IL VENTO DEL BRENTA 12-2004

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anno XXII - N° 2 DICEMBRE 2004 Direzione, Amministrazione, Redazione: Casella Postale n.1 - Campolongo sul Brenta (VI) - C.C.P.N. 10971364 - Spedizione in abbonamento postale Taxe percue - Tassa riscossa - Ufficio Postale - PT VICENZA- PAR AVION - ART. 2 COMMA20/C L. 662/96

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anno XXII - N° 2 DICEMBRE 2004 Direzione, Amministrazione, Redazione: Casella Postale n.1 - Campolongo sul Brenta (VI) - C.C.P.N. 10971364 - Spedizione in abbonamento postale Taxe percue - Tassa riscossa - Ufficio Postale - PTVICENZA- PAR AVION - ART. 2 COMMA20/C L. 662/96

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anno XXII - N° 2 DICEMBRE 2004

Direzione, Amministrazione, Redazione: Casella Postale n.1 - Campolongo sul Brenta (VI) - C.C.P.N. 10971364 - Spedizione in abbonamento postaleTaxe percue - Tassa riscossa - Ufficio Postale - PT VICENZA - PAR AVION - ART. 2 COMMA 20/C L. 662/96

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L’ultimo sabato e domenica di novembre, in piazza a Campolongo, siè svolto il Mercatino di Natale, allestito in favore della Scuola Maternadel paese. Molte sono state le persone che hanno contribuito allabuona riuscita del Mercatino: i bambini, entusiasti, hanno deciso di scrivere questo articolo per dire la loro…“…le mamme hanno fatto dei bellissimi ricami, poi c’erano delle candele dorate, i portapane, le scarpette e i cuoricini di stoffa… c’eranoanche le cose che abbiamo fatto noi a scuola durante i laboratori con lemamme e le maestre: le palline per l’albero di Natale fatte con la pasta, leformine di pasta di sale, i fiori di carta, Babbo Natale di cartoncino. Adessosiamo felici perché con i soldi raccolti possiamo comperare tanti nuovi giochiper la scuola e la colla che abbiamo finito.Le mamme hanno detto che siamo stati bravi quando hanno visto i lavoretti cheabbiamo fatto nei laboratori. Vogliamo dire grazie alle mamme e ai papà, ai nonni,agli zii e a tutte le persone di Campolongo che ci hanno aiutato. Grazie.”

È passato un anno ancorae la gente ormai s’apprestaad accogliere il Natalecon le luci della festa.

In città come nei borghitanti abeti coloratiper la gioia dei piccinisono in piazza preparati.

Mentre in casa e nelle chiesesui presepi di cartoneimbiancati sono i monticon dei fiocchi di cotone.

E sperando che il futurodoni tempi più feliciscambia ognuno tanti auguricoi parenti e con gli amici.

Ma il messaggio del Natalevita nuova porteràse cammineranno insiemepace e buona volontà.

E risolta ogni contesacon il dialogo sincerotornerà Gesù nei cuoria rinascere davvero.

Poi, prendendoci per mano,il suo aiuto ci darànei momenti più serenicome nelle avversità.

Domenico Tolio

Natale 2004

Mercatino per la Scuola Materna

Il Vento del Brenta - Dicembre 2004

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IL VENTO DEL BRENTAanno XXII - n° 2 Dicembre 2004

Periodico di informazione e di cultura edito dalla

Pro Loco di Campolongo sul Brenta

Presidente della Pro Loco:Ruggero Rossi

Direttore responsabile:Giandomenico Cortese

Comitato di redazione:Ruggero RossiFiorenzo VialettoNatalino Ziliotto

Redazione:Casella Postale n°1Campolongo sul Brenta

Autorizzazione:Tribunale di Bassano del Grappa n°1/83

Impaginazione e Stampa:Grafica EFFE2 - Romano d’Ezzelino (VI)

Hanno collaborato: Florido Pilati, Giovanni Lovato,Giuseppe Cian Seren, Domenico Tolio,Don Paolo Pizzolottoe i bambini della Scuola Materna

Questo numero è stato inviato a 1.068 famiglie, delle quali 321 residenti a Campolongo, 667 nel resto d’Italia, 80 all’estero.

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L’assemblea ordinaria dei Socidell’Associazione “Pro Loco di Campolongo sul Brenta”, convocata il 21 ottobre 2004, ha proceduto alla votazione per eleggere i membri delConsiglio Amministrativodell’Associazione stessa.

L’attuale Consiglio, che resterà in carica per i prossimi quattroanni, è così composto:

- Carlo Bonato- Floriano Bonato - Guido Fiorese- Loredana Illesi- Giannino Mocellin- Ruggero Rossi- Emilio Scramoncin- Fiorenzo Vialetto- Giovanni Vialetto

REVISORI DEI CONTIrisultano eletti: FrancescoMocellin, Luciano Vezzaro,Natalino Ziliotto; PROBIVIRI risultano eletti:Sergio Bonato, Natalino Vialetto,Patrizio Vialetto.Successivamente si è proceduto alla nomina del direttivo. Non vi sono grossenovità: riconfermato comePresidente Ruggero Rossi e inqualità di Segretario GiovanniVialetto; li affiancano dueVicepresidenti: Floriano Bonato e Carlo Bonato. Al “nuovo” Direttivo e Consiglioora spetta il compito di organizzarsi e programmare almeglio le prossime attività: l’auspicio è che tutto, comunque, si possa realizzarenell’unità di intenti e con la collaborazione di ogni realtàassociativa e di ogni personache condivide questo impegno.

Ai nuovi eletti e a quanti si sonofinora impegnati nelle fila dellaPro Loco èdoveroso augurare unbuon lavoro… e grazie perl’impegno finora profuso.

Nel frattempo,a conclusione di un altro annodi attività, i membri del consiglio uscente si sono dati appuntamento per un momento di amicizia.Presente anche il sindaco di CampolongoComm. Gilberto Bonatoed il Direttore responsabile del “Vento”, dott. Gian Domenico Cortese,abbiamo trascorso una serata in amicizia,abbozzando qualche idea per il futuro

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Pro Loco

... pronti a ricominciareIl Vento del Brenta - Dicembre 2004

di Ruggero Rossi

Poiché lo Statuto prevede che sono membri dell’Assemblea quanti sono in regola col

tesseramento dell’anno in corso e con quello precedente, invitiamo quanti condividono

l’operato di questa Associazione a tesserasi in vista del prossimo anno sociale.

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Dell’uso dell’acqua del Brenta, daparte delle famiglie e dei singoli, siè già fatto cenno. La sua energiameccanica, nei tanti secoli passa-ti, è stata via via utilizzata, in lineacon il progresso tecnologico,anche nel tratto di fiume dellanostra vallata. Ricordiamo le deri-vazioni per alimentare i mulini, imagli, le segherie, le filande, ecc.e il centro industriale di Carpanè.Le acque del suo affluente princi-pale di destra, l’Oliero, hannoconsentito l’installazione di impor-tanti cartiere e filande in adiacen-za al suo breve alveo. Si concorderà che fino all’iniziodella Prima Guerra Mondiale adOliero c’era il più importante com-plesso industriale della Valbrenta. Ma l’evoluzione tecnologica nellaproduzione e nel trasporto dell’e-nergia elettrica a distanza, con l’i-nizio del secolo scorso, determi-nò anche il trasferimento e lacostruzione, nelle aree di pianura,delle attività artigianali e dei com-plessi industriali.Per muovere le macchine si potevaimpiegare il motore elettrico, ecc.In pianura, vicino agli importanticentri abitati, per la movimentazio-ne delle materie prime e dei pro-dotti finiti, i trasporti erano menoonerosi e costosi e anche la manod’opera era ben reperibile.

Ad Oliero il colpo di grazia lodiede la prima Guerra Mondiale, aCarpanè le attività rimaste scom-parvero dopo la seconda GuerraMondiale. La filanda sita presso il Brenta aContarini, risalente al Settecento,fu distrutta dalla piena del fiumeverso la fine dell’Ottocento.Ricordiamo ancora che il Brenta èanche stato per secoli una validis-sima via per il trasporto del legna-me a mezzo di zattere, con basi

principali a Fonzaso, a Cismon e aValstagna: per questa attività sisfruttavano le cosiddette morbide. L’importante traversa di derivazio-ne, costruita tra il 1908 e1909 traSan Gaetano e Pian dei Zocchi,per alimentare la centrale diCarpanè, bloccò la fluitazione sulBrenta, a monte di Valstagna. Un altro ostacolo, seppur menoimportante, era dovuto alla traver-sa costruita negli anni successivia monte del Merlo di San Nazario:con il relativo canale di derivazio-

ne si produceva in proprio anchel’energia elettrica che alimentaval’ovattificio Fontana, sito a valle difronte ad Oliero. Questa ultimaattività cessò poi all’inizio deglianni ‘60.La fluitazione in pratica cessò conl’esercizio della ferrovia Trento-Bassano, in essere dal 1910; ciòsi dovette all’ostacolo della citatatraversa a monte di Valstagna peril tratto sovrastante del fiume,all’immane disboscamento attua-

to in montagna ecompletato dalle atti-vità belliche dellaGrande Guerra, conle strade realizzateprecipuamente aduso militare che con-sentirono, nel dopo-guerra, il trasporto dellegname su gomma,anche partendo dallestesse aree boscate. Per chiudere, la“Brenta”, plurisecola-re via d’acqua fino aBassano e poi giù aCurtarolo, Padova,Venezia, “si ricorda”che le ultime zatterepartite da Valstagna,transitarono “perCampolongo”, nell’e-state del 1937.

Era già in costruzione il grandesbarramento a sud del nostropaese.L’esodo, in termini di emigrazio-ne, continuò, anche se molti emi-granti, per ragioni politiche, rien-trarono alla fine del 1939 e neiprimi mesi del 1940.La pioggia, o meglio la piovosità,era una benedizione, ma anchefonte di secolari preoccupazioniper i nostri avi. Brentane a parte,il tema ricorrente nelle famiglie,nei filò e nelle osterie, erano i rac-

L’utilizzo dell’acqua, i trasporti, le piovosità,i deflussi significativi e laConcessione.

Cose di casa nostra

Lo sbarramento sul fiume Brenta a Campolongo (IVIl Vento del Brenta - Dicembre 2004

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ARTIFEX CHARTAE, ARTIFEX CIVILITATIS. A.D. MCMXXVIII.

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colti minacciati dal secco o dallatroppa pioggia, che forse ancheallora, non favorivano le cosid-dette attività agricole: erba, fieno,ortaggi ed in particolar modo iltabacco. Se era troppa “se smarsiva tuto”,se era poca “mejo anca na pocade tempesta (grandine) de stoseco”. Allora a primavera c’eranole Sante Rogazioni, si facevano itridui perché piovesse, si diceva ilS. Rosario in molte famiglie e sisuonava “ el campanon” se iltemporale in essere era brutto eminacciava tempesta; ovviamen-te non mancavano le giaculatoriee anche le imprecazioni. Oggi, più ricchi, ritenendocianche più evoluti, forse impre-chiamo un po’ troppo se “eltempo el xe bruto al sabo e ladomenega”.L’attuale scienza e tecnologia incampo meteorologico, stazioni dirilevamento iperdotate, radar,satelliti meteo, ecc. non eranoneanche immaginati dai nostripadri, che forse seguivano conpiù attenzione la luna e le sue

fasi, i venti e il moto delle nuvolee si accontentavano di ricordarela ciclicità degli eventi tramanda-ta dal tempo passato.Il bacino imbrifero montano delBrenta, ormai da molti anni tuttoitaliano, era dotato di circa 20stazioni pluviometriche che bencoprivano l’intera superficie che èdi 1567 Kmq, con base il pontestorico di Bassano. Sempre subito a monte dellostesso, a valle della costruendacentrale idroelettrica, c’era la sta-zione che misurava la portata delfiume. Tutti i dati confluivano alMagistrato alle Acque che li regi-strava, li elaborava e li trasferivasu tabelle e relativa cartografia.I tecnici della SADE, facendo pro-pri anche i dati succitati, elabora-rono il progetto esecutivo delleopere, (stava nascendo la piùimportante derivazione delleacque del Brenta, mai più supe-rata, escludendo il Cismon). Forse giova ricordare alcuni datistorici relativi al secolo scorso. La massima piovosità si è avutanel 1937 con 1.921 mm (cioè

1.92 m); la minima record è stataregistrata nel 1943 con 817 mm.Negli anni direttamente interessa-ti dai lavori abbiamo: nel 1938–1.113 mm; nel 1939 –1.426mm; nel 1940 –1.346 mm; nel1941 –1.366 mm; nel 1942–1.085 mm. Le “Brentane” sono state inferioria 500 mc/sec nel 1937 e nel1938, mentre nei giorni 4 e 6 delnovembre 1939 il colmo fu di 760mc/sec; nei giorni 13-20 delnovembre 1940 ancora di 760mc/sec, nei giorni 13-16 delnovembre 1941 di 796 mc/sec edi 562 mc/sec nei giorni 26-29ottobre 1942.I colmi di piena sono stati regi-strati a Bassano: la piovositàannua non è sempre sinonimo di“Brentane”.Ricordiamo anche che nel 1966la precipitazione annua è stata di1.621 mm e che il colmo di pienanella notte fra il 4 e 5 novembre èstato di 2.810 mc/sec (dati delMagistrato alle Acque). Come già riportato, i lavori eranogià iniziati e la principale impresa

era la veneziana SACAIM. Il primo agosto 1938 laSADE presentò finalmentel’istanza ufficiale per otte-nere la “Concessione” diderivare l’acqua delBrenta a Mignano incomune di Solagna. Il pro-getto era firmato dagliingegneri Carlo Semenzae Roberto Marin.L’ing. Carlo Semenza, tra letante sue opere idrauliche,è stato anche il progettistadella ben nota diga sulVajont, alta 262 m, la piùalta d’Europa, capace diinvasare circa 176 milioni dimetri cubi di acqua, di cui150 milioni derivabili.

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Cose di casa nostra

a a Campolongo (IVª parte)Il Vento del Brenta - Dicembre 2004

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Poi, sempre con la luce spenta econ gli occhi chiusi, ho pensato alproblema della mancia settimanalee della gestione della stessa; e, cer-cando tra i miei ricordi, ho trovatoche in generale alla domenica inostri genitori ci davano, ma nonsempre, una piccola mancia con laquale dovevamo vedercela atoglierci qualche piccolo sfizio, eanche a mettere da parte qualcosa.Mi sono ricordato che la domenicamattina, prima di andare “allaseconda messa”, mio padre midava “una paeanca” (una moneta dirame che aveva il valore di diecicentesimi di lira) e con quella intasca andavo in chiesa; poi, unav o l t aosser-vato ilprecet-to do-m e n i -c a l e ,usc ivoin piaz-za do-ve misentivolibero ec o n -t e n t operché avevo davanti a me un gior-no di festa, Ma mi trovavo subito circondato davarie tentazioni: là, dal forno, uscivaun profumo di “pan con l’oio” che“Jaco fornaio” aveva appena sfor-nato (ma l’invito di quella sirena loconoscevo bene perché ogni matti-na, dovevo andare a “messaprima”, e quindi contro quell’invitoero come vaccinato); ma in piazza ladomenica, c’era anche “el pasti-cer”, con la sua cesta piena dipaste, beverini e busoeai, il qualeaveva subito attorno a sé un grup-petto di persone; qualcuno compe-rava un paio di dolcetti (che poi por-tava a casa per rendere il pastodomenicale meno povero del solito)e qualcun altro tentava la sorte gio-cando a “3 bae soto al sento”;

anch’io avrei voluto tentare la sortema ho capito che era rischioso, cheavrei potuto perdere “’a me paean-ca” e rimanere a bocca amara; eallora, per resistere a quella tenta-zione, giravo al largo. Ma in piazza, d’estate, c’era anche“el geataro” che con il suo carrettinoben dipinto e con sopra un coper-chio di metallo luccicante, si appo-stava all’angolo della canonica conla strada, e cioè in una posizionestrategicamenteideale perché làlui era all’ombra,e là c’era il pas-saggio della mag-gior parte della

gente che uscivadalla chiesa. Noiragazzini gli gira-vamo attorno pervedere da vicinoquanto grandifossero i coni e quanto gelato cimettesse dentro e sopra; ma anchelà, dopo vari ripensamenti, arrivavoalla conclusione che se avessi com-perato un gelato anzitutto avreiperso la mia “paeanca” e poi inpochi minuto di leccatine avrei finitoanche il gelato, per cui facevo unosforzo su me stesso per resistereanche a quella tentazione. A quelpunto mi veniva in mente che con“na paeanca” potevo comperarmi,da Rodolfo, “una brancà de strac-caganasse” con le quali avrei potu-to masticare tutto il giorno: ma a

ripensarci arrivavo alla conclusioneche “’e straccaganase” anzituttopotevano essere un pericolo per identi e poi avevano un sapore gros-solano, non così raffinato come ilgelato e allora tornavo al punto dipartenza.Ma resistevo ancora tutta la matti-nata e addirittura anche nel pome-riggio, verso le quattro, quando -dopo le funzioni in chiesa e dopo ilcatechismo - il caldo si faceva più

forte est imo-lava in o s t r ideside-ri disentiren e lpa la toq u a l -cosa difresco;ma avolte las e r ad e l l adome-n i c acapito-lavo omeglio,i n s i e -me cona l t r ic o m -pagni ,facevo

capitolare il gelataio: noi ragazzini,con il nostro spirito di osservazione,avevamo capito che la sera delladomenica (quando il caldo era dimi-nuito, quando la festa era finita e lagente se ne era andata a casa) ilgelataio si rendeva conto che aquell’ora aveva scarse possibilità divendere; e quindi lui, che era di SanNazario, si spostava lentamentedall’angolo della canonica fino almonumento e poi, pur vedendoclienti, si spostava ancora fino allacontrà Lovati (ora Giusti), un po’oltre la “Val Brutta”; e là, persa ogni

Testimonianze

Ricordi del Paese: Costumi frugali (IIIl Vento del Brenta - Dicembre 2004

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speranza di far ancora degli affari,incominciava a farci capire che eradisponibile a darci dei gelati piùgrossi del normale allo stesso prez-zo o gelati della grandezza normalea metà prezzo; allora noi, che ave-vamo aspettato almeno quellaopportunità, approffittavamo diquella fase di fiacca della domandadei gelati e di quel momento didebolezza del gelataio ed entrava-mo in azione come degli sciacalli; ecosì –dopo averr e s i s t i t otutta lagiornata –mi compe-ravo ungelato inte-ro conm e z z a“paeanca”e riuscivoanche arisparmiarel’altra metàe a metter-la nel sal-vadanaio.Ritornandocon lamente aquei mieigiorni diinfanzia hop e n s a t oche lamodes t i adella man-cia domenicale che ricevevo da miopadre e l’incontro con quelle tenta-zioni (il profumo del “pan con l’oio”,“el pasticer” e il gelataio), che pos-sono sembrare ridicole ma che allo-ra erano reali e forti, ci hanno aiuta-to a controllare i nostri istinti e a resi-stere (almeno fino ad un certopunto!) alle lusinghe della vita. Inparticolare l’incontro e l’esperienzafatta con il gelataio mi hanno inse-gnato una delle leggi elementari efondamentali dell’economia, e cioèquella per la quale nel mercato il

prezzo è determinato dall’anda-mento della domanda e dell’offerta,e mi hanno fatto imparare a gestirele mie magre risorse finanziarie e adividerle tra il consumo e il rispar-mio.Mi è venuto in mente, poi, che lasera della domenica, all’imbrunire,tornavo a casa anche se avrei pre-ferito rimanere ancora fuori e torna-vo a casa perché i genitori ci aveva-no insegnato, e pretendevano, la

puntualità che – ci dicevano – eraanche rispetto degli altri.A quell’età a volte il dover ubbidireci pesava e sentivamo anche degliimpulsi di ribellione; ma abbiamoimparato a pazientare e lentamenteci siamo resi conto che tutti glieccessi (sia quello dell’ingordigia,sia quello dello spreco così comequello della libertà senza limiti esenza responsabilità) sono negativie – una volta cresciuti – abbiamocapito che l’infanzia è un’età fragilee che i valori che i nostri genitori ci

avevano trasmesso, a volte anchein maniera dura ma con buoni pro-positi, erano dei punti fissi di riferi-mento che ci avrebbero aiutati adaffrontare, senza grandi incertezze,le tante difficoltà della vita.Sull’onda di quelle considerazioni ealla luce della vita che ormai abbia-mo in gran parte vissuta ho pensa-to che in effetti “ciascuno di noi èfiglio delle proprie esperienze e diquelle dei suoi genitori” (vedi Arrigo

Levi: “Lavecch ia iapuò atten-dere”) e hop e n s a t oa n c o r ache, oltread averavuto lafortuna diavere geni-tori severi em a e s t r iv a l i d i ,a b b i a m oa v u t oanche lab u o n asorte dicrescere inun periodoe in unamb ien tenei qualinon aveva-mo cattivie s e m p in e a n c h e

all’esterno delle nostre famiglie.Alla fine ho risentito, ancora, men-talmente la fioraia e ho pensato cheaveva proprio ragione: per unabuona crescita delle piccole piantebisogna dare loro tutto quello di cuihanno bisogno ma niente di più diquello di cui hanno bisogno, perché“il troppo stroppia”.A quel punto, con la luce già spen-ta e con gli occhi già chiusi, ho stac-cato il collegamento con il serbatoiodelle mie memorie, e mi sonoaddormentato.

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Testimonianze

i (IIª parte)Il Vento del Brenta - Dicembre 2004

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Ricordo in particolare quelli chelavoravano in Gualiva, localitàmolto bella che mi rendeva l’ani-mo felice, con campi di tabacco,viti e piante. A partire dall’altoricordo i fratelli “Sare”, Angeo eGiovanin (Angelo e GiovanniMocellin), uno di qua e l’altro di làdella valle. Più sotto altre case,dove abitava Giovanin “Aru”(Giovanni Bonato) con la famiglia:la Maria “dei Schechi” (MariaPellizzari vedova Colpo), la vec-chia suocera, Teresa, e quattrofiglie, due delle quali hanno spo-sato due fratelli “Bastianea”(Zannini) di Gualiva. E ancora, Nicoea “Scheco”(Nicola Colpo), il padre del mae-stro Giuseppe. E sotto: i “Marti”,in particolare Meni (DomenicoBonato), impiegato al magazzinodei tabacchi di Carpané, sposatocon una “Bastianea”. Ho conosciuto anche il figlio Nino(Bernardino) che andava a studia-re latino dal prete di Campolongo. Più in basso la casa dei“Bastianei” (Zannini). Qui c’erauna signora anziana, sorella diPiero, che mi hanno fatto crederenon ci vedesse, ma andava lostesso avanti e indietro da casa alpaese, da sola. E subito sotto:Piero e Menegheto “Bovo” (Pietroe Domenico Pellizzari).Conoscevo ancora altri diCampolongo. In particolare i geni-tori di mio “santolo” Piero “Fuma”(Bonato Pietro), compare di miopadre Gino, e i suoi fratelli: Bepi(Giuseppe), Giovanni, Bin(Bernardino), la sorella Assunta, e

Meneghina “Fuma”, moglie diVittorio (Lovato), il “merican” (emi-grato giovanissimo in America), ilfiglio ing. Piero e il dott. Giovanni,che ha lavorato alla Bancad’Italia. E ancora: Madeo “Macia”(Amedeo Scramoncin), Bastiandei “Coroni” (Sebastiano Bonato),Ciso “Fuma” (Bonato Narciso), etutti i suoi fratelli, Paolo dei“Becari” (Paolo Vialetto). E quelli che lavoravano in malga:Piero “Fuma”, appena ricordato,

che teneva la malga “Coeta” eBastian “Bastianea” (uno dei tantifratelli di Gualiva) sulla malga del“Simo”. Ricordo che per raggiun-gerlo da Gualiva si passavaaccanto a una casa con stalla efienile (Forcella), si saliva per unprato molto ripido, si passavavicino al “pesso”, lungo i“Camini”, e poi su su, sino allemalghe Giarella e Simo. Queste le persone che frequenta-vo come contrabbandiere. Ma anche tante altre.

RicordandoOttavino Pilati… e per non dimenticare

Testimonianze

Il contrabbandodal primo dopoguerra agli anni 50 (IIª parte)

Il Vento del Brenta - Dicembre 2004

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Conco centro.

Il centro di Campolongo con a mezza costa le casare di Gualiva, crocevia del contrabbando verso i paesi della pedemontana marosticense attraverso la montagna.

Gino Pilati, padre di Florido, inveteratocontrabbandiere che nel mese di ottobre del 1912 compì ben 24 “noli”,per un compenso di 8 lire a trasporto.

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Il fiume Brenta, che i Romani chia-mavano Medoaco o Medoacus,favorì gli insediamenti umani nellanostra vallata garantendo in con-creto la possibilità di vita (bere,mangiare, lavare, abbeverare, colti-vare, …).Le sue acque erano sempre pota-bili, se escludiamo i periodi di pienache le intorbidivano a causa deicopiosi trasporti, per lo più terrosi,in sospensione.Nei casi limite l’acqua torbida rac-colta la si lasciava un po’ a decan-tare nel secchio o nella tinozzaprima dell’uso.Nel fiume si pescava ed era unavalida integrazione alimentare. Il nostro fiume ha un alto indice ditorrenzialità: piene da 2.000-2.800metri cubi al secondo (mc/sec) emagre di 12-13 mc/sec misuratialla stazione di Sarson fino al 1910,cioè prima della costruzione degliinvasi ad uso idroelettrico; il Brentarimane vivo perché alimentato dallesorgenti naturali che sgorgano nelfondovalle e in adiacenza al suoalveo.Alle acque del Brenta si ricorrevaper fare il bucato, per lavarsi neiperiodi estivi, per l’abbeverata mat-tutina e serale e in special modoper l’uso domestico e culinario.L’onere dell’approvvigionamentoera lasciato di norma alle donne:ricordiamo che i due secchi diacqua portati a mano o in spalla,col cosiddetto “bigol”, pesano dai25 ai 30 Kg.Anche attingendo l’acqua dalle sor-genti vicino alle quali le case, dinorma, erano costruite, il trasportodell’acqua era un onere gravosoche si attuava in ogni condizione di

tempo. Come detto, le case eranorealizzate in vicinanza al fiume e/oalle sorgenti, però si dovevano evi-tare le possibili esondazioni delleconvalli e del fiume.Anche allo scopo di risparmiare ter-reno coltivabile, ricavato con imma-ni fatiche, le case si costruivanoquasi sempre addossate le une allealtre, risparmiando pareti e miglio-rando la loro stabilità, per la cosid-detta azione di mutuo contrasto.L’alternativa vincente alle acque delfiume e delle sorgenti per usi umanifu la costruzione di pozzi o megliocisterne in adiacenza alle abitazioni.Trattavasi di pozzi scavati a manocon murature perimetrali a tenutadal fondo a salire e con muraturapermeabile nel tratto superiore. Indette cisterne venivano convoglia-te le acque dei tetti, dei cortiliadiacenti e vi affluivano anchequelle che si raccoglievano nelterreno circostante, cioè la cosid-detta acqua vadosa.L’accortezza imponeva di tenere il“pozzo” a debita distanza dallestalle e dalle concimaie, ma nonsempre tale buona norma venivarispettata. L’acqua piovana veniva anche rac-colta con tini o mastelli di legno aipiedi delle grondaie: essa tornavautile per fare il bucato e… non solo.La costruzione di abitazioni isolatenel fondovalle o sui pendii della val-lata si rese possibile perché si rea-lizzarono le citate cisterne e, neicasi più fortunati, perché nelle adia-cenze c’erano delle piccole sorgen-ti o trasudamenti che di solito ave-vano una portata inferiore al litro alsecondo.Nel tratto Campese-Valstagna netroviamo alcune decine: le chia-mano anche sorgenti appese osospese.Per quanto attiene al nostro paesericordiamo “Gualiva”, dove era pos-sibile risiedere stabilmente: il Prof.Antonio Bonato, nel suo libro “La

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Le cisterne e il trasporto dell’acqua in casa

Testimonianze

L’acqua potabilea Campolongo e nelle comunità limitrofe

Il Vento del Brenta - Dicembre 2004di G

iuseppe Cian Seren

chiesa di Campolongo”, ci ricordache Gualiva vuol dire “acqua viva” .L’acqua delle sorgenti scaturiscedopo lunghi percorsi fatti nelle cavi-tà e nelle fessure delle rocce e, nellungo cammino, si arricchisce disali minerali. Quella che si raccoglie nelle cisterne,come anzidetto, escludendo neinostri siti immissioni di falda freatica,è invece povera di minerali discioltied è chiamata “acqua molle”.

La sorgente del Borin, a pochi metri dal Brenta.

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L’obbligo della periodica manutenzione delle caldaieinstallate nelle singole abitazioni o nei condomini

spetta al responsabile dello stato di efficienzadella caldaia, pena anche sanzioni amministra-tive in caso di inadempienza.La legge stabilisce che l’attività di controllodegli impianti termici, nei comuni con meno di30.000 abitanti, è svolta dall’Amministra-zione Provinciale che si avvale dei verificato-ri dell’AGENER (Agenzia Vicentina perl’Energia e l’Innovazione Tecnologica), laquale sta svolgendo una capillare verificadegli adempimenti.

Si invita, pertanto, tutti i responsabilidello stato di efficienza della caldaiaa provvedere alla periodica manutenzio-ne delle proprie caldaie al fine di consen-tire un corretto e sicuro funzionamentodelle stesse e ad evitare eventuali san-zioni amministrative pecuniarie.

CHI È il responsabile dello stato diefficienza della caldaia?L’occupante a qualsiasi titolo (proprieta-rio, usufruttuario, inquilino,…) nel caso diedifici con impianti termici autonomi;L’Amministratore del condominio,negli edifici dotati di impianti termicicentralizzati;In tutti i casi si può anche delegare laresponsabilità dell’impianto ad un’impre-sa, cosiddetta “Terzo responsabile”.

IL RESPONSABILE, quindi, tramite unMANUTENTORE ABILITATO, deve far effet-

tuare alcune importanti operazioni:

1. Per gli impianti con potenza inferiore a 35KW:

- OGNI ANNO PULIZIA DELLA CALDAIA, con-trollo degli organi di sicurezza,…

- OGNI DUE ANNI PROVA DI COMBUSTIONE (coninvio ad AGENER di autocertificazione)

2. Per gli impianti con potenza superiore a 35 KW:- OGNI ANNO prova di combustione e manutenzione

ordinaria (con possibile invio ad AGENER della comunica-zione di avvenuta manutenzione).

AttualitàIl Vento del Brenta - Dicembre 2004

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Adempimento per il

Proseguiamo la pubblicazione dei nominativi di coloro che con il loro indispensabile aiuto economico concorrono, concretamente, alle spese di stampa e spedizione del giornale.Versamenti pervenuti a tutto il 03/12/2004

163) Anna Gabrielli - Pero (MI)164) Carmen Orlando - Vicenza165) Efren Zannini - Feltre (BL)166) Nicolina Zannini - Campolongo S.B.167) Italia Orlando - Ginevra (Svizzera)168) Rina Orlando - Liegi (Belgio)169) Katia Bonato - Campodarsego (PD)170) Nicolino Vialetto - Campolongo S.B.171) Lina Raffagnato - Solagna (VI)172) Mario Bonato - Torino173) Dino Bonato - Torino174) Remigio Bonato - Torino175) Rosalia Zannini - Lugano (Svizzera)176) Gianantonio Vettorazzo - Paderno del Grappa (TV)177) Giuseppe Bonato - Padova178) Bruno Cavallin - Bassano del Grappa (VI)179) Sebastiano Zannini - Milano180) Luciano Bonato - Campolongo S.B.181) Vladimiro Bonato - Campolongo S.B.182) Don Paolo Pizzolotto - Campolongo S.B.183) Secco Silvio - Campolongo S.B.184) Giovanna Scramoncin - Campolongo S.B.185) Sebastiano Pellizzari - Sestri (GE)186) Ugo Giusto - Pove del Grappa (VI)187) Luigi Bonato - Roma188) Nino e Mina Vialetto - Campolongo S.B.189) Graziella e Giovanni Conte - Venezia (VE)190) Paola Cavallin - Cassola (VI)191) Mina Cavallin - Cassola (VI)192) Nadia Bonato - Campolongo S.B.193) Orietta e Maurizio Vidale - Campolongo S.B.194) Pompeo Bonato - Campolongo S.B.195) Gasparina Vialetto - Thiene (VI)196) Ada e Remigio Orlando - Vicenza 197) Anonimo - Campolongo S.B.198) Lina Zannoni - Bassano del Grappa (VI)199) Flora Vialetto Zannini - S. Amè (Francia)200) Silvano Zannini - Campolongo S.B.201) Caterina Vialetto - Lugano (Svizzera)202) Giovanni Vialetto “Ninin” - Campolongo S.B.203) Zannoni Luciana Beltramello - Svizzera204) Carlo Gandini - Campolongo S.B.205) Romano Vialetto - Campolongo S.B.206) Italo Vialetto - Campolongo S.B.207) Giovanna Donazzan De Toni - Campolongo S.B.208) Flavio Mocellin - Settimo Torinese (TO)209) Cecilia Bonato - Campolongo S.B.210) Candido Gianesin - Campese di Bassano D.G. (VI)211) Gemma Mocellin Cuny - Chanteheux (Francia)212) Milena Vialetto - Melbourne (Australia)213) Mario Vialetto - Montebelluna (TV)214) Lorenzo Zannoni - Verbania215) Bertilla Pellizzari - Campolongo216) Germana Cavallin - Campagnari di T. B.217) Sergio Bonato - Campolongo218) Gianni Bonato - Pove del Grappa219) Giuliano Mocellin - Campolongo

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Egr. Sig. Presidente Ruggero Rossi,vengo a Lei per esprimerLe il mio grazie, assieme alle mie consorellee fratelli poveri, per la generosa offerta datami in occasione della miavenuta a Campolongo.Con lei ringraziamo i suoi collaboratori e tutti i cari compaesani.Con questo denaro pensiamo bene di costruire alcune casette per inostri fratelli che vivono in capanne veramente miserabili. Come vede, mi permetto di accludere alcune foto perché prenda visione sia delle capanne che delle casette.Non Le so dire quanto siamo grati e commossi per tanto amore fraterno e imploriamo celesti benedizioni su voi tutti.Noi tutte ci uniamo a coro per dirLe ancora grazie!Gradisca i nostri cordiali e affettuosi saluti in Gesù e Maria.

Sr. Celsa

…… chiedo il favore di trasmettere un grandissi-mo Grazie ed i complimenti più vivi per l’attivitàsvolta nel Paese alla Pro Loco. Bel lavoro!

Grande lavoro! Bravi! Un brindisi lo meritate!Questo piccolo omaggio personale (Mario ci ha gentilmente fatto pervenire alcune bottiglie di buon vino piemontese, ndr) è per dire un Grazie, ugualmente personale, per l’affetto che avete per me e naturalmente per gli altri confratelli Salesiani, proprio come una famiglia. E non so con che merito, solo perché siete buoni.Spero continuiate questa vicinanza. Grazie, saluti.

Mario

La visita che Mario ha fatto a Luglio al suo paese natale è stata occasione gradi-ta per ricambiare l’accoglienza che il Coro e la Banda hanno avuto in occasionedel viaggio a Colle Don Bosco lo scorso anno e per dimostrargli l’affetto e lastima che molti di Campolongo nutrono per i Salesiani fratelli Bonato. Ci ha fatto piacere vederlo presente alle varie iniziative che hanno animato ilLuglio di Campolongo, come anche alle celebrazioni religiose in onore dellaMadonna del Carmine che hanno visto il loro momento centrale nella visita del Vescovo di Padova. E ancor di più ci ha gratificato il suo apprezzamento eincoraggiamento. Siamo noi, caro Mario, a ringraziarti per il tuo affetto e latua testimonianza.

La Redazione

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Lettere Il Vento del Brenta - Dicembre 2004

Bangalore (India), 21 luglio 2004

Alle Olimpiadi di matemati-ca è stata una delle due

scolare venete ad arrivare trai primi, alle finali di Siena.

E lì, destreggiandosi tra i test dilogica, è perfino riuscita a clas-

sificarsi nel gruppo dei terzi arri-vati, quindi nell’élite dei giovanis-

simi “matematici” d’Italia.Martina Ogunleye, che vive aCampolongo con la mamma Lucia,il papà Mike e i fratelli Andrea eDario, ha appena finito di frequenta-re la quinta elementare alla scuolaMazzini di Bassano, del I° Circolodiretto da Patrizia Ferrazzi.Ha partecipato con grande determi-nazione alle “Olimpiadi diMatematica”, seguite per la sua scuo-la dall’insegnante Ermenegilda Finato.Ha superato prima la selezione scola-stica (come anche il fratello Dario, piùpiccolo), in febbraio, poi si è classifica-ta, con altri 10 compagni, alla faseregionale; tutti e 11 sono passati alla“finale” nazionale, in Toscana.A Siena, alla fine, Martina si è compor-tata benissimo, piazzandosi nel terzogruppo, quello, per così dire, dellemedaglie di bronzo (e bene come lei hafatto solo un’altra scolara veneta).Il giudizio finale si è basato sulla creati-vità e sul rigore dei metodi di soluzioneadottai, oltre che sui punteggi riportatianche nelle fasi iniziali.Martina Ogunleye ha ringraziato, per lasua bella performance, soprattutto lasua insegnante Loriana Volpato, chel’ha seguita in matematica per 5 anni.

Un brindisi alla Pro LocoColle Don Bosco, agosto 2004

Alle Olimpiadi di matematica

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nel febbraio 2004 e fa proprio ilprogetto del maestro che vedenella stessa orchestra , con il suostile e la sua personalità, il vero“prodotto” culturale che contrad-distingue questa realtà musicale.La “G.B. Big Band” vuole essereun omaggio al concetto stesso diorchestra e in particolare alle for-mazioni storiche del panorama

Serata jazzIl Vento del Brenta - Dicembre 2004

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Campolongo in musica

Grazie, caro maestro!

italiano dalla metà del Novecentoin poi.Durante la serata sono stati suo-nati numerosi brani in cui i fiati e lepercussioni si alternavano in coin-volgenti melodie dove i solisti siinserivano in modo magistrale. E a questa qualificata esibizione ilnumeroso pubblico presente hamanifestato il meritato plauso.

Organizzata dall’AmministrazioneComunale di Campolongo s.B. edalla Comunità Montana delBrenta, in collaborazione con ilComplesso Bandistico e la ProLoco di Campolongo, si è esibitanella serata del 18 settembre la“G.B. Big Band”, diretta la M°Gastone Bortoloso. Questo gruppo musicale nasce

Un’occhiata agli annunci funebri… e unviso conosciuto e caro mi ha dolorosa-mente colpita: è morto il maestroValentino Bonato. Il mio indimenticabile maestro delle ele-mentari. Un’ondata di ricordi mi riporta a queltempo. Con quanta passione e dedizioneci ha insegnato! In tutte le materie era preparato e conscrupolo ci trasmetteva il suo sapere. In particolare rammento l’ultimo giornodi scuola di Quinta: i consigli, le racco-mandazioni, gli ammonimenti, gliauguri per la nostra vita futura, che ciaspettava. E l’ultimo Padre Nostro reci-tato in piedi, tutti assieme. Addio caro maestro, la ricorderò sempre. Camporovere 8 agosto 1935. Avanguardisti accompagnati dal maestro Valentino Bonato.

Il Complesso Bandistico di Campolongo con la nuova divisa.

di G

ina

Secc

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Durante l’estate in Parrocchia c’èstata la visita dal Vescovo AntonioMattiazzo e dal Vicario Foraneodon Paolo De Zuani. Vediamo piùda vicino questi momenti.Giovedì 24 giugno, don Paolo DeZuani, con l’eucaristia nellaNatività di S. Giovanni Battista hacelebrato l’annuale visita alleParrocchie, da parte del VicarioForaneo. Quest’anno la visita haassunto un carattere più celebra-tivo, rispetto a quello che potevaessere un semplice e burocraticoincontro, da risolversi solo percontrollare i registri parrocchiali eleggere la relazione del ConsiglioPastorale Parrocchiale. DonPaolo ha ascoltato, durante la S.Messa, le varie relazioni, sia diGiovanni Negrello che del Parrocoe poi nella riflessione omiletica hasottolineato alcune realtà.Tra le sottolineature: la fortuna diavere la presenza di un sacerdoteper la vita cristiana, l’impegno dacontinuare nella vita cristiana,modellata sui suggerimenti dellaDiocesi e del Vicariato; l’impegno,poi, ad ascoltare la voce di chirappresenta il padre Vescovo permantenere viva la comunione dio-cesana. Don Paolo si è compli-mentato per le realtà vive dellaComunità Cristiana: il gruppoAnimatori, l’impegno profuso perla realizzazione del Coro Vicariale,la partecipazione alle varie iniziati-ve di carità. L’incontro poi è con-tinuato con un po’ di rinfresco inSala giochi…A circa tre settimane di distanza,poco più, domenica 18 luglio, èstata la volta del vescovo AntonioMattiazzo. Perché questa visita? Durantel’anno è un po’ difficile trovareposto per una giornata pienaassieme al vescovo. Nei mesi

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Vita della Parrocchia

Visite illustri in parrocchiaIl vescovo Mattiazzo tra noi

Il Vento del Brenta - Dicembre 2004di D

on Paolo Pizzolotto

estivi la sua disponibilità è mag-giore e con un anno di anticipoc’era stata questa promessa acelebrare a Campolongo la Festadella Madonna del Carmine.L’occasione è stata poi arricchitada una serie di anniversari: sonogià passati dieci anni dalla visitapastorale, fatta nel giugno 1994;sono quindici anni che il vescovoè stato nominato successore diSan Prosdocimo a Padova e qua-rant’anni di ordinazione sacerdo-tale sempre per il Vescovo.Solenne la liturgia eucaristica, sianella partecipazione assembleareche nell’animazione del Coro edella Corale Vicariale. Il vescovonella sua omelia non ha mancatodi ricordare che l’impegno dellafede deve radicarsi alle realtàconcrete della Parola diDio, e non alle cartefalse dei maghi edegli oroscopi. Haribadito l’impe-gno nella par-t ec ipaz i onealla vitacomunitariaparrocchialein pienacomunionecon la vitavicariale ediocesana. Hasottolineato l’e-sperienza inso-stituibile di MariaSantissima che ciguida alla santaMontagna che èCristo Signore. Alvescovo è statofatto pure l’invito afare un’escur-sione allaMadonnettain monta-

gna, invito non ancora esaudito. Molto volentieri poi il Vescovo haincontrato le persone dellaComunità, comprese le rappre-sentanze civili. Poi ha celebrato laconvivialità del pranzo con isacerdoti del Vicariato. Nel pome-riggio la preghiera dei Vespri e poiun fugace visita alla Festa inBrenta, in Pesca e allo Stand.Due visite non indifferenti, chenon possono far dormire sugliallori, ma spronano a mantenere eperfezionare quanto con estremacura è stato presentato o pro-messo, perché come si dice tragalantuomini: alle parole corri-spondano sempre i fatti.

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Il prezioso lavoro di quanti si dedicano ogni anno per il mantenimento e il buon funzionamento della Casain montagna, che è arrivata quest’anno a celebrare i 25 anni di onorato e prezioso servizio per le attività estive di capiscuola.

Vita della ParrocchiaIl Vento del Brenta - Dicembre 2004

Un ricordo di alcune...

...attività estive nel 2004

Alcune immagini dei campiscuola e di loro protagonisti (ragazzi e animatori).La premiazione di tutte

le squadre al termine delle attività e dei giochi.

L’esperienza di idrospeed lungo il Brenta, per gli Animatori, prima di affrontare il loro camposcuola, assieme ai pari età del Vicariato in quel di Prolungo di Trento.

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Grazie, Toni, per i momen-ti belli che ci hai offerti, gra-zie per averci trasmessoquesti valori, che tu posse-devi, che hai vissuto, chetanti condividevano con te; eche rendono bello e indimenti-cabile il tuo ricordo.

I tuoi amici

Testimonianze Il Vento del Brenta - Dicembre 2004

Grande - per molti - il dolore perla scomparsa dell'amico Toni. Indimenticabile il ricordo dei tantimomenti vissuti assieme.Disponibilità, amicizia, ottimismo,sorriso aperto e schietto. Questele caratteristiche profuse nella suacostante presenza in camposociale, Pro Loco, Associazionecalcio, come anche nell'attivitàamministrativa. Doti, queste, nonsempre visibili e frequenti, ainostri giorni. Qualità che Toni possedeva, esapeva trasmettere a chi gli eravicino. E grande era l'amore per lafamiglia. Come pure per gli amici.Per questo Toni ha goduto la vitaintensamente, e con soddisfazio-ne, al di làdell' incom-prensione diqualcuno.Non era peril successom a t e r i a l e .Se questafosse statala sua aspi-razione, l'a-vrebbe cer-t a m e n t eragg iun ta ,considerateanche le suecapacità di ordine tecnico nellavoro, manifestate sin dalla giovi-nezza. Altre erano le sue aspira-zioni, altra era la visione della vita. Per lui erano più importanti lafamiglia, gli amici. Questi valori glidavano veramente quella soddi-sfazione che lui si aspettava dallavita. Queste erano le cose impor-tanti. Il resto era secondario.

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Ciao, PresidenteCome va Toni? “Ben… a

va bastansa ben, coa a meveciota me a passo puito, son in

pension i tosi i xé a posto…, sì,se sente qualche doeoreto ma cosa

vutu, xé naturae aea nostra età…basta che a dure…; no te se mia, che

go scominsià a scrivere ancora; el“Vento del Brenta” quando vegneo

fora… A proposito a setu l’ultima…”L’ultima volta che ho visto Antonio

Parolin, con lui, l’approccio iniziale è statopiù o meno questo. Se penso ad una perso-

na come Toni mi pervade un senso di alle-gria, di ottimismo. Il suo entusiasmo, la sua

voglia di vivere il suo prendere la vita con tonoscanzonato mi rende difficile pensare alla suamorte. Io l’ho conosciuto nella sua attività dipresidente della Pro Loco (lo è stato per duemandati ed è anche stato vice presidente), di con-sigliere comunale, di membro dell’associazionecalcio. Lui ci metteva entusiasmo, ci mettevaaltruismo, quando si impegnava dimenticavaanche i suoi impegni personali, si buttava a capo-fitto, con l’entusiasmo di un ragazzino nelle atti-vità nelle quali credeva sempre proponendo nuoveiniziative. Come quando, per sostenere le esanguicasse dell’A.C. Campolongo si mise ad organizzareun corso di ballo nella disponibile taverna dell’al-lora presidente della Pro Loco Antonio Bonato. Lasua officina era a disposizione per ideare e costruireattrezzature utili alle Associazioni, la sua mitica“Autobianchi” era sempre fruibile per fare mille giriper trasportare e per supportare le iniziative neiprimi faticosi anni di vita della Pro Loco; la suacasa era spesso a disposizione per cene ed incontri.Tutto questo senza mai chiedere niente in cambio,rimettendoci anche di tasca con lo scopo di fare, peril gusto di divertirsi e di proporre qualche cosa, chelui riteneva positivo per il paese di Campolongo; unpaese che lo aveva adottato ma che, qualche volta, loconsiderava ancora “foresto”. Mentre sto scrivendomi vien ancora da ridere pensando a quella voltache, in pullman, ritornando da Lainate dopo ilgemellaggio con quella cittadina lombarda dovevivono ancora molti nostri compaesani, Toni,assieme a Luciano Travan, ha fatto sbellicare dallerisa i gitanti in un crescendo rossiniano di bar-zellette e battute. Lui era così: era una personagenerosa, senza calcoli, se poteva fare qualchecosa per gli altri lo faceva senza pensarci duevolte, con il rischio, qualche volta, di strafare.Ora termino perché percepisco che una voce misussurra in un orecchio. (Senti sto quà, l’è driorafigurarme come un santo: no te o sé chegavevo anca mi i me difeti: prova doman-darghe aea Armida, ai me amissi…; xè pro-prio vero, pena che te si morto a xente avede soeo tuto el ben…pian pian…, dopo,vien fora anca i radeghi…). Quando ho avuto notizia della suaimprovvisa e prematura scomparsa nonvolevo crederci, quasi quasi, dicevo trame e me,vuoi vedere che questa è l’ulti-ma barzelletta messa in giro, ad arte,

da lui? Purtroppo mi sbagliavo. Insilenzio, con dignità, senza distur-

bare nessuno, se n’è andato.Ciao e grazie di tutto,

Presidente!!!

Bassanese d’origineCampolongaro per amoreLa scomparsa di un amico

Lainate, 27 maggio 1984. Il sindacoAdriano Anzoni consegna un riconosci-mento ad Antonio Parolin in occasione del-l’incontro svoltosi nella cittadina lombardacon i “campolongari “ di oggi e di ieri.

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Notizie dal ComuneIl Vento del Brenta - Dicembre 2004

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Estate alle urneELEZIONE DIRETTA DELSINDACO E RINNOVO DELCONSIGLIO COMUNALEDEL 12 E 13 GIUGNO 2004

ELETTORI 766VOTANTI 610 (79,6%) SCHEDE BIANCHE 17 (2,8%)SCHEDE NULLE 15 (2,4%)

UNITI PER CAMPOLONGO CANDIDATO BONATO ING. VITTORIANOVOTI VALIDI 240 (39,3%)

INSIEME PER CAMPOLONGO CANDIDATO BONATO COMM. GILBERTOVOTI VALIDI 338 (55,4%)

VOTI DI PREFERENZA RIPORTATI DAI SINGOLI CANDIDATI

LISTA N° 1 “UNITI PER CAMPOLONGO”Vittoriano Bonato- Ruggero Rossi 23- Giovanni Vialetto 17- Patrizio Vialetto 35- Guido Fiorese 8- Francesca Lazzarotto 10- Roberto Malvezzi 9- Dania Pontarollo 15- Carla Scalco 13- Alberto Serradura 8

LISTA N° 2 “INSIEME PER CAMPOLONGO”Gilbero Bonato- Francesco Bianchin 22- Giuseppe Cian Seren 13- Cristina Giusto 16- Mauro Illesi 41- Carlo Mocellin 25- Denis Moro 19- Doriano Serradura 18- Piero Zannini 13- Rita Costa 7- Ruggero Zannoni 11

In neretto sono indicati gli attuali membri del ConsiglioComunale.

L’attuale Giunta è composta da: - Gilberto Bonato (sindaco, con i referati relativi a

“personale, urbanistica, rapporti con le istituzionipubbliche, lavori pubblici, viabilità, ecologia”);

- Cristina Giusto (vicesindaco, con i referati relativi a“bilancio, tributi, sociale”);

- Mauro Illesi, con i referati relativi a “pubblica istruzione,attuazione programmi, cultura, associazioni, attività sportive, giovani”;

- Carlo Mocellin, con i referati relativi a “patrimonio, attività economiche, protezione civile, montagna”.

Sono stati nominati quali rappresentanti del Comune in senoall’Associazione Pro Loco di Campolongo i consiglieriCarlo Mocellin, Francesco Bianchin, Patrizio Vialetto. Sono stati nominati quali rappresentanti del Comune inseno alla Comunità Montana del Brenta i consiglieriGilberto Bonato, Giuseppe Cian Seren, Patrizio Vialetto.Sono stati nominati quali rappresentantidel Comune in seno al Comitato dell’Unione dei Comuni di Campolongo s.B., Pove del Grappa, Solagna,oltre al Sindaco i consiglieri Mauro Illesi e Giovanni Vialetto.

ELEZIONI DEI MEMBRI DEL PARLAMENTO EUROPEOUniti nell’Ulivo per l’Europa 163 votiForza Italia 128 votiLega Nord Indip. Padania 93 votiAlleanza Nazionale 50 votiUDC 19 votiAltri ……TOTALE VOTI VALIDI 558

I candidati della lista “UNITI PER CAMPOLONGO”

I candidati della lista “INSIEME PER CAMPOLONGO”

Gilberto Bonato riconfermato sindaco

di Campolongo

NUOVI ORARI DELL’UFFICIO SERVIZI DEMOGRAFICI - PROTOCOLLO - SEGRETERIAMattino dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00Pomeriggio martedì e giovedì dalle 14.00 alle 18.00

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Fiori d’arancioIl 16 maggio scorso FrancescoGilberto Bianchin si è unito inmatrimonio con Virginia. Alla cop-pia che risiede in paese vadano inostri migliori auguri per un futuropieno di felicità.

Il 12 settembre scorso, SaraCavalli ed Alessandro Vialettohanno coronato il loro sognod’amore. Ai neosposi, che abi-teranno a Campolongo, vada-no i nostri auguri per un avve-nire sereno e felice.

Michele Zannini e Marcella sisono sposati il 26 settembrescorso. Alla giovane coppiache risiederà in paese giun-gano i nostri migliori per unfuturo denso di felicità

CondoglianzeNello scorso mese di maggioLorenzo Zannoni è decedutoa Legnano dove risiedeva daparecchio tempo. Aveva 73anni. Ai suoi parenti giunganole nostre condoglianze.

Il 4 giugno scorso è venutameno, all’età di 62 anniAngelina (Lina) Pellizzari. Aisuoi famigliari giungano i sensidel nostro cordoglio.

Improvvisamente, il 16 giugnoscorso, è mancato AdalgisoAntonio Parolin. Aveva 73 anni. E’stato un presidente della ProLoco pieno di entusiasmo ed ini-ziative che ha operato nell’inte-resse del suo paese con impe-gno e generosità. Alla moglie adai figli giungano le nostre più affet-tuose condoglianze.

Il 22 agosto scorso è venuto

Fiocchi rosa edazzurriLo scorso 1 giugno è venuta allaluce Beatrice Vialetto, figliasecondogenita di Ruggero eStefania. Da parte nostra giungaun augurio per un futuro sereno.

Nicola Orlando, figlio di Mariano eMartina, si è affacciato all’albadella vita il 27 luglio scorso. Allasua famiglia giungano le nostrepiù sincere congratulazioni.

E’ nata, il 23 febbraio scorso, GaiaBonato figlia di Stefano e Sabrina.A lei ed ai suoi genitori auguriamoun futuro felice e sereno.

Emma Malvezzi, figlia di Roberto(figlio di Aldo) e di Francesca ènata il 17 agosto 2004.Auguriamo alla bambina ed aigenitori un futuro pieno di felicità.

Lo scorso settembre è venuta allaluce Sara Milosevic: alla sua fami-glia giungano le nostre più since-re congratulazioni.

E’ venuto alla luce il 30 settembrescorso Davide, figlio di AndreaFabris e Viviana Bonato (figlia diVittoriano). Da parte nostra giun-gano le più vive congratulazioni.

È nato Filippo Marcolini: allamamma Valentina Zannoni e alpapà le nostre congratulazionivivissime.

È venuto alla luce Maicol Dibiase:a lui e alla sua famiglia, da pocostabilitasi nel nostro paese, fac-ciamo i migliori auguri di tanta feli-cità.

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Notizie flash Il Vento del Brenta - Dicembre 2004

meno il dottor Giovanni Bonato dianni 82. Da molti anni risiedeva aCittadella ove svolgeva il suoapprezzato lavoro di medico. Aicongiunti ed ai parenti giungano isensi del nostro cordoglio.

E’ deceduta, il 13 settembre scor-so, Gioconda Vialetto vedovaD’Errico. Aveva 89 anni e da moltianni risiedeva a Mestre. Ai figli ed aiparenti giunga il nostro cordoglio.

Il maestro Valentino Bonato, dianni 92, medaglia d’oro dopo 45anni di insegnamento, è decedu-to a Bassano del Grappa oveviveva da parecchi anni. Allamoglie ed alle figlie giungano lenostre più vive condoglianze.

Rebecca Lovato, vedova Bonato,è venuta meno il 9 ottobre scor-so. Aveva 96 anni ed era la per-sona più anziana del paese. Aiparenti giungano le nostre più sin-cere condoglianze.

E’ mancata Paola Vialetto (Ina) dianni 83 il giorno 11 ottobre scor-so. Da molti anni risiedeva aMontebelluna (TV). Ai suoi fami-gliari giungano le nostre più vivecondoglianze.

Livio Orlando, classe 1945, èimprovvisamente deceduto aGenova dove risiedeva. Allamoglie, alla mamma Maria e aifratelli giunga la nostra più sentitapartecipazione.

È mancato il 20 novembreClaudio Cappon, di anni 60. Cisentiamo vicini alla moglie, ai figlie familiari, ricordando con ricono-scenza il suo impegno nelle realtàassociative del nostro paese.

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don Paolo gli sposi hanno festeg-giato assieme ai figli ed ai parenti.Da parte nostra giunga l’auguriodi poter raggiungere ancora altritraguardi assieme.

Confetti rossiNello scorso mese di marzo siè laureato, in ScienzeMotorie, presso l’Universita’di Padova Emanuele Paolini,figlio di Gianlino. Anche se inritardo, ci congratuliamocon il neolaureato ed i suoifamigliari augurandogli unfuturo lavorativo denso disoddisfazioni.

Mercoledì 3 novembre si èlaureata in Giurisprudenza,all’Università del SacroCuore di Milano, Maura

Notizie flashIl Vento del Brenta - Dicembre 2004

Negrello, figlia di Giovanni eVanna Scramoncin. Ci congratu-liamo con la neo-dottoressa econ i suoi genitori, che cosìfesteggiano la terza laurea.

Paolo Secco, di Lisetta eGiuseppe, si è laureato con 110 elode in Ingegneria gestionale. Cicomplimentiamo con il neo-dot-tore e con i suoi genitori, augu-rando un futuro ricco di soddisfa-zioni.

Monica Todesco si è laureata il 7dicembre scorso in Marketing eGestione delle Imprese. Alla neodottoressa e ai genitori Irene eGiovanni (per lungo tempoimpegnato in prima fila nella ProLoco) giungano le nostre con-gratulazioni.

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L’otto ottobre è mancato donDavide Paoletti, arciprete diValstagna. Da 12 anni alla guidadell’Unità Pastorale di Valstagna,Oliero, Costa e S. Marino, ha sempredimostrato premura e attenzione alcammino pastorale della nostra par-rocchia. Ricordando la sua umile testimonian-za e discreta presenza, ci sentiamovicini ai sacerdoti dell’Unità Pastoralee al parroco di Campolongo, per iquali è stato senz’altro un punto diriferimento e di sostegno.

Antonio Paolini si è spento all’età dianni 83. Ai figli e familiari esprimiamoil nostro cordoglio.

Damiano Zannini è deceduto all’etàdi anni 70. Per tanti anni ha svoltoin paese con passione la sua pro-fessione di fornaio. Alla moglie, aifigli e familiari giunga la nostrapartecipazione.

Confetti d’argentoIl 30 maggio scorso hannotagliato il traguardo dei 25anni di vita matrimonialeinsieme Antonio Malvezzie Patrizia Gatti. Dopo lamessa di ringrazia-mento celebrata da

Don Davide Paoletti

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Collaboriamo assieme

Nelle notizie flash cerchiamo diinserire tutte le vicende che, inqualche modo, hanno attinenzacon i “campolongari”, siano essiresidenti in paese o altrove.Purtroppo, non sempre si riesco-no a conoscere in tempo i dati dichi è nato, deceduto, sposato,laureato… e chi più ne ha più nemetta. Più volte abbiamo ricevutodei rimbrotti da chi si è ritenutodimenticato o escluso. Il nostrointendimento è sempre statoquello di fornire più notizie possi-bili. Purtroppo non è semplicetenere il conto di tutto perché,mentre una volta ci si conoscevatutti personalmente, ora non è piùcosì. Qualche cosa può sempresfuggire. Ci scusiamo per le involontarieomissioni e lanciamo un invito atutti: se avete notizie che deside-rate siano pubblicate comunica-tele a un redattore del giornale. Se cambiate l’indirizzo di casa edesiderate continuare a ricevere il“Vento del Brenta”, in particolare iresidenti fuori Campolongo, man-dateci il vostro nuovo indirizzopreciso. La vostra preziosa colla-borazione ci aiuterà a rendere unservizio migliore evitandoci inevi-tabili, ma ripetiamo, involontariedimenticanze. Vi ringraziamo anticipatamente.

4 novembreSi è svolta domenica 7 novembrela commemorazione dei caduti ditutte le guerre. Con la tradizionale e sentita par-tecipazione della cittadinanza,davanti il monumento dei caduti ilparroco don Paolo Pizzolotto, ilsindaco Comm. Gilberto Bonatoe il Cav. Emilio Vialetto hanno

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Notizie flash Il Vento del Brenta - Dicembre 2004

ricordato quanti si sono sacrificatiper la patria; le poesie dei bambi-ni delle Elementari hanno contri-buito a riflettere sull’importanza dicredere e lavorare per la pace.E’ seguito un rinfresco presso lalocale sede degli Alpini.

Voci nuovecrescono…Si sono dati appuntamento pres-so il teatro di Solagna per dareprova delle loro abilità canore:erano i ragazzi delle scuole ele-mentari di Solagna, Campolongo,S. Nazario e Valstagna.

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Notizie flashIl Vento del Brenta - Dicembre 2004

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Dopo una prima fase di prepara-zione guidata dalle rispettivemaestre, i provetti cantori hannointerpretato famose canzoni delloZecchino d’oro durante una sera-ta con tanto di presentatore, diaccompagnamento musicale,sotto le luci di una emittente loca-le. Alla fine la consegna dei premicon la presenza di amministratoricomunali e di presidenti delle ProLoco, con l’augurio di trovarenella musica un sano momento didivertimento.

I vicentini nel mondoLo scorso 8 agosto, a Solagna, siè svolta la festa provinciale deiVicentini nel Mondo. Alla manife-stazione hanno partecipatoanche molti ex emigranti ora resi-denti nella nostra zona.

Sentiero “A. Dal Sasso”È stato realizzato, a cura del“Gruppo Naturalistico Antonia dalSasso”, del C.A.I. di Bassano delGrappa, un video-CD sul sentierodidattico che si snoda dal paeseverso località Guaiva (alla cui rea-lizzazione ha contribuito anche lalocale Squadra VolontariAntincendio). La presentazione dello stesso èstata fatta presso la scuola ele-mentare alla presenza di unnumeroso pubblico.

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Dopo tantotempo...Zannoni Lina e Cavallin Germana.Due amiche che si sono ritrovate dopo 45 anni.