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1 IL TURISMO ESPERIENZIALE IL CASO EUROCHOCOLATE MARTINA BRAMONTI GIORGIA FANELLI FEDERICA GIOIA ADRIANA MARI MARTINA PALA ROBERTA PEZONE

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IL TURISMO ESPERIENZIALE

IL CASO EUROCHOCOLATE

MARTINA BRAMONTI

GIORGIA FANELLI

FEDERICA GIOIA

ADRIANA MARI

MARTINA PALA

ROBERTA PEZONE

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INDICE

1. INTRODUZIONE;

2. STORIA:

2.1. LE ORIGINI DEL CIOCCOLATO;

2.2. STORIA DELL’EVENTO;

3. CREAZIONE DI UN EVENTO;

4. ANALISI ECONOMICA E STATISTICA DELL’EVENTO;

5. FEEDBACK DELL’EVENTO;

6. ALTRE ESPERIENZE CORRELATE.

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1.Introduzione

Eurochocolate dal 1994 è un evento interamente dedicato al cioccolato che si svolge a

Perugia nel mese di ottobre.

Nell’elaborare il project work siamo partite dal concetto di turismo esperienziale

fornendo una definizione generale ed esempi a sostegno dell’importanza di questo

fenomeno che si sta affermando.

In seguito, abbiamo ripercorso la storia del cioccolato e dell’evento, sotto il profilo

economico, normativo e organizzativo.

Abbiamo deciso di analizzare altre esperienze collegate al cioccolato e all’evento

stesso e in conclusione forniamo dei feedback relativi all’esperienza Eurochocolate.

“La vita è come il

cioccolato, è l’amaro

che fa apprezzare il

dolce”

-Xavier Brébion

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1.2.IL TURISMO ESPERIENZIALE?

La comparsa del turismo esperienziale nel XXI secolo si è dimostrata un importante

elemento di sviluppo economico nazionale. Il viaggio nell’ottica di essere vissuto come

esperienza ha iniziato a concretizzare sogni, a preservare ricordi e ad aprire le menti dei

viaggiatori. L’esperienza corrisponde all’immersione totale da parte del viaggiatore

nella cultura, nella religione e nelle tradizioni locali, dai culti spirituali alle scelte

alimentari.

Il Turismo esperienziale per le

aziende rappresenta una

concreta possibilità di

emergere nel mercato e di

distinguersi dai competitor

tramite le esperienze che

offrono ai propri ospiti.

Perugia ad esempio ogni anno

ospita tantissime persone

provenienti da tutte le parti

del mondo che sono

entusiaste di poter partecipare

al più grande evento del

cioccolato d’Europa,

l’Eurochocolate, che si svolge ogni anno nel mese di ottobre, trasformando l’intero

centro in una cioccolateria all’aperto

A mantenere viva la storia e la tradizione della produzione cioccolatiera a Perugia

concorrono oltre all’ Eurochocolate anche altre realtà che offrono agli amanti del

cioccolato una full immersion nel sapore e nel sapere goloso, tra queste vi è il museo

del cioccolato e la scuola del cioccolato. Oggi Perugia è sede dell’associazione

internazionale “la via del cioccolato” che ha lo scopo di promuovere il riconoscimento

ufficiale dell’itinerario culturale europeo dedicato al cioccolato che mira a consolidare

e proteggere l’eredità culturale, artistica e storica del cioccolato valorizzando il

cioccolato artigianale di qualità Europeo, facendo vivere ad ogni persona che lo

assapora un’esperienza unica, concetto questo che sta alla base del turismo

esperienziale.

Il viaggio, non si limita ad essere un momento di relax, ma di scoperta. Il turismo

esperienziale non è solo uno dei principali trend di viaggio a livello internazionale, è

qualcosa di più concreto. Perché l’esperienza di uno diventa poi un ponte, una sorta

di passaparola tra persone, che hanno apprezzato un determinato tipo di viaggio e

suggeriscono ad altri di vivere stesse emozioni. Ad esempio un albergo potrà quindi

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far leva sulle proprie peculiarità e proporre personalissime esperienze. Corsi di

cucina o di pittura, visite guidate alla scoperta di luoghi inusuali, eventi all’interno

della struttura, cene a tema. Le esperienze possono davvero fare la differenza. E

potrebbero essere il motore principale che muove la scelta del viaggiatore più attento

ed esigente.

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2. Storia:

2.1.Le origini del cioccolato

Si ottiene dalla Theobroma cacao,

risalgono ad almeno 4000

anni fa.

La pianta si pensa sia originaria del

bacino dell'Amazzonia o dell'Orinoco

in Sud America, grazie al favorevole

clima caldo-umido messicano, e ad un

terreno ricco e assai profondo.

Si presenta sotto forma di un albero

alto dagli 8 ai 10 m, con rami grigiastri,

foglie grandi, persistenti, acute, interne,

ed era considerata dagli Aztechi di

origine divina, infatti "Theobroma"

significa "cibo degli dei".

Gli Aztechi usavano i semi come

moneta: 100 semi per comperare uno

schiavo.

Cristoforo Colombo fu il primo che

portò i semi in Europa intorno al 1502,

essi erano una curiosità, ma solo con

Fernando Cortes furono introdotti nel

mondo occidentale. Fernando Cortes

capì l'importanza dei semi di cacao e li riportò in Spagna. Quindi furono usati in

piantagioni a Trinidad,

Haiti, e nell'isola Fernando Po in Africa occidentale dando alla Spagna praticamente il

monopolio del commercio del cacao per circa un secolo.

Le bevande di cioccolato si svilupparono in Spagna in miscela con pepe, vaniglia,

zucchero o con vino e birra, tanto da divenire così importanti nella società spagnola da

essere servite durante la messa.

Successivamente in Francia ebbe molto successo in quanto considerata bevanda

afrodisiaca, e sottoposta a pesanti tassi successivamente divenne una bevanda ad uso

dei ricchi.

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Nel secolo XVII alcuni cioccolatieri di

Venezia, di Firenze, ma soprattutto di Torino, divennero grandi esperti nell'arte di

preparare il cacao ed esportarono i loro prodotti in tutta Europa.

Nel XVII secolo, la cioccolata aveva conquistato quasi tutti.

Nutriente, digestiva, stimolante, afrodisiaca, efficace contro l'ipocondria, stimolante,

utile per l'alito e per la voce, queste erano le principali qualità riconosciute in questa

bevanda.

Il primo documento che riguarda la produzione di cioccolato in Italia è del 1678 e si

conserva negli archivi storici di Torino.

Nel 18° secolo divenne una bevanda molto popolare in Inghilterra e le "chocolate

house" cominciarono a fare concorrenza al tradizionale pub.

La prima industria commerciale in UK (J.S. Fry) iniziò a lavorare a Bristol nel 1728.

La prima versione di tavoletta di cioccolato é accreditata a J.S. Fry e

figlio, quando nel 1847 mescolarono zucchero, burro di cacao con polvere di

cioccolato e preparano

così la prima barretta di cioccolato.

Il cioccolato al latte deve la sua comparsa a Henri Nestle e Daniel Peters che

mescolarono, per primi, latte, zucchero con il cioccolato inventando la tavoletta

di cioccolato al latte.

Con Milton Hershey si ha il primo produttore industriale di cioccolato con la

sua "Hershey bar" venduta a cinque cents.

Da un ettaro di semi di cacao si ricavano circa 300 kg di prodotto commerciabile. Il

seme di cacao contiene circa il 50 % di grasso, detto “burro di cacao”, dallo 0,07 % a

0,36 % di caffeina, dall’1%

al 4 % di teobromina, dal 2,6% al 16% di tannini, il 15% di proteine, il 15% di amidi;

inoltre

vitamine del gruppo B e zuccheri.

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2.2.Storia dell’evento

2.2.1.Cos’è Eurochocolate?

Eurochocolate è una manifestazione annuale dedicata alla cultura del cioccolato, che si

svolge a Perugia nel mese di ottobre.

La prima edizione dell’evento c’è stata il 23 ottobre del 1994, grazie all’intuizione

creativa dell’architetto Eugenio Guarducci. Da allora, Eurochocolate ha saputo

confermarsi anno dopo anno, registrando una continua crescita di pubblico e di

successo, diventando così il più grande festival europeo a tema cioccolato.

Ad oggi, infatti, Eurochocolate è una manifestazione ricca di appuntamenti ed è un

riferimento di eccellenza nel settore, tanto da essere stata scelta come Official Content

Provider del Cluster Cacao e

Cioccolato a Expo Milano 2015,

una delle nove aree tematiche.

2.2.2.Eugenio Guarducci

Nasce a Perugia nel 1963 e si

laurea in Architettura a soli 24 anni.

Nel 1983 visita l’Oktober Fest di

Monaco e una volta tornato nella

sua città decide di organizzare un evento analogo a quello tedesco ma a tema

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cioccolato, data la presenza di una storica azienda cioccolatiera. Nel 1994 questa idea

diventa realtà e nasce Eurochocolate, di cui Guarducci oggi è Presidente.

A seguito del successo di Eurochocolate, l’architetto decide, nel 2006, di estendere

l’attività attraverso la creazione di un’agenzia di comunicazione specializzata

nell’organizzazione di eventi a tema rivolti al grande pubblico. Nasce così

Sedicieventi.

Nel frattempo, il cioccolato prende forme e strade nuove: è così che Eugenio

Guarducci si afferma come artefice di un vero e proprio percorso emozionale e

sensoriale che accompagna i golosi di tutte le età alla scoperta dell’affascinante e

sorprendente mondo del cioccolato.

2.2.3.Perché a Perugia?

Una cornice ricca e accogliente come quella di Perugia rappresenta uno dei fattori

chiave dell’affermarsi della manifestazione, insieme alla capacità di coinvolgere il

pubblico facendogli conoscere il mondo del cioccolato in modo professionale e

divertente.

Patria della Perugina, Perugia è una città di antiche tradizioni cioccolatiere. Nel

capoluogo umbro, infatti, è nato il cioccolatino più famoso al mondo: il bacio (che una

volta si chiamava “cazzotto”, cioè pugno).

Nell’immaginario collettivo, Perugia si è ormai

guadagnata la nomina di “città del cioccolato”,

trasformandosi, per i nove giorni dell’evento, in

una vera e propria cioccolateria a cielo aperto.

Nel cuore dell’acropoli perugina durante l’evento,

infatti, è possibile partecipare a: golose

degustazioni, corsi di cucina a base di cioccolato,

trattamenti di bellezza e momenti di

intrattenimento e divertimento intervallati da

approfondimento e conoscenza.

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2.2.4.Sezione speciale: Eurochocolate World

Eurochocolate World apre una finestra sul mondo del

paesi produttori della cabossa (il frutto della pianta del

cacao). In questa occasione nazioni come: Camerun,

Costa d’Avorio, Cuba e Ghana, presentano nella

Rocca Paolina i propri usi, costumi, tradizioni e

prodotti tipici a base di cacao, attraverso convegni,

degustazioni e attività ludico-didattiche per i più

piccoli.

2.2.5.Curiosità

Una tendenza che prosegue da alcuni anni è quella

di variare il tema dell’Eurochocolate dall’edizione

precedente, cercando allo stesso tempo di

mantenere alta l’attenzione alla sostenibilità

ambientale e alle novità del settore. “Attacca

Bottone” è il claim dell’edizione del 2019 del

Festival!

Eurochocolate dedica la sua 26esima edizione, dal

18 al 27 ottobre 2019, a un oggetto di uso comune

che ci accompagna in ogni momento della vita, il cui valore – funzionale ma anche, e

soprattutto, simbolico e comunicativo – è spesso ignorato.

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3.Creazione evento

Organizzare un evento significa curare dettagliatamente tutte le attività che lo

compongono, dall’ideazione alla valutazione post svolgimento. La parola “evento”

può suggerire numerose accezioni, spaziando tra contesti differenti e situazioni di

varia natura, accomunate da due elementi senza i quali un evento non potrebbe essere

definito tale: la condivisione e il coinvolgimento. Per far sì che entrambe le missioni

siano portate a compimento, è necessario rispondere in modo adeguato alle esigenze

del proprio target, diffondere e comunicare al meglio il progetto da trasformare in

evento.

Nel processo è possibile identificare componenti come:

l’attività in sé;

il luogo in cui essa viene svolta;

il tempo richiesto;

le persone coinvolte nelle diverse fasi;

le risorse che si hanno a disposizione;

il marketing e la comunicazione dell’evento stesso.

Ogni evento richiede metodologie e approcci diversi, a seconda dei temi e dei target

scelti, per questo si rivela utile disporre task diverse, idee originali e costante capacità

di reinventarsi, rendendosi più accattivanti verso il pubblico e rispondendo quindi alle

insorgenti esigenze del cliente. Non esistono condivisione o evento senza strategie di

comunicazione appropriate al tipo di contesto prescelto.

3.1.L’IDEAZIONE DELL’EVENTO

La definizione del concept di un evento è l’attività che dà il via al processo di

organizzazione. In questa fase sono coinvolte diverse persone, anche se l’ultima parola

spetta al reparto tecnico per l’effettiva possibilità di realizzazione e al reparto

commerciale per l’effettiva percorribilità commerciale. In questa fase si definiscono

gli obiettivi e le finalità dell’evento, chi sono gli stakeholder e il target da coinvolgere,

il timing necessario per tutte le attività e il periodo in cui organizzare l’evento,

la location e se questa può essere facilmente raggiungibile e soprattutto il tema che

sarà il fil rouge di tutte le attività. In una costante proliferazione di eventi relativi al

mondo del marketing e della comunicazione, ciò che permette di differenziarsi è la

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scelta di offrire un servizio unico nel suo genere che lasci un segno indelebile nei

partecipanti. Eventi, quindi, fatti anche e soprattutto di momenti di networking e

confronto, in cui non vi è una netta separazione fra chi sta da una parte o dall’altra del

palco, proprio perché si condividono esperienze e idee, annullando la dicotomia

venditore-consumatore, ponendo al centro il rapporto fra le persone e inquadrando

l’evento come momento organizzato dalle persone e per le persone.

3.2.SVILUPPO DELL’IDEA E VERIFICA DI FATTIBILITÀ

Strettamente legati all’ideazione dell’evento, lo sviluppo del concept e la sua

declinazione rappresentano la seconda fase del processo di organizzazione di eventi.

Le principali attività riguardano l’individuazione di tutti i servizi da offrire e la loro

valutazione sulla base di criteri qualitativi (vicinanza al target e impatto sul territorio)

e quantitativi (costo location, costo gestione, costo allestimento e difficoltà

organizzative). Fra i criteri qualitativi è interessante osservare come nel tempo gli

eventi siano diventati, per alcune comunità locali, degli strumenti per sviluppare

l’attrattività di un luogo e riaffermare l’identità collettiva. Accanto allo sviluppo

dell’idea vi è anche una prima valutazione della realizzabilità tecnico-economica. Il

reparto commerciale verifica la disponibilità delle risorse economiche valutandone la

fattibilità in relazione a risorse umane disponibili e richieste, disponibilità della

location nel periodo in cui si dovrà svolgere l’evento e percorribilità di marketing per

l’attrattività del pubblico.

3.3.PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ED ESECUZIONE DEL PIANO

Con la fase di pianificazione delle attività, i cui protagonisti sono la realizzazione

tecnica, il piano di marketing e il manuale operativo, si entra nel vivo

dell’organizzazione di eventi. Gli strumenti del project management permettono a tutti

gli operatori di capire le tempistiche in cui devono svolgersi determinate attività e

tenere traccia delle eventuali criticità riscontrate. Tutte queste informazioni sono

contenute all’interno del manuale operativo, memorandum di comunicazione

interna che racchiude le attività e le informazioni necessarie a ciascun attore per

svolgere al meglio il proprio lavoro. In questa fase si cura anche il marketing

dell’evento delineando il prodotto evento, verificandone il posizionamento nel

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mercato degli eventi, il pricing e la distribuzione dei biglietti e la concretizzazione

delle iniziative di comunicazione. Lo svolgimento dell’evento rappresenta

l’esecuzione del piano, ma non è da considerarsi il termine delle attività.

3.4.CONSUNTIVO E VALUTAZIONE POST EVENTO

Al termine dell’evento si predispone il consuntivo, rendendo disponibili tutte le

informazioni qualitative e quantitative. Si verifica il raggiungimento degli obiettivi che

ci si era posti, si misurano i livelli customer satisfaction dei vari attori coinvolti e

si verifica la brand perception dell’evento stesso.

3.5.POLITICHE DI SICUREZZA

3.5.1.Direttiva - Modelli organizzativi e procedurali per garantire alti livelli di

sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche.

È stata pubblicata dal Ministero dell’Interno il 18 luglio 2018 una direttiva sulle

misure di sicurezza per le pubbliche manifestazioni e per gli eventi di pubblico

spettacolo. Direttiva che ha l’obiettivo di una reductio ad unum delle precedenti linee

di indirizzo e che riporta una nuova Linea guida per l’individuazione delle misure di

contenimento del rischio in manifestazioni pubbliche con peculiari condizioni di

criticità.

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Il provvedimento indica prassi e passaggi procedurali che spettano ad organizzatori e

Comuni per comunicare e pianificare le modalità di gestione del rischio. “Con

riferimento alle pubbliche manifestazioni sottoposte a regime

autorizzatorio, l’iniziativa spetta all’organizzatore, che invierà al Comune, con

congruo anticipo rispetto alla data dell’evento, l’istanza corredata dalla

documentazione necessaria, recante anche l’indicazione delle misure di sicurezza che

si intende adottare. Ove si tratti di eventi di pubblico spettacolo, il Comune, ai fini del

rilascio dell’autorizzazione, secondo le previsioni dell’art. 80 del Regio decreto 18

giugno 1931, n. 773, acquisirà il parere della Commissione comunale o provinciale di

vigilanza sui locali di pubblico spettacolo”. Nelle altre ipotesi sarà il Comune a poter

rilasciare autorizzazione e indicare misure di sicurezza; in casi complessi informerà

la Prefettura.

Qualora se ne ravvisi l’esigenza dovrà essere istruito il Comitato provinciale per

l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato alla partecipazione del Comandante

provinciale dei Vigili del fuoco e il sarà il Comitato a poter modificare le misure di

sicurezza previste dall’organizzatore. Potrà fare riferimento alla nuova linea guida

che va quindi a sostituire la precedente del 28 luglio 2017.

“Valuteranno le SS.LL. l’opportunità di svolgere ulteriori approfondimenti, con il

coinvolgimento delle Forze di polizia, dei Vigili del fuoco e delle altre istituzioni e

realtà associative interessate, allo scopo di rendere le prescrizioni di carattere generale

ivi contenute maggiormente conformi alle peculiarità del territorio e delle

manifestazioni programmate in sede locale”.

3.5.2.Linea guida per l’individuazione delle misure di contenimento del rischio

in manifestazioni pubbliche con peculiari condizioni di criticità.

Le indicazioni riguardano l’accesso all’area (mezzi di soccorso, ammassamento,

viabilità dedicata); deflusso (varchi, esodo); capienza dell’area della manifestazione;

suddivisione in settori con schema esemplificativo, criteri per affollamento fino a

10.000 persone, tra 10.000 e 20.000, superiore a 20.000.

Antincendio: “Si dovrà prevedere un congruo numero di estintori portatili, di

adeguata capacità estinguente, collocati in postazioni controllate. Gli estintori portatili

potranno essere integrati con estintori carrellati. Ove non disponibile una rete di

idranti, si dovrà prevedere la presenza sul posto di almeno un automezzo antincendio

dedicato messo a disposizione dall’organizzatore.

In manifestazioni ove sia prevista l’affluenza di oltre 20.000 persone dovrà essere

richiesto il servizio di vigilanza antincendio.

Gestione delle emergenze e piani di evacuazione (piano di emergenza e valutazione

dei rischi, scenari incidentali, comunicazione e diffusione sonora, segnaletica di

sicurezza conforme al D.Lgs 81/08).

Gli operatori di sicurezza e i loro requisiti:

“Soggetti iscritti ad Associazioni di protezione civile riconosciute nonché

personale in quiescenza già appartenente alle forze dell’ordine, alle forze armate,

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ai Corpi dei Vigili Urbani, dei Vigili del Fuoco, al Servizio Sanitario per i quali

sia stata attestata l’idoneità psico-fisica, ovvero altri operatori in possesso di

adeguata formazione in materia;

Addetti alla lotta all’incendio e alla gestione dell’emergenza, formati con corsi di

livello C ai sensi del DM 10 marzo 1998 e abilitati ai sensi dell’art. 3 della

Legge 609/96″.

Non meno di un operatore ogni 250 presenti, un coordinatore ogni 20 operatori, più il

numero congruo e pianificato di addetti antincendio. “Per le manifestazioni

caratterizzate da un’alta affluenza sarà richiesto, come stabilito dall’art. 19 del D.Lvo

139/2006 s.m.i. il servizio di vigilanza antincendio al Comando dei Vigili del Fuoco

competente per territorio”.

Le ultime indicazioni della linea guida interessano infine le manifestazioni in spazi

non delimitati (Gpl, distanze di sicurezza, impianti elettrici, estintori). I casi particolari

con manifestazioni storiche ed esigenza di tutela delle condizioni monumentali-

ambientali.

La nuova direttiva costituisce una rivisitazione e ricompone in un quadro unitario le

precedenti linee di indirizzo per consentire l’individuazione di più efficaci strategie

operative assicurando l’incolumità e la sicurezza dei partecipanti e, al contempo, il

rispetto delle tradizioni storico-culturali e del patrimonio economico-sociale delle

collettività locali che costituiscono una risorsa da valorizzare.

3.6.DISPOSIZIONI RELATIVE AGLI SPETTACOLI E AI TRATTENIMENTI

PUBBLICI si trovano nel TERZO TITOLO DEL T.U.L.P.S.

Art. 68

Senza licenza del Questore non si possono dare in luogo pubblico o aperto o

esposto al pubblico, accademie, feste da ballo, corse di cavalli, né altri simili

spettacoli o trattenimenti, e non si possono aprire o esercitare circoli, scuole di

ballo e sale pubbliche di audizione.

Per le gare di velocità di autoveicoli e per le gare aeronautiche si applicano le

disposizioni delle leggi speciali.

Art. 69

Senza licenza della autorità locale di pubblica sicurezza è vietato dare, anche

temporaneamente, per mestiere, pubblici trattenimenti, esporre alla pubblica

vista rarità, persone, animali, gabinetti ottici o altri oggetti di curiosità, ovvero

dare audizioni all'aperto.

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Art. 80

L'autorità di pubblica sicurezza non può concedere la licenza per l'apertura di

un teatro o di un luogo di pubblico spettacolo, prima di aver fatto verificare da

una commissione tecnica la solidità e la sicurezza dell'edificio e l'esistenza di

uscite pienamente adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendio.

Le spese dell'ispezione e quelle per i servizi di prevenzione contro gli incendi

sono a carico di chi domanda la licenza.

3.7.NORMATIVA SUL CACAO

Fin dagli anni Trenta, in Italia, la qualità del cioccolato è stata riconosciuta

meritevole di tutela legislativa: la Legge 916/1931 ne regolamentava la

produzione e la commercializzazione, distinguendo chiaramente il “cioccolato”

dai prodotti di imitazione, definiti con l’espressione “surrogato di cioccolato”.

Il cioccolato è anche uno dei pochi prodotti alimentari cui è stata riservata, a

livello europeo, una normativa specifica che ne precisa le denominazioni e i

relativi requisiti compositivi. Con l’avvento del Mercato Comune Europeo venne,

infatti, avviata l’armonizzazione delle normative esistenti nei sei paesi che

all’epoca costituivano la Comunità. Tale armonizzazione si concretizzò con

la Direttiva 241/1973, recepita in Italia con la Legge 351/1976.

La nuova regolamentazione comunitaria disciplinava dettagliatamente la

produzione di cioccolato e definiva precisamente tutte le denominazioni riservate,

che devono essere tutt’ora utilizzate nel commercio per designare i prodotti in

circolazione. Tra le principali caratteristiche della composizione del cioccolato, la

normativa comunitaria prevedeva l’impiego esclusivo di burro di cacao.

In conseguenza dell’allargamento dell’Unione Europea a Regno Unito,

Danimarca e Irlanda (la cui tradizione produttiva prevedeva per il cioccolato una

regolamentazione diversa, in particolare consentendo l’impiego non esclusivo di

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burro di cacao) e, successivamente, ad altri paesi, il mercato europeo del

cioccolato si presentava con un quadro normativo disomogeneo e fortemente

contrapposto, che non tutelava adeguatamente né i produttori né i consumatori.

In virtù della libertà di circolazione basata sul principio del mutuo

riconoscimento, infatti, non avrebbe potuto escludersi il rischio che i prodotti

legalmente fabbricati in uno dei paesi, la cui normativa ammetteva l’impiego di

materie grasse vegetali diverse dal burro di cacao, fossero commercializzati anche

nei Paesi nei quali questa pratica era vietata.

Si avvertì quindi, all’inizio degli anni Novanta, l’esigenza di pervenire ad una

completa e definitiva armonizzazione del mercato a livello comunitario,

attraverso un nuova Direttiva.

Il 23 Giugno del 2000, a conclusione di un lungo e travagliato iter

legislativo iniziato nel 1992, il Parlamento Europeo ha finalmente approvato una

nuova normativa armonizzata (la Direttiva 2000/36/CE) che, nel contemperare

l’esigenza di preservare il principio della libera circolazione delle merci

all’interno dei 15 Paesi dell’Unione Europea, introduce importanti novità, che

realizzano l’obiettivo di una più precisa e completa informazione al consumatore.

Le novità più salienti introdotte dalla Direttiva 2000/36/CE, recepita in Italia con

il D. lgs. 178/2003, in vigore in tutti gli Stati membri dal 3 Agosto 2003 sono:

- Estensione a tutti i Paesi dell’Unione Europea della facoltà di utilizzare, a titolo

opzionale, entro il limite massimo del 5%, senza modificare i requisiti

compositivi minimi definiti dalla precedente Direttiva del 1973, sei materie grasse

vegetali di origine tropicale diverse dal burro di cacao. Tali grassi vegetali sono

stati selezionati in base a criteri di compatibilità chimico-fisica con il burro di

cacao, e sono precisamente: burro di illipè, stearina di shorea robusta, burro di

karitè, burro di cocum, nocciolo di mango, olio di palma / quest’ultimo solo per la

copertura di gelati e di prodotti simili).

- Obbligo della indicazione nella etichetta degli ingredienti del cioccolato e della

data di durabilità del prodotto.

- Obbligo, per i prodotti contenenti altri grassi oltre al burro di cacao, di menzione

in etichetta, accanto alla denominazione di vendita, in modo ben visibile e

chiaramente leggibile, nello stesso campo visivo dell’elenco degli ingredienti e in

caratteri di dimensioni almeno pari e in grassetto, della dicitura “contiene altri

grassi vegetali oltre al burro di cacao”.

- Facoltà, per i produttori che non utilizzano grassi vegetali diversi dal burro di

cacao, di farne esplicita menzione in etichetta con tutta l’evidenza.

- Per il cioccolato prodotto o commercializzato in Italia, nell’applicazione della

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Direttiva il Parlamento italiano ha espressamente disposto la possibilità di

utilizzare la dizione “cioccolato puro” per il prodotto che contiene solamente

burro di cacao.

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4.Analisi economica dell’evento

Dopo aver esaminato Eurochocolate, dalla storia alla realizzazione, è possibile

evidenziare i fattori interni ed esterni su cui basare le strategie future e migliorare la

propria proposta, per delinearsi come un’attività su cui investire.

4.1.Analisi SWOT

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

Longevità;

Esperienza nell’organizzazione;

Rete di contatti;

Efficacia della comunicazione a

sostegno dell’evento e creatività;

Appeal del cioccolato e legame

del prodotto con l’Umbria;

Presenza di Main Sponsor che

garantiscono prestigio e visibilità.

Minore attenzione al cioccolato

artigianale;

Dipendenza dagli sponsor per

parte degli introiti;

Analisi poco approfondita del

target e del livello di notorietà;

Ampiezza del centro storico di

Perugia in cui si svolge l’evento.

OPPORTUNITA’ MINACCE

Crescita del consumo di

cioccolato e dell’export verso

nuovi mercati;

Spesa turistica degli stranieri in

aumento;

Turismo enogastronomico in

crescita;

Itinerario europeo del cioccolato.

Crisi economica e diminuzione

dei consumi di cioccolato in

Italia;

Crescita dei competitor;

Turismo interno in crisi;

Diminuzione degli investimenti

in sponsorship.

4.2.Le sponsorizzazione di Eurochocolate

Le sponsorizzazioni rappresentano una delle più importanti fonti di finanziamento e di

redditività della manifestazione, sono indipendenti dai volumi delle vendite e ogni

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anno contribuiscono in misura variabile ai ricavi dell’azienda organizzatrice, con

un’oscillazione tra il 30 e il 55% a seconda del numero di partener coinvolti.

Un leggero calo in questo settore è stato registrato nel 2012 per via della crisi

economica e della propensione al risparmio delle aziende, con la riduzione del budget

a disposizione dei responsabili marketing.

Nel corso dei diciannove anni di attività Eurochocolate ha stretto collaborazioni con

aziende provenienti da un gran numero di settori industriali e ha costruito una fitta rete

di relazioni pubbliche che gli permette di avere ogni anno circa una ventina di sponsor

non legati al mondo del cioccolato.

Gli sponsor sono divisi in:

“Chocosponsor”;

sponsor “non-cioccolato”;

sponsor tecnici.

A questi si aggiunge il patrocinio di:

enti;

partner.

I contratti vengono stipulati annualmente e il successo di ogni edizione è il punto di

partenza per rafforzare ed incrementare le collaborazioni commerciali con vecchie e

nuove aziende interessate alla manifestazione.

Il legame fra immagine della manifestazione e quello degli sponsor è molto importante

perché quanto maggiore è il prestigio dei suoi sostenitori tanto più l’evento è in grado

di promuovere intrattenimento per il pubblico partecipante, accrescendo in tal modo la

propria fama e importanza.

Un evento periodico come Eurochocolate, che si ripete a cadenza annuale e sempre

nello stesso periodo dell’anno, consente di stabilire una stretta associazione fra

sponsor e sponsee per il consumatore e facilita gli accordi e la programmazione delle

aziende, che possono inserire nel budget annuale per l’anno successivo, facilitando la

ripetizione degli accordi.

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La ricerca è affidata all’ufficio marketing, che ha il compito di rafforzare le relazioni

con i vecchi clienti e attivare nuove collaborazioni, produrre le proposte di

partecipazione, gestire l’accordo e i contratti, le operazioni di comunicazione e

allestimento, le iniziative commerciali e seguire il cliente durante tutto lo svolgimento

dell’evento. Ogni anno, durante la fase di programmazione per l’edizione successiva

dell’evento, viene stilato un elenco con le potenziali aziende da contattare, diviso per

categoria merceologica e scelte in base al tema dell’edizione in preparazione, alla

vicinanza con il target della manifestazione, cosa piuttosto semplice con un prodotto

duttile come il cioccolato.

La proposta di partecipazione, viene preceduta da una presentazione, in cui si

evidenziano i possibili benefici per lo sponsor in termini di visibilità e possibilità di

partecipare con proprie iniziative, tranne per i clienti con cui esiste un rapporto saldo

di fiducia e conoscenza, a cui si invia direttamente una proposta già strutturata e

comprensiva di budget.

Le sponsorizzazioni più durature e continuative si realizzano, come è facile

immaginare, con le aziende dolciarie, ma esistono anche imprese di altri settori che

affiancano la propria immagine a quella di Eurochocolate per anni, in particolar modo

gli istituti bancari, fra i principali promotori dello sviluppo e sostegno di attività

culturali importanti per il territorio, fra cui Banca Popolare di Spoleto.

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4.3Il caso Eurochocolate e Banca Popolare di Spoleto: una combinazione vincente

per la promozione del territorio

La Banca Popolare di Spoleto è uno degli istituti finanziari del territorio e conta

attualmente 103 filiali, 67 in Umbria, 18 nel Lazio di cui 9 a Roma, 11 nelle Marche e

2 in Abruzzo. Dal 2008 ha cercato di espandere la propria copertura territoriale al nord

con uno sportello a Milano e nel 2012 uno a Torino, ma è nel complesso una realtà del

centro Italia e dell’Umbria in particolare.

Il rapporto di sponsorship fra l’istituto finanziario umbro e Eurochocolate risale agli

inizi della manifestazione, in qualità di banca tesoriera depositaria degli incassi, con

una presenza solo istituzionale, che prevedeva il logo in comunicazione.

Nel 2010 la direzione commerciale ha voluto provare a trasformare il sostegno alla

manifestazione in un’iniziativa che desse reale visibilità alla banca, con il concorso

“Dentro la banca il cioccolato incanta”, che metteva in palio monete di cioccolato.

Visti i risultati soddisfacenti la collaborazione si è ripetuta negli anni seguenti con

un’operazione di communication based co-marketing per il lancio dei certificati di

deposito Chocobond con tasso fisso del 5% accessibile per tutto il mese di ottobre.

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5.Feedback dell’evento

Secondo i risultati ottenuti nel 2018 dall’evento Eurochocolate, i turisti che hanno

affollato la Piazza IV Novembre 7, definita il cuore medievale di Perugia, sono rimasti

alquanto sorpresi. Vi è stato un riscontro positivo per quanto concerne l’organizzazione

dell’evento, la gestione da parte delle forze armate, per la sicurezza dei turisti, è stata

eccellente. La venticinquesima edizione di

Eurochocolate è iniziata con lo svelamento

della scultura simbolo contenente 25

prelibatezze assortite scolpite dallo scultore

Andrea Gaspari e dal peso di 25 Kg l’una

realizzate con cioccolato bianco, al latte,

fondente, alla gianduia e fondente.

Eurochocolate – ha affermato il sindaco

Andrea Romizi – è una manifestazione che noi

perugini sentiamo come identitaria; la città e la

sua storia sono legate al cioccolato che è uno

dei principali elementi attrattori. La ripulitura

delle Logge e di questi ambienti è un bellissimo intervento di riqualificazione realizzato

da Eurochocolate ed è giusto che oggi vi sia un contenuto che rende giustizia al lavoro

svolto. Il mio augurio a tutti i perugini e ai tantissimi visitatori – ha concluso è quello di

trovare una città accogliente nella quale divertirsi e stare sereni, ritagliandosi con le

proprie famiglie un momento di svago».

Secondo un sondaggio svolto al termine

dell’evento si è riscontrato che il dolce di

cioccolato che ha avuto più successo di tutti è

stato il pan pepato, un composto croccante a

base di cioccolato fondente, miele, pepe,

farina, nocciole e canditi.

Il giudizio qualitativo sulla manifestazione è

stato monitorato attraverso l’assegnazione di

un punteggio che variava da un minimo di 1 ad un massimo di 4 alle quattro aree evento: Chocolate show, Attività Culturali, Degustazioni, Eventi sponsor. Il punteggio più alto

è stato raggiunto dall’area commerciale con un punteggio finale di 3,03.

Tra i turisti intervistati, solo il 16% proviene dall’Umbria, mentre le regioni con più alta

percentuale sono rappresentate dalla Toscana, dalla Campania, da Lazio e dalla Puglia.

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6.Altre esperienze collegate

6.1.Etruscan Chocohotel

L'Etruscan Chocohotel è stato creato nel 1998 dalla famiglia Guarducci (creatori

dell'Eurochocolate) ed è l'unico hotel al mondo interamente dedicato al cioccolato. È

un hotel a tema unico nel suo genere perché interamente dedicato a un valore aggiunto

della città di Perugia ed è situato a soli cinque minuti di macchina dal centro storico

della città.

Le 94 camere sono distribuite su tre piani: Piano al Latte, al Gianduia e al Fondente.

Le camere sono moderne e caratterizzate da arredi "golosi" come la choco-scrivania,

testata del letto a forma di tavoletta o il copriletto con la parola “cioccolato” scritta in

tutte le lingue del mondo. L'Etruscan Chocohotel offre tre tipologie di camere:

"Choc Your Room" che permette di personalizzare la stanza con una foto o una

poesia che verrà realizzata sotto forma di quadro per occasioni speciali come

una proposta di matrimonio o una sorpresa.

"Choco Fan Room" ed è la prima camera social al mondo. È stata realizzata con

le idee dei clienti più golosi che hanno partecipato a un contest organizzato

dalla struttura. Tutti i dettagli sono caratterizzati dall'aspetto "social", come uno

stormo di uccellini e una cornice di cioccolato che fa da sfondo a numerosi

selfie da condividere.

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"Choco Sweet Suite", allestita tutto l'anno con una quantità infinita di

cioccolato sparso, letteralmente, in ogni angolo. Si può mangiare cioccolato a

volontà in ogni attimo del soggiorno, dal ChocoQuadro o dal

ChocoScendiLetto, e si ha la possibilità di portarlo via gratuitamente. Questa è

sicuramente la tipologia più caratteristica dell'hotel.

L'Etruscan Chocohotel ospita al suo interno il Ristorante Buonenuove di Perugia che,

oltre a piatti tipici della cucina Umbra, offre il ChocoMenù, cioè un menù interamente

a base di cacao, dall'antipasto al dessert. Alcuni piatti di questo menù speciale sono:

Straccetti di tacchino all'arancio con cioccolato fondente, Tagliolini al cacao con ragù

di cinghiale e Carpaccio di manzo con vinaigrette di mele e fiocchi di fondente.

Nella Hall dell'hotel del piano terra si trova il fornitissimo Chocostore, dove è

possibile acquistare tutti i prodotti al cioccolato realizzati da Costruttori di Dolcezze

Chocogadget dell'Eurochocolate. Si possono trovare anche prodotti d'arredo come il

ChocoLampione per gli innamorati o il ChocoVelox rilevatore di golosità. Inoltre è

possibile fare una degustazione di cioccolata al bar situato all'entrata.

All'interno dell'Etruscan Chocohotel sono disponibili ulteriori servizi a pagamento:

Un massaggio nella Spa con prodotti a base di cioccolato;

La Choco-colazione a buffet con prodotti locali come gli affettati e i dolci a

base di cioccolato come le crostate o i biscotti, questo servizio è acquistabile

anche da chi non soggiorna nell'hotel;

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La Super Choco-colazione a buffet con la fonduta di cioccolato Perugina e la

tagliata di frutta fresca, che si gusta seduti sotto delle strutture di cioccolato a

forma di cuffie;

La Choco-degustazione guidata, condotta da un esperto, in cui viene ripercorsa

la storia del cioccolato e dell'albergo per poi passare alla creazione di

cioccolatini fatti a mano e infine alla degustazione vera e propria.

I clienti dell’hotel si dicono nel complesso soddisfatti della struttura e della maggior

parte dei servizi offerti, con particolare apprezzamento della colazione a tema

cioccolato. I clienti sono soddisfatti anche della gestione dell’hotel, di cui il personale

è cordiale e sempre pronto a risolvere i problemi che possono presentarsi. È una

struttura che consiglierebbe e in cui tornerebbero volentieri.

6.2.Choco-Mappa

Per integrare l'esperienza Eurochocolate è stato

realizzato un percorso delle dieci migliori

cioccolaterie del centro storico di Perugia. La

lista è stata stilata dall'Università di Perugia in

occasione dell'Open Day "L'ateneo al centro" che

prevede seminari, workshop e attività di

orientamento per le future matricole. Per rendere

l'evento più interessante e accattivante hanno

voluto aggiungere un tour goloso alla scoperta

della città del cioccolato.

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Alcune cioccolaterie che fanno parte della Choco-Mappa sono:

Il negozio Perugina nasce nel settembre del 1999 a Corso Vannucci, nel cuore

di Perugia. Nasce dall'unione fra Nestlè Italiana, proprietaria dei marchi, e il

gestore del punto vendita. All'interno si può trovare un cioccolato d'eccellenza

che abbina l'imprenditorialità all'artigianalità, il tutto proposto in confezioni

abbinati. Il negozio dispone anche di un sito per lo shop online.

Il Chocostore Perugia si trova a Piazza IV Novembre, in pieno centro storico. I

prodotti venduti nello store sono realizzati dal laboratorio "Costruttori di

Dolcezze". Questo brand nasce nel 2006 come tema dell'edizione

Eurochocolate. Il simbolo del brand è stato ideato dal designer Giulio Iacchetti

ed è la cazzuola: una tavoletta di cioccolato di forma triangolare adagiata su una

colorata paletta torta di silicone. Questo brand firma ogni anno il gadget

ufficiale di Eurochocolate, ideando prodotti che richiamano il tema dell'edizione

corrente.

Turan Cafè è una caffetteria con lavorazione del cioccolato con laboratorio a

vista. Si trova al centro della città e realizza prodotti al cioccolato con il cacao

proveniente dall'Africa e dal Sud America, unendolo a prodotti classici ed

esotici come semi di lino, zenzero, mandorle, noci, fichi, semi di chia,

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peperoncini e pistacchi. Offre anche una linea interamente biologica. La

caffetteria prende il nome dalla Dea etrusca dell'amore e della vitalità.

La cioccolateria Augusta Perusia nasce nel 2000 da Giacomo Mangano (ex

dipendente della fabbrica della Perugina), sua moglie Rita e suo figlio

Giordano. Si trova nel centro storico di Perugia e il cioccolato artigianale viene

realizzato secondo le tecniche degli anni '90 del secolo scorso. Nel 2016 è stata

inaugurato un altro punto vendita a sud di Perugia in cui si trova l'unico

laboratorio a vista del Centro Italia. Oltre ad essere una cioccolateria è una

gelateria, una pasticceria e una caffetteria, offre anche prodotti confezionati per

essere regalati.

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Sitografia:

www.eurochocolate.com;

www.appydays.it;

www.bellaumbria.net;

www.bpspoleto.it;

www.sweetcityperugia.it;

www.chocostore.it/chocostore-perugia;

www.turancafè.it;

www.cioccolatoaugustaperusia.it;

www.turismoesperienziale.it;

www.chocohotel.it;

www.eurochocolate.com;

www.insidemarketing.it

www.eventbrite.it

www.topsecret.it

www.teknoring.com

www.tamilano.com/storia-sulle-origini-del-cacao-e-del-

cioccolato/

blog.rigato.net/2014/11/07/conosci-il-cioccolato/

Pagina ufficiale "Eurochocolate" di Instagram.

Bibliografia:

Casi di marketing Vol. 10, a cura di Costanza Nosi.