drenaggio e attacco linea

sfiati DN100, tubazione troppo pieno DN100

- interruttore di livello a conducibilità

- misuratore di livello continuo a ultrasuoni/radar

- n.3 valvole ON/OFF a sfera a comando elettropneumatico per C/S e ricircolo

N.2 pompe centrifughe trasferimento carica a reattori SBR con le seguenti

caratteristiche funzionali:

- portata 100 m3/h

- prevalenza 7 m.c.a.

- potenza installata 4 kW

N.2 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

- campo di misura 0 - 120 m3/h

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN100

N.2 reattori biologici SBR in acciaio al carbonio, resinati internamente, cilindrici ad

asse verticale, fondo piano, tetto conico, di dimensioni Ø8,5mxHcil=7m corredati di:

- fondello installazione miscelatori Ø2200

- passo uomo flangiato DN500 su virola e tetto

- attacchi al processo DN125, atacco immissione aria DN150, valvola manuale di

drenaggio e tubazione troppo pieno DN100, attacco linea sfiati D160

- interruttore di livello a conducibilità

- misuratore di livello continuo a ultrasuoni/radar

- catena di misura e controllo pH

- catena di misura e controllo rH

- catena di misura e controllo O2

- n.3 valvole ON/OFF a sfera a comando elettropneumatico per C/S ed estrazione

fanghi di supero

N.2 miscelatori aeratori tipo ABS modello OKI 1070B 11AM di dimensioni d’ingombro

1770 x 1832 x H=2050mm avente le seguenti caratteristiche:

- ossigeno trasferito in condizioni standard 20,6kg/h (180 Sm3/h)

- max ossigeno trasferito in condizioni standard 45 kg/h (650 Sm3/h)

- potenza installata 11kW

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 46/54 -

- potenza assorbita in aerazione 6,7 kW

- potenza assorbita in miscelazione 9 kW

N.2 gruppo soffianti a lobi di dimensioni d’ingombro 1400 x 1200 x H=1500mm,

trasmissione a cinghia, avente le seguenti caratteristiche:

- portata 10,6 Sm3/min

- prevalenza 700 mbar

- potenza motore 22 kW

completo di

- tubazione elastica, attacchi DN100

- filtro aria con silenziatore

- valvola di sovrapressione

- cabina di insonorizzazione

- valvola di distribuzione aria a tre vie

N.2 pompe centrifughe trasferimento surnatante chiarificato con le seguenti

caratteristiche funzionali:

- portata 100 m3/h

- prevalenza 7 m.c.a.

- potenza installata 4 kW

N.2 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

- campo di misura 0 - 120 m3/h

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN100

N.2 catene misura torbidità in linea (trasferimento surnatante)

N.2 pompe centrifughe trasferimento fanghi di supero con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 60 m3/h

- prevalenza 11,5 m.c.a.

- potenza installata 4 kW

N.2 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

- campo di misura 0 - 80 m3/h

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 47/54 -

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN100

5.5 Linea convogliamento e trattamento effluenti (emissione E2)

N.1 colonna di lavaggio acido effluenti in PP di dimensioni Ø0,8xH=7,5m con vasca

di ricircolo in moplen avente le seguenti caratteristiche:

- portata effluente gassoso 2.550 mc/h

- tempo di contatto per singolo stadio > 2 s

- velocità superficiale < 1,5 m/s

- altezza letto di riempimento 3 m

- tipo riempimento anelli PALL RING 2” in PE

- sup. specifica riempimento 80 mq/mc

- separatore di gocce in PVC a pannello, a flusso deviato

- soluzione di lavaggio acidificata per acido solforico 50%

- portata soluzione di lavaggio 3,6 mc/h

- rapporto ponderale 1,2 kg liquido/ kg aria

- perdite di carico 150 mm c.a.

pompa di lavaggio centrifuga ad asse orizzontale portata: 3,6 mc/h, prevalenza: 10 m

c.a., potenza: 0,37 kW

- catena di misura pH (campo 0-14)

- catena di misura conducibilità (campo di misura 0-20 mS)

N.1 colonna di lavaggio alcalino e ossidante degli effluenti in PP di dimensioni

Ø0,8xH=7,5m con vasca di ricircolo in moplen avente le seguenti caratteristiche:

- portata effluente gassoso 2.550 mc/h

- tempo di contatto per singolo stadio > 2 s

- velocità superficiale < 1,5 m/s

- altezza letto di riempimento 3 m

- tipo riempimento anelli PALL RING 2” in PE

- sup. specifica riempimento 80 mq/mc

- separatore di gocce in PVC a pannello, a flusso deviato

- soluzione di lavaggio alcalina per idrossido di sodio 30% e ossidante per ipoclorito

al 14%

- portata soluzione di lavaggio 3,6 mc/h

- rapporto ponderale 1,2 kg liquido/ kg aria

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 48/54 -

- perdite di carico 150 mm c.a.

-pompa di lavaggio centrifuga ad asse orizzontale portata: 3,6 mc/h, prevalenza: 10

m.c.a., potenza: 0,37 kW

- catena di misura pH (campo 0-14)

- catena di misura rH (campo +/- 1000mV)

- catena di misura conducibilità (campo di misura 0-20 mS)

N.1 Aspiratore centrifugo

- portata: 2.550 mc/h

- prevalenza: 550 mm c.a.

- potenza: 5,5 kW

- Camino di espulsione PP, DN300 altezza allo sbocco in atmosfera di 10,4 m

SEZIONE 3

5.6 Finissaggio disinfezione e scarico

5.6.1 Filtri a sabbia

N. 1 pompa centrifuga del tipo multistadio, per alimentazione sezioni di filtrazione

aventi le seguenti caratteristiche funzionali:

- portata 13 m3/h

- prevalenza 50 m.c.a.

- potenza 3 kW

N.1 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

- campo di misura 0 - 25 m3/h

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN50

N.1 valvola di regolazione automatica del tipo a membrana, completa di:

- attuatore pneumatico per servizio di regolazione, con posizionatore

elettropneumatico,

- comando manuale di emergenza

- gruppo filtro – riduttore aria

- attacchi flangiati PN16 DN50

N.2 filtri in pressione a quarzite, completi di piastra drenante di fondo con diffusori,

bocchelli frontali per collegamenti idraulici, passi uomo per c/s sabbia, sfiato, valvole

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 49/54 -

di intercettazione automatiche del tipo a farfalla e quadro elettropneumatico. Aventi le

seguenti caratteristiche :

- Superficie filtrante 1,5 m2

- Diametro 1,4 mm

- Altezza fuori tutto 2,7 m

- attacchi al processo 4”

- materiale filtrante 2000 kg

- perdita di carico min/max 0,3/1 bar

N.14 valvole a farfalla ON/OFF a comando elettropneumatico DN50

N.2 pressostato differenziale ingresso/uscita filtro

N. 1 soffiante a canale laterale per lavaggio filtri con invio effluenti alla linea di

deodorizzazione. Aventi le seguenti

caratteristiche funzionali:

- portata 75 m3/h

- prevalenza 1,5 m.c.a.

- potenza 1,1 kW

N.2 valvole a farfalla ON/OFF a comando elettropneumatico DN65

N.2 valvole a farfalla ON/OFF a comando elettropneumatico DN100

N. 1 pompa centrifuga del tipo multistadio, per controlavaggio filtri aventi le seguenti

caratteristiche funzionali:

- portata 35 m3/h

- prevalenza 18 m.c.a.

- potenza 4 kW

5.6.2 Filtri a carbone

N.2 filtri in pressione a carboni attivi, completi di piastra drenante di fondo con

diffusori, bocchelli frontali per collegamenti idraulici, passi uomo per c/s carbone

attivo, sfiato, valvole di intercettazione automatiche del tipo a farfalla e quadro

elettropneumatico. Aventi le seguenti caratteristiche :

- Superficie filtrante 1,25 m2

- Diametro 1,4 mm

- Altezza fuori tutto 2,7 m

- attacchi al processo 4”

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 50/54 -

- materiale filtrante 600 kg

- perdita di carico min/max 0,3/1 bar

N.10 valvole a farfalla ON/OFF a comando elettropneumatico DN50

N.2 pressostato differenziale ingresso/uscita filtro

5.6.3 Disinfezione N.1 tubo UV ad amalgama con camera in acciaio inox per installazione in linea in

condotta in pressione:

Alimentazione 110 V / 50 Hz

Potenza installata lampade 320 W

Attacchi IN/OUT DN 80

Portata di picco 13 mc/h

Materiale camera UV INOX 316L

Ingombro L x W = 130 x 30 cm

Modulazione 50-100% potenza nominale

Allarmi tubo rotto, tubo UV esaurito, insufficiente

intensità UV

Pulizia dei quarzi automatica

5.6.4 Scarico acque depurate in corpo recettore N. 2 pompa sommerse per sollevamento acque depurate nell’emissario del Bientina

aventi le seguenti caratteristiche funzionali:

- portata 15 m3/h

- prevalenza 8 m.c.a.

- potenza 1,5 kW

N.1 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

- campo di misura 0 - 25 m3/h

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN50

N.1 catena di misura pH (campo 0-14)

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 51/54 -

5.7 Condizionamento e disidratazione fanghi

5.7.1 Accumulo e ispessimento fanghi N. 3 serbatoi in PRFV ad asse verticale con fondo a tramoggia, aventi le seguenti

dimensioni e dotazioni:

- diametro 4000 mm

- altezza parte cilindrica 3000 mm

- altezza totale (compresi piedi di appoggio) 7800 mm

- n.4 piedi di appoggio

- attacchi al processo DN65, DN80, DN100

- copertura con tronchetto DN100 di convogliamento sfiati

- interruttore di livello a deviatore di bulbo

- misuratore di livello continuo a ultrasuoni

- n. 3 valvole ON/OFF a sfera a comando elettropneumatico DN80 per spillamento

surnatante

- n.1 valvola ON/OFF a sfera a comando elettropneumatico DN100 per

alimentazione fanghi a reattore di condizionamento

N.1 catena di misura torbidità in linea (trasferimento surnatante)

N. 1 pompa sommersa per trasferimento acque di ricircolo a monte del chi-fisico

avente le seguenti caratteristiche funzionali:

- portata 35 m3/h

- prevalenza 15 m.c.a.

- potenza 3 kW

N.2 interruttore di livello a deviatore di bulbo

N.1 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

- campo di misura 0 - 50 m3/h

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN80

5.7.2 Preparazione latte di calce e condizionamento fanghi

N.1 silo calce in acciaio al carbonio ad asse verticale con fondo conico, avente le

seguenti dimensioni e dotazioni:

- diametro 2400 mm

- altezza parte cilindrica 4500 mm

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 52/54 -

- altezza totale (compresi piedi di appoggio) 8400 mm

- n.4 piedi di appoggio

- tubazione di carico calce DN100

- filtro a maniche, S=12m2 con centralina di lavaggio pneumatico

- valvola di sovradepressione

- n.3 interruttori di livello a palette

- valvola a ghigliottina DN300, per intercettazione scarico

- sistema di fluidificazione calce con alimentazione 8 membrane disposte su due

livelli

N.1 coclea tubolare in acciaio al carbonio con le seguenti caratteristiche:

- lunghezza 4700 mm

- diametro 220 mm

- motoriduttore 2,2 kW

- inclinazione 50° sull’orizzontale

N.1 dissolutore calce in acciaio al carbonio ad asse verticale con fondi ellittici, aventi

le seguenti dimensioni e dotazioni:

- diametro 2000 mm

- altezza virola cilindrica 2500 mm

- struttura di appoggio con celle di carico

- agitatore ad elica marina Ø300, albero in AISI 316 lunghezza 3000 mm,

motoriduttore 1,1kW

- linea alimentazione acqua industriale con elettrovalvola a solenoide, riduttore di

pressione e contalitri

- livellostati a conducibilità di minimo e massimo livello

- valvola di sovradepressione

- attacchi al processo DN32, DN65, DN150

N.1 pompa centrifuga di dosaggio latte di calce a condizionamento fanghi con le

seguenti caratteristiche funzionali:

- portata 10 m3/h

- prevalenza 6 m.c.a.

- potenza installata 0,75 kW

N.1 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 53/54 -

- campo di misura 0 - 15 m3/h

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN50

N.1 pompa centrifuga di dosaggio latte di calce a chimico fisico con le seguenti

caratteristiche funzionali:

- portata 2 m3/h

- prevalenza 6 m.c.a.

- potenza installata 0,55 kW

N.1 misuratore di portata elettromagnetico, avente le seguenti caratteristiche:

- campo di misura 0 - 5 m3/h

- uscita analogica 4 ÷ 20 mA

- attacchi flangiati PN16 DN25

N.1 reattore in Polipropilene a fondo piano di dimensioni 4x3xH=3m corredato di:

- elettrovalvola DN100 comandata da livellostato

- attacchi al processo DN100

- copertura con portelle di ispezione e attacco linea sfiati DN100

- misuratore di livello continuo radar

N. 2 elettroagitatori ad asse verticale, per installazione in vasca condizionamento

Con le seguenti caratteristiche:

Albero e girante in acciaio inox AISI 316

Girante a turbina 4 pale

Velocità turbina 100 giri/min

Motore 1,5 kW

5.7.3 Disidratazione fanghi N. 1 pompa di alimentazione filtropressa volumetrica monovite. Motore elettrico

comandato da pressostato. Quadro elettrico indipendente.

- portata massima 2-25 m3/h

- prevalenza 14 bar

- potenza 7,5 kW

Nuovo Impianto di deposito e trattamento rifiuti speciali liquidi Procedura di V.I.A. e richiesta di A.I.A. - Appendice RA1. Relazione tecnica di processo – Febbraio 2012

- 54/54 -

N. 1 filtropressa a piastre automatico, installata su soppalco per scarico fanghi in

cassone, dimensioni ingombro 7,3x1,4xH=1,6m, telaio atto a contenere barriera

fotoelettrica sul lato operatore, barriera meccanica in grigliato rimuovibile sul lato

opposto. Fine filtrazione con pressostato. Valvola di depressurizzazione automatica.

- piastre a volume fisso installate 102 (max 130+2)

- dimensione 1000 x 1000

- spessore pannello 32 mm

- volume camere totale 2366 l

- superficie filtrante 161,7 m2

5.8 Apparecchi ausiliari

N.1 gruppo di pressurizzazione acqua industriale con le seguenti caratteristiche

funzionali:

- portata 30 m3/h

- prevalenza 62 m.c.a.

- potenza 2x5,5 kW

N.1 Compressore aria dotato di serbatoio da 500 l, avente le seguenti caratteristiche

funzionali:

- Portata 63 m3/h

- Pressione 10 bar

- Potenza 7,5 kW