Il sistema low cost non basta al territorio

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1 Febbraio 2010 Anno XXXVIII www.guidaviaggi.it numero In questo numero 1264 Il sistema low cost non basta al territorio a filiera turistica, se ben coordinata da una regia alta, può dare una forte visibilità al territorio. E' la conclu- sione emersa nel corso del- l'ultima tavola rotonda del ciclo MARTEDIturismo by Guida Viaggi a Berga- mo. Una destinazione turi- stica che sta emergendo grazie al lavoro di uno scalo che ha puntato sulle com- pagnie aeree low cost. An- che le amministrazioni lo- cali stanno prendendo co- scienza degli asset turistici, come è stato per Torino, e tante altre aree italiane, per lungo tempo messe in se- condo piano da contesti produttivi manifatturieri forti. Il Comune ha appena nominato un responsabile del coordinamento degli in- terventi in materia di pro- mozione turistica, Paolo Moretti, che ha individua- to le criticità di pensiero di questo territorio industriale dicendo: "Dobbiamo uscire dalle logiche provinciali, l'Expo 2015 ci indica que- sta prospettiva". Carmine Prencipe, ceo di Trawel group, spiega però che "il modello di sviluppo turistico tra la low cost e il territorio dove questa ope- ra è come una scatola ne- ra". Cioè chiuso. "Le low cost blindano il rapporto con il cliente”. Luigi Maderna, presi- dente Fiavet Lombardia, concorda, mentre il coordi- natore di Lombardy Inco- ming Pool, Michele Mon- dolfo, afferma: "Si deve fare promozione nei mercati da cui originano i voli, per generare una domanda che resista anche in assenza di low cost”. L I viaggi brevi sfidano la congiuntura pag. 4 La strategia Valtur per le piccole agenzie pag. 7 La Spagna riparte dai target Mice e senior pag. 8 Nel futuro di Veratour una crescita prudente pag. 10 Cina: dal piano bilaterale grandi aspettative pag. 11 CSST n. 2008-1777 9.127 copie DA PAG. 2 Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi. - Prezzo per copia euro 0,50

Transcript of Il sistema low cost non basta al territorio

1 Febbraio 2010Anno XXXVIIIwww.guidaviaggi.itnumero

In questo numero

1264

Il sistema low costnon basta al territorio

a filiera turistica,se ben coordinatada una regia alta,

può dare una forte visibilitàal territorio. E' la conclu-sione emersa nel corso del-l'ultima tavola rotonda delciclo MARTEDIturismoby Guida Viaggi a Berga-mo. Una destinazione turi-

stica che sta emergendograzie al lavoro di uno scaloche ha puntato sulle com-pagnie aeree low cost. An-che le amministrazioni lo-cali stanno prendendo co-scienza degli asset turistici,come è stato per Torino, etante altre aree italiane, perlungo tempo messe in se-

condo piano da contestiproduttivi manifatturieriforti. Il Comune ha appenanominato un responsabiledel coordinamento degli in-terventi in materia di pro-mozione turistica, PaoloMoretti, che ha individua-to le criticità di pensiero diquesto territorio industrialedicendo: "Dobbiamo usciredalle logiche provinciali,l'Expo 2015 ci indica que-sta prospettiva". Carmine Prencipe, ceo diTrawel group, spiega peròche "il modello di sviluppoturistico tra la low cost e ilterritorio dove questa ope-ra è come una scatola ne-ra". Cioè chiuso. "Le lowcost blindano il rapportocon il cliente”. Luigi Maderna, presi-dente Fiavet Lombardia,concorda, mentre il coordi-natore di Lombardy Inco-ming Pool, Michele Mon-dolfo, afferma: "Si devefare promozione nei mercatida cui originano i voli, pergenerare una domanda cheresista anche in assenza dilow cost”.

L

I viaggi brevi sfidano la congiuntura pag. 4

La strategia Valturper le piccole agenzie pag. 7

La Spagna ripartedai target Mice e senior pag. 8

Nel futuro di Veratouruna crescita prudente pag. 10

Cina: dal piano bilaterale grandi aspettative pag. 11

CSSTn. 2008-17779.127 copie

DA PAG. 2

Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi. - Prezzo per copia euro 0,50

motori e investitori collabori-no per attrarre nuovi turisti in-vestendo denaro pubblico?le risposte non sono univo-che. C'è chi per principiopreso è contrario all'utilizzodi fondi pubblici per sovven-zionare "i soliti amici" e dice"basta all'assistenzialismo"e chi bada all'atto pratico eafferma: "Bisogna incremen-tare la marginalità di guada-gno e retribuire i professio-nisti del settore, dando valo-re alla figura dell'agente diviaggi". Un lettore abruzze-se riconosce che "gli aero-porti secondari, come quellodi Pescara, hanno favoritouna maggior conoscenzadell'area, hanno prodottoflussi turistici non indifferentie reso più competitive le a-ree prossime all'aeroporto".La presenza delle low costè, nella maggior parte deicasi, considerata come unmale necessario: "Senza diloro ci sarebbe monopoliodei prezzi e i passeggeri nonavrebbero scelta", ricono-

scono gli addetti ai lavori,ma sono convinti che con leloro logiche aggressive diprezzo a vincere siano solo iconsumatori e invece biso-gnerebbe fare scelte corag-giose.

Attenzione allosviluppo effimero

Dalla provincia di Rovigo sispingono oltre: "Che le lowcost se ne vadano fuori dalmercato: sono stati gli attoriprincipali di questo meccani-smo drogato". C'è chi consi-dera, lo sviluppo derivantedalle low cost, "effimero, sidisperderà con la cessa-zione degli incentivi". Più ac-comodanti altre posizioni:"E' giusto e doveroso inve-stire denaro pubblico, per-ché l'impatto macroecono-mico sul territorio è enormee l'aeroporto è il tramite ide-ale per operazioni di suppor-to finanziario ai flussi turisti-ci". Essenziale, e su questopunto, sono tutti concordi,avere chiaro in mente il tar-

get da raggiungere. "Meglioancora - osserva qualcuno -se si crea un brand per il ter-ritorio, come è stato fatto perle Dolomiti, un'operazione dimarketing illuminata ed effi-cace".

Biglietti all inclusive

e più collaborazioneNon bisogna dimenticareche "il fenomeno del volarea basso costo è stato untrampolino di lancio per i pic-coli aeroporti e significa visi-bilità, buone prospettive diincoming e destagionalizza-zione". Ma se l'aumento del-le tasse aeroportuali minac-ciasse i piani delle low cost?Anche qui si scatena la rival-sa: "Se iniziassero a colla-borare con le agenzie anzi-ché tagliarle fuori...”, ma siriconosce anche che "è ne-cessario trovare un punto diequilibrio" e tutti sono con-cordi nel ritenere più correttofar rientrare tutte le spesenella tariffa aerea. L.D.

te". Da qui il concetto dicreare un gruppo di operato-ri che sia "omogeneo negliintenti ma diversificato alsuo interno". E in questo la-voro il ruolo della Dmc è fon-damentale: "Deve garantireil raccordo tra offerta e do-manda", ma a priori "è neces-sario che conosca a fondo ilterritorio, in quanto fornisce iservizi più disparati", "chefunga da unico intermediariocommerciale", "che facciada filo conduttore per la frui-zione della località", "eviden-ziando - sottolinea qualcunaltro - limiti (per superarli) edeccellenze". In mancanza,poi, di un sistema turisticolocale, la Dmc può supplirealle prerogative dell'ammi-nistrazione pubblica. Si trat-ta di concentrare in un'unicamission tutti gli obiettivi e in-teressi del territorio.

Dire basta all'assistenzialismo

Alla domanda: E' giusto cheaeroporti, low cost, entri pro-

siero di questo territorio in-dustriale dicendo: "Dobbia-mo uscire dalle logiche pro-vinciali, l'Expo 2015 ci indi-ca questa prospettiva e orache il Comune ha un ruolo,il passo successivo è il coor-dinamento delle moltissimeiniziative già in campo,come gli eventi culturali digrande rilievo, che si co-noscono ancora troppo po-co". Moretti ha un progettoche ha chiamato I turismi aBergamo, al plurale comedicono i rispondenti al no-stro sondaggio e "perchécredo ci siano tanti aspettiche vadano coordinati, poicredo nella collaborazionetra le istituzioni: la Provin-cia soprattutto, la Camera dicommercio, l'Università chesta dando un forte contribu-to, il Comune, che ha pochifondi, ma deve creare col-laborazione, anche con lecittà vicine". Qui il dirigentecita Milano, "che imprimeràaccelerazione con l'Expo",ma anche Brescia, notoria-mente in rivalità con la co-munità bergamasca. E suquesto punto si sta muoven-do un disegno, ancora sot-terraneo, cruciale per fa-

all'ultima tavolarotonda del cicloMARTEDIturi-

smo by Guida Viaggi abbi-amo riportato in superficie"il valore della filiera turisti-ca che, se ben coordinata dauna regia 'alta', che non curigli orticelli, può dare il ri-sultato di un'importante vi-sibilità per un territorio",come è stato detto in conclu-sione dei lavori. Eravamo aBergamo, destinazione turi-stica che sta emergendo ora,grazie al lavoro di uno scaloche ha puntato sulle com-pagnie aeree low cost, unasoprattutto (e questo non èun bene come vedremo).Anche le amministrazionilocali stanno prendendo co-scienza degli asset turistici,come è stato per Torino, e inverità tante altre aree italianecome potrebbero essere leMarche, per lungo tempomesse in secondo piano dacontesti produttivi manifat-turieri forti. Il Comune haappena nominato un respon-sabile del coordinamentodegli interventi in materia dipromozione turistica, PaoloMoretti, che subito ha indi-viduato le criticità di pen-

GuidaViaggi 1 Febbraio 2010 - n° 12642

Il turismo delle low cost non premia la filiera e il territorio

Ddi Paola Baldacci e Stefania Vicini

Focus9° MARTEDIturismo - Destination management

vorire esattamente quellenuove geografie turisticheche i flussi scrivono da sé eche in certe aree italianesono già territori insoliti.Esempi? La Liguria si pro-muove con la Provenzafrancese e il Piemonte, Im-peria si allea con Nizza per-ché l'aeroporto è più como-do, le vie Francigene uni-scono i pellegrini interregi-onali e all'estero allestisco-no stand congiunti. Infine, sul brand "dovremofare un ragionamento accu-rato, per proporci in manie-ra diversa e fare il fatidicosalto di qualità - concludeMoretti -. Anche i nostri cit-tadini dovranno avere con ilturista un atteggiamento piùaperto".

Cordata brescianaper il polo

aeroportuale Ecco lo scoop: sarebbe soloquestione di settimane e ilsogno della cordata brescia-na, composta da Camera diCommercio, industriali, Pro-vincia, Comune e associa-zioni di categoria, di conqui-stare il controllo dello scaloMontichiari di Brescia po-trebbe diventare realtà. E questo sarebbe il primopasso per la creazione di u-na holding di gestione si-nergica degli aeroporti diOrio, Montichiari e Vero-na. La cordata rappresenta-ta da Abem (Società aero-porto Brescia e Montichiari,costituta per ottenere la ge-stione diretta di Montichia-ri) si batte da tempo per ri-conquistare lo scalo. Ora ci sarebbero segnali po-sitivi: innanzitutto le senten-ze che hanno giudicato ille-gittimo l'affidamento diMontichiari ai veronesi.

La scatola nera

In questa che è l'area d'Italiacon il Pil più alto, il busi-ness aereo delle low cost haattecchito come da nessun'al-tra parte, portando l'aeropor-to di Orio al Serio al quartoposto nella scaletta nazio-nale, battendo addirittura ilMarco Polo, che con Vene-zia è una delle principaliporte d'accesso italiane alturismo di arte e cultura.Nel 2009, i passeggeri sonostati 7.160.008, per un in-cremento del 10,4% rispettoal 2008. Ma attenzione, chi di biz deltrasporto aereo se ne inten-de, perché da AirOne a Eu-

Questo il ‘verdetto’ emerso dalla tavola rotonda di Bergamo, monito per pensare

romozione coordi-nata, cooperazio-

ne, accessibilità, qualità del-le strutture. Sono le primechiavi di lettura che i rispon-denti al nostro sondaggiohanno dato alla domanda:Quali sono gli elementi chedecretano il successo di unterritorio dal punto di vistaturistico? Anche la propen-sione della popolazione lo-cale ad accettare il turista vi-ene considerato fattore di ri-lievo per il successo di unadestinazione, così come unbuon livello di sicurezza el'uscita da una logica provin-ciale. Ma tra i commenti è in-teressante rilevare che se-condo un agente di viaggi diAncona "occorre riscoprirele proprie potenzialità, rileg-gendole in chiave innovati-va. Più semplicemente - os-serva la nostra lettrice - si-gnifica scavare a fondo perindividuare le unicità, in unritorno alle radici e all'auten-ticità, perché i turisti sonostufi di esperienze omologa-

P

Investimenti pubblici nel mirino

Carmine Prencipe Casto JannottaPaolo Moretti

Luigi Trigona Luigi Maderna Michele Mondolfo

tuzioni devono fidarsi dellafiliera, anche se è moltolunga. In Lombardia vi sono3mila adv, prevalentementea vocazione outgoing,"quelle che fanno incomingsono poche". Cento, però, sisono messe insieme, con ilLom-bardy Incoming Pool,per promuoversi come spe-ciali-ste del turismo in-bound. Segno che il businessc'è.

Incoming,eppure le no frills

contribuisconoAd aggiungere un po' di pe-pe alla discussione, il dele-gato dell'Incoming di Fia-vet Lombardia e coordina-tore di Lombardy Inco-ming Pool, Michele Mon-dolfo, che ha contestatoquattro assunti emersi du-rante il dibattito. Il manager non concordacon il fatto che il territorioitaliano abbia un ciclo di vitaal pari di altre mete turi-stiche. In quanto la varietà ericchezza di risorse di cui l'I-talia dispone, "eliminano lapossibilità che il turismo nelnostro territorio possa avereun ciclo di vita a spegnersi".Altro punto da cui dissente èla metafora della scatola ne-ra delle low cost e dell'odiotra turismo organizzato evettori no frills, visto chequesti sono "usati abbon-dantemente dagli operatori

rofly ha seguito tante evo-luzioni di mercato, comeCarmine Prencipe, ceo diTrawel group, dice che "ilmodello di sviluppo turisti-co tra la low cost e il territo-rio dove questa opera ècome una scatola nera".Cioè chiuso. "Le low costblindano il rapporto con ilcliente. Il territorio o l'al-bergo non hanno accesso aquel cliente, non sanno per-ché li ha scelti", spiega ilmanager.

Fidarsi del comparto

Luigi Maderna, presiden-te Fiavet Lombardia, con-corda con Prencipe e sicompiace del fatto che siscopra, "dopo tanti anni dilow cost, che non è suffi-ciente offrire qualche cosa abasso prezzo, ma che civuole qualche cosa di piùcomplesso". E il turismo ècosì. Mentre quello dei vet-tori a tariffe stracciate movi-menta passeggeri che"hanno speso poco, van-noall'Orio center, non dor-mono in albergo. La mag-gior parte non porta sollie-vo di quattrini". Perché se sivi-ene alla spicciolata "l'or-ganizzazione alberghiera edi ristorazione non è coin-vol-ta". E se lo è solo in al-cuni momenti, ma non inmodo organizzato, non c'èguada-gno. Insomma le isti-

del turismo organizzato del-l'outgoing", precisa, incitan-do a non essere passivi neiconfronti di questi vettori. Sideve fare promozione neimercati da cui originano ivoli, "per generare una do-manda forte che resistaanche in assenza di lowcost". Un pericolo che ilmanager non teme è quelloche possano minacciare diabbandonare gli scali italia-ni, in quanto "ci sarà sempreun vettore pronto a sostituir-le". E l'aumento delle tasseaeroportuali? "Non sposta ilbudget di un viaggio. Anchenel caso di un week end -sostiene il manager - ha inci-denza contenuta". PiuttostoMondolfo auspica che letasse vengano spese "in mo-do giusto". Ma per ora il pe-ricolo degli aumenti è ri-mandato, visto che non sonoentrati a regime dal primogennaio, come inizialmenteprevisto.

Dmc da migliorare

Il modello di sviluppo turi-stico che una compagnia co-me Ryanair muove non è du-raturo e non coinvolge la fi-liera, abbiamo detto fin qui.Quel che è più grave è che"non abbiamo una soluzionedi backup se Ryanair minac-cia di andarsene, come è e-merso nei giorni scorsi - ri-badisce Prencipe -. Ora ser-

ve una regia più ampia.Bergamo è troppo sbilancia-ta su una compagnia soltan-to". E su questo la stampabergamasca, proprio nelgiorno della tavola rotonda,titolava: "I turisti atterrannoa Orio center. Lo shoppingbatte Città Alta". A quantopare i passeggeri di Ryanairpreferiscono passare sotto iltunnel che conduce dallo sca-lo al mall al di là dell'au-tostrada per riempire la se-conda valigia di scarpe e blujeans, invece, che visitare itesori culturali del centrostorico. Una responsabilitàce l'hanno però gli ammini-stratori, che dovranno per-fezionare il destination ma-nagement, che vuol dire "pro-muovere una destinazionesu un mercato internazio-nale, fuori da una logicaprovinciale", interviene UtaWilmer, consigliere A-scom, che ha partecipato ailavori nelle veci di GiovanniZambonelli, presidente Fe-deralberghi Bergamo. Da direttrice di hotel, Wil-mer spiega che "gli stranierinon conoscono Bergamo.Quali sono i piani del Co-mune per far conoscere lacittà oltre il confine dellaProvincia dove c'è il nostropotenziale cliente?", do-manda la manager. Tuttavia"le potenzialità ci sono, glialberghi si stanno dando dafare, a fronte di un mercato

che è cambiato tanto negliultimi anni e non solo per lelow cost, ma a livello difilosofia dell'albergatore".Intanto la città attiva nuoviorganismi allo scopo di farsiscoprire come destinazionevacanziera e di congressi.Nel luglio 2009 ha cominci-ato l'attività il Bergamoconvention bureau guidatoda Casto Jannotta, alberga-tore che concorda sul valoredelle adv: "La filiera non èun dazio da pagare, ma pro-muove il territorio. In questianni si è data troppa cordaagli intermediari del web".Quanto a Bergamo "manca diuna strategia forte perchénon c'è stato molto coordi-namento". Cinque anni fa,inoltre, è nato il polo fieristi-co, che oggi si mostra parti-colarmente interessato alprofilo turistico degli eventiospitati: "Siamo passati aspingere l'attività di conve-gni e congressi - spiega il se-gretario generale di Promo-berg, Luigi Trigona -. In uncontesto di solida tradizionemanifatturiera, stiamo sco-prendo che il turismo è unpatrimonio della città. Perquanto ci riguarda contri-buiremo al coordinamento,precisando che fiera e aero-porto sono strettamente le-gati e anche partecipando ilConvention bureau ci muo-viamo per valorizzare laBergamo congressuale". A

marzo, dunque, si dispute-ranno qui le selezioni italia-ne degli chef che partecipe-ranno al Bocuse d'Or, cele-bre competizione che in Fran-cia decreta ogni anno i mi-gliori cuochi del mondo. Lospunto per un avvertimentosaggio viene da Edouarddu Coudray, marketing di-rector di Flyaway, t.o. diTrawel group: "Credo che ilturismo italiano abbia lostesso problema della cuci-na: troppo complesso e pocorappresentato. In Franciatutti hanno accettato che c'èalmeno una cucina sola arappresentarci, il che non èvero, ma tutto il mondo ri-conosce che c'è una cucinafrancese". E allora torniamoagli orti dell'inizio di questoarticolo: "Le diverse realtàlocali non hanno avuto lavolontà di unirsi per portareavanti delle attività comu-ni", attacca Maurizio Casa-bianca managing directordel t.o. bergamasco Turi-sberg.. Manca il più volte ac-clamato destination manage-ment. Il monito finale è:"Creiamo un gruppo fraConfindustria, Confcom-mercio e tutti insieme fac-ciamo decollare una proget-tualità più completa". L'e-sperienza di Turisberg puòfare da case history con unesempio spagnolo, avendoaderito al progetto di promo-zione per il target Over 55,

GuidaViaggi1 Febbraio 2010 - n° 1264 3Focus9° MARTEDIturismo - Destination management

GuidaViaggi 1 Febbraio 2010 - n° 12644

Viaggi sì, purché breviIndagini sugli stili di vacanza: il mercato vuole tanti break, ma quest'anno zero ponti.

Un buco da 3,2 miliardi stima Federalberghi

Primo piano

stabili sui siti dei vettori lowcost e delle principali agen-zie di viaggio online". Nelcaso dei week end o ponti,invece, per il 42% degli ita-liani è stata la soluzioneadottata nell'anno passato elo conferma la quinta ricercasugli stili di vacanza degliitaliani, commissionata allaDoxa dall'azienda leader inItalia per l'autonoleggio, Eu-ropcar, con circa il 25% dimarket share. "Ciò che ci fapiù piacere, naturalmente, èche con i ponti, comunque levacanze brevi, cresce l'utiliz-zo dell'auto a noleggio.Infatti, se il dato di penetra-zione italiano è del 3/4%,nel caso delle vacanze cortesaliamo al 5% e all'11% concoloro che intendono noleg-

ue le tendenze va-canziere che il2009 ci ha lasciato

e sancito: la vacanza è rega-lo e, ancor di più, la vacanzaè breve. Mai come quest'an-no sotto l'albero si son scar-tate scatole di due notti inagriturismo o in albergo conspa: "Le prenotazioni di co-fanetti o voucher sono au-mentate del 15%", dichiaraAmadeus nel suo Osserva-torio di fine anno. "Maicome quest'anno la vacanzaè stata regalo di Natale. Inparticolare le soluzioni perviaggi benessere e d'avven-tura - spiega il direttoremarketing Enrico Bertol-do -. Prevediamo anche unaumento del 9% dell'acqui-sto di buoni vacanza acqui-

giare un'auto per una minivacanza", spiega il direttoremarketing Marco LuigiBrotto Rizzo. Con l'arte peril 62% dei pontisti come ra-gione primaria di viaggio, lavacanza breve è poi popola-ta di friends (59%), di appas-sionati di natura-avventura(52%), benessere e slow life(43%). Dei 42 milioni di ita-liani che la praticano, il 48%vive in Centro Italia e hannotra i 15 (e non guidano, sispera) e i 34 anni, sono so-prattutto single, maschi(45%), lo fan-no in primav-era e per il 78% in Italia.

Toscana prima meta

Prima meta del break va-canziero è la Toscana con il17% dei viaggiatori mordi efuggi. "Questa regione èsalita alla ribalta recente-mente, prima era terza inclassifica", spiega il diret-tore della ricerca Doxa,Paolo Colombo. E il distac-co tra la regione dell'asses-sore Paolo Cocchi, che me-glio ha investito recente-mente in pubblicità nonconvenzionale, canali alter-nativi come i social net-work e in campagne a forteimpatto emotivo, e quellealtrettanto gettonate comeVeneto, Sicilia e Lazio ènotevole: queste ultime so-no scelte dal 6, 7 e 8% delcampione Doxa.

Anche una fieraChe gli short break stiano di-ventando patrimonio del tu-rismo organizzato è unapresa di coscienza, dunque,ora che la settimana intera èdiventata un autentico lusso.Un po' moda un po' esigenzadel portafoglio nobilitatadalle campagne di comuni-cazione, il long week endriempie le pagine dei catalo-ghi dei t.o. e a febbraio avràla sua fiera. All'interno di Bit2010, infatti, spunta l'area "4Cities" e a supporto chiamain causa l'Ipk: "Secondo idati dell'Ipk world travelmonitor, oggi i city breakrappresentano il 40% delvolume totale dei pernotta-menti in Europa ed il 20%delle entrate derivanti dal

turismo internazionale. Il58% del totale dei pernotta-menti è catturato da una topten di grandi città di cui fan-no parte anche Roma e Mi-lano". Il report Ect, Euro-pean city tourism, studiocompleto dedicato al com-parto, dimostra che nel de-cennio 1995-2005 il totaledei pernottamenti stranierinelle città europee è cresciu-to del 56,7%, con una mediadel 4,5% annuo. Media cheraddoppia nel biennio 2004-2005 quando lo short breaknei centri cittadini conosce ilboom, insieme all'esplo-sione delle low cost.

2010 avaro di ponti

Purtroppo però "il turismo

nel 2010 non beneficerà dialcuni tra i ponti a maggiorvalenza economica", fa sa-pere Bernabò Bocca, presi-dente di Federalberghi-Confturismo, analizzandoil calendario avaro di feriemordi e fuggi, che il nuovoanno ci prospetta. Infatti sia il ponte del 25aprile, che cadrà di domeni-ca, sia quello del 1° maggio,che cadrà di sabato "faran-no mancare il loro impor-tantissimo apporto economi-co al settore"."Consideriamo - evidenziaBocca - che i 5 veri ponti tu-ristici: 25 aprile, 1° maggio,2 giugno, 1° novembre ed 8dicembre, muovono abitual-mente circa 28 milioni diitaliani, che preferisconomete nazionali, attivando ungiro d'affari vicino ai 7 mi-liardi di euro". Ecco che "ilprimo semestre del 2010avrà un buco di oltre 3,2miliardi". Dalle analisi della federa-zione degli albergatori risul-ta che il solo break della Fe-sta della Liberazione muovecirca 5,5 milioni di italiani,producendo un giro d'affaridi 1,8 miliardi, mentre quel-lo della Festa del lavoromovimenta 6,5 milioni diitaliani, per 1,4 miliardi.Long week end mancatiquesti, che da soli valgonoquasi il 50% del totale del-l'anno.

D di Paola Baldacci

linea su Fiumicino dal 16febbraio, perché disattese leaspettative, Lufthansa Ita-lia amplia il network in par-tenza da Malpensa introdu-cendo nuove destinazioni inEuropa come Stoccolma eVarsavia, mentre in Italia lenew entry sono Palermo eOlbia. Inoltre, da Napoli LhItalia vola a Düsseldorf ognigiovedì e sabato grazie ad unCrj-700 da 62 posti. La com-pagnia guidata da HeikeBirlenbach aumenta anche icollegamenti con Barcello-na, Budapest e Napoli daMxp. "Se riceveremo un nu-mero sufficiente di slot peroperare su Linate-Fiumi-cino in orari comodi per ipasseggeri - ha dichiaratoBirlenbach - riprenderemo i

voli tra le due principalicittà italiane".

Per easyJetcloche su MinorcaSu Roma cancella anche lalow cost easyJet da Bari, perpreferire due nuovi collega-menti giornalieri da Romaper Malta e Nizza, mentre daMalpensa servirà Minorcacome rotta stagionale, dal 10luglio al 28 agosto. Questofa sì che per la prima volta loscalo lombardo sia collegatoregolarmente con tutti e tregli aeroporti delle Baleari.

Open skies mancati

Dando uno sguardo agli Sta-ti Uniti, destinazione clou diogni stagione turistica di

lungo raggio estiva, la situ-azione è ancora di attesa. Lecompagnie aeree sembranorallentare sul lancio di servi-zi aggiuntivi su quest'area,come solitamente si verifi-cava all'inizio dell'anno.L'accordo di open sky di dueanni fa per promuovere iservizi aerei transatlanticinon sembra spiccare il volo.Il numero di posti aerei inofferta tra Nord America edEuropa occidentale è del 5%in meno rispetto al gennaio2009 e i dati di traffico sonoin calo, anche da Heathrowche è lo scalo più importanteper i voli verso gli Usa e unaparte dell'accordo sui Cieliaperti del marzo 2008 ri-guardava proprio questo ae-roporto. Tuttavia, le stati-

attrarre rotte internazionali eLinate riconquista lo storicoservizio giornaliero su Ate-ne. Operato da Olympic air,era stato sospeso lo scorsoottobre e temporaneamentespostato a Malpensa, che in-tanto perde il volo su Salo-nicco di Aegean. Duratasolo una stagione, la rottaera stata introdotta lo scorso26 ottobre e verrà sospesadal 26 marzo, lasciando ilposto a easyJet con un nuo-vo collegamento dal 28 mar-zo. Tra rotte cancellate e no-vità, infine, c'è Palermo cheperde Londra Stansted diRyanair. L'irlandese pre-ferisce Trapani nell'estate.

Lufthansa a OlbiaA parte l'abbandono della

estate Iata si avvi-cina svelta e leprime, interessanti

novità in fatto di rotte aereesono già qui, a cominciareda Alitalia che ritorna a o-perare su Los Angeles daRoma (con rumors anche suMalpensa) e su Miami daMilano. Il nuovo collega-mento sarà effettuato quattrovolte alla settimana e a par-tire dal 3 giugno 2010, ini-zialmente con l'utilizzo diB767 e 777, per poi passareai nuovi A330, dal 12 ago-sto. Contestualmente all'a-pertura di questa nuova rot-ta, Alitalia cancella San Pao-lo e riduce New York (Jfk)da giornaliero a quadrisetti-manale. Intanto gli aeroportimilanesi lavorano sodo per

Summer Iata: le anticipazionistiche Oag di gennaio 2010mostrano chiaramente cheHeathrow offre il 2% inmeno di voli e posti sul-l'America e non è un buonsegnale. Più fortuna ha il Sud Ame-rica con Air Europa che haottenuto le autorizzazioniper volare quattro volte allasettimana tra Madrid e Li-ma, ampliando la rete checomprende Buenos Aires,Cancun, Caracas, L'Avana,Punta Cana, Santo Domin-go e San Salvador. Tap, in-vece, è in procinto di servireCampinas, in Brasile, ameno di cento chilometri aNord di San Paolo, diven-tando la nona destinazionebrasiliana del vettore por-toghese. P.Ba.

L’

Ponti e introiti

* Dato relativo all'ultimo anno nel quale il 'ponte' è coinciso con unagiornata infrasettimanale

Fonte: Federalberghi-Confturismo

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L'esordio estivo di Welltour

L'estate sarà la stagione diesordio di Welltour. Laprogrammazione compren-derà quasi tutte le desti-nazioni balneari mediterra-nee e del Mar Rosso traGrecia, Mare Italia, conun'offerta ricca sulla Sar-degna, Corsica, Isole Balea-ri e Canarie, Cipro, Tunisia,Croazia, Sharm, Marsa A-lam, Hurghada e crocieresul Nilo. Le strutture diriferimento saranno 23 club,in cui il t.o. avrà 4.500 letti.Una programmazione cheprevede anche un'offertageneralista. Le linee guida?

Mireranno ad un "prodottochiaro, trasparente, facileda reperire nei cataloghi -avverte l'a.d. e d.g. RemoBodrato - anche a livello diprezzi". Nel primo anno saràperseguito un piano di svi-luppo "declinato a nostromodo, sulle opportunità checi saranno". Per quest'anno

niente lungo raggio in pro-grammazione, ma verrà af-frontato più avanti. Adesso ilt.o. si concentra su "quelloche sappiamo fare - spiegaBodrato -, sullo storico, poicercheremo anche altre stra-de, pur basandoci su di unturismo abbastanza di mas-sa, avendo volumi tali pergiustificare certi servizi, chepossano coinvolgere numerisufficienti di persone". Saràperseguito uno sviluppo delprodotto, ma anche del mo-do di fare la vacanza. EBodrato accenna a formulepiù libere, non solo all inclu-sive, ma anche "servizi op-zionati da acquistare in

loco, per esempio, per co-struirsi una vacanza sumisura".

L'esperienza nel settore

Un altro aspetto che acco-muna le due newco, oltrealle aree di prodotto, è l'e-sperienza nel settore, congran parte del personaleproveniente, in entrambi icasi, da Ventaglio e Colum-bus. Welltour avrà uno staffdi 35 persone, ora sono 4 ivenditori: sarà una rete com-merciale volutamente limi-tata al primo anno, commen-ta Bodrato, che punta a man-tenere una struttura leggera.E pro tempore, oltre alla ca-rica di a.d. e d.g. mantienequella di direttore commer-ciale. "Pur se partecipati daAlpitour siamo un'aziendaautonoma", tiene a precisareBodrato, che sulla libertà eindipendenza ha puntatodall'inizio, anche se sulfronte tecnologico sarà part-ner del software di Alpitour"con una declinazione suinostri prodotti". Sinergie ci saranno anchesul fronte collegamenti, purcon una programmazionevoli distinta. La squadra commerciale di

posto di lavoro a 15 dipen-denti e a un paio di ammini-strativi. Ora il suo nome di-venterà il pay off del nuovologo di Rallo. Ad illustrare lestrategie del brand è il nuovoa.d. Pier Luigi Taliento,che ha condotto in porto l'o-perazione, insieme ad unpool di investitori del mon-do industriale e finanziario."La strada che seguiremo -spiega il manager - è la con-tinuità nel cambiamento, dalpunto di vista organizzativoe del prodotto, con il man-tenimento dei fornitori at-tuali. Anche nella comuni-cazione conserveremo lastessa cura per i cataloghirivisitando gli aspetti legatiai costi". Il ramo commerci-ale non è stato preso in affit-to da Rallo come la produ-zione e il booking, ma saràaffidato a White per il pre-sidio sul territorio. L'approc-cio commerciale nei con-fronti del trade sarà basilare:"Questo marchio, per avereun funzionamento ben iden-tificato, dovrà curare il la-voro con la distribuzione.Non spareremo nel mucchio- promette - ma attueremouna politica selettiva nellalogica win-win, che stiamopianificando in queste setti-mane. Si tratterà anche diriallacciare i rapporti conquelle agenzie che hannoavuto dei disservizi". Il mar-chio, secondo le intenzionidegli investitori, manterràuna specializzazione nel tu-rismo sartoriale: "La stima èun ritorno ai fatturati del2006-2007 con 14-16 mili-oni di ricavi". Il piano com-missionale prevede una basedel 10% e sul fronte 25% diacconto il t.o. manterrà perora un ruolo di osservatore.Il messaggio che Talientovuole trasmettere è in termi-ni rassicurativi: "Non si trat-ta di un’operazione specula-tiva di corto periodo, ma diuna sfida, magari non facilema con le risorse giuste peraffrontarla".

Marevero sarà composta daotto elementi, che seguiran-no il Nord-Ovest e il Nord-Est. Per il catalogo dedicatoai club il pricing risulta par-ticolarmente innovativo. "So-no previste quote intermedie -annuncia Scaffidi - tra laquota più bassa e quellabase, che è la più alta. Undinamismo che scatta inbase all'andamento dellevendite e all'approssimarsidella data di partenza e chepuò prevedere dai 200 ai400 euro di differenza, a se-conda che si tratti di corto,medio o lungo raggio". Lapolitica commerciale pre-vede una base commissio-nale del 10% "e crescerà aseconda del fatturato e del-l'impegno dell'agenzia". Sulfronte 25% di acconto, laposizione è di apertura:"Cercheremo di volta in vol-ta un punto di incontro cherispetti e tuteli le esigenzereciproche".Accurata selezione dei puntivendita e interessante pianocommissionale. Sono le dueparole chiave comunicatesul fronte dei piani commer-ciali da Welltour rivolti acirca 4500 adv. "Avremo un piano commer-ciale con nostri livelli com-missionali indipendenti dalGruppo Alpitour", dice Bo-drato, ma alla data in cui siscrive non si sa ancora nulladi più in quanto è in via didefinizione. Sarà comunquesottoposto come test a adv enetwork. "Faremo leva suun piano commissionale in-teressante - aggiunge -, par-ticolare per come è strut-turato: semplice, facile econtrollabile".

Pool di investitoriper Rallo

Il marchio Rallo può tirareun sospiro di sollievo. Daquando Travel for Passion,una Spa con 200mila euro dicapitale, ha finalizzato ilcontratto d'affitto di ramod'azienda, salvando anche il

hotel generalisti a Sharm eMarsa Alam); Il Mar Medi-terraneo (244 pagine conclub e hotel generalisti traBaleari, Grecia, Tunisia,Marocco, Turchia); Il MareNostro (236 pagine con pro-poste in Italia, Sardegna,Corsica e Croazia); I MariTropicali (100 pagine cheincludono Kenya, Zanzibarcon safari in Kenya e Tan-zania, Boavista, Cuba, Mes-sico, Santo Domingo e toura Cuba e Messico). Previstala stampa di 900 mila copie."Gli allotment charter - spi-ega il d.g. Renato Scaffidi -saranno proporzionati alnumero di camere in allot-

ment, sono stati definiti con iseguenti vettori di riferimen-to: Livingston, Eurofly, BluePanorama e Smart Lynx daMalpensa, Bergamo, Veronae Bologna, oltre che - ag-giunge il manager - da aero-porti periferici come Torino,Venezia, Pisa, Roma, Napolie Bari".

orna la volontà dirischiare nel touroperating italiano.

Investimenti di natura indu-striale o finanziaria stannosegnando l'inizio del nuovoanno, facendo balenare unritorno al sereno e una ri-presa delle prenotazioni, co-me testimoniato dalle agen-zie di viaggi interpellate afine anno dal nostro Osser-vatorio Guida Viaggi sull'in-dice di fiducia. Un ottimi-smo moderato e prudente,che ha comunque permessodi dare vita a brand innovati-vi (vedi il caso di UpArt), diavviare aziende ex novo (co-me per Marevero e Welltourche si scontreranno sullostesso campo di battaglia) odi rilanciare marchi storicicome Rallo (ad opera di Tra-vel for Passion) e Caleido-scopio (per mano di Oltre-mare).

Cinque cataloghi per Marevero

Il tour operator partecipatoda Iberostar, Marevero, hain dirittura d'arrivo una nu-trita programmazione. Cin-que i cataloghi pronti per lastampa: I club (100 paginecon 18 proposte in esclusivaper il mercato italiano conallotment da minimo 80-100a 250 camere e un'imposta-zione che prevede una pre-senza corposa di animatori aseconda del numero di postiletto, da 5-6 a 15 elementiche si occuperanno degli e-venti diurni e serali e dell'ani-mazione di contatto); Il MarRosso (52 pagine con club e

GuidaViaggi 1 Febbraio 2010 - n° 12646 Primo piano

Di nuovo in gioco Le avventure di Marevero, Welltour e Travel for Passion;

linee commerciali firmate dagli a.d.

Tdi Laura Dominici e Stefania Vicini

In tempi più tranquilli (parliamo del bilancio2007) Caleidoscopio fatturava poco meno di 30milioni di euro e 8 milioni li produceva soltantoin Lombardia, poi a giugno 2009, quando si è in-terrotta la sua attività, nel clou della stagione e-stiva, i registri contabili ne dichiaravano circa 10,un salto indietro inevitabile. Ma il marchio e lasua programmazione mantengono un valore ecosì Stefano Uva, direttore commerciale Ol-tremare (20 mln di euro di fatturato), a dicem-bre impegnato nella due diligence, ha deciso diprendere in affitto il marchio per 18 mesi, conobbligo di vendita e acquisto (il cosiddetto eser-cizio di put & call). Una verifica sull'operatività eun modo per tutelarsi anche in vista del concor-dato preventivo. Ora Oltremare ha subaffittatogli uffici milanesi di Sabre, a pochi passi dal Du-omo, e punta ad una crescita programmata delbrand. Farà leva "sulla filosofia che contraddi-stingue Oltremare - spiega -: preventivi in 24-48ore, flessibilità, booking telefonico pronto, ser-vizi e assistenza all'estero". Pubblicherà due ca-taloghi separati, ma darà mandato ai commer-ciali di Oltremare di vendere anche il program-ma Africa australe con estensione in Oceano

Indiano di Caleidoscopio. Le reti vendite saran-no due: Oltremare mantiene 8 promotori cheseguiranno, coordinati dal direttore venditeAlberto Giorgio (ex Ivv), il Centro-Sud, mentreCaleidoscopio - attualmente con 4 che prestodiventeranno 6-7 figure professionali - seguirà ilmercato del Centro-Nord, guidati da SimoneCassanmagnago (ex Rallo) in veste di direttorevendite. Il booking operativo di Caleidoscopiosarà composto da 6-8 persone. "Prevediamo unintenso piano di comunicazione verso il trade ela politica commerciale include incentivi per ibanconisti". Per il primo anno di attività gli obiet-tivi sono prudenti: circa 5mila pax per 8-9 milionidi euro. Ci risulta che foste interessati anche aBest Tours; è vero? "Non nego che a noi inte-ressassero entrambi i brand - replica Uva, che asuo tempo si era avvicinato anche al dossierRallo -. Best Tours è un'azienda di un certospessore e Mario Vercesi ha saputo dare unbell'imprimatur, ma non c'erano le condizioniper finalizzare. Avevamo anche previsto la pos-sibilità di creare un'azienda di servizi per i tremarchi, per la collaborazione su marketing ecommerciale, ma non abbiamo concluso". L.D.

Il passo di Oltremare alla conquista del Nord

Si chiama UpArt ed è un nu-ovo brand creato da Oltrex, trai principali ricettivisti di Vene-zia. A parlarne è il direttoredel marchio, Alberto Gandi-no, che alle spalle ha un pas-sato in Boscolo. "UpArt - spie-ga - nasce con l'obiettivo di of-frire proposte realmente espe-rienzali: molti in Italia le pro-mettono, ma nessuno real-mente lo fa". Secondo Gandi-no per essere esperienzale laproposta deve "arricchire a li-vello spirituale, offrire conte-nuti di valore e accompagnarea tutto tondo l'utente". UpArt siè concentrato sull'arte e la cul-tura e ha scelto di vestire ilproprio prodotto con l'abito delcofanetto: arte contempora-nea, itinerari d'arte antica, mu-sica sinfonica e lirica, festivaldel jazz, festival del cinema,gli ambiti, per una program-

mazione di 58 percorsi cultu-rali in 19 città italiane. Cos'hadi diverso questo cofanettorispetto ai tanti altri? "E' multi-tematico - dice Gandino: ognicofanetto contiene, infatti, tut-te queste proposte". La politica tariffaria è "aggres-siva, con un prezzo finale chedifficilmente il cliente potrebbecostruire da sé". Si parte daun minimo di 66 euro per ar-rivare a 666. Nel periodo di Natale UpArt havenduto 750 cofanetti. La com-mercializzazione avviene tra-mite agenzie di viaggi (singolee network), ma anche incen-tive house; a oggi sono circa300 le adv con cui il marchiolavora e l’obiettivo è arrivare a500 entro marzo-aprile. A livel-lo generale il target è di“novemila pezzi per 1,8 milionidi fatturato”. N.S.

UpArt, cofanetto multitematico

Renato Scaffidi Remo Bodrato Pier Luigi Taliento

sta commerciale personaliz-zata, con step di crescita difatturato a seconda del po-tenziale di sviluppo, e, infi-ne, incentivazioni territori-ali, legate, cioè, non solo aobiettivi commerciali, ma alterritorio e alle sue realtà,come aeroporti e strutture al-berghiere. Si innesta, poi,l’intervento del promotore ”.

Gv: Che aspettative nu-trite?“E’ la prima volta che de-dichiamo ai punti venditauna struttura di questo tipo.Aspettiamo di vedere qualepotenziale riusciranno a svi-luppare. In un momento co-me questo, poi, il tour opera-tor non deve far mancare al-la distribuzione la spintacommerciale, l’assistenza ela formazione”.

Gv: A quanto ammonta ilprimo step di crescita delfatturato?“Un incremento del 30% diquesto pool di agenzie entrola chiusura d’anno finan-ziario (31 ottobre, ndr)”.

Gv: Quante sono le agen-zie? “Circa 1.500”.

Gv: Una mossa di questogenere si innesta sulle de-bâcle altrui? Come dire,visto che nomi noti sono

andati a picco, c’è più mar-gine per Valtur?

“E’ stata una decisioneprecedente alle contingenzedella situazione. Già in

precedenza stavamo stu-diando e analizzando la situ-

“performance minime”.Può indicarci un importo?“Si tratta di quelle realtà, digrande o media potenzialità,che con il nostro gruppo

generano performance com-prese tra lo zero e i 5milaeuro, cioè più o meno una-due pratiche l’anno. Realtàpiccole, magari, in grandicittà, più legate a qualche al-tro operatore. Vogliamo cheanche con Valtur possano

n nuovo ufficiocommerciale di se-de: è l’ultima ini-

ziativa in casa Valtur. Sonosorte diverse domande: so-stituirà il promotore? Serviràper tutte le agenzie? A fuga-re i dubbi, spiegando le ra-gioni della new entry e achiarirne le funzioni, è il di-rettore commerciale, Ga-briele Rispoli.

Gv: A chi è destinato que-sto nuovo ufficio commer-ciale?“La nuova struttura vuoleoffrire a quelle adv che regi-strano con Valtur perfor-mance minime un supportodiverso e dedicato”.

Gv: Che cosa intende con

azione. Vogliamo vederequali sono le adv realmenteinteressate a Valtur”.

Gv: Avete apportato altricambiamenti sul frontecommerciale?“Abbiamo aumentato il nu-mero di promotori, ora 30 intotale, in tutte e tre le areegeografiche del Paese. Ilfronte commerciale consta,dunque, di tre capi area, diun responsabile vendite, diun coordinatore network edella rete di promotori”.

concretizzare questo poten-ziale inespresso. Per fare sìche questo accada, però, dob-biamo interagire con loro,sia a livello di comunicazio-

ne, sia di supporto commer-ciale. Per Valtur si tratta diun’occasione”.

Gv: Avete, perciò, effettua-to un’indagine...“Sì, abbiamo elaborato unrating delle agenzie”.

Gv: Concretamente comeopera il nuovo ufficio?“Si tratta di una struttura disede, composta da 4 perso-ne, che si aggiungono al pro-motore e all’ufficio di sup-porto commerciale. Pensi-amo che sia necessario inter-venire non solo con un pro-motore, ma in maniera piùdiretta”.

Gv: Dunque, anche perquesta tipologia di agenzie,non viene meno il suppor-to del promotore?“Assolutamente no. Il primostep di crescita viene compi-uto con la nuova struttura,successivamente intervieneil promotore”.

Gv: In che modo vi ap-proccerete alle agenzie?“In 4 mosse: conoscenza diprodotto, con formazione di-retta e schede di prodotto sulweb, comunicazione, con unpiano, diverso da quello del-le adv che ci conoscono, de-dicato e mirato, una propo-

U

GuidaViaggi1 febbraio 2010 - n° 1264 7L’intervista

Valtur investesulle agenzie medio-piccole

Nuovo ufficio commerciale di sede per le realtà che hanno un potenziale di sviluppodi Nicoletta Somma

Gabriele Rispoli

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Si è chiuso il 30 novembre il primo advanced booking invernaledi Valtur "e le vendite sono aumentate del 20% rispetto allo stes-so periodo dell'anno scorso, quando non facevamo vendita an-ticipata nella stagione fredda", precisa il direttore commerciale,Gabriele Rispoli. Tanta montagna venduta prima ancora chescendessero le temperature e, considerato che per l'azienda mi-lanese la montagna rappresenta il 30% del fatturato invernale, ilrisultato "del Prenota prima plus è buono, la prova ha funziona-to". "Novembre è sempre un mese difficile, per tutto il mercato -continua Rispoli -. L'Egitto soprattutto è andato bene, mentre sulNatale e Capodanno abbiamo avuto disponibilità ancora ai primigiorni di dicembre e naturalmente è rimasto aperto il prenotaprima a 30 giorni, a disponibilità limitata. Ma si sa… di solito ilNatale si prenota quando nevica". Il fattore che Valtur tiene in considerazione è "che ogni volta chelanciamo una prenotazione anticipata, il risultato è migliore delprecedente e ciò significa che il mercato riconosce il vantaggioreale". In effetti, anche sull'Ab estivo "il prezzo medio dell'offertaè sempre stato più vantaggioso delle altre tariffe medie della sta-gione". Detto ciò, riuscito l'esperimento, anche per il t.o. dellafamiglia Patti la formula dell'anticipo di prenotazione è sicura-mente da coltivare e ripetere, insieme a quella dei week end.Per la prima volta, infatti, le proposte di soggiorni brevi in mon-tagna erano in catalogo quest'anno e "ci hanno richiesto soprat-tutto gennaio e febbraio, gli stessi clienti che trascorrono le festenatalizie nei nostri villaggi". P.Ba.

“Il Prenota prima plus ha funzionato”

7.000Le adv attivecon un codice di prenotazione Valtur

1.500I punti venditacui verrà dedicatala struttura

I numeri

"I long week-end rappresentano una linea creata ad hoc per chiha a disposizione solamente pochi giorni ma non vuole rinuncia-re ad una breve vacanza". Così Gabriele Rispoli, commentandola nuova edizione della brochure I Viaggi di Valtur. Per l’estate si riconfermano Parigi, Atene, Istanbul, Marrakech.

Si confermano i long week-end

un'indagine realizzata in oc-casione dell'Eibtm, nell'am-bito congressuale ci si a-spetta la ripresa a partire dal2010. Il 38% degli interpel-lati prevede di mantenerestabili i preventivi per il2010, il 35% prevede un au-mento dei preventivi e soloil 28% prevede un peggiora-mento della situazione. “Ilsegmento - commenta il di-rettore - comincia a mo-strare lievi segnali di ri-presa di fronte al nuovo an-no, però bisogna tenere inconsiderazione la contratta-zione di meeting con menodelegati e di minor durata”.Se prendiamo, invece, in e-same la Penisola Iberica co-me ricettore, il mercato Mi-ce nel 2010 avrà un risultatomigliore rispetto al 2009.“Quali fattori determinantiper la scelta della desti-nazione - aggiunge Hér-nandez -, si segnalano l'a-

nalisi del prezzo, seguita daiservizi tecnologici e ancorain misura piuttosto piccola igreen meeting”. Per la Spa-gna i tre principali mercati diquesto segmento sono Fran-cia, Germania, Gran Breta-gna. E l’Italia? “La Spagna - spi-ega il direttore - continua aessere considerata una de-stinazione di prima scelta enon si nota una perdita dicompetitività. Tuttavia, lacrisi economica ha compor-tato delle modifiche nelleabitudini dei clienti, ridu-cendo il numero di parteci-panti e i giorni di permanen-za. In questo senso, il seg-mento si può considerarepoco ‘toccato’ dalla crisi,per quanto vi incidano inmaniera indiretta i cambia-menti di abitudini delle azi-ende”. Tra le città preferiteper il Mice, Barcellona, Ma-drid, Siviglia e Valencia.

risti italiani. Intanto per ilnuovo anno le linee princi-pali di marketing nel nostroPaese faranno focus sul turi-smo balneare, “cercando,però, di diversificare comeabbiamo fatto in passato”.Spazio, dunque, alla pro-mozione di prodotti comple-mentari come “la cultura, eall’interno di quest’ultima,speciale attenzione per tu-rismo enogastronomico, poila natura, lo sport, il Mice”. E proprio del Mice il diret-tore traccia un quadro inte-ressante: “A causa dei pro-blemi che in questo momen-to attanagliano il settore alivello nazionale e interna-zionale, in Spagna si spingesempre di più la destagiona-lizzazione verso segmenti dimercato alternativi a quelliabituali”.

Tra questi il Mice, appunto,che nella penisola iberica staricevendo un “notevole ap-poggio a livello pubblicocon la concessione di aiuti efinanziamenti per lo svilup-po”. Considerando la Spa-gna come bacino emissoredi turisti Mice e secondo

Il turismo è statocolpito dalla crisieconomica mondi-

ale e al momento risulta pre-maturo fare previsioni vali-de”. Carlos Hérnandez, di-rettore dell’ente del Turi-smo spagnolo in Italia,sembra non volersi sbilan-ciare sul possibile andamen-to del 2010. Ma, da buon me-diterraneo, aggiunge: “Si po-trebbe essere, però, un pocoottimisti, dal momento che leeconomie dei paesi emissoridi turisti verso la Spagna in-cominciano a migliorare”.

Cauto ottimismoper il Belpaese

Secondo il direttore, anchedall'Italia il trend per il pri-mo trimestre del 2010 po-trebbe essere positivo, “secontinua la tendenza inizia-

ta a ottobre e novembre2009, in cui i flussi turisticiverso la Spagna si sonomantenuti costanti”. Moltodipenderà, aggiunge Hérnan-dez, da una serie di fattori, inprimis disoccupazione epressione fiscale, che posso-no influire sui potenziali tu-

GuidaViaggi 1 Febbraio 2010 - n° 12648 Mercati esteri

Mice “scaccia crisi”per la Spagna

Appoggi pubblici e finanziamenti per lo sviluppo

“di Nicoletta Somma

ino al 30 aprile i cittadini di molti paesi europei, fra cuil'Italia, che abbiano compiuto 55 anni possono usufruiredel programma Turismo Senior Europa: si tratta diun'iniziativa del ministero d'Industria, Turismo e Com-

mercio spagnolo, attuata attraverso Turespaña e Segittur (Socie-dad Estatal para la Gestión de la Innovación y las Tecnologías Tu-rísticas). Durante il primo anno sono 80.000 i posti a disposizionee i turisti possono scegliere mete come la Costa del Sol, de la Luz,Baleari. Quali riscontri ha registrato a oggi il progetto? Lo abbiamochiesto a Javier Bustamante, presidente Segittur.

Gv: Quanti degli 80mila posti disponibili sono stati venduti?“Tra ottobre 2009 e aprile 2010 si prevede di venderne circa un35%. Il numero di posti cresce di settimana in settimana. Va segna-lato che una buona parte di queste prenotazioni è stata effettuatada persone che non hanno mai visitato la Spagna, come greci, po-lacchi o rumeni, o da turisti che non conoscevano le destinazioni i-beriche in inverno. Esiste, infatti, l’intenzione di trasformare il pro-gramma in un Erasmus europeo per incrementare lo spostamentodei senior in vacanza fra tutti i paesi dell’Ue”.

Gv: Si è parlato di una futura adesione di Comunità Valen-ciana, Murcia, Catalogna e Canarie. Avete ricevuto confermeconcrete di interessamento? “L’interesse esiste, ma per il momento non ci sono novità”.

Gv: Quali tra i mercati europei sta meglio rispondendo all’ini-ziativa e perché?“Grecia, Italia, Romania e Polonia. Crediamo che l’offerta sia at-traente per molti versi: prezzi, tutto quello che include - voli, pen-sione completa, assicurazione viaggio, transfer e attività -, sicurez-za, comodità e facilità di un viaggio organizzato. Per paesi come laGrecia o la Polonia, che sono più lontani rispetto ad altre mete eu-ropee, il prezzo è una buona incentivazione”.

Gv: In cosa consiste la collaborazione degli operatori italianitra cui Alpitour, Costa Spagnola, Itermar, Mana’s World e Spa-gnamania, se la commercializzazione è svolta da I Viaggi dellePleiadi?“I Viaggi delle Pleiadi è stato il t.o. che ha scommesso maggior-mente sul progetto nel mercato italiano, ma non ha l’esclusiva nellavendita. Gli altri operatori e agenti possono vendere i viaggi EuropeSenior Tourism. La collaborazione si crea fra queste aziende el’azienda prescelta dallo stato spagnolo, attraverso una gara pubblica,per organizzare e commercializzare i viaggi Travel Senior”.

Gv: Quanto è stato stanziato dal Governo spagnolo per l’inizia-tiva?“Dieci milioni di euro, la metà dei quali stanziati dal Governo cen-trale spagnolo attraverso la Segreteria di Stato di Turismo e il rima-nente diviso per ogni regione autonoma partecipante - Andalusia ele Isole Baleari - 2,5 milioni di euro”. N.S.

F

Alla riscossagli over 55

europei

vo dove fornire informazioniutili per chi ha intenzione divisitare l'Australia e creareuna community di appassio-nati. Più di 3000 fan si sonogià iscritti alla pagina uffi-ciale".Per il segmento honeymoon,invece, uno dei trainanti per ilmercato trade, Tourism Au-stralia ha prodotto in collabo-razione con gli Stati di NewSouth Wales, Queensland,Northern Territory e SouthAustralia una brochure tema-tica chiamata Love Australia.La brochure è distribuita gra-tuitamente ai t.o. che ne fannorichiesta per partecipare aeventi e fiere di settore."Abbiamo poi siglato una part-nership con il magazine spe-

cializzato White, per la realiz-zazione di una serie di reda-zionali sulla destinazione, enel mese di novembre veico-

lato la brochure "Love" allega-ta alla rivista Viaggi di Nozzein 60.000 copie".Oltre a queste iniziative, rima-

attenzione il segmento youthe quello honeymoon. Per igiovani sono in atto iniziativeper promuovere il WorkingHoliday Visa, il visto vacanzalavoro che permette ai giovanisotto i 30 anni di girare tutto ilcontinente fino a 24 mesisvolgendo dei lavori per man-tenersi la vacanza. Importanteè la partecipazione a CampusOrienta, il Salone dello Stu-dente, che dopo Roma e Barinel 2010 farà tappa a Firenze(23-25 febbraio) e Milano (10-12 marzo). "Nell'ambito del progettoYouth Tourism Australia hapoi inaugurato una fan pagesul popolare social media Fa-cebook, per creare un canaledi comunicazione partecipati-

dati più recenti di-sponibili in meritoagli arrivi italiani in

Australia parlano di 41.500presenze da gennaio ad otto-bre, in calo del 12%. " Questodato però è viziato dal grandeafflusso registrato nell'estate2008 durante il World YouthDay, che ha portato 11.000presenze in più rispetto allamedia - spiegano da TourismAustralia -. Da agosto a otto-bre gli arrivi dall'Italia registra-no risultati più che positivi(agosto +15,8%, settembre +7,1%, ottobre +15,4%), facen-do ben sperare per i prossimimesi".Per l'anno finanziario 2009-2010 Tourism Australia ha de-ciso di seguire con particolare

Nozze e giovani nel mirino dell’AustraliaI ne l'impegno a supporto degli

operatori e l'investimento fi-nalizzato alla formazione delleagenzie di viaggi attraverso ilprogramma Aussie Specialist."Il programma di formazioneper agenti nel mese di dicem-bre è stato rivisitato dal puntodi vista grafico e funzionale everrà svolta una vera e pro-pria campagna banner pro-mozionale". Attraverso il pro-gramma, l’ente seleziona an-che gli agenti di viaggi perpartecipare ai fam trip, tra cuiCorroboree Europe, che sisvolgerà a maggio 2010. Esempre maggio vedrà di sce-na il consueto appuntamentodi Ate, Australian TourismExchange, che quest'anno sisvolgerà ad Adelaide. M.T.

49,5 mlnI turistiinternazionalifino al mese di novembre (-8,9%)

2,96 mlnGli arrivi degli italianinei primi undici mesidel 2009 (-6,7%)

I dati

Valencia, centro congressi

Melbourne

rienza e di consigli utili?", sichiede l'agente, sottolinean-do un clima di completaderegulation, "soprattuttoper i viaggi medio-bassi".

La commissionevale

A sentire gli interpellati iltarget crociere mantienevivo il suo richiamo di at-trazione, così come la va-canza club, e c'è chi parla diuna sorta di egemonia daparte di Alpitour. Le richi-este ai fornitori, comunque,non mancano: "Maggioricommissioni, anche se puòsembrare una richiesta ana-cronistica - dice qualcuno - euna maggiore chiarezza eresponsabilità verso chimette in internet prezzi eproposte che risultano poidegli specchietti per al-lodole". Altre testimonianzesegnalano, poi, un buon an-damento delle vendite, o co-munque evidenziano "untrend che segue lo standard

l trend del turismonel Canton Ticinosi presenta, in que-

sto inizio d'anno, a macchiadi leopardo, tra chi nota unaripresa delle richieste e chisostiene che la coda lungadella crisi si faccia ancora unpo' sentire. Un sondaggiopromosso da Guida Viaggi,in vista della prossima edi-zione di Meeting Suisse, inprogramma a Lugano il 2marzo prossimo, ha fattoluce sulle esigenze del tradesvizzero. Un punto di vendi-ta di Mendrisio fa sapere:"L'anno è iniziato abbastan-za fiacco, ma ci chiedonomolti preventivi per l'Orien-te, anche se le conclusionidei contratti ancora non cisono". La filosofia del ri-sparmio la fa sempre da pa-drone, "ed è difficile attri-buire valore al nostro lavoro- si osserva - quando il clien-te confronta tutto su Inter-net. Chi calcola il valore ag-giunto di conoscenza, espe-

rebbe automaticamente mol-te agenzie". Il mercato ticinese si riversasu Malpensa per l'outgoing eapprezza la destinazione I-talia per le vacanze di mare edinamiche. Tra le aspettativeche il trade nutre per la pros-sima edizione (la 14ª) delworkshop Meeting Suisse-Incoming Italy, c'è quella diconoscere qualche nuovoimportante tour operator.Intanto l'organizzazione pre-para la novità della presenzadi alcuni buyer, per la preci-sione tour operator svizzeri,che incontreranno - su invito- gli espositori presenti.Un'implementazione resanecessaria dall'interesse di-mostrato dagli stessi parteci-panti. Lo scorso anno eranopresenti 114 agenti dellaSvizzera italiana (su 98agenzie presenti nel territo-rio), con un incremento del7,5% rispetto al 2008. Gliespositori erano 60, increscita del 25%.

teggiamento di prudenza. Indiversi casi le agenzie sonoriuscite a mantenere fattura-to e utile nell'esercizio fi-nanziario appena trascorso.

Serve più flessibilità

Ma in linea generale gli ad-detti ai lavori avvertono lanecessità di una maggioreflessibilità gestionale daparte dei fornitori: "Nei con-fronti dei clienti e delle lororichieste - precisano - e poici vuole affidabilità, perchénon basta un prezzo interes-sante, bisogna mettere laqualità al centro". Si insistesoprattutto sull'affidabilitàdei charter, in vista dellaprossima stagione estiva."Non c'è più un volo che nonsubisca modifiche operativeante-partenza e questo de-stabilizza e irrita il cliente. Anostro avviso è un puntofondamentale. Il primo touroperator che risolvesse que-sto problema, fidelizze-

degli scorsi anni. I clientichiedono un po' di tutto: daiviaggi su misura (in Africa onegli Stati Uniti), ai pac-chetti tutto compreso nel

Mediterraneo, al solo volo,ai week end nelle città". Esul fronte pricing sembra,dalle prime avvisaglie, che ifornitori mantengano un at-

I

GuidaViaggi1 febbraio 2010 - n° 1264 9In agenda

Meeting Suisse registra un turismo in tenuta

Novità della prossima edizione, in programma il 2 marzo a Lugano, la partecipazione di alcuni buyer locali di Laura Dominici

Un momento della passata edizione di Meeting Suisse

di questi tempi sta assumen-do un valore ancora più im-portante di quanto essa stes-sa esprima. Si sente il biso-gno di affermarla. E gli ad-detti ai lavori ci tengono afarlo. La "riconosciuta affi-dabilità" di Veratour è la pri-ma leva sulla quale il t.o. in-tende fare forza. Una parola che va anche dipari passo con le richieste, omeglio le esigenze, avanzatedalle adv agli addetti ai la-vori. "In ragione della situ-azione di mercato che si èvenuta a creare, sono certo -afferma Pompili - che le advdesiderano avere una mag-gior considerazione del lororuolo ed una intensifica-zione del rapporto fiducia-rio". Ormai circa un 60%delle agenzie si è aggregata,ma il manager sottolinea chenon bisogna perdere di vistaquelle singole "anzi, biso-gna presidiarle più di primae cercare di farle crescerecon noi".

Buone prospettiveVeratour ha buone prospet-tive per l'anno in corso. "Fi-nalmente dopo due anni an-che il fatturato tornerà a cre-scere", osserva il manager. Ilt.o. prevede un incremento dicirca un 10%, "attestandocitra 184 e 187 milioni di eu-ro". Nonostante tutto, il t.o.ha chiuso al 31 dicembre2009 un bilancio "moltopositivo". I dati mostrano unfatturato di 170 milioni (-4%)e 195mila passeggeri (-5%).Un risultato prima delle im-poste di circa 6.200.000euro, +40%. Il risultato nettoè di 3.900.000 euro, con unincremento del 38%. S.V.

sponenzialmente; siamo bra-vi a creare dei prodotti all'e-stero, però siamo capaci divenderli solamente in Italia,al mercato domestico". Ag-gregazione tra t.o. o special-izzazione? Per Pompili sa-rebbe "necessaria una mag-gior aggregazione. Per ora,in attesa di tempi maturi,continuiamo a specializzarcinel nostro core business, ivillaggi Veraclub. Sono cer-to che anche nel panoramaitaliano arriverà il momentoin cui tutti dovremo fare unaseria riflessione su come farfronte al futuro, soprattuttoriguardo l'inevitabile cam-bio generazionale che lamaggior parte dei t.o. ita-liani, con a capo general-mente una famiglia, prima opoi dovrà affrontare".

La prima levaAffidabilità. Una parola che

lando "esaustivamente i co-sti e proporzionando gli in-vestimenti per lo sviluppoalla realtà del mercato, si ri-schia - avverte il presidente -di innescare a poco a pocoun irreversibile processo dierosione delle fondamentadell'azienda, portandola insofferenza". Che direzione sta prendendoil tour operating? "Ancoranon abbiamo una precisa di-rezione, direi che stiamonavigando a vista. Si riscon-tra nel comparto un limitatoprocesso di consolidamen-to". Non solo, Pompili fapresente che il settore ha unalimitata attitudine, "a diffe-renza degli altri t.o. europei,ad aggredire i mercati este-ri. In effetti le vendite sonorealizzate maggiormente inItalia. Questa è una delletante ragioni per le qualinon riusciamo a crescere e-

viluppo, ma conprudenza: su que-ste due direttrici si

muoverà l’anno di Vera-tour. "Però con una grandevoglia di crescere", sottoli-nea il presidente CarloPompili, che spiega come:"Facendo investimenti sulprodotto, migliorando lapropria immagine sul mer-cato, dando il nostro massi-mo appoggio a tutte le agen-zie, dimostrando che Vera-tour vuole essere vicina a lo-ro più di prima". I piani di sviluppo persegui-ti sono quindi semplici e li-neari: rafforzare la rete ven-dite, investire sul prodotto,mantenere l'indice di margi-nalità per affrontare i neces-sari investimenti.Il manager si sofferma sulversante del tour operatingche, nell'anno appena con-cluso, ha visto alcuni opera-tori andare in crisi. Pompilinon esita ad esprimere lapropria solidarietà, non giu-dica le ragioni che hanno ge-nerato una tale situazione,ma osserva che "la congiun-tura economica non ha fattoaltro che accelerare il proces-so di forte crisi in aziende lecui fondamenta erano giàminate da tempo. Ogni a-zienda negli anni ha scelto ilmodo e i termini con i qualiaffrontare la propria cresci-ta. Sicuramente le sceltecommerciali possono ancheessere state giuste, forse nonsono state accompagnate dauna accorta politica finan-ziaria e gestionale". Fermorestando che i margini, perchi opera nel turismo, sonomolto bassi e, quindi, se nonsi governa l'azienda, control-

GuidaViaggi 1 Febbraio 2010 - n° 126410

Veratour: sviluppo,ma con prudenza

Carlo Pompili non nasconde la grande voglia di crescere

A colloquio con

S

un'implementazione, con l'in-tegrazione di bed & break-fast e altre tipologie di ser-vizi". La società online, conun 95% di specializzazionenei voli (low cost e regolari)e contratti diretti con alcunecompagnie aeree, permet-terà alle agenzie di pescareda un database collegato a 4Gds. "La rete agenziale -specifica la manager - potràapplicare la sua commissio-ne; avrà a disposizione ta-riffe un po' più basse rispet-to a quelle di govolo.it, con-

edrà la luce a bre-ve il nuovo proget-to che Govolo.it

dedica al trade e che derivadall'esperienza di Go Voya-ges, la casamadre francese."Non sono previsti costi perle agenzie - specifica lacountry manager italiana,Federica Bottaini - e so-stanzialmente si tratta diun'interfaccia per il tradeche permetterà di prenotarei voli". Per ora questo è iltipo di servizio fruibile, "masuccessivamente valuteremo

V

Govolo: un'interfaccia per il tradesentendo ai punti vendita diapplicare il proprio markup, anche se noi daremo in-dicazioni di massima". Perquanto riguarda l'andamen-to delle vendite nell'eserci-zio appena trascorso, la so-cietà si dice soddisfatta: "E'andata abbastanza bene esiamo contenti, tenuto contodelle difficoltà di mercato". Quale il target 2010? "Con-tinueremo a focalizzarci suivoli, nostro prodotto di pun-ta, e ci aspettiamo una cre-scita di fatturato in tal sen-

so". Nel corso del 2009 Go-volo ha registrato una me-dia, tra settembre e novem-bre, di 950mila visitatori u-nici al mese, con risultati divendita pari a 12mila pax inalta stagione e 7mila in bas-sa. La tipologia delle tran-sazioni ha riguardato al95% la vendita di volato eal 5% volo+hotel e resto.Tra i progetti del 2010, l'in-tegrazione totale con le lowcost e forse anche l'inseri-mento in interfaccia di pac-chetti turistici. L.D.

Carlo Pompili

ARRIVA EMILIA ROMAGNA GOLFI campi da golf emiliano-romagnoli sono freschi di stampa nelle 15mila copie del catalogo di EmiliaRomagna Golf, l’associazione che raggruppa i green dialmeno 9 buche e i migliori alberghi in prossimità diessi. Realizzata in inglese, tedesco, francese e italiano,la pubblicazione verrà distribuita alle fiere, alle gare, ait.o. specializzati e alle riviste di settore, italiane estraniere. Sono recensiti i 23 campi della regione e 28alberghi. Nel 2010 Emilia Romagna Golf parteciperà alProgetto Interregionale Italy Golf & More insieme a FriuliVenezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia.

DA VISIT USA ITALIA TRAINING ONLINE SUGLI STATI UNITIL’associazione Visit Usa Italia ha dato inizio al primoprogetto di formazione sulla destinazione Usa dedicatoal trade italiano. In collaborazione con il media tradeGuida Viaggi, è iniziato un appuntamento che vuolemigliorare la conoscenza dei diversi aspetti del vastopanorama statunitense. Nove puntate d’aggiornamentoprofessionale, dall’11 gennaio al 2 aprile 2010: schede-guida abbinate ai test, sono disponibili online con GuidaViaggi - http://www.guidaviaggi.it/ws_schedule.lassoOgnuna delle nove puntate é disponibile a scadenza,ogni 10 giorni. Si è iniziato l’11 gennaio registrandosionline, inserendo i propri dati anche per poter essere estratti tra i primi cinque classificati e vincere un notebook. Si può accedere anche successivamente e recuperare ogni puntata persa, svolgere il testo e procedere allo svolgimento di tutte le nove puntateentro il 2 aprile. Per partecipare alla vincita di un notebook e poter anche ottenere l’attestato di Specialistof the Usa, con la vetrofania dell’associazione Visit UsaItalia per la propria agenzia, si dovrà comunque superare tutti i test di tutte le puntate.

PREVISTI 6 MLN DI TURISTI A TORINOPrevisto un flusso di sei milioni di turisti a Torino per il150° anniversario dell'Unità d'Italia. "Non so se sarà confermato in modo proporzionale per tutta l'Italia, mal'occasione è di quelle da non mancare". E' quanto ha rilevato il presidente dell'Enit, Matteo Marzotto, in merito a quanto espresso dal direttore di Italia 150,Paolo Verri, che ha anticipato ricadute positive per tuttoil territorio grazie all'evento. "I pacchetti fatti con Alpitour,con la quale stiamo lavorando - ha aggiunto Verri - abbinano il Piemonte con altre città italiane, qualiNapoli, Firenze, Venezia Milano".

inbreve

Federica Bottaini

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GuidaViaggi1 Febbraio 2010 - n° 1264 11Paesi al microscopioCina

Dall’accordo bilaterale spinta al turismo

L’ente conferma: gli agenti di viaggi al centro delle attività

volto ad incentivare i flussiattraverso iniziative comunie allo snellimento delle pro-cedure per il rilascio deivisti. Si lavora anche per a-prire nuove rotte e scambi diinformazioni tra i due ufficituristici, il Cnto di Roma el'ufficio Enit di Pechino". Sembra dunque ribadire l'at-tenzione sempre crescente alturismo da parte del Go-verno di Pechino, forse an-che per non tradire le stimesecondo cui entro il 2020 laCina diventerà il primo Pae-se al mondo per arrivi inter-nazionali (ora è al quarto po-sto, ndr), spiega il direttore.Secondo i dati del Ministerodel turismo cinese gli italiania dicembre hanno superato14.000 presenze con un+25% rispetto allo scorsoanno. "Seppur in un annodifficile per l'intera econo-mia che ha portato ad unariduzione dei viaggi, l'Uffi-cio nazionale del turismo ci-nese è fiducioso di raggiun-

talia e Cina unite.Nel nome dell'ac-cordo bilaterale si-

glato in luglio, ma anchedell'Expo. Perché, mentre aMilano, ancora è tempo diempasse e discussioni, si fainvece sempre più immi-nente Shanghai 2010, inscena da maggio, con lapromessa di fare da volànoal turismo. Quasi due destiniincrociati, dunque (e, pur-troppo per noi, anche nell'al-talena del ranking mondialedove il gigante asiatico gua-dagna posizioni a scapito dieconomie turistiche consoli-date come l'Italia), sancitiquest'anno grazie alle visitedi Stato tra i due ministri delturismo Michela VittoriaBrambilla e Shao Qiwei.Così si è voluto gettare lebasi di "un solido rapportodi cooperazione - spiegaXiong Shanhua, il diret-tore generale del Cnto,l'ufficio nazionale del Turi-smo cinese -. L'accordo è

gere quota 200.000 come loscorso anno". Che l'anno dapoco conclusosi sia statopositivo per i flussi verso laRepubblica Popolare è con-fermato anche da Paola Ma-rinucci, titolare di Viston-line, che segnala un incre-mento dei visti per la Cinache si aggirerà su un +30%rispetto al 2008. “Un grandeaumento è dovuto ai vistid'affari", sottolinea comun-

que la manager. Secondol'ente del turismo non si ri-scontrano aumenti sul pri-cing anche grazie alla co-stanza del Rmb (la valutacinese, ndr). “Le quote simanterranno più o menouguali, e non ci saranno au-menti neanche in vista del-l'Expo Shanghai 2010". Il direttore Shanhua è sod-disfatto del lavoro svolto nelcorso del 2009, che prose-

guirà anche in linea conquanto fatto e con molta piùattenzione per gli agenti diviaggi. "Le strategie noncambieranno, gli adv saran-no al centro delle nostre at-tività dai roadshow alle fiereche, come lo scorso anno,sono state confermate. Sipartirà con Bit. Il Cnto stainoltre organizzando con imaggiori t.o. italiani specia-lizzati dei roadshow nelle

maggiori città, in modo dafar conoscere e approfon-dire il Paese, per renderepiù semplice la vendita".Il focus principale del 2010per il Cnto sarà certamenteShanghai 2010. "L'Ente staprogrammando iniziative adhoc per promuovere la ma-nifestazione tra gli adv at-traverso roadshow accom-pagnati da azioni di comuni-cazione outdoor. L'expo saràun momento di partenza perscoprire il Paese nel suocomplesso". Tra altre aree di interessespeciale, poi, sicuramente cisarà lo Yunnan, zona a sudest della Cina, teatro dell'ul-timo fam trip organizzatodal Cnto di Roma. "Una zo-na della Cina dove si entrain contatto con le oltre 26minoranze etniche del Pae-se, con usi e costumi propridi una Cina lontana daigrattacieli. E poi spazio allacrociera sullo Yangzi, a bor-do di navi di lusso".

I

Fiume Yangzi

di Mariangela Traficante

GuidaViaggi 1 Febbraio 2010 - n° 126412

Auspici positivi,gli operatori investonoQualità al passo moderno ma serve più spazio alla storia

Paesi al microscopioCina

"con alberghi di lusso chenon hanno gli stessi costiche in Europa, e sono quindiadatti anche alla clientelamedia". In casa Chinasia unpacchetto di 15 giorni inpensione completa costameno di 2 mila euro, assicu-ra il manager. Certo, poi ilprezzo sale se si inserisconoestensioni come Tibet o Viadella Seta, dove incidono so-prattutto i voli interni. Tra i 1.400 e i 1.500 euro èla quota media di un pac-chetto (9 notti/7 giorni) incasa Hotelplan, che nellastagione invernale è già par-tito con quote rinegoziate.Ma Anna Gobetto, pm, èfiduciosa, anche sulla sciadel Vediamoci a Shanghai didicembre scorso, l'inverno èandato bene. Forse è quelloappena iniziato l'anno giustodella ripresa.Anche Il Tucano ViaggiRicerca ha ottenuto un in-

cremento, del 40%, sulla de-stinazione. Con il nuovo cat-alogo Solo Cina, caratteriz-zato da itinerari insoliti, lun-go tracciati non battuti dalturismo di massa, il t.o. hapuntato su veri e propriViaggi d’Autore. E le perfor-mance raggiunte hanno por-tato ad investire con ancoramaggiore impegno sul pro-dotto durante il 2010.TOAssociati ha puntato an-che su programmi focalizza-ti, come la partenza in occa-sione dell'eclissi di sole, eFabio Urtatelli, direttoretecnico, segnala aumenti dipax già per il 2009, ma nonsolo: "E' cresciuto anche ilvalore delle pratiche, del6%, ed abbiamo notato che iviaggiatori optano per unsoggiorno più lungo, pas-sato da 10 a 14 giorni".Il 2010 si prospetta in cresci-ta anche per GoAsia: "E si ègià avviato un importante

e agenzie di viaggihanno le idee ab-bastanza chiare in

termini di t.o. attivi sullaCina: lo dimostra nel corsodegli anni l’OsservatorioGuida Viaggi che monitoraquale sia il più consigliatodalla rete agenziale. E circala metà del panel si dividetra i due nomi ricorrenti,Chinasia, quest’anno indi-cato dal 25,6% degli inter-pellati (e quindi in forte re-cupero rispetto agli ultimitre anni del monitoraggio,quando era sceso sotto quota20), e Quality Group, no-minato dal 24% (in questapercentuale abbiamo rac-colto anche chi ha indicatonello specifico Mistral, ndr).Va detto che il gruppo tori-nese ha perso dieci puntirispetto alla precedente inda-gine, e allo stesso modo è incalo, pur mantenendosi sulpodio, Hotelplan, al 12,3%.

Meta da conoscere

Dopo un 2008 per molti dadimenticare, il 2009 è servi-to per ritrovare la fiducia, e isegni positivi davanti allecifre: la Cina si è ripresa, egli auspici sono buoni ancheper l'anno in corso. Gli ope-ratori hanno lavorato a lungoper costruire un rapportosolido e di fiducia con i cor-rispondenti locali (in alcunicasi scegliendo anche di a-prire uffici sul posto), pre-messa indispensabile per la-vorare in un Paese per moltiversi contraddittorio ma che,a detta degli addetti ai lavori,molto è cambiato nel corsodelle stagioni.Fiore all'occhiello della de-stinazione è, oggi, il rappor-to qualità-prezzo. Giancar-lo Monaco, amministra-tore unico di Chinasia, sot-tolinea il livello molto buo-no di infrastrutture ed hotel,

roadshow in partnership conAlitalia per la promozionedell'Estremo Oriente - spie-ga l'amministratore Ludo-vico Scortichini -. Il roadshow punta sulla Cina an-che in funzione dell'accordodi Alitalia con Air China,per cui il vettore italiano hacomprato 20 posti in econo-my più 4 in business su ognivolo".Michele Serra, presidenteQuality Group, ammette diaver dovuto lavorare nontanto sul prodotto quantosull'immagine: "Dopo annidi costruzione è bastato il2008 a rovinare tutto". Enon stiamo parlando solodell'onda d'urto delle Olim-piadi (i grandi eventi, si sa,giovano ma non nell'imme-diato), ma anche degli episo-di del Tibet, che certo nonhanno aiutato. Il lavoro - traeducational, workshop, pro-poste in catalogo - ha co-

munque dato i suoi frutti "esiamo ripartiti ad agostocon bei numeri - spiegaSerra - ma ripartiti in modonuovo: fermo restando lozoccolo duro della Cinaclassica, si è svegliato l'in-teresse per una conoscenzapiù profonda, più articola-ta". Ed è quella domandache il consorzio ha cercatodi soddisfare scommettendosu estensioni in abbinamen-to ai circuiti tradizionali:"Sempre più richieste sonoShanshi, Fujian, per laprima volta poi proponiamoHunan. Abbiamo rivisto gliitinerari e abbiamo amplia-to le estensioni con tredicipacchetti di scoperta, oltreal nuovo combinato Cina eGiappone. Credo che il mer-cato debba aprirsi, altri-menti si spegne". Cina eGiappone è anche la novità2010 del Tucano, a cui stalavorando la pm Stefania

Tosolini, caratterizzato danuovi itinerari modulari cheallargano il prodotto a fascedi utenza più ampie.Gli operatori sono consa-pevoli: la Cina non è unadestinazione immediata (at-trae, certo, ma al tempo stes-so si porta dietro un'immag-ine controversa davanti al-l'opinione pubblica), anchese le Olimpiadi, secondoGiancarlo Monaco, hannoavuto il merito di far vedereil volto vero del Paese. EChinasia punta sull'e-learn-ing, di cui si è concluso ilsecondo ciclo portando aoltre mille gli adv diplomati.Perché l'investimento è pro-prio sulla rete distributiva:"Stiamo lavorando moltocon i roadshow per spingereed approfondire le destina-zioni d'Oriente - spiega Go-betto di Hotelplan - perchémanca la conoscenza".D'accordo Andrea Torino,

pm Francorosso divisionePremium, che sottolineaun'esigenza a largo spettro:"Come per tutte le destina-zioni asiatiche la conoscen-za è a macchia di leopardo emaggiori iniziative formati-ve sono sempre momenti im-portanti". Anche negli in-contri organizzati da Co-lumbia Turismo la Cina haun posto di rilievo, insieme

alla formazione del persona-le booking e vendita, ancheattraverso viaggi. Ma è pro-prio il direttore commer-ciale Antonfranco Tama-sco a fornire un punto di vi-sta diverso sulla questione:"Se paragoniamo la perce-zione della destinazione di 20anni fa rispetto all’attuale,di certo molte cose sonocambiate. Ma, paradossal-

mente, proprio quando que-sta meta appariva quasi ir-raggiungibile, costringevagli operatori a preparazio-ne ed attenzione, pur riguar-dando un pubblico più ridot-to di quello attuale. Oggi,pur essendo molto maggiorel'utenza, l'attenzione verso lepeculiarità culturali, stori-che, tradizionali ha lasciatoil posto ad una informazione

più scarna, magari rivoltaalla conoscenza delle strut-ture disponibili. Eppure, no-nostante le modernizzazioni,le possibilità di crescita delturismo sono legate allapossibilità di motivare, incu-riosire, accompagnare allascoperta di un mondo cheresta lontanissimo dal no-stro". Stessa lunghessa d’on-da per Il Tucano: “Si tratta

di un Paese ricco di con-trasti. Se gli agenti cono-scessero meglio soprattuttola sua storia, renderebberopiù affascinante la sua pre-sentazione al cliente. Se ci siferma infatti solo alle strut-ture ed ai servizi si perdemolto. Il fascino di questadestinazione è legato al suopassato ed allo sforzo dimantenerne il ricordo”.

L

Osservatorio Guida ViaggiSoggetto realizzatore della ricerca:Guida Viaggi tramite call center esterno Tipo e oggetto della ricerca:ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale Metodologia:interviste telefoniche con questionario strutturato Universo di riferimento: popolazione di adv (7.500) Campione: rappresentativo delle adv per zona Estensioneterritoriale: nazionale Consistenza del campione: 1^ 317 casi, 2^ 276, 3^ 301, 4^299, 5^ 306, 6^ 320Periodo di rilevazione: 1^ dic ‘04, 2^ dic ‘05, 3^ nov ‘06, 4^nov ‘07, 5^nov ‘08, 6^ dic ‘09

Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico,assegnando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente

dal fatturato su una destinazione o un tipo di prodotto. I que-siti posti si riferiscono alla propensione alla vendita e non al-l'effettivo fatturato realizzato sul prodotto in questione.L'elaborazione dei dati avviene per la totalità del territorio ital-iano, per singola zona (nord, centro e sud Italia) e per ruoloricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona inter-pellata (titolare di agenzia o banconista). Nel caso in cui non vi fossero particolari differenze tra i diver-si risultati, l'elaborazione per suddivisione territoriale e ruolonon viene fatta. Al fine di dare al lettore la possibilità di anal-izzare i dati secondo le proprie esigenze, la nostra elabo-razione dei dati si basa su semplici medie aritmetiche.

I dati pubblicati rappresentano solo un estratto. Per informazioni www.guidaviaggi.it, sezione Ricerche

di mercato

Primo operatore consigliato: (valori percentuali)

14,5

27,8

15,1

0

6,9

35,7

2125

18,8

0

7,2

28

16,3

21,9

5,745 4

35,6

13,4

1,3 2,9

32,1

25,6 24

10,1

5

23

27,824,3

16,4

28,7

20,4

25,5

14,712,3

Chinasia Mistral / Quality Group Hotelplan Poco venduta Kuoni Altro/Nessuna

Anno 2004Anno 2005Anno 2006Anno 2007Anno 2008Anno 2009

Fonte: Guida Viaggi

Lo Yunnan

GuidaViaggi 1 Febbraio 2010 - n° 126414

Novità aeree in arrivoTibet, Yunnan e viaggi in libertà dai tour operator,

mentre il Paese investe su Hainan

Paesi al microscopioCina

Tibet e su un'offerta alber-ghiera che punta sull'altaqualità, Francorosso tra lenovità conta sul tour concrociera sul Fiume Azzurroa bordo della motonaveDiamond. E si sta facendo strada ancheuna Cina in libertà, o quasi.Per l'estate la propone Ho-telplan con Easy China, cheinclude volato, transfer equalche escursione lascian-do il resto alla costruzionedei pax (minimo 6), maanche Quality Group.Se Pechino-Shanghai-Xianrimane il triangolo portantedella richiesta, GoAsia stapuntando fortemente sul set-tore incentive, mentre sonoallo studio nuovi prodotti te-matici legati ad aspetti ga-stronomici e culturali. E iltour operator prepara per ilsecondo semestre dell'announa formazione più tematicaincentrata su tutte quellenuove nicchie di mercatosulle quali intende puntare.

echino vuole faredi Hainan il nuovopolo turistico top

del Paese. Diventerà l'isoladello shopping tax free, edagli attuali 22 campi dagolf si passerà a 100. Dovràdiventare una destinazioneinternazionale di primo li-vello entro il 2020. Ma non c'è ancora quest'iso-la nei prossimi piani di svi-luppo degli operatori nostra-ni, che non disdegnano di al-largare l'offerta ma puntanoad altro. "Hainan è semprestata meta dei cinesi d'oltre-mare, degli espatriati, nontanto per gli occidentali - spie-ga Giancarlo Monaco -. Noipuntiamo sulle città, sull'ar-cheologia e sui costumi lo-cali, nello Yunnan per esem-pio". E proprio lo Yunnan,insieme a Tibet e Mongoliacinese, sono le aree su cuiTOAssociati sta spingendol'acceleratore, e che sarannopresenti nella programma-zione on line. Oltre che sul

Tanti annunciNovità sono in arrivo sulfronte aereo. L'ente del Tu-rismo non si sbilancia, maparla di "una compagnia ci-nese di livello mondiale cheal momento ha molti colle-gamenti dall'Europa (a contifatti, il toto-nomi non è poicosì difficile,ndr), che stadiscutendo con le autoritàitaliane per l'apertura di unnuovo volo diretto tra Romae Shanghai. Si prospetta illancio della nuova rotta daluglio di quest'anno - spiegail direttore Xiong Shanhua- 4 volte a settimana". Notizia allettante, ma me-glio aspettare l'effettivo de-collo (anche se pare che latrattativa sia in fase moltoavanzata). Già qualche mesefa, ad esempio, era trapelatal'indiscrezione di un nuovocollegamento da Venezia perPechino, di cui, però, gli o-peratori non hanno più senti-to parlare. Forse perché l'an-nata non era tra le migliori

per il lancio di un volo dalNord-Est, bacino businessma in un anno in cui questotraffico ha subito la scuredella crisi. Ci dicono co-munque gli operatori che trale novità annunciate da variecompagnie aeree quelle ri-guardanti la Cina sono tra lepiù citate, ma "non sempreall'annuncio di questi pro-grammi fanno seguito con-crete realizzazioni - spiegaAntonfranco Tamasco diColumbia, che però amme-te -: di certo l'offerta di volisulla Cina è cresciuta e-normemente nell'ultimo ven-tennio a soddisfare unamontante esigenza soprat-tutto nel campo del business.La crescita in proporzionedel turismo non è stata peròdello stesso livello dellacrescita dell'offerta". Ancheper Michele Serra i volumiancora non giustifichereb-bero un serio incremento deivoli, "occorre che ripartanoi flussi business".

Una manodall’Europa

Attualmente l'offerta dall'I-talia conta su tre voli perShanghai da Milano e su ungiornaliero da Roma perPechino, spiega GiancarloMonaco, che auspica nuovacapacità, ma non solo: "Vor-rei più collaborazione traAlitalia ed Air China perl'avvicinamento dei passeg-geri sui due hub di Roma eMilano, con tariffe speciali eregolamentazioni specifi-che". Per il resto, l'Europaviene in aiuto: chi è dispostoa transitare da un hub conti-nentale trova l'offerta di tuttele principali major. "Bastipensare che in Germania cisono 36 voli alla settimana,da Francoforte", conclude

Monaco. Per il momentovola solo dall’Europa ancheChina Southern Airlines,ma la compagnia è interes-sata a grossi sviluppi sullerotte internazionali, fannosapere dal gsa Interplanet,“Per quanto riguarda l’Ita-lia, da quando abbiamo ac-quisito la rappresentanza agiugno dello scorso anno ilBsp è cresciuto del 30% almese. Sono previste tariffespeciali via Parigi e Amster-dam, oltre a tariffe etnichededicate, consultabili sulnostro sito, e tariffe specialiin Premium Economy/PearlClass. Ai passeggeri delmercato italiano, il vettorecinese offre anche la possi-bilità di usufruire dello Sky-team China Pass”.

P

L’industria travel & turismo cinese è la terza per dimensioni as-solute a livello mondiale. Lo dice il Wttc, che stila il ranking tu-ristico dei Paesi. Se in termini assoluti la Cina è sul podio, indi-etro è invece per quanto riguarda il contributo del turismo all’e-conomia nazionale, posizione 76 su 181 Paesi monitorati. Ma il potenziale è enorme: sul lungo termine dei dieci anni ilWttc stima che il Paese sarà quello che crescerà di più nell’am-bito dell’industria turistica. Il contributo del settore al Pil sfiora il10%, attualmente è stimato intorno ad un valore di 449 mld didollari, con un’incidenza sul totale dell’occupazione del 7,8%.E nel 2019 si stima che un posto di lavoro ogni 9,9 sarà corre-lato a questa industria. Nel 2009 le entrate derivanti dai visita-tori internazionali dovrebbero generare 106,2 mld di dollari.Anche se, stima sempre il Wttc, l’anno scorso fino a settembregli arrivi erano in calo del 3,5%.

Il Paese secondo il Wttc

GuidaViaggi1 Febbraio 2010 - n° 1264 15Paesi al microscopioCina

Questo è l’anno di ShanghaiTante aspettative e altrettanti dubbi sul traino turistico, come per ogni grande evento

ri: 70 milioni di visitatori e200 partecipanti internazio-nali. Il sito del World Exposorgerà lungo le rive delHuangpu River, tra il Nanpued il Lupu Bridge, su una su-perficie di 5,28 km. Tutto ilprogetto che sta interessan-do l'area sarà orientato alconcetto di Città dell'Armo-nia, tra uomo e natura maanche tra passato, presente efuturo. Better City, BetterLife il tema centrale dell'E-

a prima si tenne aLondra nel 1851ma forse la più co-

nosciuta è quell'ExpositionUniverselle che nel 1889consegnò a Parigi la TourEiffel, assemblata per l'occa-sione nel giro di soli due an-ni. Nel periodo compreso trail 1° maggio ed il 31 ottobreinvece, sarà Shanghai ad o-spitare l'Expo 2010. Gli obiettivi dell'evento so-no ambiziosi ma molto chia-

sposizione, a rappresentareuna speranza comune pertutto il genere umano, unavita migliore nel futuro svi-luppo delle città del pianeta.Nel corso dei 184 giorni dimanifestazione a Shanghaisono previsti più di 20milaeventi dentro e fuori l'Expo,oltre ad una serie di summite forum che coinvolgerannola comunità internazionalesui temi dello svilupposostenibile e delle strategiedi urbanizzazione nel 21° se-colo. Shanghai 2010 vuole essereinsomma un'occasione persuggerire risposte, proporremodelli di città del futuro estili di vita urbana, offrendopiattaforme educative e diintrattenimento ai visitatoridi tutte le nazioni. Anche l'Italia sarà presenteall'Expo con un Padiglionetutto dedicato alle eccellenzedel Belpaese e le impreseitaliane stanno già mostran-do un impegno concreto nei

confronti dell'evento che sa-rà un'occasione di visibilitàunica per il made in Italy. In qualità di partner globalidell'Expo attualmente hannogià aderito China EasternAirlines, China Mobile,China Telecom, Siemens,Coca Cola, General Motors,the State Grid, Picc e Bao-steel Group. Se dopo le Olimpiadi si è

dovuto attendere un annoper così dire di purgatorioprima di raccogliere i fruttituristici dell’evento sporti-vo, cosa succederà con l’Ex-po 2010? La maggioranzarelativa del panel di agenti diviaggi intervistati dall’Os-servatorio Guida Viaggi èottimista: per il 40,6% degliinterpellati l’evento di Shan-ghai darà abbastanza impul-

so ai flussi turistici, ed unaltro 17,8% ha risposto conancora più convinzione un“Sì, molto”. Ma impossibilesottovalutare che uno zocco-lo ben altrettanto duro, il40%, è convinto del con-trario. Forse tiene ben inmente lo scotto inevitabiledei grandi eventi: il benefi-cio, quando arriva, quasi maiè a breve termine.

L

Shanghai

C'è soddisfazione da parte di Alessandro Rosso Groupper il progetto G180 nato per promuovere la presenza dellepmi italiane all'Esposizione Universale di Shanghai 2010."Sta funzionando molto bene - viene fatto presente - stiamoricevendo molte richieste e brief. E' un processo lungo e lacrisi economica non ci ha aiutato a velocizzare i tempi". Gliambiti cui appartengono le pmi che hanno aderito al proget-to sono i più vari, dal manifatturiero al finanziario, dal medicoall'industriale. E le imprese del turismo? "Sono in buona ri-presa", dicono dal Gruppo Rosso, ma c'è anche molta cau-tela vista la situazione economica generale. S.V.

G180 sta funzionando

di Alessandra Tesan e Mariangela Traficante

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