IL VENTO DEL BRENTA 12_2007

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Il ento del Brenta trimestrale della pro loco di campolongo sul brenta anno XXV - N° 2 DICEMBRE 2007 Direzione, Amministrazione, Redazione: Casella Postale n.1 - Campolongo sul Brenta (VI) C.C.P.N. 10971364 - Spedizione in abbonamento postale - Taxe percue - Tassa riscossa Ufficio Postale - PT VICENZA - PAR AVION - ART. 2 COMMA 20/C L. 662/96

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trimestrale della pro loco di campolongo sul brenta anno XXV - N° 2 DICEMBRE 2007 Direzione, Amministrazione, Redazione: Casella Postale n.1 - Campolongo sul Brenta (VI) C.C.P.N. 10971364 - Spedizione in abbonamento postale - Taxe percue - Tassa riscossa Ufficio Postale - PT VICENZA - PAR AVION - ART. 2 COMMA 20/C L. 662/96

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Il ento del Brentatrimestrale della pro loco di campolongo sul brenta

anno XXV - N° 2 DICEMBRE 2007

Direzione, Amministrazione, Redazione: Casella Postale n.1 - Campolongo sul Brenta (VI) C.C.P.N. 10971364 - Spedizione in abbonamento postale - Taxe percue - Tassa riscossa Ufficio Postale - PT VICENZA - PAR AVION - ART. 2 COMMA 20/C L. 662/96

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Pro loco

2 Il Vento del Brenta • Dicembre 2007

A fiò sotto le stelle

Per festeggiare i 25 anni de “Il Vento del Brenta” la Pro loco di Campolongo e la famiglia del nostro Direttore Responsabile, Giandomenico Cortese, hanno organizzato, presso la corte della famiglia Cortese, in riva al Brenta, una serata all’insegna della tradizione.

Il 19 luglio, oltre alle consuete serate organizzate dalla Pro Loco, si è dato vita al “ Fio’ sotto le stelle”.Ad animare la serata c’era il gruppo folk “I Ruspanti”, guidati da Esebio Vivian e Nini Bosio, che hanno fatto rivivere mestieri e “xughi de na volta”, accompagnando il tutto con canti, storie e poesie in dialetto.

“Le solite foto della Festa in Brenta”

La redazione augura

ai lettori del Vento del Brenta

un Buon Natale

e un sereno 2008

IL VENTO DEL BRENTAanno XXV - n° 2 Dicembre 2007

Periodico di informazione e di cultura edito dalla Pro Loco di

Campolongo sul Brenta

Presidente della Pro Loco:Ruggero Rossi

Direttore responsabile:Giandomenico Cortese

Comitato di redazione:Ruggero Rossi, Fiorenzo Vialetto,

Natalino Ziliotto

Redazione: Casella Postale n°1 - Campolongo sul Brenta

Autorizzazione:Tribunale di Bassano del Grappa n°1/83

Impaginazione e Stampa:

Romano d’Ezzelino (VI)

Hanno collaborato: Giovanni Lovato, animatori di Azione Cattolica,

don Paolo Pizzolotto, Mauro Illesi, Stefano Vialetto, Luciano Bonato

Questo numero è stato inviato a 1.028 famiglie, delle quali 310

residenti a Campolongo, 643 nel resto d’Italia

75 all’estero.

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Pro loco

Il Vento del Brenta • Dicembre 2007 3

Anche durante quest’anno la Pro Loco di Campolongo ha dato del suo meglio nel realizzare gli obiettivi che ad inizio anno si era prefissata.Non ci sono state grandi novità rispetto agli scorsi anni: la collaborazione con la Scuola Materna, con la squadra Antincendio Boschivo, con la Parrocchia e l’Amministrazione Comunale, con il Complesso Bandistico ed il Coro parrocchiale, il panettone agli anziani, il giornale, la Festa in Brenta.... Qualcosa potrebbe sembrare avere il sapore della novità: gli associati sono passati dalla solita decina a quasi 50 (!!), merito delle agevolazioni che il possesso della tessera della Pro Loco consente.Ma la vera, autentica, novità, io credo, è il solito impegno e la solita disponibilità di tante persone che non hanno fatto mancare la loro collaborazione nel momento opportuno. Se questa non è una novità!

s Ruggero Rossi

LE SOLITE NOVITÀ

“Le solite foto della Festa in Brenta”

Elenco dei nominativi di coloro che con il loro

indispensabile aiuto economico concorrono,

concretamente, alle spese di stampa

e spedizione del giornale.

Versamenti pervenuti a tutto il 30/11/2007

169) Angelo Santin - Montebelluna (TV)

170) Valentino Bonato - Asiago (VI)

171) Dus Rosetta e Osvaldo - Montaner (TV)

172) Secco Ernesta - Campolongo S.B.

173) Lorenzo Orlando - Firenze (FI)

174) Gina Secco Ferrazzi - Bassano D.G.

175) Sebastiano Bonato - Padova (PD)

176) Cecilia Bonato Mocellin - Campolongo S.B.

177) Bertilla Pellizzari - Campolongo S.B.

178) Anonimo - Campolongo S.B.

179) Guerrino Vialetto - Campolongo S.B.

180) Danilo Bontorin - Romano D’Ezzelino (VI)

181) Giacomo Zannini - Campolongo S.B.

182) Elena Cavallin - Solagna (VI)

183) Germana CavallinCampagnari di Tezze S.B. (VI)

184) Enzo Giusto - Romano d’Ezzelino (VI)

185) Maurizio e Orietta Vidale - Campolongo S.B.

186) Paola e Mina Cavallin - Cassola (VI)

187) Nadia Bonato - Campolongo S.B.

188) Paolo Bruno Cavallin - Bassano D.G.

189) Gasparina Vialetto - Thiene (VI)

190) Lidia Bonato Menegon Mottinello di Galliera (PD)

191) Natascia Zannini - S.Nazario (VI)

192) Gianfranco Cavalli - Campolongo S.B.

193) Mirco Bonato - Campolongo S.B.

194) Bortolo Bonato - Campolongo S.B.

195) Anonimo - Campolongo S.B.

196) Rino Zortea - Cassola (VI)

197) Elisabetta Tessarolo - Lusiana (VI)

198) Caterina Colpo in Sacchi - Milano

199) Giuseppe Bonato - Padova

200) Maria Negrello - Campolongo S.B.

201) Anna Gabrielli - Pero (MI)

202) Alfredo Pellizzari - Campolongo S.B.

203) Jole Zannoni - Torino (TO)

204) Lina Zannoni - Bassano D.G.

205) Ennio Negrello - Campolongo S.B.

206) M. Grazia Bonato - Romano D’Ezzelino

207) Giovanni Vialetto Ninin - Campolongo S.B.

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Momenti di vita Seconda parte

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Dopo quei due anni di scuola a Solagna ognuno dei miei compa-gni è andato per la sua strada e li ho persi di vista; io, siccome quel-la scuola di Solagna non era “rico-nosciuta”, per poter far gli esami di ammissione al Ginnasio-Liceo Brocchi di Bassano sono andato a lezione per un anno dal prof. Gre-selin e dalla signora Vidale. Il prof. Greselin era un insegnante molto bravo ma anche estremamente severo. La sua severità qualche volta mi ha fatto pensare a ritroso a don Bruno che credevo severo e che, invece, a confronto con il prof. Greselin, era solo serio; quel confronto mi ha fatto imparare che “tutto è relativo”.Durante quell’anno di lezioni priva-te andavo a Bassano in biciclet-ta, attraversando il Brenta per la

“passerella” (che nel frattempo era stata aperta, a sud della contrada Vialetti, sulla chiusa del Brenta); (foto diga) passavo per Solagna e ogni volta davo uno sguardo alla chiesa e alla casetta di fronte alla stessa dove per un paio di anni avevo studiato con don Bruno. Passavo per Solagna senza fer-marmi, ma una volta mi sono tro-vato lì, a Solagna, senza volerlo e senza saperlo: è successo che un giorno, tornando a casa da Bassano, ho combinato una bi-richinata che avrebbe potuto co-starmi la vita. A San Vito, sulla strada davanti alla Chiesa, c’erano delle persone che assistevano ad una funzione religiosa; un camioncino ha dovu-to rallentare; io ne ho approfittato, ho allungato un braccio e mi sono

attaccato all’angolo tra la spon-da destra e quella posteriore del camioncino stesso e, in maniera incosciente, ho continuato a far-mi trainare anche quando quel veicolo ha incominciato a corre-re velocemente; ho resistito fino a metà “stradon” ma poi, avendo “inforcato” un “descantabauchi”, ho fatto un volo, ho perso i sensi e quando ho ripreso coscienza mi sono ritrovato con la testa fasciata e con un braccio al collo nell’am-bulatorio del “medico condotto” di Solagna. La mia bicicletta era diventata un rottame; mi ricordo che mi ha accompagnato a casa il vecchio guardaboschi. Lui ed io camminavamo lentamen-te sia perché avevamo difficoltà a trasportare la bicicletta e sia an-che perché mi dolevano le ossa delle gambe e delle braccia; in più sentivo la tristezza e la vergogna di dover attraversare il paese in quelle condizioni. Prima di arrivare alla contrada Via-letti ho visto giungere, in bicicletta, mio padre il quale, avendo visto com’ero conciato, dapprima ha rallentato e ha fatto la mossa di fermarsi ma poi – dopo di aver-mi dato uno sguardo severo – ha ripreso a pedalare e se ne è an-dato. Credo che mi sia andata bene perché se si fosse fermato non so

Ricordi dell’adolescenza: a scuola, a Solagna, da don Bruno

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Momenti di vita

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cosa mi avrebbe detto e cosa mi avrebbe fatto! In fin dei conti ho avuto fortuna: le contusioni ripor-tate in quella caduta e lo sguardo di mio padre mi hanno insegnato qualcosa. Si, anche lo sguardo di rimprovero di mio padre ha concorso a darmi una bella lezione per la vita. Chissà cosa farebbe oggi il geni-tore di un ragazzo che si attaccas-se alla sponda di un camioncino e cadesse come sono caduto io allora e si rompesse la testa! Forse farebbe causa all’ANAS per il fatto di aver messo dei “de-scantabauchi” lungo il bordo della strada, oppure farebbe causa al conduttore del camioncino che non ha avuto la sensibilità di ri-morchiare il figlio con la velocità appropriata!Da allora sono passati tanti anni; a Solagna ci sono stato ancora qualche volta ma non ho più visto i miei compagni di quella scuola.Una volta, però, sono andato a trovare Aldo, forse per un senso

di gratitudine per l’ospitalità che lui e la sua famiglia mi avevano data. Una quindicina di anni fa, preso dalla curiosità e dalla nostalgia, ci sono tornato; ho parcheggiato la macchina sul lato nord della chie-sa e, dopo aver dato uno sguardo alla piccola casa dove avevo stu-diato per due anni, sono entrato in canonica e ho fatto visita a don Bruno che nel frattempo era di-ventato arciprete. Dopo tanto tempo non poteva ri-conoscermi ma mi ha accolto con un sorriso e mi ha fatto capire che la mia visita gli faceva piacere. Abbiamo accennato a quei due anni durante i quali lui era stato il mio insegnante e io ero stato un suo alunno; ma poi siamo passati a conversare del nostro passato, della nostra vita; mi ha parlato di come vedeva il mondo di oggi an-che alla luce delle esperienze ac-cumulate in tanti anni. Ad un certo punto ho avuto l’impressione che avesse bisogno di “aprirsi”; mi ha detto che è necessario avere

dei principi e mantenerli ma che bisogna anche avere compren-sione per gli altri e specialmente per i giovani; mi è sembrato che volesse farmi una confessione, e cioè la confessione che lui stes-so avrebbe dovuto essere stato più comprensivo del pensiero e del comportamento degli altri e in particolare dei giovani.Alla fine della conversazione don Bruno mi ha regalato un libro che naturalmente ho gradito molto.Quella visita al mio vecchio mae-stro e il dono che mi ha fatto sono per me i due aspetti finali e piace-voli di quei due anni di scuola, a Solagna, con don Bruno.Forse per i giovani di oggi le con-dizioni di vita e di studio dei tem-pi passati sono inconcepibili; ma per coloro che quella vita l’hanno vissuta i ricordi di questi tempi sono nutrimento come la linfa per le piante; per gli anziani, i ricordi sono il loro mondo.

s Giovanni Lovato

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Cose di casa nostra

6 Il Vento del Brenta • Dicembre 2007

Quando, negli anni Cinquanta, si frequentava l’Asilo infantile i bambini erano sollecitati da suor Baldina e da suor Pierflora, nelle preghiere del mattino, a ricordarsi dei “nostri cari benefattori”. Nel-la mia mente di fanciullo, chissà perché, la parola “benefattore” faceva una particolare impres-sione e sembrava nascondere un fascino misterioso. Uno di questi personaggi, nel-la foto che pubblichiamo ritratto assieme ad altri, è Bernardino Vialetto “Ciochel”. Egli avviò una

fiorente attività di commercio di legnami e carbone a Bassa-no del Grappa, poi passata alla Ditta Francesco Lazzarotto suc-cessivamente divenuta Fratelli Lazzarotto. Era nato il 16 luglio 1871 ed è deceduto il 2 gennaio 1950. Egli lasciò una parte dei suoi beni in eredità a favore dell’Asi-lo infantile. Con il ricavato della vendita di questi beni la nostra parrocchia è riuscita ad edifica-re il nuovo edificio proprio nella zona adiacente dove esisteva

quello vecchio. Nella sua tomba, in cimitero, è stata apposta que-sta iscrizione: “Qui attende risur-rezione e vita la spoglia mortale di Bernardino Vialetto. Sostate, o pii fedeli di Campo-longo, invocando pace eterna all’anima sua generosa che die-de vita all’Asilo infantile”. Idealmente, eleviamo un defe-rente pensiero alla memoria di questo nostro compaesano; i frutti della sua opera sono go-duti, ancora oggi, dalla nostra Comunità.

Ciochel

Amici di Paolo Bonato “Massaporchi” nati tra gli anni 1871 e 1874. Si riconoscono in piedi da destra Piero “Pestenaia”, Secco, Bonato Paolo e Scremin da Contarini; in basso da destra seduto, Bortolo Zannoni “Jaudini”, in centro Bernardino Vialetto “Ciochel”, colui che ha contribuito a fondare il vecchio asilo, a sinistra Sebastiano Vialetto “Farinato”. La foto ci è stata fornita da Bonato Cecilia ved. Mocellin.

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Cose di casa nostra

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1, 2, 3… “Genio Libera Tutti”… Non è il finale di na-scondino, né tantomeno di 1, 2, 3 stella, bensì il ti-tolo del camposcuola di terza e quarta elementare di Valstagna e Campolongo. A guidarci, tappa dopo tappa, Salomone, re pacifico e saggio e la storia di Giamil, un giovane artista che a galoppo del suo cammello Katalittico ed aiutato dalla genia della lam-pada Eugenia, scopre l’arte e la creatività che c’è in lui. Se inizialmente era troppo concentrato su se stesso, in un secondo momento, dopo aver riacqui-sito le perle della lampada di Eugenia che gli richiede-vano impegno, perseveranza e il saper comunicare, riesce a diventare artista di corte e perciò a realizzare il suo sogno. Il percorso appariva duro e faticoso, ma di certo non è riuscito a spaventarci, anzi, in quel di Rubbio tra il 22 e il 28 luglio più di qualcuno ha sentito la nostra presenza. Svegli di buon’ora, alle 7.30, o al massimo alle 8.15, freschi e pimpanti eravamo pronti ad iniziare la nostra giornata alla conquista delle perle artista che, a fine settimana, ci avrebbero permesso di liberare il genio che c’era in noi. E da questo mo-mento, spazio alla fantasia, perché se ne son viste davvero di tutti i colori… Bambine, e non solo, sca-tenate a ballare al ritmo de “La bomba” e “Mueve la colita”, bambini che cantavano a squarciagola l’Inno d’Italia e in molti, forse per la troppa attenzione nello scatenarsi, colpiti da improvvisi pruriti dovuti ad or-tiche ed insetti, (la confezione di Fargan, pomata apposita per questi problemini, ne sa sicuramente qualcosa…). Chi giocava a pallavolo, chi a calcio, chi guardava con stupore le mucche nei recinti, i tassi e i ghiri perché non li aveva mai visti prima, chi infine meditava sopra gli alberi finendo per cadere, pur essendo stato sollecitato più volte di scendere dagli animatori. Eh sì, gli animatori, che a volte hanno cercato invano di consolare i casi più nostalgici di mamma e papà, ma che nello stesso tempo hanno regalato lieti eventi, addirittura un matrimonio!!! quello tra Davide e Stefania, che però si è concluso in un

divorzio consensuale. Non si rammarichino i nostri amati animati, soprattutto chi ha organizzato questo grande momento con l’aiuto di don Paolo, preparan-do bouquet, marce nuziali, vestiti, banchetti, anelli, inviti per testimoni e amici. Dobbiamo ammettere di non aver mai visto prima organizzatori così scatenati. Qualcuno si sarà sicu-ramente lamentato nello svegliarsi al mattino con qualche sommergibile disegnato sulla schiena con dei pennarelli da qualche cattivone, ( ovviamente ci limitiamo a dire il peccato e non il peccatore), oppure ad aprire gli occhietti alle 6 del mattino per scontare il proprio castigo andando a piedi fino a Rubbio per prendere il pane. Non è mancata la passeggiata, in cui i nostri protagonisti, accompagnati dal tema del giorno, lo stupore, hanno dimostrato di essere già molto atletici, allenati, attenti nello scorgere ciò che la natura ci offre e disponibili a recitare il Padre Nostro ricevendo in cambio una bella scossa. Indimentica-bile per qualcun altro è stato lo ritrovarsi sotto una coperta in mutande per un banale giochetto, oppure all’aver assistito al risvegliarsi di un morto, la cui ani-ma era ritornata nel corpo. Ci sono state molte risa-te nel vedere tutti, animati, cuochi, animatori, (solo i preti sono riusciti a svignarsela), pregare ed invo-care in ginocchio, rivolti verso la luna, Allah perché facesse trovare al nostro Davide i suoi cammelli… il finale è stato deludente, Allah ha inviato solo tanti asini, forse ci siamo rivolti al Dio sbagliato! Sicura-mente divertente il venerdì pomeriggio, dove quasi nessuno è rimasto incolume a gavettoni, bacinelle d’acqua e spugne imbevute: alcune foto lo potran-no testimoniare. Cari genitori, non spaventatevi per queste nostre attività, poiché sotto l’arduo controllo di don Paolo e don Fabio abbiamo saputo dare limite a tutto anche nei momenti di stanchezza. Un dovuto ringraziamento ai cuochi Marisa, Nerina e al mitico amicone Gianni per la loro pazienza e simpatia nello sfamare bocche affamate; a don Fabio, a don Paolo di Campolongo e a don Paolo di Valstagna per averci seguiti in questa settimana. Un grazie grande grande ai nostri piccoli artisti che hanno fatto rinascere il ge-nio, l’individualità, la creatività e la fantasia non solo di loro, ma anche degli animatori con la loro semplicità e spontaneità. A questo punto allora un altro grazie ai nostri capicampo Gessica e Davide e ad Alberto, Martina, Stefania, Damiano e Lavinia .

s Gli Animatori

Campo elementari

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Cose di casa nostra

8 Il Vento del Brenta • Dicembre 2007

Quest’anno il camposcuola per i ragazzi di 5° elementare, 1°- 2° media è stato organizzato grazie al gemellaggio tra la Parrocchia di Valstagna e quella di Campolongo sul Brenta, a Rubbio tra il 29 luglio e il 4 agosto.Il tema principale era la comunica-zione che aiuta a formare l’identità degli altri ma soprattutto la pro-pria.I ragazzini hanno vissuto questa esperienza accompagnati da un personaggio speciale, Giamil, protagonista di una storia che, con le sue avventure giornaliere, li ha aiutati a mettersi in gioco con i loro nuovi compagni di viaggio.Senza contare la serata d’arrivo dove il tempo è stato poco per conoscersi, nei giorni successivi si sono formate nuove amicizie, il gruppo si è amalgamato abba-stanza bene nonostante i soliti

scherzi. Questi non erano rivolti solamente ai loro coetanei ma an-che a noi animatori che, per difen-derci, li facevamo cantare, cosa che a loro non piaceva affatto.Per rendere maggiormente piace-vole l’avventura al Villaggio Tabor abbiamo messo a disposizione dei ragazzi una “cassetta postale” attraverso la quale potevano co-municare con i loro compagni.Un’altra avventura da ricordare è avvenuta il giorno della passeg-giata, durante il quale noi anima-tori, con la complicità dei cuochi, abbiamo fatto credere ai ragazzi di offrirgli la pizza una volta arrivati a Rubbio. In un primo momento lo scherzo era riuscito dato che avevamo ini-ziato a raccogliere le ordinazioni. In seguito alcuni elementi sospet-tosi del gruppo hanno iniziato a fare troppe domande mettendo

anche nella testa dei loro compa-gni qualche dubbio. Giunti al punto dove i cuochi do-vevano arrivare con il pranzo, molti giovincelli avevano già capito che era tutto uno scherzo, ma altri li abbiamo dovuti rassicurare che il giorno seguente avrebbero potuto mangiare pizza a volontà.Per concludere in bellezza que-sta avventura estiva l’ultima serata l’abbiamo dedicata, come tradi-zione, a giochi che hanno coin-volto tutti i partecipanti del cam-poscuola compresi i cuochi.Porgiamo vivissimi ringrazia-menti ai parroci delle nostre parrocchie e ai cuochi Giovan-ni, Angela e Secondina senza i quali non avremmo potuto vivere questa magnifica espe-rienza.

s Gli Animatori

Camposcuola 5ª elementare, 1ª e 2ª media

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La nostra chiesa

Il Vento del Brenta • Dicembre 2007 9

Il punto sui lavori al tetto della chiesa

ricostruzione dell’orditura di sostegno con nuovi muraletti in sostituzione dei precedenti per il sostegno delle tavelline, della guaina e dei coppi.

La data scolpita su di un trave

s nelle foto:

rimozione dei coppi e verifica dello stato di conservazione dei travi di sostegno

preparazione per la ricostruzione delle teste dei travi portanti inseriti nel muro maestro

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Cose di casa nostra

10 Il Vento del Brenta • Dicembre 2007

E’ stato inaugurato sabato 13 ot-tobre alla presenza di numerosi cittadini, autorità civili e militari, il CERCA (Centro di Educazione Ricerca Cultura Ambientale), una struttura che avrà modo di far co-noscere e di valorizzare ulterior-mente la Valle del Brenta sotto i diversi aspetti culturali e turistici.Dopo la benedizione del parroco Don Paolo, sono intervenute va-rie autorità. Nel suo saluto il Sindaco Com. Bonato Gilberto ha ringraziato tutti gli intervenuti, sottolineando l’importanza che la struttura avrà tra le iniziative di valorizzazione del territorio, mentre il Presidente del-la Comunità Montana del Brenta dott. Pierluigi Peruzzo ha indicato in questa nuova realtà culturale un altro tassello importante che darà lustro al nostro territorio.Nei vari interventi si sono suc-ceduti l’on. Luigi D’Agrò, il Con-sigliere Regionale Raffaele Gra-zia, e l’Assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione Morena Martini. Nei loro interventi sono stati tutti concordi nell’affermare che questa nuova idea di creare educazione è un modo per usci-re dall’isolamento che spesso la Valbrenta si trova a sostenere, ma soprattutto una sfida per co-minciare ad educare noi stessi al rispetto dell’ambiente dove vivia-mo. L’Assessore alla Cultura del

Comune di Campolongo, Mauro Illesi, nel suo intervento ha rela-zionato sull’iter che ha portato a questa scelta. Da una proposta della Comunità Montana, il Consiglio Comunale ha recepito di mettere a disposi-zione dell’Ente stesso per l’utilizzo di sei anni la struttura che prima era sede della Scuola Elementa-re.La Regione Veneto ha concesso un contributo di € 50.000,00 per allestire e mettere in sicurezza lo stabile e per l’acquisto degli ar-redi. Il progetto è stato appalta-to dalla Comunità Montana del Brenta, mentre la direzione dei lavori è stata fatta dall’Ufficio Tec-nico del Comune.Dopo le iniziali perplessità per una proposta nuova ed innovativa, ha ribadito nel suo intervento Mauro Illesi, l’Amministrazione Comuna-le si è convinta che la soluzione poteva essere la migliore, perché comunque la nostra scuola non perde la sua peculiarità iniziale. A fruire del centro saranno soprat-tutto le scuole sia in ambito regio-nale che locale. In questo modo la struttura scolastica non perde i suoi iniziali obbiettivi didattici e mantiene il suo legame con la comunità.Nel suo intervento il dott. Paolo Perini, gestore con l’associazione “InVeneto” della struttura, vincitore

del bando pubblico, ha spiegato che la scuola di Campolongo è destinata a rimanere tale, cam-biando il modo di insegnamento, tornando a quello della nostra in-fanzia, quando anche dalle nostre parti tutti i ragazzi frequentavano l’oratorio come luogo di aggrega-zione, di cultura e di gioco. Nel pomeriggio diversi momenti dedicati ai ragazzi, con spettacoli di burattini e attività ricreative.E’ stata presentata dagli autori, tra i quali anche Paolo Perini, la ciclovia del Brenta, una interes-sante pubblicazione dei vari itine-rari ciclistici lungo il fiume Bren-ta. Momento importante della giornata, l’incontro con Michele Dalla Palma, direttore della rivista “Trekking”, sicuramente il “top” delle pubblicazioni sulla natura e l’ambiente, che ci ha fatto rivive-re, con delle proiezioni, alcuni dei suoi viaggi nelle parti più dispara-te del mondo.Dover rinunciare a una scuola elementare tradizionale per se-guire una nuova strada innova-tiva è una scommessa che af-frontiamo nella convinzione che il C.E.R.C.A. potrà favorire il coin-volgimento delle scuole di tutto il Veneto, aprendo anche a nuove opportunità economiche per gli operatori turistici della valle.

s Mauro Illesi Assessore alla Cultura

Inaugurato il c.e.rca.(Centro educazione ricerca cultura ambientale)

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Rovistando nei cassetti

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Gli anni ‘50

Campolongo, fine anni ’50: si riconoscono, da sinistra, Lena e Nino Cavallin assieme

a Nica Zannoni.

Campolongo, anni ’50; le ragazze del 1935:

da sinistra si riconoscono

Marcella Lovato, Rina (figlia del “barcarol”

dei Contarini), Bruna, Nica Zannoni,

Silvana Vialetto, Jole e Maria Vialetto

“Becioeta”.

Campolongo, anni ’50; da sinistra si riconoscono

Gilberto Bonato (l’attuale sindaco),

Ottavio Illesi, Lena Cavallin

e Nica Zannoni.

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Rovistando nei cassetti

12 Il Vento del Brenta • Dicembre 2007

Continuiamo la pubblicazione delle foto realizzate in occasione della visita del Vescovo Girolamo Bortignon, a Campolongo in occasione della Cresima: era l’otto settembre 1964, terzo centenario della Parrocchia.

Anche nel secolo scorso i nostri scolari ci tenevano a fare bella figura a scuola.

Ecco la pagella scolastica di Zannini Maddalena, figlia di Sebastiano,

che ha ricevuto il suo “Attestato di proscioglimento

dall’obbligo scolastico” ottenuto, con ottimo profitto,

presso le scuole elementari di Campolongo nel 1888.

La scolara di cui parliamo è la mamma di Cecilia Bonato vedova Mocellin.

Una pagella d’altri tempi

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Cose di casa nostra

Il Vento del Brenta • Dicembre 2007 13

“Il vincente non annienta l’avver-sario sconfitto, ma arruola i suoi soldati migliori”. Sembra essere questo il motto che ha contraddistinto la campa-gna acquisti dell’a.c. Campolongo in un’estate di importanti decisioni, tra cui la conferma al timone della squadra del tandem Todesco – Rizzo.Per “soldati migliori” intendiamo un drappello di reduci di quel fa-moso play off che il 20 maggio ha regalato “la seconda” alla squadra del paese a discapito della Virtus Angarano.

E’ composta infatti da questi gio-catori la maggior parte delle facce nuove (nuove per modo di dire) che andranno ad arricchire l’or-ganico della scorsa stagione non immune da qualche defezione ma fiducioso di riproporre e ritoccare il solido telaio della promozione. Domenica 26 agosto, presso il ristorante “Alla Nave”, è stata pre-sentata dalla dirigenza la rosa dei giocatori, al cospetto di tifosi e collaboratori, tutti rigorosamente in “polo” d’ordinanza, con l’augu-rio di disputare una stagione posi-tiva, scenario di sfide interessanti,

come i derby con Campese e Val-stagna. In virtù del salto di categoria entra in scena, per la prima volta nel ca-lendario, la Coppa Veneto, certa-mente meno decisiva del campio-nato ma ugualmente importante nel donare a società e ambiente un motivo di orgoglio e prestigio. Obiettivi della stagione? Ogni giocatore, dirigente, tifoso e allenatore presente nella foto, dentro di lui li sa benissimo.. E allora forza biancocelesti!

s Stefano VIaletto

La nuova squadra si presenta

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Notizie flash

14 Il Vento del Brenta • Dicembre 2007

CondoglianzeAntonia Bonato, vedova Via-letto, di anni 88, è venuta meno il 25 aprile scorso. Ai famigliari giungano le nostre più vive con-doglianze.

Angela Bonato, da molto tem-po residente a Genova, è dece-duta il giorno 8 luglio scorso; era nata nel 1912. Ai famigliari giun-gano i sensi del nostro cordoglio.

Rosalia Zannini, di anni 85, è venuta meno, a Lugano in Sviz-zera dove risiedeva da tanti anni, il 25 agosto scorso. Al marito ed ai figli giungano le nostre più vive condoglianze.

Dopo una breve malattia è manca-ta, il 14 settembre scorso, Vanda Bonato di anni 70. Era la moglie del prof. Antonio Bonato, già pre-sidente della Pro Loco, redattore di questo giornale e sindaco di Campolongo sul Brenta.In questo momento amaro ci unia-mo al suo dolore, a quello dei figli Gianluca e Federica e della so-rella Luciana. A nome del “Vento del Brenta”, sicuri di interpretare anche i sentimenti degli associa-ti e dei nostri lettori, formuliamo i sensi della nostra profonda parte-cipazione al lutto che ha colpito la famiglia Bonato.

Il 14 ottobre è deceduta Anto-nietta Cappello; era nata nel 1913. Ai famigliari giungano i sen-si del nostro cordoglio.

Il 23 ottobre, dopo una lunga ma-lattia, è mancato all’affetto dei suoi cari Maurizio Bonato, di 51 anni. Ai familiari giungano le nostre più sentite condoglianze.

Giovanni (Giannino) Vialet-to, all’età di 73 anni è deceduto il giorno 26 ottobre scorso. Ai famigliari giungano i sensi del nostro cordoglio.

Guerrino Vialetto è mancato il 5 novembre scorso, all’età di 75 anni. Alla moglie e ai familiari giungano le nostre più vive con-doglianze.

Fiocchi rosa ed azzurriGli ultimi nati nel nostro paese sono:•Melissa Zannini, di Michele e

Marcella, nata il 28 luglio;•Samuele Orlando, di Valentina,

nato il 15 novembre;•Marco Malvezzi, di Roberto e

Francesca Vidale, nato il 24 no-vembre.

Ai neonati ed ai loro genitori giun-gano gli auguri per un futuro sere-no e felice.

Il massimo a scuola Claudio Laz-zarotto, figlio di Ivano e Ma-riagrazia, con i quali ci com-pl iment iamo, ha colto una ottima per-formance scolastica cogliendo il massimo punteggio, 100/100, nel corso degli esami di maturità presso il liceo scientifico “Da Pon-te di Bassano del Grappa”. Al giovane, che si iscriverà all’Uni-versità presso la Facoltà di Inge-gneria, auguriamo che i brillanti risultati continuino e si consolidino nel proseguimento dei suoi studi.

Fiori d’arancioSimone Bastita (figlio di Piero e Sandra) e Katia hanno convolato a giuste nozze il 5 maggio scorso. Ai neosposi giunga l’augurio di un futuro sereno e felice.

Confetti rossiNicola Cimolin, figlio di Nazare-no e Lorenza, si è laureato presso l’Università degli studi di Trento in Economia e Diritto. Mentre ci complimentiamo con il neo dottore e con i suoi genito-ri, formuliamo gli auguri più sentiti per un proficuo inserimento nel mondo del lavoro o nel prosieguo degli studi.

Il 25 luglio scorso, presso l’Uni-versità degli Studi di Ferrara, si è laureato in Biotecnologie Mediche Alessandro Zannini figlio di Al-vise e Doris. Ci uniamo ai complimenti e auspi-chiamo per Alessandro, che con-tinuerà i suoi studi per conseguire la specializzazione, un futuro ricco di interessanti prospettive.

Un bel traguardoIl 19 agosto scorso, i coniugi Ca-valli, Franco e Carla, hanno festeggiato i loro quaranta anni di vita vissuta assieme. Dopo la cerimonia religiosa nel-la nostra chiesa, circondati dalle figlie, parenti e congiunti hanno trascorso in serenità la giornata. Agli sposi auguriamo, almeno, di raddoppiare gli anni...

Errata CorrigePer nostro involontario errore, nel numero precedente, era stato ri-portata la notizia della morte di

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Notizie flash

Il Vento del Brenta • Dicembre 2007 15

“Domenica Colpo vedova Cavalli”. L’esatto nome è, invece, Bernar-dina Colpo vedova Cavallin. Ci scusiamo con i figli, i parenti ed i lettori per questo spiacevole inconveniente e, contemporanea-mente, ricordiamo la figura minuta ma energica di “Ina” che si è sem-pre prodigata, fino all’ultimo, per la sua famiglia.

Il Santo di Padova ha visita-to la nostra Parrocchia. Alcune reliquie del Santo, nel loro pere-grinare per le chiese della nostra Diocesi, hanno fatto tappa anche nella nostra parrocchia. È stato un momento di fede che ha coinvol-to anche molti parrocchiani, legati da un particolare vincolo con S. Antonio, cui è dedicato anche un altare della nostra chiesa.

Missione GiovaniQuest’anno la “Missione Giovani” ha fatto tappa lun-go le sponde del Brenta, nel Vicariato di Valstagna. Nella settima fra il 15 ed il 23 settembre una decina di seminaristi hanno “piantato le tende” nelle nostra comunità e, assieme ad alcuni parroci e giovani di alcune parrocchie, hanno dato vita a proposte, in-contri, momenti di confronto partendo dallo slogan “Sulla Tua Parola getterò le reti”.

Molti e intensi sono stati gli appuntamenti che si sono succeduti: incontri con i giovani, i giovanissimi, i ragazzi delle scuole, con gli anziani della Casa di riposo, un torneo sportivo, momenti di preghiera, il gruppo di “fraternità giovanile” che ha visto giovani dai 20 ai 35 anni condividere i loro impegni quotidiani di studio e di lavoro e, per finire, un concerto con un coro Gospel.

Sono tanti 95 anni, che su una torta sola le candeline nem-meno ci stanno. Non è la più anziana del paese, ma si tratta comunque di un traguardo che ha varcato il millennio e due se-coli.Nata nel lontano 1912, ha tra-scorso la gioventù lavorando nei campi; sposata a Padova con Germano Scremin il 4 maggio 1938 ha avuto due figli, Antonio e Anna. Una vita serena la sua, trascor-sa tra le mura domestiche, con tutte le difficoltà della vita, ci spiega la figlia che la accudi-sce amorevolmente, ora che le magagne dell’età si fanno sen-tire, come altrettanto fece cer-tamente sua madre, quando lei era bambina.L’amore che trova nella sua fa-miglia, che ancora le si stringe

attor-

no, accudendola in casa sua, le fa sentire meno il passare degli anni... probabilmente è proprio questo “l’elisir di lunga vita” , perché nei figli, nipoti e pronipoti vede intorno a lei tutta la vita che proprio da lei è sgorgata. Ecco-la, sabato 7 luglio (giorno del suo compleanno), con un sorri-setto e due occhietti volpini, ma salda come una roccia, posare davanti ai flash del fotografo tra i fiori e la torta: sembra quasi che gli eventi del mondo scorrano sul suo volto come acqua sulle pietre di un torrente.Tanti auguri, nonna Rosina, an-che da tutti noi... e diamoci ap-puntamento ad un com-pleanno ... con tre cifre!!

Nonna Rosina, al traguardo delle 95 primavere

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La commemorazione del IV Novembre

Gara di corsa campestre lungo la riva del Brenta

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La tradizionale cena dei

“Combattenti e Reduci”

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