IL TIRO A VOLO 321

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Il Magazine della Federazione Italiana Tiro a Volo

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Numero 32118 marzo 2015

DirettoreLuciano Rossi

Direttore ResponsabileLuigi Agnelli

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]

CoordinatoreRedazionaleMassimiliano [email protected] : @ILTIROAVOLO

Grafica& MultimediaAndrea Tei

Tutti i diritti riservatiVietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata.

Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994

SPONSOR FEDERALI

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pag 4 PER LE DUNEè INVERNOD’ORO

pag 9 MARMORE:L’OTTAVASINFONIA

pag 10 DALLEREGIONI

VENIERO SPADASCINTILLANTE A CARPIGNANO

Munizioni Baschieri & PellagriBornaghiCleverChedditeFiocchi MunizioniNobel Sport ItaliaRC Eximport

ArmiCaesar Guerini Perazzi Armi Pietro Beretta

Macchine lanciapiattelliFAB

Macchine lanciaelicheRodenghi

PiattelliEurotarget

AbbigliamentoBeretta

Dispositivi acusticiEurosonit

Recupero rifiutiIES s.r.l .

Veniero Spada è stato uno dei protagonisti del weekend internazionale di Compak a Carpignano Sesia. Nel Gran Prix Fitasc ospitato dal sodalizio piemontese è stato l’ungherese Andras Szerdahe-ly a svettare nella gara open con 188/200, ma il coach umbro si è inserito immediatamente nella scia del forte specialista magiaro e, dopo aver intercettato 176 bersagli, ha superato in shoot-off per 24 a 23 Pier Edoardo Tacconi. Tra le Ladies la vittoria ha arriso alla svizzera Rosa Maria Gerpe che ha totalizzato 159/200 e ha preceduto Brunella Gibellini. Andrea Chitto ha vinto tra gli Junio-res: con 153/200 Chitto ha regolato Manuel Cassani. I 176 centri con cui si era già segnalato nella classifica generale hanno permesso a Veniero Spada di svettare facilmente tra i Veterani davanti a Ivano Bettini e Massimo Iulita (nella foto). Tra i Superveterani Enzo Gibellini (173/200) ha vinto precedendo il quotato svizzero Alain Reyna e l’olandese Tie Franke.

La Redazione

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In copertina

Antonio Ansalone, Pasquale Porzio, Giovanni Cantile, Raffaele Scala, Guglielmo De Julio e Domenico De Luca sono gli eroi dello scorso weekend: i sei specialisti della Fossa Olimpica hanno infatti condotto alla vittoria le insegne della Società Le Dune nella finale nazionale invernale di Valle Aniene.

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Come un film d’azione. Senza cadute di tensione, senza rallentamenti e soprattutto con un finale imprevedibile ad alta tensione. Possono essere davvero soddisfatti il timoniere Simone Gissi e suoi collaboratori per aver saputo ospitare sulle pedane di Valle Aniene una finale nazionale d’inverno a squadre di Trap con un copione così avvincente da sembrare appunto un film costruito con tecnica sapiente. È una finale d’inverno, si sa, e le condizioni meteo ce la mettono davvero tutta per confermare quel presupposto. Ma non c’è freddo, non c’è pioggia sferzante, non c’è luce

declinante che riescano a frenare l’esuberanza del team della Società Le Dune che a Valle Aniene si aggiudica autorevolmente la vittoria nelle ultime battute di gara, costringendo al secondo posto la formazione sarda di Ampurias che in realtà aveva saputo tenere in pugno la sfida con grande determinazione fino alla vigilia della finale parallela tra le prime otto squadre. Che Le Dune e Ampurias siano le squadre candidate ad un sicuro ruolo di primo piano lo dicono subito le prime battute del confronto di Lunghezza, diretto con la consueta competenza da Mario

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PER LE DUNE èINVERNO D’ORO

FOSSA OLIMPICA

Con un sorprendente “rush” finale la formazione della Società Le Dune ha vinto il titolo nazionale d’inverno di Fossa Olimpica a Valle Aniene

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Il team della Società di Villa Literno conquista lo scudetto nazionale d’inverno di Fossa Olimpica a Valle Aniene in una sfida caratterizzata da continui capovolgimenti di fronte che assegna un brillante argento ad Ampurias e un luminoso bronzo a Torretta

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Il secondo posto della sfida in programma a Lunghezza se l’è

aggiudicato il team di Ampurias

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Taselli. Al primo round i sardi sfoderano un sontuoso 140/150 grazie all’en-plein del Prima Riccardo Caddia, al 24 di capitan Nicola Peru e al complessivo ottimo livello di tutti gli altri componenti del sestetto. Le Dune, in parallelo, piazzano un solido 139 che ha le sue basi negli omogenei 24 di Antonio Ansalone, Pasquale Porzio e Raffaele Scala. Ma che il gioco non possa rivelarsi un ping-pong attraverso il Mar Tirreno tra i campani e i sardi lo dicono a chiare lettere i sei di Aosta B: anche il team dei campioni uscenti, selezionato da Marco Bianchi, totalizza infatti 140 centri e la formazione di capitan Stefano Pavan denota in aggiunta un’armoniosa omogeneità tecnica interna. Al compimento del secondo turno è però già possibile formulare qualche previsione e il responso di metà gara conferma lo straordinario stato di forma della squadra di Ampurias. Il ruolino di marcia dei sardi è praticamente perfetto: il 139 della seconda serie permette loro addirittura di allungare il passo nei confronti degli avversari diretti perché i sei de Le Dune hanno raccolto soltanto 132 centri e Aosta B ha smarrito un po’ di smalto per effetto degli insidiosi sinistri del campo 1 e si è fermata a 129. Ma sia i campani del coach Gennaro Viscovo che gli aostani di Marco Bianchi non vogliono certo stare in disparte e nella terza serie restano

saldamente attaccati alla gara: i ragazzi di Villa Literno intercettano 137 bersagli, Aosta ne ferma 136. Al terzo round la fatica di una giornata lunga e di un contesto meteorologico estremamente faticoso si fa sentire anche per i “robot” di Ampurias: i sardi escono con un 133 che ridimensiona il loro vantaggio ma li lascia al vertice della graduatoria con quattro bersagli di vantaggio su Le Dune e sette su Aosta. Tra le magnifiche otto accedono al round finale anche la Pisa di capitan Marco Venturini (403), Raimondo (402), Torretta (400), Cascata delle Marmore (397) e Poggio dei Castagni (396). Ma non c’è tempo per mollare, anzitutto perché a questo punto di una lunga giornata, iniziata agonisticamente alle sette del mattino, in cui le squadre hanno dovuto dare il meglio con temperature rigide e pioggia a tratti sferzante, ci si mette anche il rapido declinare della luce a condizionare le prove dei contendenti. Forse i sei di Ampurias sottovalutano un po’ questo inconveniente e sul campo 1 di Valle Aniene, in cui li ha spediti il sorteggio, si trovano ad affrontare i lanci più insidiosi della gara un po’ in apnea in termini di visibilità. Tra gli isolani c’è un fenomenale Attilio Ricci che compie un miracolo e incamera un superbo 25, ma a fronte di un Nicola Peru che mette in campo tutta la sua grande esperienza e caparbietà agonistica,

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pur soffrendo per un passaggio a vuoto a metà serie che lo costringe al 21, c’è uno Stefano Lodi che soffre a sua volte fortemente le angolazioni più ardite e le ombre crescenti e chiude con 16 centri all’attivo. Tengono bene Paolo Boi che contribuisce con 23 centri e Riccardo Caddia che totalizza 22 e conclude con un 19 Alberto Miscali. Il totale è 126/150 e quel punteggio risulta effettivamente ingeneroso per un team che ha saputo comporre indiscutibilmente una gara strepitosa al traguardo delle tre serie. Ma dall’altra parte dell’impianto di Lunghezza, frattanto, Le Dune, utilizzando bene gli ultimi minuti di luce ancora vivace, compongono a loro volta un piccolo-grande miracolo tecnico-agonistico. Quando occorre dare la carica, sono gli uomini-simbolo che giocano il loro ruolo più efficace. E Guglielmo De Julio dimostra ancora una volta di saper svolgere la sua funzione di leader carismatico nel modo migliore. Dopo il 25 della terza serie, in finale Guglielmo suona la carica e, se non fosse per quel piattello che se ne vola via al diciannovesimo turno, sarebbe ancora en-plein: a comporre una gara di grande carattere che Guglielmo dedica ad una persona che ha avuto un “ruolo speciale” nella sua vita e che è venuta recentemente a mancare. Mette

sul piatto della bilancia tutto il peso autorevole del titolo individuale d’inverno degli Eccellenza anche Antonio Ansalone che contribuisce con un altro 24 e altrettanto fa il bravissimo Seconda Raffaele Scala. Ma è fuori discussione che tutta la squadra gira a pieno regime: a questo punto della gara sono preziosissimi e determinanti anche il 22 di Domenico De Luca e i 21 di Giovanni Cantile e Pasquale Porzio: che meriterebbero di concludere con un parziale anche più alto se non arrivasse la fatica a costringerli a qualche errore negli ultimissimi lanci. Sono 136 i bersagli che Le Dune possono portare in dote e il conteggio non lascia adito a dubbi: sono proprio i ragazzi di Villa Literno i campioni d’inverno delle Società di Trap. Con 544/600 la Società Le Dune si assicura il primo posto della graduatoria tra le cinquantaquattro compagini in lizza. Ampurias raggiunge quota 538 e quel punteggio vale un secondo posto preziosissimo che colloca gli atleti sardi tra i favoritissimi per le prossime sfide collettive stagionali. Ma le sorprese non sono finite. Perché è Torretta ad agguantare il terzo posto del confronto capitolino. Capitan Fabio Sollami è abile a non far smarrire le speranze di podio al team siciliano che in finale parte da quota

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ACon una solida rimonta nelle fasi finali Torretta ha conquistato la medaglia di bronzo

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Il Presidente del Coni del Lazio Riccardo Viola è intervenuto alla cerimonia di premiazione della Finale invernale delle Società di Trap e, insieme al Presidente Luciano Rossi, ha consegnato a Barbara Tonini la Medaglia di bronzo al merito sportivo

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A1. Le Dune 544/600

2. Ampurias 5383. Torretta 5364. Aosta B 535

5. Pisa 5356. Raimondo 534

7. Cascata delle Marmore 5268. Poggio dei Castagni 516

9. La Fattoria 393/45010. Montecatini 392, 11

Il Campanile 39212. Torre Ardore 39113. Castellano 39014. Valle Aniene 389

15. Cisterna 38816. Aeronautica 388

17. Garden 38618. Scorrano 385

19. Campomarino 38520. Foligno 38421. Sezze 383

22. La Contea 38123. Po 381

24. Conselice 38025. Carabinieri 380

26. Fano 38027. Potenza 379

28. Umbriaverde 37829. Spinella 37830. Pezzaioli 37831. Sassari 37832. Carisio 377

33. Ghirlandina 37734. Castelfidardo 376

35. Zugliano 37536. Kr 375

37. Carignanese 37438. Gioiese 37239. Pecetto 37240. Aquila 372

41. Aosta A 37142. Sant’Uberto 371

43. Mores 37044. La Valle 366

45. Del Savuto 36646. Vulci 365

47. Catania 36448. Il Tiro 364

49. Castanea 36050. La Cicogna 358

51. Cori 35752. Mattarona 35453. Arborea 34854. Mothia 348

400. E sa motivare bene Michele Sollami, Valerio Tripoli, Tommaso Castronovo, Alessandro Carmelo Fricano e Paolo Vitale conducendoli a comporre una finale da manuale: i 136 centri su 150 assemblati da Torretta ribaltano infatti gli equilibri. Con 536 centri complessivi i siciliani sono splendidamente terzi davanti ad Aosta e a Pisa che concludono a quota 535. Nella scia, si

collocano poi Ramondo con 534, Marmore con 526 e Poggio dei Castagni con 516. L’inverno ha eletto i suoi eroi, ma gli atleti che hanno fatto fuoco e fiamme al confronto di Via Lunghezzina sembrano davvero aver ancora molta voglia di vincere. Di loro si continuerà dunque certamente a parlare anche con le temperature torride dell’estate.

Finale del Campionato d’inverno delle Società di Fossa Olimpica

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MARMOREL’OTTAVA SINFONIA

SKEET

Sulle pedane di casa il team umbro conquista il titolo nazionale d’inverno di Skeet precedendo Valle Aniene e Laterina

Sul podio della sfida invernale di Skeet Cascata delle Marmore ha preceduto Valle Aniene e Laterina

Sinfonico come una vittoria a squadre. Non si compie forse la magia della musica quando tutti gli elementi di un’orchestra eseguono un pezzo in perfetta armonia? Ebbene, in questo senso Ferdinando Donati è senza dubbio un grande direttore d’orchestra perché il dirigente umbro di Cascata delle Marmore ha saputo ancora una volta creare l’ensemble giusto per andare a conquistare l’ennesimo titolo invernale delle Società di Skeet. L’ottavo, per la precisione. Ed è dunque: l’ottava sinfonia di Cascata delle Marmore. Vincere in casa non è necessariamente un’impresa facile, ma per i magnifici sei di Marmore sembrano davvero non esistere missioni impossibili. Sulle pedane di Montecastrilli, schierando Riccardo Meriziola, Paolo Gregorio Quondam, Massimo Vitullo, Roberto Bianchi, Fabrizio Nascetti e Nazzareno Rocchetti, il team di Marmore ha totalizzato 554 centri su 600 e si è impossessato del titolo staccando di sette lunghezze la formazione di Valle Aniene (Marco Bicchi, Sergio

Forlano, Stefano Martinoli, Roberto Vergari, Andrea Di Candido e Fabrizio Melis). Il terzo posto è stato appannaggio della squadra di Laterina che ha totalizzato 538: sotto le insegne toscane hanno militato nell’occasione Maurizio Carrara, Niccolò Sodi, Maurizio Borgi, Lorenzo Caselli, Claudio Boccardo e Marco Becatti.

La squadra di Cascata delle Marmore ha vinto il titolo nazionale d’inverno di Skeet

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LA GRANDE FESTA DELTIRO A VOLO PIEMONTESE

DALLE REGIONI

Festeggiati i campioni della regione alla presenza del Presidente Luciano Rossi e del fuoriclasse Johnny Pellielo

Il Presidente Luciano Rossi, il Senatore Enrico Buemi, l’Onorevole Roberto Rosso e Pino Facchini consegnano un riconoscimento al campionissimo Johnny Pellielo

è stata un grandissimo successo la festa del tiro a volo piemontese che si è svolta venerdì scorso all’Air Palace di Leinì. Alla riunione conviviale sono intervenuti il Presidente federale Luciano Rossi, il Senatore Enrico Buemi, l’Onorevole Roberto Rosso e il quadricampione del mondo Giovanni Pellielo. Presente naturalmente anche il timoniere della Fitav regionale del Piemonte Pino Facchini con il Giudice sportivo territoriale Bruno Novarese, Carlo Ilengo e Paolo Pozzati. Sono intervenuti alla serata anche i fratelli di Pino Facchini: Giulio, attuale Comandante della Polizia municipale del Comune di Rivalta e Lucio, funzionario della Banca nazionale del lavoro. Gradita anche la presenza dell’architetto Antonietta Pastore, capo dipartimento dei servizi tecnici dell’Asl 1. Alla tradizionale riunione del tiro a volo regionale sono intervenuti anche tutti i delegati provinciali del Piemonte e i componenti della Commissione tecnica del settore giovanile Bruna Lovera e Gianni Bogliolo. Dopo una breve introduzione di Pino Facchini, è stata data la parola al Presidente federale. Luciano Rossi ha riservato parole affettuose e di grande apprezzamento nei confronti dell’organizzazione piemontese e ha tributato un caloroso saluto ad alcuni “eroi” del tiravolismo nazionale quali Giovanni Pellielo ed Elda Rolandi. Il massimo dirigente della Fitav ha anche assicurato il suo personale impegno e quello del Consiglio federale per individuare soluzioni ad una serie di istanze avanzate dalle Associazioni

piemontesi. Immediatamente dopo sono intervenuti il Senatore Buemi e l’Onorevole Rosso che hanno riservato parole di elogio nei confronti del tiro a volo piemontese. Subito dopo è iniziata la lunga rassegna delle premiazioni. Sono stati chiamati al tavolo della Presidenza per ricevere il premio i Presidenti e i Vicepresidenti di Astigiana Trap, Biella, Baldissero “E. Peroglio”, Le Bettole, Cerone, Carpignano Sesia, Carignanese, Asti San Marzanotto, Pecetto, Suno, Settimo, San Giovanni, Carisio e Racconigi. Premiati anche il Giudice sportivo Bruno Novarese, i delegati provinciali, gli istruttori Davide Cestari, Carletto Ilengo, Bruna Lovera, Marcello Cena, Alberto Barozzi, Alfredo Bianchi, Giovanni Mirone, Alessandro Bianchi, Pino Oliva e Sergio Marchini. Premiato anche Gigi Benorino quale mascotte del tiro a volo piemontese. Applausi scroscianti anche per altri noti personaggi del tiro a volo piemontese presenti alla riunione conviviale di Leinì: Romano Peila, neo Presidente di Baldissero “E. Peroglio”, Leo Borsetti e Francesca Borio, i direttori di tiro nazionali Giuseppe Martin, Giancarlo Benorino, Carlo Cappa, Rita Sabatino, Franco Meda e Bruno Zecca, Emanuela Carlini, Renato Bauducco, Renzo Furian e Paolo Gallo. Pioggia di premi, infine, per molte Ladies e per le ragazze e i ragazzi del Settore giovanile e per tutti coloro che si sono distinti nei campionati invernali. Una vera e propria ovazione è stata riservata poi a Mimmo Chindemi che è stato nominato tiratore dell’anno per il 2014.

Di Rocco Facchini e foto di Davide Cestari

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SAN FRUTTUOSOBRILLA NEL COMPAK

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DALLE REGIONI

Il titolo regionale invernale della Lombardia di Compak premia il sodalizio mantovano

I GIOVANI DEL VENETO E DEL FRIULIDi Adriano Lonardi

Si è svolto nello scorso weekend il raduno tecnico sportivo del Settore giovanile per i ragazzi delle regioni del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. Ospitati dall’impianto della Società Santa Lucia di Piave, 23 partecipanti divisi nelle tre specialità olimpiche hanno attentamente seguito le istruzioni impartite dai Commissari Tecnici Antonello Iezzi, Francesco Belluco e Cristian Eleuteri. Ma la formazione non si è svolta esclusivamente sulle pedane di tiro: nel tardo pomeriggio di sabato tutti i giovani partecipanti si sono trasferiti nella palestra comunale di Santa Lucia di Piave, che l’amministrazione ha gentilmente messo a disposizione, e agli ordini del Professor Alberto Di Santolo hanno eseguito alcuni esercizi propedeutici. Contemporaneamente i tre CT presso l’impianto di tiro hanno tenuto una riunione con i numerosi istruttori ed allievi istruttori presenti per condividere le esperienze e gli insegnamenti necessari per svolgere al meglio la “costruzione” dei tiratori.

Testo e foto di Giorgio Steccanella

Il podio delle squadre al Campionato invernale di Compak della Lombardia

Si è concluso con un lusinghiero bilancio di partecipanti anche il Campionato regionale invernale della Lombardia di Compak che ha visto aggiudicarsi il titolo del 2015 da parte della compagine mantovana di San Fruttuoso davanti a Arlunese e Mesero. Con alla consolle il sempre impeccabile responsabile regionale della specialità Giancarlo Vitali, il torneo invernale ha fatto registrare una media di 120 tiratori per ciascuna delle 5 prove. La kermesse aveva preso il via l’11 gennaio da Arluno per spostarsi poi al centro bresciano del Bettolino di Trenzano, al San Fruttuoso, al Tav Fagnano per concludersi domenica 15 marzo sulle pedane del Tav Bergamo. A cucirsi addosso gli scudetti regionali individuali sono stati l’Eccellenza Roberto Ardesi (Tav Le Rondinelle), il Prima categoria Davide Scotti (San Fruttuoso), il Seconda categoria Giancarlo Rigamonti (Arlunese) e il Terza categoria Dario Bodei, alfiere del Tav bresciano Valle Duppo di Lodrino. Per quanto concerne le qualifiche, a conquistare gli allori regionali in palio sono stati il Veterano

Damiano Facciolati (Arlunese), il Master Gianmario Ferrarri (Bergamo) mentre a brillare tra le Ladies e il Settore Giovanile sono stati rispettivamente Ana Cecilia Petagine (Rondinelle) e Thomas Plati del Tav Bergamo. Particolarmente “pepate” le corse al titolo regionale invernale degli Eccellenza e dei Seconda categoria dove, per poter assegnare gli scudetti, si è andati ai supplementari. Il testa a testa tra gli Eccellenza per il gradino più alto ha avuto quali protagonisti Roberto Ardesi e il portacolori del Tav Bergamo Pasquale Gabbiadini, costretti allo shoot – off dopo la perfetta parità (266/300) nei tempi regolamentari. Ad avere la meglio, con due centri, è stato Ardesi, contro il favorito della vigilia Gabbiadini. A duellare per l’oro tra i Seconda categoria, sono stati invece Giancarlo Rigamonti e il tiratore del San Fruttuoso Nicola Amadei, entrambi gettonatissimi fin dall’inizio del campionato. In questo caso, per la certezza della vittoria, Rigamonti ha dovuto inanellare una serie positiva di 6 piattelli frantumati contro i 5 polverizzati da Amadei.

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