Dott. Ciro D‘Aries

Gorgonzola - 8 Marzo 2016

IL TESTO UNICO IN MATERIA DI SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE

PUBBLICA

Via Filelfo, 5 - 20145 – Milano Vicolo dei Modelli, 63 - 00187 – Roma TEL. +39 02 3495856 • FAX + 39 02 34937855 studiodaries@studiodaries.it -

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Oggetto del T.U.

1

2

3

4

COSTITUZIONE

ACQUISTO

MANTENIMENTO

GESTIONE

DI PARTECIPAZIONE IN

SOCIETA’

(A TOTALE O A PARZIALE

PARTECIPAZIONE

PUBBLICA)

DIRETTA

INDIRETTA

ART. 1

“OGGETTO”

Finalità

1

2

3

“EFFICIENTE” GESTIONE DELLE PARTECIPAZIONI

TUTELA & PROMOZIONE DELLA CONCORRENZA & DEL MERCATO

RAZIONALIZZAZIONE & RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA

Oggetto del T.U.

ALLE SOCIETA’ PUBBLICHE SI APPLICANO LE NORME SULLE SOCIETA’ CONTENUTE NEL C.C. E/O IN LEGGI

SPECIALI, SALVO QUANTO DEROGATO DAL PRESENTE T.U.

RESTANO FERME: a) LE DISPODIZIONI DI CUI ALLE LEGGI E REGOLAMENTI CHE

DISCIPLINANO SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA “DI DIRITTO

SINGOLARE” COSTITUITE PER LA GESTIONE DI SERVIZI DI

INTERESSE GENERALE O DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE O

PER UNA SPECIFICA MISSIONE DI PUBBLICO INTERESSE

LE DISPOSIZIONI DI LEGGE RELATIVE ALLA PARTECIPAZIONE DI

AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE A:

- ENTI ASSOCIATIVI, DIVERSI DALLE SOCIETA’;

- FONDAZIONI.

b)

LE DISPOSIZIONI DEL T.U. SI APPLICANO ALLE SOCIETA’ QUOTATE SOLO SE ESPRESSAMENTE PREVISTO

CON DPCM PUO’ ESSERE DELIBERATA L’ESCLUSIONE TOTALE O PARZIALE DELL’APPLICAZIONE DELLE

DISPOSIZIONI DEL T.U. A SINGOLE SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA.

ART. 1

“OGGETTO”

Definizioni

a

b

c

d

AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: le Amministrazioni di cui all’ art. 1 co. 2 del D.lgs. n. 165/2001, loro

consorzi, associazioni, gli enti pubblici economici e le autorità’ portuali

CONTROLLO: EX ART. 2359 c.c.

ENTI LOCALI: Gli Enti di cui all’art. 2 D.lgs. n. 267/00

ART. 2

“DEFINIZIONI”

e

f

g

CONTROLLO “ANALOGO”: Quello esercitato sui propri servizi e caratterizzato da un’influenza determinante sugli

obiettivi strategici e sulle decisioni significative della società – Tale controllo può anche esercitato da parte di una

Persona Giuridica diversa controllata dall’Amministrazione partecipante

h

CONTROLLO “ANALOGO CONGIUNTO”: controllo congiunto con altre amministrazioni

“PARTECIPAZIONE”: Titolarità (a) dei rapporti comportanti la qualifica di socio di società

ovvero (b) di strumenti finanziari che attribuiscono diritti amministrativi

PARTECIPAZIONE “INDIRETTA”: Partecipazione in società che sia a sua volta partecipata da una società o da un

altro organismo soggetto a controllo da parte di un’Amministrazione Pubblica

SERVIZI DI “INTERESSE GENERALE”: Attività che non sarebbero svolte dal Mercato senza un intervento pubblico

o sarebbero svolte a condizioni differenti in termini di:

- Accessibilità fisica ed economica; - Qualità;

- Continuità; - Sicurezza;

- Non discriminazione;

e assunte come necessarie per la soddisfazione dei bisogni della

collettività, così da garantire l’omogeneità dello sviluppo e la coesione

sociale

Definizioni

i

l

m

n

SERVIZI DI “INTERESSE ECONOMICO GENERALE”: Servizi di interesse generale erogati o suscettibili di essere

erogati dietro corrispettivo economico

“SOCIETA’”: Gli Organismi di cui al Titolo V del libro V c.c.

SOCIETA’ A “CONTROLLO PUBBLICO”: Società in cui una o più Amministrazioni Pubbliche esercitano poteri di

controllo ex Art.2359 c.c.

SOCIETA’ A “PARTECIPAZIONE PUBBLICA” : Le Società a controllo pubblico e le Società Partecipate direttamente

da Amministrazioni Pubbliche o da Società a controllo pubblico

SOCIETA’ QUOTATE: Le Società a partecipazione Pubblica che emettono azioni quotate in Mercati regolamentati o

che abbiano emesso – alla data del 31.12.2015 – strumenti finanziari, diversi dalle azioni,

quotati in mercati Regolamentati

n

ART. 2

“DEFINIZIONI”

LE A.P. POSSONO PARTECIPARE ESCLUSIVAMENTE IN SOCIETA’ DI CAPITALI IN FORMA DI

“S.p.A.” e “S.r.l.”

NELLE SRL A CONTROLLO PUBBLICO E’ OBBLIGATORIA LA NOMINA DELL’ORGANO DI

CONTROLLO O DI UN REVISORE

ART. 3

“TIPI DI SOCIETÀ IN CUI È

AMMESSA LA

PARTECIPAZIONE

PUBBLICA”

NELLE SPA A CONTROLLO PUBBLICO LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI NON PUO’

ESSERE AFFIDATA AL COLLEGIO SINDACALE

Tipi di Società Ammesse

LE A.P. NON POSSONO

a)

b)

c)

a)

COSTITUIRE

ACQUISIRE

PROGETTAZIONE & REALIZZAZIONE DI UN’OPERA PUBBLICA (SOCIETÀ DI PROGETTO EX. ART. 172 D.LGS. 163/2006)

ART. 4

“FINALITA’ PERSEGUIBILI

MEDIANTE ACQUISIZIONE

E LA GESTIONE DI

PARTECIPAZIONE

PUBBLICA”

MANTENERE

AUTO PRODUZIONE DI BENI O SERVIZI STRUMENTALI ALL’ENTE O AGLI ENTI PUBBLICI PARTECIPANTI

DIRETTAMENTE O

INDIRETTAMENTE

PARTECIPAZIONI

[ANCHE DI MINORANZA]

SERVIZI DI INTERESSE GENERALE

REALIZZAZIONE & GESTIONE DI UN’OPERA OVVERO ORGANIZZAZIONE & GESTIONE DI UN

SERVIZIO DI INTERESSE GENERALE IN REGIME DI P.P.P. (cfr. art. 7 co. 5 T.U.)

IN SOCIETA’ AVENTI PER OGGETTO

ATTIVITA’ DI PRODUZIONE DI BENI & SERVIZI

NON STRETTAMENTE NECESSARIE PER IL

PERSEGUIMENTO DELLE PROPRIE

FINALITA’ ISTITUZIONALI

“OGGETTI ESCLUSIVI” AMMESSI

b)

c)

d)

O

O

e)

f)

SERVIZI DI COMMITTENZA A SUPPORTO DI ENTI DI AMMINISTRAZIONI AGGIUDICATRICI

OTTIMIZZAZIONE E VALORIZZAZIONE DI BENI IMMOBILI ATTRAVERSO IL CONFERIMENTO IN SOCIETA’

ATTIVITA’ PREVALENTE CON GLI ENTI

COSTITUENTI – PARTECIPANTI – AFFIDANTI (cfr. art. 16 T.U.)

OGGETTI ESCLUSIVI AMMESSI

LE SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO – TITOLARI DI AFFIDAMENTI DIRETTI –

HANNO COME OGGETTO SOCIALE ESCLUSIVO LE ATTIVITA’ SUPRA a), b), d), ed e)

E’ FATTA SALVA LA POSSIBILITA’ DI COSTITUIRE SOCIETA’ ED ENTI IN

BASE A DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI DELLA UE

ART. 4

“FINALITA’ PERSEGUIBILI

MEDIANTE ACQUISIZIONE

E LA GESTIONE DI

PARTECIPAZIONE

PUBBLICA”

OBBLIGO DI MOTIVAZIONE ANALITICA ALLA NECESSITA’ DELLA SOCIETA’ PER IL PERSEGUIMENTO

DELLE FINALITA’ ISTITUZIONALI NEGLI ATTI DELIBERATIVI PER LA

2

3

CON SPECIFICA EVIDENZA:

DELLA CONVENIENZA ECONOMICA

DELLE RAGIONI & FINALITA’ CHE GIUSTIFICANO TALE SCELTA

COSTITUZIONE O ACQUISTO (DIRETTO O INDIRETTO)

DI PARTECIPAZIONI

ART. 5

“ONERI DI MOTIVAZIONE

ANALITICA E OBBLIGHI

DI DISMISSIONE”

1

5

4

DELLA “ALTERNATIVA” GESTIONE DIRETTA O ESTERNALIZZATA DEL SERVIZIO AFFIDATO

DELLA POSSIBILE DESTINAZIONE “ALTERNATIVA” DELLE RISORSE PUBBLICHE IMPEGNATE

DELLA SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA

CON SPECIFICA EVIDENZA:

DELLA COMPATIBILITA’ DELLA SCELTA CON I PRINCIPI DI EFFICIENZA – EFFICACIA E DI ECONOMICITA’

DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA6

OBBLIGO DI CONSULTAZIONE PUBBLICA DELLO SCHEMA DI ATTO DELIBERATIVO

OBBLIGO DI INVIO ALLA SEZIONE REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI

DELL’ATTO DELIBERATIVO PRIMA DELLA SUA ADOZIONE (30 gg per l’esame)

SUCCESSIVAMENTE L’ATTO DELIBERATIVO DEVE ESSERE INVIATO ALL’A.G.C.M.

CHE PUÒ UTILIZZARE I POTERI EX ART. 21-BIS L. 287/90

7DELLA COMPATIBILITA’ DELL’INTERVENTO FINANZIARIO PREVISTO CON LA DISCIPLINA EUROPEA IN

TEMA DI AIUTI DI STATO ALLE IMPRESE

ART. 5

“ONERI DI MOTIVAZIONE

ANALITICA E OBBLIGHI

DI DISMISSIONE”

OBBLIGO PER LE SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO:

2

3 DI INTEGRAZIONE DEGLI STRUMENTI DI GOVERNO SOCIETARIO ATTRAVERSO:

REGOLAMENTI INTERNI, UFFICIO DI CONTROLLO INTERNO, CODICI DI CONDOTTA,

PROGRAMMI DI RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA

DELLA CONTABILITA’ SEPARATA PER CIASCUNA ATTIVITA’ SVOLTA

DELL’AZIONE DI SPECIFICI PROGRAMMI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI “CRISI AZIENDALE”

ART. 6

“PRINCIPI

FONDAMENTALI

SULL’ORGANIZZAZIONE

E SULLA GESTIONE

DELLE SOCIETA’ A

CONTROLLO

PUBBLICO”

1

«STRUMENTI DI GOVERNO SOCIETARIO»

Relazione Annuale sul “Governo Societario”

contestualmente al Bilancio d’Esercizio

COMPETENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE (PER GLI EE.LL) ALL’ADOZIONE DELL’ATTO DELIBERATIVO AI

FINI:

DELLA COSTITUZIONE DI UNA SOCIETA’;

DELLE MODIFICHE DELL’OGGETTO SOCIALE;

DELLA TRASFORMAZIONE;

DEL TRASFERIMENTO DELLA SEDE SOCIALE ALL’ESTERO;

DELLA REVOCA DELLO STATO DI LIQUIDAZIONE;

DELLA CONCLUSIONE O DELLO SCIOGLIMENTO DI PATTI PARASOCIALI (ART. 9 co. 5)

DELL’ALIENAZIONE O DELLA COSTITUZIONE DI VINCOLI SULLE PARTECIPAZIONI (ART.10 co.1)

ART. 7

“COSTITUZIONE DI

SOCIETA’ A

PARTECIPAZIONE

PUBBLICA”

1

Consiglio dei Ministri in caso di Partecipazioni Statali, Giunta Regionale in caso di Partecipazioni Regionali, Organo

Amministrativo in tutti gli altri casi di Partecipazioni Pubbliche

1

DEVE CONTENERE LE MOTIVAZIONI DI CUI AL COMMA 1 DELL’ART. 5 DEL T.U.

E’ PUBBLICATO SUI SITI ISTITUZIONALI DELL’A.P. PARTECIPATE

L’ATTO DELIBERATIVO:

PER LE SOCIETA’ MISTE P.P. OBBLIGO DI ESPLETAMENTO DI PROCEDURE APERTE O

COMPETITIVE DI NEGOZIAZIONE PER LA SCELTA DEL SOCIO PRIVATO

PER LE SOCIETA’ COSTITUITE SENZA L’ATTO DELIBERATIVO DI UNA O PIU’ A.P. OVVERO

NEL CASO ESSO SIA DICHIARATO NULLO O ANNULLABILE, LE RELATIVE PARTECIPAZIONI

SONO LIQUIDATE AI SENSI DELL’ART.25 CO. 5 T.U.

ART. 7

“COSTITUZIONE DI

SOCIETA’ A

PARTECIPAZIONE

PUBBLICA”

SI APPLICANO LE DISPOSIZIONI DI CUI ALL’ART. 7 CO. 1 E 2 T.U.

ANCHE PER L’ACQUISTO DI PARTECIPAZIONI (ANCHE MEDIANTE

OPERAZIONI STRAORDINARIE) IN SOCIETA’ PREESISTENTI PENA

INEFFICACIA DEL CONTRATTO DI ACQUISTO DELLA

PARTECIPAZIONE MEDESIMA

ART. 8

“ACQUISTO DI

PARTECIPAZIONI IN

SOCIETA’ GIA’

COSTITUITE”

LE MEDESIME DISPOSIZIONI SI APPLICANO ANCHE CON RIFERIMENTO

ALLE SOCIETA’ QUOTATE PER LE OPERAZIONI CHE COMPORTINO, PER

LA PRIMA VOLTA, L’ACQUISTO DELLA QUALITA’ DI SOCIO

ART. 9

“GESTIONE DELLE

PARTECIPAZIONI

PUBBLICHE”

I DIRITTI DELL’AZIONISTA PUBBLICO SONO

ESERCITATI (PER GLI EE.LL.) DAL SINDACO O

DAL PRESIDENTE – O DA UN LORO DELEGATO.

Per le Partecipazioni Statali dal MEF di concerto con altri Ministeri competenti, per quelle Regionali dalla Presidenza della

Regione, in tutti gli altri casi dall’Organo Amministrativo dell’Ente.

2

2

LA EVENTUALE VIOLAZIONE DEI DIRITTI DELL’AZIONISTA NON INVALIDANO LE

DELIBERAZIONI DEGLI ORGANI DELLA PARTECIPATA, SALVA L’APPLICAZIONE DI

NORME GENERALI DI DIRITTO PRIVATO

I SINDACI POSSONO ESSERE REVOCATI SOLO PER GIUSTA CAUSA (ART. 2400

C.C.)

LA NOMINA E LA REVOCA DEGLI AMMINISTRATORI O SINDACI RISERVATA AGLI

ENTI PUBBLICI PARTECIPANTI NELLA RELATIVA SOCIETA’ SONO EFFICACI

DALLA DATA DI RICEVIMENTO DELLA COMUNICAZIONE DA PARTE DELLA

SOCIETA’ STESSA

LA MANCANZA O L’INVALIDITA’ DELL’ATTO DELIBERATIVO INTERNO DI NOMINA

O DI REVOCA RILEVA QUALE CAUSA DI INVALIDITA’ ANCHE NEI CONFRONTI

DELLA SOCIETA’

ART. 9

“GESTIONE DELLE

PARTECIPAZIONI

PUBBLICHE”

ART. 10

“ALIENAZIONE DI

PARTECIPAZIONI

SOCIALI”

L’ALIENAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI E’

EFFETTUATA SECONDO I PRINCIPI DI

PUBBLICITA’ - TRASPARENZA – NON

DISCRIMINAZIONE

IN CASI “ECCEZIONALI” E’ AMMESSA LA

NEGOZIAZIONE DIRETTA CON UN SINGOLO

ACQUIRENTE PREVIA DELIBERAZIONE

MOTIVATA, ANCHE IN TERMINI DI

CONGRUITA’ ECONOMICA

LA MANCANZA O L’INVALIDITA’ DELL’ATTO

DELIBERATIVO RENDE INEFFICACE

L’ATTO DI ALIENAZIONE

E’ FATTA SALVA LA DISCIPLINA SPECIALE PER

L’ALIENAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI

DELLO STATO

ART. 10

“ALIENAZIONE DI

PARTECIPAZIONI

SOCIALI”

REQUISITI DI ONORABILITA’, PROFESSIONALITA’ & AUTONOMIA PER I COMPONENTI

DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI DI SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO

NELLE SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO – DI NORMA – L’ORGANO AMMINISTRATIVO

E’ COSTITUITO DA UN A.U.;

APPOSITO DPCM (ENTRO 6 MESI) FISSERA’ I CRITERI IN BASE AI QUALI POTRA’ ESSERE

NOMINATO UN CDA COMPOSTO DA 3 A 5 MEMBRI;

EQUILIBRIO TRA I GENERI;

ART. 11

“ORGANI

AMMINISTRATIVI E DI

CONTROLLO DELLE

SOCIETA’ A

CONTROLLO

PUBBLICO”

APPOSITO DECRETO DEL MEF DEFINIRA’:

1. INDICATORI DIMENSIONALI QUANTITATIVI & QUALITATIVI PER

L’INDIVIDUAZIONE DI N° 5 FASCE DI CLASSIFICAZIONE DELLE SOCIETA’

PUBBLICHE;

2. PER CIASCUNA FASCIA VERRANNO FISSATI PROPORZIONALMENTE I

COMPENSI MASSIMI DEL TRATTAMENTO ECONOMICO DEGLI

AMMINISTRATORI, DEI DIRIGENTI E DEI DIPENDENTI (MAX € 240.000,00),

TENUTO CONTO ANCHE DEI COMPENSI DI ALTRE A.P.;

3. PARTE VARIABILE DEL COMPENSO COMMISURATA AI RISULTATI POSITIVI DI

BILANCIO.

ART. 11

“ORGANI

AMMINISTRATIVI E DI

CONTROLLO DELLE

SOCIETA’ A

CONTROLLO

PUBBLICO”

GLI AMMINISTRATORI DELLE SOCIETA’ IN CONTROLLO PUBBLICO NON

POSSONO ESSERE DIPENDENTI DI A.P.

SE DIPENDENTI DELLA SOCIETA’ CONTROLLANTE, GLI AMMINISTRATORI

HANNO L’OBBLIGO DI RIVERSARE I RELATIVI COMPENSI ALLA SOCIETA’ DI

APPARTENENZA, SALVO IL DIRITTO ALLA COPERTURA ASSICURATIVA E AL

RIMBORSO DELLE SPESE DOCUMENTATE

ART. 11

“ORGANI

AMMINISTRATIVI E DI

CONTROLLO DELLE

SOCIETA’ A

CONTROLLO

PUBBLICO”

DIVIETO DI CORRISPONDERE AGLI AMMINISTRATORI O AI DIRIGENTI INDENNITA’ O

TRATTAMENTI DI FINE MANDATO DIVERSI O ULTERIORI OVVERO DI STIPULARE PATTI O

ACCORDI DI NON CONCORRENZA;

NELLE SOCIETA’ A CONTROLLO INDIRETTO POSSIBILITA’ DI NOMINARE

AMMINISTRATORI DELLA SOCIETA’ CONTROLLANTE SOLO IN CASO DI COMPROVATE

COMPETENZE TECNICHE E/O PER FACILITARE L’ESERCIZIO DELLA DIREZIONE &

COORDINAMENTO;

RESTANO FERME LE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INCONFERIBILITA’ E

INCOMPATIBILITA’ DI INCARICHI DI CUI AL D.LGS. 39/2013.

ART. 11

“ORGANI

AMMINISTRATIVI E DI

CONTROLLO DELLE

SOCIETA’ A

CONTROLLO

PUBBLICO”

I COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO DELLE

SOCIETA’ PARTECIPATE SONO SOGGETTI ALLE AZIONI CIVILI DI RESPONSABILITA’ DI

CUI ALLA DISCIPLINA ORDINARIA DELLE SOCIETA’ DI CAPITALI, SALVO IL DANNO

ERARIALE SU IMPULSO DEI SOCI PUBBLICI

ART. 12

“RESPONSABILITA’ DEGLI

ENTI PARTECIPANTI E DEI

COMPONENTI DEGLI

ORGANI DELLE SOCIETA’

PARTECIPATE”

DANNO ERARIALE = QUELLO SUBITO DAGLI ENTI PARTECIPANTI (PATRIMONIALI & NON) ANCHE DA

PARTE DI COLORO CHE HANNO TRASCURATO – CON DOLO O COLPA GRAVE - DI ESERCITARE I

PROPRI DIRITTI DI SOCIO, PREGIUDICANDO IL VALORE DELLA PARTECIPAZIONE;

POSSIBILITA’ DI DENUNCIA AL TRIBUNALE DI

GRAVI IRREGOLARITA’ DELLA GESTIONE IN

DEROGA AI LIMITI MINIMI DI PARTECIPAZIONE (EX

ART. 2409 C.C.) DA PARTE DI CIASCUNA A.P.

SOCIA

ART. 13

“CONTROLLO

GIUDIZIARIO

SULL’AMMINISTRAZI

ONE DI SOCIETA’ A

CONTROLLO

PUBBLICO”

ANCHE NEL CASO DI SRL A CONTROLLO

PUBBLICO

LE SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA SONO SOGGETTE ALLE DISPOSIZIONI SUL

FALLIMENTO – SUL CONCORDATO PREVENTIVO – E SE DEL CASO – A QUELLE IN MATERIA

DI AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA DELLE GRANDI IMPRESE INSOLVENTI;

ADOZIONE DI PROGRAMMI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO ANCHE AL FINE DI PREVENIRE

L’AGGRAVAMENTO DELLA CRISI;

NON SI RITIENE SUFFICIENTE LA PREVISIONE DI UN RIPIANAMENTO DELLE PERDITE SE

NON ACCOMPAGNATO DA UN PIANO DI RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE DA CUI

EMERGANO COMPROVATE PROSPETTIVE DI RIEQUILIBRIO;

DIVIETO DI RICAPITALIZZAZIONE – TRASFERIMENTI STRAORDINARI – APERTURE DI

CREDITO – DI RILASCIO DI GARANZIE A FAVORE DI SOCIETA’ NON QUOTATE CHE ABBIANO

REGISTRATO PERDITE PER 3 ESERCIZI CONSECUTIVI, OVVERO

ART. 14

“CRISI D’IMPRESA DI

SOCIETA’ A

CONTROLLO

PUBBLICO”

2

3 MANTENERE PARTECIPAZIONI

COSTITUIRE NUOVE SOCIETA’

ACQUISIRE PARTECIPAZIONI

1

IN SOCIETA’ CHE

GESTISCONO I MEDESIMI

SERVIZI DELLA FALLITA

CHE ABBIANO UTILIZZATO RISERVE DISPONIBILI PER IL RIPIANO DELLE PERDITE SALVO I

TRASFERIMENTI PER LO SVOLGIMENTO DI SERVIZI DI PUBBLICO INTERESSE OVVERO PER LA

REALIZZAZIONE DI INVESTIMENTI. APPOSITO DPCM POTRA’ AUTORIZZARE I SUDDETTI

INTERVENTI PER LA SALVAGUARDIA DELLA SICUREZZA PUBBLICA, L’ORDINE PUBBLICO E LA

SANITA’

NEI 5 ANNI CONSECUTIVI AL FALLIMENTO LE P.A. CONTROLLANTI NON POSSONO:

ART. 14

“CRISI D’IMPRESA DI

SOCIETA’ A

CONTROLLO

PUBBLICO”

APPOSITA «STRUTTURA» PRESSO IL MEF PER IL CONTROLLO E IL MONITORAGGIO

SULL’ATTUAZIONE DEL T.U.

TRASMISSIONE A TALE STRUTTURA, TRA L’ALTRO:

ART. 15

“MONITORAGGIO,

INDIRIZZO E

COORDINAMENTO

SULLE SOCIETA’ A

PARTECIPAZIONE

PUBBLICA”

2

3 DEI BILANCI

DELLE SEGNALAZIONI PERIODICHE

DI OGNI ULTERIORE DATO O DOCUMENTO RICHIESTO

1

4 DEGLI ALTRI DOCUMENTI OBBLIGATORI (ART. 6)

POTERI ISPETTIVI DEL DFP E DELLA RGS ESTESI A TUTTE LE

SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA

1. SECONDO I PRINCIPI DELLE DIRETTIVE EUROPEE (DIR. 2014/24/UE)

2. SE SUSSITE IL “CONTROLLO ANALOGO” ANCHE CONGIUNTO

3. SE PREVISTO, STATUTARIAMENTE, CHE L’80% DEL FATTURATO DELLA SOCIETA’ SIA

REALIZZATO VS ENTI AFFIDANTI O SOCI E CHE LA RIMANENTE PARTE SIA FUNZIONALE ALLA

«ECONOMICITA’» DELLA GESTIONE

OBBLIGO PER LE SOCIETA’ A CONTROLLO PUBBLICO DELL’OSSERVANZA DELLA DISCIPLINA IN

MATERIA DI CONTRATTI PUBBLICI PER L’ACQUISTO DI LAVORI – BENI E SERVIZI.

ART. 16

“SOCIETA’ A CONTROLLO

PUBBLICO TITOLARI DI

AFFIDAMENTI DIRETTI DI

CONTRATTI PUBBLICI”

AFFIDAMENTO DIRETTO:

a) GLI STATUTI DELLE SPA POSSANO CONTENERE CLAUSOLE IN DEROGA AGLI ARTT. 2380

– BIS E 2409 – NOVIES C.C.

b) GLI STATUTI DELLE SRL POSSONO PREVEDERE – A FAVORE DEI SOCI PUBBLICI –

L’ATTRIBUZIONE DI PARTICOLARI DIRITTI, AI SENSI DEL CO. 3 DELL’ART. 2468 C.C.;

c) POSSONO ESSERE CONCLUSI APPOSITI PATTI PARASOCIALI ANCHE DI DURATA

ULTRAQUINQUENNALE

AI FINI DEL CONTROLLO ANALOGO:

ART. 16

“SOCIETA’ A CONTROLLO

PUBBLICO TITOLARI DI

AFFIDAMENTI DIRETTI DI

CONTRATTI PUBBLICI”

QUOTA SOCIO PRIVATO NON INFERIORE AL 30% DEL CS PER LE SOCIETA’ MISTE CON

CONTESTUALE AFFIDAMENTO DEL CONTRATTO DI APPALTO O DI CONCESSIONE CHE

DEVE COSTITUIRE L’OGGETTO ESCLUSIVO DELLA SOCIETA’ STESSA;

MANTENIMENTO – IN OGNI CASO - DELLA POSIZIONE DI CONTROLLO SULLA

SOCIETA’ DA PARTE DEL SOCIO O DEI SOCI PUBBLICI;

ASSUNZIONE DI UN RISCHIO SIGNIFICATIVO PER IL SOCIO PRIVATO CHE NON PUO’

AVVANTAGGIARSI SPROPORZIONALMENTE DEI BENEFICI DELL’ATTIVITA’

ART. 17

“SOCIETA’ A

PARTECIPAZIONE

MISTA PUBBLICO -

PRIVATA”

SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE MISTA PUBBLICO - PRIVATA

DURATA DELLA PARTECIPAZIONE PRIVATA NON SUPERIORE A QUELLA

DELL’APPALTO/CONCESSIONE;

LA DESIGNAZIONE DELL’A.U. O DELL’A.D. SPETTA AL SOCIO PRIVATO;

DISPOSIZIONI STATUTARIE SPECIFICHE PER :

3

4 L’EMISSIONE DI SPECIALI CATEGORIE DI AZIONI E DI AZIONI CON

PRESTAZIONI ACCESSORIE PER IL SOCIO PRIVATO

L’INDIVIDUAZIONE DI MECCANISMI IDONEI ALLO SCIOGLIMENTO DEL RAPPORTO

SOCIETARIO

L’ATTRIBUZIONE DI PARTICOLARI DIRITTI

1

PATTI PARASOCIALI OLTRE I 5 ANNI ED ENTRO LA DURATA CONTRATTUALE;

POSSIBILITA’ DI EMISSIONE DI AZIONI CORRELATE O DI COSTITUZIONE DI PATRIMONI DESTINATI O

ASSOGGETTAMENTO A DIREZIONE E COORDINAMENTO DI ALTRA SOCIETA’

2IL CONTROLLO DEL SOCIO PUBBLICO SULLA GESTIONE DELL’IMPRESA

ART. 17

“SOCIETA’ A

PARTECIPAZIONE

MISTA PUBBLICO -

PRIVATA”

ART. 18

“QUOTAZIONE DI

SOCIETA’ A CONTROLLO

PUBBLICO IN MERCATI

REGOLAMENTATI”

POSSIBILITÀ DI QUOTAZIONE DI SOCIETÀ A

CONTROLLO PUBBLICO IN MERCATI

REGOLAMENTATI CON LA FINALITÀ DI

MANTENIMENTO OVVERO DI PROGRESSIVA

DISMISSIONE

NATURA PRIVATISTICA DEI RAPPORTI DI LAVORO DEI DIPENDENTI DELLE SOCIETÀ A

CONTROLLO PUBBLICO

OBBLIGO PER A.P. DI FISSARE OBIETTIVI SPECIFICI , ANNUALI E PLURIENNALI SU:

- COMPLESSO DELLE «SPESE DI FUNZIONAMENTO»

- PERSONALE (ONERI CONTRATTUALI – ASSUNZIONI)

OBBLITO PER LE SOCIETÀ A CONTROLLO PUBBLICO DI PERSEGUIRE TALI OBIETTIVI

TRAMITE PROPRI PROVVEDIMENTI DA RECEPIRE – NEL CASO DI CONTENIMENTO

DEGLI ONERI CONTRATTUALI - ANCHE IN SEDE DI CONTRATTAZIONE DI II° LIVELLO

ART. 19

“GESTIONE DEL

PERSONALE”La Gestione del Personale

REINTERNALIZZAZIONE DI PERSONALE DELLE SOCIETÀ DA PARTE DELL’ENTE

PUBBLICO, IN CASO DI:

1. REINTERNALIZZAZIONE DEL SERVIZIO/ FUNZIONE

2. EX DIPENDENTI DI A.P.

MEDIANTE:

a) UTILIZZO DELLE PROCEDURE DI MOBILITA’

b) RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA ( CO. 557 E 562 L. 296/06)

ART. 19

“GESTIONE DEL

PERSONALE”

LE A.P. EFFETTUANO ANNUALMENTE (ENTRO IL 31.12) UN’ANALISI DELL’ASSETTO COMPLESSIVO DELLE PROPRIE PARTECIPAZIONI

DIRETTE & INDIRETTE PREDISPONENDO UN PIANO DI RIASSETTO PER LA LORO RAZIONALIZZAZIONE NEL CASO IN CUI:

1) RICORRONO GLI ESTREMI EX ART. 4 (SOCIETÀ NON CONSENTITE)

2) NON VI SIANO DIPENDENTI OVVERO N° AMMINISTRATORI > N° DIPENDENTI

3) VI SIANO PIU’ SOCIETÀ CHE SVOLGANO ATTIVITÀ ANALOGHE O SIMILARI

4) FATTURATO MEDIO <= € 1 MLN NEL TRIENNIO PRECEDENTE

5) RISULTATO NEGATIVO PER 4 SU 5 ESERCIZI PRECEDENTI (PER LE SOCIETÀ CHE NON GESTISCONO SERVIZI

DI INTERESSE GENERALE)

6) SI RAVVISI LA NECESSITÀ DI CONTENIMENTO DEI COSTI DI FUNZIONAMENTO

7) SI RAVVISI LA NECESSITÀ DI AGGREGAZIONE DI SOCIETA’

ART. 20

“RAZIONALIZZAZIONE

PERIODICA DELLE

PARTECIPAZIONI

PUBBLICHE”

Razionalizzazione Periodica

I PROVVEDIMENTI DELLE A.P. DEVONO ESSERE TRASMESSI AL MEF E ALLA CORTE

DEI CONTI (ANCHE NEL CASO DI ASSENZA DI PARTECIPAZIONI)

ENTRO IL 31.12. DELL’ANNO SUCCESSIVO OCCORRE RENDICONTARE

SULL’ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE, EVIDENZIANDO I RISULTATI

CONSEGUITI

APPLICAZIONE DELLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER GLI ATTI E LE OPERAZIONI POSTI

IN ESSERE IN FAVORE DI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

PREVISIONE DI SANZIONI AMMINISTRATIVE PER L’INOSSERVANZA DEI PIANI, SALVO

L’ULTERIORE “DANNO ERARIALE” ACCERTABILE

ART. 20

“RAZIONALIZZAZIONE

PERIODICA DELLE

PARTECIPAZIONI

PUBBLICHE”

RESTA FERMO IL «VECCHIO» PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE EX ART. 1 co. 611-616 L.

190/2014

1. DEPOSITATO IL BILANCIO D’ESERCIZIO

2. COMPIUTO ATTI DI GESTIONE

SALVO DOMANDA MOTIVATA DI PROSECUZIONE DELL’ATTIVITÀ CORREDATA

DELL’ATTO DELIBERATIVO DELL’A.P.

CANCELLAZIONE «D’UFFICIO» PER LE SOCIETÀ A CONTROLLO PUBBLICO CHE PER 3

ESERCIZI CONSECUTIVI NON ABBIANO:

ART. 20

“RAZIONALIZZAZIONE

PERIODICA DELLE

PARTECIPAZIONI

PUBBLICHE”

ACCANTONAMENTO OBBLIGATORIO PER LE A.P. PARI AL RISULTATO NEGATIVO NON IMMEDIATAMENTE RIPIANATO

DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE A DECORRERE DAL 2015 :

1) DI PARI IMPORTO DELLA PERDITA

2) A PARTIRE DALL’ANNO SUCCESSIVO

3) IN PROPORZIONE ALLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE

4) COMMISURATO AL RISULTATO DEL BILANCIO CONSOLIDATO (PER LE SOCIETÀ CHE LO REDIGONO)

5) PARI ALLA DIFFERENZA TRA “VALORI & COSTI DELLA PRODUZIONE” PER LE SOCIETÀ DI GESTIONE

DEI SERVIZI «A RETE» A RILEVANZA ECONOMICA

ART. 21

“NORMA FINANZIARIE SULLE

SOCIETA’ PARTECIPATE

DELLE AMMINISTRAZIONI

LOCALI”

Norme «Finanziarie»

L’ACCANTONAMENTO È RESO DISPONIBILE NEL CASO DI:

1) RIPIANO PERDITA

2) DISMISSIONE DELLA PARTECIPAZIONE

3) MESSA IN LIQUIDAZIONE DELLA PARTECIPATA

GRADUALITÀ DI APPLICAZIONE DELL’ACCANTONAMENTO:

1) NEL TRIENNIO 2015-2017: IN CASO DI RISULTATO MEDIO «NEGATIVO»

Differenza tra RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE (a)

e

RISULTATO MEDIO 2011-2013 (b)

Migliorato del : 25% per il 2014

50% per il 2015

75% per il 2016

ART. 21

“NORMA FINANZIARIE SULLE

SOCIETA’ PARTECIPATE

DELLE AMMINISTRAZIONI

LOCALI”

2) Se (a) > (b)

ovvero se (b) è positivo:

ACCANTONAMETO PARI AL:

25% per il 2015

50% per il 2016

75% per il 2017

DEL RISULTATO NEGATIVO (a)

ART. 21

“NORMA FINANZIARIE SULLE

SOCIETA’ PARTECIPATE

DELLE AMMINISTRAZIONI

LOCALI”

PER LE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE DI MAGGIORANZA - DIRETTA E INDIRETTA - DELLE A.P.

TITOLARI DELL’AFFIDAMENTO DIRETTO PER UNA QUOTA > 80% DEL VALORE DELLA PRODUZIONE:

a) RIDUZIONE DEL 30% DEL COMPENSO DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE SE

NEL TRIENNIO PRECEDENTE ABBIANO CONSEGUITO UN RISULTATO NEGATIVO

b) REVOCA DEGLI AMMINISTRATORI PER GIUSTA CAUSA IN CASO DI CONSEGUIMENTO DI RISULTATO

NEGATIVO PER 2 ESERCIZI CONSEGUTIVI

c) SALVO CHE IL RISULTATO NEGATIVO SIA COERENTE CON UN PIANO DI RISANAMENTO

PREVENTIVAMENTE APPROVATO DALL’ENTE CONTROLLANTE

ART. 21

“NORMA FINANZIARIE SULLE

SOCIETA’ PARTECIPATE

DELLE AMMINISTRAZIONI

LOCALI”

ART. 22

“TRASPARENZA”

MASSIMA «TRASPARENZA» PER LE SOCIETÀ IN

CONTROLLO PUBBLICO PER:

(A)L’USO DELLE RISORSE

(B) I RISULTATI OTTENUTI

LE PARTECIPAZIONI CHE – ALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO - :

a) NON RIENTRINO TRA QUELLE «AMMESSE» EX ART. 4

b) NON SODDISFINO I REQUISITI DI CUI AI COMMI 1 e 2 – ART. 5

c) RICADANO NELLE IPOTESI DI CUI ALL’ART. 20 co. 2

ART. 25

“REVISIONE

STRAORDINARIA

DELLE

PARTECIPAZIONI”

Revisione Straordinaria delle Partecipazioni

(ENTRO 1 ANNO DALLA RICOGNIZIONE)ALIENATESONO

OVVERO OGGETTO DI “RAZIONALIZZAZIONE”, “FUSIONE” O “SOPPRESSIONE”

DELLA SOCIETA’ ANCHE MEDIANTE MESSA IN LIQUIDAZIONE

A TAL FINE LE A.P. ENTRO 6 MESI DALL’ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO

ADOTTANO UN PROVVEDIMENTO DI RICOGNIZIONE, INDIVIDUANDO SOLO QUELLE

DA «ALIENARE»

1. ADOZIONE DELL’ATTO RICOGNITORIO

2. ALIENAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE (ENTRO 1 ANNO)

IN CASO DI MANCATA:

TALE PROVVEDIMENTO COSTITUISCE AGGIORNAMENTO DEL «VECCHIO» PIANO

OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE

OBBLIGO DI TRASMISSIONE AL MEF E ALLA CORTE DEI CONTI (anche in caso di esito

negativo)

ART. 25

“REVISIONE

STRAORDINARIA

DELLE

PARTECIPAZIONI”

IMPOSSIBILITÀ DI ESERCITARE I DIRITTI SOCIALI PER L’ENTE

SOCIO PUBBLICO

LIQUIDAZIONE DELLA QUOTA IN DANARO EX ART. 2437-TER E 2437-

QUATER C.C.

AL PERSONALE IMPIEGATO DELLE SOCIETÀ DA LIQUIDARE SI

APPLICA LA DISCIPLINA IN MATERIA DI TRASFERIMENTO

D’AZIENDA IN OCCASIONE DELLA PRIMA GARA SUCCESSIVA ALLA

CESSAZIONE DELL’AFFIDAMENTO

ART. 25

“REVISIONE

STRAORDINARIA

DELLE

PARTECIPAZIONI”

RICOGNIZIONE DEL PERSONALE IN SERVIZIO ENTRO 6 MESI DALL’ENTRATA IN

VIGORE DEL DECRETO DA PARTE DELLE SOCIETÀ A CONTROLLO PUBBLICO:

ART. 26

“DISPOSIZIONI

TRANSITORIE IN

MATERIA DI

PERSONALE”

PER EVENTUALI ECCEDENZE CHE DEVONO

ESSERE SEGNALATE AL DFP

OBBLIGO DI ATTINGERE DALL’ELENCO PREDISPOSTO DAL DFP IN CASO DI

ASSUNZIONE DI PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO (FINO AL 31.12.2018), SALVO

PROFILI INFUNGIBILI E DIETRO ESPRESSA AUTORIZZAZIONE

I RAPPORTI DI LAVORO STIPULATI IN VIOLAZIONE DEL T.U. SONO NULLI E I RELATIVI

PROVVEDIMENTI COSTITUISCONO GRAVE IRREGOLARITA’ EX ART. 2409 C.C.

Personale

ART. 27

“ALTRE

DISPOSIZIONI

TRANSITORIE”

OBBLIGO DI ADEGUAMENTO DEGLI STATUTI SOCIALI ALLE

DISPOSIZIONI DEL NUOVO TESTO UNICO ENTRO IL 31.12.2016 PER

LE SOCIETÀ A CONTROLLO PUBBLICO GIÀ COSTITUITE

- ALLE SOCIETA’ DI CUI ALL’ALLEGATO “A”;

- ALLE SOCIETA’ CHE GESTISCONO FONDI EUROPEI

NON SONO APPLICABILI LE DISPOSIZIONI DEL T.U.:

IL TU NON SI APPLICA ALLE SOCIETA’ CHE ABBIANO – NEI 18 MESI

SUCCESSIVI ALLA SUA ENTRATA IN VIGORE – DELIBERATO LA

QUOTAZIONE IN BORSA CON UN PROVVEDIMENTO COMUNICATO

ALLA CORTE DEI CONTI

LE A.P. POSSONO COMUNQUE MANTENERE LE

PARTECIPAZIONI QUOTATE, DETENUTE AL 31.12.2015

ART. 27

“ALTRE

DISPOSIZIONI

TRANSITORIE”