IL TIRO A VOLO 290 291
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Numero 290 2916 agosto 2014
DirettoreLuciano Rossi
Direttore ResponsabileLuigi Agnelli
Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]
CoordinatoreRedazionaleMassimiliano [email protected] : @ILTIROAVOLO
Grafica& MultimediaAndrea Tei
Tutti i diritti riservatiVietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata.
Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994
SPONSOR FEDERALI
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pag 4 IL RUGGITODI EMANUELE
pag 12 PADOVANIGRANCAMPIONI,VENEZIANIANCHE...
pag 15 QUI SICILIA
pag 16 FOLIGNOè LEADER
pag 18 FIAMMED’ORO A CIVITAVECCHIA
APROPOSITODIELICHEMONDIALI
In copertinaEmanuele Bernasconi è il nuovo campione italiano di Eccellenza di Double Trap: la scorsa domenica 3 agosto il tiratore del Corpo Forestale dello Stato si è autorevolmente impossessato dello scudetto tricolore al Giorgio Rosatti di Ponso.
Munizioni Baschieri & PellagriBornaghiCleverChedditeFiocchi MunizioniNobel Sport ItaliaRC Eximport
ArmiCaesar Guerini Perazzi Armi Pietro Beretta
Macchine lanciapiattelliFAB
Macchine lanciaelicheRodenghi
PiattelliEurotarget
AbbigliamentoBeretta
Dispositivi acusticiEurosonit
Nel giro di poche settimane Bologna sarà la capitale mondiale dell’Elica: lo abbiamo sottoline-ato proprio nel numero scorso e in questo numero ospitiamo alcune considerazioni formulate dal Consigliere federale Aldo Visconti a proposito dell’evento che sarà ospitato dallo storico stand di Casalecchio di Reno. Il dirigente emiliano ha infatti posto recentemente l’accento sulle singolari opportunità offerte dal confronto iridato del prossimo settembre. “Quello che ritengo estremamente significativo - ha detto Aldo Visconti - è che il Campionato del Mondo di Elica di Bologna è un evento agonistico di altissima portata che tuttavia non è esclusivo, ma offre invece l’opportunità di partecipare a tutti gli appassionati. Nelle discipline non olimpiche i confronti iridati sono manifestazioni open e questa di Bologna costituirà un’opportunità che i tiratori italiani non devono lasciarsi sfuggire: si tratta infatti dell’occasione di partecipare ad un grande evento sportivo e anche della possibilità di scoprire o di riscoprire una disciplina tiravolistica di grande fascino. Oltre ai rappresentanti delle scuole tradizionali dell’Elica, al Mondiale di Bologna del prossimo settembre è già annunciata una massiccia partecipazione da parte di nazioni in cui la specialità si è sviluppata soltanto recentemente: Austria, Belgio, Svezia, Australia. è il segno tangibile che quanto ha compiuto la nostra Federazione in questi anni per promuovere la disciplina ha lasciato il segno e ha avviato un processo di ampliamento del gradimento della disciplina che è ancora in corso. Non possiamo inoltre trascurare che la folta presenza degli stranieri al Mondiale di Elica attribuirà allo stesso evento un im-portante ruolo turistico. Il tiro a volo è infatti capace di tradursi in strumento di promozione turistica per le aree interessate dalle manifestazioni e questo riconferma quella funzione sociale di primaria importanza su cui insiste da tempo il Consiglio federale.”
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Roooaaarrr! Se trasformassimo le battute conclusive del Campionato italiano di Double Trap a Ponso in una striscia di fumetti, sarebbe con un ruggito del genere che Emanuele Bernasconi lascerebbe la pedana del centrale padovano per raggiungere il primo gradino del podio. Per espressa dichiarazione del fuoriclasse del Corpo Forestale, è infatti proprio per effetto di un rabbioso desiderio di vincere che Emanuele ha prima conquistato il golden match nel confronto a sei e poi ha surclassato in finale con grande autorevolezza un Mauro De Filippis peraltro sempre puntuale agli appuntamenti che contano. Che la prova di Bernasconi a Ponso avesse il taglio della gara di grande livello, lo si era visto fino dalle serie di
selezione. Con due 29, un 28, un 27 e un 26 che equivalevano al parziale di 139/150, il verde-oro di Palombara Sabina aveva infatti consegnato un compito in classe da voto alto, ma il meglio doveva ancora arrivare. Del resto, se Emanuele era stato solido e regolare nei cinque round di selezione, Antonino Barillà e Davide Gasparini erano stati addirittura imponenti. Il calabrese chiudeva i cinque round con un ottimo 143 (due 30, due 28 e un 27) e il romagnolo, sommando un 30, due 29, un 27 e un 26, si attestava a 141. Alle loro spalle si insediavano appunto Emanuele Bernasconi e Mauro De FiIlippis (26 – 28 – 29 – 27 – 29) con 139, mentre Marco Innocenti (27 – 29 – 25 – 28 – 28) e Jacopo Trevisan (28 – 26 – 26 – 28 – 29), con 137, staccavano gli
IL RUGGITODI EMANUELEA Ponso Bernasconi artiglia lo scudetto dell’Eccellenza agli Assoluti della più giovane disciplina olimpica: sulle pedane del Giorgio Rosatti si laureano campioni italiani anche l’under 20 Umberto Onofrio Pagnotta, il Prima Daniele Tartagni, il Seconda Daniele Agostini, il Terza Christian Agostini, il Veterano Valter Veroli e il Master Almerino Carraretto
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Emanuele Bernasconi è il campione italiano degli Eccellenza di Double Trap del 2014
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Il Forestale di Palombara Sabina ha vinto brillantemente il titolo al Giorgio Rosatti di Ponso superando in finale Mauro De Filippis delle Fiamme Oro
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Con Emanuele Bernasconi al vertice del podio e Mauro De Filippis meritatamente d’argento, è stato Marco Innocenti ad artigliare il bronzo regolando Jacopo Trevisan
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ultimi due biglietti per la semifinale escludendo dal gioco il 136 di Alessandro Belli, i 135 di Daniele Di Spigno e Claudio Franzoni e i 134 di Ferdinando Rossi, Andrea Miotto e Alessandro Chianese. In semifinale, coloro che si erano legittimamente eletti “primi della classe” nella fase di selezione non
riuscivano però a rispettare lo stesso ritmo. Con un 22 e un 21 sono proprio Nino Barillà e Davide Gasparini ad abbandonare la sfida. Un sicuro Mauro De Filippis guadagna il golden match con 27 centri ed è Emanuele Bernasconi a proclamarsi sfidante ufficiale dell’eclettico pugliese delle Fiamme Oro
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Mauro De Filippis, autore del miglior punteggio di semifinale, si è arreso nel
golden match all’esuberante carica agonistica di un incontenibile Bernasconi
Un galvanizzato Umberto Onofrio Pagnotta riceve lo scudetto di campione italiano degli Juniores dal Direttore Tecnico della Nazionale di Double Trap Mirco Cenci
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con 25 bersagli utili. Il 24 di Jacopo Trevisan consente al veneto, al suo primo confronto tricolore da over 20, di andare a sfidare per il bronzo Marco Innocenti che chiude la semifinale con 23 centri. Forse serviva proprio in semifinale, per agguantare
la finalissima, quel luminoso 28/30 che Marco sfodera nel duello per il bronzo. Trevisan si batte bene, ma non va oltre il 24 e il terzo gradino del podio degli Eccellenza a Ponso spetta a Marco Innocenti da Montemurlo. Affrontano il confronto
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Umberto Onofrio Pagnotta si è assicurato meritatamente il titolo degli under 20 di
Double Trap con una semifinale e un golden match impeccabili e la brillante vittoria nello
shoot-off contro Lorenzo Ferrari
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per l’oro praticamente ad armi pari Mauro De Filippis e Emanuele Bernasconi: allo stesso livello - 139/150 - alla boa delle cinque serie di scrematura e poi ancora molto prossimi con i rispettivi parziali nella sfida a sei. Ma in finale è il verde-oro di Palombara Sabina ad avere l’ispirazione fulminante. È proprio Emanuele che sfodera un esuberante voglia di vincere e che, a fronte di un De Filippis
invece costretto ad incassare la serie peggiore di tutta la sua gara padovana (23), mette a segno un ottimo 27 che lo laurea miglior doublista italiano della stagione 2014.
Avvincenti colpi di scena anche nel comparto giovanile nel confronto tricolore 2014 di Double Trap della scorsa domenica 3 agosto. È infatti
Sul podio di Ponso il siciliano Umberto Onofrio Pagnotta ha preceduto Lorenzo Ferrari e Andrea Vescovi
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Per il suo cognome gli abbiamo attribuito proprio in queste pagine l’appellativo di cavallino rampante: si tratta di Lorenzo Ferrari che ha brillantemente conquistato l’argento tra gli Juniores del Double Trap
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In Prima categoria è Daniele Tartagni a laurearsi campione italiano davanti a Massimo Del Monte e Michael Spada
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Umberto Onofrio Pagnotta a conquistare lo scudetto stagionale dei giovanissimi e il siciliano è abile autore di uno spettacolare stravolgimento di equilibri agonistici. Alla boa delle cinque serie il miglior parziale è quello di Andrea Vescovi: l’umbro delle Fiamme Oro totalizza 141 (con due 30, un 28, un 27 e un 26) e precede il 138 di Jacopo Del
Moro (25 – 29 – 27 – 28 – 29), il 133 di Ignazio Maria Tronca (27 – 25 – 27 – 27 – 27), il 132 di Jacopo Duprè de Foresta (26 – 27 – 25 – 29 – 25), il 130 di Lorenzo Ferrari (27 – 28 – 21 – 28 – 26) e il 127 dello stesso Umberto Onofrio Pagnotta (25 – 26 – 26 – 27 – 23). Ma in semifinale c’è già aria di rivoluzione. Pagnotta e Ferrari se ne escono infatti
Daniele Agostini conquista il titolo tricolore di Seconda categoria davanti a Marco Correzzola e Lorenzo Gonnesi Fabbri
Christian Agostini è il campione italiano di Terza categoria davanti a Carmine Marsiglio e Giuseppe Sallustio
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Valter Veroli vince tra i Veterani precedendo Maurizio Pasciuti e Gastone Maghini
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con due formidabili 28 e si assicurano il golden match. Nessuno degli altri riesce a far meglio e infatti qualche nome celebre resta fuori dai giochi: è il caso di Tronca che totalizza il punteggio meno brillante dei sei contendenti (25) e di Dal Moro che raccoglie 26 centri come Duprè de Foresta ma in shoot-off si arrende al toscano che va a sfidare Vescovi (27) per la medaglia di bronzo. Il tiratore delle Fiamme Oro fa valere il suo ruolo di “anziano” del gruppo e supera Duprè de Foresta per 29 a 25. Sebbene sia un debuttante nel più autentico senso della parola, Lorenzo Ferrari (che appunto fino alla settimana precedente di Double Trap aveva davvero soltanto sentito parlare) si rivela un combattente tenacissimo. Del resto, proprio in queste pagine, poche settimane fa, lo avevamo definito il “cavallino rampante” e quell’appellativo non era soltanto il
suggerimento facilmente ispirato dal suo cognome, ma anche un felice pronostico. Ebbene, a Ponso il “cavallino rampante” lombardo ha tenuto fede a quel pronostico formulato poche settimane prima e ha letteralmente rischiato di compiere il colpo grosso. Glielo ha impedito un superbo Umberto Onofrio Pagnotta (e in parallelo siamo orgogliosi di aver idealmente spianato la strada a questo promettente doublista siciliano quando lo abbiamo ritratto in una copertina dedicata al Double Trap nella scorsa primavera) che in finale ha totalizzato 27 come Ferrari ma ha poi prevalso in shoot-off per 6 a 5 con l’autorevolezza del campione navigato.
In Prima categoria è Daniele Tartagni a laurearsi campione italiano. L’emiliano è già leader della graduatoria alla boa dei centocinquanta bersagli
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Almerino Carraretto si laurea campione italiano dei Master davanti a Germano Di Spigno e Mario Barbieri.
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con 132 centri ed è tallonato da Roberto Zallocco e Roberto Pecci a 127, da Michael Spada a 126, da Massimo Del Monte a 125 e da Bruno Maron a 123. Nei quindici doppietti della finale Tartagni difende bene il suo ruolo di “capocannoniere” e con 26 centri si laurea campione italiano con 158/180. È Del Monte, però, alle sue spalle a compiere un prodigio. Il suo 28/30 rivoluziona infatti la classifica: con 153 è proprio Massimo Del Monte a conquistare l’argento davanti al 152 di Michael Spada. Anche Daniele Agostini conserva brillantemente fino al termine della gara il primato conseguito alla boa delle cinque serie. Agostini guida infatti la graduatoria dei Seconda categoria con 134/150 e il suo solido 27 di finale lo consacra campione italiano con 161/180. Con un perfetto 29/30 di finale è Marco Correzzola ad artigliare l’argento
completando la gara di Ponso con 156 bersagli all’attivo e Lorenzo Gonnesi Fabbri si aggiudica il bronzo con 155 davanti a Renzo Pizzinato, Ivan Rossi e Dario Bolognesi. Christian Agostini è il nuovo campione italiano di Terza categoria. Già primo al traguardo delle cinque serie con 128/150, Agostini si conferma leader con il 25/30 della finale che lo proietta a quota 153/180 e alla conquista del titolo davanti al 148 di Carmine Marsiglio e al 146 di Giuseppe Sallustio. Nella loro scia si collocano Sebastiano Gatto, Cosimo Damiano Abbondanza e Gaetano Alessandro Piazza. Valter Veroli vince tra i Veterani con 148/180 precedendo Maurizio Pasciuti e Gastone Maghini, mentre tra i Master si laurea campione italiano Almerino Carraretto che totalizza 151/180 e sul podio di Ponso si colloca davanti a Germano Di Spigno e Mario Barbieri.
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La nota filastrocca relativa alle specifiche peculiarità delle città venete in realtà definisce i padovani gran dottori e i veneziani gran signori. La trasformazione in senso sportivo della suddetta filastrocca è dettata però dall’exploit delle formazioni del Veneto al Campionato delle Società di Fossa Universale. Perché se nel Gruppo A è stato il terzetto de Le Tre Piume di Agna a svettare, nel gruppo B sono stati gli alfieri della Fattoria di Mira ad aggiudicarsi il successo. Formidabili davvero i portacolori di Agna in questa sfida della disciplina delle cinque macchine a Valle Aniene. Pierluigi D’Imperio è stato realmente “imperiale” nel comporre un poderoso 99/100 che ha impresso una spinta determinante a tutto il team, ma anche il 93 di Gianni Brunato e il 90 di Giampaolo Micheletti si sono rivelati punteggi indispensabili per il
successo collettivo. Infatti, se 282 centri su 300 sono stati sufficienti al team padovano del Presidente Mario Carli per aggiudicarsi il titolo del gruppo A, il terzetto di Montecatini – Pieve a Nievole ha conquistato la medaglia d’argento con un solo piattello di distacco. Capitan Stefano Narducci ha guidato la formazione toscana con grande autorevolezza, collezionando un brillante 96 che si è aggiunto al 94 di Graziano Tognoni De Pugi e al 91 di Francesco Cherubini. Ancora un solo bersaglio ha separato i toscani dal team dell’Aeronautica che ha centrato la conquista della medaglia di bronzo: per la formazione in blu Francesco Gai ha totalizzato 95 bersagli utili, Luigi Onorati 93 e Giuliano Callara 92. Con 279 sono risultati quarti i portacolori di Zevio (Luigi Viscovo, Angelo Priante e Gino Boseggia) davanti a Giuseppe Palumbo, Paolo De
PADOVANIGRAN CAMPIONI,VENEZIANI ANCHE...Pierluigi D’Imperio, Gianni Brunato e Giampaolo Micheletti per i colori di Agna conquistano il titolo del gruppo A al Campionato italiano delle Società di Fossa Universale e poi superano nel duello per la Coppa dei Campioni i conterranei della Fattoria di Mira che si assicurano lo scudetto del gruppo B
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Il podio del Campionato delle Società di Fossa Universale con la formazione de Le tre Piume di Agna al vertice davanti a Montecatini – Pieve a Nievole e all’Aeronautica Militare
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Pierluigi D’Imperio, Gianni Brunato e Giampaolo Micheletti hanno conquistato la vittoria nel gruppo A per i colori di Agna e hanno conquistato la Coppa dei Campioni
La squadra di Montecatini – Pieve a Nievole La squadra dell’Aeronautica Militare
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Micheli e al mitico Gildo Grondona che per i colori della piemontese Pecetto hanno totalizzato 278. Tra le ventisei formazioni in gara per il titolo del gruppo A, il sesto posto è stato appannaggio di Marmore 1 (Corrado Pontecorvi, Andrea Pagliaricci e Giuseppe Patassini): gli umbri hanno totalizzato 274 e hanno preceduto Santa Lucia di Piave 2 (273 centri ad opera di Valter Mariotto, Denis Gava e Claudio Tiberio). Due le formazioni che hanno concluso a quota 272: Belvedere 2 con Paolo Cesare Gallina, Mario Pillinini e Luigi Zanenga e Raimondo con Marcello Dragonetti, Alessio Colò e Romeo Iacovissi. Ma dicevamo anche
dei veneziani. Ed è stata infatti la formazione della Fattoria di Mira a dominare nel gruppo B. Per le insegne della Società del Presidente Urano Torquato Sartori, Lionello Masiero ha sfoderato un ottimo 95/100, Robertino Tacchetto ha composto 94 centri e 91 ne ha inanellati Eri Tessarin. Complessivamente i veneziani hanno totalizzato 280 centri su 300, ma allo stesso punteggio si è attestato anche lo Shooting Team Scaligero i cui colori erano difesi nell’occasione da Davide Cerchier (94), Luciano Fiorini Carbognin (94) e Giorgio Pantano (92). La filastrocca a cui abbiamo fatto riferimento in apertura non si pronuncia in maniera
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Il podio del gruppo B con il team della Fattoria di Mira al vertice davanti allo Shooting Team Scaligero e a Formia
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Il Vicepresidente federale Paolo Fiori, il Direttore Tecnico della
Nazionale di Fossa Univerale Sandro Polsinelli, il Presidente della Società ospitante Simone
Gissi, il Delegato provinciale Massimo Paoli e il Coordinatore
Mario Taselli festeggiano la squadra della Società Le Tre Piume che ha conquistato la
Coppa dei Campioni
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particolarmente lusinghiera nei confronti dei veronesi. Ma non è certo per questo che nello spareggio tra la squadra del Presidente Sartori e quella del Presidente Mantovani la vittoria ha arriso appunto ai veneziani. Con Mira al vertice del podio, gli scaligeri si sono vestiti meritatamente d’argento e hanno preceduto sul podio romano i portacolori di Formia (Gennaro Di Lorenzo, Pasquale Forcina e Gianluca Muoio) che
hanno totalizzato 279 e hanno preceduto di misura Eurotrap 3 (Franco Sozzani, Carlo Ambreck e Santo Plataroti). Epilogo pirotecnico e ancora tutto veneto nella sfida capitolina di Fossa Universale. A misurarsi per la Coppa dei Campioni 2014 sono stati i team di Agna e di Mira e nel confronto diretto i padovani Pierluigi D’Imperio, Gianni Brunato e Giampaolo Micheletti hanno conquistato autorevolmente il trofeo.
15È stato il palermitano Natale Bono a scrivere il suo nome nella prima riga dell’albo d’oro della nuova Società Rocca Pizzuta: il nuovo campo di Compak e Skeet di Gangi, al cui timone siede il Presidente Marco Mocciaro. Alla presenza del Sindaco del “borgo dei borghi”, il dottor Giuseppe Fir-rarello, cimentatosi anch’egli nella pratica tiravolistica (nella
foto il primo cittadino di Gangi è ritratto con il Delegato regionale Fitav Di Giorgi e con alcuni dirigenti della Socie-tà), nonchè del Presidente del Consiglio comunale di Gangi Francesco Migliazzo e di un folto gruppo di appassionati e simpatizzanti , si è svolta la prima gara sociale del nuovo im-pianto del Tav Rocca Pizzuta che ha visto la partecipazione di ventiquattro noti tiratori iscritti, accorsi da tutta la Sicilia per onorare la cerimonia. È chiaro che più che di una gara si è trattato di una festa con cerimonia inaugurale, in un cli-ma di grande divertimento e spensieratezza, com’è naturale che sia in queste occasioni. Il campo si trova all’interno di un agriturismo ricavato con la ristrutturazione di un antico casale avvolto dalle splendide montagne madonite in cui si sentono i profumi della vegetazione e da cui si può ammi-rare un panorama mozzafiato: il tutto condito dai servizi offerti dall’adiacente agriturismo. È chiaro che, come spesso accade in questi casi, il campo necessita ancora di qualche piccola struttura di supporto ai tiratori che, come annun-ciato dal suo Presidente, sarà realizzata in tempi brevi. Ma la nuova Società Rocca Pizzuta di Gangi è già pronta fino da ora a svolgere il ruolo di importante polo di attrazione per molti tiravolisti isolani.
A GANGI NASCEUN NUOVO CAMPO DI TIRO
QUI SICILIA
Nella località palermitana il Sindaco Firrarello celebra l’inaugurazione dell’impianto e partecipa entusiasticamente alla gara di esordio
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Di Giuseppe Di Giorgi
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Conta il cast e conta il regista. E conta naturalmente anche la location. Per un film di successo, intendiamo. La Coppa dei Campioni 2014 di Compak è risultata infatti una pellicola da oscar proprio perché ha saputo combinare tutto questo in maniera perfetta. Nello scenario del Nuovo Borgo di Montebello il cast principale è stato quello di Foligno e Veniero Spada è stato il consueto, ottimo, sapiente regista. Saper combinare sei brillanti talenti individuali in modo da farli gareggiare davvero come una squadra
non è impresa facile, ma il magico guerriero di Fabro lo ha fatto egregiamente anche questa volta. Basta considerare che i sei alfieri della squadra di Foligno hanno assemblato punteggi che singolarmente non distano tra loro più di cinque piattelli. Enrico De Tomasi si è fatto profeta in patria e nella campagna vicentina ha composto il miglior punteggio del team: 94/100 con due serie piene intercalate da due 22. Sono stati brillanti anche i due Seconda categoria del gruppo: Maurizio Caruso e Samuele Ghilli hanno
FOLIGNO È LEADERAl Nuovo Borgo di Montebello Vicentino il team di Casevecchie si aggiudica la Coppa dei Campioni di Compak: autori del successo sono Enrico De Tomasi, Maurizio Caruso, Samuele Ghilli, Simone Grancio, Paolo Scolastra e Andrea Menga sotto la regia di Veniero Spada
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Il podio della Coppa dei Campioni di Compak con Foligno al vertice davanti a S. Carlo e Nuovo Borgo
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Il regista della vittoria Veniero Spada celebra il successo con i magnifici sei di Foligno
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infatti totalizzato 92 centri. 90 ne hanno raccolti Simone Grancio e Paolo Scolastra e 89 centri li ha totalizzati il giovanissimo Andrea Menga. Il totale dice: 547/600. E si tratta di un punteggio che ha staccato ampiamente tutte le altre trentadue formazioni in gara al Nuovo Borgo per il più prestigioso trofeo intersocietario della stagione. In realtà il team di Foligno non conquista la testa della graduatoria al primo giro (al 135 del sestetto di Casevecchie il team di San Carlo risponde con un brillante 138), ma fornisce prove compatte e omogenee, tant’è che al secondo giro - quando San Carlo totalizza addirittura sette piattelli in meno del primo round – gli umbri raccolgono i cocci di 137 piattelli e così, in un colpo solo, hanno già stabilito un vantaggio di una decina di piattelli nei confronti dei contendenti più pericolosi. La terza serie è quella meno luminosa per gli umbri (132), ma quel lieve margine che possono aver concesso agli avversari lo recuperano subito con uno stellare 143 all’ultimo giro: in quel caso De
Tomasi e Caruso sono impeccabili con i loro 25, ma di grande pregio risultano anche i 24 di Ghilli e Grancio. Al traguardo finale sono quattordici i piattelli che decretano il vantaggio di Foligno su San Carlo. L’argento di Manrico Sani, Alessandro Gaetani, Gianfranco Bizzieri, Daniele e Luca Busdraghi e Francesco Zimbè Zaire è peraltro più che meritato. Il team toscano precede a sua volta di undici lunghezze i padroni di casa del Nuovo Borgo: Marco Battisti (monumentale il suo 99/100), Franco Marcolin, Alberto Turri, Alessandro Bampa, Luciano Bigolin e Lucio Fochesato. In quarta posizione si colloca Cecina (518) per i cui colori gareggiano Stefano Lombardi, Marco Ballerini, Alessandro Antonelli, Paolo Caruso, Luca Antoni e Fabio Biancalani. S. Martino (Andrea Ciamaglia, Domenico Vallifuoco, Katia Vaghi, Alberto Versari, Carlo Duranti e William Mengucci) è quinta con 515 davanti al 508 di Fulginia (Mauro Bosi, Paolo Arcangioli, Fabrizio Puliti, Giancarlo Ciofini, Enrico Cardinali e Stefano Delicati).
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Si assegna davvero sul filo del piattello la Coppa dei Campioni di Skeet nella giornata di domenica 3 agosto sulle pedane di Civitavecchia. L’impianto latino si popola peraltro di nomi celebri e fioccano le prestazioni stellari. Una su tutte: quella dell’iridato degli under 20 Domenico Simeone che totalizza 99/100 e traina al successo il terzetto delle Fiamme Oro completato da Angelo Moscariello e Gabriele Rossetti. Tre serie piene consecutive e un 24 di chiusura costituiscono il prezioso patrimonio che Simeone mette sul piatto della bilancia del terzetto della Polizia di Stato. Angelo Moscariello, con tre 24 e un 23, contribuisce con altri 95 centri e Gabriele Rossetti completa il lavoro con un 92 (23 – 25 – 22 – 22) che permette al team di
svettare. Il totale è 286/300 ed è uno “score” che attribuisce la vittoria alla formazione “sorvegliata” nella circostanza da Andrea Filippetti. Sebbene le prove dei singoli siano brillanti (e nel caso della prestazione di Domenico Simeone si può parlare addirittura di prova di livello galattico), le Fiamme Oro non stravincono. Nel senso che il vantaggio nei confronti della seconda squadra classificata risulta il minimo possibile. Il motivo è presto detto: anche gli altri team sono popolati da nomi celeberrimi e costoro mettono in campo tutto il loro talento per inseguire la vittoria. Il Corpo Forestale dello Stato del coach Ennio Falco mette in campo ad esempio un terzetto composto nientemeno che da Chiara Cainero, Christian Eleuteri e Tammaro Cassandro.
FIAMME D’OROA CIVITAVECCHIADomenico Simeone superstar alla Coppa dei Campioni di Skeet: con un risultato stellare il casertano guida al successo il team della Polizia di Stato completato da Angelo Moscariello e Gabriele Rossetti
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Il podio della Coppa dei Campioni di Skeet con le Fiamme Oro in vetta davanti al Corpo Forestale dello Stato e alla squadra due della Polizia di Stato
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Domenico Simeone è stato il protagonista della Coppa dei
Campioni di Skeet del 2014
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Il tiratore di Cisterna è magistrale: totalizza due 24 nella prima metà della gara, ma nella seconda parte non sbaglia mai e porta in dote 98 bersagli utili. 96 centri li totalizza Cassandro che apre le danze in maniera non fulminante con un 22, ma prosegue in modo impeccabile con due 25 e un 24, e 91 bersagli utili li colleziona Chiara Cainero (23 – 23 – 24 – 21). Non possono mai mollare la presa per tutta la durata della gara i verde-oro del coach Ennio Falco perché sono tallonati da vicino dal team Fiamme Oro 2: Giancarlo Tazza, Vincenzo Grizi e Marco Sablone compongono infatti 284 centri e si assicurano il terzo gradino del podio. Si fermano a 281 e occupano formalmente il quarto posto in classifica gli alfieri di Falco 1: Gino Mollica,
Giancarlo Grimaldi e Gianluca Campanella. In quinta posizione con 273 bersagli utili si insediano Sandro Bellini, Jacopo Di Grazia e Fulvio Vitarelli per le insegne dei Vigili del Fuoco e precedono di quattro lunghezze Falco 3 (Marco D’Amico, Antonio Iovine e Lorenzo Merlo Fiorillo). 265 centri attribuiscono il settimo posto a Valle Aniene 1 che insieme a Eros Marcellini e Marco Bicchi schiera un “firma” storica dello Skeet d’autore: Sergio Forlano. Edoardo e Mario Aloi, insieme a Ivano Santucci, centrano l’ottavo posto in classifica con 263 per i colori di Bottaccia. Nella loro scia si collocano Valle Aniene 2 e Durazzano con 253, Laterina con 252, Torricello con 248, Falco 2 con 245 e Valle Aniene 3 con 222.
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