Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera Il Soccorso al Paziente TRAUMATIZZATO. Giulia...
-
Upload
sandro-festa -
Category
Documents
-
view
219 -
download
1
Transcript of Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera Il Soccorso al Paziente TRAUMATIZZATO. Giulia...
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Il Soccorso al Paziente
TRAUMATIZZATO.
Giulia BiagioniEmail: [email protected]
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
• Acquisire conoscenze su come comportarsi in sicurezza in una scena di Trauma
• Sapere come comportarsi ed essere così d’aiuto al Personale Sanitario
Obiettivi didattici
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
TRAUMAUna o più lesioni a carico di uno o più distretti
corporei che può determinare una compromissione delle funzioni vitali.
1°causa di morte di morte sotto i 40 anni
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Distribuzione della Mortalità:
•I picco secondi o minuti dall’evento traumatico; lesioni incompatibili con la vita.
•II picco entro la prima ora dall’evento traumatico (Golden Hour); lesioni potenzialmente letali che possono essere
controllate con un intervento tempestivo e qualificato.
•III picco giorni o settimane dall’evento traumatico; complicanze ed evoluzione negativa delle lesioni.
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Metodo di Trattamento
• Valutazione della scena
• Primary Survey
• Secondary Survey
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Valutazione della Scena
• Valutazione della SICUREZZA della scena
• AUTOPROTEZIONE
• Valutazione delle dinamiche dell’ accaduto, garantire l’accessibilità ai mezzi di soccorso.
• Verificare il numero delle persone coinvolte stabilendone una priorità (TRIAGE).
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Scena Sicura?
Valutazione della Scena
Valuto il soggetto
Chiamo la C.O. 118
si no
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Primary Survey• Quick look
Mantenimento dell’asse testa-collo-tronco
•A: Airway
•B: Breathing
•C: Circulation
•D: Disability
•E: Exposure
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Quick Look
Valutazione generale del soggetto, stabilendone la sua criticità (coscienza, respiro, emorragie).La valutazione viene fatta entrando nel campo visivo e facendo eseguire al soggetto delle semplici manovre.Essenzialmente si riflette in quello che è il TRIAGE.
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Airway
• Controllo la pervietà delle vie aeree disostruzione. Tutto se visibile e in superficie.
• Mantenere la posizione neutra
• NON MUOVERE IL SOGGETTO TRAUMATIZZATO non iperestensione della testa ma sublussazione della mandibola*.
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Chin Lift
Jow Thrust
* Evitare anche la sublussazione nel caso di un trauma facciale soprattutto con coinvolgimento del condilo mandibolare
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Breathing
• O: Osservare i movimenti respiratori (es. simmetrie/asimmetrie, disponico,
gasping )
• P: Palpare il torace delicatamente (asimmetrie/simmetrie, deformità costali)
• a: Ascoltare i rumori respiratori (es. auscultazione del torace con
stetofonendo soffi, rantoli, ronchi, sibili)
• C: Contare la frequenza respiratoria Eupnea (16-20 atti/min.); Bradipnea (tra i 10-12 atti/min.); Tachipnea (>20 atti/min.).
• S: Saturimentro per valutare l’ossigenzione del sangue
OPaCS
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
CirculationIspezione:
• Emorragie esterne
• Colore, temperatura, sudorazione della cute.
Palpazione:
• Polso radiale* (Frequenza, Ritmo e Carattere).
* In presenza di polso arterioso ho una pressione sistolica di almeno 80 mmHg.
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
EmorragieCarattere di un’emorragia:
• Arteriosa
• Venosa
• Interna • Esterna
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Disability
Valutazione dello stato di coscienza del soggetto.
• A lert: soggetto è vigile e SPONTANEAMENTE interagisce con voi. • V erbal: soggetto risponde alle vostre domande.
• P ain: soggetto che risponde o si muove soltanto con stimolazione dolorosa.
• U nresponsive: soggetto incosciente e non risponde.
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
La valutazione dello stato di coscienza da parte di un sanitario viene fatta attraverso la Glasgow Coma Scale (GCS), viene attribuito al pz. un punteggio da 3 a 15 in base alle seguenti domande:
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Exposure
Questa fase è una rivalutazione completa del soggetto, DALLA TESTA AI PIEDI, alla ricerca di eventuali altre lesioni che non abbiamo avuto modo di constatare nelle precedenti fasi.
• Spoglio il soggetto
• Ricoprire il soggetto con una coperta o telino termico (a uovo di pasqua); cercare di coprire la testa!
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
SAMPLE
• S: Segni/Sintomi
• A: Allergie
• M: Medicinali
• P: Past illness
• L: Last Meal
• E: Evento, dinamica
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
•Rivalutazione della scena, dinamiche dell’evento
•Comunicazione alla C.O. 118
•Trasporto
Secondary Survey
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Domande?
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Tactical Combact Casual Care (TCCC)
•Care Under Fire
•Tactical Field Care
•Casualty Evacuation Care
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Care Under Fire
Primo soccorso nel più breve tempo possibile, sotto il fuoco nemico.
1.Valutazione della ferita che rapidamente porta a morte (60% emorragie*)
1.Trasporto del soggetto in zona riparata NON BARELLE
TRATTAMENTO EMORRAGIA/E; utilizzo un tourniquet (CAT)
*Butler FK, Hangman J, Butler EG, Tactical Combact Casualty Care in Special Operations. Milt Med 1996
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Tactical Field Care
1. A B C D E del Primary Survey
2. Gestione del dolore e profilassi antibiotica
Cure date dal medico al riparo dal fuoco nemico.
Il soccorso nelle grandi emergenze in area ospedaliera
Casualty Evacuation Care
Trasporto del ferito con un mezzo medicalizzato (quando possibile); continuo monitoraggio dei parametri del soggetto ferito.