ilMelegnanese cinquant’anni 1967-2017

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quindicinale di informazione fondato nel 1967 • Anno L • n. 17 • Sabato 23 settembre 2017 • 1.80 il Melegnanese cinquant’anni 1967-2017 I n questi giorni anche a Melegnano si fa un gran parlare di migranti. La scintilla è stata l’adesione del Comune con il sindaco Rodolfo Bertoli a quello che viene definito il bando Sprar, contro cui la Lega nord ha avviato una raccolta di firme (i particolari nell’articolo a pagina 3). Sin qui la realtà, ma non mancano neppure le bufale (fake news nell’era dei social): in città, infatti, si è diffusa la voce che i pro- fughi saranno ospitati nella palazzina Trombini, ipotesi seccamente smentita dallo stesso Bertoli. Secondo i dati ufficiali di palazzo Broletto, attualmente sono 60 i richiedenti asilo ospitati a Melegnano dalla cooperativa sociale Fuoriluoghi (l’ex Bivacco) e dalla Diaconia valdese, che ha accolto soprat- tutto famiglie siriane, i cui bimbi frequen- tano già le scuole della città. Perché sta proprio qui il punto: l’immigrazione pas- sa necessariamente dall’integrazione. E’ quanto ha sostenuto più volte lo stesso Papa Francesco. “I migranti hanno il diritto di emigrare e hanno diritto a essere accolti e aiutati - af- fermava il Santo Padre qualche mese fa nell’intervista rilasciata al mensile Scarp de tenis -. Ma è altrettanto importante una ri- flessione su “come” accogliere. Perché ac- cogliere significa integrare. Questa è la cosa più difficile, perché se i migranti non si in- tegrano, vengono ghettizzati”. editoriale I migranti tra bufale e realtà Stefano Cornalba direttore iI Nn!fdtq Daspo urbano Scatta il giro di vite pagina 5 Cultura Atelier Diblu Che mostra in castello pagina 12 L’evento Festa sport Tanti eventi in città pagina 14 In visita a Melegnano Pagina 2 L’Arcivescovo in città: “Qui mi sento a casa” La svolta Trombini Recupero al via? pagina 4 La storia Zucchelli Ferramenta da 120 anni pagina 8 L’impresa Lo stretto di Messina a nuoto pagina 15 C omplice la temporanea chiusura della scuola in via Campania invasa dai topi, in questi giorni la gloriosa palaz- zina è stata riaperta ai bimbi del nido. Tanto è bastata per riaccen- dere i riflettori sul recupero dello stabile comunale È la storia della ferramenta in via Conciliazione: oggi è ge- stita da Angelo Zucchelli, il bisnipote di Edoardo, che la fon- dò nel 1897: "Quest'anno sono 120 anni - racconta Angelo -: sia- mo tra le botteghe più antiche della città" I mpresa del 54enne Marcello Farina e del 57enne Osvaldo Denigri: sfidando le correnti gelide e il mare agitato, i due amici di Melegnano hanno per- corso in soli 55 minuti i tre chi- lometri che separano la Sicilia dalla Calabria PUNTO... d’INCONTRO Piazza delle Associazioni a Melegnano, aperto GIOVEDÌ e SABATO dalle ore 10.00 alle 12.00 Dove potete lasciare i vostri scritti, le vostre opinioni, sottoscrivere abbonamenti, ritirare il giornale. Per abbonamenti e informazioni [email protected]

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quindicinale di informazione fondato nel 1967 • Anno L • n. 17 • Sabato 23 settembre 2017 • € 1.80

ilMelegnanesecinquant’anni 1967-2017

In questi giorni anche a Melegnano si faun gran parlare di migranti. La scintillaè stata l’adesione del Comune con il

sindaco Rodolfo Bertoli a quello che vienedefinito il bando Sprar, contro cui la Leganord ha avviato una raccolta di firme (iparticolari nell’articolo a pagina 3). Sinqui la realtà, ma non mancano neppurele bufale (fake news nell’era dei social): incittà, infatti, si è diffusa la voce che i pro-fughi saranno ospitati nella palazzinaTrombini, ipotesi seccamente smentitadallo stesso Bertoli. Secondo i dati ufficiali di palazzo Broletto,attualmente sono 60 i richiedenti asiloospitati a Melegnano dalla cooperativasociale Fuoriluoghi (l’ex Bivacco) e dallaDiaconia valdese, che ha accolto soprat-tutto famiglie siriane, i cui bimbi frequen-tano già le scuole della città. Perché staproprio qui il punto: l’immigrazione pas-sa necessariamente dall’integrazione. E’quanto ha sostenuto più volte lo stessoPapa Francesco.“I migranti hanno il diritto di emigrare ehanno diritto a essere accolti e aiutati - af-fermava il Santo Padre qualche mese fanell’intervista rilasciata al mensile Scarp detenis -. Ma è altrettanto importante una ri-flessione su “come” accogliere. Perché ac-cogliere significa integrare. Questa è la cosapiù difficile, perché se i migranti non si in-tegrano, vengono ghettizzati”.

editorialeI migrantitra bufalee realtà

Stefano CornalbadirettoreiI

Nn!fdtqDaspo urbanoScatta il giro di vite pagina 5

CulturaAtelier DibluChe mostrain castello pagina 12

L’eventoFesta sportTanti eventiin città pagina 14

In visita a Melegnano Pagina 2

L’Arcivescovo in città:“Qui mi sento a casa”

La svoltaTrombiniRecuperoal via? pagina 4

La storiaZucchelliFerramenta da 120 anni pagina 8

L’impresaLo strettodi Messina a nuoto pagina 15

Complice la temporaneachiusura della scuola in viaCampania invasa dai topi,

in questi giorni la gloriosa palaz-zina è stata riaperta ai bimbi delnido. Tanto è bastata per riaccen-dere i riflettori sul recupero dellostabile comunale

Èla storia della ferramenta invia Conciliazione: oggi è ge-stita da Angelo Zucchelli, il

bisnipote di Edoardo, che la fon-dò nel 1897: "Quest'anno sono120 anni - racconta Angelo -: sia-mo tra le botteghe più antichedella città"

Impresa del 54enne MarcelloFarina e del 57enne OsvaldoDenigri: sfidando le correnti

gelide e il mare agitato, i dueamici di Melegnano hanno per-corso in soli 55 minuti i tre chi-lometri che separano la Siciliadalla Calabria

PUNTO... d’INCONTROPiazza delle Associazioni

a Melegnano, apertoG I O V E D Ì e S A B A T O

dalle ore 10.00 alle 12.00Dove potete lasciare i vostri scritti, le vostre opinioni,

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ilMelegnanese sabato 23 settembre 2017 • numero 172

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La visita a Melegnano di monsignor Delpini

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L'abbraccio di Melegnano amonsignor Mario Delpini:"Qui da voi mi sento a

casa". A pochi giorni dall’ingressoquale Pastore della Chiesa ambro-siana, che avverrà domenica 24settembre alle 17 nel Duomo diMilano, l’Arcivescovo eletto di Mi-lano ha fatto visita alle parrocchiedel decanato di Melegnano: dopoaver recitato una decina dell’AveMaria, monsignor Delpini ha di-stribuito ai fedeli l’immagine dellaPietà Rondanini accompagnatadalla "Preghiera per la Chiesa diMilano" da lui stesso composta,che ha scelto per affidare al Padrela Chiesa ambrosiana e il suoprossimo ministero. Nei vari Co-muni del territorio, in tanti hannopreso parte ad un momento tantosignificativo, al termine del qualesi sono sciolti in un caloroso ap-plauso di benvenuto. In auto da soloArrivato da solo alla guida dellapropria auto, attorno alle 10 laprima tappa della visita nel Mele-

L’Arcivescovo in città:“Qui mi sento a casa”

Don Paolo prete da 25 anniIn questi giorni il prete melegnanese don Paolo Fontana festeggia i 25 annidi sacerdozio, che ha ricordato domenica 17 settembre in occasione dellasagra della parrocchia di Santa Maria del Carmine. Sul prossimo numero del“Melegnanese” in edicola sabato 14 ottobre, racconteremo quindi un mo-mento tanto significativo per la vita dell’intera comunità locale.

gnanese è stata la basilica di SantaMaria in Calvenzano a Vizzolo,dove è stato accolto dal parroco edecano don Giorgio Allevi, chel’ha poi accompagnato negli altriComuni del territorio. "Attraversoil contatto diretto con le singolecomunità di cui si compone l’Ar-cidiocesi, voglio farmi coraggio

Sono stato tante voltequi da voi

Nelle foto diAndrea CanalimonsignorDelpinidurante lavisita a Melegnano

Il saluto di don Daniele Franzetti alla comunità di Melegnano avverrà domenica22 ottobre durante la Messa delle 18 nella chiesa di San Gaetano della Provvi-denza in zona Carmine. Presente a Melegnano da cinque anni, durante i qualisi è occupato in particolare di oratorio e pastorale giovanile, don Daniele ha de-ciso di abbracciare la vita monastica: si spiega così il periodo di prova che, a par-tire dall’autunno, lo porterà in un monastero del Piemonte. Il suo posto verràpreso da un diacono che, dopo l’ordinazione sacerdotale prevista per il prossimogiugno, rimarrà nella nostra comunità come sacerdote.

Il saluto di don Daniele

per affrontare la gravosa respon-sabilità a cui sto per essere chia-mato - ha affermato Delpinirivolgendosi ai fedeli -. In vistadell’ingresso quale Pastore dellaChiesa ambrosiana, chiedo la pre-ghiera, il sostegno e la collabora-zione di tutti voi. Tra le ultimeopere di Michelangelo, la Pietà

Rondanini dà l’impressione chesia la Madonna ad appoggiarsi alCristo morto. Ho scelto proprioquesta immagine perché, davantialle difficoltà della vita, ce la fa-remo solo appoggiandoci a Gesù,che ha donato la propria esi-stenza per tutti noi. Nella Chiesadeve ardere il desiderio di annun-ciare la speranza che il Signore ciha rivelato". La Pietà RondaniniLa visita nel Sudmilano è conti-nuata in un’atmosfera di serenaletizia a Melegnano, dove nellabasilica di San Giovanni Battista enelle chiese di Santa Maria delCarmine e di San Gaetano dellaProvvidenza, monsignor Delpiniè stato accolto da decine di fedelicon i sacerdoti don Daniele Fran-zetti, don Carlo Millefanti, donAndrea Tonon, don Sergio Gri-moldi e il diacono Olimpio DiSisto. "Sono stato tante volte quida voi, a Melegnano mi sento acasa - sono state le sue parole -. Ilmio pensiero grato va a don Re-nato Mariani per gli anni trascorsiin città e al nuovo parroco donMauro Colombo, che in questigiorni ne ha preso il posto allaguida della comunità locale".Prima di raggiungere Siziano, Lo-cate e Lacchiarella, ha infine fattotappa nella chiesa di San MartinoVescovo a Carpiano, dove il par-roco don Gianni Verga con il dia-cono Felix e i fedeli non hannomancato di fargli sentire tutto ilproprio calore.

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sabato 23 settembre 2017 • numero 17 ilMelegnanese 3

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Questa è la storia di un giovane melegnanese che ha dedicato 15 anni della pro-pria vita all’impegno per la sua città. E’ un più che doveroso riconoscimento versoDavide Possenti, il nuovo presidente del consiglio comunale di Melegnano. Uncurioso ciuffo di capelli neri su un viso piccolo e rotondo, un approccio sorridentealla vita, gentile ed educato: incontro Davide e la sua gentile signora al GraGussìCaffè di via Castellini. I ricordi iniziano con gli amici politici di una vita, DavideReati, Alessandro Massasogni e Gianmario Fogliazza, che lo inserisce prima nel-l’Azione Cattolica e quindi nell’amministrazione del sindaco Nino Dolcini (2002-2007). Quando poi diventa presidente del consiglio comunale, Fogliazza rappre-senta il punto di riferimento nell’attività politica, dove si alternano istanze,interpellanze, interrogazioni, mozioni e via discorrendo.Durante le amministrazioni del sindaco Vito Bellomo (2007-2017), in qualità dicapogruppo Pd e presidente della commissione garanzie statutarie, Davide di-venta di fatto un veterano dell’aula consiliare: lo scorso 17 luglio infine, in occa-sione del consiglio comunale d’insediamento della nuova giunta targata Pd, as-sume il ruolo di presidente dell’assemblea. "Sarò il garante delle istituzioni e ilpresidente di tutti - esclama tra applausi scroscianti -: la società che non dà voceai giovani è una società finita”. Ed ora è il tempo dei pensieri profondi, quelli cheDavide rivolge al papà Andrea (uno dei soci fondatori della sezione Cai di Mele-gnano) per avergli trasmesso la passione per l'associazionismo e i valori fondantidell'azione politica; alla moglie Sandra per la vicinanza, la condivisione ed il con-forto durante l’impegno in politica; ed infine quelli per il “prof” delle scuole medie,l’architetto Giudici, che ha ritrovato negli anni in consiglio comunale. Grazie Da-vide per il tuo impegno per la nostra Melegnano!!!

Tanti annidi impegnoper la città

Il presidentePossenti

Nella foto il presidente delconsiglio comunale Possenti

Sarà proprio questo il grande duello del prossimo quinquennio?Ma anche Mezzi è pronto a ritagliarsi un ruolo di primo piano

E’ già sfida Bertoli-BellomoAnche Mezzi sarà protagonista

Nelle fotodi Andrea Canalida sinistrail sindaco PdBertoli e gli exprimi cittadiniBellomo e Mezzi,il primo di ForzaItalia e il secondodella sinistra locale

Asterix

Profughi e commissione anti-mafia, polizia locale di Mila-no ed ex sede Inps. Il Dem

Bertoli boccia in toto l’era Bello-mo, ma l’ex sindaco di Forza Italiapassa al contrattacco. Sarà pro-prio questa la grande sfida delprossimo quinquennio? Ma in ag-guato c’è anche Pietro Mezzi, l’al-tro ex sindaco che punta a rita-gliarsi un ruolo di primo pianonel mondo della politica locale. Inquesti primi mesi alla guida diMelegnano, la giunta targata Pdha pensato soprattutto a cancel-lare i provvedimenti del centrode-stra. Dopo lo stop al palasport delMontorfano, ecco la decisione intema di profughi: se l’esecutivoBellomo l’aveva respinto senza see senza ma, Bertoli non ci ha pen-sato due volte ad aderire al proto-collo prefettizio per l’accoglienzadiffusa dei richiedenti asilo (ban-do Sprar). “L’obiettivo - sono lesue parole - è quello di controllarei flussi dei richiedenti asilo, ridur-re il loro numero (dagli attuali 60ai 48 massimi previsti) e trasfor-mare alcuni alloggi della Diaconiavaldese in housing sociale da de-stinare alle famiglie melegnanesiin difficoltà”. Ma tutto ciò ha pro-vocato la piccata reazione dellaLega nord, che ha avviato unaraccolta di firme contro la deci-sione dell’esecutivo. Mercato e polizia localeLa maggioranza ha poi approvatola mozione dell’ex sindaco Mezzi,oggi leader consiliare di Sinistraper Melegnano e Melegnano pro-

gressista, che istituisce di fatto lacommissione consiliare specialeantimafia, soluzione bocciata apiù riprese dalla passata ammini-strazione. Per non parlare delmancato rinnovo della conven-zione con la polizia locale di Mi-lano, i cui agenti non saranno piùpresenti al mercato domenicale.“Grazie alla sempre più stretta si-nergia tra le varie forze dell’ordinepresenti in città (carabinieri,Guardia di finanza e agenti dellapolizia locale), che è stata favoritadalla profonda riorganizzazioneattuata in questi primi mesi allaguida di Melegnano, abbiamoelaborato un apposito piano dicontrollo dei mercati settimanali,attraverso il quale riteniamo di farfronte all’abusivismo senza parti-colari problemi - fanno sapereBertoli e l’assessore alla sicurezzaGiacinto Parrotta -. Con le risorserisparmiate, stiamo parlando diuna cifra stimata in 40mila eurol’anno, installeremo nuove teleca-mere da condividere con la localestazione dei carabinieri". Ex sede InpsMa Bellomo e l’ex assessore allasicurezza Fabio Raimondo, che

avevano siglato l’intesa con i ghi-sa milanesi, non la pensano affat-to così. "In questi anni i dieciagenti hanno giocato un ruolo diprimo piano nella lotta anti-abu-sivi - incalzano gli ex amministra-tori -. Tanto più che l’impiego deivigili milanesi consentiva a quellidi Melegnano l’operatività in altrisettori della vita cittadina”. Neigiorni scorsi palazzo Broletto hainfine revocato lo studio di fatti-bilità per la riqualificazione delpiazzale delle Associazioni appro-vato dalla passata amministrazio-ne, che non prevedeva la futurapresenza di ufficio tecnico e poli-zia locale nell’ex sede Inps in viaMartiri della Libertà. "Riteniamoprioritario - afferma invece Berto-li - recuperare l’ex sede Inps pro-prio per ospitare le due attivitàcomunali. Ma una soluzione diquesto tipo presuppone necessa-riamente una nuova e differenteorganizzazione degli spazi delpiazzale delle Associazioni rispet-to a quella ipotizzata dallo studiodi fattibilità del centrodestra”. Maanche in questo caso la decisionepromette di scatenare la bagarrepolitica.

CommissioneantimafiaArriva il via libera

Bertoli Bellomo Mezzi

Nilo Iommi

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ilMelegnanese sabato 23 settembre 2017 • numero 174

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Non possiamo non associarciall’appello della leader della li-sta civica Insieme per Melegna-no Lucia Rossi che in questigiorni, con tanto di interpellan-za ad hoc, ha incalzato l’esecu-tivo sul caso del poliambulato-rio di via Cavour. "A fine 2016,dopo le 1.020 firme raccolte pergarantirne la permanenza incittà, è stata prorogata di un an-no la convenzione per mante-nere il poliambulatorio del-l’Asst negli spazi dellaFondazione Castellini in via Ca-vour - afferma Rossi -. Nel mesedi maggio poi, promosso dalCoordinamento melegnaneseper la difesa del poliambulato-rio, è stato promosso un incon-tro tra i candidati sindaci, nelcorso del quale l’attuale primocittadino Rodolfo Bertoli si eradetto d’accordo sulla necessità

Servizi sanitariIl tempo stringe

Poliambulatorioa rischio chiusura

Nella foto il poliambulatoriodell’Asst in via Cavour

Anche il futuro del castelloè tornato in primo piano

Recupero TrombiniDa sogno a realtà?

Nella foto il vicesindacoimbianchino Cortiimpegnato a tinteggiare laporta della palazzina Trombini

Gino Rossi

Il caso è quello della palazzinaTrombini e del castello Medi-ceo, i due monumenti più pre-

stigiosi di Melegnano, che datempo versano in uno stato di ab-bandono. Complice la momenta-nea chiusura della scuola dell’in-

fanzia in via Campania invasa daitopi, il glorioso stabile all’angolotra le vie Giardino e Medici è tor-nato a nuova vita. Dopo un so-stanziale intervento di messa insicurezza, a cui hanno preso partegli stessi assessori-imbianchini,per un paio di settimane i locali

dell’edificio comunale hannoospitato i bimbi sfrattati dall’asiloa nord di Melegnano. Tanto è ba-stato per riaccendere i riflettorisulla prestigiosa palazzina all’om-bra del castello Mediceo, che daalmeno sette anni risulta comple-tamente inutilizzata.

Assessori-imbianchiniAnche perché le sue condizionisono meno gravi di quanto ipotiz-zato solo pochi anni orsono: inbase a quanto fatto sapere daitecnici comunali, la perizia di cir-ca un anno fa aveva evidenziato la

necessità di consolidare solo ilgrande salone al primo piano edun locale al piano terra. Per il re-sto la struttura sarebbe completa-mente agibile: ecco perché inquesti giorni c’è grande fermentosul destino dello stabile comuna-

di mantenerlo sul territorio”. A pochi mesi dalla scadenzadella proroga, però, non si saancora nulla sul futuro del po-liambulatorio, che rappresentaun punto di riferimento percentinaia di utenti. Si spiegacosì la presa di posizione dellacapogruppo di "Insieme per

Melegnano". "Chiediamo quindi - ri-badisce Rossi in conclusione - qualiazioni abbia intrapreso o intenda in-traprendere l’attuale amministrazio-ne per far fronte alla situazione. Mavogliamo anche conoscere la tempi-stica di questi interventi e quali sa-ranno i servizi erogati in futuro dalpoliambulatorio".

In castello l’archivio dei Medici?

Attivitàdidattiche,culturalied espositive

le, che palazzo Broletto ipotizza didestinare alla cittadinanza per at-tività di carattere didattico, cultu-rale ed espositivo. Complici unaserie di eventi organizzati nellaparte centrale recuperata, ancheil futuro del castello è tornato pre-potentemente alla ribalta.

FondazioneMediciIn questo caso si tratta in partico-lare di recuperare le due ali late-rali, quella lunga di proprietà del-la Città metropolitana e quellacorta che appartiene invece alComune di Melegnano. Come pe-raltro già fatto durante la campa-gna elettorale, il sindaco RodolfoBertoli ha dunque rilanciato sul-l’idea di farne sede di una Fonda-zione per lo studio della famigliaMedici, da sempre indissolubil-mente legata a Melegnano e allasua storia. Tanto più che i discen-denti dei Medici conservano unimportante archivio storico, i cuidocumenti potrebbero essere labase della Fondazione.

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ilMelegnanese

sabato 23 settembre 2017 • numero 17 ilMelegnanese

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Un giorno di piena estate. Il soli-to giro in paese di prima mattina:pane e giornale. Dal panettiere,abbastanza affollato, commessecon cappellino e guanto per lapresa del pane. Improvvisamenteun abbaiare di cani: non in stra-da, no, no, proprio in negozio! Icani dal panettiere! Ancora anco-ra se fossimo stati in macelleria.Rimarco che all’esterno c’è unpalo dove si sarebbe potuto at-taccare il guinzaglio per quei dueminuti di attesa. Risposta: ma è laprima volta che succede al miopiccolo Rocky! Volevo anche farnotare che il suo guinzaglio dacinque metri è vietato, ma avreiavuto la stessa stupita risposta.Mi incammino ora verso la far-macia pensando a comerinc...sce la gente con questi ani-mali: chi mi trovo davanti sdraia-to a quattro zampe sul pavimen-to del farmacista per il grancaldo?

Sì, sì, proprio lui, un setter a pelolungo in attesa che il suo aiutanteacquisti il fabbisogno di medicineper lui, lui il setter, non il padrone.Mi sarebbe piaciuto vedere nel casoil cucciolone avesse deciso di fare isuoi bisogni in quel posto, cosa sa-rebbe successo: oh! ma è la primavolta che succede, gli avrò dato dellatte freddo (dei peli che svolazzanoin aria non ce ne curiamo perché

Se i cani entrano

in farmacia

Nella foto di repertorio(non siamo a Melegnano)

un cane in panetteria

La doppia ordinanzadel sindaco Bertoli

Silvia Bini

La decisione è arrivata con le due ordinan-ze firmate dal sindaco Pd Rodolfo Bertoliche, in applicazione delle recenti disposi-zioni in tema di sicurezza urbana, vieta inprimis la vendita per asporto dalle 21 alle6 di bevande (alcoliche e non) in conteni-tori e bicchieri di vetro. Come dire che, nel-le ore serali e notturne, sarà vietato lasciarei locali pubblici della città con le bevandein bottiglie e bicchieri di vetro. Sempre inbase a quanto si legge nel provvedimento,le violazioni saranno punite con una san-zione amministrativa compresa tra un mi-nimo di 25 ed un massimo di 500 euro. Stop ai bivacchiLa seconda ordinanza, invece, vieta di bi-vaccare o disporre giacigli in strade, piazze,parchi, vicino a negozi e supermercati, maanche di porre in essere comportamentiche vadano contro il decoro urbano, qualiad esempio la consumazione di bevande

alcoliche. In secondo luogo, poi, il provve-dimento vieta la presenza in città di accat-toni, lavavetri e la detenzione o l’utilizzo distrumenti idonei all’imbrattamento del-l’arredo urbano. Il tutto completato dal-l’ordinanza anti-prostituzione, che colpi-sce sia le lucciole sia i clienti pizzicati inloro compagnia. In tutti questi casi, oltrealle sanzioni amministrative stimate tra i100 e i 300 euro, le forze dell’ordine e la po-

Arriva il Daspo urbanoScatta il giro di vite

lizia locale avranno la possibilità di appli-care il Daspo urbano, ossia di allontanareper 48 ore i trasgressori dalle strade o dallepiazze dove è avvenuto il comportamentovietato. Via gli ubriachiMa l’ordine di allontanamento sarà appli-cabile anche in caso di violazioni in mate-ria di ubriachezza, disturbo della quietepubblica, atti contrari alla pubblica decen-za, commercio abusivo, attività di parcheg-giatore o guardia macchine abusivo. Nelcaso di un doppio Daspo urbano nel girodi cinque anni, la palla passerà quindi alquestore, che a quel punto potrà disporrel’allontanamento per un periodo compre-so tra 6 mesi e due anni. Come denunciatodagli stessi residenti della città, alcune zo-ne di Melegnano sono diventate la metaprivilegiata dei vandali: a partire dal parcodel castello, dove sono soliti abbandonarvidi tutto. Come ha affermato il sindaco Ber-toli, queste misure servono quindi a por-tare maggior decoro in città. Nel contem-po, però, rilanciamo sulla necessità chesiano fatte effettivamente rispettare. Diver-samente, infatti, le ordinanze sarebbero difatto inutili.

Nella foto uno dei tanti atti vandalicinel parco del castello

tanto non si vedono). Ora, signori,badate bene, il cane di grossa taglial’avevo anch’io quando ancora siusavano i collari a strozzo per inse-gnare loro ubbidienza e devozione.Ma mi sembra che, al di là delle nonistanze comunali, regolamenti e viadiscorrendo, si sia perso totalmenteil senso della misura. Italiani mam-moni? Certamente ma non solo...

Le ordinanze siano fatte rispettare

La puntura di spillo

Carlo Corrada

Che noiale vacanze sui socialPer quanto siano state piacevoli, av-venturose, particolari o entusia-smanti, le nostre vacanze non sonola cosa più importante per il resto delmondo. Renderne partecipi quelliche si incontrano con i nostri rac-conti di viaggio, o peggio ancoraostentando foto, ricordi, abbronza-tura o quant'altro, è un atteggiamen-to un po’ sborone. E questo vale an-che per i social! Ascoltare gli altri conattenzione può essere invece unbuon modo per viaggiare con la fan-tasia e rappresenta per i più nostal-gici un’ottima terapia per combatte-re lo stress da rientro.Se in spiaggia o in vacanza abbiamoscoperto di amare sandali e panta-loncini, al rientro in città (e soprat-tutto al lavoro) dovremo salutarli.Nel contesto urbano gli abiti si allun-gano, le spalle si coprono e i piedivengono accolti da calzature piùconsone. Affrontare in modo positi-vo le nostre routine giornaliere, vive-re con gentilezza e rispetto il rappor-to con gli altri e approcciarci conatteggiamento propositivo al sociale,renderà le vacanze non un'ancora disalvezza ma una ciliegina sulla tortadella vita quotidiana.

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ilMelegnanese sabato 23 settembre 2017 • numero 176

AttualitàilMelegnaneseilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.it

Al Carmine negli spazidel Centro d’ascolto

In città gli angeli dei bimbiApre il Centro aiuto alla vita

Nella foto da sinistra Marina Livraghie Lilia Rottoli, le due volontarie delCav di Melegnano

Elettra Capalbio

Aperto il secondo e il quar-to giovedì di ogni mesedalle 10 alle 12 grazie alla

disponibilità del parroco donMauro Colombo e del vicariodon Andrea Tonon, lo sportello

sarà attivo nei locali parroc-chiali del Centro d’ascolto al ci-vico 2 di via Dante Alighieri. Sitratta della prima esperienza diquesto tipo a Melegnano, che èlegata peraltro al Centro aiutoalla vita (Cav) di San Donato,dove le mamme verranno se-

guite qualora il primo colloquioin città si risolva positivamente. "La decisione di aprire a Mele-gnano è legata alla necessità dicontattare le future mammenon all’ultimo momento, comeinvece avviene purtroppo nellamaggior parte dei casi al Cavdell’ospedale Predabissi - affer-mano le volontarie di Melegna-no Lilia Rottoli e Marina Livra-ghi -. Seguendole già in unafase preliminare, infatti, abbia-mo una maggiore probabilità difar cambiare loro idea o aiutarle

da un punto di vista psicologi-co". Attivo nell’intero Melegna-nese, il Cav di Melegnano vedràla presenza di otto volontarie. "Eravamo già attive al Predabis-si, dove negli anni abbiamo sal-vato diversi bimbi - raccontanocon orgoglio Rottoli e Livraghi -. In gran parte dei casi, le diffi-coltà sono legate a criticità dinatura economica, ma c’è an-

Il primo e il secondogiovedìdel mese

che chi al figlio antepone la carriera o chi, ancoragiovanissima, prova un grande timore all’idea didiventare mamma. E’ proprio da qui che parte ilnostro supporto a sostegno delle future mamme:la cosa davvero importante è non prendere deci-sioni affrettate dalle quali non si può tornare in-dietro”. Oltre agli orari di apertura dello sportello,le volontarie di Melegnano ricevono anche in al-tri giorni: basterà telefonare dal lunedì al venerdìdalle 10 alle 12 allo 02/5276008 al Cav di San Do-nato, che conferma dunque la propria centralitàsul territorio.

Ruffini presidenteCambio della guardia ai vertici del Lions, èl’architetto Aldo Ruffini il nuovo presidente.Il neoleader, che aveva peraltro già guidato ilLions tra il 2000 e il 2001, succede a Ilena Pe-roni. Nel ruolo di segretario, invece, è stato confer-mato per il terzo anno consecutivo Carlo Isel-la, mentre la carica di cerimoniere sarà rico-perta dalla farmacista Santina Baietta.Quanto al tesoriere, infine, l’incarico è statoaffidato a Giuseppe Lunghi.

Cambio della guardiaai vertici Lions

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sabato 23 settembre 2017 • numero 17 ilMelegnanese

Attualità

I 102 anni di Maria Verdelli, maanche i 5 e gli 8 di Sveva e Au-rora: compleanni speciali inquesti giorni alla FondazioneCastellini. Alla base dell’inizia-tiva promossa dalla Fondazio-ne, c’è l’idea che ospiti e bimbistiano bene assieme e sianouna ricchezza gli uni per gli al-tri. Nasce da qui il significativoscambio intergenerazionaleagevolato dal progetto dellaCastellini: riconoscere il ruolodei nonni nella vita dei piùpiccoli, poi, consente di allac-ciare relazioni significative congli adulti anche al di fuori dellapropria famiglia. Per gli ospiti,invece, il contatto con i bam-bini favorisce momenti allegrie spensierati. E così nei giorni scorsi, con

tanto di torta, palloncini e diver-timento per grandi e piccini, sonostate festeggiate da un lato MariaVerdelli per i suoi 102 anni edall’altro le piccole Sveva e Auro-ra, che hanno soffiato rispettiva-mente su 5 e 8 candeline. A far lo-ro festa c’erano ovviamente iparenti e gli amici, ma anche nu-merosi ospiti della Castellini, ilcui consigliere Francesco Becca-rini ha fatto gli onori di casa. Nataa Crema l’8 settembre 1915, sinda giovanissima la signora Mariaha iniziato a lavorare come mon-dina. Negli anni Sessanta si è sta-bilita a Tribiano: sposata conMatteo, ha avuto ben sei figli.Gioca a carte, ama leggere, le pia-ce la musica e cantare: di caratte-re aperto e socievole, ha semprecoltivato tante amicizie.

FondazioneCastelllini

Compleannispeciali

La nonnina e le “nipotine”

Nella foto sotto nonna Maria e Sveva;

sopra Aurora

In pensione dopo 40 anniIl dottor Olivari si racconta

Franco Marignano

Il ricordo dei maestri, i 25anni come primario a Lodie le grandi urgenze in sala

operatoria. C’è tutto questo etanto altro ancora nell’intervi-sta al chirurgo Natale Olivari,che il 1 agosto è andato inpensione dopo oltre 40 annidi lavoro, gli ultimi 25 dei qua-li trascorsi come direttoredell’unità operativa di chirur-gia generale e toracica del-l’ospedale di Lodi. Classe 1949, professore a con-tratto nella scuola di specializ-zazione in chirurgia generaledell’università di Milano, au-tore di circa 120 pubblicazionisu riviste nazionali e interna-zionali, nella sua lunga carrie-ra ha eseguito oltre 4.500 in-terventi, un migliaio dei qualidi alta o altissima complessi-tà. In passato presidente dellaSocietà lombarda chirurgia,attualmente è presidente delComitato etico-scientificodella Fondazione Castellini diMelegnano, città a cui è sem-pre rimasto molto legato. “So-no nato nella Contradalunga(l’attuale via Castellini ndr),dove ho sempre vissuto sinoal matrimonio con Piera Naz-zari, anche lei meregnaninacome pure i nostri due figli e iquattro nipoti - racconta -:mio padre Luigi faceva il vete-rinario. Mia madre, invece, sichiamava Antonietta Silvestri-ni e si è sempre consideratauna lodigiana in trasferta”.

Perché ha fatto proprio il me-dico?L’ho deciso l’ultimo anno di li-ceo: volevo rendermi utile agli

Una vita da chirurgo

altri in maniera diretta. E poiquella del medico è semprestata una figura di prestigio ea volte carismatica. Dopo lalaurea in medicina e chirur-gia, lavorai come assistente inambito universitario, periododurante il quale iniziai a pra-ticare al Policlinico di Milano.In quegli anni, feci parte delteam che eseguì i primissimitrapianti di fegato in Italia.

Chi furono i suoi maestri?In primis il clinico-chirurgoLuigi Gallone, che possedevail demone della didattica edun’immensa cultura. E poi so-no cresciuto alla scuola deiprofessori Vittorio Staudachere Giuseppe Pezzuoli, duegrandi maestri della chirurgiaitaliana e, per quanto riguardail professor Pezzuoli, interna-zionale. Fu così che, nel giro didiversi anni, mi specializzai inchirurgia generale, in toracicaed in microchirurgia.

In quegli anni conobbe ancheil cantautore Enzo Jannac-ci… Forse in pochi lo sanno, maera anche un medico: lo in-contrai ad un scuola di spe-cialità di chirurgia. Già da al-lora, però, la sua verapassione era la musica.

Nel 1992, infine, ecco l’appro-do a Lodi…In quegli anni passammo dal-la chirurgia tradizionale aquella mininvasiva: all’ospe-dale Maggiore di Lodi sonostato direttore dell’unità ope-rativa di chirurgia generale e

Nella fotoil 68ennechirurgoOlivari

toracica dal 1 luglio 1992 alloscorso 1 agosto, quando hoappeso il camice al chiodo.Un quarto di secolo, insom-ma, durante il quale eseguiimigliaia di interventi chirurgi-ci.Ma non ha mai temuto dinon farcela?Avveniva soprattutto in occa-sione delle grandi urgenze:una volta ad esempio, in viag-gio sull’A1 alla guida di unmezzo pesante carico di pia-strelle, un camionista sfasciòil tir ma soprattutto se stesso.Quando gli aprimmo il toracein sala operatoria, ci rendem-mo conto che aveva il cuoreperforato: la situazione eradrammatica, ma alla fine riu-scimmo a dargli un punto sal-vandogli la vita. In altri casi,invece, alcuni pazienti ci sonomorti tra le braccia: pur nonsentendoci direttamente re-sponsabili, eravamo emotiva-mente coinvolti in casi tantotragici.

Quali devono essere le doti diun chirurgo?Soprattutto in sala operatoria,deve possedere quella che de-finiamo la “grazia dello stato”.Mi riferisco alla necessità dimantenere la massima lucidi-tà, che ti consente di ragiona-re in situazioni complesse e intempi brevi. In secondo luogo,poi, diventa fondamentaleadattare la terapia alle condi-zioni soggettive di ogni singo-lo paziente.

Cosa pensa dell’eutanasia?Sono contro l’eutanasia, ma

dobbiamo possedere la luci-dità di non proseguire le tera-pie se inutili e dannose.

Oggi si fa un gran parlare divaccini…Premetto che non sono unospecialista dell’argomento.Sono però convinto che i vac-cini bisogna farli: come in tut-te le cose, ci sono dei rischi,ma (lo dimostrano le statisti-che) vengono sovrastati digran lunga dai benefici. Certo,ma questo vale in generale,bisogna affidarsi a medici dicui ci si fidi realmente. Sulpunto, però, mi lasci dire an-cora una cosa.

Prego, faccia pure…Mi auguro che venga scopertoquanto prima il vaccino dellamalaria, che nel mondo semi-na milioni di morti.

Qual è il segreto per vivere alungo?Sicuramente uno stile di vitasano, poche cose che fannobene a tutti. Mi riferisco adesempio al movimento e aduna dieta equilibrata, cheportano innumerevoli van-taggi da molteplici punti di vi-sta. Va poi sottolineata lagrande importanza della pre-venzione “secondaria”, cioèdella diagnosi precoce dellemalattie.

E adesso cosa farà? Ho ricevuto diverse proposte,ma non ho ancora deciso. Lofarò probabilmente a fine set-tembre di ritorno da un pelle-grinaggio alla Madonna di Fa-tima. Fermo restando che dalmio lavoro non ci si dimettemai: come si dice nel nostroambiente, noi “siamo” chirur-ghi per tutta la vita.

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ilMelegnanese sabato 23 settembre 2017 • numero 178

Le vostre storieilMelegnaneseilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.it

Ha aperto nel 1897la bottega in centro

Silvia Bini

La storia è quella della famiglia Zucchelli, che èpresente in via Conciliazione dal lontano 1897."L’aveva fondata il mio bisnonno Edoardo alla

fine dell’Ottocento - racconta l’attuale titolare An-gelo Zucchelli -: poi sono subentrati prima il nonnoVittorio e quindi papà Marco. Da una trentina d’an-ni infine, con la preziosa collaborazione di Giovannie Riccardo, sono io a gestire la bottega, che è certa-mente una delle più antiche dell’intera Melegnano.In tanti anni sono ovviamente cambiate molte cose,ma l’insegna esterna è rimasta quella originale del1897". In oltre un secolo di attività, gli Zucchelli so-no diventati un punto di riferimento per l’intero ter-ritorio. Negozio unico in città"All’inizio eravamo specializzati soprattutto nel set-tore agricolo, che allora andava per la maggiore -continua Angelo scavando nei ricordi di un passatoormai lontano -. E allora vendevamo i ricambi pergli aratri, i tagliaerba e persino i fucili. Con l’andardel tempo, poi, siamo diventati una vera e propriabottega di ferramenta, dove davvero si può trovaredi tutto". Per rendersene conto, basta dare un’oc-

Ferramenta Zucchelli 120 anni di storia

chiata all’interno del negozio, dove sonoesposti migliaia di prodotti di tutti i ge-neri. "Andiamo dal giardinaggio al-l’utensileria sino agli arnesi tipici del fer-ramenta - conferma Zucchelli -. Oggisiamo l’unico negozio di questo tipo rimasto a Me-legnano". E’ proprio questa la grande forza dellabottega a pochi metri dal municipio di palazzo Bro-letto, dove è continuo il via vai di gente in tutte le oredella giornata.

Vocazione familiare"A differenza dei grandi centri commerciali sorti co-me funghi sul territorio, abbiamo sempre mantenu-

to una vocazione tipicamente familiare - affermaancora Zucchelli con Riccardo e Giovanni -. Cono-sciamo ad uno ad uno i nostri clienti, che seguiamopersonalmente e di cui cerchiamo sempre di soddi-sfare le singole esigenze. Nasce proprio da qui lagrande fiducia conquistata negli anni, che ci ha per-messo di tagliare un traguardo tanto significativo,grazie al quale siamo stati omaggiati dallo stesso Co-mune di Melegnano". In occasione della Fiera 2012infatti, quando hanno soffiato sulle 115 candeline,gli Zucchelli hanno ricevuto una targa ad hoc. Il re-sto è storia di questi giorni, quando hanno addirit-tura sfondato il muro dei 120 anni di presenza in cit-tà. "Il nostro grazie va in massima parte ai clienti -ribadisce Angelo in conclusione -, che ci hanno fattosempre sentire parte di una grande famiglia".

L’insegna è rimastasempre la stessa

Nella foto da sinistra Riccardo, Giovanni e il titolareAngelo Zucchelli all’esterno della bottega

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Page 9: ilMelegnanese cinquant’anni 1967-2017

sabato 23 settembre 2017 • numero 17 ilMelegnanese 9

Le vostre storie [email protected]

Monfreda-Boneschie il viaggio da record

Elettra Capalbio

Diecimilaquattrocentoses-santanove chilometri,che già a scriverli sem-

brano tantissimi, in diciottogiorni. Cosa avrà spinto i dueamici di Melegnano ad una va-canza tanto insolita? Certo, ilgran caldo della torrida estate èstato un buon incentivo per rag-giungere il circolo polare Artico.Per saperne di più, incontriamoGiovanni Monfreda e Natale Bo-neschi, i due protagonisti del-l’affascinante impresa.

Monfreda: Per tanti anni ab-biamo coltivato il sogno di rag-giungere Capo Nord: quandosono venuto in possesso di unroad book (guida stradale ndr)con il percorso della Finlandiasu strade sterrate, mi è sembratal'occasione ideale per unire lapassione dei viaggi a quella per ipercorsi fuoristrada.Boneschi: Dopo aver parteci-pato come meccanico a nume-rose Parigi-Dakar e a parecchirally in Africa, ho acquisito unavasta esperienza come naviga-tore: colui cioè che indica a chiguida, passo dopo passo, il per-corso da seguire.

Un binomio perfetto, insomma.Monfreda: Siamo buoni amici,ci conosciamo da qualche anno. Un’allegra risata lo interrompe.Boneschi: Da qualche anno…

A Capo Nordin fuoristrada

Siamo amici dai tempi dell’asiloTrombini, parliamo di oltre ses-sant’anni fa.

Non è stata la prima volta…Monfreda: Negli anni Settantafui contagiato dal mal d'Africa edel deserto: un viaggio nel suddell'Algeria a bordo di una vec-chia Munga tre cilindri a mi-scela. Indimenticabile. Boneschi: In tempi più recenti,dopo essere andato in pensione,Giovanni mi propose un nuovoviaggio in Africa. Mi venne natu-rale indicargli il Marocco, checonosco bene: il nostro primoviaggio in coppia, noi due solinel deserto, una scelta un po’ az-zardata e non priva di rischi.Monfreda: E’ vero: conosce-vamo appena il nuovo Gps (chepermette di rilevare la posizionedel fuoristrada sulle piste ndr), ilroad book era vecchio e conmolte inesattezze. Ma tor-nammo a casa sani e salvi ed an-cora più amici. L'anno scorso,sempre in fuoristrada, i Pireneida Perpignan a Pamplona conaltri due equipaggi: fu una granbella esperienza, capimmo peròche viaggiare da soli era tuttaun’altra cosa.Boneschi: Mentre ci alterna-vamo alla guida, i lunghi trasfe-rimenti per raggiungere Helsinkidivennero l’occasione per ap-passionanti chiacchierate. Quasisenza accorgercene, arrivammoa Tallinn dopo aver attraversatoAustria, Germania, Polonia, Let-

In vacanzatra rennee foreste

Nella foto inalto dasinistra

Boneschi eMonfreda

con un copricapo

anti-insetti;

tonia, Lituania ed Estonia. Monfreda: Ricordi che si intrec-ciavano colmando lacune reci-proche, chiarendo particolariinediti e rinsaldando la vecchiaamicizia. Momenti intimi e pro-fondi che mi ricordano la cita-zione di un amico comune: "Ciòche conta non è la meta ma ilviaggio". Per noi due è stato pro-prio così.

Che mezzo avete utilizzato? Boneschi: Una vecchia LandRover del 2003, un Discovery 2di Giovanni messa a punto damio figlio Carlo, anche lui mec-canico.

Guai o difficoltà?Boneschi: Praticamente nes-suna: un paio di forature e la so-stituzione in via precauzionaledi un manicotto per una lieveperdita d’acqua da una valvoladi sfiato. Normale amministra-zione, insomma.

Quali immagini porterete convoi? Monfreda: Innanzitutto l’arrivoa Capo Nord, provammoun’emozione davvero indescri-vibile. E poi le foreste e le renne,

gli scoiattoli e le tante specie diuccelli, i laghi e le piste ai confinicon la Russia, la gente schiva masempre disponibile, le saune se-guite dai tuffi nei laghi.Boneschi: Come dimenticare ilgruppo di renne ferme in mezzoalla strada e incuranti del traf-fico, che proteggevano il compa-gno urtato da un’auto e finito aterra? Si mossero solo quando sirisollevò per allontanarsi in lorocompagnia.Monfreda: Per non parlare dellavisita a Santa Claus nella suacasa di Rovaniemi proprio a ca-vallo del circolo polare Artico.Un palazzo con un ingresso unpo' scuro: forse varrebbe la penainstallare le luminarie della casadi Babbo Natale di via dei Pla-tani!!! Proprio “Il Melegnanese”potrebbe farsene promotoreproponendo anche il gemellag-gio di Melegnano con la sedefinlandese del tanto amato vec-chietto!!!

Avete in programma altri viaggi?Boneschi e Monfreda: Certa-mente, ci stiamo già lavorando,abbiamo ancora tante cose daraccontarci!!! Non mancheremodi tenervi informati.

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ilMelegnanese sabato 23 settembre 2017 • numero 1710

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Il ricordo di Scolaria due anni dalla morte

A pochi giorni dall’anniversariodella scomparsa, ricordiamo conprofondo affetto Sergio Scolari,che per tanti anni è stato tra igrandi protagonisti della nostracittà. Sin da quando, poco piùche ragazzino, si battè per difen-derla dall’invasione nazista. Spo-sato per 60 anni con l’adoratamoglie Grazia da cui nacquero ifigli Francesco e Mariella, lavoròin Comune per oltre 20 anni, du-rante i quali organizzò le storicheFiere del Perdono. E poi nei duecinema di Melegnano, il Sociale eil Centrale, portò personaggi delcalibro di Giorgio Gaber, Anto-nello Venditti, Milva e Mike Bon-giorno, con il quale diede vita adun’esilarante gag. “Io avevo il compito di raccoglie-re i premi, con cui poi Mikeavrebbe omaggiato i vincitori deivari quiz - raccontava con il sor-riso sulle labbra -. Fu così ancheper un prosciutto crudo, chenell’attesa sistemai sotto il palco.Al momento di consegnarlo al ce-lebre presentatore, però, il pro-sciutto era sparito. Lo dissi in unorecchio a Mike, che in pochi mi-

Sempre con noi

nuti rimediò all’imprevisto. E’ da allora che mi chie-do chi possa aver rubato il prosciutto". Per quasi unquarantennio ricoprì la carica di segretario della

Pro Loco Melegnano, anni durante i quali promosseuna miriade di eventi in castello. Ma fu un punto diriferimento anche per il "Melegnanese" di cui pertanti anni curò la pubblicità. Grande tifoso dell’In-

Nella foto Sergio Scolari

ter, aveva sempre il sorriso sullelabbra e la battuta pronta. Eranomolteplici i suoi pregi: la genero-sità, la lealtà, l’amicizia e la dispo-nibilità. Ciao Sergio, non ti di-menticheremo.

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A due anni dalla scomparsa delproprio caro, la moglie, i figli, lanuora e i nipoti lo ricordano conimmutato affetto nella Messa disuffragio del 2 ottobre alle 18 inbasilica.

29/9/2015 – A te

Piangendo capirò che non ci sei.Sogno o son desto, non riesco a capire.Forse sogno? Svegliatemi, non voglio dormire!Ed è un incubo, non sbaglio, purtroppo è vita vera.Non conosce sentimentie regala un’altra pena.Oggi è il giorno mio Signore,sono pronto in questo istante.Ci hai lasciato a bocca aperta,la tristezza è fatta grande.Se ne è andato per davveroil mio nonno 90enneche nel cuore tengo fiero. Son desto, non c’è dubbio,il mio nonno è andato via.Non c’è rabbia né tristezzache più indietro me lo dia.Cercherò la stella più luminosaperché so che sarà la tua.Non è un addio se nel cuore di chi ami continui a vivere.I nipoti Andrea ed Elena

AnniversarioEmiliana Bossi Farina

E' un anno che Emy ci ha lasciato:Gianni con Paolo e Claudio, lenuore, i nipoti, le sorelle ed i fra-telli la ricordano con l'amore disempre. Una Messa di suffragiosarà celebrata sabato 30 settem-bre alle 18 nella chiesa di SanGaetano al Giardino.

Semprein mezzoalla gente

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Ricordi - Necrologi ilMelegnanese

sabato 23 settembre 2017 • numero 17 ilMelegnanese

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Il ricordo di don Crippa

Lilia Rottoli

“Voi desiderate un ricordo da me. Altro ri-cordo non ho da darvi che un invito allasantità. La gente pare che non si lasci piùconvincere dalla nostra predicazione, madi fronte alla santità, ancora crede, ancorasi inginocchia e prega. La gente pare che vi-va ignara delle realtà soprannaturali, indif-ferente ai problemi della salvezza. Ma se unSanto autentico, o vivo o morto, passa, tuttiaccorrono al suo passaggio”. Grazie a donMiguel ho sperimentato la veridicità diqueste parole del Cardinal Schuster. Cono-scevo fin da bambina, ma ho avuto la for-tuna di frequentare don Michelangelo

Crippa, per gli amici don Miguel, quasiogni sabato per circa cinque anni ed in par-ticolare di stargli vicino durante la malattiache l’ha portato alla morte; era veramenteun “uomo di Dio”, che aveva sintetizzato ilsuo essere sacerdote in questi due versettibibblici: “Sono come incenso davanti a teSignore” (Salmo 140) e “Vinci col bene ilmale” (Rom. 12,21). In un mondo dove nes-suno riesce ad essere contento di se stesso,dove l’ansia, il non senso, la fuga dalla real-tà sembrano avere il sopravvento, don Mi-guel è stato, grazie alla sua fede, un esem-pio di serenità e realizzazione. Anchedurante la malattia non ha mai cessato didire che era completamente soddisfattodella sua vita, non aveva né rimorsi, né rim-pianti, aveva vissuto una vita bella ed in-tensa. Le difficoltà non gli sono mancate,ma è sempre riuscito a superare tutto conserenità confidando in Maria Santissima,sotto la cui protezione diceva di aver tra-scorso tutta la vita, sin dalla nascita avve-nuta nel mese mariano di ottobre e nelquartiere della Madonna del Carmine diMelegnano. E questa gioia interiore, che gliderivava dalla fede, si è percepita benissi-mo quando, concludendo l’omelia in occa-sione del 50° anniversario di ordinazionesacerdotale, si è espresso così: “Non mi ba-sterà l’eternità per ringraziare il Signore,Maria Ausiliatrice e don Bosco”.

Un santo sacerdoteSì, anche don Bosco, perché lui era Salesia-no e grazie ai Salesiani è riuscito a stare con

i suoi ragazzi che tanto amava, eraper loro contemporaneamente ami-co e maestro di vita; li evangelizzavamentre giocava, cantava, suonava,lavorava, viveva con loro; lui, che erauno sportivo ed un vulcano di idee,riusciva a conquistarli con l'esempiodi vita pur facendoli divertire, riem-piendo così tutti gli oratori che gli so-no stati affidati. Era uno spirito sem-plice, libero ed un po’ insofferenteverso la burocrazia, soprattuttoquando la vedeva come ostacolo allacarità. Se si prefissava una meta, tro-vava sempre il modo per raggiunger-la: con questo stile di vita, semprepronto a mettersi in gioco senza ri-sparmiarsi, ha attratto a sé genera-zioni di ragazzi. Ma anche con gliadulti ci sapeva fare. Di lui colpivasubito il sorriso, ma la sua grande vir-tù era la capacità di ascolto, di entra-re in empatia con qualsiasi persona;lui stesso diceva che, per essere pros-simo delle persone, per prima cosabisogna saperle ascoltare: “La cosapiù bella e più gratificante - mi con-fidava - è mettersi in ascolto dellepersone”. E la sua gente l’ha ripagatodonandogli amore. E’ stato commo-vente notare, durante l’ultimo annoquando la malattia l’ha costretto a ri-tirarsi, come la sua gente gli sia statavicino e non l’abbia mai abbandona-to. Oltre ai suoi parrocchiani di SanBernardino in Arese venivano a tro-varlo i suoi ex ragazzi ed ex parroc-chiani da Bologna, Brescia, Pavia epersino Roma: i confratelli Salesianihanno dovuto imporre degli orari divisita per risparmiagli le fatiche; malui era felice di queste visite, perchépoteva ancora ascoltare, confessare ebenedire.

Nella foto don Michelangelodurante la celebrazione

della Messa

Esempio di vitaVulcano di idee

Il suo dolce sorrisoQuando poi si è aggravato ed è statoricoverato in ospedale, le personehanno fatto i turni perché lui nonfosse mai solo: stavano lì a pregare, eguardando i loro occhi, li vedevo pie-ni di lacrime, come se stesse moren-do un loro familiare. Al rito funebre,nella Chiesa di Maria Aiuto dei Cri-stiani di Arese, c’era una grande folladi fedeli: oltre ai locali c’era chi veni-va da Milano, Pavia, Brescia, Bolo-gna, Roma. Purtroppo è con dispia-cere che ho dovuto constatare cheMelegnano, non solo è stata la gran-de assente; ma anche che, per un de-stino beffardo, non è stata in grado diesaudire l'ultimo desiderio di donMiguel, quello di passare un’ultimavolta nella sua chiesa del Carmineper una preghiera. Infatti il funeralesi è svolto proprio nell’interregno frala decadenza del parroco uscente ela presa di possesso del nuovo parro-co: questo pur breve periodo di “va-catio” è stato di ostacolo all’otteni-mento dell’autorizzazione eprobabilmente ha anche impeditoun’adeguata divulgazione della noti-zia della sua morte. Spero tanto chea questa sfortunata circostanza pos-sa seguire una Messa di suffragio chedimostri a don Miguel anche la vici-nanza della sua comunità natale.Quando don Giuliano Giacomazzi,ispettore dell’Ispettoria lombardo-emiliana dei Salesiani, ha iniziatol’omelia dicendo: ”Stiamo celebran-do il funerale di un santo sacerdote”,per un attimo ho pensato che donMichelangelo era un melegnaneseche amava la sua città, e mi sonosentita orgogliosa di essere sua con-cittadina. Poi, però, tornando dal ci-mitero, dove don Miguel ha ricevutosolo una veloce benedizione davantialla tomba ed è stato tumulato quasinell’anonimato, ho provato imbaraz-zo per la situazione. Ma è stato anco-ra don Michelangelo a consolarmi,perché conoscendolo ho intuito lesue reazioni: prima con il suo reali-smo avrà commentato: “Nemo pro-pheta in patria”; ma subito dopo,con il dolcissimo sorriso e nella suabontà, sicuramente avrà perdonatoquesta mancanza a Melegnano, be-nedicendola con lo stesso affetto concui ha benedetto me dal suo capez-zale.

Info utiliComune di MelegnanoCentralino 02982081

Carabinieri02 9834051

Polizia Locale di Melegnano02 982082238 / 338 9787222

Protezione Civile 02 98208402 / 329 2107748

Ospedale Predabissi02 98051

ATS 02 98114111

Guardia Medica848800804

Croce Bianca02 98230800

Pronto Soccorso Predabissi02 98052249

Inps 02 98849311

Mea02 982271

Pronto Intervento Gas800944170

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Per la PubblicitàilMelegnaneseMAURO GRUPPI334 3414754

LIVIO REDAELLI02 9835667

Qrnhe DTngTVea ippiUna S47Domenica 1 Verri, S. Zenone8,30/12,30 Balocco, MelegnanoLunedì� 2 Comunale, VizzoloMartedì 3 Gelo, DresanoMercoledì 4 Giardino, MelegnanoGiovedì 5 Dezza, MelegnanoVenerdì 6 Brusa, ColturanoSabato 7 Verri, S. ZenoneDomenica 8 Comunale, Cerro L.8,30/12,30 Petrini, MelegnanoLunedì� 9 Carpiano, CarpianoMartedì� 10 Balocco, MelegnanoMercoledì 11 Brusa, ColturanoGiovedì 12 Petrini, MelegnanoVenerdì 13 Verri, S. ZenoneSabato 14 Comunale, VizzoloDomenica 15 Gaspari, Cerro L.8,30/12,30 Dezza, MelegnanoLunedì� 16 Carpiano, CarpianoMartedì� 17 Balocco, MelegnanoMercoledì 18 Comunale, Cerro L.Giovedì 19 Dezza, MelegnanoVenerdì 20 Verri, S. ZenoneSabato 21 Gaspari, Cerro LDomenica 22 Brusa, Colturano8,30/12,30 Giardino, MelegnanoLunedì� 23 Comunale, Cerro L.Martedì� 24 Gelo, DresanoMercoledì 25 Giardino, MelegnanoGiovedì 26 Petrini, MelegnanoVenerdì 27 Verri, S. ZenoneSabato 28 Comunale, Cerro L.Domenica 29 Gelo, Dresano8,30/12,30 Balocco, MelegnanoLunedì� 30 Carpiano, CarpianoMartedì� 31 Comunale, Vizzolo

La città ricorda don MichelangeloCrippa, il sacerdote salesiano nativodi Melegnano scomparso alla fine diagosto. “Alle 18 di martedì 24 ottobre,giorno del suo compleanno, celebre-remo una Messa di suffragio nellachiesa di Santa Maria del Carmine, acui don Michelangelo è sempre statoparticolarmente legato tanto da ce-lebrare proprio qui i 50 anni di sacer-dozio - afferma il parroco don Mau-ro Colombo -. Alla celebrazioneinviteremo ovviamente sia i familiarisia gli stessi confratelli salesiani didon Michelangelo, che dovunque èstato ha portato la propria testimo-

Il 24 ottobrela Messa

di suffragio

Nella chiesa del Carmine

Nella foto don Crippa

nianza di fede. Quella del 24 ottobresarà dunque l’occasione per com-memorare la sua figura, che in cittàè ricordata con profondo affetto”.Nato il 24 ottobre 1935 proprio vici-no alla chiesa del Carmine, sul cuisagrato era solito giocare da bambi-no, ha condiviso il ministero sacer-dotale con il fratello don Mario. Dap-prima missionario per un decennioin terra brasiliana e quindi coadiuto-re e parroco, entrato a far parte deiSalesiani, don Michelangelo ha svol-to il proprio ministero sacerdotale aBrescia, Treviglio, Pavia, Bologna e daultimo ad Arese.

Un uomo di Dio

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ilMelegnanese sabato 23 settembre 2017 • numero 1712

ilMelegnaneseil @ commenta su ilmelegnanese.itCultura

In occasione della sagra di SantaMaria del Carmine, l’Accademiadelle Arti ha organizzato la collet-tiva degli allievi nel giardino dellaScuola sociale. La mostra ha vistol’esposizione di una ventina diopere pittoriche degli aspiranti ar-tisti dei corsi di pittura diretti dalmaestro Giuseppe Beccarini e daLuigi Generani, il primo presiden-te e il secondo direttore artisticodella Scuola sociale. Ad esporre sono stati GianpieroAntonicelli, Valerio Battistoni,Maura Bertoia, Anna Maria Bian-chi, Maria Gabriella Cappelletti,Gianenrico Ciceri, Valentina Fon-tana, Micaela Giacchetti, PaoloGenerani, Franca Irato, Elisa Luna,Francesco Mazzocchi, Chiara Me-nicatti, Umbertina Pirola, RenataSetti, Silvana Treglia e Tina Sof-fientini. In sede di presentazione,il maestro Beccarini ha conferma-

Scuola SocialeAllievi

in mostra

Anche il Circoloriprende l’attività

Nella foto gli artisti della Scuola sociale

I pittori dell’Atelier Diblu protagonisti dell’esposizione

La grande mostra in ca-stello, ma anche glieventi a Gubbio e Pa-

rigi: calendario fitto per gliartisti dell’Atelier Diblu del-l’Asst di Melegnano e dellaMartesana. In città l’ap-puntamento è in program-ma dal 6 al 15 ottobre(inaugurazione il 6 alle18.30) quando, nella sugge-stiva location del castelloMediceo, andrà in scenal’esposizione “Outsiderblues”, che vedrà la presen-za di oltre settanta opere.

L’esposizione sarà poi visi-tabile sabato 7 e 14 ottobredalle 16 alle 19, domenica 8e 15 ottobre dalle 10 alle 12e dalle 16 alle 19; martedì10, mercoledì 11 e venerdì13 dalle 15 alle 19 e giovedì12 dalle 20 alle 23. Ne parliamo con lo psichia-tra Giorgio Bedoni, docenteall’accademia di Brera e re-sponsabile dell’Atelier Di-blu, che curerà la mostracon la preziosa collabora-zione di Simona Olivieri e

Emozioni e coloriChe mostra in castello

Claudio Musumeci. “Gliautori dell’Atelier Diblu sa-ranno in dialogo con leopere provenienti dall’ate-lier La Tinaia di Firenze,storico laboratorio italiano,e un gruppo di opere diUmberto Gervasi, tra i mas-simi esponenti dell’Outsi-der Art in campo europeo -chiarisce Bedoni -. Sarannopiù di 25 gli artisti in mo-stra, che verrà organizzatain stretta collaborazionecon il direttore generaledell’Asst di Melegnano edella Martesana Mario Al-parone e l’assessore allacultura di Melegnano Ro-berta Salvaderi”.

Ma cosa c’entra il blues?Il blues nasce come genereespressivo degli esclusi, di-venendo nel tempo ungrande repertorio musica-le, che presenta diversi le-gami con la storia degli out-siders dell’arte. Mi riferisco

Stefano Zangiacomi,70x100 cm, acrilicoe sabbia su tela,

agosto 2017

Tre eventitra settembree ottobre

to i buoni livelli di pittura raggiun-ti dagli allievi. Sempre in questi giorni, intanto,anche il Circolo artistico ha ripre-so la propria attività. Per ulteriori

informazioni sui corsi proposti, èpossibile presentarsi la domenicamattina alla sede del Circolo in viaVIII Giugno o inviare una mail [email protected].

Elettra Capalbio

Nilo Iommi

Partonoi corsidell’Utem

Università della terza età

ad affinità sul piano forma-le, nei suoi caratteri di ripe-tizione e nei contenuti nar-rativi. Sempre nell’ambitodella mostra, il 12 ottobrealle 21 in castello è in pro-gramma una “conversazio-ne-concerto” dedicata aquesti temi, durante la qua-le io stesso parlerò di Out-sider Art nei suoi aspettipoetici e di storie artistico-letterarie. Quanto ai branimusicali, invece, sarannoeseguiti da Sarah Demagi-stri, accompagnata alla chi-tarra da Alberto Turra, en-trambi artisti professionisti.

A quanto pare le novitànon sono finite qui…A fine settembre saremo aGubbio al primo Festivaldell’Outsider Art italiano, dicui siamo tra i promotori,che si terrà alla Libera uni-versità di Alcatraz fondatadall’attore Dario Fo con lamoglie Franca Rame e oggi

gestita dal figlio Jacopo. Dal19 al 22 ottobre, poi, l’ate-lier farà tappa a Parigi perpartecipare all’Outsider ArtFair, la più importante ras-segna internazionale nelsettore. Saremo l’unico ate-lier italiano a prender parteall’appuntamento, a cui sa-remo presenti con la galle-ria M&M di Genova e la Po-lysemie di Marsiglia. Inquesto caso ad esporre leproprie opere sarannoMaurizio Zappon, FabioNegri, Stefano Codega, An-drea Bolzoni e RosangelaAnelli.

Come spiega il successocrescente dell’Outsider art? Si tratta di un’arte imme-diata, fresca e vitale, fuoridalle regole e dagli schemi,lontana dalle forme acca-demiche tradizionali. Daiprimi anni del Novecento,per le novità del linguaggio,ha suscitato l’attenzione diPablo Picasso, Paul Klee eAndré Breton, che avevadefinito queste formeespressive “una riserva dimoralità”. Nella prospettivasurrealista è invece un’arteche rimanda al sogno; ri-chiama l’idea in forma visi-va di mondi visionari. Oggiinfine, nello scenario del-l’arte contemporanea,l’Outsider Art è piuttosto ri-cercata perché proponelinguaggi artistici talvoltadecisamente innovativi.

Anche quest’anno saranno unatrentina i corsi proposti dall’Uni-versità della terza età (dalle linguestraniere alla letteratura passando

per la storia, la psicologia, l’infor-matica, la medicina e tanti altri an-cora), che vedranno impegnatiuna quarantina di docenti in regi-me di totale volontariato. La segre-teria del sodalizio (nella foto unalezione dello scorso anno) presie-duto da Achille Maroni è apertaper le iscrizioni all’oratorio di vialePredabissi dalle 14.30 alle 16.30 (te-lefono 334/3330703): le attività,che sono aperte a tutti, prenderan-no il via il 9 ottobre negli spazi dellascuola Benini in fondo a viale Pre-dabissi. Il programma dell’associazione,che si avvale della preziosa colla-borazione del Lions club, prevedela visita a mostre, l’organizzazionedi viaggi culturali, la partecipazio-ne a spettacoli teatrali e musicali.Ancora una volta, insomma,l’Utem si conferma un punto di ri-ferimento per il mondo culturaledell’intero territorio.

Mostra alla Scuola sociale perl’artista Valentina Fontana, cheda sabato 30 settembre a dome-nica 8 ottobre esporrà le proprieopere nella palazzina liberty ametà di via Marconi.

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sabato 23 settembre 2017 • numero 17 ilMelegnanese 13

[email protected]

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Cultura - Storia Melegnanese

La città ai tempidel Risorgimento

Ernesto Prandi

Melegnano è una città garibaldina.Lo testimonia la sua toponoma-stica che, a partire da una delle

piazze principali, dedica all’Eroe dei duemondi gran parte della sua storia risorgi-mentale. Piazza Garibaldi appunto, contanto di busto marmoreo inaugurato nel1885 (Garibaldi morì nel 1882). E’ da ricor-dare che il generale Garibaldi in un giro dipropaganda in Lombardia, venne anche aMelegnano, di passaggio, il 26 marzo 1862,fermandosi a salutare i melegnanesi e lamadre di Giuseppe Dezza, la signora Caro-lina. Del generale Giuseppe Dezza sappia-mo quasi tutto, grazie anche alle sue me-morie autobiografiche pubblicate anni orsono a Milano. Ingegnere, era volontariodel “Battaglione Studenti” contro l’Austria;fece parte dei Cacciatori delle Alpi, risposealla chiamata garibaldina e partì con i Mil-le verso la Sicilia. A Calatafimi il Dezza, co-mandante della compagnia di riserva,quando già la battaglia sembrava perduta,rispondendo allo squillo di tromba, conimpetuoso attacco sul fianco nemico loportava alla fuga, assicurando la vittoria fi-

Quando Garibaldivenne a Melegnano

nale. Quel giorno, il 15 maggio 1860, Gari-baldi disse: “Oggi qui s’è fatta l’Italia, lasciateche io qui stringa la mano ad uno dei più va-lorosi che abbia conosciuto”. E strinse la ma-no al Dezza. La battaglia si era conclusa do-po quattro ore di duri combattimenti, fu unavittoria determinante che spianò ai garibal-dini la strada per Palermo. Pietro Leopoldo Manenti nasce a Vidigulfo,un tenero paesello in provincia di Pavia il 12febbraio 1839. A soli ventuno anni, forse giàstanco di una vita abitudinaria e desiderosodi avventura, si arruola ai Mille di Garibaldi.Conosce qualche nota musicale che avevaimparato all’oratorio del suo paese e diventa

in poco tem-po il trombet-tiere di fiduciadi Garibaldi.Era sempre alsuo fianco pertrasmettere asuono ditromba gli or-dini del Gene-rale. Quel fa-moso giornodel 15 maggioera anch’egli aCa l a t a f im ipronto a dareordini sonori.Durante il

combattimento, vedendo il proprio contingen-te in pericolo di accerchiamento, e intuito il pe-ricolo, suonò la carica senza attendere gli ordinidi Garibaldi, consentendo così alle truppe delDezza di attaccare e sconfiggere i soldati bor-bonici. Nonostante avesse agito senza attende-re ordini superiori, ricevette sul campo una Me-daglia d’argento al valore. Dopo l’esperienzamilitare, tornò nella sua Vidigulfo a fare il me-stiere di commerciante, raccontando se stessoe le avventure di garibaldino a coloro che lo de-sideravano, con modestia e forse con tenueconsapevolezza che l’Italia se è stata fatta è sta-to anche per merito suo. Morì nel 1910 e unascritta su pietra lo ricorda ai posteri.

Lo accenniamo già a pagina 4, ma lo riprendiamo volentieri an-che nelle pagine culturali. In quest’ultimo periodo notiamo conpiacere un nuovo fermento attorno allo storia di Melegnano (nel-la foto di Francesco Peroni i figuranti della compagnia dei Serviguidata da Ruggero Pavesi in occasione dell’evento in castello,che nei giorni scorsi ha fatto registrare il tutto esaurito). Nell’ulti-mo periodo, infatti, il maniero è stata la prestigiosa location di undoppio appuntamento che, grazie all’autore Davide Bellesi, ha vi-sto magicamente intrecciarsi il teatro, la narrativa e la storia. Tutto merito del duo Vitantonio Palmisano e Mauro Manfrinato, ilprimo storico e il secondo archeologo, che hanno inquadrato levicende del castello nell’epoca medievale, quando a primeggiareera la famiglia dei Visconti. A quei tempi, siamo nel 1440, la chiesaprincipale sorgeva nella zona dell’attuale cimitero, mentre il ca-stello primitivo era più lontano dall’abitato rispetto all’attuale po-sizione. Nella seconda parte della serata, poi, sono stati gli attoriCristiano Di Vita e Gianfranco D’Attanasio i protagonisti dellospettacolo teatrale tra i Visconti, le scomuniche e i ponti del Lam-bro, attraverso il quale Melegnano è andata alla riscoperta dellapropria storia.

Alla riscopertadella nostra storia

Un nuovo fermento culturale

La strettadi manocon Dezza

La battaglia diCalatafimi

in una stampad'epoca

(CollezioneErnestoPrandi)

Il castello di Melegnano Mura scalcinateproiettano d'estateombra anticasollievo e pena del ricordodella sua giovinezza.Alitare di gigantiguerrafondaid'inverno traspiradalle finestre senza impostementre uccelli anonimipadroneggiano le camereabbandonate.Bello nel tramontoammantato di ederee sorretto da scheletridi nociil castello di Melegnanosi popola di giovaniche del delirio del giornoattendono la fine.Benedetto Di Pietro

Fitta la nebbiaPrecoce saleTardo l'autunnoAmaro esalaTorbidoDella mia terra Il mosto Asprigna è l'uvaMarco Carina

Autunno in collina

L’angolo della poesia

Al secondo anno di attività, il teatro Cortedei miracoli ha deciso di dar vita ad una se-rie di spettacoli dedicati ai più piccoli, chesaranno scelti dalla direttrice artisticaAdriana Milani di Teatrodipietra Onlus. At-trice, regista e insegnante di teatro da oltrevent’anni, Milani ha voluto fortementecreare una rassegna per i bambini proprioa Melegnano, che troverà spazio nelle salepolifunzionali del piazzale delle Associa-zioni. Dopo la presentazione avvenuta inquesti giorni alla presenza dell’assessorealla cultura Roberta Salvaderi, la stagioneprenderà il via il 22 ottobre alle 16 con ilprimo spettacolo “Piccole storie smarrite”con momenti di clownerie e di giochid’ombra curati dalla compagnia dei 4Gatti.Ogni mese una delle domeniche pomerig-gio sarà dedicata ai bimbi di fasce di etàcompresa tra i 3 e i 10 anni. Ciascun spettacolo avrà un target e tecni-che di recitazione differenti per incontrareil gusto sia dei piccoli sia dei più grandi. Sitratta infatti di un momento culturale con-divisibile da tutta la famiglia: il teatro offri-rà la possibilità di un abbonamento ad uncosto interessante per sostenere questaprima stagione, che intende essere l’iniziodi una serie di iniziative dedicate ai piùpiccoli. Si continua quindi il 12 novembrecon “Jojo e Molly” del Teatro del Cerchio diParma, uno spettacolo che ha girato l’Ita-lia, e il 3 dicembre con uno spettacolo a te-ma natalizio della compagnia Teatrodipie-tra Onlus. Il 14 gennaio con “Hansel eGretel” la compagnia In Scena Veritas diPavia rivisiterà l’omonima fiaba; il 4 feb-braio sarà di scena la Ditta Gioco Fiaba,con “L’isola delle lucciole”, mentre la rasse-gna si concluderà il 4 marzo con “Tony hapaura del buio” di Teatrodipietra Onlus.

Anchei bimbia teatro

Alla cortedei Miracoli

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ilMelegnanese sabato 23 settembre 2017 • numero 1714

SportilMelegnaneseilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.it

Melegnaneseilquindicinale di informazione fondato nel 1967

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Prossime usciten.18 in redazione 04/10/17in edicola 14/10/2017 n.19 in redazione 18/10/17 in edicola28/10/2017

Grande successo per l’appuntamento

Massimiliano Curti

Nemmeno i capricci di Giove Pluviohanno fermato gli ardori degli sportivi diMelegnano, che sabato 9 e domenica 10settembre hanno dato vita alla 18esimaedizione della festa dello sport. Organiz-zata dalla consulta dello sport del Co-mune di Melegnano, la kermesse ha vistolo svolgimento di una serie di tradizionaliappuntamenti molto sentiti dagli sportivicittadini e dagli stessi meregnanini. Ve-nerdì 7 settembre, sul terreno dello stadiocomunale in piazza Bianchi, sono scesein campo le squadre dei ragazzi di RealMelegnano, Usom calcio e Sgb Giardino,che hanno difeso i colori dei club citta-dini dei tifosi di Juventus, Inter e Milannell’ambito del settimo torneo della soli-darietà promosso da Inter club e Juven-tus club di Melegnano. Come datradizione della manifestazione benefica,quest'anno l'intero ricavato è andato al-l'associazione di volontariato Umana-mente che opera nell'ambito dellaFondazione Castellini. Venerdì 8 settem-bre lo Sports Club Melegnano ha orga-nizzato la 18esima edizione dellaStraMelegnano, una corsa molto impor-tante, caratteristica e sentita dagli oltre1.000 podisti in gara. Sabato i gazebodelle varie associazioni e società sportivehanno animato la festa nel giardino al-l'italiana del castello Mediceo, la sugge-stiva location che conferisce all'eventoun significato storico e culturale.

Tutti i premiatiDopo un pomeriggio all'insegna del purosport attraverso dimostrazioni ed esibi-zioni, domenica il maltempo non haconcesso una tregua: gli organizzatorisono stati quindi costretti in tre riprese arinviare l'appuntamento del giardino al-l’italiana. Di comune accordo con l'am-ministrazione comunale, il coloratissimogruppo delle società sportive si è trasfe-rito nella sala consiliare di palazzo Bro-letto dove alle ore 17.30, alla presenzadelle autorità, ha preso il via la cerimoniadi consegna dei premi e delle beneme-renze ad atleti e dirigenti meritevoli. Lasala consiliare affollata ha dimostratol'attaccamento della gente alle storiche

Sport in festaQuanti eventi

società che vanno a comporre il variegatopanorama sportivo di Melegnano: il sin-daco Rodolfo Bertoli e il suo vice con de-lega allo sport Ambrogio Corti hannoquindi premiato i gruppi "Junior Mo-dern" e "Hip Hop Teen" della societàGioacademy per i piazzamenti ottenutinell'ambito del ballo; le atlete Anna Ga-rini e Silvia Araldi per i risultati raggiuntidifendendo i colori della Virtus et Labor,la più longeva società sportive della città;il team agonisti della società AironeBianco per i risultati sportivi ottenutinella gare. Anche i dirigenti hanno avutoil giusto spazio nel corso delle premia-zioni: è stato il caso di Giorgio Tagliabue,presidente della neonata Real Mele-gnano, in passato già numero uno delMelegnano calcio, e dell’amministratoredello Juventus club di Melegnano OttavioVirtuani, da oltre trent'anni all'internodel sodalizio bianconero con ruoli di pri-maria importanza.

La bagnina salva-vitaMa i riconoscimenti sono andati anchealla Pallacanestro Melegnano per ilmezzo secolo di attività sportiva; al set-tore agonistico della società ginnica GM'75 protagonista in numerose gare; allasquadra “Aquilotti" della società EaglesBasket per i titoli conquistati nella scorsa

Nelle immagini di Roberta Surdola foto della partenza della Stramelegnanoe il gruppo dei premiati

stagione sportiva; a Valeria Nicosia e An-drea Maestri della Polisportiva Csm per itraguardi raggiunti nella disciplina deljudo; all’atleta Franco Ruggiero protago-nista di numerose gare ed iniziative al-l'interno dello Sports Club di Melegnano;ad Alice Giannuzzi del judo club KenOtani, vincitrice di innumerevoli gare siasul territorio nazionale sia all'estero, maanche campionessa provinciale con rela-tiva qualificazione ai campionati italiani.Il coordinatore uscente della consultasport Stefano Surdo ha infine consegnatoun premio speciale a Marta Fracassa, as-sistente bagnanti della piscina comunalein piazza Bianchi che, dimostrando unagrande prontezza e una specifica compe-tenza, ha salvato la vita di un bagnantecolto da malore mentre era impegnatonel nuoto libero. Al termine delle premia-zioni, l'associazione Umanamente haestratto i biglietti vincenti della sottoscri-zione a premi abbinata al torneo della so-lidarietà. La 18esima edizione della festadello sport si è infine conclusa con la fotodi gruppo: oltre alla consulta dello sport,è stata organizzata da judo club KenOtani, Pallacanestro Melegnano, Spor-ting Le Terrazze, Real Melegnano, Sportsclub Melegnano, Virtus et Labor, Interclub Melegnano, Juventus club Mele-gnano, GM '75, Espressione Danza, Poli-sportiva Csm, Eagles basket, Usomcalcio, Naikan Do e Gioacademy.

StraMelegnanoda applausi1.000 i podistiTanti bambini

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sabato 23 settembre 2017 • numero 17 ilMelegnanese 15

Sport [email protected]

L’impresa di Farina e Denigri

Andrea Grassani

Afine agosto c’erano anche loro trale centinaia di partecipanti alla tra-versata a nuoto dello stretto di

Messina. “Loro” sono i due amici di Me-legnano Marcello Farina e Osvaldo De-nigri, 54 anni il primo e 57 il secondo,autori di un’impresa sportiva che va benal di là della semplice nuotata in mareaperto. Ci è voluta meno di un’ora (esat-tamente 55 minuti) per percorrere i trechilometri che separano la Sicilia dallaCalabria, durante i quali hanno vissutomomenti indescrivibili. “E’ stataun’emozione immensa - affermano al-l’unisono -, una delle esperienze più bel-le per chi coltiva la passione del nuoto”.Da sempre grandi amici, nella vita Mar-cello fa il venditore ambulante, ma datempo gestisce la piscina estiva dell’ora-torio San Giuseppe in via Lodi, tanto cheda oltre un trentennio possiede il brevet-to da bagnino. Quanto a Osvaldo, invece,di professione fa l’agente di commercio.In 55 minuti“In passato gli amici mi avevano raccon-tato dell’incredibile esperienza - confidaproprio Farina -: ecco perché quest’an-

Lo stretto di Messina attraversato a nuoto

no ho deciso di provarci proprio conOsvaldo, in compagnia del quale nuotia-mo da tempo”. La decisione definitiva èarrivata a febbraio con tanto di prenota-zione del volo aereo e iscrizione ad unadelle tre società che promuove la manife-stazione non competitiva: “Sin da subitogli organizzatori ci hanno detto che l’uni-ca competizione era proprio con noi stes-si - ribadiscono i melegnanesi -. Chi deci-de di parteciparvi, infatti, lo deve fare perpuro divertimento”. Dal lontano 1954, in-vece, la gara vera e propria si tiene ad ago-sto: mentre Farina e Denigri nuotavano,sull’imbarcazione d’appoggio c’erano i fa-miliari a sostenerli.

Mare fantastico“Eravamo davvero ben preparati dal puntodi vista fisico, tanto che siamo arrivati alla fi-ne in ottime condizioni - chiariscono i duenuotatori -. Ma soprattutto con l’entusiasmoalle stelle per aver concluso un’impresa a cuitenevamo tanto”. Oltre ai circa 3mila metriche separano le due coste, alla vigilia l’incu-bo era rappresentato dalle correnti gelide edal mare agitato: “Per fortuna abbiamo tro-vato un mare fantastico - concludono Mar-cello e Osvaldo -: all’inizio c’è un po’ di pau-ra, ti trovi in mare aperto e dunque moltoprofondo. Quando ti avvicini al traguardo,però, a prevalere è la gioia per un’impresatanto fantastica”.

EmozioneimmensaEsperienza incredibile

Nella fotoda sinistra

Farinae Denigri

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ilMelegnanese sabato 23 settembre 2017 • numero 1716

FotonotizieilMelegnaneseilMelegnanese @ commenta su ilmelegnanese.it

Quest’anno la classe 1946 ha organizzato un viaggio in Maremma dove, in com-pagnia di parenti e amici, i 71enni di Melegnano hanno trascorso tre giorni in al-legria ricordando i tanti momenti spensierati vissuti in gioventù. L’appuntamentoè per l’anno prossimo, ma la meta è top secret.

Alla scoperta della Russia La classe ’46 in Maremma

Sin dalle prime settimane di attività, sono stati tanti gli eventi promossi nella strut-tura comunale in piazza Vittoria all’ombra del castello Mediceo che, presiedutada Alda Pasta, negli anni è diventato un punto di riferimento per gli over 65 diMelegnano e dei Comuni vicini.

Riparte il Centro anzianiVia ai corsi per Il Cammino

Gustoso pranzo a base di pesce alla pizzeria-trattoria "La Regina" dell'amicoGiorgio per un gruppo di Melegnano. Ma non sono mancate neppure le torteagli amaretti e alla frutta gentilmente offerte dalle mogli di due commensali.

A pranzo da Giorgio

Tante novità per lo studio olistico Il Cammino in via Solferino 6 che, guidato daTeresa Agnello, ha presentato le tante attività scattate proprio in queste setti-mane. Nella foto i protagonisti dei molteplici corsi proposti: per tutte le infor-mazioni gli interessati possono telefonare al 348/4947175.

Organizzato dalla sezione locale della Cisl, che è solita promuovere appunta-menti di questo tipo, il viaggio ha portato un gruppo di melegnanesi alla sco-perta di Mosca e San Pietroburgo. Qui li vediamo immortalati all’aeroporto dellacapitale russa in uno scatto del nostro Emilio Ferrari.

Lorenzo e Anna Colella festeggiano i50 anni di matrimonio. Un mondo diauguri dagli amici Avis.

Il popolare Giovanni Ghianda soffiasu 70 candeline. Tanti auguri da pa-renti e amici.

Sposi da 50 anni!!! Tanti auguri!!!

Anche la fanfara dei bersaglieri di Melzo (foto Ferrari) ha fatto tappa in cittàper la tradizionale sagra del Carmine, durante la quale sono stati tanti glieventi promossi da Comune con Confcommercio Melegnano e negozianti.

I bersaglieri al Carmine

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