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Impianti a combustione alimentati a grassi animali e oli vegetali Quadro generale Angela Soriani – U.O. Attività Veterinarie Azienda USL di Ferrara

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Impianti a combustione alimentati a grassi animali e oli vegetali

Quadro generaleAngela Soriani – U.O. Attività Veterinarie Azienda USL di Ferrara

Oli vegetalin energia da fonte rinnovabile

Oli vegetaliL’olio vegetale utilizzabile nei motori endotermici per produzione

energetica può essere di derivazione diretta dal seme oleaginoso o può derivare dal recupero e pulizia di oli vegetaliusati per altri scopi. Nel caso della produzione diretta, generalmente si utilizzano oli pressati a freddo derivanti da semi di piante che ne contengono un'elevata percentuale

I principali tipi di semi utilizzati:n palma, colza, cocco, cartamo, girasole, soian anche altri semi oleosi di nuovo utilizzo (es. jatropha, cartamo)

e microalgheLe diverse tipologie di olio hanno caratteristiche fisiche, di potere

calorifico e di costo che differiscono tra loro

Oli vegetali

Caratteristiche degli oli utilizzati come biocombustibili

n Biocombustibili dovrebbero essere conformi alla UNI/TS 11163:2009 -Titolo: Biocombustibili Liquidi -Oli e grassi animali e vegetali, loro intermedi e derivati - Classificazione e specifiche ai fini dell‘impiego energetico

n La norma tecnica definisce la classificazione e le specifiche degli oli e grassi animali e vegetali, dei loro principali intermedi e derivati ai fini del loro utilizzo quali combustibili per la produzione di energia termica e/o elettrica e non trattano alcun altro utilizzo (per esempio l ‘autotrazione).

Caratteristiche degli oli utilizzati come biocombustibili

n Gli oli non presentano tutti caratteristiche di idoneità al loro utilizzo in motore endotermico

n rispetto ai tradizionali combustibili derivati dal petrolio, si caratterizzano per la elevata viscosità (tale caratteristica può creare problemi con gli iniettori di motori non opportunamente predisposti)

n Comitato Termotecnico.doc

oli utilizzati come biocombustibili

La scelta della tipologia di olio è influenzatasoprattutto dal costo e dalla facilità di

approvvigionamentoIl prezzo di taluni oli è influenzato dall’andamento dei

prezzi del settore alimentare ( girasole, soia)Migliori prestazioni in termini di rapporto qualità/costo

hanno orientato gli approvvigionamenti verso oli di provenienza extranazionale ed extraeuropea (America Latina, Asia)

Impianto tipo

n Gruppo generatore con potenza elettrica variabile ( 500 – 1500 kWe)

n Cabina per l’alloggiamento del gruppo elettrogeno

n Serbatoi per lo stoccaggio del biocombustibile con linea riscaldata per l’alimentazione del motore

n Cabina con quadri elettrici e trasformatore elevatore di tensione

Impianto tipo

n Agli elementi base si aggiungono dispositivi vari per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera, sistemi di controllo dell’impianto e opere civili accessorie in funzione della dimensione e della localizzazione dell’impianto stesso

Dagli oli vegetali ai grassi animali

n In Europa e in particolare in Italia è molto limitata la disponibilità di territori da adibire a coltivazioni di piante

oleaginose che non pregiudichino l’utilizzo di terreni alle colture tradizionali per l’uso alimentare.

n Il prezzo del prodotto reperibile in Italia, influenzato dall’andamento dei prezzi del settore alimentare è troppo alto perché sia conveniente utilizzarlo come combustibile.

n Molti impianti già autorizzati per la combustione di oli vegetali stanno cercando di poter utilizzare anche materiale derivato da grassi animali

Grassi animali utilizzati per la combustione a fini energetici

n Norme ambientali – grasso animalen Norme sanitarie legislazione veterinaria- il grasso animale

destinato alla combustione è un “derivato di sottoprodotti di origine animale”

Si applicano le norme sanitarie relative ai S.O.A. e prodotti derivati:Regolamento CE 1069/2009Regolamento UE 142/2011 e s.m.e i. (in particolare Reg. UE 749/2011 e Reg. UE 294/2013)

Regolamento CE 1069/2009

n CONSIDERANDO 4n Le nuove tecnologie hanno esteso le possibilità d’impiego dei sottoprodotti di

origine animale o dei prodotti derivati ad un ampio numero di settori produttivi, in particolare per la produzione di energia. Tuttavia, l’applicazione di tali nuove tecnologie potrebbe implicare rischi sanitari che vanno parimenti ridotti al minimo.

n CONSIDERANDO 40n L’uso di sottoprodotti di origine animale o di prodotti derivati come combustibile

nel processo di combustione dovrebbe essere autorizzato e non dovrebbe essere considerato come un’operazione di smaltimento dei rifiuti. Tuttavia, tale impiego dovrebbe avvenire in condizioni che garantiscano la tutela della salute pubblica e degli animali, nonché nel rispetto delle opportune norme ambientali.

Regolamento CE 1069/2009

Art. 12 - Smaltimento e uso di materiali di categoria 1n e)- utilizzati come combustibile dopo la trasformazione o senza trasformazione

preliminare; Art.13 - Smaltimento e uso di materiali di categoria 2n h)-utilizzati come combustibile dopo la trasformazione o senza trasformazione

preliminare; Art.14 - Smaltimento e uso di materiali di categoria 3n i)-utilizzati come combustibile dopo la trasformazione o senza trasformazione

preliminare; Art.15 - Misure di attuazionen e)- le condizioni per la combustione di sottoprodotti di origine animale e prodotti

derivati;Art.24 – Riconoscimento di stabilimenti o impiantin d)-uso di sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati quali combustibili en J)-magazzinaggio di prodotti derivati destinati ad essere..ii)usati come combustibileArt.27 - Misure di attuazionen i)-prescrizioni applicabili alla combustione dei sottoprodotti di origine animale e dei

prodotti derivati di cui all’articolo 24, paragrafo 1, lettera d)

Regolamento UE 142/2011

Art. 9 - Prescrizioni in materia di igiene e trasformazione applicabili agli impianti di trasformazione e ad altri stabilimenti (non descritti requisiti specifici impianti combustione S.O.A )

n c) i metodi di trasformazione alternativi di cui all’Allegato IV Capo IV, a condizione che tali metodi siano utilizzati nello stabilimento o nell'impianto. Capo IV Sez 2 - F.doc

Art. 19 - Prescrizioni applicabili a taluni stabilimenti e impianti riconosciuti che trattano sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati

n c)Allegato IX Capo III, se immagazzinano prodotti derivati destinati a taluni scopi di cui al all'articolo 24, paragrafo 1,lettera j) del suddetto regolamento. Capo III magazzinaggio derivati.doc

Metodi di trasformazione a cui devono essere sottoposti i grassi da utilizzare nei processi di combustione

Metodi di trasformazione

Grassi ottenuti da materiali di Cat. 1:da ruminanti negativi al test - metodi da 1 a 5 da ruminanti non sottoposti al test - metodo 1se utilizzati all’ interno dello stesso impianto o derivati dai pesci - metodi da 1 a 7

Grassi ottenuti da materiali di Cat.2 :metodi da 1 a 5

se utilizzati all’ interno dello stesso impianto o derivati dai pesci - metodi da 1 a 7

Grassi ottenuti da materiali di Cat.3 :metodi da 1 a 5 o metodo 7

Metodi di trasformazione a cui devono essere sottoposti i grassi da utilizzare nei processi di combustione

n La parte grassa deve essere separata dalle proteinen Nel caso di grasso proveniente da ruminanti vanno rimosse le

impurità insolubili eccedenti lo 0,15% in peson Successivamente alla trasformazione preventiva, il trattamento

in caldaia deve prevedere la “vaporizzazione” e la combustione del materiale a almeno 1.100°C per almeno 0,2 secondi

n Il grasso può essere trasformato mediante un processo che usa parametri di processo equivalenti autorizzato dall’autoritàcompetente

n Non è consentita la combustione di materiale di origine animale diverso dal grasso animale

Autorizzazione del Ministero della Salute all’utilizzo di grassi fusi come combustibile in motore endotermico

n Servizio Veterinario R.E.R.(PG 171465 del 12/07/2012) trasmette nota Ministero Salute

n Ministero della Salute a seguito di quesiti da Regioni e Operatori coinvolti trasmette nota DGISAN 25135-P-11/07/2012

n Si risponde a quesito in merito all’equivalenza dei parametri di trattamento nei motori endotermici con quelli previsti per la combustione del grasso in caldaia

n Ministero Salute riporta nota PG20201 del 7/7/2009 e cita nuovo parere dell’ I.S.S. prot.25825/SVSA/AL.22 che ne conferma i contenuti

n Nota del 2009 – “combustione di grasso animale di cat. 1 in caldaia per la produzione di biofuel”(Dossier presentato da EFPRA – European FatProcessors and Renderers Association nel 2005 a DG-SANCO)

n uso grassi fusi luglio 2012.pdf

Autorizzazione del Ministero della Salute all’utilizzo di grassi fusi come combustibile in motore endotermico

n Autorizzazione all’applicazione della metodica a condizione:impiego solo in impianti specificamente autorizzati

se grasso origine bovina deve essere ottenuto da soggetti provenienti da Paesi in cui i criteri di sorveglianza e l’andamento della curva epidemica consentano di ridurre in origine il rischio teorico del materiale

nell’impianto si dovrà prevedere un monitoraggio di adeguata durata finalizzato alla verifica del mantenimento delle previstecondizioni di trattamento del materiale

obbligo di predisporre al termine una relazione tecnica comprensiva di valutazione del rischio recante in particolare le seguenti informazioni

Relazione tecnica alla conclusione del monitoraggio

n Dimensioni delle particelle di grasso ai fini dell’equivalenza con la “vaporizzazione” nella camera di combustione al fine della completa combustione

n I tempi di permanenza delle citate particelle nella camera di combustione

n I valori di particolato e dei materiali incombusti eventualmente prodotti che dovranno essere trattati e smaltiti secondo la vigente normativa

Problemi apertin Non vengono fornite indicazioni in merito alle verifiche sul

“monitoraggio di adeguata durata”, in particolare riguardo all’Ente che dovrebbe svolgere verifiche su tale monitoraggio e con quali modalità

n La valutazione sull’equivalenza degli effetti del processo di combustione in motore endotermico con gli effetti sulla biomassa grassa sottoposta a combustione in caldaia, per i parametri tempo/temperatura al momento risulta essere di tipo indiretto. Es. Rapporto tra T° di combustione e T° dei gas di scarico 4,13:1 se T° gas di scarico è 580°C la T°di combustione è di 2395,4°C ( principi della Termodinamica)

Motore a cilindrin È tecnicamente possibile e applicabile monitorare la T° nella camera di

combustione di un cilindro?

Caso in provincia di Ferrara

n Si è proceduto parallelamente al rilascio di parere ai fini dell’Autorizzazione Unica Ambientale, al procedimento di Riconoscimento dell’impianto ex art. 24 – Reg. 1069/2009

n Relazione tecnica comprensiva della descrizione dettagliata dell’impianto e del processo, con perizia giurata di un Tecnico ai fini delle condizioni richieste nel corso del processo di combustione

n L’impianto riconosciuto utilizza esclusivamente derivati di S.O.A. - cat. 3

n Negli elenchi sistema S.INTE.S.I. (Master list Italy) inserito alla voce OTHER (others activities)

Sorveglianza del Veterinario Ufficiale

Controlli documentali su:n Natura e provenienza del derivato S.O.A.n tempi stoccaggion preventivo trattamento di trasformazione a cui il materiale è stato

sottoposton Manutenzione impianto e test di efficienza

Verifiche sulle registrazioni del processo:n Tempi e temperaturen Eventuali non-conformità – arresti del processo e azioni correttiven Eventuali risultanze verifiche altri Servizi DSP

Esame ispettivo dell’impianto e infrastrutture annesse

Problematiche aperte in ambito sanitario e ambientale

n Esigenze di chiarezza da parte degli operatori del settore

n Comitati cittadini preoccupati per rischio inquinantin Amministrazioni locali che hanno esigenza di dare

risposte nei termini di legge stabilitin Enti coinvolti incaricati di esprimere pareri che

incontrano difficoltà per scarsa disponibilità di studi e di esperienze sul rischio “sanitario”effettivo

Problematiche aperte in ambito sanitario e ambientale

U.E. sta approfondendo gli aspetti sanitari relativi alle biotecnologie emergenti

Regolamento UE 749/2011:Processo catalitico a più fasi per la produzione di combustibili rinnovabili - per questo processo si vieta l’uso di grassi fusi derivati dai materiali della categoria 1

Inoltrata una richiesta di chiarimento al Ministero della Salute da parte del Servizio Veterinario della Regione Umbria (21/05/2013) riguardo:- modalità di riconoscimento degli impianti che utilizzano grassi fusi in motore endotermico- requisiti specifici di tali impianti

Problematiche aperte in ambito sanitario e ambientale

n Quesito Giunta Regione Emilia Romagna del 29/02/2012

n Lettera Regione_Ministero Ambiente grassi rendering.pdf

Problematiche aperte in ambito sanitario e ambientale

n Quesito al Ministero Ambiente da parte della Provincia di Bergamo sul regime giuridico da applicarsi alla combustione di grasso animale in motore endotermico (16/08/2012)

n Art. 293 – c.1 del D.Lgs 152/2006 prevede che resti assoggettata alla normativa sui rifiuti la combustione di materiali e sostanze non inseriti nell’elenco tassativo di prodotti combustibili di cui All. X – parte V°stesso Decreto.

n Nell’elenco non è compreso il grasso animale fuso, la cui combustione non può pertanto soggiacere al regime riservato ai prodotti combustibili

n Inoltre, se anche venisse ricompreso nell’Allegato X, non sarebbe rispettata la condizione prevista dall’art. 184 bis- lettera a) del D.Lgs 152/2006 che potrà essere utilizzato come prodotto combustibile, piuttosto che come rifiuto, soltanto se deriva da un processo direttamente destinato alla sua produzione o se ricade tra le esclusioni previste dalla parte IV o se costituisce un sottoprodotto ai sensi della parte IV

Problematiche aperte in ambito sanitario e ambientale

n Risposta Ministero Ambiente (12/02/2013)Il Reg. CE 1069 prevede che per S.O.A. e derivati, l’incenerimento(quale operazione di smaltimento) e il coincenerimento((quale operazione di recupero o smaltimento) siano soggetti alla Direttiva 2000/76/CE sull’incenerimento dei rifiuti e che l’utilizzo come combustibili non sia soggetto alla normativa sui rifiuti.Si determina, in tal modo, un evidente cortocircuito: il grasso animale destinato alla combustione è escluso dal campo di applicazione della normativa sui rifiuti se tale combustione non costituisce incenerimento o coincenerimento.Ma la definizione di una combustione come incenerimento o coincenerimento dipende proprio dalla qualificazione ( come rifiuto o come prodotto) del materiale che sarà combusto.

Problematiche aperte in ambito sanitario e ambientale

n Risposta Ministero Ambiente (12/02/2013)Ne consegue pertanto, che i citati regolamenti (1069/2009 e 142/2011) non inficiano il parere fornito dalla Scrivente Direzione il 7 dicembre 2011 relativo ad analogo quesito, in base al quale la combustione del grasso animale fuso non può soggiacere al regime riservato ai prodotti combustibili.

…attendiamo indicazioni.

grazie per l’attenzione !