Il testo narrativo1 ANALISI DEGLI ELEMENTI DEL TESTO NARRATIVO.
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Il testo narrativo 1
ANALISI DEGLI ELEMENTI DEL TESTO NARRATIVO
Il testo narrativo 2
Elementi del testo narrativo:
la fabula (o storia) e l’intreccio (o discorso),
insieme degli elementi narrativi nella successione logico-cronologica
insieme dei medesimi elementi nella successione in cui vengono presentati nel racconto
l’ ordine narrativo
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Elementi del testo narrativo:
il personaggio
è l’integrazione di due funzioni fondamentali
agire
sul piano degli eventi narrati
essere
in relazione alle sue caratteristiche psicologiche,
alla concezione della vita
Il testo narrativo 4
i personaggi
Elementi del testo narrativo:
protagonista
antagonistaaiutante
“sistema dei personaggi”
in base al ruolo svolto nelle vicende si distinguono generalmente in
personaggi secondari/ comparse
l’insieme delle relazioni esistenti tra loro genera il
PRESENTAZIONE DEI PERSONAGGI
• IN MODO DIRETTO: in fiabe, favole, i romanzi del XIX sec.
• IN MODO INDIRETTO: in opere che tengono alta l’attenzione del lettore
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Presentazione diretta
• La presentazione diretta può essere fatta da– Narratore– Altro personaggio– Da sè
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Presentazione indiretta
• Il lettore deve cogliere le informazioni dall’accumulo di indizi disseminati nel testo.
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TIPOLOGIA DEI PERSONAGGI
• 2 TIPOLOGIE DI PERSONAGGI– Personaggi piatti e statici– Personaggi a tutto tondo e dinamici
• Personaggi piatti sono prevedibili e stereotipati.• I personaggi a tutto tondo sono complessi e
delineati in modo completo.
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IL SISTEMA DEI PERSONAGGI
• I RUOLI E IL SISTEMA DEI PERSONAGGI– Principali : protagonista e coprotagonista,
antagonista– Secondari : comparse– Protagonista e aiutanti – Antagonista e oppositori.
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Elementi del testo narrativo:
le coordinate spazio-temporali:
il tempo
tempo della storia tempo del discorso
in cui si svolgono i fatti narrati(fabula)
il tempo presentato dal narratore(intreccio)
=
=
prolessi
(anticipazione)
prolessi
(anticipazione)
analessi
(flash-back)
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Elementi del testo narrativo:
le coordinate spazio-temporali:
lo spazio
reale simbolico
Le sequenze descrittive di spazi o ambienti rispondono sia all’esigenza semplice di fare da sfondo agli eventi, sia a quella più complessa di creare ritmo nel racconto, provocando effetti di distensione dopo episodi particolarmente drammatici o suscitando la suspense nei punti di maggiore tensione.
spazio apertocostituisce lo sfondo di avvenimenti mossi e vari
spazio chiuso
è l’ambiente privilegiato per le storie di mistero o per quelle in cui i protagonisti vivono conflitti e drammi interiori
“luoghi dell’anima”la rappresentazione dello spazio è filtrata, a volte, attraverso la coscienza dei personaggi che vi proiettano le loro emozioni e i loro sentimenti
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Elementi del testo narrativo:
il circuito comunicativo
Autore reale
Autore implicito (narratore) (narratario) Lettore implicito
Lettore reale
la persona storica dell’autore
tutti i lettori effettivi di un’opera
l’idea di pubblico che le scelte linguistiche, stilistiche,
contenutistiche implicano
l’idea dell’autore che il lettore desume dalle informazioni presenti nel testo
chi dice “io” nel racconto ovvero chi è responsabile dell’atto di enunciazione di un racconto in terza
persona
il personaggio che eventualmente
compare nel testo come destinatario
schema proposto da Chatman: il riquadro indica il testo, le parentesi gli elementi facoltativi
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Elementi del testo narrativo:
il narratore
voce a cui è affidato il racconto
esterno
(narrazione eterodiegetica)
interno
(narrazione omodiegetica)
conosce meno dei personaggi, rappresenta ciò che vede dal di fuori (alcuni racconti polizieschi)
conosce tutto della materia narrata
narratore onnisciente (Manzoni)
autore o protagonista
testimone o protagonista
narrazione autodiegetica
(Dante/ Ortis)
narra la storia da un punto di vista soggettivo e solo ciò che rientra nella sua sfera di esperienza (Pirandello – Svevo)
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Elementi del testo narrativo:
il narratore
voce a cui è affidato il racconto
esterno
(narrazione eterodiegetica)
interno
(narrazione omodiegetica)
usa solo la terza persona (narrativa verista)
usa prevalentemente la terza persona ma anche la prima per i suoi commenti (Manzoni)
usa prevalentemente la prima persona ma anche la terza per azioni compiute da altri (Mattia Pascal) usa la prima persona
ma più spesso la terza per azioni compiute da altri essendo solo testimone (Ismahel in Moby Dick)
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Elementi del testo narrativo:
il punto di vista: focalizzazione la prospettiva scelta dal narratore per raccontare una storia
ed esprimere il suo livello di conoscenza delle vicende narrate
focalizzazione zero: il narratore (onnisciente) conosce tutta la storia, lo sviluppo delle vicende, gli stati d’animo dei personaggi, esprime giudizi ecc. (come nei Promessi
Sposi)
focalizzazione interna (fissa, variabile, multipla): il narratore riferisce quanto apprende dai suoi personaggi e quindi costruisce la storia a poco a poco attraverso i punti di vista di uno o
più personaggi (come ne I Malavoglia)
focalizzazione esterna: il narratore ignora aspetti fondamentali della vicenda e si
“eclissa”, limitandosi a registrare ciò che oggettivamente vede, senza manifestare
giudizi o commenti (come nel romanzo giallo)
secondo Genette però “la formula di focalizzazione non coinvolge sempre un’opera intera, ma un segmento narrativo determinato”: si parlerà quindi di focalizzazione ‘prevalente’
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Elementi del testo narrativo:
per esprimere voce e pensieri dei personaggi sono utilizzate varie tecniche: – discorso diretto tipico della focalizzazione esterna, è introdotto di
solito da un verbo dichiarativo; – discorso diretto libero, dove, invece, è omesso il verbo dichiarativo e
le parole dei personaggi sono riferite direttamente come in un testo teatrale
– discorso indiretto in cui il narratore riferisce discorsi e pensieri dei personaggi dal suo punto di vista; è introdotto da un verbo dichiarativo + la congiunzione subordinante; è tipico della focalizzazione zero con narratore onnisciente
– discorso indiretto libero in cui sono omessi verbi dichiarativi e congiunzioni subordinanti e discorsi e pensieri dei personaggi sono inseriti nella narrazione e si confondono con quelli del narratore
– monologo quando il personaggio parla a un interlocutore presente ma silenzioso
– soliloquio quando il personaggio parla a se stesso in assenza di interlocutori reali
– monologo interiore che designa una citazione di pensieri del personaggio in stile diretto libero e flusso di coscienza, fluire di pensieri, impressioni, associazioni opposto al pensiero intenzionale
le tecniche narrative