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DiSGG Angelo MASI Universit Universit à à degli Studi della Basilicata degli Studi della Basilicata Inaugurazione Inaugurazione a.a. a.a. 2010 2010 - - 2011 2011 Potenza, 22 novembre 2010 Potenza, 22 novembre 2010 Il Terremoto del 1980, la nascita Il Terremoto del 1980, la nascita dell dell Universit Universit à à della Basilicata, della Basilicata, l l importanza della Ricerca importanza della Ricerca Angelo MASI DiSGG, Università della Basilicata CRiS, Regione Basilicata ReLUIS, Rete di Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica

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Angelo MASI

UniversitUniversitàà degli Studi della Basilicatadegli Studi della Basilicata

Inaugurazione Inaugurazione a.a.a.a. 20102010--20112011Potenza, 22 novembre 2010Potenza, 22 novembre 2010

Il Terremoto del 1980, la nascita Il Terremoto del 1980, la nascita

delldell’’UniversitUniversitàà della Basilicata, della Basilicata,

ll’’importanza della Ricercaimportanza della Ricerca

Angelo MASIDiSGG, Università della Basilicata

CRiS, Regione Basilicata

ReLUIS, Rete di Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica

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� Massima intensità X MCS

� Magnitudo 6.9

� 2914 vittime

� 8800 feriti

� 300.000 senzatetto

� 4 regioni coinvolte

� 687 comuni danneggiati

� 36 comuni disastrati, di cui 9 in provincia di Potenza

Il terremoto del 23 novembre 1980Il terremoto del 23 novembre 1980

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Angelo MASI Una sequenza agghiacciante Una sequenza agghiacciante 24 novembre 1980

25 novembre 1980

26 novembre 1980

Due settimane dopo il terremoto si contavano ancora 1500 dispersi

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CONSIDERAZIONI SUL DEFICIT DI PROTEZIONE SISMICA DEGLI EDIFICI ESISTENTI

� “… intervenire oggi sul patrimonio edilizio esistente nelle zone sismiche italiane … comporterebbe un intervento dell'ordine dei 40.000 miliardi.”

� “Non affrontare questo problema significa adottare una decisione precisa … che avrebbe un costo sociale immenso. Adottarla di fatto … non è degno di una classe dirige nte responsabile.”

Le analisi Le analisi ““ a caldoa caldo”” degli studiosidegli studiosi

Relazione sulla difesa dai terremoti trasmessa dal CNR -Progetto Finalizzato Geodinamicain occasione delle considerazioni sulla lezione tra ibile dal sisma del 23 novembre 1980, prospettate - alla prese nza del Presidente PERTINI - dai proff. F. Barberi e G. Grando ri alle competenti Commissioni del Senato il 10 dicembre 19 80

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CONSIDERAZIONI SUL RUOLO DELLA COMUNITÀSCIENTIFICA

“La cronica incapacità di programmazione e di organizzazione delle istituzioni pubbliche, unita, bisogna dirlo, alla scarsa sensibilità della comunità scientifica ai problemi sociali , ha fatto sì che … il problema della difesa dai terremoti sia stato in pratica ignorato …”

Le analisi Le analisi ““ a caldoa caldo”” degli studiosidegli studiosi

Relazione sulla difesa dai terremoti trasmessa dal CNR -Progetto Finalizzato Geodinamicain occasione delle considerazioni sulla lezione tra ibile dal sisma del 23 novembre 1980, prospettate - alla prese nza del Presidente PERTINI - dai proff. F. Barberi e G. Grando ri alle competenti Commissioni del Senato il 10 dicembre 19 80

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Il 24 novembre 1980 il Consiglio dei Ministri affid a al Commissario straordinario Giuseppe ZAMBERLETTI la

gestione dell’emergenza

La risposta dello StatoLa risposta dello Stato

� La dimensione dell’evento calamitoso

� La mancanza di un modello organizzativo

� La limitata presenza di forze sul territorio

� ….

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La legge fondamentale del post-sisma è stata la 219 del 14.5.1981 che:

� all’art. 2 dichiarava “di preminente interesse nazionale l’opera di RICOSTRUZIONE e SVILUPPO delle zone delle regioni Basilicata e Campania disastrate per effetto del terremoto del novembre 1980 e del febbraio 1981 ….”

� all’art. 39 prevedeva “con effetto dall'anno accademico 1982-1983 è istituita L'UNIVERSITÀSTATALE DEGLI STUDI DELLA BASILICATAcon sede in Potenza.”

La risposta dello StatoLa risposta dello Stato

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REDUCING DISASTER RISK

a challenge for development

United Nations Development ProgrammeBureau for Crisis Prevention and Recovery

Il legame disastri Il legame disastri -- svilupposviluppo

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Disaster types Deaths % of total

Drought 563’701 46.54 %

Wind storm 251’384 20.76 %

Flood 170’010 14.04 %

Earthquake 158’551 13.09 %

Volcano 25’050 2.07 %

Extreme temp 19’249 1.59 %

Slide 18’200 1.50 %

Wave/surge 3’968 0.32 %

Wild fire 1’046 0.06 %

Insect infestation 0 0.00 %

Total 1’211’159 100%

Vittime nel mondo (1980-2000)

Le conseguenze delle calamitLe conseguenze delle calamitàà ““ naturalinaturali ””

94.4%Vittime in Italia

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198

0 -

2000

Popolazione media esposta a terremoti, 1980 – 2000

L’esperienza mostra che gli effetti dei disastri na turali dipendono dalla entità della causa ma anche, e spess o soprattutto, dalle caratteristiche dell’area colpit a.

Legame tra vittime causate dai terremoti e popolazione esposta nel periodo 1980 – 2000

Gli effetti dei terremoti nel mondoGli effetti dei terremoti nel mondo

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Angelo MASI Il terremoto del Molise 2002Il terremoto del Molise 2002

Il crollo della Scuola di S. Giuliano di Puglia:

28 vittime tra cui 27 bambini

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Il numero di edifici pubblici italiani costruiti pr ima del 1980 è stimato in circa 75.000, di cui circa 35.000 nelle zone ad alta (zona 1) e media sismicità (zona 2).

Nelle sole zone ad alta e media sismicità, sono privi di protezione sismica:

Scuole ���� 150 milioni di mc

Ospedali ���� 30 milioni di mc

Il Deficit di Protezione SismicaIl Deficit di Protezione Sismica

Nella mitigazione del rischio sismico il problema p iùgrande e complesso è costituito dal deficit di protezione sismica del patrimonio edilizio esistent e.

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Angelo MASI Il ruolo della Ricerca Il ruolo della Ricerca

� La Ricerca deve fornire un contributo di MERITO e di METODO.

� Riguardo al MERITO, il ruolo che hanno i ricercatori èquello di contribuire all’avanzamento delle conoscenze per favorire soluzioni sempre più efficaci dei problemi.

� Riguardo al METODO, favorire un approccio lucido, aperto, rigoroso nell’affrontare e risolvere le questioni.

� I Ricercatori devono contribuire ad innalzare il livello etico per evidenziare e rendere non accettabili le scelte e le pratiche contrarie all’interesse collettivo.

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Angelo MASI LL ’’ UniversitUniversitàà della Basilicatadella Basilicata

Anni ‘80

Oggi

� 4 “vecchie” Facoltà: Agraria, Ingegneria, Lettere, S cienze� 4 nuove Facoltà: Architettura, Economia, Farmacia,

Scienze della Formazione� 12 Dipartimenti

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Angelo MASI La Prevenzione del Rischio Sismico: il Laboratorio di La Prevenzione del Rischio Sismico: il Laboratorio di Strutture dellStrutture dell ’’ UniversitUniversitàà della Basilicatadella Basilicata

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Angelo MASI

UNA VISITA SPECIALEUNA VISITA SPECIALE

PRESIDENTE CIAMPI: “La cooperazione tra gli enti deve soprattutto punt are alla prevenzione, utilizzando al meglio le risorse offerte dalla moderna tecnologia per minimizzare le conseguenze delle cal amità naturali .”

La Prevenzione del Rischio Sismico: il Laboratorio di La Prevenzione del Rischio Sismico: il Laboratorio di Strutture dellStrutture dell ’’ UniversitUniversitàà della Basilicatadella Basilicata

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Struttura isolata alla base

Spostamenti piccoli

Danni trascurabili

Le tecniche di intervento: lLe tecniche di intervento: l ’’ isolamento sismicoisolamento sismico

Struttura convenzionale

Fissa alla base

Spostamenti grandi

Danni elevati

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Struttura con Controventi dissipativi

Spostamenti ridottiDanni minori

Le tecniche di intervento: la dissipazione di energ iaLe tecniche di intervento: la dissipazione di energ ia

Struttura senzaControventi dissipativi

Spostamenti grandiDanni elevati

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Adeguamento sismico della Scuola Elementare D. Viola di Potenza

Dagli studi agli interventiDagli studi agli interventi

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Angelo MASI ZamberlettiZamberletti e la e la ProtezioneProtezione CivileCivile

� Giuseppe Zamberletti può essere considerato il padre della moderna Protezione Civile italiana.

� Il suo contributo è stato determinante nella progettazione e costruzione del SISTEMA previsto dalla legge 225 del 1992 che istituì il Servizio nazionale della protezione civile .

� Presidente della Commissione Nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi

� Presidente dell’ISPRO, Istituto di Studi e Ricerche sulla Protezione Civile e Difesa Civile

� Presidente del Centro Nazionale per il Volontariato

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Angelo MASI Alcune novitAlcune novit àà introdotte da Zamberlettiintrodotte da Zamberletti

LA PIANIFICAZIONE DELL’EMERGENZA

Aver pensato, cercato e ottenuto la realizzazione di un sistema di protezione civile preesistente agli eventi, con cui interrompere la improvvida consuetudine di costruire in corsa la macchina dei soccorsi

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Angelo MASI Alcune novitAlcune novit àà introdotte da Zamberlettiintrodotte da Zamberletti

IL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE

Aver coinvolto e responsabilizzato nelle attività di protezione civile il volontariatoorganizzato, riconoscendogli la dignità di struttura operativa del servizio nazionale

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Angelo MASI Alcune novitAlcune novit àà introdotte da introdotte da ZamberlettiZamberletti

IL PROTAGONISMO DEI COMUNI

Aver individuato negli ottomila comuni italiani i protagonisti delle attività di prevenzione, di intervento post-emergenza e di diffusione della cultura di protezione civile.

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Recependo i frutti del dibattito politico e culturale sviluppatosi dopo il sisma del 23.11.80, aver individuato come irrinunciabili le attività di previsione e di prevenzione.

Alcune novitAlcune novit àà introdotte da introdotte da ZamberlettiZamberletti

LA PREVISIONE E PREVENZIONE

Piastra di fondazione

Piastra isolataPiano degli isolatori

Sovrastruttura

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Costruire la cultura della prevenzione èdifficile.

Mentre i costi della prevenzione vanno pagati nel presente, i suoi benefici si collocano in un futuro distante.

Per di più, i benefici non sono tangibili: SONO I DISASTRI NON ACCADUTI.

Costruire la Cultura della PrevenzioneCostruire la Cultura della Prevenzione

KofiKofi ANNAN,ANNAN,ex Segretario Generale ONU ex Segretario Generale ONU